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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: anti-antares x e'' tornata la farsa 28/12/2015 14:17:15
Infatti...sei tornato tu...Ridicoli, come sempre...

Da: ORPO SEMPLICE 28/12/2015 14:52:03
Mah, a me risuktava che si fosse un pelino incacchiato x la delegaiscale sui reati... Almeno uno che ha provato a piantare i piedi...

Da: Santa Claus28/12/2015 14:58:27
L'Agenzia delle Entrate non fa le leggi, non le commenta, ma le applica. (frase della Orlandi su intervista repubblica)...
Ma che dice? allora perché la Consulta ha condannato l'Agenzia?..perché non rispetta le leggi.
Poi su il Giornale, si legge: "..Roma Il direttore dell'Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi torna all'ovile. Renziana della prima ora, entrò in rotta di collisione con l'esecutivo, sull'innalzamento della soglia del contante a 3.000 euro ".
Complimenti, penso che nessun dipendente si senta rappresentato forse che ha fatto istanza di voluntary disclosure forse molto.

Da: Funzionario legittimo 28/12/2015 15:05:59
Anche io applico la legge e la costituzione.
Non mi sento rappresentato da chi non applica le leggi e la costituzione.
Non voglio essere gestito o coordinato da persone che assumono qualifiche o incarichi illegittimi contra legge e costituzione.

Da: er monezza28/12/2015 15:18:33
Tutte le sigle sindacali, le RSU, i funzionari tutti dovrebbero sottoscrivere un comunicato ufficiale da inoltrare a stampa e tv per denunciare questo stato di illegalità e dissociarsi da tutto questo.

Da: ORPO SEMPLICE 28/12/2015 15:20:52
La legge si applica, per gli amici si interpreta....

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Da: anti-antares x er monnezza 28/12/2015 15:24:41
Troppi leccaculo, invertebrati, pavidi, paraculi ecc in ae...

Da: anti-antares x tutti 28/12/2015 15:32:30
Ae esegue le porcherie imposte da renzi e soci per conto terzi ( USA, ue, BCE, fmi ed Amici e compari...).Oggetto della nostra rabbia deve esser renzi e il suo,indegno, partito( che, puta caso, spadroneggia in ae...).Traditori del Paese al governo...( e non solo...).Ma arrivera' il momento di regolare I Conti con tutti sti soggetti...

Da: Inae X anti-antares28/12/2015 15:58:56
Tutti in URSS. Evviva.

Da: anti-antares x inae 28/12/2015 16:07:14
No.tutti in ue/fmi.A diventa' come te e Renzi...( libero mercato, efficienza, meritocrazia ed altre minchiate fan per voi "eletti"...).
P.s: non ti rendi conto d'esser puerilmente ridicolo...
P.s2: tutto cio' che non e' chiavica cone il VOSTRO sistema e' Urss, vero?30 e lode in scienza politica...

Da: anti-antares x inae 28/12/2015 16:19:37
In ogni caso, la ue e' Una dittatura come l'urss( col liberismo ed il monetarismo applicati solo ai pirla/paria...).
.E anche in ae l'approccio Dei piu' e' molto simile a quello brezneviano...( in tutte le maniere si cerca di silenziare le tante voci contrarie al merdaio...).
Pertanto, di che cazzo parli?
Ma, si sa...il vostro livello medio questo e'...

Da: Inae X anti-antares28/12/2015 16:42:37
Non potrò mai innalzarmi agli eccelsi livelli che trasudano da queste pagine (516 di nulla), per mia fortuna, però mi faccio tante risate.....

Da: Perfettamente d''accordo28/12/2015 16:44:27
L'Orlandi non è mai stata renziana. Questa è una cazzata grossa come una casa.
L'Orlandi è sempre stata in area sinistra PD.

Da: anti-antares x inae 28/12/2015 16:47:20
Non generalizzare...Alcuni interventi sono pregevoli...Altri, come I tuoi,insignificanti...Ma si sa...ognuno vede cio' che e'...se vedi il nulla ( non in senso Zen...) si vede che Esso alligna in te...
P.s: non ti devi impegnare...ti viene spontaneo essere al top...lascio immaginare a te di cosa...

Da: anti-antares x perfettamente 28/12/2015 16:49:25
Orlandi ( e soci ) e' Una Romaniana...Ma questa e' gente che pensa solo al potere...Se comanda Renzi, tutti Renziani...

Da: Sonny Black28/12/2015 17:19:44
Detto in parole povere LA ORLANDI È UNA COMUNISTA DI MERDA come la gran parte degli scaricati suoi adepti

Da: anti-antares x sonny black 28/12/2015 17:23:59
I comunisti veri a questi Li scuiorebbero vivi...Questi sono servi e servetti della Grande usurocrazia internazionale...Null'altro...

Da: anti-antares x tutti 28/12/2015 17:54:52
Bella merda gli "accordi" su mobilita', progressioni, fua ecc...!Hanno pensato solo a pos e pot, sti ricottari indegni ( per primo quell'impedito di Renzi che gli ha fatto l'ennesima legge incostituzionale...)!Per non parlare, poi, Dei sindacati ( confederali piu' salfi ).Vergognosi...Se ne annassero tutti a caghe'( loro e i relativi protetti...).

Da: anti-antares x tutti 28/12/2015 17:58:26
Mi raccomando...continuate a genuflettervi dinanzi a cotanta scienza e probita'...

Da: piddini28/12/2015 18:04:14
Visto che si parla di piddini leggete cosa sono stati in grado di fare i nostri "compagni". E poi hanno il coraggio di dirci in parlamento che sono persone per bene:
"Non è vero che la nuova banca non risponde per quanto accaduto nel vecchio istituto di credito, perché c'è continuità nei rapporti fra il passato e il futuro". Lucio Golino, avvocato specializzato nei temi della tutela del risparmio e vicepresidente dell'Adusbef, smonta così la tesi secondo cui le "good bank" subentrate a Etruria, Marche, Cariferrara e Carichieti non possano essere oggetto delle pretese dei precedenti soci e obbligazionisti subordinati, come vorrebbe il presidente Roberto Nicastro. "Se nella nuova realtà si trasferiscono i rapporti attivi come conti correnti o i contratti di deposito titoli, allora succedono anche gli obblighi contrattuali e quindi anche gli inadempimenti", precisa l'avvocato dell'associazione dei consumatori, in prima linea nella battaglia a difesa dei risparmiatori truffati. Con queste premesse, si annuncia un duro braccio di ferro per i sottoscrittori di prodotti subordinati che, in conseguenza della linea intrapresa dall'esecutivo e da Nicastro, dovrebbero contare solo sul fondo ad hoc che ha una dotazione di appena cento milioni. Intanto più passa il tempo dal decreto Salva-banche, più si allunga la lista degli espedienti messi in atto dagli istituti di credito per truffare migliaia di risparmiatori. Complice anche la fiducia dei clienti nelle banche e nei loro impiegati, soprattutto nelle realtà di provincia dove il legame con il territorio è più intenso e fa abbassare la guardia al compratore.

Per i piccoli risparmiatori danno e beffa: rendimento più basso per "camuffare" il rischio - Qualche esempio concreto? Da uno studio di Bankitalia sulle 29 emissioni di bond subordinati delle quattro banche salvate per decreto emerge che i titoli piazzati tra i piccoli risparmiatori erano stati studiati ad hoc per non dare nell'occhio. Banca Etruria, per esempio, offriva obbligazioni subordinate a tasso fisso per 5 anni con un rendimento contenuto: il 3,5 per cento. Che indirettamente indicava una bassa rischiosità del titolo, visto che il rendimento è appunto il "premio al rischio" che l'investitore si assume. A uno sguardo superficiale, dunque, quei prodotti apparivano sicuri, al punto di essere paragonabili a Btp di pari durata. Ma in realtà con i buoni del Tesoro non avevano nulla in comune. Come se non bastasse, poi, la banca usava due pesi e due misure nella vendita dello stesso strumento: agli investitori istituzionali, consapevoli dei rischi, l'istituto offriva rendimenti più elevati. Ai piccoli risparmiatori, invece, andavano ritorni più bassi probabilmente proprio per non destare sospetti e dubbi. E Banca Etruria non era affatto un'eccezione. Lo conferma il fatto che a giugno 2013 anche Banca Marche ha emesso titoli subordinati con un rendimento a 10 anni del 12,5%, contro il 4,52% del Btp di pari durata, finiti tutti nei portafogli degli istituzionali, mentre solo sei mesi prima era stato collocato al pubblico retail, cioè le famiglie, un subordinato analogo ma con un rendimento del 6 per cento. Molto più basso di titoli analoghi di altri istituti più solidi.

I profili modificati da Banca Etruria all'insaputa di un centinaio di clienti - Ma le magagne per mantenere in piedi gruppi decotti a causa di prestiti allegri e mala gestione non si fermano certo a questo. Dall'indagine sul suicidio del pensionato Luigi D'Angelo in corso ad Arezzo stanno emergendo ogni giorno nuovi tasselli: la Popolare dell'Etruria, ad esempio, avrebbe anche modificato i "profili" di un centinaio di risparmiatori di Civitavecchia redatti ai sensi della direttiva europea Mifid per renderli compatibili con investimenti ad alto rischio. In questo modo i clienti, che non hanno dato alcuna autorizzazione alla modifica e non hanno mai dichiarato di essere pronti a rischiare i loro soldi in vista di un potenziale guadagno, risultano responsabili della scelta azzardata. Come sia stato possibile lo suggerisce il racconto fatto al Corriere della Sera dal figlio di una cliente della provincia di Arezzo: la madre, casalinga novantenne, è stata chiamata al telefono da un impiegato della banca che le ha proposto di acquistare 75mila di obbligazioni subordinate. E, visto che la signora era malata, i "fogli" sono stati firmati dall'altro figlio, disabile al 100% e come lei non in grado di capire che il capitale avrebbe potuto evaporare, come poi è accaduto. Anche un'altra risparmiatrice, stavolta di Chiusi, ha riferito di aver ricevuto una telefonata dal direttore della filiale che le consigliava di "mettere in obbligazioni" i 26mila euro ricavati dalla vendita della "casetta del babbo". Con la rassicurazione che "in ogni momento avrebbe potuto prenderli". Fino a quando "mi ha chiamato e ha detto: quei titoli sono azzerati".

Consob ha consentito la vendita ai "piccoli" di bond adatti agli istituzionali - Per il ministro Pier Carlo Padoan siamo di fronte a chiari casi di "asimmetria informativa": la banca cioè sa bene che cosa vende ed è in conflitto d'interesse quando piazza le sue obbligazioni al parco buoi, mentre il risparmiatore acquista senza conoscere i limiti del prodotto. "Le autorità devono aiutare (…) gli investitori retail, cioè i cittadini normali, a riequilibrare un po' il terreno di gioco accrescendo la propria conoscenza finanziaria", ha aggiunto il ministro. I fatti però dimostrano che le autorità di vigilanza agiscono tardi e male. Con il risultato che la corretta informazione resta una chimera. Tornando a Banca Etruria, per esempio, nel 2013 l'istituto ha confezionato e piazzato obbligazioni subordinate per 110 milioni di euro con l'approvazione di Palazzo Koch, che però nella lettera in cui dava il via libera all'emissione specificava che "erano titoli adatti agli investitori istituzionali". Le cose sono andate diversamente anche grazie alla Consob: l'autorità guidata da Giuseppe Vegas ha autorizzato il prospetto sulla base del quale la banca ha poi venduto i titoli ai piccoli risparmiatori. Magari al posto di bond senior (più sicuri) che nel frattempo stavano andando in scadenza, come testimonia una email scritta il 4 giugno 2013 dal responsabile Private del gruppo e pubblicata dal Sole 24 Ore: "Vi ricordo che per il collocamento di questa obbligazione (…) avete a disposizione tutte le scadenze di obbligazioni/time depo di questi giorni, tutti i titoli in plusvalenza, tutti i titoli obbligazionari della banca (specialmente se a bassa cedola e scadenza breve) presenti nei portafogli dei clienti che reputiate opportuno vendere anticipatamente per sostituirli con la subordinata", vi si legge.

Per questi motivi la procura di Arezzo ha aperto un'indagine per truffa sull'intera filiera di emissione di obbligazioni subordinate acquisendo il prospetto depositato in Consob il 22 aprile 2013 e approvato dall'autorità di vigilanza. Così come il primo supplemento, diffuso a giugno: i piccoli risparmiatori che avessero letto dall'inizio alla fine quelle 35 pagine avrebbero appreso, tra l'altro, che ben il 29% dei crediti erogati dalla banca (ben più della media italiana) risultava "deteriorato", cioè difficile o impossibile da riscuotere.

La mission impossible del risparmiatore: 48 ore per vendere i titoli a rischio. Sotto Natale - Purtroppo per i piccoli risparmiatori, non è stato l'unico caso in cui le autorità non hanno vigilato e migliorato la comunicazione ai cittadini come nell'auspicio del ministro Padoan. Alla fine dello stesso anno è arrivato un altro "pacco di Natale" per i piccoli investitori. Venerdì 20 dicembre 2013 la Consob ha infatti pubblicato sul proprio il sito il supplemento al prospetto informativo dei bond emessi in primavera e venduti a risparmiatori inconsapevoli del rischio. La pubblicazione di un supplemento, in base alla normativa Ue, fa sì che chi ha in portafoglio quegli strumenti abbia almeno due giorni di tempo per la "revoca integrale", cioè per venderli. I due giorni sono il minimo di legge, che l'autorità di vigilanza può estendere se necessario. In quell'occasione la commissione presieduta da Vegas non l'ha fatto: i clienti della banca, ammesso che avessero letto il supplemento, hanno avuto quindi a disposizione per esercitare il loro diritto di revoca solo due giorni a cavallo delle festività. In pratica un'operazione impossibile. Per di più l'istituto ha continuato a suggerire alla clientela di mantenere i titoli in portafoglio in attesa di tempi migliori.

La lettera di Bankitalia nascosta ai risparmiatori - Occorre aggiungere che solo poche settimane prima, il 3 dicembre 2013, Bankitalia aveva scritto al consiglio di amministrazione dell'Etruria una lettera in cui evidenziava il "progressivo degrado della situazione aziendale" e sentenziava che la banca era "ormai condizionata in modo irreversibile da vincoli economici, finanziari e patrimoniali che ne hanno di fatto 'ingessato' l'operatività", tanto da renderla "non più in grado di percorrere in via autonoma la strada del risanamento". Un'informazione certo non secondaria per chi aveva comprato titoli passibili di trasformarsi in carta straccia in caso di crac dell'istituto. Il comunicato diffuso il 13 dicembre dai vertici dell'istituto, però, non vi faceva cenno, limitandosi a riportare che via Nazionale aveva chiesto "ulteriori rettifiche su crediti", che "non assumono un'entità tale da pregiudicare il mantenimento dei requisiti prudenziali". Quanto alla Consob, sostiene di non essere stata messa a conoscenza dei risultati dell'ispezione di Palazzo Koch, anche se l'ex ispettore di Bankitalia Giuseppe Scattone, nella consulenza tecnica per la procura di Arezzo, scrive che l'ente presieduto da Ignazio Visco il 6 dicembre 2013 ha informato per lettera la vigilanza dei mercati "delle iniziative assunte dopo gli accertamenti ispettivi". Davanti a questo quadro fa specie che, sul tema delle quattro banche salvate, il ministro Padoan parli di problemi "culturali" dei piccoli investitori e di una "scarsa educazione finanziaria, su cui l'Italia come paese deve lavorare". Un tema caldo in un periodo in cui anche le Poste, i cui utenti tradizionalmente hanno una bassa cultura finanziaria, stanno vendendo prodotti finanziari sempre più complessi.

In attesa della nuova direttiva Ue c'è il nodo delle commissioni - Intanto, al momento, ai risparmiatori italiani non resta che confidare nell'Unione europea, che già da tempo ha approvato la Mifid 2. Cioè una nuova direttiva a tutela del risparmio, che dovrebbe impedire il ripetersi di casi simili. Il testo è stato licenziato da Strasburgo nell'aprile 2014 e prevede limiti alla vendita di obbligazioni rischiose, oltre a garantire una maggiore trasparenza per i clienti e regole severe sui margini che le banche ottengono su ciascuna vendita. Le nuove regole sarebbero dovute entrare in vigore nel 2017, ma la lobby bancaria è riuscita a farle slittare di un anno per poter continuare a fare profitti sulla pelle dei piccoli risparmiatori e in barba al conflitto d'interessi. Non a caso la norma più discussa riguarda i vincoli ai margini su prodotti complessi (dai fondi alle obbligazioni) dalla cui vendita gli istituto di credito intascano una commissione. Su queste vendite, come nel caso dei quattro istituti italiani, le banche sono protagoniste di conflitto d'interesse latente che si manifesta apertamente solo quando le cose precipitano. Ecco perché in alcuni Paesi, dove la cultura finanziaria è ben più evoluta rispetto all'Italia, queste commissioni, dette "diritto di retrocessione", sono vietate. In Italia, invece, questa pratica è consentita e ampiamente diffusa. Se davvero il governo vuole far crescere l'educazione finanziaria del Paese, quale migliore occasione di introdurre il divieto su queste commissioni allineandosi a quanto viene già fatto in paesi come la Gran Bretagna, l'Olanda e l'Australia. Basta poco per dare un segnale importante ai piccoli risparmiatori italiani. Sempre che la lobby bancaria del Paese non si opponga.

Da: anti-antares x piddini 28/12/2015 18:18:56
Occorre, fra le altre cose, la reintroduzione del principio di specializzazione bancaria ( introdotto in Italia dal Duce negli anni 30 ...e negli Usa, da Roosvelt mediante il Glass e Steagal act...poi abrogato da quell'altra chiavica di Clinton...). In Italia fu abrogato ( aprendo le porte alla situazione attuale...) anche e soprattutto per merito di Draghi...Il risultato della banca universale ( unitamente al cambio fisso, alla devoluzione della sovranita' monetaria e alla libera circolazione dei capitali...) e' la totale sottomissione di interi popoli a pochi masnadieri internazionali...Poi, con il bail in, si e' raggiunto l'acme dell'idiozia assurta a sistema...

Da: sciacalli28/12/2015 18:29:05
TECNICI CHE SBANCANO - LO SAPETE CHE AL VERTICE DI BANCA ETRURIA NON C'ERA SOLO IL ''CONTADINO'' BOSCHI, MA DUE EX SUPER-DIRIGENTI CONSOB, IN TEORIA GRANDI ESPERTI DI FINANZA E BILANCI? MASSIMO TEZZON, EX DIRETTORE GENERALE CONSOB DIVENTATO PRESIDENTE DEL COLLEGIO SINDACALE (E MULTATO), E CLAUDIO SALINI, PIAZZATO NELLA COSTOSA BANCA FEDERICO DEL VECCHIO
28.12.2015 17:24



1. AI VERTICI ETRURIA NON C'ERA SOLO IL ''CONTADINO'' BOSCHI, MA DUE ''ESPERTI'' EX DIRIGENTI CONSOB, IN TEORIA GRANDI CONOSCITORI DI FINANZA E BILANCI. PERCHÉ NESSUNO PARLA DI LORO?

Riceviamo e pubblichiamo:

Caro Dago.

massimo tezzon
MASSIMO TEZZON

perché nessuno mette in collegamento la triste vicenda di Banca Etruria con il coinvolgimento ai vertici della banca di ex dirigenti di primo piano della Consob?

Mi riferisco a Massimo Tezzon, già Direttore Generale Consob, diventato Presidente del Collegio Sindacale dell'istituto (quindi il controllore interno dopo che non aveva controllato nella sua veste di capo dell'autorità pubblica di vigilanza) nonché Claudio Salini, responsabile storico della Divisione Mercati, diventato Presidente della controllata Banca Federico del Vecchio e successivamente cooptato nel consiglio di amministrazione della stessa Etruria.

Mi chiedo: ma non c'è una legge che prevede che i dirigenti Consob che abbandonano l'istituto non possono per un triennio ricoprire ruoli in conflitto di interessi? E non vi sarebbe un obbligo etico di rispettare questo divieto anche retroattivamente? In tal caso almeno Salini avrebbe dovuto per correttezza astenersi dall'accettare l'incarico presso un soggetto vigilato.

2. BANCA ETRURIA NEGA L'ESISTENZA DI INCOMPATIBILITÀ PER CLAUDIO SALINI

(Teleborsa) 15 luglio 2014 - Banca Etruria ha fatto delle precisazioni in merito alla cooptazione di Claudio Salini nel Consiglio di Amministrazione, annunciata giovedì scorso, per la quale la Consob ha richiesto informazioni, presumendo l'esistenza di una causa di incompatibilità.

Al riguardo, la banca Etruria ha ritenuto che non sussista incompatibilità, giacché la norma citata dalla Consob è entrata in vigore nel 2014, quindi dopo la cessazione del rapporto di servizio tra il dottor Salini e la Consob, avvenuta in data 1 giugno 2013.

Dunque, il CdA con l'assenso del Consiglio sindacale, alla luce della più recente giurisprudenza e dei principi in materia di successione delle leggi nel tempo, ha ritenuto che tale disposizione non possa ritenersi applicabile al caso in specie.

3. QUELLA MULTA DI BANKITALIA A MASSIMO TEZZON, PRESIDENTE DEI SINDACI DELL'ETRURIA ED EX DIRETTORE GENERALE DELLA CONSOB

Fabio Pavesi per www.ilsole24ore.com del 15 dicembre

Tra i multati da Banca d'Italia a fine settembre del 2014 per la gestione malata della Popolare dell'Etruria figura anche lui. Lui è Massimo Tezzon, presidente del collegio sindacale della banca, sanzionato per 84mila euro. Ma non è l'ammontare della sanzione a stupire: è che Tezzon non è un qualsiasi commercialista o revisore contabile, profili professionali tipici di chi ricopre ruoli nei collegi sindacali, quelli preposti al controllo dei conti.

Tezzon è uomo di spicco: dal 1999 al 2008 è stato ininterrottamente direttore generale della Consob, di fatto il numero due dell'Authority di Vigilanza sui mercati. Ebbene dopo aver lasciato la Consob, due anni dopo fa il suo ingresso nell'Etruria del ribaltone del presidente Fornasari, che ha estromesso il vecchio dominus della banca, Elio Faralli. Nel 2010 entra in banca ad Arezzo e viene nominato presidente del collegio dei sindaci della banca. Del resto come non apprezzare la scelta?

L'ex numero due della Consob per oltre un decennio, e uomo cresciuto professionalmente nell'istituzione pubblica dove lavora dal lontano 1974, è una garanzia di estrema professionalità per la banca. Non basterà però la competenza di Tezzon a salvare l'Etruria dal lungo e lento dissesto che comincia poco dopo il suo ingresso.

COSÌ I BOND SUBORDINATI DI ETRURIA SONO FINITI NEI CONTI DEI PICCOLI CLIENTI

Già nel 2012 la banca presenta la prima grave perdita nel 2012 per oltre 200 milioni. Poi l'accelerazione nefasta con crediti malati saliti a 3 miliardi il 42% del portafoglio impieghi e svalutazioni sui prestiti deteriorati che si cumulano per quasi un miliardo. In mezzo le ispezioni ripetute di Banca d'Italia che solleveranno il velo sulla gestione disinvolta della banca: fidi milionari concessi ad amministratori e sindaci con perdite per la banca stessa.

Consulenze e remunerazioni milionarie mentre la banca accumula perdite per 300 milioni. Fino alla scoperta a fine 2014 che il capitale è azzerato, evaporato dalle svalutazioni sui crediti malati. Tezzon viene sanzionato e con lui tutto il Cda per una multa complessiva di 2,5 milioni. Avventura amara per l'ex direttore generale della Consob. Certo il dissesto della banca non sarà dipeso da lui, ma quella sanzione dice che forse si poteva fare di più.

Ribadisco come già affermato in altro intervento che sia oramai necessaria l'istituzione di tribunali speciali e di norme ad hoc per trattare i casi di corruzione pubblica e privata oramai diventati ingestibili con la giurisdizione ornaria e oramai minano la civile convivenza del paese. A mali estremi...

Da: anti-antares x sciacalli 28/12/2015 18:34:41
Piu' che di corruzione parlerei di tradimento...Stanno finendo di distruggere l'Italia ( anche mediante l'azione di ae ) svendendola, pezzo-pezzo, ai loro compari/mandanti...
Un sacco di gente andrebbe arrestata e fucilata...

Da: capra capreee x anti antares28/12/2015 18:45:41
Anti antares ma non parlare  con quella mezza tacca piddina di INAE (che poi il vero nick è inane cioè vano, inutile, quindi si qualifica già dal nick) di cose serie.
Gli avevo chiesto quali sono i valori dell'agenzia e la strada da percorrere e nemmeno sa rispondere.
Un poveraccio che avrà anche lui quello che si merita.
Questa è gente del tutto cieca, non vedono nemmeno cosa sta succedendo alla nostra nazione. Patriottismo zero. Sono solo miserevoli ignoranti in cerca di autore o meglio..di qualche culo da leccare per qualche euro in più al mese.
E poi vengono qui con quella faccia di inebetiti e dicono che hanno servito lo stato!
Piddini della peggior specie!

Intanto quel losco di Feld ha detto chiaro e tondo (intervista a federico fubuni) che le banche italiane saranno costrette al bail-in e per evitare il bank run l'italietta può fare ricorso al ESM (il meccanismo europeo di stabilità) vale a dire mettersi a 90 grandi davanti alla troika e quindi.....grecia docet!


Da: anti-antares x caprun 28/12/2015 19:03:20
Si...i tedeschi hanno accettato l'esm a condizione che sia compatibile con la loro sovranita'...Qua, i 5s, hanno aiutato Renzi a mandare in Consulta altri apologeti del pareggio di bilancio...!Un Paese di paraculi, ignoranti,servi, ipocriti, ricottari ecc...Lo ribadisco: occorre qualcuno o qualcosa che sparigli le carte a queste merdacce...!Va benissimo anche qualche ss18 su Bruxelles e Francoforte ( dopo aver evacuato le popolazioni...e costretto chi so io a rimanere negli aurei palazzi...).In Siria, come avevo previsto, iniziera' qualcosa di molto piu' grande...Ora occorre scegliere da che parte stare: globalisti o sovranisti...I vertici ae stanno con i primi...( idem chi gli lecca il deretano...).

Da: anti-antares x caprun 28/12/2015 19:28:41
Spero poliziotti, militari,cc e forestali non parino piu' il sedere a questi SERVI -politicanti/alti dirigenti..!Anche loro, a parte qualche elemosina ( 80 euro ) sono maltrattati ( vedasi sospensione e deferimento all'autorita' giudiziaria del sindacalista sap che aveva osato illustrare gli effetti, sulle loro dotazioni, del " ce lo chiede l'Europa "), anche perche' diretti da grigi burocrati piddini come Pansa, Del Sette ecc...

Da: Orlandi28/12/2015 21:10:33
a febbraio farà le valigie. Renzi la sostituirà con l'Ad di Equitalia. Perciò l'Orlandi non farà mai nulla contro gli incaricati. Non bandirà alcun concorso per mantenere la situazione di stallo che, di per sé, giustifica, in nome della "temporaneità", l'affidamento di incarichi (dirigenziali, POS, POT) ai soliti noti. Le POT al 99% sono state coperte da incaricati.
Speriamo nel suo prossimo successore. Magari avrà più rispetto dell'art. 3 e 97 Cost. e della Corte Costituzionale.

Da: ORPO SEMPLICE 28/12/2015 21:25:00
Ma non provenva dallo studio Fantozzi? A Busa prenderà un coccolone?

Da: ORPO SEMPLICE 28/12/2015 21:31:42
Ah dove fischia il vento...

FISCHIA IL VENTO DELLE SPIE BANCARIE - TRA POCHI GIORNI PARTE IL ''WHISTLEBLOWING'', LE SOFFIATE DEI DIPENDENTI CHE IN SEGRETO E PROTETTI DA UN SISTEMA INFORMATICO DENUNCIANO I COLLEGHI FURBETTI - BASTERANNO A FRENARE TRUCCHI, BILANCI FALSI E RISPARMIO TRADITO? -

Entro il 31 dicembre tutti gli istituti di credito devono dotarsi di una speciale piattaforma informatica per l'anticorruzione. Un software da far girare sulla rete aziendale che consenta ai dipendenti di segnalare, restando protetti, leggi calpestate o regolamenti violati. Solo che mancano le sanzioni...

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Francesco De Dominicis per "Libero Quotidiano"

antonio patuelli
ANTONIO PATUELLI
Basterà una spiata anonima a evitare altri casi di risparmio tradito? Sarà sufficiente la delazione tra colleghi a far cambiare il funzionamento delle banche e a renderle più trasparenti? Oppure il whistleblowing, vale a dire il meccanismo che da gennaio consentirà, a chi lavora in banca, di riferire anomalie interne, sarà solo l'ennesimo scudo legale per l'industria finanziaria italiana?

Tra pochi giorni - con le banche del nostro Paese ancora una volta nell'occhio del ciclone per i casi Chieti, Etruria, Ferrara e Marche - diventa operativo anche nelle aziende bancarie il nuovo sistema sulle soffiate anonime.

Entro il 31 dicembre tutti gli istituti di credito devono dotarsi di una speciale piattaforma informatica per l'anticorruzione. Un software da far girare sulla rete aziendale che consenta ai dipendenti di segnalare - restando protetti - leggi calpestate o regolamenti violati, sia interni sia delle autorità di vigilanza: dal falso in bilancio alle mazzette per i prestiti o i mutui, dalle operazioni finanziarie illecite alle frodi, fino ai test falsificati per gli investitori (tanto per rimanere nella stretta attualità).
whistleblowing
WHISTLEBLOWING

Dal primo gennaio, dunque, scatta il whistleblowing allo sportello: da parte degli addetti ai lavori c'è grande interesse e pure un po' di scetticismo. Un po' perché il sistema è nuovo e quindi non ci si attende una svolta in tempi rapidi; un po' perché la figura della "gola profonda", in Italia (per storia e per cultura), non è particolarmente ben vista. Il rischio è che le banche si mettano addosso un mantello elegante da esporre a governo e vigilanza sotto il quale continuare a fregare correntisti e risparmiatori.

In passato, iniziative di sistema (a esempio Pattichiari) nate per migliorare la relazione coi client si sono rivelate non solo fallimentari, ma addirittura  opposte rispetto alle mire originarie (la lista dei bond sicuri Pattichiari conteneva il titolo Lehman Brothers il 15 settembre 2008, il giorno in cui la major americana portò i libri in tribunale).

whistleblowing
WHISTLEBLOWING
Tuttavia, l'Abi crede parecchio alla novità e alla figura del whistleblower (cioè chi soffia nel fischietto). Tant'è che l'organizzazione presieduta da Antonio Patuelli ha in qualche modo sponsorizzato il meccanismo in una recente lettera inviata a tutti gli istituti associati. Secondo l'Associazione bancaria «un sistema interno di segnalazione delle violazioni rappresenta uno strumento di prevenzione e correzione di atti o fatti che possano costituire una violazione delle norme, favorendo e tutelando il comportamento positivo del dipendente che, venuto a conoscenza della illiceità o illegittimità del comportamento» di un collega «decida di segnalare tali atti o fatti agli organi preposti».

Non solo. Il whistleblowing «può rappresentare uno strumento importante per il costante rispetto dei canoni di trasparenza e di integrità nella propria azione e un utile "campanello d'allarme" che consente di adottare le appropriate misure prima che la reputazione "esterna" risulti intaccata».  La materia è complessa e assai articolato è il funzionamento della delazione interna che, una volta verificato il caso denunciato, po' portare all'esposto alla procura della Repubblica o alla segnalazione a Banca d'Italia e alla Consob.
chi segnala illeciti finisce accoltellato
CHI SEGNALA ILLECITI FINISCE ACCOLTELLATO

A leggere le carte riservate della Confindustria delle banche dovremmo essere di fronte a una svolta epocale. Eppure, è meglio non cantar vittoria troppo presto. La stessa Abi spiega che «la segnalazione da parte del dipendente è libera e volontaria».

Non ci sono sanzioni, per nessuno. Un "baco", questo, che indebolisce  l'intera architettura delle denunce segrete. Ci si chiede, quindi, se questo strumento riuscirà a prevenire casi, come quelli emersi dall'inchiesta su PopEtruria, di profili di rischio alterati in modo da vendere a un cliente poco esperto anche prodotti finanziari complessi; oppure se col whistleblowing sarà ancora possibile, per un alto dirigente di banca, truccare i bilanci o firmare contratti per l'acquisto di titoli tossici (come i derivati del Monte dei paschi di Siena).

E c'è da chiedersi, ancora, se le autorità di vigilanza - al centro delle polemiche per i mancati controlli sulle quattro banche quasi fallite oltre che per le decisioni  tardive sul commissariamento e sulla risoluzione - continueranno a essere troppo timide (termine usato dal direttore generale di Bankitalia, Salvatore Rossi) in attesa di una volenterosa gola profonda.

Da: ORPO SEMPLICE 28/12/2015 21:43:24
C'è da chiedersi, questi che denunciano, gli internal auditor etc. Che fine fanno?

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