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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
56952 messaggi, letto 1785515 volte
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Da: x pubblico dip18/10/2016 23:22:40
tutto si può fare con la legge, magari anche incostituzionale ma questo si vede dopo. Ma non ha proprio senso fare un'altra spa chiudendo quella che c'è. Non è nemmeno quello lo scopo. Equitalia la chiudono, i  comuni e gli enti locali si fanno le loro riscossioni come era in antico, così dentro amici, cugggini, amanti, e la riscossione che resta ci stanno studiando. Del resto se hanno fatto una legge-sanatoria incostituzionale  per i dirigenti-reggenti, non gli manca la fantasia. Ne faranno altre. Ma con tanti selfie. Come ha detto quel "genio" è un confronto tra due selfie, quello che c'era prima di lui e quello che c'è ora con lui. AgghiaccianDE. Diamo del tu all'agghiacianDE.

Da: Ma no proprio no 18/10/2016 23:26:58
Scommetto che la fusione non si farà, tecnicamente quasi impossibile. Si farà un epe, ma sarà la "nuova" equitalia, con un nome nuovo rassicurante e magari qualche competenza in più tolta all'agenzia. L'Agenzia rimarrà così com'è, senza più competenza sui controlli (che restano in capo alla gdf) e con una funzione di passacarte e consulente del contribuente: così avrà pure meno bisogno di dirigenti e potrà anche avere pochi dirigenti tecnici (che ci vuole a coordinare un gruppo di consulenti?), aprendo la strada all'arrivo di dirigenti da altre amministrazioni.

Da: Bha! 18/10/2016 23:31:14
Ma qualcuno ha una vaga idea di quello che quotidianamente viene scritto sui pvc della gdf?

Da: ideona!18/10/2016 23:39:33
passare tutto il controllo alla gdf e l'area controllo all'area servizi. quello che ci voleva. fino ad ora c'era troppa evasione ma con ilcontrollo tutto sulla gdf hai visto mai... la "svolta" buona che si cambia verso...

Da: Tutti inattendibili  18/10/2016 23:44:10
Ci mancavano solo i controlli riservati alla GdF.
Poi voglio Ricucci direttore generale e Coppola direttore centrale accertamento.

Da: Orpo19/10/2016 00:01:34

ADE -E' IL MOMENTO DELLA MOBILITAZIONE !     PDF     Stampa     E-mail
COMUNICATO UNITARIO

FP CGIL

CISL FP

UILPA

CONFSAL-SALFi

FLP




 
Agenzia delle Entrate

E' il momento della mobilitazione !

Sono trascorsi più di due mesi da quando il Vice Ministro Casero si  impegnò  a fissare la ripresa del confronto con le OO.SS. nazionali per definire le modalità di recupero delle somme che si vorrebbero decurtare dal comma 165 del 2014 e per avviare un discussione preventiva sul progetto di riforma delle Agenzie fiscali capace di riconoscere alle stesse maggiore autonomia e  capacità di azione a seguito anche delle relazioni del FMI e dell'OCSE.

A tutt'oggi su questo nessun segnale è arrivato né da parte dell'Autorità politica né dal vertice dell'Agenzia, mentre invece nella giornata di venerdì 15 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato un  Decreto legge che incorpora le funzioni di Equitalia all'interno dell'Agenzia, che a suo volta sarà notevolmente riformata.




In buona sostanza il Vice Ministro e il vertice dell'Agenzia  non hanno rispettato gli impegni senza che nel frattempo sulle questioni più strettamente di settore e contrattuali si sia fatto un solo passo in avanti.

Restano infatti irrisolte importanti problematiche quali:

~     la mancata liquidazione del salario accessorio anni 2014-2015 e l'assoluta incertezza per il 2016;

~     gli ulteriori tagli alle somme stanziate dal  Ministro dell'Economia e delle Finanze  con il decreto ex comma 165 per l'anno 2014, pari a oltre 45 milioni di euro, derivanti da improbabili "interpretazioni ragioneristiche";

~     la previsione di tagli "strutturali" anche alle risorse c.d. "fisse e ricorrenti" presenti sul FPSRUP dei lavoratori;

~     nessuna definizione delle progressioni economiche per il 2016;

~     nessuna soluzione per i tutti i "retrocessi" all'interno e tra le aree;



Il tutto mentre incredibilmente l'Agenzia, nonostante le diffide presentate, vara in modo assolutamente unilaterale un sistema di valutazione mai concordato con le OO.SS., e su cui l'Agenzia nei mesi scorsi si era impegnata a proseguire il confronto.



A fronte di una situazione sempre più difficile le scriventi OO.SS. unitariamente,

proclamano

lo stato di agitazione del personale che sarà articolato con modalità che saranno di seguito comunicate.

E' di tutta evidenza che ove non dovessero emergere concreti segnali di discontinuità rispetto a quanto rappresentato, ivi compreso il ritiro immediato del sistema di valutazione unilaterale, la mobilitazione proseguirà con ulteriori iniziative di lotta ancora più incisive.

Roma, 18 ottobre 2016


FP CGIL

CISL FP

UIL PA

CONFSAL-SALFi

FLP

Boldorini



Silveri

Cavallaro

Callipo

Sempreboni

Sparacino

Cefalo

Patricelli


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Da: Ma no proprio no 19/10/2016 00:34:47
No, non tutti i controlli: all'ade lasceranno quelli su coloro che non risponderanno alle letterine della compliance.

Da: Tutti inattendibili  19/10/2016 07:17:38
X "ma no proprio no": allora siamo tranquilli. Metteranno il 50% dei dipendenti che resteranno all'ufficio stampa e l'altro 50% a fare letterine e controlli su chi non risponde.

X Orpo: ma cos'è quel comunicato? Il ruggito del coniglio?

Da: Per la precisione....19/10/2016 07:31:27
Ma chi cazzo credono di intimorire i pseudo sindacati... cosa hanno fatto fino ad oggi.... . Guardavano mentre il vecchietto sfidava da solo l'intero sistema. Che si fottano, l'accorpamento chi lo ha voluto? O stavano in crociera?

Da: Orpo19/10/2016 09:00:38
Più o meno...ma anche i conigli morsicano

Da: Acqua calda19/10/2016 09:08:35
Votate si e ho i miei dibbi che questi articoli possano ancora essere pubblicati....

1."ALFANO JR BANDISCE APPALTI DI POSTE, MA NON HA IL CURRICULUM PER FARLO": ANCHE IL SINDACATO CONTRO IL FRATELLO DEL MINISTRO
Giuseppe Pipitone per www.ilfattoquotidiano.it

Gestisce l'enorme patrimonio immobiliare che Poste Italiane può vantare in Sicilia. Un incarico da dirigente che gli conferisce il potere di indire gare d'appalto. Solo che non potrà farlo. Il motivo? Alessandro Alfano, fratello del ministro dell'Interno, non ha il curriculum richiesto per bandirle. Almeno secondo la nota inviata dal sindacato delle stesse Poste a Milena Gabanelli, che al fratello del leader del Nuovo Centrodestra ha dedicato una parte di Report. Secondo il nuovo codice degli appalti, infatti, per bandire una gara serve una competenza tecnica e quindi una laurea in architettura o ingegneria.

alessandro alfano report
ALESSANDRO ALFANO REPORT
Alfano junior, invece, è titolare solo di una laurea triennale in Economia, ottenuta dopo 16 anni d'iscrizione all'università di Palermo con la valutazione di 93/110 e peraltro finita in passato sotto la lente degli investigatori che indagavano su un giro di esami comprati all'interno dello stesso ateneo. E peraltro il fratello del ministro ha dichiarato il contrario proprio all'inviato del programma di Rai Tre Giorgio Mottola, sostenendo invece di aver conseguito un titolo di studio quinquennale.


La vigilia della messa in onda della puntata, tra l'altro, era stata infiammata dallo stesso Alfano junior, che aveva diffidato la Gabanelli dal trasmettere le sue dichiarazioni perché - a suo dire - erano stato "ottenute contro la mia volontà e da una persona che non si è qualificata come giornalista". In realtà, è vero che il fratello di Angelino Alfano è stato bloccato all'entrata della sede di Poste a Palermo, e dunque per strada, ma Mottola si è presentato qualificandosi correttamente come giornalista.

Infondata anche la preoccupazione dell'ex rettore dell'Università di Palermo, Roberto Lagalla, che aveva chiesto alla Rai di riportare "integralmente le parti dell'intervista concernenti il predetto Alfano da me rilasciata". Nel servizio mandato in onda da Report, infatti, l'ex rettore dice solo di non essere invidioso dello stipendio percepito dallo stesso Alfano come dirigente di Poste. Che dopo essere stato trasferito a Palermo, ha chiesto e ottenuto la costruzione di un bagno chimico da 5.600 euro nel suo ufficio.


ALESSANDRO ALFANO BERLUSCONI
ALESSANDRO ALFANO BERLUSCONI
2.DALLA LAUREA AL BAGNO D'ORO «REPORT» INGUAIA ALFANO JR.
Mariateresa Conti per www.ilgiornale.it

La diffida preventiva alla Rai non è bastata. Anzi, se è possibile, ha amplificato il clamore sull'ennesimo scivolone di Alessandro Alfano, fratello più piccolo del ministro dell'Interno Angelino, ora dirigente delle Poste ma specializzato soprattutto nell'imbarazzare l'illustre parente. L'ultima di Alfanino è legata alla puntata di ieri di Report, il programma d'inchiesta di Milena Gabanelli in onda su Rai3.

Il giornalista Giorgio Mottola lo ha abbordato a un passo dalla palazzina delle Poste di piazza De Gasperi, a Palermo, dove Alfano jr lavora come dirigente dell'area Immobiliare Sud di Poste italiane, e lo ha intervistato sulla sua assunzione al centro di polemiche - a chiamata diretta nel 2013 in una società collegata a Poste Italiane e con un compenso di 160mila euro, ora salito a 200mila - e sul suo titolo di studio.

Alfano jr non si è sottratto, salvo poi diffidare il programma sostenendo che il giornalista inizialmente non si era qualificato come tale e che in assenza di liberatoria l'intervista andava bloccata. «Il collega si è presentato con nome, cognome e qualifica», ha replicato la Gabanelli assicurando la messa in onda.

ALESSANDRO ALFANO 1
ALESSANDRO ALFANO 1
E in effetti, ieri sera, Report è andato avanti con l'inchiesta. Su Alessandro Alfano e sullo strano caso di un «bagno d'oro» che Alfano jr avrebbe preteso di aver costruito nel suo ufficio. La storia, con relativi costi, l'ha anticipata ieri Repubblica: per accontentare il fratello del ministro sarebbe stato installato un bagno chimico con 5.900 euro, inseriti in un progetto di ristrutturazione dell'edificio. Poste italiane ha fatto sapere che il bagno servirà anche per la sala riunioni, ma ha reso noto di avere avviato un audit interno.

Non gliene va bene una ad Alfanino. Si laurea (con calma) in Economia nel 2009 e finisce in un'inchiesta su compravendita di esami. Prosciolto. Anche se Report fa le pulci pure alla laurea, perché lui nell'intervista dice che è una laurea magistrale e invece, sostengono Report e tutte le biografie del Nostro, è una triennale. Vince un concorso da segretario generale della Camera di commercio di Trapani e lascia in fretta quando i pm cominciano a indagare sui suoi titoli e sul curriculum gonfiato.

Postecom (collegata a Poste) lo assume nel 2013, e le intercettazioni dell'inchiesta «Labirinto» della procura di Roma lo chiamano in causa. Raffaele Pizza, arrestato, dice di avere facilitato la sua assunzione e di avergli fatto avere come stipendio 160mila euro invece di 170mila, per non strafare.

ALESSANDRO ALFANO
ALESSANDRO ALFANO
E ora pure Report, a cui una diffida l'ha mandata anche l'ex rettore di Palermo Roberto Lagalla, intimando di mandare in onda tutta la sua intervista su Alessandro Alfano, compresa la parte in cui ricordava che nell'inchiesta sugli esami comprati a mille euro ciascuno e che aveva coinvolto una trentina di studenti il fratello del ministro era risultato estraneo, anzi parte lesa.

Come dirigente per la Sicilia del settore patrimoniale di Poste italiane Alfano jr adesso è arrivato a 200mila euro (dopo un contenzioso di lavoro). Non male per uno che, come ha scritto lui stesso in un curriculum, «tende a bruciare le tappe». E a bruciarsi, di figuraccia in figuraccia.


3."C'È POSTE PER TE" - LA TRASCRIZIONE INTEGRALE DEL SERVIZIO DI ''REPORT''
di Giorgio Mottola per ''Report'' - www.report.rai.it

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Bene, torniamo su Poste nella nostra rubrica sul merito. Come sempre la differenza la
fanno i manager. Quello di cui ci occupiamo oggi gestisce i 250 immobili di Poste
Sicilia: chi è? Giorgio Mottola.
alessandro alfano
ALESSANDRO ALFANO
GIORGIO MOTTOLA FUORI CAMPO
Poste è la più grande società italiana: centoquarantamila dipendenti e oltre sedicimila
immobili, di proprietà o in affitto. In Sicilia a prendersi cura del suo enorme
patrimonio immobiliare c'è Alessandro Alfano, fratello minore di Angelino. Assunto in
Poste nel 2013.

GIORGIO MOTTOLA
Dottor Alfano, buongiorno, sono Giorgio Mottola, sono un giornalista.
Volevo sapere, lei come è stato assunto alle Poste italiane?
ALESSANDRO ALFANO - DIRIGENTE POSTE ITALIANE POLO IMMOBILIARE
SUD 2
Come tutti i dirigenti.

GIORGIO MOTTOLA
Ha fatto un concorso quindi?
ALESSANDRO ALFANO - DIRIGENTE POSTE ITALIANE POLO IMMOBILIARE
SUD 2
Ah, perché lei sa che ci sono concorsi alle Poste per i dirigenti?
GIORGIO MOTTOLA
Ma lei che titolo di studio ha?
ALESSANDRO ALFANO - DIRIGENTE POSTE ITALIANE POLO IMMOBILIARE
SUD 2
Io laureato.

GIORGIO MOTTOLA
Una laurea breve, però.
ALESSANDRO ALFANO - DIRIGENTE POSTE ITALIANE POLO IMMOBILIARE
SUD 2
Chi glielo ha detto?

GIORGIO MOTTOLA
Ha una laurea magistrale quindi?
ALESSANDRO ALFANO - DIRIGENTE POSTE ITALIANE POLO IMMOBILIARE
ALFANO RENZI
ALFANO RENZI
SUD 2
Sì, e quindi?
GIORGIO MOTTOLA
Quindi ha una laurea di cinque anni, conseguita a quanti anni?
ALESSANDRO ALFANO - DIRIGENTE POSTE ITALIANE POLO IMMOBILIARE
SUD 2
E lei che le interessa? Io faccio un lavoro privato, non sono un personaggio pubblico,
non devo giustificare…

GIORGIO MOTTOLA
Questa è una società pubblica, dottore.
ALESSANDRO ALFANO - DIRIGENTE POSTE ITALIANE POLO IMMOBILIARE
SUD 2
No, no!
GIORGIO MOTTOLA FUORI CAMPO
Poste Italiane è una S.p.a. partecipata dal ministero dell'Economia. E si viene assunti,
dichiara Poste, anche sulla base di titolo di studio e voto. Alfano sostiene di avere una
laurea magistrale, ma all'Università di Palermo risulta che si è iscritto nel 1993 e ha
ottenuto solo la laurea triennale in Economia, sedici anni dopo con il voto di 93 su
110. Oggi, per il suo incarico, Alfano guadagna all'anno circa 200 mila euro.

GIORGIO MOTTOLA
Lo sa che Alessandro Alfano, laureato a 34 anni con laurea breve, guadagna quasi il
doppio rispetto a un rettore?
ROBERTO LAGALLA - EX RETTORE UNIVERSITÀ DI PALERMO
Beh, ma io non ho mai invidiato nessuno e certamente non comincerò oggi.
GIORGIO MOTTOLA FUORI CAMPO
Il suo primo incarico da neolaureato è quello di segretario generale della Camera di
Commercio di Trapani dopo aver vinto una selezione pubblica a cui parteciparono
anche sette alti dirigenti pubblici, fra cui il segretario generale della Camera di
Commercio di Enna, Santo Di Bella.

milena gabanelli (2)
MILENA GABANELLI (2)
SANTO DI BELLA - SEGRETARIO GENERALE CAMERA DI COMMERCIO ENNA
Ovviamente non è che riponessi poi tantissime speranze.
GIORGIO MOTTOLA
Perché?
SANTO DI BELLA - SEGRETARIO GENERALE CAMERA DI COMMERCIO ENNA
Perché a Trapani già da tempo circolavano con insistenza nomi di chi sarebbe stato il
vincitore.
GIORGIO MOTTOLA
E qual era il nome che circolava?
SANTO DI BELLA - SEGRETARIO GENERALE CAMERA DI COMMERCIO ENNA
Quello che poi è risultato il vincitore.

GIORGIO MOTTOLA
Cioè il fratello di Angelino Alfano?
SANTO DI BELLA - SEGRETARIO GENERALE CAMERA DI COMMERCIO ENNA
Cioè il dottor Alessandro Alfano.
GIORGIO MOTTOLA FUORI CAMPO
A capo della commissione giudicatrice c'è Giuseppe Pace, allora presidente della
Camera di Commercio di Trapani e amico stretto di Alessandro Alfano. Talmente
stretto che Alessandro Alfano si priva della sua Porsche fiammante e la cede proprio a
Pace due mesi dopo aver vinto il bando. Un bando che secondo molti, sarebbe stato
scritto su misura.
ANNA PERRICONE - EX VICE SEGRETARIO CAMERA DI COMMERCIO TRAPANI
Veniva data un'alta valutazione alla conoscenza dell'inglese. Veniva sopravvalutato.

GIORGIO MOTTOLA
Supervalutare la conoscenza dell'inglese avvantaggiava qualche candidato rispetto a
qualcun altro?
ANNA PERRICONE - EX VICE SEGRETARIO CAMERA DI COMMERCIO TRAPANI
Eh sì, gli altri candidati nel curriculum esibivano una conoscenza scolastica
dell'inglese.
GIORGIO MOTTOLA
E qual era l'altra anomalia?
ANNA PERRICONE - EX VICE SEGRETARIO CAMERA DI COMMERCIO TRAPANI
Di ritenere sufficiente una laurea triennale.
GIORGIO MOTTOLA
Cioè quindi sulla carta gli altri candidati avevano quantomeno dei titoli superiori ai
suoi?

ANNA PERRICONE - EX VICE SEGRETARIO CAMERA DI COMMERCIO TRAPANI
Quantomeno avevano più di una laurea triennale, sì.
GIORGIO MOTTOLA
E ha presentato ricorso?
SANTO DI BELLA - SEGRETARIO GENERALE CAMERA DI COMMERCIO ENNA
MILENA GABANELLI NELLA REDAZIONE DI REPORT FOTO LUCIANO VITI PER SETTE
MILENA GABANELLI NELLA REDAZIONE DI REPORT FOTO LUCIANO VITI PER SETTE
No.
GIORGIO MOTTOLA
E perché?
SANTO DI BELLA - SEGRETARIO GENERALE CAMERA DI COMMERCIO ENNA
Perché entrare in un contenzioso giurisdizionale con il fratello del ministro della
Giustizia non è consigliabile per nessuno.
GIORGIO MOTTOLA FUORI CAMPO
In Camera di Commercio però ci rimane solo un anno: nel 2013 diventa infatti
dirigente di Postecom. Il retroscena dell'assunzione lo racconta in una telefonata
Raffaele Pizza, fratello dell'ex sottosegretario Giuseppe, a Davide Tedesco,
collaboratore di Angelino Alfano.

RAFFAELE PIZZA - DA INTERCETTAZIONE
Hai la mia parola d'onore che questo va dicendo in giro che io l'ho fottuto.
DAVIDE TEDESCO- DA INTERCETTAZIONE
Eh ma non lo dice come è entrato lì.
RAFFAELE PIZZA- DA INTERCETTAZIONE
Cazzo te faccio ave u lavoro… minchia non solo che m'avve a fare, oh, m'avve a fare u
monumento… mo a minchia la colpa è mia che questo dice che 10 mila euro in più che
è stata una scelta politica.
GIORGIO MOTTOLA FUORI CAMPO
Secondo Pizza, Alessandro Alfano invece di essere riconoscente, si sarebbe lamentato
perché il suo stipendio era di centosessantamila euro e non centosettanta come
concordato all'inizio.
GIORGIO MOTTOLA
Hanno avuto un ruolo i fratelli Pizza e suo fratello Angelino Alfano nella sua
assunzione?

ALESSANDRO ALFANO
Mi sembra che io faccio un lavoro ben fatto.
GIORGIO MOTTOLA
Perché c'è un'inchiesta anche sulla sua assunzione alle Poste.
ALESSANDRO ALFANO
E quindi gli inquirenti faranno il loro lavoro.
GIORGIO MOTTOLA
Ma lei conosce i fratelli Pizza? Li conosce?
ALESSANDRO ALFANO
Arrivederci.
GIORGIO MOTTOLA
No, volevo chiederle…

ALESSANDRO ALFANO
Arrivederci.
GIORGIO MOTTOLA
Hanno avuto un ruolo o no? Ma è vero che lei guadagna 200mila euro?
GIORGIO MOTTOLA FUORI CAMPO
Da Postecom, Alessandro Alfano è poi passato a Poste Tributi e nel 2015 è arrivato il
trasferimento a Palermo, come responsabile del polo immobiliare delle Poste in Sicilia.
L'arrivo nella nuova sede ce lo racconta una sua collaboratrice.
INSIDER
Appena si è insediato, si è fatto fare nel suo ufficio un bagno chimico personale.
GIORGIO MOTTOLA
E chi ha pagato?
INSIDER
Poste Italiane.

GIORGIO MOTTOLA
E quanto è costato questo gabinetto?
INSIDER
9.000 euro.
GIORGIO MOTTOLA FUORI CAMPO
Anche Poste Italiane ci conferma che nell'ufficio di Alessandro Alfano è stato costruito
un nuovo bagno chimico dopo il suo arrivo a Palermo, e che è costato però 5.900
euro.
MILENA GABANELLI IN STUDIO
Va beh, criteri di reclutamento della classe dirigente…Allora: il sindacato di Poste
Sicilia ci dice che con quell'incarico il giovane Alfano dovrà bandire le gare d'appalto,
alessandro alfano
ALESSANDRO ALFANO
ed è responsabile unico della procedura, ma con il nuovo codice degli appalti serve

Da: un 19/10/2016 09:29:09
vero schifo, ma che caxxo c'entra con il voto del si al referendum. Smettetela di fare inutile disinformazione. Se vince il si o il no la Gabianelli continuerà a fare il suo lavoro (a quanto pare non più in rai)

Da: Blu notte 19/10/2016 09:48:40
Come direbbe Carlo Lucarelli questa è la storia di un delitto perfetto.Mandanti, esecutori e movente potrebbero sembrare noti ma non è così semplice come sembra. La realtà invece è diversa e prima di indagare sugli esecutori bisognerebbe capire quali siano i motivi del decesso e quali sono i mandanti. La fusione con Equitalia non sarebbe la causa ma solamente l'effetto del lento avvelenamento. Il pugnale sarebbe stato piantato nel cuore della struttura quando in realtà già non batteva più da un bel po'.

Da: Blu notte 19/10/2016 09:56:52
Quindi, come in tutti i delitti bisognerebbe partire dal motivo è dall'ora del decesso.

Da: Blu notte 19/10/2016 10:00:06
Stabilito che la causa del decesso non è il pugnale ma il veleno somministrato in piccole dosi non possiamo che tornare indietro nel tempo per cercare di capire quando sia iniziata la somministrazione dello stesso.

Da: Blu notte 19/10/2016 10:06:01
Il veleno è ormai chiaro che è stato un mix costituito da "autonomia" ( sostanza in sé non velenosa se usata nel giusto modo ) e lassismo.

Da: Blu notte 19/10/2016 10:10:15
Partiamo dall'autonomia, confusa spesso con autarchia giustificata dalla politica e praticata dai vertici.

Da: Blu notte 19/10/2016 10:20:53
L'uso distorto dell'autonomia si è purtroppo tradotto nei fatti in un eccesso nell'istinto di autoconservazione (della classe dirigente ) che ha inevitabilmente portato all'estinzione della specie ( collaboratori a tutti i livelli).

Da: Blu notte 19/10/2016 10:26:26
L'autoeletta classe dirigente agendo secondo logiche medievali assimilabili al sistema del vassallaggio si è così autoriprodotta replicandosi in fedelissimi ed obbedienti servitori non lasciando alcuno spazio al merito e quindi alle legittime aspettative di carriera degli altri non allineati.

Da: Blu notte 19/10/2016 10:33:57
L'agenzia quindi, considerati i presupposti, sarebbe già nata per morire ma vi chiederete perché allora ci siano voluti tanti anni se il fine era conosciuto fin da subito? La risposta è nel lassismo che tollerando fin dall'inizio di tutto e di più ha fatto in modo che i nodi non venissero affrontati di volta in volta ma solo quando era troppo tardi per reagire.

Da: caro Blu notte19/10/2016 10:43:13
ti scordi di rammentare il perdurante blocco delle retribuzioni,  delle progressioni ed il costante ridimensionamento del salario accessorio. A mio avviso vere causa del deterioramento del clima interno e del livello di autonomia. Forse tu avrai voglia di fare carriera e anche qualche altro giovane meritevole ma la maggior parte dei dipendenti dell'ae è costituita da scalda sedie, del resto come un po' tutta la pa. 

Da: Blu notte 19/10/2016 10:45:35
Il progetto era abbastanza chiaro fin dall'uscita dal mef ma l'indifferenza generale ha fatto sì che non si arrivasse in tempi brevi alla soluzione finale.

Da: Blu notte 19/10/2016 10:48:52
Io non dimentico di rammentare però che mentre per il parco buoi si assisteva a ciò che tu dici per la classe dirigente nulla cambiava ma ciò era comunque accettato purtroppo da tutti

Da: caro Blu notte19/10/2016 10:53:30
quindi stai teorizzando l'esistenza di un progetto nato nel 1998-99? Ti faccio notare che nel frattempo sono trascorse 5 legislature con 4 presidenti del consiglio diversi su 5 con altrettanti ministri delle finanze. Devo dire che scimmiotti Lucarelli abbastanza male

Da: Blu notte 19/10/2016 10:53:50
Concludo dicendo che i veri artefici della fine siano i dirigenti dell'agenzia e la politica che ha tollerato al solo fine di avere a disposizione l'obbedienza riconoscente.

Da: Blu notte 19/10/2016 10:56:29
L'obbedienza è utile a tutti ed è trasversale quindi 5, 10, 100 governi non cambiano l'utilità

Da: Blu notte 19/10/2016 10:58:49
Apprezzo il tuo zelo nel accusarmi di scimmiottare Lucarelli male ma gradirei che si guardassero le cose per quello che sono e togliendosi le fette di prosciutto dagli occhi.

Da: caro Blu notte19/10/2016 11:01:18
quindi cosa suggerisci? 

Da: caro Blu notte19/10/2016 11:04:08
dato che noi siamo una massa di caproni avvelanti a piccole dosi  e con la fetta di prosciutto negli occhi dacci tu le risposte che attendiamo da tempo

Da: Blu notte 19/10/2016 11:16:08
Cosa fai con l'erba cattiva? La concimi? Continui a dargli acqua? Dai che la risposta la conosci e la conoscevi già da tempo.

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