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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
56952 messaggi, letto 1785524 volte
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Da: bah ! 04/01/2016 22:51:30
1) Scaricati ritornati in sella con una POS = Ricaricati
2) Scaricati ritornati in sella con una POT = Ricaricati a tempo
3) Scaricati trombati alle POS e POT = Ribaltati

mancano le new entry (ce ne sono sia POS che POT), come li chiamiamo ?

Paraculati ? Va bene ?

Da: bah ! 04/01/2016 23:03:47
Diamo 10 euro ai porci

Da: Lollo..04/01/2016 23:06:48
Tg1 tg2 tg3 rai5 tg5 italia1 la7
La pa non e' una ditta privata
Si entra per concorso.
Vi risulta?

Da: bah ! 04/01/2016 23:07:34
Va bene , diamo 10 euro ai porci ma non diamo loro da mangiare.

Da: ARIA NUOVA04/01/2016 23:26:23
Pochi secondi per cancellare decine di anni di sfregio al territorio: l'ecomostro di Alimuri, lo scheletro di cemento da 18mila metri cubi che deturpa una delle spiagge più belle della Penisola Sorrentina, verrà abbattuto il prossimo 30 novembre con l'utilizzo di una tecnica di micro-cariche. Tutta l'operazione, dal costo di 230 mila euro a carico del proprietario, richiederà 50 giorni. Poco più di un mese e mezzo, dunque, per buttare giù un simbolo di degrado. Si procederà - è stato spiegato oggi nel corso di una conferenza stampa - in primo luogo con l'abbattimento della struttura, poi con la messa in sicurezza del costone per consentire agli operatori di intervenire con la rimozione delle macerie e il ripristino dello stato dei luoghi.
La tormentata storia dell'ecomostro di Alimuri comincia mezzo secolo fa: «Era il 23 novembre del 1963 quando - ha ricordato l'assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Vico Equense Antonio Elefante - il Soprintendente di Napoli rilasciava l'autorizzazione ambientale per realizzare una costruzione sul mare, nella baia di Alimuri». Cento camere, piscina olimpionica, minigolf. Nel 1967 la licenza fu poi ridimensionata a 50 vani più accessori per un'altezza massima di 5 piani. Quattro anni più tardi, nel 1971, la Soprintendenza ordinò la sospensione dei lavori, ma un successivo ricorso, proposto dal titolare della licenza, fu accolto. Nel 1976 fu la Regione Campania ad annullare le licenze rilasciate dal Comune perchè in contrasto con il Programma di fabbricazione, ma il Tar Campania, nel 1979, e il Consiglio di Stato, nel 1982, annullarono gli atti adottati dalla Regione.
Dal 1986, anno cui risale l'ennesima sospensione dei lavori, per consentire il consolidamento del costone roccioso, l'edificio è diventato un punto di ritrovo ad alto rischio, fino a diventare una vera e propria discarica. La svolta nell'aprile di quest'anno: «Quel mese - ha proseguito l'assessore - l'amministrazione di Vico Equense ha trovato il modo per mettere fine a mezzo secolo di storia dell'ecomostro». «Questo evento - ha sottolineato il sindaco Gennaro Cinque - rappresenta la vittoria della tutela ambientale sulla cementificazione selvaggia. In tutti questi anni sono stati fatti numerosi tentativi da parte di vari enti per giungere al traguardo della demolizione, tutti andati a vuoto perchè si è sempre cercato l'accordo con i proprietari, dando per scontata la legittimità dell'opera. Abbiamo scoperto invece che l'immobile è del tutto illegittimo». Poco più di un mese fa il Comune ha annullato l'accordo stipulato nel 2007 tra la società Saan, proprietaria della struttura, e i vari enti coinvolti
per il quale alla demolizione avrebbe dovuto far seguito la costruzione di un edificio dello stesso volume su un altro sito da individuare. Abbattuto l'ecomostro, per il futuro, il Comune di Vico Equense intende rilanciare l'area senza contropartite per i proprietari. (Ansa)
Pochi secondi per cancellare decine di anni di sfregio al territorio: l'ecomostro di Alimuri, lo scheletro di cemento da 18mila metri cubi che deturpa una delle spiagge più belle della Penisola Sorrentina, verrà abbattuto il prossimo 30 novembre con l'utilizzo di una tecnica di micro-cariche. Tutta l'operazione, dal costo di 230 mila euro a carico del proprietario, richiederà 50 giorni. Poco più di un mese e mezzo, dunque, per buttare giù un simbolo di degrado. Si procederà - è stato spiegato oggi nel corso di una conferenza stampa - in primo luogo con l'abbattimento della struttura, poi con la messa in sicurezza del costone per consentire agli operatori di intervenire con la rimozione delle macerie e il ripristino dello stato dei luoghi.
La tormentata storia dell'ecomostro di Alimuri comincia mezzo secolo fa: «Era il 23 novembre del 1963 quando - ha ricordato l'assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Vico Equense Antonio Elefante - il Soprintendente di Napoli rilasciava l'autorizzazione ambientale per realizzare una costruzione sul mare, nella baia di Alimuri». Cento camere, piscina olimpionica, minigolf. Nel 1967 la licenza fu poi ridimensionata a 50 vani più accessori per un'altezza massima di 5 piani. Quattro anni più tardi, nel 1971, la Soprintendenza ordinò la sospensione dei lavori, ma un successivo ricorso, proposto dal titolare della licenza, fu accolto. Nel 1976 fu la Regione Campania ad annullare le licenze rilasciate dal Comune perchè in contrasto con il Programma di fabbricazione, ma il Tar Campania, nel 1979, e il Consiglio di Stato, nel 1982, annullarono gli atti adottati dalla Regione.
Dal 1986, anno cui risale l'ennesima sospensione dei lavori, per consentire il consolidamento del costone roccioso, l'edificio è diventato un punto di ritrovo ad alto rischio, fino a diventare una vera e propria discarica. La svolta nell'aprile di quest'anno: «Quel mese - ha proseguito l'assessore - l'amministrazione di Vico Equense ha trovato il modo per mettere fine a mezzo secolo di storia dell'ecomostro». «Questo evento - ha sottolineato il sindaco Gennaro Cinque - rappresenta la vittoria della tutela ambientale sulla cementificazione selvaggia. In tutti questi anni sono stati fatti numerosi tentativi da parte di vari enti per giungere al traguardo della demolizione, tutti andati a vuoto perchè si è sempre cercato l'accordo con i proprietari, dando per scontata la legittimità dell'opera. Abbiamo scoperto invece che l'immobile è del tutto illegittimo». Poco più di un mese fa il Comune ha annullato l'accordo stipulato nel 2007 tra la società Saan, proprietaria della struttura, e i vari enti coinvolti
per il quale alla demolizione avrebbe dovuto far seguito la costruzione di un edificio dello stesso volume su un altro sito da individuare. Abbattuto l'ecomostro, per il futuro, il Comune di Vico Equense intende rilanciare l'area senza contropartite per i proprietari. (Ansa)
Pochi secondi per cancellare decine di anni di sfregio al territorio: l'ecomostro di Alimuri, lo scheletro di cemento da 18mila metri cubi che deturpa una delle spiagge più belle della Penisola Sorrentina, verrà abbattuto il prossimo 30 novembre con l'utilizzo di una tecnica di micro-cariche. Tutta l'operazione, dal costo di 230 mila euro a carico del proprietario, richiederà 50 giorni. Poco più di un mese e mezzo, dunque, per buttare giù un simbolo di degrado. Si procederà - è stato spiegato oggi nel corso di una conferenza stampa - in primo luogo con l'abbattimento della struttura, poi con la messa in sicurezza del costone per consentire agli operatori di intervenire con la rimozione delle macerie e il ripristino dello stato dei luoghi.
La tormentata storia dell'ecomostro di Alimuri comincia mezzo secolo fa: «Era il 23 novembre del 1963 quando - ha ricordato l'assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Vico Equense Antonio Elefante - il Soprintendente di Napoli rilasciava l'autorizzazione ambientale per realizzare una costruzione sul mare, nella baia di Alimuri». Cento camere, piscina olimpionica, minigolf. Nel 1967 la licenza fu poi ridimensionata a 50 vani più accessori per un'altezza massima di 5 piani. Quattro anni più tardi, nel 1971, la Soprintendenza ordinò la sospensione dei lavori, ma un successivo ricorso, proposto dal titolare della licenza, fu accolto. Nel 1976 fu la Regione Campania ad annullare le licenze rilasciate dal Comune perchè in contrasto con il Programma di fabbricazione, ma il Tar Campania, nel 1979, e il Consiglio di Stato, nel 1982, annullarono gli atti adottati dalla Regione.
Dal 1986, anno cui risale l'ennesima sospensione dei lavori, per consentire il consolidamento del costone roccioso, l'edificio è diventato un punto di ritrovo ad alto rischio, fino a diventare una vera e propria discarica. La svolta nell'aprile di quest'anno: «Quel mese - ha proseguito l'assessore - l'amministrazione di Vico Equense ha trovato il modo per mettere fine a mezzo secolo di storia dell'ecomostro». «Questo evento - ha sottolineato il sindaco Gennaro Cinque - rappresenta la vittoria della tutela ambientale sulla cementificazione selvaggia. In tutti questi anni sono stati fatti numerosi tentativi da parte di vari enti per giungere al traguardo della demolizione, tutti andati a vuoto perchè si è sempre cercato l'accordo con i proprietari, dando per scontata la legittimità dell'opera. Abbiamo scoperto invece che l'immobile è del tutto illegittimo». Poco più di un mese fa il Comune ha annullato l'accordo stipulato nel 2007 tra la società Saan, proprietaria della struttura, e i vari enti coinvolti
per il quale alla demolizione avrebbe dovuto far seguito la costruzione di un edificio dello stesso volume su un altro sito da individuare. Abbattuto l'ecomostro, per il futuro, il Comune di Vico Equense intende rilanciare l'area senza contropartite per i proprietari. (Ansa)
Pochi secondi per cancellare decine di anni di sfregio al territorio: l'ecomostro di Alimuri, lo scheletro di cemento da 18mila metri cubi che deturpa una delle spiagge più belle della Penisola Sorrentina, verrà abbattuto il prossimo 30 novembre con l'utilizzo di una tecnica di micro-cariche. Tutta l'operazione, dal costo di 230 mila euro a carico del proprietario, richiederà 50 giorni. Poco più di un mese e mezzo, dunque, per buttare giù un simbolo di degrado. Si procederà - è stato spiegato oggi nel corso di una conferenza stampa - in primo luogo con l'abbattimento della struttura, poi con la messa in sicurezza del costone per consentire agli operatori di intervenire con la rimozione delle macerie e il ripristino dello stato dei luoghi.
La tormentata storia dell'ecomostro di Alimuri comincia mezzo secolo fa: «Era il 23 novembre del 1963 quando - ha ricordato l'assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Vico Equense Antonio Elefante - il Soprintendente di Napoli rilasciava l'autorizzazione ambientale per realizzare una costruzione sul mare, nella baia di Alimuri». Cento camere, piscina olimpionica, minigolf. Nel 1967 la licenza fu poi ridimensionata a 50 vani più accessori per un'altezza massima di 5 piani. Quattro anni più tardi, nel 1971, la Soprintendenza ordinò la sospensione dei lavori, ma un successivo ricorso, proposto dal titolare della licenza, fu accolto. Nel 1976 fu la Regione Campania ad annullare le licenze rilasciate dal Comune perchè in contrasto con il Programma di fabbricazione, ma il Tar Campania, nel 1979, e il Consiglio di Stato, nel 1982, annullarono gli atti adottati dalla Regione.
Dal 1986, anno cui risale l'ennesima sospensione dei lavori, per consentire il consolidamento del costone roccioso, l'edificio è diventato un punto di ritrovo ad alto rischio, fino a diventare una vera e propria discarica. La svolta nell'aprile di quest'anno: «Quel mese - ha proseguito l'assessore - l'amministrazione di Vico Equense ha trovato il modo per mettere fine a mezzo secolo di storia dell'ecomostro». «Questo evento - ha sottolineato il sindaco Gennaro Cinque - rappresenta la vittoria della tutela ambientale sulla cementificazione selvaggia. In tutti questi anni sono stati fatti numerosi tentativi da parte di vari enti per giungere al traguardo della demolizione, tutti andati a vuoto perchè si è sempre cercato l'accordo con i proprietari, dando per scontata la legittimità dell'opera. Abbiamo scoperto invece che l'immobile è del tutto illegittimo». Poco più di un mese fa il Comune ha annullato l'accordo stipulato nel 2007 tra la società Saan, proprietaria della struttura, e i vari enti coinvolti
per il quale alla demolizione avrebbe dovuto far seguito la costruzione di un edificio dello stesso volume su un altro sito da individuare. Abbattuto l'ecomostro, per il futuro, il Comune di Vico Equense intende rilanciare l'area senza contropartite per i proprietari. (Ansa)
Pochi secondi per cancellare decine di anni di sfregio al territorio: l'ecomostro di Alimuri, lo scheletro di cemento da 18mila metri cubi che deturpa una delle spiagge più belle della Penisola Sorrentina, verrà abbattuto il prossimo 30 novembre con l'utilizzo di una tecnica di micro-cariche. Tutta l'operazione, dal costo di 230 mila euro a carico del proprietario, richiederà 50 giorni. Poco più di un mese e mezzo, dunque, per buttare giù un simbolo di degrado. Si procederà - è stato spiegato oggi nel corso di una conferenza stampa - in primo luogo con l'abbattimento della struttura, poi con la messa in sicurezza del costone per consentire agli operatori di intervenire con la rimozione delle macerie e il ripristino dello stato dei luoghi.
La tormentata storia dell'ecomostro di Alimuri comincia mezzo secolo fa: «Era il 23 novembre del 1963 quando - ha ricordato l'assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Vico Equense Antonio Elefante - il Soprintendente di Napoli rilasciava l'autorizzazione ambientale per realizzare una costruzione sul mare, nella baia di Alimuri». Cento camere, piscina olimpionica, minigolf. Nel 1967 la licenza fu poi ridimensionata a 50 vani più accessori per un'altezza massima di 5 piani. Quattro anni più tardi, nel 1971, la Soprintendenza ordinò la sospensione dei lavori, ma un successivo ricorso, proposto dal titolare della licenza, fu accolto. Nel 1976 fu la Regione Campania ad annullare le licenze rilasciate dal Comune perchè in contrasto con il Programma di fabbricazione, ma il Tar Campania, nel 1979, e il Consiglio di Stato, nel 1982, annullarono gli atti adottati dalla Regione.
Dal 1986, anno cui risale l'ennesima sospensione dei lavori, per consentire il consolidamento del costone roccioso, l'edificio è diventato un punto di ritrovo ad alto rischio, fino a diventare una vera e propria discarica. La svolta nell'aprile di quest'anno: «Quel mese - ha proseguito l'assessore - l'amministrazione di Vico Equense ha trovato il modo per mettere fine a mezzo secolo di storia dell'ecomostro». «Questo evento - ha sottolineato il sindaco Gennaro Cinque - rappresenta la vittoria della tutela ambientale sulla cementificazione selvaggia. In tutti questi anni sono stati fatti numerosi tentativi da parte di vari enti per giungere al traguardo della demolizione, tutti andati a vuoto perchè si è sempre cercato l'accordo con i proprietari, dando per scontata la legittimità dell'opera. Abbiamo scoperto invece che l'immobile è del tutto illegittimo». Poco più di un mese fa il Comune ha annullato l'accordo stipulato nel 2007 tra la società Saan, proprietaria della struttura, e i vari enti coinvolti
per il quale alla demolizione avrebbe dovuto far seguito la costruzione di un edificio dello stesso volume su un altro sito da individuare. Abbattuto l'ecomostro, per il futuro, il Comune di Vico Equense intende rilanciare l'area senza contropartite per i proprietari. (Ansa)
Pochi secondi per cancellare decine di anni di sfregio al territorio: l'ecomostro di Alimuri, lo scheletro di cemento da 18mila metri cubi che deturpa una delle spiagge più belle della Penisola Sorrentina, verrà abbattuto il prossimo 30 novembre con l'utilizzo di una tecnica di micro-cariche. Tutta l'operazione, dal costo di 230 mila euro a carico del proprietario, richiederà 50 giorni. Poco più di un mese e mezzo, dunque, per buttare giù un simbolo di degrado. Si procederà - è stato spiegato oggi nel corso di una conferenza stampa - in primo luogo con l'abbattimento della struttura, poi con la messa in sicurezza del costone per consentire agli operatori di intervenire con la rimozione delle macerie e il ripristino dello stato dei luoghi.
La tormentata storia dell'ecomostro di Alimuri comincia mezzo secolo fa: «Era il 23 novembre del 1963 quando - ha ricordato l'assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Vico Equense Antonio Elefante - il Soprintendente di Napoli rilasciava l'autorizzazione ambientale per realizzare una costruzione sul mare, nella baia di Alimuri». Cento camere, piscina olimpionica, minigolf. Nel 1967 la licenza fu poi ridimensionata a 50 vani più accessori per un'altezza massima di 5 piani. Quattro anni più tardi, nel 1971, la Soprintendenza ordinò la sospensione dei lavori, ma un successivo ricorso, proposto dal titolare della licenza, fu accolto. Nel 1976 fu la Regione Campania ad annullare le licenze rilasciate dal Comune perchè in contrasto con il Programma di fabbricazione, ma il Tar Campania, nel 1979, e il Consiglio di Stato, nel 1982, annullarono gli atti adottati dalla Regione.
Dal 1986, anno cui risale l'ennesima sospensione dei lavori, per consentire il consolidamento del costone roccioso, l'edificio è diventato un punto di ritrovo ad alto rischio, fino a diventare una vera e propria discarica. La svolta nell'aprile di quest'anno: «Quel mese - ha proseguito l'assessore - l'amministrazione di Vico Equense ha trovato il modo per mettere fine a mezzo secolo di storia dell'ecomostro». «Questo evento - ha sottolineato il sindaco Gennaro Cinque - rappresenta la vittoria della tutela ambientale sulla cementificazione selvaggia. In tutti questi anni sono stati fatti numerosi tentativi da parte di vari enti per giungere al traguardo della demolizione, tutti andati a vuoto perchè si è sempre cercato l'accordo con i proprietari, dando per scontata la legittimità dell'opera. Abbiamo scoperto invece che l'immobile è del tutto illegittimo». Poco più di un mese fa il Comune ha annullato l'accordo stipulato nel 2007 tra la società Saan, proprietaria della struttura, e i vari enti coinvolti
per il quale alla demolizione avrebbe dovuto far seguito la costruzione di un edificio dello stesso volume su un altro sito da individuare. Abbattuto l'ecomostro, per il futuro, il Comune di Vico Equense intende rilanciare l'area senza contropartite per i proprietari. (Ansa)

W la legalità prima o poi trionferà .........

Da: rassegnatevi04/01/2016 23:31:10
l'AE è degli incaricati. Ci saranno POS e POT fino a un nuovo intervento della Corte Costituzionale. Dopo ci saranno altre etichette che sostituiranno le POS e le POT. Insomma ci saranno sempre i soliti fino alla pensione!

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Da: anti-antares x rassegnatevi 05/01/2016 00:15:23
Rassegnatevi voi...Sara' guerra totale fino alla fine...Non avete alcuna autorevolezza...e siete -e resterete- illegittimi...Specie, poi, alla luce della vostra arroganza, pochezza, paraculismo( non di tutti ma di parecchi...).

Da: complimenti.05/01/2016 08:18:57
vadano i nostri complimenti e la nostra solidarietà a chi posta argomenti interessanti per quanto composti di tantissimi righi.  E' un piacere leggerlo piuttosto che leggere i soliti proclami al solito sindacato, al solito uomo politico di riferimento. Non ti preoccupare : paiono tanti ma è sempre lo stesso il tuo interlocutore che si presenta con nomi diversi da circa due anni e che da circa due anni non fa altro che distribuire in modo diffamante parolacce e offese , che ha annullato insieme ai suoi compari qualsiasi aspirazione carrieristica internamente all'agenzia diversamente da quanto accade con altre amministrazioni .

Da: è scomparso Za.............za05/01/2016 08:23:33
(Gabriella Ferri)

Era la festa di San Gennaro,
quanta folla per la via...
Con Zaza, compagna mia,
me ne andai a passeggia.

C'era la banda di Pignataro
che suonava il "Parsifallo"
e il maestro, sul piedistallo,
ci faceva delizia...

Nel momento culminante
del finale travolgente,
'mmiez'a tutta chella gente,
se fumarono a Zaza!...

Dove sta Zaza?!
Uh, Madonna mia...
Come fa Zaza,
senza Isaia?...
Pare, pare, Zaza,
che t'ho perduta, ahime!
Chi ha truvato a Zaza
ca mm''a purtasse a me...
Jammola a truva...
su, facciamo presto..
Jammola a incontra
con la banda in testa...
Uh, Zaza!
Uh, Zaza!
Uh, Zaza!
tuttuquante aimm''a strilla:
Zaza, Zaza,
Isaia sta cca!
Isaia sta cca!
Isaia sta cca!...
Zaza, Zaza,
za-za-za-za,
comm'aggi 'a fa pe' te truva?!
I', senza te, nun pozzo sta...
Zaza, Zaza,
za-za-za-za....

Za-za-za-za-za-za-za...

II

Era la festa di San Gennaro,
ll'anno appresso cante e suone...
bancarelle e prucessione...
chi se po dimentica!?

C'era la banda di Pignataro,
centinaia di bancarelle
di torrone e di nocelle
che facevano 'ncanta.

Come allora quel viavai,
ritorno per quella via...
Ritorno pure Isaia,
sempre in cerca di Zaza...

Dove sta Zaza?
Uh! Madonna mia...
Come fa Zaza,
senza Isaia?
Pare pare, Zaza
che t'ho perduta, ahime!
Chi ha truvato a Zaza,
ca mm''a purtasse a me...
Se non trovero
lei, ch'e tanto bella,
mm'accontentero
'e trova 'a sorella...
T'amero,
t'amero,
t'amero,
pure a lei glielo diro
che t'amero:
T'amero, Zaza!
T'amero, Zaza!
T'amero, Zaza!
Zaza, Zaza,
za-za-za-za...
che t'amero ll'aggi''a cunta...
Con tua sorella aggi''a sfuga...
Zaza, Zaza,
za-za-za-za...

Zaza, Zaza,
za-za-za-za...
comm'aggi''a fa pe' te truva?!
I', senza te, nun pozzo sta!
Zaza, Zaza,
za-za-za-za-za...

Za-za-za-za-za-za-za...

Da: Za...za ( dov''è andato Za.....)05/01/2016 08:25:19
(Gabriella Ferri)

Era la festa di San Gennaro,
quanta folla per la via...
Con Zaza, compagna mia,
me ne andai a passeggia.

C'era la banda di Pignataro
che suonava il "Parsifallo"
e il maestro, sul piedistallo,
ci faceva delizia...

Nel momento culminante
del finale travolgente,
'mmiez'a tutta chella gente,
se fumarono a Zaza!...

Dove sta Zaza?!
Uh, Madonna mia...
Come fa Zaza,
senza Isaia?...
Pare, pare, Zaza,
che t'ho perduta, ahime!
Chi ha truvato a Zaza
ca mm''a purtasse a me...
Jammola a truva...
su, facciamo presto..
Jammola a incontra
con la banda in testa...
Uh, Zaza!
Uh, Zaza!
Uh, Zaza!
tuttuquante aimm''a strilla:
Zaza, Zaza,
Isaia sta cca!
Isaia sta cca!
Isaia sta cca!...
Zaza, Zaza,
za-za-za-za,
comm'aggi 'a fa pe' te truva?!
I', senza te, nun pozzo sta...
Zaza, Zaza,
za-za-za-za....

Za-za-za-za-za-za-za...

II

Era la festa di San Gennaro,
ll'anno appresso cante e suone...
bancarelle e prucessione...
chi se po dimentica!?

C'era la banda di Pignataro,
centinaia di bancarelle
di torrone e di nocelle
che facevano 'ncanta.

Come allora quel viavai,
ritorno per quella via...
Ritorno pure Isaia,
sempre in cerca di Zaza...

Dove sta Zaza?
Uh! Madonna mia...
Come fa Zaza,
senza Isaia?
Pare pare, Zaza
che t'ho perduta, ahime!
Chi ha truvato a Zaza,
ca mm''a purtasse a me...
Se non trovero
lei, ch'e tanto bella,
mm'accontentero
'e trova 'a sorella...
T'amero,
t'amero,
t'amero,
pure a lei glielo diro
che t'amero:
T'amero, Zaza!
T'amero, Zaza!
T'amero, Zaza!
Zaza, Zaza,
za-za-za-za...
che t'amero ll'aggi''a cunta...
Con tua sorella aggi''a sfuga...
Zaza, Zaza,
za-za-za-za...

Zaza, Zaza,
za-za-za-za...
comm'aggi''a fa pe' te truva?!
I', senza te, nun pozzo sta!
Zaza, Zaza,
za-za-za-za-za...

Za-za-za-za-za-za-za...

Da: viva Za......za''05/01/2016 08:28:57
Non vedo più sbandierare il vessillo " viva Za.......za" : Dov'è Za...za'(Gabriella Ferri)

Era la festa di San Gennaro,
quanta folla per la via...
Con Zaza, compagna mia,
me ne andai a passeggia.

C'era la banda di Pignataro
che suonava il "Parsifallo"
e il maestro, sul piedistallo,
ci faceva delizia...

Nel momento culminante
del finale travolgente,
'mmiez'a tutta chella gente,
se fumarono a Zaza!...

Dove sta Zaza?!
Uh, Madonna mia...
Come fa Zaza,
senza Isaia?...
Pare, pare, Zaza,
che t'ho perduta, ahime!
Chi ha truvato a Zaza
ca mm''a purtasse a me...
Jammola a truva...
su, facciamo presto..
Jammola a incontra
con la banda in testa...
Uh, Zaza!
Uh, Zaza!
Uh, Zaza!
tuttuquante aimm''a strilla:
Zaza, Zaza,
Isaia sta cca!
Isaia sta cca!
Isaia sta cca!...
Zaza, Zaza,
za-za-za-za,
comm'aggi 'a fa pe' te truva?!
I', senza te, nun pozzo sta...
Zaza, Zaza,
za-za-za-za....

Za-za-za-za-za-za-za...

II

Era la festa di San Gennaro,
ll'anno appresso cante e suone...
bancarelle e prucessione...
chi se po dimentica!?

C'era la banda di Pignataro,
centinaia di bancarelle
di torrone e di nocelle
che facevano 'ncanta.

Come allora quel viavai,
ritorno per quella via...
Ritorno pure Isaia,
sempre in cerca di Zaza...

Dove sta Zaza?
Uh! Madonna mia...
Come fa Zaza,
senza Isaia?
Pare pare, Zaza
che t'ho perduta, ahime!
Chi ha truvato a Zaza,
ca mm''a purtasse a me...
Se non trovero
lei, ch'e tanto bella,
mm'accontentero
'e trova 'a sorella...
T'amero,
t'amero,
t'amero,
pure a lei glielo diro
che t'amero:
T'amero, Zaza!
T'amero, Zaza!
T'amero, Zaza!
Zaza, Zaza,
za-za-za-za...
che t'amero ll'aggi''a cunta...
Con tua sorella aggi''a sfuga...
Zaza, Zaza,
za-za-za-za...

Zaza, Zaza,
za-za-za-za...
comm'aggi''a fa pe' te truva?!
I', senza te, nun pozzo sta!
Zaza, Zaza,
za-za-za-za-za...

Za-za-za-za-za-za-za...

Da: perfettamente daccordo05/01/2016 08:34:08
Vedo che il figlio della succhiacazzi persiste....e poi si scrive i messaggi di sostegno da solo.
Sfigato al cubo poveretto....ma in AE farà carriera. Garantito.

Da: perfettamente daccordo05/01/2016 08:39:30
È bello vedere come certa gente non accetti neppure di sentirsi dare di illegittima....e cerca di mandare in vacca un ontero topic per evitare di leggere l'amara verità.
Siete illegittimi! Lo siete sempre stati e lo siete anche adesso con le pos/pot.
Fatevene una ragione.
E un saluto al buffone del copia/incolla. Continua pure demente.

Da: a perfettamente d''accordo05/01/2016 09:23:46
Vorrei fermarmi a parlare ma non vali niente , vorrei stare a sentirti ma non dici niente , tu non sei come noi no non vali niente anche se ti agiti no non vali niente. X2

Mondo Marcio :
Non sono mai stato un grande fan del parla parla come se non fossi mai nato con un passato più scuro della Black dahlia , che Italia , il rap varia brillo al buio bengala , il mio futuro è in aria stai sicuro che BANG spara ; dov'eri quando ero giù , quando Mondo marcio non c'era più, quando non c'era un disco non s'era un tour , siete Ben ten, sono Ben Hur , Kirk Douglas solo classici fumo pesi piuma quà è solo massimi uomo sulla luna , solo due passi tu vali una fortuna si ma di soldi falsi Huuu , dove sono i tuoi santi quando la notte è più scura , scongiura di essere povero come l'ondura , senatura come il viagra legenda Chupacabra la strada è gae Che Guevara ci parlo in caso non la beve spara.

Rit.
Vorrei fermarmi a parlare ma non vali niente , vorrei stare a sentirti ma non dici niente , tu non sei come noi no non vali niente anche se ti agiti no non vali niente. X2

Da: tv porco05/01/2016 09:25:29
uardando la televisione ti senti improvvisamente assalito dal forte dubbio che quel TG ti stia mentendo, sappi che essertene accorto poco prima della completa morte celebrale è un cosa di cui io non mi vanterei.

In realtà forse sei già morto ma continui a sognare di essere vivo davanti alla tv, come in un déjà-vu infinito.

Se ascoltando le notizie del tuo telegiornale di fiducia ti assale, ad un tratto,  un senso di fortissima frustrazione perchè non riesci a capire di cosa stia veramente parlando quel servizio, non ti preoccupare� non dipende dal tuo grado di apprendimento, o almeno non solo da quello.

Forse qualcuno vuole travestire da pillola la tua supposta per evitare di stimolare l'ultimo barlume di senso critico che è rimasto incastrato nel tuoâ�� cervello.

Se camminando per strada ti accorgi che il tanto decantato aumento dello +0,2% del PIL, quello che doveva rilanciare i consumi, ha lasciato il tuo conto in banca esattamente come era prima, allora è il momento di cambiare la fonte delle tue informazioni.

Da oggi per le vere notizie c'è #TGPorco, e puoi ritenerti molto fortunato.

Puoi decidere di continuare a subire inconsapevolmente la propaganda dei governi che si susseguono oppure contribuire a creare un nuovo polo di informazione, dove l'unica lobby da accontentare è la tua sete di conoscenza (e di vendetta).

Grazie al telegiornale on line di satira politica TG Porco potrai diventare tu stesso fonte e autore delle notizie da lanciare.

Partecipa al tg satirico piu cattivo del web semplicemente inviando le tue creazioni qui.

Se mi manderai delle vere e proprie stronzate le cestinerò immediatamente senza degnarti di una risposta, perchè al concetto di informazione libera noi contrapponiamo con convinzione la libertà di dare informazioni come e quando cazzo ci pare.

Gli autori più cattivi verranno selezionati per far parte della nostra redazione previa iscrizione al sindacato U.L.A.

Se poi non hai veramente voglia di fare un cazzo almeno sostieni il progetto con un piccolo contributo.

Se hai avuto lo stomaco di pagare più di 100 euro di canone RAI per un anno intero di Vespa, fiction e telegiornali, versare anche solo 10 euro per il progetto TG Porco sarà una vera terapia per la tua autostima e magari ti salverà anche l'anima.

Attrezzature audio e video, luci, costumi di scena, progettazione grafica hanno un costo che incide sulla qualità del contenuto video che si va a realizzare.

Per ora sono riuscita a trovare uno staff di amici/professionisti che hanno lavorato gratis perchè incantati dalla mia abbagliante luce artistica.. ma non so quanto durerà. E poi credetemi, è frustrante lavorare con persone fingendo che siano tuoi pari solo perchè non retribuite. Un'esperienza assurda trovarsi improvvisamente nella condizione di non poter urlare per ogni minima cavolata.

Per questa e per tutte le altre buone ragioni che ti verranno in mente ti consiglio di effettuare subito questo versamento!

Avevamo detto di 50 euro giusto?

Ah no� anche 10 euro vanno bene� non preoccuparti di nulla�

(passati solo la mano sulla coscienza)

Da: x perfettamente d''accordo e tutti i rosiconi05/01/2016 09:31:58
finti paladini della costituzione. (solo perchè non avrete mai nulla)
Siete una vergogna senza fine
Invasati alla ricerca di qualche tipo di attenzione in una società in cui non avete alcun ruolo
siete la mediocrità della società

Da: per  perfettamente daccordo05/01/2016 09:34:48
I (plurale) copi incollisti ti ringraziano per quanto sei cretino

Da: ORPO SEMPLICE 05/01/2016 09:38:35
Certo che in quanto a pensiero originale e argomentativo... Siamo al brutto, sporco e cattivo... Infantile

Da: tv porco05/01/2016 09:40:14
uardando la televisione ti senti improvvisamente assalito dal forte dubbio che quel TG ti stia mentendo, sappi che essertene accorto poco prima della completa morte celebrale è un cosa di cui io non mi vanterei.

In realtà forse sei già morto ma continui a sognare di essere vivo davanti alla tv, come in un déjà-vu infinito.

Se ascoltando le notizie del tuo telegiornale di fiducia ti assale, ad un tratto,  un senso di fortissima frustrazione perchè non riesci a capire di cosa stia veramente parlando quel servizio, non ti preoccupare� non dipende dal tuo grado di apprendimento, o almeno non solo da quello.

Forse qualcuno vuole travestire da pillola la tua supposta per evitare di stimolare l'ultimo barlume di senso critico che è rimasto incastrato nel tuoâ�� cervello.

Se camminando per strada ti accorgi che il tanto decantato aumento dello +0,2% del PIL, quello che doveva rilanciare i consumi, ha lasciato il tuo conto in banca esattamente come era prima, allora è il momento di cambiare la fonte delle tue informazioni.

Da oggi per le vere notizie c'è #TGPorco, e puoi ritenerti molto fortunato.

Puoi decidere di continuare a subire inconsapevolmente la propaganda dei governi che si susseguono oppure contribuire a creare un nuovo polo di informazione, dove l'unica lobby da accontentare è la tua sete di conoscenza (e di vendetta).

Grazie al telegiornale on line di satira politica TG Porco potrai diventare tu stesso fonte e autore delle notizie da lanciare.

Partecipa al tg satirico piu cattivo del web semplicemente inviando le tue creazioni qui.

Se mi manderai delle vere e proprie stronzate le cestinerò immediatamente senza degnarti di una risposta, perchè al concetto di informazione libera noi contrapponiamo con convinzione la libertà di dare informazioni come e quando cazzo ci pare.

Gli autori più cattivi verranno selezionati per far parte della nostra redazione previa iscrizione al sindacato U.L.A.

Se poi non hai veramente voglia di fare un cazzo almeno sostieni il progetto con un piccolo contributo.

Se hai avuto lo stomaco di pagare più di 100 euro di canone RAI per un anno intero di Vespa, fiction e telegiornali, versare anche solo 10 euro per il progetto TG Porco sarà una vera terapia per la tua autostima e magari ti salverà anche l'anima.

Attrezzature audio e video, luci, costumi di scena, progettazione grafica hanno un costo che incide sulla qualità del contenuto video che si va a realizzare.

Per ora sono riuscita a trovare uno staff di amici/professionisti che hanno lavorato gratis perchè incantati dalla mia abbagliante luce artistica.. ma non so quanto durerà. E poi credetemi, è frustrante lavorare con persone fingendo che siano tuoi pari solo perchè non retribuite. Un'esperienza assurda trovarsi improvvisamente nella condizione di non poter urlare per ogni minima cavolata.

Per questa e per tutte le altre buone ragioni che ti verranno in mente ti consiglio di effettuare subito questo versamento!

Avevamo detto di 50 euro giusto?

Ah no� anche 10 euro vanno bene� non preoccuparti di nulla�

(passati solo la mano sulla coscienza)

Da: Junk Panena 05/01/2016 09:53:39
Epifania, tutti gli scaricati, le pos, le pot e la culona porta via....

Da: anti-antares x x perfettamente d''accordo 05/01/2016 09:53:49
Si...e voi invece il ruolo ce l'avete...quello dei paraculo che fanno I moralisti col culo degli altri ( e a corrente alternata...).Rinnovo l'invito a tutti I colleghi/e a mettere in difficolta'-facendosi valere- voi "superiori" ( a Sta cappella di cazzo...) e quella cloaca...Occorre coalizzarsi anche con I contribuenti...Fargli capire che l'attuale ae opera al di fuori della Costituzione ( con l'avallo del vostro vate Renzi...).
p.s: fatte ncula' te e I tuoi mamnasantissima!

Da: bla bla bla05/01/2016 10:04:45


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BESTIARIO"Rancore per il codardo" Apocalittico Pansa sul 2016
"Rancore per il codardo" Apocalittico Pansa sul 2016
Quasi nessuno se n' è accorto, ma il 2016, appena cominciato, è un anno bisestile. Durerà un giorno in più, perché avremo anche il 29 febbraio. Per i nostri vecchi, l' anno bisestile era infausto, zeppo di eventi fastidiosi. Mia nonna Caterina ci credeva, per questo raddoppiava i rosari che recitava, due anziché uno, e andava più di frequente nella vicina Chiesa dei Frati.
Diventata famosa perché la leggenda vuole che lì abbia pregato la brigatista Mara Cagol, prima di accorrere alla prigione di via Leardi, distante un centinaio di metri. Per liberare senza colpo ferire il marito Renato Curcio, catturato dal generale Carlo Alberto dalla Chiesa e rinchiuso da qualche magistrato distratto nel carcere più ridicolo d' Italia. Chi farebbe bene a preoccuparsi del 2016 bisestile è il premier Matteo Renzi, in questo momento a riposo sulle nevi di Courmayeur. Perché farebbe bene? Per un motivo indiscutibile, registrato via via da tutti i media nel corso del 2015. Nel giro di dodici mesi, il nostro presidente del Consiglio è riuscito a compiere un' impresa che nessuno dei suoi predecessori aveva mai uguagliato. Da vero Super Bullo fiorentino si è creato un numero di nemici impressionante. E adesso ve ne fornirò un elenco parziale, messo giù alla rinfusa.
I sindacati. I poliziotti. I pensionati. I professori. Gli statali in genere. Le imprese che vantano crediti con lo Stato, un pessimo pagatore. I risparmiatori e in particolare i poveri cristi derubati dalle banche. I cosiddetti ricchi, che poi ricchi non sono, sempre minacciati di diventare il capro espiatorio di tutti i fallimenti del governo. I giornalisti, vil razza dannata, ai quali Renzi augura di sparire come Ordine professionale. Le tante sinistre sbertucciate di continuo in quanto opposizioni inutili. Tutti i critici di Palazzo Chigi, accusati nientemeno di volere lo sfascio della Patria Repubblicana. Tutti i dissidenti, anche quando tacciono, definiti in blocco con termini offensivi e volgari: gufi, rosiconi, menagramo. E qui mi fermo per non annoiare il lettore del Bestiario.
Tuttavia è bene ragionare sulla parola Gufo. Chi l' avrà suggerita al Grande Bullo? Il suon spin doctor, nel senso di consigliere privilegiato, il mitico Filippo Sensi, un signor Nessuno elevato da Renzi al rango di grande stratega? Non saprei come rispondere. Ma un fatto è certo: la parolaccia sparata in faccia a chi non si inchina davanti a San Matteo rivela più di qualsiasi altra la specialità numero uno del premier. È di una rozzezza terrificante: suscitare rancore. Vale a dire moti di rabbia, pensieri ostili, maledizioni nerissime, speranze di guai personali, di tempeste orrende su Palazzo Chigi e su quanti lo abitano.
Giovedì 31 dicembre, Libero ha gettato sul tavolo un sospetto al quale non avevo mai pensato: è se il gufo fosse proprio Renzi? L' ho trovata un' ipotesi geniale e fondata. È vero, a rifletterci tutto il suo comportamento, il suo atteggiarsi, il modo di parlare, di muoversi, di rapportarsi con il prossimo indica che il suo modello preferito è quello del gufo. Se escludiamo i dittatori sanguinari, tutti i capi di governo nascondono il lato oscuro o autoritario del loro carattere. Renzi no. Lui ama metterlo in mostra. Anzi, lo sfoggia, come gli piacesse far pensare alla gente: guardate che non dovete amarmi e neppure stimarmi. Il vostro dovere è quello di odiarmi.
Esistono ormai un' infinità di prove che il rancore del prossimo lo fa godere. Quando parla in pubblico, conciona all' infinito, come minimo per due ore filate. Per di più da un po' di tempo in qua, il suo piacere di sproloquiare si è fatto minaccioso. Lo abbiamo visto all' ultima Leopolda. Il discorso conclusivo del Super Gufo ha avuto toni bellicosi, da castigo di Dio. Urlava, si sbracciava, si contorceva, ogni parola era un pallottola, una manganellata, uno sputo in faccia. L' imitazione perfetta di un redivivo dittatore dello stato di Bananas.
Ai tempi di altre repubbliche italiane, si diceva che il capo del governo aveva sempre un dovere superiore a qualsiasi altro: mostrare una calma forza tranquilla. Ma il Super Gufo è l' esatto contrario. E per quanto riguarda la sua forza personale confesso per la prima volta un sospetto. Il nostro premier non è un uomo coraggioso. Temo per lui che sia piuttosto un codardo. È una colpa? No. Un vecchio detto recita: chi non ha coraggio, non può certo darselo. Infatti osservate le uscite pubbliche del capo del governo. Evita con cura tutte le occasioni che possono generare dissensi, contestazioni, cori beffardi o incavolati. Quando è esplosa la storiaccia della Banca Etruria, in tanti ci siamo detti: adesso Renzi andrà ad Arezzo a incontrare i risparmiatori truffati, magari in compagnia della ministra Maria Elena Boschi.
Invece se l' è data.
Se il Super Gufo non è un coraggioso, almeno è un bugiardo. Ecco un' altra delle accuse che gli rivolgono. In realtà tutti i capi di governo mentono. È un obbligo spiacevole, ma non può essere evitato. Gli affari di Stato non possono mai essere messi in piazza, altrimenti il mondo diventerebbe ingovernabile. Ma ormai è assodato che Renzi ha fatto del mentire, della bugia elevata a strumento di comando, un' arte raffinata. Promette e non mantiene.
Giura che farà, ma non avviene mai così. Sostiene di possedere i miliardi per rendere più felice l' Italia, invece ha la tasche vuote.
Perché rifiuta di dire la verità sui giganteschi problemi che affliggono l' Italia? Sono questioni che in tanti conoscono. Le ha spiegate con semplice efficacia e grande umanità il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso di Capodanno. L' ho ascoltato con attenzione, prendendo anche un bel po' di appunti. Poi mi ha assalito un pensiero: adesso Renzi schiafferà anche il capo dello Stato nel girone infernale dei gufi, dei rosiconi, dei menagrami.
Renzi è fatto così. Non è stato fermato subito e adesso dovremo tenercelo ancora per un po' di tempo. I politici leccaculo, pronti a inchinarsi al premier, sono una categoria in crescita continua. Temo che niente sia in grado di arginarla.
Nemmeno dieci Grillo, cento Salvini, mille Landini gli toglieranno da sotto le chiappe la poltronissima di Palazzo Chigi. Potrebbe farlo cadere soltanto qualche evento imprevisto, di quelli micidiali, che nessuno si augura.
Tuttavia il livello del rancore suscitato dal Super Gufo crescerà a dismisura nel corso di questo 2016. Sarà lo stesso Renzi ad alimentarlo. Adesso si sta dedicando a trasformare il referendum sulla riforma costituzionale in un plebiscito sulla sua persona. È un trucco che l' Italia è già stata costretta a patire. Accadde così nel marzo del 1929 quando Benito Mussolini abolì le elezioni parlamentari e le sostituì con il primo plebiscito che, naturalmente, vinse con il 98 per cento dei voti validi. Il referendum si terrà in ottobre e il Super Gufo conta di stravincerlo. Se andrà così, pensa di portare l' Italia voto entro il 2017. Con l' intenzione di vincere anche in quel caso. Vi piace questa prospettiva? A me no. Per il resto, l' età e l' esperienza mi hanno insegnato a non azzardare previsioni. E poi il rancore che il Bullo di Palazzo Chigi va alimentando, rende possibile qualsiasi sorpresa. Auguri a tutti per un anno di battaglia.

Giampaolo Pansa

Da: x il vestale di questo forum05/01/2016 10:06:32
stai da circa due anni giorni e notte attaccato in questo forum per dare visibilità a chi non conta niente, sempre lo stesso, schiavizzato sotto vari nomi ad aggredire, offendere, mancare di rispetto non solo ai  colleghi di lavoro ma nche a chi ti ha concesso un dignitoso posto di lavoro, intento alla raccolta di soldi pari al 0,5% dello stipendio da sottrarre alle necessità della famiglia di chi illudi e che hai spento ogni aspettativa di carriera , hai  avuto anche la faccia tosta di farti vedere in televisione screditando chi ti da o ti ha dato da vivere, ringraziando te e i tuoi compari  solo nel fiscale non si può più fare carriera da interno mentre è possibile in tutte le amministrazioni dello Stato. hai coniato il termine " quando la guerra si fa dura occorrono gli uomini duri " e hai invitato i tuoi compari a " non mollare mai " , a rispondere colpo su colpo fino ad allontanare chi la pensava diversamente . Ti consiglio, e credimi senza alcun interesse o umorismo, a riposare il corpo e la mente, ti sei reso responsabile di ridurre ex incaricati sull'orlo dell'esaurimento nervoso, lo sai che non vali niente e non varrai mai niente. Lascia in pace te stesso, la tua famiglia che senza sapere coinvolgi ogni giorno, trova la serenità della mente, comportati da uomo e non da pazzoide, sappi che il tuo nome è sulla bocca di tutti, trova pace e fai trovare la pace, ormai di danni ne hai fatto. Non fai paura, ma solamente pena perchè hai esclusivamente bisogno di cure e di dedicarti di più alla tua meravigliosa famiglia che ti sopporta. te lo dico, e lo giuro, senza polemica e con la massima onestà morale e intellettuale. Senza rancore. Telo giuro.

Da: anti-antares x x  il vestale 05/01/2016 10:21:29
Guarda,Caro, che nelle altra p.a. "privatizzate" parimenti non c'e' alcuna progressione di carriera!E' il sistema avallato dagli Amato, Cassese, Ciampi ecc a fare schifo ( p.i. "privatizzato", con cancellazione, checche' possano dirne diversi scienziati, della carriera direttiva...).In ae, poi, FA ancora piu' Pena tutto ( per l'impostazione aziendalistico-fiduciaria data da Visco-Romano...).Pertanto, non confondiamo il mero effetto ( le battaglie ideologico-giudiziar-culturali per riportare la pa nel suo alveo...)con la causa di tutto cio' ( l'impostazione assegnata, a far data da inizio anni 90, a buona parte del pi ).Pertanto, non mistifichiamo ( non sono dirpubblichino ) i termini del discorso...Sta di fatto che voi pos/pot/incaricati siete i momentanei beneficiarii di un sistema fortemente illegittimo ( fungete, quasi, da loro sorveglianti...).

Da: copio con piacere perchè è vero05/01/2016 11:04:02
stai da circa due anni giorni e notte attaccato in questo forum per dare visibilità a chi non conta niente, sempre lo stesso, schiavizzato sotto vari nomi ad aggredire, offendere, mancare di rispetto non solo ai  colleghi di lavoro ma nche a chi ti ha concesso un dignitoso posto di lavoro, intento alla raccolta di soldi pari al 0,5% dello stipendio da sottrarre alle necessità della famiglia di chi illudi e che hai spento ogni aspettativa di carriera , hai  avuto anche la faccia tosta di farti vedere in televisione screditando chi ti da o ti ha dato da vivere, ringraziando te e i tuoi compari  solo nel fiscale non si può più fare carriera da interno mentre è possibile in tutte le amministrazioni dello Stato. hai coniato il termine " quando la guerra si fa dura occorrono gli uomini duri " e hai invitato i tuoi compari a " non mollare mai " , a rispondere colpo su colpo fino ad allontanare chi la pensava diversamente . Ti consiglio, e credimi senza alcun interesse o umorismo, a riposare il corpo e la mente, ti sei reso responsabile di ridurre ex incaricati sull'orlo dell'esaurimento nervoso, lo sai che non vali niente e non varrai mai niente. Lascia in pace te stesso, la tua famiglia che senza sapere coinvolgi ogni giorno, trova la serenità della mente, comportati da uomo e non da pazzoide, sappi che il tuo nome è sulla bocca di tutti, trova pace e fai trovare la pace, ormai di danni ne hai fatto. Non fai paura, ma solamente pena perchè hai esclusivamente bisogno di cure e di dedicarti di più alla tua meravigliosa famiglia che ti sopporta. te lo dico, e lo giuro, senza polemica e con la massima onestà morale e intellettuale. Senza rancore. Telo giuro.

Da: anti-antares x copio con piacere 05/01/2016 13:49:57
Perfetto...hai riassunto tutta la vostra idiozia/protervia...Bene fanno a farvi la guerra da 15 anni...Molti colleghi/e sono stati portati all'esaurimento da alcuni di voi e da chi vi sta sopra...Volere continuare a fare il cazzo che vi pare...ok...ma a casa vostra!Idem chi vi manda...P.s:voi non avete concesso nulla a nessuno...Il diritto non e' regalia...Forse lo e' nella semantica del blocco di potere che sostiene tutto sto schifo...!Guerra totale a voi, a Renzi,a Draghi ecc fino alla fine!!!

Da: ORPO SEMPLICE 05/01/2016 13:54:00
Concordo con Anti

Da: Reggio Calabria05/01/2016 15:30:02
il 17 marzo festeggeremo tutti insieme l'anniversario della storica sentenza che non ha prodotto nulla!

Da: amateci 05/01/2016 15:54:20
HA PRODOTTO E PRODURRA' MOLTO

Da: BAH !05/01/2016 16:05:00
Non so come andrà a finire ma non è affatto vero che non ha prodotto nulla.
Molti scaricati sono rimasti appiedati e quelli che sono ritornati in sella ( ricaricati) sono in parte a scadenza (POT o ricaricati a tempo).
Anche quelli che hanno vinto la cosiddetta POS hanno comunque subito una notevole decurtazione della retribuzione.

Per non parlare poi del terribile attacco di bile che ha colpito tutti gli scaricati all'indomani della sentenza: si agitavano COME CANI BASTONATI

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