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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: testo decreto organizzazione agenzie fiscali | 06/08/2015 12:14:44 |
http://documenti.camera.it/apps/nuovosito/attigoverno/Schedalavori/getTesto.ashx?file=0181.pdf&leg=XVII#pagemode=none | |
Da: Orpo unicum | 06/08/2015 12:20:59 |
Atto 181 ATTI DEL GOVERNO   Martedì 4 agosto 2015. â€" Presidenza del Presidente Maurizio BERNARDO. â€" Interviene il Viceministro dell'economia e delle finanze Luigi Casero.   La seduta comincia alle 14. Schema di decreto legislativo recante misure per la revisione della disciplina dell'organizzazione delle Agenzie fiscali. Atto n. 181. (Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con condizione e osservazioni).   La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 30 luglio scorso.   Maurizio BERNARDO, presidente, avverte che il relatore, Causi, ha ulteriormente riformulato la sua proposta di parere (vedi allegato 1) trasformando in condizione l'osservazione di cui alla lettera c).   Avverte quindi che il gruppo M5S ha presentato una proposta di parere alternativa a quella del relatore (vedi allegato 2), la quale sarebbe posta in votazione solo ove fosse respinta la proposta di parere del relatore.   Marco CAUSI (PD), relatore, evidenzia come, rispetto alla posizione espressa sullo schema di decreto dal gruppo M5S, si Pag. 122 evidenzino larghi punti di accordo, relativamente a sette degli otto rilievi contenuti nella proposta di parere alternativa. Rileva invece un evidente dissenso circa il tema della specificità dell'organizzazione delle Agenzie fiscali.   A tale proposito, mentre il gruppo M5S ritiene che le Agenzie fiscali debbano essere disciplinate ed organizzate come tutti gli altri uffici pubblici, al contrario la sua posizione, evidenziata nella proposta di parere, è che l'organizzazione delle Agenzie stesse debba tenere adeguatamente conto delle specificità e delle specializzazioni fondamentali per l'attività di tale settore dell'amministrazione finanziaria, evitando di compiere arretramenti che riporterebbero la stessa amministrazione finanziaria alla condizione che si è registrata fino alla metà degli anni 90, quando tutti gli uffici pubblici erano disciplinati in maniera sostanzialmente identica, pregiudicandone tuttavia l'efficienza.   Giulio Cesare SOTTANELLI (SCpI) evidenzia come il suo gruppo abbia fornito diversi contributi all'esame del provvedimento, i quali non sono stati tuttavia sostanzialmente recepiti nella proposta di parere formulata dal relatore. In tale contesto condivide pienamente le scelte del Governo in merito ai contenuti dello schema di decreto, mentre ritiene che l'ipotesi, indicata nella condizione della proposta di parere del relatore, di autorizzare le Agenzie fiscali ad istituire posizioni amministrative di livello non dirigenziale, in aggiunta a quelle già previste, contraddica l'impostazione dello schema. Analoga considerazione può farsi rispetto all'indicazione, contenuta nella lettera d) delle osservazioni recate dalla proposta di parere del relatore, secondo cui dovrebbe essere innalzata al 50 per cento la percentuale dei posti messi a concorso per la copertura delle carenze di organico nelle posizioni dirigenziali, riservati al personale dipendente dalle Agenzie.   Ancora con riferimento alla tematica dei concorsi sottolinea come l'idea, contenuta nella medesima lettera d) delle osservazioni, di sostituire alla valutazione per esami una valutazione basata sui curricula dei candidati alle posizioni dirigenziali, costituisca una sostanziale sanatoria delle nomine a dirigenti annullate in conseguenza della recente sentenza in materia della Corte costituzionale, in quanto la valutazione dei curricula premierà tendenzialmente proprio quei soggetti la cui nomina a dirigente è stata annullata.   Nel complesso esprime una valutazione positiva sulle lettere a) e b) delle osservazioni, mentre valuta negativamente il restante contenuto della proposta di parere.   Giovanni PAGLIA (SEL) condivide innanzitutto le considerazione del relatore, Causi, sulla necessità di concepire la pubblica amministrazione come un'organizzazione non unitaria, nella quale sono presenti settori diversi, ciascuno dei quali presenta le proprie specificità .   Esprime quindi perplessità in relazione alla previsione recata dall'articolo 1, comma 8, del provvedimento la quale, nell'ambito del riordino della struttura delle agenzie fiscali in funzione del contenimento delle spese di funzionamento, stabilisce la riduzione del personale di livello dirigenziale. Rileva infatti come tale misura potrebbe avere ripercussioni importanti sull'operatività dell'Agenzia, la quale, per svolgere le proprie funzioni di accertamento e controllo, necessita di adeguate risorse umane, anche di livello apicale.   Nel ribadire come la misura in esame, oltre ad avere un possibile impatto negativo, risponda esclusivamente a una logica di spending review, non essendo stata altrimenti motivata, preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore e l'astensione sulla proposta di parere alternativa del Movimento 5 Stelle.   Carla RUOCCO (M5S) evidenzia come l'articolo 2 dello schema di decreto introduca disposizioni che aggirano sostanzialmente il dispositivo della sentenza della Corte costituzionale n. 37 del 2015, la quale ha dichiarato illegittimità delle norme che prevedevano l'attribuzione, Pag. 123 senza concorso, di incarichi dirigenziali ai funzionari dell'Agenzia delle entrate. Rileva, infatti, come l'intento di coprire i posti dirigenziali vacanti possa essere perseguito efficacemente attraverso lo strumento del concorso pubblico, il quale, per le caratteristiche di trasparenza e oggettività , rappresenta certamente il mezzo migliore per reclutare soggetti da collocare in posizioni apicali ad alta specializzazione tecnica.   Con riferimento alla previsione della riduzione degli incarichi dirigenziali, sottolinea inoltre come le difficoltà operative dell'Agenzia delle entrate derivino non tanto dalla carenza di dirigenti, quanto, semmai, da un'insufficiente presenza in servizio di funzionari, il cui ruolo incide concretamente sull'operatività delle agenzie dell'Agenzia stessa.   Daniele PESCO (M5S) esprime il proprio rammarico per la proposta di parere del relatore, censurando, in particolare, le osservazioni di cui alle lettere d) ed e). A tale riguardo, ricorda che tali osservazioni chiedono l'aumento dal 30 al 50 per cento dei posti messi a concorso riservati a personale già dipendente delle agenzie fiscali, la sostituzione del concorso per esami con una selezione basata sulla verifica dell'esperienza e della preparazione tecnica o, quanto meno, la valutazione dei curricula dei candidati, nonché la delega a funzionari della terza area di funzioni dirigenziali nelle more dell'espletamento dei concorsi. Sottolinea come in base a tali previsioni, anziché valorizzare il merito, si continuino a premiare soggetti che hanno già illegittimamente beneficiato dell'attribuzione di incarichi senza previo svolgimento di un concorso pubblico.   Nell'evidenziare quindi come la selezione del personale, anche dirigenziale, dell'Agenzia delle entrate, debba aver luogo per concorso pubblico, stigmatizza l'atteggiamento dl Governo il quale, anziché attenersi a quanto stabilito dalla Corte Costituzionale nella richiamata sentenza n. 37 del 2015, ha ancora una volta concepito un sistema per la copertura dei posti dirigenziali vacanti non basato su criteri limpidi e oggettivi.   Gian Mario FRAGOMELI (PD) ricorda che già il decreto legislativo n. 165 del 2001, recante norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, ha attribuito agli organi della pubblica amministrazione, nell'ambito del rispetto dei principi generali, un certo grado di autonomia per quanto riguarda le selezioni per il reclutamento dei dirigenti, consentendo loro di poter valutare, oltre che il sapere, anche il «saper fare» dei candidati.   In tale ambito, evidenzia come le procedure di reclutamento per dirigenti debbano quindi essere idonee a selezionare soggetti dotati sia di un'adeguata preparazione teorica sia di esperienza e capacità operativa e tecnica, così da soddisfare le specifiche esigenze dell'ente che procede al reclutamento.   Sandra SAVINO (FI-PdL) rileva come lo schema di decreto abbia operato una sostanziale sanatoria della situazione preesistente relativa agli incarichi dei dirigenti dichiarati illegittimi dalla Corte costituzionale con la recente senza n. 37 del 2015. Ritiene peraltro che il Governo debba affrontare la questione della carenza di personale, anche dirigenziale, in termini più generali, facendosi carico delle gravi difficoltà in cui versano molti enti e organi dell'Amministrazione statale.   In tale contesto ritiene inoltre che a tale questione sia connesso il tema della cosiddetta «sburocratizzazione» della pubblica amministrazione, il cui processo andrebbe ripreso e incentivato al fine di ammodernare il settore pubblico, con effetti positivi a favore della collettività .   Marco CAUSI (PD), relatore, sottolinea come sulle tematiche affrontate dal provvedimento si stia svolgendo una discussione importante, che non potrà naturalmente concludersi nella seduta odierna, ma che dovrà svilupparsi alla ripresa dei lavori parlamentari dopo l'aggiornamento Pag. 124 per il periodo estivo, relativamente alla riorganizzazione delle Agenzie fiscali ed all'approfondimento dei temi connessi con lo stesso modello agenziale, rilevando come, su tali questioni, si registrino opinioni diverse.   Sotto un primo profilo evidenzia come, a partire dall'istituzione delle Agenzie fiscali, sia emersa, nel dibattito pubblico e politico, la tendenza a contestare il modello delle Agenzie, affermando che l'unità dello Stato non permette un'articolazione dei modelli organizzativi nei diversi settori della pubblica amministrazione. Ritiene, tuttavia, che tale opinione debba essere considerata antimoderna, in quanto essa impedisce di rendere le pubbliche amministrazioni più efficienti e più vicine alle esigenze dei cittadini. In questa prospettiva la sua proposta di parere intende fornire un chiaro indirizzo politico a favore di un modello di amministrazione finanziaria specializzato e articolato secondo il sistema delle Agenzie. Tale orientamento risulta del resto basato anche sull'esperienza di altri Paesi, tra cui richiama in particolare l'esempio dell'Internal revenue Service degli USA, nei quali le amministrazioni finanziarie presentano un grado di specialità molto più spiccata che non in Italia.   Sotto un ulteriore profilo reputa che la discussione sullo schema di decreto sia stata influenzata negativamente dalla sentenza della Corte costituzionale che ha comportato l'annullamento di talune nomine dirigenziali presso le Agenzie fiscali, inducendo la Commissione a focalizzarsi su alcuni errori indubbiamente compiuti dalle Agenzie stesse, le quali hanno ritenuto, in passato, di potersi garantire un sufficiente grado di specializzazione puntando principalmente sul tema delle nomine dirigenziali. Sottolinea, comunque, come la sua proposta di parere non intenda in alcun modo aggirare il contenuto della predetta sentenza.   Con riferimento alle considerazioni espresse dal deputato Sottanelli, chiarisce come l'attribuzione di posizioni organizzative di livello non dirigenziale presso le Agenzie non comporterà la conseguenza che i funzionari cui saranno attribuite tali posizioni possano guadagnare più dei dirigenti; al tempo stesso ritiene che questi funzionari, i quali verranno ad assumere responsabilità , anche economiche, molto rilevanti, debbano poter godere di emolumenti aggiuntivi, quanto meno per poter coprire i costi delle coperture assicurative di cui dovranno dotarsi a fronte delle citate, nuove responsabilità .   In tale ambito sottolinea di non ritenersi soddisfatto delle previsioni in materia contenute nell'articolo 4-bis del decreto-legge n. 78 del 2015, e come proprio per tale motivo la sua proposta di parere intenda fornire un impulso in materia.   Chiede quindi che la sua proposta di parere sia posta in votazione per parti separate, votando distintamente le lettere a) e b) delle osservazioni rispetto alla restante parte della proposta.   Giulio Cesare SOTTANELLI (SCpI) concorda con la richiesta del relatore di votare per parti separate la sua proposta di parere.   Per quanto riguarda gli aspetti di merito, sottolinea come il parere della Commissione sullo schema di decreto debba essere quanto più possibile in linea con gli orientamenti assunti dal Governo attraverso le previsioni contenute nello stesso provvedimento, assicurando in particolare che, in coerenza con gli indirizzi della maggioranza e dell'Esecutivo, l'attribuzione degli incarichi dirigenziali avvenga secondo il rigoroso rispetto del merito.   Preannuncia quindi il voto favorevole del suo gruppo sulle lettere a) e b) delle osservazioni contenute nella proposta di parere, mentre preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulle restanti parti della stessa proposta.   Maurizio BERNARDO, presidente, avverte che, a seguito della richiesta in tal senso del deputato Causi, la proposta di parere del relatore sarà posta in votazione per parti separate, procedendo dapprima alla votazione delle lettere a) e b) delle osservazioni e, quindi, alla votazione delle restanti parti della proposta di parere. Pag. 125   La Commissione, con distinte votazioni, approva le lettere a) e b) delle osservazioni contenute nella proposta di parere del relatore, come riformulata e, quindi, le restanti parti della stessa proposta di parere. | |
Da: legenda | 06/08/2015 12:49:17 |
POO Posizioni Organizzative Ordinarie POS Posizioni Organizzative Speciali POT Posizioni Organizzative Temporanee PORK allo studio (sarà definita su proposta del senatore Calderoli) | |
Da: capra capree | 06/08/2015 13:05:56 |
In audizione al senato anche Adriano Celentano. Dopo la famosa canzone "svalutation", ha in mente, leggendo il forum, di scrivere "inculation". | |
Da: convenzione | 06/08/2015 13:10:58 |
il testo della convenzione sarà reso pubblico domani in mattinata. tanto per consentire ai dirigenti che vanno in ferie da lunedì di escogitare in spiaggia le soluzioni per raggiungere gli obiettivi assegnati. | |
Da: x tutti | 06/08/2015 13:11:05 |
gli incarichi dirigenziali illegittimi sono finiti. che lampo nella notte | |
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Da: | 06/08/2015 13:19:00 |
http://www.dirpubblica.it/contents.aspx?id=1517 | |
Da: Orpo unicum | 06/08/2015 13:30:55 |
Italiaoggi SOLOFISCO Entrate verso le deleghe Di Luigi Oliveri L'Agenzia delle entrate imbocca decisamente la strada delle deleghe di funzioni dirigenziali ai funzionare, per risolvere l'impasse determinato dalla sentenza della Corte costituzionale 37/2015. Lo chiarisce il ministero delle finanze nella risposta (fornita ieri dal sottosegretario Paola De Micheli) all'interrogazione presentata nella sesta commissione finanze della Camera, dall'onorevole Barbanti, che ha chiesto per quali motivi le agenzie hanno attribuito deleghe di firma ai funzionari decaduti dagli incarichi dirigenziali, invece di utilizzare l'istituto della reggenza. Il Mef nella risposta precisa che si è fatto ricorso con immediatezza alla delega di firma, per fare fronte all'emergenza dovuta alla concentrazione di moltissimi «interim» in capo ai pochi dirigenti di ruolo rimasti all'opera dopo la decisione della Consulta. Tuttavia, adesso si darà vita a una vera e propria ondata di deleghe di funzioni e non meramente di firma, come previsto dalla legge di conversione del dl 78/2015. L'articolo 4-bis della legge di conversione del decreto «enti locali» proprio per fare fronte alla situazione d'emergenza delle agenzie, prevede espressamente la possibilità che i dirigenti conferiscano deleghe ai funzionari della terza area, in attesa dell'espletamento dei concorsi per i dirigenti. | |
Da: simpatizzante dirpubblica | 06/08/2015 13:33:17 |
Grande dirpubblica. Unico baluardo contro l'illegalità e la protervia delle agenzie fiscali. | |
Da: Vergogna | 06/08/2015 13:35:24 |
In maniera subdola si sta aggirando la sentenza vergogna orlandi | |
Da: Illusi | 06/08/2015 13:49:08 |
Ma dove sono i sindacati sulla questione? L'impressione è che dopo la sentenza si siano resi conto del disastro provocato e si siano dileguati... | |
Da: suggerimento per i dirigenti ad interim | 06/08/2015 14:33:08 |
conferimento deleghe - criteri oggettivi e trasparenti si suggerisce di emanare un interpello e notificarlo a tutto il personale. installare in sala conferenze una bilancia (tipo quelle presenti nei mercati ortofrutticoli) a noleggio e sedie lungo tutto il perimetro della sala. convocare tutti gli interpellisti e invitarli a sedere. procedere alla nomina a maggioranza dei presenti di un segretario e tre addetti alla pesatura. far effettuare la pesatura in ordine rigorosamente alfabetico la pesatura, per ogni candidato, sarà effettuata dai tre pesatori che comunicheranno il peso al segretario che annoterà su apposito foglio excel nome, cognome e peso. per i pesatori il peso sarà controllato dagli altri due pesatori e dal dirigente. al termine il segretario effettuerà un riordino dei dati excel decrescente in base al peso. saranno nominati, nel limite dei posti disponbili, i primi in ordine di peso. sembra complicato ma è semplice. il criterio del peso è stato spesso utilizzato in agenzia per la valutazione dei verbali di verifica. bei tempi. si faceva a chi lo faceva più grosso. ricordo un 985 pagine redatto in 5 copie. mis sono sempre chiesto se lo ha mai letto qualcuno. . | |
Da: Ex Territorio | 06/08/2015 14:44:54 |
"nell'ambito degli Uffici Provinciali - Territorio indicati nella tabella n. 4, il settore Gestione banche dati e servizi tecnici è riclassificato quale posizione organizzativa speciale e il settore Servizi all'utenza è riclassificato come teparto". Nulla si dice sul destino degli attuali direttori, in buona parte dirigenti decaduti. Significa che non ci saranno più direttori? | |
Da: ex reggente | 06/08/2015 14:49:28 |
avete visto? che vi avevo detto? tutto cambia affinchè nulla cambi! stiamo tornando!!!!!!! mi spiace per chi ci aveva creduto, ma io vi avevo avvisati per tempo. buone vacanze!! | |
Da: x ex reggente | 06/08/2015 14:56:09 |
tornerete e vi chiameranno capo.... responsabile...... potrebbero anche chiamarvi ANDREA ma non sarete mai dirigenti e sopratutto non vedrete mai lo stipendio da dirigente. un dirigente ogni 200 dipendenti | |
Da: simpatizzante dirpubblica | 06/08/2015 14:57:42 |
Per ex reggente. Questo è ancora da vedere. Ammesso che ti diano la delega occorre vedere se questa non sarà impugnata. In ogni caso sarà a termine e con un compenso parecchio decurtato rispetto a prima. Inoltre mentre tu ricomincerai a fare le tue 10 ore quotidiane in ufficio, giovani e freschi funzionari studieranno per fotterti il posto vincendo il concorso. Però se sei contento tu, contenti tutti. | |
Da: Non è vero | 06/08/2015 14:58:26 |
che nulla cambia. Intanto non avrete più quelle scandalose indennità dirigenziali ma solo più le pos pot. E poi non è detto che verranno attribuite nuovamente a voi. Ed è questo che è importante. Non l'avete ancora capito? | |
Da: bla bla bla | 06/08/2015 14:58:36 |
pol pot cambogiano è stato il massacratore comunista con genitori alto borghesi che gli hanno permesso di studiare a Parigi per poi tornate nel suo paese dichiarandosi comunista e perciò effettuare il genocidio che molti ignoranti in questo sito non conoscono La metà della popolazione assassinata. Il regime finito dall intervento invasione dei vietcong comunisti. Sono avvilito a leggere cosa scrivete, Siamo nel piccolo, si discute su una ingiustizia. Ma siete solo buoni a scrivere e a insultarvi: pagliacci. Sono stato iscritto a Dirpubblica. Ora non più. Non conosco Giancarlo Barra. Da buon idealista vorrei essere al suo posto. Andate a fanculo vigliacchi ---------- Messaggio inoltrato ---------- Da: Dirpubblica Date: 6 agosto 2015 00:25 Oggetto: Sig. Presidente, non firmi la conversione in legge del DL 78 On. Sergio Mattarella Presidente della Repubblica Palazzo del Quirinale - Roma Illustrissimo Signor Presidente, Le scrivo nella speranza che ancora non abbia apposto la Sua firma alla legge di conversione (AC 3262) del D.L. 19/06/2015, n. 78 (Disposizioni urgenti in materia di enti territoriali), approvata definitivamente dalla Camera dei Deputati, ieri 4 agosto 2015. Detto provvedimento contiene un articolo aggiunto dal Governo, non presente nel testo originario, il 4-bis, che, attraverso una complessa formulazione, rende possibile, in una Sede inappropriata, la facoltà per le Agenzie Fiscali di aggirare l'esito di un contenzioso durato 15 anni e (ciò che più conta) la Sentenza 37/2015 della Corte Costituzionale, ripristinando complessivamente 1.200 nomine dirigenziali dichiarate nulle dalla Giustizia Amministrativa. Si sta realizzando, quindi, quanto temevo nel momento in cui Le scrissi la mia prima lettera del 27/03/2015. Eppure Dirpubblica, aveva fatto presente alla forze parlamentari che una norma siffatta è in conflitto con l'art. 77, co. 2 della Costituzione rammentando loro la Sentenza 22 del 16/02/2012 attraverso la quale è stato ribadito che " … ai sensi dell'art. 77 Cost., i presupposti per l'esercizio senza delega della potestà legislativa da parte del Governo riguardano il d.l. nella sua interezza, inteso come insieme di disposizioni omogenee per la materia o per lo scopo. L'inserimento di norme eterogenee all'oggetto o alla finalità del decreto spezza il legame logico-giuridico tra la valutazione fatta dal Governo dell'urgenza del provvedere ed i provvedimenti provvisori con forza di legge, di cui alla norma costituzionale citata". Ciò senza considerare che detto articolo 4-bis è una norma particolarmente farraginosa che si sovrappone ad un tessuto già molto complicato di norme preesistenti e alla vigilia dell'ennesima riforma della P.A. e della dirigenza pubblica italiana. Oltre al caos che essa già sta per determinare, si moltiplicherà il contenzioso in tutte le 110 sedi provinciali delle agenzie fiscali, dove dovrà essere applicata. Tutto questo con il pretesto che, diversamente, continuerebbe la fase di stallo delle Agenzie Fiscali iniziata subito dopo la pubblicazione della citata sentenza 78/2015 della Corte Costituzionale. Ma ciò è falso, sig. Presidente! Il lavoro nelle Agenzie fiscali non è affatto fermo, anzi esso continua grazie all'abnegazione e alla forza di reazione alle innumerevoli avversità cui sono esposti circa 60.000 addetti fra dirigenti veri, funzionari e impiegati. Se esiste un ostacolo questo è determinato a valle, all'atto della firma degli atti già predisposti, ove ci si impatta nella colpevole disorganizzazione delle Agenzie. Esse, infatti, non hanno subito alcun improvviso accidente, bensì si sono rese responsabili di un predeterminato disastro gestionale. Le nomine incriminate non sono state dichiarate illegittime, ora, dalla Corte Costituzionale, bensì esse sono state riconosciute nulle nel 2011, ben quattro anni fa (si veda la sentenza Tar Lazio, Sezione 2a, n. 6884 depositata il 01/08/2011, oramai definitiva). A tale pronunciato immediatamente esecutivo non ha fatto riscontro alcun atto di sana diligenza amministrativa, bensì si è perseverato negli errori continuando, fino a marzo di quest'anno, a produrre dirigenti illegittimi. Ciò ha scoraggiato e diviso il Personale (dirigenti compresi). Per tutte queste ragioni, sig. Presidente, La prego di voler considerare l'opportunità di rinviare alla Camere la legge di conversione del d.l. 78/2015. Nel ringraziarLa per l'attenzione, Le invio i più cordiali saluti. Roma, 5 agosto 2015 Giancarlo Barra - Segretario Generale della Federazione DIRPUBBLICA Dirpubblica Federazione del Pubblico Impiego Via G. Bagnera 29, Roma Tel. (+39) 06 5590699 Fax. (+39) 06 5590833 P.IVA 04919551004 www.dirpubblica.it | |
Da: Ermanino | 06/08/2015 14:59:38 |
buone vacanze anche a lei, esimio dirigente | |
Da: bla bla bla | 06/08/2015 15:06:33 |
sono già stato in vacanza( per te ferie) | |
Da: LEO | 06/08/2015 15:09:03 |
Riorganizzazione interna in applicazione della spending review La presente informativa riepiloga e sintetizza quanto già comunicato negli incontri del 30 luglio e del 3 agosto 2015. L'art. 23-quinquies, comma 1, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135 (cosiddetta spending review), impone alle agenzie fiscali di operare la riduzione del numero degli uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche. In particolare detta norma prevede che l'organico del personale dirigenziale di seconda fascia dell'Agenzia delle Entrate non superi il rapporto di 1 su 40 rispetto al nuovo organico del personale non dirigente (quest'ultimo a sua volta rideterminato assicurando una riduzione di spesa pari almeno al 10% di quella corrispondente all'organico precedente). Nel corso del 2013 e del 2014 sono state adottate misure organizzative che hanno coinvolto le strutture centrali e regionali preposte alle attività indirette anche al fine di eliminare sovrapposizioni e duplicazioni a seguito dell'avvenuta incorporazione dell'Agenzia del Territorio. Il numero delle posizioni dirigenziali si è ridotto di 196 unità . Nel 2015, per dare completa attuazione alle disposizioni di legge richiamate, l'Agenzia intende procedere a una ulteriore riduzione di posizioni dirigenziali, assicurando, nel contempo, la funzionalità operativa del nuovo assetto con l'istituzione delle posizioni organizzative di livello non dirigenziale previste dall'art. 23-quinquies del citato decreto-legge n. 95/2012. Il piano di riorganizzazione istituisce le seguenti posizioni organizzative previste dalla legge: - le aree specialistiche degli uffici controlli delle DP di prima e seconda fascia per un totale di 107 unità (tab. 1 e 2) e le quattro aree accertamento decentrate preposte a comprensori territoriali subprovinciali di particolare rilevanza economico-fiscale (Castellamare di Stabia, Empoli, Gioia del Colle e Rivoli); - gli uffici territoriali ubicati in città diverse dal capoluogo di provincia e l'ufficio territoriale di Torino 4 (DP II di Torino) per un totale di 53 posizioni (tab. 3); - il settore Gestione banche dati e servizi tecnici (mentre il settore Servizi all'utenza diventa un reparto) nei 23 uffici provinciali-Territorio di medie dimensioni (tab. 4). Altre due posizioni sono previste nell'ambito della Direzione Centrale Accertamento, e più in particolare all'interno dell'ufficio Ruling internazionale (una a Roma e l'altra a Milano) i cui compiti, insieme a quelli dell'Ufficio Analisi vengono adeguati alle previsioni contenute nella decretazione delegata attuativa della legge delega di riforma del sistema fiscale (per via di tale adeguamento i due uffici sono, rispettivamente, ridenominati Ufficio accordi preventivi e controversie internazionali e Ufficio analisi e strategie di comunicazione e cooperative rafforzata). Complessivamente, l'operazione comporta una riduzione di 210 posizioni dirigenziali e l'istituzione di 189 posizioni organizzative. Ulteriori misure organizzative riguardano le strutture centrali, già interessate da interventi di razionalizzare all'indomani dell'operazione di incorporazione dell'Agenzia del territorio, per una migliore distribuzioni delle funzioni nell'ambito delle stesse. Pertanto viene soppressa la Direzione Centrale Pubblicità Immobiliare e Affari Legali le cui attribuzioni vengono ricondotte all'interno della Direzione Centrale Catasto e Cartografia (che aggiunge alla sua denominazione il riferimento ai Servizi di pubblicità immobiliare) e della Direzione Centrale Affari Legali e Contenzioso per la parte strettamente legata al contenzioso. Inoltre passa alla Direzione Centrale Affari Legali e Contenzioso l'ufficio Riscossione finora incardinato nella Direzione Centrale Accertamento. In relazione poi a nuovi adempimenti previsti sempre dalla legge delega di riforma del sistema fiscale vengono istituiti due nuovi uffici, uno nella Direzione 2 Centrale Accertamento (per la gestione delle attività relative al regime di adempimento collaborativo) e un altro nella Direzione Centrale Normativa (per la gestione delle istanze di interpello formulate dalle imprese per i nuovi investimenti di ammontare non inferiore a trenta milioni di euro). Con gli interventi di riorganizzazione sopra esposti viene data completa attuazione alle disposizioni contenute nel decreto-legge n. 95/2012. La riduzione complessiva del numero delle posizioni dirigenziali porta l'organico dirigenziale di 2^ fascia dell'Agenzia delle entrate a 1.050 posizioni rispetto alle 1.095 previste dal citato decreto-legge e dal decreto del Ministro dell'economia e delle finanze dell'8 novembre 2012. Di seguito le tabelle sopra | |
Da: Junk Panena | 06/08/2015 15:09:16 |
per ex territorio: mi puoi postare per favore l'elenco degli uffici di quella tabella 4? Grazie | |
Da: reggenza | 06/08/2015 15:09:26 |
la reggenza temporanea sarà consentita solo in caso di decesso improvviso del titolare | |
Da: LEO | 06/08/2015 15:11:35 |
Riorganizzazione interna in applicazione della spending review La presente informativa riepiloga e sintetizza quanto già Comunicato negli incontri del 30 luglio e del 3 agosto 2015. L'art. 23-quinquies, comma 1, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135 (cosiddetta spending review), impone alle agenzie fiscali di operare la riduzione del numero degli uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche. In particolare detta norma prevede che l'organico del personale dirigenziale di seconda fascia dell'Agenzia delle Entrate non superi il rapporto di 1 su 40 rispetto al nuovo organico del personale non dirigente (quest'ultimo a sua volta rideterminato assicurando una riduzione di spesa pari almeno al 10% di quella corrispondente all'organico precedente). Nel corso del 2013 e del 2014 sono state adottate misure organizzative che hanno coinvolto le strutture centrali e regionali preposte alle attività indirette anche al fine di eliminare sovrapposizioni e duplicazioni a seguito dell'avvenuta incorporazione dell'Agenzia del Territorio. Il numero delle posizioni dirigenziali si è ridotto di 196 unità . Nel 2015, per dare completa attuazione alle disposizioni di legge richiamate, l'Agenzia intende procedere a una ulteriore riduzione di posizioni dirigenziali, assicurando, nel contempo, la funzionalità operativa del nuovo assetto con l'istituzione delle posizioni organizzative di livello non dirigenziale previste dall'art. 23-quinquies del citato decreto-legge n. 95/2012. Il piano di riorganizzazione istituisce le seguenti posizioni organizzative previste dalla legge: - le aree specialistiche degli uffici controlli delle DP di prima e seconda fascia per un totale di 107 unità (tab. 1 e 2) e le quattro aree accertamento decentrate preposte a comprensori territoriali subprovinciali di particolare rilevanza economico-fiscale (Castellamare di Stabia, Empoli, Gioia del Colle e Rivoli); - gli uffici territoriali ubicati in città diverse dal capoluogo di provincia e l'ufficio territoriale di Torino 4 (DP II di Torino) per un totale di 53 posizioni (tab. 3); - il settore Gestione banche dati e servizi tecnici (mentre il settore Servizi all'utenza diventa un reparto) nei 23 uffici provinciali-Territorio di medie dimensioni (tab. 4). Altre due posizioni sono previste nell'ambito della Direzione Centrale Accertamento, e più in particolare all'interno dell'ufficio Ruling internazionale (una a Roma e l'altra a Milano) i cui compiti, insieme a quelli dell'Ufficio Analisi vengono adeguati alle previsioni contenute nella decretazione delegata attuativa della legge delega di riforma del sistema fiscale (per via di tale adeguamento i due uffici sono, rispettivamente, ridenominati Ufficio accordi preventivi e controversie internazionali e Ufficio analisi e strategie di comunicazione e cooperative rafforzata). Complessivamente, l'operazione comporta una riduzione di 210 posizioni dirigenziali e l'istituzione di 189 posizioni organizzative. Ulteriori misure organizzative riguardano le strutture centrali, già interessate da interventi di razionalizzare all'indomani dell'operazione di incorporazione dell'Agenzia del territorio, per una migliore distribuzioni delle funzioni nell'ambito delle stesse. Pertanto viene soppressa la Direzione Centrale Pubblicità Immobiliare e Affari Legali le cui attribuzioni vengono ricondotte all'interno della Direzione Centrale Catasto e Cartografia (che aggiunge alla sua denominazione il riferimento ai Servizi di pubblicità immobiliare) e della Direzione Centrale Affari Legali e Contenzioso per la parte strettamente legata al contenzioso. Inoltre passa alla Direzione Centrale Affari Legali e Contenzioso l'ufficio Riscossione finora incardinato nella Direzione Centrale Accertamento. In relazione poi a nuovi adempimenti previsti sempre dalla legge delega di riforma del sistema fiscale vengono istituiti due nuovi uffici, uno nella Direzione Centrale Accertamento (per la gestione delle attività relative al regime di adempimento collaborativo) e un altro nella Direzione Centrale Normativa (per la gestione delle itanze di interpello formulate dalle imprese per i nuovi investimenti di ammontare non inferiore a trenta milioni di euro). Con gli interventi di riorganizzazione sopra esposti viene data completa attuazione alle disposizioni contenute nel decreto-legge n. 95/2012. La riduzione complessiva del numero delle posizioni dirigenziali porta l'organico dirigenziale di 2^ fascia dell'Agenzia delle entrate a 1.050 posizioni rispetto alle 1.095 previste dal citato decreto-legge e dal decreto del Ministro dell'economia e delle finanze dell'8 novembre 2012. Di seguito le tabelle sopra | |
Da: Ex Territorio x junk | 06/08/2015 15:14:52 |
Cosenza Caserta Salerno Bologna Udine Genova Bergamo Pavia Varese Alessandria cuneo Foggia Lecce Cagliari Catania Messina Firenze Perugia Padova Treviso Venezia Verona Vicenza | |
Da: Junk Panena | 06/08/2015 15:19:29 |
Grazie ;) Io la interpreto così: queste POS così istituite saranno DEFINITIVE, ovvero non faranno parte della futura dotazione dirigenziale, ANCHE A SEGUITO DELL'ESPLETAMENTO DEL CONCORSO.... I direttori degli uffici provinciali-territorio, ove non già insidiati e ovviamente "regolari" saranno "reggenti" (uso ancora questo termine) con posizione organizzative TEMPORANEE in attesa dell'espletamento del concorso.... | |
Da: Aspettate a cantare vittoria | 06/08/2015 15:24:15 |
Non siete dirigenti e non potete arrogarvi il diritto di esserlo, è triste lavorare come POS, POT o come cazzo volete chiamarle; meglio essere quello che si è meritati di essere e camminare a testa alta senza la certezza di sapere che qualsiasi vostro interlocutore, colleghi e contribuenti, è consapevole che siete stati dichiarati illegittimi dalla corte costituzionale.... la POS e la POT o meglio la PORK sarà una triste etichetta professionale.... | |
Da: Ex Territorio | 06/08/2015 15:24:38 |
Ok per la prima parte. Per la seconda a seguito riorganizzazione agenzia gli ex uffici territorio dovranno essere accorpati con l'agenzia entrate. Quindi non avrebbe senso la presenza di due dirigenti (specialmente per gli uffici di piccola dimensione). Dovrebbero dipendere tutti dalla direzione provinciale entrate. | |
Da: Junk Panena | 06/08/2015 15:27:54 |
Forse è così, anche perché il documento sopra postato parla espressamente del taglio di 210 posizioni dirigenziali (che non sono poche....) a fronte dell'istituzione di queste 195 POS "definitive".... Per cui è come la pensavo io (e come l'avevo sentita per vie traverse da Roma già nei giorni scorsi): COME SEMPRE ACCADUTO NEGLI ULTIMI 20 ANNI FANNO IL CULO A NOI DELL'EX CATASTO.... Dimmi una cosa: si sa niente di cosa avviene negli uffici di GRANDI dimensioni? | |
Da: X LEO | 06/08/2015 15:33:30 |
E le POS relative alle tabelle 1 e 2 quali sono? | |
Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 259, 260, 261, 262, 263, 264, 265, 266, 267, 268, 269, ..., 1894, 1895, 1896, 1897, 1898, 1899 - Successiva >>