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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: Toscani | 14/02/2016 10:35:10 |
Sti toscani del cazzo rossi e mafiosi hanno rotto i coglioni! | |
Da: 175 | 14/02/2016 13:04:45 |
Non c'è più niente da fare E chi l'ha detto che ci sono 15.000 domande Sono molte di meno Non si poteva pensare di risolvere la questione per via giudiziaria Si poteva per via politica, ma ormai Zanetti ha avuto l'agognata promozione Nessuno ci salverà dal 175 (compreso scorrimento graduatoria) E niente mobilità che non c'entra un cazzo col 175 | |
Da: 175 | 14/02/2016 13:06:30 |
Finanche Barra ha smesso di postare su dirpubblica le sue notizie Secondo me si è rassegnato pure lui | |
Da: Dc funzionario | 14/02/2016 14:18:57 |
Il 175 va avanti così com'è, ma non si può toccare quindi lo scorrimento non può esserci ila relativa delibera sarebbe impugnata perchè non preceduta da mobilità . Questo è sacrosanto | |
Da: legittimo | 14/02/2016 15:15:37 |
Illegittimi poveri illusi. Concorso a 175 posti è da CENSURARE lo capirebbe anche uno studente al 1° anno di giurisprudenza. Art. 7 del bando a 175: valutazione titoli....b) Titoli di servizio: incarichi di direzione gestione uffici ...fino a 30 punti;questo punteggio è stato censurato dal TAR e Consiglio di Stato. D'altra parte un funzionario al 29/10/2010 visto questi titoli non presentò la domanda........quindi..... come minimo occorre la RIAPERTURA DEI TERMINI: TREMATE ILLEGITTIMI TREMATE | |
Da: 175 | 14/02/2016 15:55:05 |
Guarda, dai per scontato che riaprono i termini Semplicemente non lo faranno Zero per tituli e avanti coi colloqui Non ho capito dove fondate questo ottimismo: sarà che non sono uno studente al primo anno, ma ancora nessuno mi ha fatto capire se c'è un modo per fermare 'sta cosa | |
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Da: x legittimo | 14/02/2016 15:59:36 |
Qui l' unico a tremare sei tu!!! evidentemente non hai fatto domanda e non la farai,resterai a guardare e farai quello che il tuo dirigente, vincitore del concorso 175, ti dira' di fare..... | |
Da: x dc funzionari | 14/02/2016 17:50:31 |
oramai è pacifico in giurisprudenza che lo scorrimento precede la mobilità | |
Da: bla bla bla | 14/02/2016 21:21:47 |
il toscano craccapalle illegittimo ha bisogno del sostegno di illegittimi craccapalle IlFattoQuotidiano.it / BLOG / di Alberto Bagnai ECONOMIA & LOBBY Pil, quelli che "Renzi ha portato la crescita all'1%"! di Alberto Bagnai | 14 febbraio 2016 COMMENTI (570) Più informazioni su: Crescita Economica, Governo Renzi, Pil Profilo blogger Alberto Bagnai Professore associato di Politica economica, Facoltà di Economia, Uni. G.D'Annunzio, Pescara Post | Articoli Premessa: non si tratta di andare a simpatie. A me, come ad altri, Renzi non è mai stato particolarmente simpatico. Questo però non mi sembra un buon motivo per dargli addosso nel momento in cui, fra tante cose sbagliate, ne sta facendo una giusta: chiedere che in Europa non si facciano sistematicamente due pesi e due misure a nostro svantaggio. Lo sta facendo tardi? Lo sta facendo per il motivo sbagliato (cioè per salvare se stesso, piuttosto che il paese)? Forse. Però lo sta facendo, e andrebbe sostenuto nel suo sforzo. Certo, anche Renzi potrebbe cooperare, ad esempio non circondandosi di persone che di economia capiscono molto poco. Al cospetto di una squadra simile è difficile sfuggire alla sgradevole sensazione che, nonostante la sua buona volontà , il consenso di cui ancora gode, e il suo istinto di conservazione, il nostro premier non potrà che schiantarsi, portandosi dietro noi. Volete un esempio? Ricorderete che il governo aveva promesso nel 2014 che l'Italia sarebbe cresciuta nel 2015 dell'1% e oltre. Nell'aprile 2014 il Documento di Economia e Finanza (Def) prevedeva per il 2014 una crescita dello 0.8% e per il 2015 dell'1,3% (nella Tavola II.2A: Prospettive macroeconomiche). Tuttavia, a fine 2014 il governo aveva preso un bel bagno: invece dello 0.8% previsto, la crescita era stata del -0.4% (un errore di 1.2 punti percentuali). Ad aprile 2015 il Def 2015 quindi rivedeva al ribasso la previsione di crescita per l'anno in corso, portandola dall'1% allo 0.7% (sempre nella Tavola II.2A). A settembre il governo tornava ottimista: nella nota di aggiornamento al Def prevedeva uno 0.9% di crescita per il 2015, mentre Renzi ripeteva per ogni dove che la crescita sarebbe stata dell'1%. Questo dato era del tutto campato in aria. Il governo in tutta evidenza sovrastimava l'impatto che la svalutazione dell'euro avrebbe avuto sulle esportazioni italiane, e sottostimava le rogne che questa mossa spregiudicata di Draghi avrebbe procurato, date le ovvie ritorsioni dei paesi emergenti. Sul primo punto, già a giugno 2014 una nota del centro studi a/simmetrie (poi pubblicata su rivista scientifica), chiariva che una svalutazione dell'euro avrebbe aiutato ben poco l'Italia. Certo, le imprese che esportavano verso i paesi esterni all'Eurozona avrebbero incrementato le vendite. Ma il maggior reddito così conseguito, in assenza di un riallineamento del cambio verso il Nord dell'Eurozona (impossibile, perché c'è l'euro), sarebbe stato speso in gran parte in prodotti provenienti appunto dal Nord Europa. Non tutta la spesa di cinesi e americani avrebbe creato occupazione qui da noi, perché una parte sarebbe andata nell'acquisto di prodotti tedeschi. Cosa che poi si è puntualmente verificata. Sul secondo punto, il 19 gennaio 2015, intervenendo a Piazza Pulita, feci osservare al dottor Passera, che decantava i pregi dell'euro debole, come la svalutazione di Draghi avrebbe suscitato reazioni nel resto del mondo (se interessa, è qui al minuto 11). Anche questa previsione si è puntualmente verificata: a metà anno la Cina ha cominciato a svalutare, e quindi la svalutazione dell'euro, che già non ci aiutava con la Germania, ha smesso di aiutarci anche con la Cina. Per questi motivi a dicembre 2014 il centro studi a/simmetrie aveva emesso una previsione di crescita per il 2015 attorno allo 0.6%. E naturalmente anche questa previsione si è puntualmente verificata il 12 febbraio. Il dato Istat è ancora preliminare. Il risultato 2015 potrebbe quindi essere diverso, e credo sarà peggiore. Ma al di là di queste considerazioni, è spassosissimo vedere come questa batosta (una crescita pari a quasi la metà di quella che prometteva Renzi) è stata commentata dai Renzi boys! Vi faccio vedere alcuni esempi: 1 2 3 Si resta sbalorditi constatando come la tifoseria del premier non si renda conto di dire una cosa, mentre mostra dati che dicono l'esatto contrario. Per chiarire come stanno le cose, partiamo dai dati dell'ISTAT, che sono questi (e li trovate qui): 4 Forse è utile una precisazione. Il prodotto o reddito interno lordo è un flusso, esattamente come il nostro reddito. Questo significa che il dato annuale (quello del quale abbiamo parlato finora) è pari alla somma dei dati trimestrali. Se uno guadagna 1000 euro al mese, cioè 3000 euro a trimestre, guadagna 12000 euro l'anno. La stessa cosa vale a livello macroeconomico. Ad esempio, il Pil del 2014 è stato pari a 1.536.037 milioni di euro (lo trovate nella colonna "dato annuale", cioè alla somma dei quattro dati trimestrali (384.789, 384.043, 383.770, 383.445). Se il dato provvisorio del quarto trimestre 2015, pari a 387.155, sarà confermato, allora il Pil del 2015 sarà 384.995+386.082+386.737+387.155=1.544.969, e quindi la crescita del Pil 2015 su quello 2014 sarà pari a (1.544.969-1.536.037)/ 1.536.037=0.006=0.6%. Punto. L'1% dell'onorevole Puglisi è quindi totalmente farlocco, a meno che non si riferisca alla crescita tendenziale del dato trimestrale, cioè alla variazione dell'ultimo trimestre 2015 (387.155) rispetto all'ultimo trimestre del 2014 (383.435). In questo caso c'è stato in effetti un incremento dell'1%, che però si riferisce all'ultimo periodo dell'anno. Insomma: se nel 2014 guadagnavate 3000 a trimestre, ma nel quarto trimestre 2015 vi aumentano lo stipendio a 1200 al mese (3600 a trimestre), certo, il vostro stipendio trimestrale è aumentato del 20%: (3600-3000)/3000 = 0.2 = 20%. Ma questo, siamo d'accordo, non significa che sia aumentato del 20% anche il vostro reddito annuale! Se non ci credete, vi ho messo i numeri in fila: 5 Un aumento del 20% nel quarto trimestre corrisponde, per motivi intuibili, a un aumento del solo 5% su base annuale. Evidentemente, queste sottigliezze all'onorevole Puglisi sfuggono. Va anche detto che lei, grazie alla sua carica, si muove su altre cifre, che dovrebbero incentivarla a una maggiore attenzione. Peggio ancora fa l'onorevole Fedeli, confondendo crescita e livelli. La Fedeli "ragiona" così: siccome il tasso di crescita è passato da -0.4% nel 2014 a 0.6% nel 2015, allora l'Italia ha "recuperato oltre un punto di Pil". Certo, lo scarto fra i tassi di crescita è effettivamente stato di 0.6%-(-0.4%)=1%. Ma accelerare la crescita (o decelerare la decrescita) non significa recuperare un punto di Pil! Lo chiarisco con un esempio. Applicando il Fedeli-pensiero, se il Pil italiano nel 2014 fosse diminuito del 3% (crescita pari a -3%) e nel 2015 del 2% (crescita pari a -2%), l'onorevole Fedeli ci verrebbe a dire: "Recuperato un punto di Pil!", perché in effetti -2-(-3) = 1. Ma nel 2015 non avremmo recuperato un punto di Pil! Ne avremmo persi due! Recuperare un punto di Pil significa crescere dell'1%, cioè significa che nel 2015 dovremmo avere un Pil annuale pari a 1.536.037 x (1.01) = 1.551.397. Invece abbiamo 1.544.969, cioè mancano all'appello solo 6428 milioni. Insomma: applicando la logica dell'onorevole Fedeli, se il governo avesse mantenuto la sua promessa, portando la crescita annuale effettivamente all'1%, lei ci verrebbe a dire "recuperati 1.4 punti di Pil" (perché, come avrete capito, 1-(-0.4) = 1.4). Ma si può ragionare così? Ovviamente no. Io capisco l'eccesso di zelo delle corifee del caro leader. Però dovrebbero fare più attenzione. Sparando fregnacce simili (mi si passi il tecnicismo) l'unico risultato che ottengono è quello di sminuire la credibilità del governo, e in questo momento l'ultima cosa della quale l'Italia ha bisogno è un governo poco credibile. Non mi riferisco tanto alla credibilità presso i "mercati". Ci aspettano momenti difficili, che potrebbero chiedere decisioni anche drastiche (sapete come la penso). In queste circostanze è essenziale che i cittadini possano fidarsi del loro governo, della sua capacità di agire nel comune interesse del paese. Mandare in giro persone che sparano numeri a casaccio con chiare finalità propagandistiche è il modo migliore per minare la fiducia nelle istituzioni: risorsa, questa, tanto essenziale, quanto rara in un paese notoriamente fazioso come il nostro. | |
Da: un covo | 14/02/2016 22:37:25 |
Non ci siamo solo noi, tutto il paese è così, poco merito trasparenza e molto di altro https://player.sky.it/social?id=271460&logoLink=http%3A%2F%2Fvideo.sky.it%2Fnews%2Fcronaca%2Flitalia_dei_cervelli_in_fuga_e_dei_raccomandati%2Fv271460.vid&sc_id=skyitdev&domain=sky&source=twitter | |
Da: oltre i falsi miti | 15/02/2016 08:08:45 |
OCCUPAZIONE e PIL: vince il RITORNO ALLA LIRA (a meno di uno scenario catastrofico di Default a catena dell'intera Europa) Anche in questo caso e' prevedibile che un ritorno alla LIRA rafforzi il PIL e l'occupazione. Negli articoli in premessa sono stati analizzati ampiamente (con dati, numeri, grafici e statistiche di trend) gli andamenti dell'occupazione, della disoccupazione e del PIL dei grandi paesi europei negli ultimi 15 anni. L'Euro ha consentito alla Germania di riprendere la sua corsa del PIL e dell'occupazione, e cio' e' stato fatto ai danni di diversi paesi periferici, in primis dell'Italia, che e' il secondo paese manifatturiero europeo. La Germania non ebbe immediatamente benefici dall'introduzione dell'Euro e dei cambi fissi. Rammentate che fino al 2000-2005 si diceva che la Germania era il grande malato d'Europa? Era vero, visto che aveva un'andamento del PIL asfittico (come l'Italia, che pero' era reduce da una corsa per ridurre il deficit dal 10% ed oltre al 3%), peggiore di ogni nazione europea. La Germania ha avuto pazienza, ha anticipato alcune riforme, volte essenzialmente a contenere il costo del lavoro interno (anche favorendo i lavori a bassissimo salario) e l'inflazione; ovviamente ogni anno ha portato a casa un piccolo vantaggio inflattivo sui concorrenti, che col passare degli anni e' diventato un grosso vantaggio e proprio dal 2005, ha iniziato a vedere andamenti di PIL ed occupazione estremamente favorevoli (ai danni degli altri, come testimoniato dai grafici allegati negli articoli in premessa). La dinamica in caso di mantenimento dell'EURO e' prevedibilmente la stessa degli ultimi 7 anni (ancora in pieno corso nel 2012). Tra l'altro, se la Germania manterra' l'atteggiamento che ha tenuto nei confronti della crisi Europea negli ultimi disastrosi 3 anni e mezzo (e non vedo perche' debba cambiare linea), e' ovvio che chiedera' l'adozione a tutti i periferici di misure sempre piu' restrittive (leggi Manovra Monti) che inevitabilmente affosseranno sempre piu' il PIL ed aumenteranno la poverta' e la disoccupazione. Nel contempo la Germania sara' impattata dal minore export verso i paesi "canaglia", e compensera' in parte la cosa, grazie a tassi di interesse bassissimi ed afflussi copiosi di capitale. In caso di disgregazione dell'EURO, e ritorno alle valute nazionali, e' ovvio che la Germania rivalutera' fortemente, ed i periferici svaluteranno, con impatti seri su produzione ed export tedeschi (e quindi su PIL ed occupazione), mentre ovviamente chi svalutera' avra' le conseguenze opposte. E' ovvio che molto dipendera' da come avverra' la disgregazione dell'EURO: se venisse accompagnata da una serie di default di alcune nazioni, l'impatto sarebbe devastante non solo per la Germania ma pure per i paesi sottoposti a default, in tale scenario, nel medio periodo le nazioni sottoposte a default e simultanea svalutazione avrebbero una netta ripresa (come accaduto sempre nel passato in situazioni analoghe), mentre il quadro per la Germania resterebbe fosco sia nel breve che nel medio periodo (a lungo termine le cose potrebbero cambiare). Ho visto 3 studi recenti sugli impatti della disgregazione dell'EURO: in uno si diceva che TUTTA l'Europa avrebbe visto il PIL crollare (ed associo questo andamento al caso di default generalizzati di vari paesi), ed in altri 2 studi si prevedeva un forte calo del PIL in Germania ed una ripresa nei paesi periferici (ed associo tale previsione, ad uno scenario piu' morbido, di abbandono di alcuni paesi dell'area euro, con risoluzione successiva della crisi con svalutazioni ed utilizzo da parte delle banche centrali degli strumenti di flessibilita' tradizionali, quali QE, tassi, etc). Ovviamente gli Studi valgono quello che valgono. All'epoca dell'introduzione dell'EURO a fine anni 90, c'erano fior fiore di studi, unanimi nell'affermare che l'EURO avrebbe portato benefici all'economia ed al PIL dell'Eurozona consistenti. Nella realta' e' accaduto l'esatto opposto, e l'Eurozona ha vissuto il peggior andamento del PIL da 50 anni a questa parte, sia in termini assoluti, che relativi nel confronto ad USA e resto del mondo. Di seguito la simulazione con e senza euro del PIL: 5)   INFLAZIONE: vince il RESTARE NELL'EURO; ma con politici e politiche serie, cio' non sarebbe un problema Dopo aver visto che per l'economia reale non c'e' partita a favore della LIRA, passiamo ad analizzare l'inflazione. Per capire cio', facciamoci una domanda. Cosa accadde nel 1992-1995 quando la LIRA svaluto' da 750 a 1100 sul Marco, vale a dire del 50%, all'inflazione? Accadde, come scritto nel relativo articolo richiamato in premessa, che il differenziale di inflazione con la Germania scese dal 3,3% del 1990-92 all'1,6% del 1993-95. Ma come e' possibile? Semplice: crollo' il volume dell'import (piu' caro) e parte di questo venne sostituito da produzione nazionale (piu' a buon mercato) e cio' calmiero' i prezzi. L'impatto piu' severo fu ovviamente sui beni energetici (che pero' hanno un'incidenza modesta sul paniere inflattivo complessivo rispetto alla componente del costo del lavoro, che e' squisitamente un parametro interno). Rammento per la cronaca, che le follie di Monti sulle accise, hanno avuto un'impatto analogo sui prezzi energetici a quello di una classica svalutazione del 25-30% (ove sale il prezzo della materia prima e dell'IVA e restano invariate le accise). Sono dell'idea, comunque, che una svalutazione un qualche impatto inflattivo lo provochera', sia diretto (a causa dell'aumento dei prezzi dei prodotti importati) che indiretto (legato al fatto che il PIL sara' meno asfittico, e cio' inevitabilmente avra' qualche ricaduta sui prezzi). E' ovvio, comunque, che i vantaggi della svalutazione permarranno nel tempo, solamente se ci sara' una politica seria di contenimento dell'inflazione, con differenziali sulla Germania che restino nell'alveo della ragionevolezza. Per far cio' e conservare ed utilizzare al meglio il vantaggio competitivo, serve una classe dirigente seria e responsabile, che adotti riforme serie di liberalizzazione, che incidano pesantemente sui settori distributivi e sui servizi semi-monopolisti, dove sarebbe possibile ottenere tramite maggior efficienza una decisa caduta dei prezzi, e quindi una tenuta della competitivita' del paese. | |
Da: Studio Carmine | 15/02/2016 10:09:47 |
Per impugnare il file Excel ho bisogno del vostro consueto contributo (min 50 euro).Grazie | |
Da: Studio Carmine | 15/02/2016 10:10:35 |
e per 100 euro vi impugno anche l'eventuale file di word che dovesse uscire. | |
Da: ORPO SEMPLICE | 15/02/2016 10:45:18 |
Facciamo 5 euri e affare fatto, sciocchino | |
Da: Johnny Catrame | 15/02/2016 13:37:24 |
Scusate, sapete per caso se Dirpubblica ha impugnato anche le POT all'agenzia dogane? | |
Da: Omega Massif | 15/02/2016 18:00:34 |
Per Johnny Catrame. Sì, so che le ha impugnate. | |
Da: amateci | 15/02/2016 18:10:18 |
qualcuno informi sul 175 dopo tutto quello che c'è stato il concorso dei 175 invitati è uno schiaffo alla democrazia, alla povertà , alla ricchezza, al calcio, alla natura, al TUIR, all'iva a Sanremo...... | |
Da: Crea subito un CV e trova lavoro! http://9nl.lin | 15/02/2016 18:12:05 |
- Messaggio eliminato - | |
Da: doganale nauseato | 15/02/2016 20:17:30 |
Provate nel sito internet dell'agenzia delle dogane al link amministrazione trasparente, ci sono i curricula dei nominati alle pot, ci sono: calciatori dilettanti, suonatori di chitarra, chi è "particolarmente abile nella navigazione in internet e nella posta elettronica"......... e si potrebbe continuare. | |
Da: x Doganale nauseato | 16/02/2016 10:02:02 |
A me chiede username e psw per accedere ai curricula. Tu sei entrato liberamente???? | |
Da: Johnny Catrame | 16/02/2016 11:46:08 |
http://www.agenziadoganemonopoli.gov.it/wps/wcm/connect/Internet/ed/LAgenzia/Amministrazione+trasparente/Personale/Posizioni+organizzative+temporanee/Curricula+posizioni+temporanee+Dogane Si entra liberamente | |
Da: Tristezza | 16/02/2016 13:30:20 |
Abbiamo atteso che il Consiglio di Stato chiudesse definitivamente le questioni degli incarichi dirigenziali illegittimi e del concorso a 175 posti da dirigente di 2a fascia nell'Agenzia delle Entrate per poter affrontare fondatamente il problema dei risarcimenti per i danni subiti dai Colleghi, a causa del comportamento illegittimo e illegale (nonché illecito) tenuto nella gestione del Personale dall'Agenzia delle Entrate, dall'anno della sua costituzione ad oggi. Ovviamente, sono allo studio iniziative similari per i Colleghi dell'Agenzia delle Dogane e per quelli di altre Amministrazioni (anche non ministeriali) che si trovano in condizioni analoghe a quelle dei Colleghi dell ' Agenzia delle Entrate. La Sentenza che DIRPUBBLICA attendeva è la 6 ottobre 2015, CdS, sez. IV, n. 4641 con la quale sono stati respinti tre appelli dell'Agenzia delle Entrate (sostenuti da diversi interventi ad adiuvandum) e di converso sono state confermate tre distinte sentenze del TAR Lazio appello n. 2979 del 2011 contro la sentenza (non definitiva) 13 gennaio 2011 n. 260, con la quale il TAR Lazio, sez. II, aveva rigettato le questioni preliminari di inammissibilità del ricorso DIRPUBBLICA sul conferimento di incarichi dirigenziali a funzionari privi della qualifica; 2. appello n. 8834 del 2011 contro la sentenza 1 agosto 2011, n. 6884 con la qua- le il TAR - Lazio, sez. II, aveva accolto definitivamente il ricorso di cui sopra; 3. appello n. 2203 del 2012 contro la sentenza 30 settembre 2011, n. 7636 con la quale il TAR - Lazio, sez. II aveva accolto il ricorso di DIRPUBBLICA annullando il concorso a 175 posti da dirigente di seconda fascia nell'Agenzia delle Entrate (com ' è noto, il terzo appello è stato respinto, confermando la sentenza di primo grado, ma con alcune precisazioni nel merito; su questo fatto i vertici dell ' Agenzia delle Entrate han- no diffuso l ' impostura che una parte del concorso sarebbe sopravvissuta, ben sapendo che ciò è fondamentalmente falso). Ai nostri fini risarcitori si dovrà anche tener conto di un ' altra sentenza (la 13 ottobre 2015, n. 4713 del CdS, sez. IV), immediatamente successiva alla prima, con la R O M A , 9 N OV E M B R E 2 0 1 5 L'azione di cLasse! DIRPUBBLICA - Federazione del Pubblico Impiego Via Giuseppe Bagnera, 29 - 00146 Roma; tel.: 06.5590699; fax: 06.5590833 - www.dirpubblica.it - info@dirpubblica.it - dirpubblica@pec.it - C.F.: 97017710589 - Partita I.V.A.: 04919551004 Classi di azioni! Ecco cosa farà DIRPUBBLICA per tutelare i Colleghi che so- no stati lesi dal malgoverno delle agenzie fiscali. quale, accogliendo l ' appello di DIRPUBBLICA, è stata riconosciuta la mancanza (nel Mef e nelle Agenzie fiscali) di un sistema di valutazione del Personale in linea con il d.lgs. 27 otto- bre 2009, n. 150 e per l ' effetto è stato ordinato all ' Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, all ' Agenzia delle Entrate e al Ministero dell ' Economia e delle Finanze di provvedere all ' ado- zione del Sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa ed individua- le e del Piano della performance nel termine di giorni 180 dalla comunicazione o notificazio- ne della predetta sentenza, pena la nomina di un commissario ad acta. Fatte queste premesse, deve, tuttavia, considerarsi che, nell ' ambito di una valutazione preliminare circa la proponibilità di una class action , le lesioni subite dal Personale non sem- brano riconducibili ad interessi del tutto omogenei: perdita di " chance " (opportunità e buone occasioni) collegata alla mancanza di una carriera; il mancato scorrimento delle graduatorie di precedenti concorsi; mancata mobilità fra dirigenti, precarietà degli incaricati che non si sono costituiti ad adiuvandum negli appelli dell ' Agenzia delle Entrate (quelli r espinti con la prima sentenza), mancata mobilità dei Colleghi di altre Amministrazioni (vincitori e idonei di concorsi alla dirigenza), ecc.. ecc ... - Peraltro, la class action propria degli ordinamenti anglosassoni non corrisponde alla " azione di classe " di cui all ' articolo 140/bis del d.lgs. 06/09/2005, n. 206, che, a sua volta, riguarda la tutela dei con- sumatori e non certo dei dipendenti pubblici che intendano agire nei confronti dell ' Amministrazione di appartenenza per i danni loro arrecati attraverso modalità illegittime e illecite di gestione del Personale. Al fine, quindi, di evitare l ' intrapresa di iniziative non appropriate all ' esigenza di far conseguire al Personale dell ' Agenzia delle Entrate il giusto risarcimento del danno subito dalle pratiche illegittime e illecite di gestione degli incarichi dirigenziali, la DIRPUBBLICA ha demandato allo Studio dell ' avv. Carmine Medici la valutazione delle modalità attraverso le quali debba proporsi una simile azione di risarcimento del danno, esaminando le problemati- che alla stessa connesse ed i possibili rischi di una simile iniziativa. In ogni caso, come già rilevato dallo stesso avvocato, una simile iniziativa, nelle ipotesi in cui sussistano le condizioni per la sua intrapresa, non dovrà essere condotta con finalità speculative, che non si addicono ai più alti valori per i quali la DIRPUBBLICA si è sinora battuta, ma dovrà essere strumentale alla definitiva affermazione di quegli stessi valori attraverso il giusto ristoro delle legittime aspettative del Personale per tre lustri frustrate da una gestione illegittima ed illecita e, in ogni caso, contraria ai principi costituzionali. In quest ' ottica, in qualunque modo l ' iniziativa venga intrapresa, essa sarà riservata agli iscritti ed a coloro che abbiano fattivamente sostenuto, nel corso di questi tre lustri, le battaglie giudiziarie di DIRPUBBLICA. A breve, lo Studio dell ' avv. Carmine Medici comunicherà l ' esito dello studio condotto, con il consueto scrupolo, sulla delicata materia e fornirà le indicazioni per l ' eventuale proposizione delle relative azioni risarcitorie; seguiran- no, quindi, ulteriori comunicazioni della Segreteria | |
Da: Ex Territorio | 16/02/2016 14:48:20 |
Qualche notizia per l'incontro del 18? | |
Da: doganale nauseato | 16/02/2016 16:10:52 |
Alla faccia dei criteri oggettivi e trasparenti, nei vari curricula (POT Agenzia delle Dogane) ne ho individuato uno da denuncia penale, sono senza vergogna. | |
Da: ORPO SEMPLICE | 16/02/2016 17:00:54 |
Dimani si trovano e non credo che trapeli nulla. | |
Da: ORPO SEMPLICE | 16/02/2016 17:23:15 |
Altissimo profilo Trattenuta in Italia per non meglio precisati "impegni istituzionali", ha inviato il direttore generale Stefano Firpo. Ma il tavolo era riservato ai rappresentanti politici. E così Roma non ha potuto dire la sua di F. Q. | 15 febbraio 2016 COMMENTI (154) 2,3 mila Più informazioni su: Acciaio, Federica Guidi, Ilva, Unione Europea La Conferenza di alto livello sull'acciaio e le industrie energivore con la Commissione Europea era un'ottima occasione per l'Italia di far valere la sua sul settore che la vede al secondo posto in Europa per produzione e tra i primi per contenziosi con Bruxelles per il caso Ilva. Ma così non è stato. Il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, non si è presentata all'incontro per non meglio precisati impegni improvvisi. Non solo. Ha pure sbagliato a selezionare il suo sostituto che non ha superato la selezione all'ingresso. Lo riferiscono La Stampa e Gli Stati Generali, ricordando che il 15 febbraio era giornata clou per l'acciaio europeo e che Roma è uno dei sette firmatari di una lettera inviata il 5 febbraio a Bruxelles per invitare l'Ue a passare all'azione con "ogni mezzo" davanti al "rischio di collasso" del settore dimostrato dalle crescenti chiusure di fabbriche e, quindi, perdite di posti di lavoro. Eppure al tavolo che si è svolto nel giorno in cui a Bruxelles gli addetti del settore di tutta Europa hanno sfilato contro la concessione dello status di economia di mercato alla Cina, che imporrebbe una drastica riduzione dei 37 dazi di protezione proprio dell'acciaio, le istituzioni italiane non c'erano. La Guidi è stata trattenuta per "sopraggiunti e rilevanti impegni istituzionali" e al suo posto ha mandato un tecnico, il direttore generale per la Politica industriale, la competitività e le Pmi, Stefano Firpo. Che però non è potuto entrare visto che il tavolo era riservato ai rappresentanti politici. E così l'Italia è rimasta tagliata fuori un'altra volta. | |
Da: ORPO SEMPLICE | 16/02/2016 17:28:45 |
data di pubblicazione: 16-02-2016 categoria: News numero: 26 18 febbraio - CONVOCAZIONI NAZIONALI ALLE DOGANE E ALLE ENTRATE Si inizia alle 11 all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli con una riunione per la definire i criteri delle procedure di passaggi interni alle aree 2015 e per informative su scorrimento graduatorie idonei, equiparazione indennità monopoli -dogane e altro. Alle 15 invece appuntamento alle Entrate con una riunione che avrà all'odg il riassetto delle strutture organizzative (con riferimento al processo di unificazione degli attuali Uffici Provinciali Territorio all'interno delle DP) e una nuova puntata sull'individuazione delle posizioni organizzative per le attività ascrivibili al personale ex Territorio. | |
Da: doganale nauseato | 16/02/2016 17:30:23 |
Pot dogane: tutti i nominati hanno inserito nei curricula le varie reggenze (alla faccia della sentenza 37/15), inoltre "stranamente" nei curricula viene inserito come già acquisita la POT, "forse" sapevano già di essere tra vincitori, ma i dirigenti che "esaminavano" i curricula cosa guardavano? | |
Da: ORPO SEMPLICE | 16/02/2016 18:37:42 |
La 'pasionaria' del Sudtirolo Eva Klotz difende i 945 mila euro che ha ricevuto come compensazione della sua pensione da consigliera provinciale. Due anni fa le cosiddette "pensioni d'oro" dei consiglieri del Trentino Alto Adige avevano causato aspre polemiche e anche manifestazioni in piazza. Recentemente la presidente del consiglio regionale Chiara Avanzo ha dichiarato in risposta ad un'interrogazione che due ex consiglieri nel frattempo hanno maturato i requisiti per questi "anticipi" sulla pensione, l'ex assessore provinciale trentino Marco Benedetti e la Klotz. "Non si tratta di un anticipo sulla pensione, ma di un compenso per il fatto che la mia pensione mensile è stata quasi dimezzata da 7.000 euro a 2.800 euro", spiega all'ANSA l'ex consigliera. "Sono stata in consiglio regionale per 31 anni e nel 2003 avevo già maturato i requisiti per la pensione e da ex consigliera all'epoca avrei ricevuto circa 6.000 euro al mese", prosegue. "Sono rimasta in consiglio fino al 2014 e ho continuato a versare contributi per 11 anni". "Ho ricevuto quanto previsto dalla legge", precisa Klotz. "Di certo - aggiunge - non ho bisogno di una Porsche oppure di una pelliccia, ma userò questi soldi per l'impegno politico a favore dell'autodeterminazione del Sudtirolo". Sarà sposata! | |
Da: x doganale nauseato | 16/02/2016 19:01:32 |
Minkia!!!! Ci sono dei curricula da "striscia la notizia". Anche dei laureati in lettere!!!!! | |
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