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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
56952 messaggi, letto 1785530 volte
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Da: una dis dos30/10/2015 09:15:28
Sono stati maldestramente retrocessi.
ergo... la sentenza della corte costituzionale e' stata maldestra.

campagna mediatica di denigrazione???
Dove, in peru'?

Hanno retto il sistema fiscale italiano e portato ingenti somme

licenziatene 39.000!!!non servono

Da: Ad AGRIGENTO nuovo Capo Ufficio Controlli30/10/2015 09:41:18
Per effetto della ben nota pronuncia ad Agrigento, da lunedì, sarà reimmesso in servizio il Capo Ufficio Controlli che ha vinto il ricorso.
Si legge male il nome nella pronuncia, ma pare si legga LA FERLA o qualcosa del genere

Da: commissario30/10/2015 09:42:58
creazione di una bad company
creazione di una new company

passaggio alla bad company di tutti i dirigenti coinvolti
il resto del personale assieme alla convenzione nella new company

messa in liquidazione della bad company

Da: 30/10/2015 09:50:10
http://www.messinaoggi.it/News/Nebrodi/Cronaca/2015/09/18/Capo-dOrlando.-Due-arresti-per-furto-23987.html

Da: Orpo unicum30/10/2015 10:00:02
Fra un po si candida...

LA CRISI DEI SERVITORI DELLO STATO

 



Intervento del Segretario Generale Confsal-SALFi

Dott. Sebastiano Callipo



  Dedicherei questo ennesimo intervento ai tanti colleghi che ancora credono in una amministrazione finanziaria protesa istituzionalmente a curare interessi pubblici e non invece a garantire "controlli politici" e strategie di drenaggio di bacini elettorali!

Il sistema agenziale avrebbe dovuto essere governato da un MEF titolare, all'interno delle convenzioni annuali, di linee di indirizzo, monitoraggio e controllo, laddove le agenzie fiscali avrebbero dovuto attuare in piena autonomia organizzativa e finanziaria gli obiettivi del programma governativo, declinando in attività di contrasto all'evasione le voluntas  politiche annuali di incassi rivenienti e dalla autotassazione e dal contrasto al fenomeno evasivo.

La creazione delle Agenzie Fiscali, quale modello sì pubblico ma gestional-autonomo dal MEF, aveva in sé insito l'obiettivo di ridare quella efficienza ed efficacia nell'azione  accertativa,  meglio realizzabile con la creazione di un sistema scevro dai lacci e lacciuoli del sistema operativo dipartimentale.

Sostanzialmente un vestito pubblico, ma con un cuore e con braccia operative stil aziendalistico.



Un obiettivo strategico, un modello operativo, una scelta politica e una sfida operativa che, laddove nel tempo ha sortito effetti positivi in termini di maggior gettito da attività antievasiva, ha scaricato sugli stilemi gestionali del personale e più in generale sui sistemi ordinamentali, alterne fasi  e cicli piuttosto pregni di criticità e patologie organizzative che dopo un decennio sono state radicalmente censurate e dal Giudice delle leggi e da contestazioni politiche e ministeriali, quale rigetto, interna corporis, del descritto modello ma, soprattutto, del suo concreto attuarsi.

Spicca in tale esplosione di rigetto del sistema agenziale apparentemente e strumentalmente la eccessiva autonomia  goduta in tema di incarichi dirigenziali e in tema di massificazione del sistema, in seno al pubblico impiego, come dimostrano i tanti interventi lineari subiti dal citato sistema, sistema agenziale non meritevole, per i vari governi, di distinguo e segnali di premialità!

In realtà, la battaglia in corso, se scaturisce dichiaratamente dai punti di cui sopra, nella sostanza nasconde ben altri obiettivi ed esigenze politiche, atteso che la mission del sistema agenziale è talmente strategica per qualsiasi governo da non poter essere rimessa alle determinazioni di una classe dirigente troppo autonoma e non allineata, ma soprattutto non emanazione  tutta del partito di maggioranza al governo, in prospettiva.

Si assisterà quindi ad un interno ricambio della classe dirigente, in funzione assolutamente fiduciaria del premier, che non può tollerare, non solo deviazioni operative, ma neppure contestazioni più o meno velate, più o meno pubbliche, ma soprattutto non può concepire disallineamenti dai programmi governativi sulla leva fiscale, sempre più adattivi alle esigenze elettorali!!!

In tale scenario, descritto sinteticamente, si scontrano e si intrecciano, in buona o mala fede, per interessi di partito o di sistema, due diverse teorie per le quali la indipendenza della classe dirigente e la sua capacità professionale sono meglio verificate e garantite dal sistema di reclutamento pubblico, tramite concorsi per esami, laddove lo storico management agenziale ritiene ancora, in parte, che la peculiarità dei compiti da svolgere richiede, invece, l'utilizzo di scelte interne, altamente discrezionali, previa verifica sul campo delle diverse professionalità. Pretesa dalla peculiarità delle attività da espletare.

Uno scontro aspro, che si riverbera all'esterno nel sistema relazionale, e con i contribuenti e con gli ordini professionali e con tutti coloro che  si interfacciano con le agenzie fisvcali, laddove specie l'attuale governo rivendica,  quale sua esclusiva attribuzione, definire, declinare e scegliere, in piena indipendenza di giudizio, norme, termini e forme di lotta all'evasione. Ma soprattutto scelte fiduciarie di selezione e nomina della classe dirigente, atteso che per il politico, meno il sistema è autonomo, più è alta e facile la ingerenza e la invadenza della sua voluntas, sia essa fisiologia ovvero patologica, sana ovvero insana!

Una tensione dialettica relazionale grave, acuta, pubblica, una disputa di attribuzioni che sfiora i conflitti istituzionali ai massimi livelli e che influenza gli equilibri di qualsiasi governo ma che, soprattutto, delegittima le agenzie fiscali , ne mina il prestigio, la credibilità e la mission, con ricadute inimmaginabili nel tempo sulla tenuta di un sistema che in italia dovrebbe contrastare efficacemente  un fenomeno evasivo che raggiunge diversi punti di PIL.

Una crisi di sistema che, se da un lato priva i funzionari e la dirigenza di serenità. Immagine, prestigio e prospettive,  dall'altro disorienta i contribuenti onesti e ringalluzzisce il partito degli evasori, che non trascura alcuna crisi istituzionale e di sistema per delegittimare e paralizzare la macchina amministrativa più strategica del paese, consentendo poi alla malsana politica di invocare sanatorie, condono, et similia!!!!

Quando alla iniquità della normativa fiscale ed alla alta percentuale di tassazione ed al dilapidamento delle risorse si aggiunge anche una macchina amministrativa fiscale sterilizzata, terreno di scontri di potere, ebbene allora la misura è colma, con la conseguenza di penalizzare al massimo i contribuenti onesti che non vedranno più nel sistema agenziale un nobile e prestigioso riferimento per le loro esigenze informative e di definizione delle vertenze o problematiche applicative tributarie.

Sembrerebbe tutto chiaro e semplice da risolvere, fatto salvo il vulnus istituzionale venutosi a creare da anni in italia in campo fiscale, se non esistesse  la assenza di valori etici e di rispetto del generale dovere di contribuzione che  fa si che ogni giorno la crisi di cui sopra sia sempre più alimentata da strumentali polemiche e aggressioni mediatiche e traslazione di parte di essa in sede giudiziaria, mentre il sistema agenziale diventa non attrattivo, si delegittima, perde prestigio e si adagia in una assuefazione fatta di timori, anche personali, ovvero di egoismi personali, in seno ai quali ciascun attore della tragedia greca pensa a se stesso, tuffandosi in un mare di compromessi e schieramenti opportunistici, che nulla hanno a che vedere con gli interessi pubblici che le agenzie dovrebbero tutelare e garantire nel tempo.

È questa una analisi si spera chiara, certamente di parte, della attuale situazione che ha del grottesco, poco compresa all'esterno e poco edificante per i contribuenti oltre che per chi vi lavora, ma alla quale occorre e subito fornire reazioni e risposte, anche istituzionali, che se travalicano le funzioni sindacali non le escludono per nulla!!!

È auspicabile, per la indipendenza operativa e di giudizio dei lavoratori che le agenzie siano separate dal tesoro e siano rivisitate con modelli meno pubblicistici, onde godere di maggiore autonomia gestionale e finanziaria, all'interno tuttavia di una governance parlamentare e governativa sana e rispettosa dei principi costituzionali esistenti sulla materia in rassegna!!!

Un modello, quello agenziale, che ha in sè quelle garanzie, tutti i presupposti per reggere nel tempo, essere esportato, sortire maggiori efficienze operative, ma che purtroppo nel tempo è stato, e dal politico e dal management di turno, gestito talvolta con arroganza, con prassi scorrette, con eccessiva autoreferenzialità ed autarchia, senza anticorpi e con una assenza grave di sane relazioni sindacali!

Peccati forse mortali, che oggi la mala politica fa scontare a diverse generazioni di lavoratori i quali se vogliono un futuro lavorativo certo e dignitoso dovranno loro scrivere la nuova storia del sistema agenziale e non più subirla, lacerati e divisi al loro interno, magari investendo fiducia e consenso in un grande sindacato autonomo quale è il nostro!!!!

Il futuro si determina e si scrive restandone protagonisti a vita, ma giammai si subisce, pena la implosione di qualsivoglia dignità ed orgoglio nonché identità!!!!



Con i più affettuosi saluti a tutti.

IL SEGRETARIO GENERALE

Sebastiano Callipo

Da: perfettamente d''accordo30/10/2015 10:21:55
Faccio una previsione.
Tra poco scoppia casino per la composizione delle commissioni per il colloquio delle POS.
Scommettiamo?!

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Da: x dirpubblica illegittima30/10/2015 10:39:07
NON PENSAVAMO CHE CI FOSSE DIFFERENZA TRA "ILLEGITTIMO" ED "IRREGOLARE" - ADESSO SPIEGATECELA, PER CORTESIA!!! E SOPRATUTTO SPIEGATECI PERCHE' L'AE SI E' SEMPRE RIFIUTATA DI BANDIRE CONCORSI PER LA DIRIGENZA CHE NON PRESENTASSERO I VIZI INVALIDANTI, GIA' INDIVIDUATI DALLA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA!!  CI SIAMO CAPITI!!!  MA ADESSO SPIEGATELO ANCHE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ED ALLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA! SPIEGATE PURE PERCHE', NELL'AGENZIA DELLE ENTRATE, A BEN TRE GENERAZIONI DI FUNZIONARI DIRETTIVI, E' STATA, DI FATTO, NEGATA LA POSSIBILITA' DI ACCEDERE ALLA DIRIGENZA TRAMITE PROCEDURE CONCORSUALI SERIE ED ALTAMENTE SELETTIVE, COME PREVISTO DALLA COSTITUZIONE. SPIEGATE ANCORA, COME FATE A CONFONDERE PRECARIATO CON PROVVISORIETA'. GLI INCARICHI CONFERITI NELL'AE ERANO DICHIARATAMENTE PROVVISORI PERCHE' CONFERIBILI SOLO IN ATTESA DELL'URGENTE ESPLETAMENTO DI REGOLARE CONCORSO! TRATTAVASI DI FUNZIONARI DIRETTIVI PRESTATI PROVVISORIAMENTE ALLA DIRIGENZA PREVIA CORRENSPONSIONE DI RETRIBUZIONE, NON "PENSIONABILE" DA DIRIGENTE. PURTROPPO I POCHI CONCORSI VOLUTAMENTE E SCIENTEMENTE ED OSTINATAMENTE INFICIATI DA VIZI GIA' DICHIARATI INVALIDANTI NON SONO MAI STATI ESPLETATI E I FUNZIONARI "INCARICATI PROVVISORI", PUR SAPENDO DI ESSERE TALI, HANNO TRANQUILLAMENTE ACCETTATO DI RIMANERE TALI, PER ANNI, ALLETTATI DALLE CONSISTENTI RETRIBUZIONI, ANCORCHE' NON "PENSIONABILI". NESSUNO SI E' MAI DEFINITO PRECARIO RIVOLGENDOSI ALLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA ED ESIGENDO LA STABILIZZAZIONE. LA STABILIZZAZZIONE E' POSSIBILE PER I PRECARI E NON PER I PROVVISORI!! ORA, AVENDO TOCCATO CON MANO GLI EFFETTI DELLA PROVVISORIETA', INVECE DI ESIGERE L'URGENTE INDIZIONE DI UN REGOLARE CONCORSO, PRETENDONO DI ESSERE STABILIZZATI, MA AD ESSI NON E' CAPITATO NULLA CHE NON FOSSE PREVEDIBILE! PROVVISORIAMENTE SONO STATI INCARICATI E PROVVISORI HANNO ACCETTATO DI RIMANERE PER ANNI. MAI UNA PROTESTA NE' UNA RINUNCIA!! SE IN ESSI SI E' UMANAMENTE INGENERATA UNA "SPERANZA" DI STABILIZZAZIONE NON LA CONFONDIAMO CON LA "LEGITTIMA ASPETTATIVA" CHE NON SI ACQUISISCE IN CAPO A SEMPLICI "TAPPABUCHI" PIENAMENTE CONSAPEVOLI DI ESSERLO. PIUTTOSTO FACCIAMO LA CONTA DI QUANTI FUNZIONARI DIRETTIVI, IN QUINDICI ANNI, SONO STATI PRIVATI DEL DIRITTO DI PARTECIPARE A REGOLARI CONCORSI PER COPRIRE LE POSIZIONI DIRIGENZIALI CHE SI RENDEVANO, DI VOLTA IN VOLTA, VACANTI !!  QUESTO DOVREBBE  DENUNCIARE ALLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA UN SINDACATO SERIO E COERENTE!!!

Da: x UNADIS30/10/2015 10:40:36
NON PENSAVAMO CHE CI FOSSE DIFFERENZA TRA "ILLEGITTIMO" ED "IRREGOLARE" - ADESSO SPIEGATECELA, PER CORTESIA!!! E SOPRATUTTO SPIEGATECI PERCHE' L'AE SI E' SEMPRE RIFIUTATA DI BANDIRE CONCORSI PER LA DIRIGENZA CHE NON PRESENTASSERO I VIZI INVALIDANTI, GIA' INDIVIDUATI DALLA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA!!  CI SIAMO CAPITI!!!  MA ADESSO SPIEGATELO ANCHE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ED ALLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA! SPIEGATE PURE PERCHE', NELL'AGENZIA DELLE ENTRATE, A BEN TRE GENERAZIONI DI FUNZIONARI DIRETTIVI, E' STATA, DI FATTO, NEGATA LA POSSIBILITA' DI ACCEDERE ALLA DIRIGENZA TRAMITE PROCEDURE CONCORSUALI SERIE ED ALTAMENTE SELETTIVE, COME PREVISTO DALLA COSTITUZIONE. SPIEGATE ANCORA, COME FATE A CONFONDERE PRECARIATO CON PROVVISORIETA'. GLI INCARICHI CONFERITI NELL'AE ERANO DICHIARATAMENTE PROVVISORI PERCHE' CONFERIBILI SOLO IN ATTESA DELL'URGENTE ESPLETAMENTO DI REGOLARE CONCORSO! TRATTAVASI DI FUNZIONARI DIRETTIVI PRESTATI PROVVISORIAMENTE ALLA DIRIGENZA PREVIA CORRENSPONSIONE DI RETRIBUZIONE, NON "PENSIONABILE" DA DIRIGENTE. PURTROPPO I POCHI CONCORSI VOLUTAMENTE E SCIENTEMENTE ED OSTINATAMENTE INFICIATI DA VIZI GIA' DICHIARATI INVALIDANTI NON SONO MAI STATI ESPLETATI E I FUNZIONARI "INCARICATI PROVVISORI", PUR SAPENDO DI ESSERE TALI, HANNO TRANQUILLAMENTE ACCETTATO DI RIMANERE TALI, PER ANNI, ALLETTATI DALLE CONSISTENTI RETRIBUZIONI, ANCORCHE' NON "PENSIONABILI". NESSUNO SI E' MAI DEFINITO PRECARIO RIVOLGENDOSI ALLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA ED ESIGENDO LA STABILIZZAZIONE. LA STABILIZZAZZIONE E' POSSIBILE PER I PRECARI E NON PER I PROVVISORI!! ORA, AVENDO TOCCATO CON MANO GLI EFFETTI DELLA PROVVISORIETA', INVECE DI ESIGERE L'URGENTE INDIZIONE DI UN REGOLARE CONCORSO, PRETENDONO DI ESSERE STABILIZZATI, MA AD ESSI NON E' CAPITATO NULLA CHE NON FOSSE PREVEDIBILE! PROVVISORIAMENTE SONO STATI INCARICATI E PROVVISORI HANNO ACCETTATO DI RIMANERE PER ANNI. MAI UNA PROTESTA NE' UNA RINUNCIA!! SE IN ESSI SI E' UMANAMENTE INGENERATA UNA "SPERANZA" DI STABILIZZAZIONE NON LA CONFONDIAMO CON LA "LEGITTIMA ASPETTATIVA" CHE NON SI ACQUISISCE IN CAPO A SEMPLICI "TAPPABUCHI" PIENAMENTE CONSAPEVOLI DI ESSERLO. PIUTTOSTO FACCIAMO LA CONTA DI QUANTI FUNZIONARI DIRETTIVI, IN QUINDICI ANNI, SONO STATI PRIVATI DEL DIRITTO DI PARTECIPARE A REGOLARI CONCORSI PER COPRIRE LE POSIZIONI DIRIGENZIALI CHE SI RENDEVANO, DI VOLTA IN VOLTA, VACANTI !!  QUESTO DOVREBBE  DENUNCIARE ALLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA UN SINDACATO SERIO E COERENTE!!!

Da: EX SELFIE LOMBARDIA30/10/2015 10:46:28
Grande Zanetti la parte migliore dell'Agenzia è con te.
Grazie pe la battaglia di legalità trasparenza e di onestà che sta portando avanti assumendoti i rischi di strumentalizzazione politica da parte dei vecchi bigotti della politica italiana.

Da: cosa è successo ad Agrigento?30/10/2015 10:46:49
Qualcuno può postare notizie sul caso  Agrigento?
Grazie.

Da: EX SELFIE LOMBARDIA30/10/2015 10:49:05

Callipò continuati a vergognare !!!

Solo il concorso genera classe dirigente capace e indipendente. L'autonomia l'arbitrarietà genera ingerenza dei sindacalisti come te!!!

no alla mafia viva la legalità

Da: EX SELFIE LOMBARDIA30/10/2015 10:52:05

Callipò continuati a vergognare !!!

Solo il concorso genera classe dirigente capace e indipendente. L'autonomia l'arbitrarietà genera ingerenza dei sindacalisti come te!!!

no alla mafia viva la legalità

Da: Giovanna30/10/2015 10:54:10
Zanetti simbolo di trasparenza e legalità, attaccarlo è vergognoso. Penso che sia l'unico che voglia combattere veramente l'evasione, portando legalità, efficienza e trasparenza all'interno dell'Agenzia.
Vai avanti.

Da: Giuseppe30/10/2015 10:55:40
Zanetti  forever. Non si può non ammettere che è stato l'unico ad anticipare la sentenza 37. Lungimiranza e onestà. 

Da: x agrigento30/10/2015 10:55:51
AD AGRIGENTO SUCCEDEDI TUTTO: TE LO DICO IO CHE SONO "GIURGINTANO" DA GENERAZIONI!!!!

Da: No POS30/10/2015 10:56:48
I POS sono una grande porcheria, l'Agenzia butta la maschera nominando commissioni inadeguate moralmente e professionalmente.

Da: Brutta  aria30/10/2015 11:47:08
La Bandettini oggetto di interrogazione parlamentare in commissione è scelta coraggiosa. .o sfacciata. ..o arrogante. ..o una presa di culo

Da: Zanetti  siamo con te30/10/2015 11:49:08
Sarebbe molto grave se il governo volesse salvare i "dirigenti illegittimi" con una manovra elusiva della sentenza della Corte costituzionale: si tratterebbe di un comportamento degno del peggior evasore fiscale e non di chi è tenuto al rispetto assoluto e rigoroso della Costituzione e della legalità.

Da: Zanetti  siamo con te30/10/2015 11:50:20
Zanetti: sui dirigenti delle Entrate niente soluzioni simili a quelle già bocciate dalla Consulta

�«L'ho detto da subito e lo ripeto: una soluzione va trovata in tempi rapidi, ma spero veramente che nessuno all'interno dell'Agenzia e del Mef pensi anche solamente di riproporre soluzioni normative analoghe a quelle del 2012 già sonoramente bocciate dalla Corte costituzionale. Sarebbe semplicemente folle, oltre che un prezzo troppo elevato da far pagare alla credibilità di tutto il governo e della maggioranza per la scarsa avvedutezza di pochi rispetto a un problema che era noto da tempo e poteva benissimo essere affrontato prima che scoppiasse l'emergenza�».


È quanto afferma Enrico Zanetti, segretario di Scelta Civica e sottosegretario all'Economia, intervenendo sulla questione dei circa 800 dirigenti dell'agenzia delle Entrate a cui si sommano altri 400 delle Dogane, le cui nomine sono state dichiarate illegittime dalla Corte costituzionale.

Da: whistleblowing30/10/2015 12:03:54
numero di denunce ad oggi?

Da: Zanetti  siamo con te30/10/2015 12:06:29
La funziona dirigenziale non può e non deve essere un premio.
Alla funzione dirigenziali si accede tramite concorso pubblico fatto di test quiz temi esami orali duri quanto si volgia, che garantiscono allo stato e a tutta la collettività i migliori, coloro che sono più preparati.

Il premio si da solo a chi è già dirigente, perchè ritenuto valido, raggiunge gli obiettivi prefissati (efficacia) con il minore dispendio di risorse (efficienza).

Questo è il futuro, la nomina è solo retaggio del passato e nasconde un vincolo fiduciario tra chi nomina e nominato che spesso , se non sempre, trasonda nel patologico, nel perverso, per cui efficienza ed efficacia vanno a farsi benedire.

Incaricati se avete senso dello stato e dignità accettate di fare un concorso serio e mettetevi in gioco, senza essere patetici.

Non accettare questo è sintomo che non siete adatti x fare il dirigente, perchè il dirigente si mette sempre in gioco e non ha paura del confronto.

La dignità l'etica devono per un  dirigente essere il faro.

Viva la sentenza viva la costituzione italiana.
No all'illegalità

Da: zzzzzzzzzzzzzz30/10/2015 12:07:26
chapeau alla FLP

GIU' LE MANI DAI LAVORATORI DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE
Non permetteremo la strumentalizzazione del personale dell'Agenzia in un braccio di ferro che non porta nulla ai lavoratori.
Valutiamo una "class action" nei confronti dei vertici dell'Agenzia da parte degli oltre 25.000 lavoratori di terza area che per il perpetuarsi del "sistema degli incarichi fiduciari" non hanno potuto accedere alla dirigenza.
Le cronache di questi giorni hanno dato ampio risalto alle dichiarazioni del Direttore dell'Agenzia delle Entrate che, nel corso di un convegno, ha avuto parole dure nei confronti del Governo denunciando la scarsa attenzione dell'esecutivo nei confronti dell'Agenzia per non aver messo una toppa, come voleva l'Agenzia, agli effetti derivanti dalla sentenza della Consulta che ha dichiarato incostituzionale il sistema del conferimento degli incarichi dirigenziali per via fiduciaria.
Alle parole del Direttore hanno risposto prima il Sottosegretario Zanetti e poi con un comunicato il Ministero dell'Economia a chiarire che non intendono affatto "strangolare" le Agenzie fiscali. Ma rispetto alle precedenti uscite, basate unicamente sulla forsennata campagna per la sanatoria degli incaricati, questa volta il Direttore dell'Agenzia, forse consapevole degli effetti devastanti provocati dall'improvvida linea seguita in questi mesi, ha aggiustato parzialmente il tiro dicendo in modo più generico che l'Agenzia "va avanti solo grazie alla dignità di chi ci lavora e denunciato il fatto che i lavoratori sarebbero penalizzati dall'accorpamento dei comparti di contrattazione".
Ma se si riferiva a tutto il personale qualcosa non torna. Non si può diventare paladini dei lavoratori poche settimane dopo aver avallato ancora una volta il taglio di 55 milioni di euro (circa 1.500 euro a testa) di salario accessorio, non essersi battuti per lo scorrimento delle graduatorie dei passaggi economici 2010, creando nuove tensioni e forti spaccature nel personale ricercando accordi pasticciati e discutibili come quello
Coordinamento Nazionale FLP Ecofin Agenzie Fiscali
pag. 2
sulle progressioni 2015, addirittura dopo aver presentato un piano di chiusura di 53
uffici territoriali e di ridimensionamento di molti altri situati nei capoluoghi e nelle
grande aree metropolitane, che costringeranno migliaia di lavoratori a spostamenti e
disagi, sottraendo tempo e soprattutto denaro alle proprie famiglie.
La realtà è che ci troviamo ormai di fronte a uno scontro istituzionale senza
precedenti tra il vertice del più importante ente pubblico del nostro paese e il Governo.
La FLP da anni invoca la reale separazione tra politica e amministrazione e denuncia
gli sconfinamenti della politica che vuole farsi gestione.
Non siamo sospetti di simpatie renziane giacché siamo noi e non altri sindacati ad
aver fatto il ricorso alla Corte Costituzionale contro il blocco dei contratti pubblici che il
Governo Renzi aveva reiterato, denunciamo con forza i mancati stanziamenti per il rinnovo
dei contratti e non siamo certo teneri con la riforma della Pubblica Amministrazione targata
Madia. Ma se vogliamo essere credibili dobbiamo dire con chiarezza che non è possibile che
la pubblica amministrazione - in questo caso l'Agenzia delle Entrate - possa avere mano
libera sulla gestione senza alcun controllo, pretendendo addirittura di dettare al Governo la
politica fiscale, agitando lo spettro della mancata lotta all'evasione fiscale per schierarsi
politicamente, o per accattivarsi nuovi consensi che permettano ai vertici di resistere e
mantenere il proprio posto.
In questi anni molti di questi vertici sono passati per tutti i Governi succedutisi dal
2001 e mai abbiamo sentito voci levarsi, anche negli anni più bui durante i quali
l'evasione fiscale cresceva a dismisura, o si mettevano in campo le vergognose
operazioni di cartolarizzazione che hanno svenduto tutto il patrimonio immobiliare
pubblico, costringendo l'Agenzia a pagare fitti elevatissimi per continuare a stare negli
stessi Uffici.
L'autonomia che pure era uno dei capisaldi del modello Agenzie è stato utilizzato
in questi anni non per ricercare soluzioni organizzative e professionali capaci di
aumentare i servizi all'utenza, migliorare la presenza dell'Agenzia sul territorio,
valorizzare tutto il personale, ma come scorciatoia autoreferenziale per promozioni "fai
da te" che quando parliamo di incarichi dirigenziali di direzione di uffici e settori di
forte rilevanza fiscale, assumono un'indubbia criticità; specie se correlati al ruolo che
l'Agenzia sempre più si è ritagliata nel campo dell'interpretazione normativa o negli
istituti dell'accertamento con adesione.
E' il caso che i lavoratori sappiano e tengano bene a mente che la proposta che è
stata messa sul tavolo da parte dell'Agenzia, congiuntamente con pezzi della politica e del
sindacato, è di fatto l'uscita delle Agenzie fiscali dal perimetro della pubblica
amministrazione ovvero - detto in soldoni - la privatizzazione delle Agenzie fiscali, in modo
da poter continuare a gestire accesso alla dirigenza, promozioni, premi e quant'altro non già
con i poteri del privato datore di lavoro ma proprio da privato datore di lavoro, con tutto ciò
che questo comporta. L'alibi per chi vuole continuare a gestire come prima, avendo mani
libere su inaccettabili sanatorie (alla fine questo gli interessa), che sarebbero uno schiaffo
alle legittime aspettative dei circa 25.000 funzionari dell'Agenzia.
La FLP è stato l'unico sindacato che ha visto per tempo i pericoli di questa deriva
cesaristica e per certi versi eversiva e, in ben due occasioni, entrambe alla Commissione
Finanze del Senato, ha detto chiaramente quali sono le sue richieste: Agenzie fiscali
forti e autonome sul piano operativo che abbiano un interlocutore politico altrettanto
forte in un Ministero delle Finanze scorporato da quello dell'Economia, investimenti
economici e professionali su tutto il personale e non solo su una parte.
Coordinamento Nazionale FLP Ecofin Agenzie Fiscali
pag. 3
Abbiamo invece avuto in questi anni Agenzie che hanno approfittato della debolezza della politica per diventare autoreferenziali e gestire potere che però poco o nulla - salvo che nella fase di avvio delle agenzie - ha portato ai lavoratori né in termini economici né in termini di valorizzazione della professionalità.
Un'oligarchia basata su poche centinaia di pretoriani che ha snaturato un modello - quello delle Agenzie - che è tuttora all'avanguardia nel sistema della pubblica amministrazione italiana, che ha finito per penalizzare lavoratori e cittadini, compresi una buona parte degli incaricati dirigenziali che, siamo certi, avrebbero vinto un concorso basato sulle competenze reali e non sull'amplificatio di estrazione gesuitica mentre invece adesso si ritrovano con un pugno di mosche in mano.
Non lasceremo che 40.000 lavoratori siano tenuti in ostaggio dalla peggiore retorica di chi vuole strumentalizzarli e dai soccorritori di complemento, tra i quali parte della stampa e del sindacato.
Non ne possiamo più delle storie, eticamente discutibili, sugli ex-incaricati che vanno a lavorare nel privato, su quelle strappalacrime di chi ha visto tornare il proprio stipendio al livello dei tanti lavoratori che in questi quindici anni non hanno avuto nemmeno la possibilità di partecipare ad un concorso per l'accesso alla dirigenza, o sul fatto che senza "incaricati" l'Agenzia è immobile e non può operare, come se gli altri 39.000 colleghi fossero soprammobili.
Per questo stiamo valutando con i nostri legali la fattibilità di avviare una class action nei confronti di tutti i vertici dell'Agenzia delle entrate - presenti e passati - da parte degli oltre 25.000 funzionari di terza area ai quali è stato negata la chance di misurarsi in un pubblico concorso per accedere alla dirigenza anche perché noi non dimentichiamo che, a differenza di quanto sempre sostenuto dall'Agenzia delle Entrate, vi sono molte decine di incarichi che sono stati conferiti senza alcuna selezione interna e molti contratti ex art. 19 comma 6 (esterni a chiamata diretta) sono stati prorogati per Uffici diversi da quelli che erano stati individuati al momento del contratto.
E siamo in grado di dimostrarlo con i fatti e gli atti !
Se in questi anni la politica ha inteso cedere parte del proprio ruolo alla gestione, è arrivato il momento di tornare alla fisiologia: continueremo a chiedere al Governo investimenti per rafforzare le Agenzie, la valorizzazione del personale attraverso non solo il celere svolgimento dei concorsi a dirigente, ma la maggiore attenzione ai livelli intermedi, lo sblocco delle carriere, la fine dell'era dei tagli al salario di produttività.
Gli effetti deleteri dello scontro istituzionale in corso hanno già colpito i retrocessi (e i retrocedendi) dalla terza alla seconda area giacché il Governo ha bloccato un emendamento che avrebbe potuto risolvere la loro situazione, secondo noi per il timore che questo fosse usato come "testa di ponte" per una sanatoria degli incarichi.
I Direttori delle Agenzie, qualora vogliano far sentire la propria opinione ai Governi di turno, lo facciano ai tavoli istituzionali e, se non condividono le politiche del Governo che li ha nominati (non hanno fatto un concorso per stare li…), ne traggano le conclusioni senza aprire scontri che nuocciono ai lavoratori.
L'UFFICIO STAMPA

Da: Luigi30/10/2015 12:15:39
Oramai la strada è segnata!

Non sarà mai più come prima, non c'è decreto che tenga o possa cambiare la Costituzione e  la sentenza della Corte Costituzionale.

Se vogliono cambiare la Costituzione facciano pure li aspetteremo al varco con il referendum!!

Reggenze POS etc etc sono tutti tentativi di aggiramento della sentenza.

Il dirigente lo fa chi è più bravo

e basta

Da: Luigi30/10/2015 12:17:51
e il più bravo è chi vince un concorso per dirigenti, come avviene in tutto il mondo dagli USA alla Germania.

e il concorso per dirigenti si fà con prova preselettiva per verificare un livello di preparazione di base minima

e poi con prova selettiva vera e propria per individuare i migliori!!!!


No con interpelli farlocchi e ridicoli cui ci hanno sottoposto per anni da Ursilli a scendere!!!


Basta

Da: Giovanna30/10/2015 12:22:06
ricordiamoci che:

Non era riferito all'Agenzia delle entrate ma al totale pubblica amministrazione, è un dato elaborato da Ernst&Yuong.

L'analisi è importante perche l'indice di corruttibilità in Francia e in Germani è molto più basso circa 29.

I Francia e Germania si accede alla dirigenza tramite concorso con prova preselettiva e selettiva) e poi con corso sul campo.

Più la selezione è dura seria ogettiva imparziale, minore è l'indice di corruttibilità



Frecchero    05/06/2015 14.17.49

L'indice di corruttibilità dei manager italiani supera notevolmente la media mondiale, stando a quanto rilevato dall'indice internazionale di Ernst&Young pubblicato sul Die Welt. Citando le cifre precise, se l'indice mondiale si ferma al 57%, nella penisola si sale fino al 60%.

Da: Brava FLP30/10/2015 12:25:57
Non lasceremo che 40.000 lavoratori siano tenuti in ostaggio dalla peggiore retorica di chi vuole strumentalizzarli e dai soccorritori di complemento, tra i quali parte della stampa e del sindacato.
Non ne possiamo più delle storie, eticamente discutibili, sugli ex-incaricati che vanno a lavorare nel privato, su quelle strappalacrime di chi ha visto tornare il proprio stipendio al livello dei tanti lavoratori che in questi quindici anni non hanno avuto nemmeno la possibilità di partecipare ad un concorso per l'accesso alla dirigenza, o sul fatto che senza "incaricati" l'Agenzia è immobile e non può operare, come se gli altri 39.000 colleghi fossero soprammobili.

Da: Inae30/10/2015 12:26:38
Già chiesto altre volte: trovatemi un solo "scaricato" condannato (o solo indagato) per corruzione.

Da: tutti30/10/2015 12:27:49


Valutiamo una "class action" nei confronti dei vertici dell'Agenzia da parte degli oltre 25.000 lavoratori di terza area che per il perpetuarsi del "sistema degli incarichi fiduciari" non hanno potuto accedere alla dirigenza.

Da: LEGALITa30/10/2015 12:44:01
Sono d'accordo per avviare una class action, come organizzarsi?

Da: x Inae30/10/2015 12:46:51

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