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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: La serva della gleba29/09/2017 18:20:40
AUDIZIONE CGIL
DDL AS 2837
DISPOSIZIONI CONCERNENTI LA RIORGANIZZAZIONE
DELLE AGENZIE FISCALI
La CGIL ha sempre guardato alla questione fiscale come centrale per definire la qualità della nostra democrazia e della nostra economia. L'equità del sistema impositivo e l'efficacia del prelievo fiscale sono condizioni necessarie da un lato a garantire una giusta redistribuzione secondaria del reddito diminuendo le diseguaglianze, dall'altro per utilizzare la leva fiscale come strumento di politica industriale.
Il sistema agenziale, istituito con il Dlgs 300 del 1999, alla definizione del quale la CGIL ha positivamente partecipato, ha rappresentato una svolta importante in tema di legislazione fiscale e di innovazione della Pubblica Amministrazione, e, attraverso l'impostazione di
organismi esterni al Ministero con finalità specifiche, ha prodotto importanti risultati negli anni, potenziando l'accertamento e allargando per questa via la platea dei contribuenti.

Il ddl S.2837, in discussione al Senato, posto alla nostra attenzione e alle nostre osservazioni, si pone l'obiettivo di una totale revisione della disciplina delle Agenzie Fiscali,
con lo scopo dichiarato di dotarle di maggiore autonomia in materia finanziaria, organizzativa e di gestione del personale ed allo stesso tempo rafforzare la supervisione del
Ministero dell'Economia e delle Finanze. Pur apprezzando che il funzionamento e l'assetto
delle Agenzie Fiscali siano di nuovo al centro dell'attività legislativa, riteniamo di dover esprimere un giudizio critico sull'impianto generale del disegno di legge.

Il ddl prefigura, per la realizzazione degli obiettivi dichiarati, a partire dalla piena autonomia nella gestione delle risorse e del personale, un processo che, a legislazione vigente, può essere reso possibile solo a seguito dello snaturamento della natura pubblica  del sistema delle Agenzie Fiscali e della sua trasformazione in Ente Pubblico Economico.

Si tratta di un disegno sul quale nel tempo abbiamo già dichiarato la nostra contrarietà e denunciato i rischi che ne deriverebbero per la tutela degli interessi generali della collettività.
La Cgil non condivide tale scelta per un duplice ordine di motivi:
- la natura del ruolo e dei servizi propri delle Agenzie fiscali reclama lo status di amministrazione pubblica e tale natura deve essere salvaguardata;
- la conseguenza della trasformazione in senso privatistico snaturerebbe la macchina fiscale e porterebbe la conseguente uscita del rapporto di lavoro dei dipendenti dalla tutela del CCNL delle Funzioni Centrali e dalle tutele previste per i lavoratori dipendenti dalle Pubbliche Amministrazioni ponendo l'esigenza di modificare le condizioni contrattuali, il rapporto di lavoro e la sua stessa natura.
Da molto tempo ormai tutte le OO.SS, e per ultimo con l'Accordo del 30 novembre ultimo scorso firmato dalle OO.SS. e dal Governo hanno  sostenuto la necessità di ribaltare la prevalenza dello strumento normativo (legislativo e regolamentare) su quello negoziale, sulle materie che concernono il rapporto di lavoro pubblico.
Il DDL in esame affida al regolamento di amministrazione, deliberato dal comitato di gestione su proposta del direttore dell'agenzia e sottoposto al ministro vigilante, la disciplina
di importanti materie che devono invece rientrare nella titolarità del contratto collettivo e conseguentemente essere oggetto di confronto tra le parti, anche secondo la nuova formulazione del D.lgs. 165/2001.
Il regolamento di amministrazione, oltre a disciplinare alcune materie già previste dall'art 71 Dlgs 300/99, avrebbe infatti il compito di individuare apposite posizioni organizzative non dirigenziali e di fissare le relative regole di accesso, di individuare criteri per la valutazione delle conoscenze professionali e delle capacità tecniche e manageriali finalizzata al conferimento degli incarichi, di attribuire incentivi economici e progressioni economiche.
Si tratta di materie che hanno un forte impatto sull'attività dei lavoratori e sul funzionamento delle strutture dell'Agenzia. Esse saranno regolamentate con atti unilaterali di carattere amministrativo, che sarebbero così sottratte alla sede negoziale non essendo previsto il confronto né preventivo né successivo con le OO.SS.
In sintesi, non possiamo condividere il fatto che si prefiguri un sistema in cui il confronto tra il ministero vigilante e il management dell'agenzia si sostituisca ai processi negoziali.
Nelle Agenzie il confronto con le OO. SS. e l'accordo sull'utilizzo degli incentivi economici è ancora più importante che in altre Amministrazioni, data la natura delle risorse economiche assegnate a seguito del raggiungimento di determinati obiettivi.
Riteniamo imprescindibile ripristinare anche su questo tema i livelli di autonomia gestionale e quindi riportare dentro l'Agenzia tutta la procedura negoziale, partendo dalla centralità della organizzazione del lavoro.
Si tratterebbe, ove venisse confermato nel corso dell'iter parlamentare, di un passo indietro rispetto al contenuto del confronto avviato presso l'ARAN per il rinnovo del CCNL del nuovo comparto delle Funzioni Centrali, che, nelle apposite sezioni contrattuali potrà operare per il necessario riconoscimento all'autonomia organizzativa e funzionale delle Agenzie.
Un confronto che vede le OO.SS. impegnate a restituire la piena titolarità della contrattazione e del confronto tra le parti, limitando in maniera significativa l'intervento legislativo su importanti materie che hanno una ricaduta sui lavoratori, partendo proprio dalla definizione dei comparti di contrattazione.
Altre soluzioni, come quelle presenti nel DDL dell'apposito comparto di contrattazione, abbisognerebbero di modifiche legislative e di una tempistica che allontanerebbe ancora di
più il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro collocandosi in contrasto con i contenuti del CCNQ firmato da ARAN e le Organizzazioni Sindacali.
Per quanto riguarda le regole per l'accesso alla dirigenza, da considerare all'interno di un processo di valorizzazione professionale che include anche le posizioni organizzative di livello non dirigenziale per lo svolgimento di incarichi professionali di elevata responsabilità,
alta professionalità o elevata specializzazione, l'Agenzia ha già dimostrato in passato di non
essere in grado di dotarsi di strumenti idonei.
In proposito ricordiamo la sentenza della Corte Costituzionale che obbliga tutti i soggetti a confrontarsi su tale delicata materia; l'aumento dei livelli di flessibilità e trasparenza nella gestione di questa partita è indispensabile. Anche su questo punto il DDL non fornisce quelle risposte necessarie per ripristinare quel clima di serena convivenza tra il personale coinvolto in tale problematica.
Il disegno di legge percorre il sentiero di aumento della compliance intrapreso negli ultimi anni da una serie di norme in tema di fisco. E' corretto inserire l'adempimento spontaneo tra gli obiettivi dell'Agenzia, perché in mancanza di questo indicatore può diventare più importante per la stessa Agenzia recuperare i mancati versamenti anziché "accompagnare" il contribuente in un percorso di correttezza fiscale e di giusto pagamento adempiuto al giusto momento.
La CGIL continua ad essere convinta che il modo migliore di combattere l'evasione sia prevenirla in quanto i dati dimostrano (si veda la composizione del "magazzino" di Equitalia)
che una volta consumata, per una serie di motivi l'evasione è molto difficile da recuperare.
Va da sé che la compliance deve continuare ad essere affiancata dalla lotta all'evasione e all'elusione fiscali al fine di recuperare il non versato.
La lotta all'evasione deve continuare ed essere temuta da quei tanti -purtroppo- contribuenti
che non si convinceranno a versare spontaneamente quanto dovuto. Continuare a tollerare
gli evasori fiscali renderebbe inutile, e forse addirittura frustrante, la fedeltà fiscale spontanea dei contribuenti onesti.

Da: 1,1 29/09/2017 18:31:18
La cigl come Cossiga, soffre di disturbo bipolare, a momenti depressa e in altri gioconda. Così imparate a colludere con la politica (autorità politica è espressione troppo fantozziana per ripeterla, anche perché quello autorevole purtroppo è morto)

Da: Capra capreeee 29/09/2017 19:19:06
Mi chiedo una cosa leggendo gli interventi dei vari sindacati.

La domanda è : ma perché non si occupano solo del loro mandato istituzionale (cioè difendere i lavoratori e mediare con la parte datoriale per la garanzia dei diritti)?

Invece no, tutte dicono la loro sull'organizzazione solo in chiave di lotta all'evasione.

Ma la politica fiscale è di competenza del governo e questi sconfinano in un campo che non gli compete.

Saranno o meno cazzi del governo di turno se scegliere di lottare o no contro l evasione? 

Da: La serva della gleba 29/09/2017 19:30:15
È  vero che sconfinano ma è vero che nessun governo l'ha mai fatta e come cittadini abbiamo diritto ad esserne informati.
Il tempo che verrà per noi lavoratori sarà durissimo non fissee altro per l'incertezza .

Da: La serva della gleba29/09/2017 19:55:56
Documento dell'Unione Generale del Lavoro di analisi del disegno di legge 2837,
contenente disposizioni sulla riorganizzazione delle agenzie fiscali
Considerazioni generali
Il disegno di legge n. 2837 cambia il verso del sistema di riforme amministrative che il governo sta attuando,
poiché considera non più l'amministrazione nel suo complesso ma una singola, sebbene importante, parte
di essa.
Ciò posto, si ritiene che le profonde modifiche apportate producono un sensibile cambiamento delle
Agenzie fiscali sia per quanto attiene alla "mission" che alla disciplina del rapporto del lavoro del personale.
Non vi è dubbio che costruire un modello di amministrazione orientata a prestare il proprio servizio
istituzionale al cittadino, cliente e utente, rappresenta un sostegno alla creazione di sviluppo e occupazione
nel nostro Paese.
Ed, infatti, uno degli obbiettivi giustamente perseguiti dalla riforma è quello di stimolare lo spontaneo
assolvimento degli obblighi tributari rendendo nel contempo gli adempimenti fiscali meno complicati.
Fermo restando quanto sopra, si ritiene tuttavia che l'istituto della "compliance, mutuato dai sistemi fiscali
dei paesi scandinavi, che per tradizione e cultura sono Nazioni molto diverse dalla nostra, sia un po'
enfatizzato nel disegno di legge rispetto alla effettiva esigenza di contrastare efficacemente l'evasione
attraverso un rafforzamento ed un miglioramento della qualità dei controlli, in modo da ridistribuire più
equamente il peso fiscale tra tutti i cittadini.
Aggiungasi, inoltre, che tutte le iniziative volte a favorire l'adempimento spontaneo del contribuente
raggiungono più facilmente l'effetto desiderato, se viene attuata una significativa riduzione del carico
fiscale, oggi concretamente sostenuto in misura proporzionalmente maggiore dai lavoratori dipendenti e
dai pensionati rispetto ad altre categorie produttive e se viene eliminato il caos normativo tuttora
esistente.
Si valuta quindi positivamente l'obbiettivo inserito nella riforma di "conferire maggiore stabilità e certezza
al sistema fiscale" in linea con alcune raccomandazioni contenute nei rapporti commissionati all'Ocse ed al
Fondo monetario internazionale (FMI) sullo stato dell'amministrazione finanziaria italiana pubblicato nel
luglio 2016.
Peraltro, forse una maggiore attenzione avrebbe potuto essere prestata a quella parte di raccomandazioni
che si è soffermata sull'esigenza di un maggior coordinamento nel settore dei controlli fiscali stante la
sovrapposizione dei ruoli tra i vari enti coinvolti nell'accertamento di alcuni tributi, come ad esempio l'Iva.
Le innovazioni più radicali e rilevanti del disegno di legge riguardano le misure organizzative proposte per
rafforzare l'autonomia delle agenzie fiscali in materia finanziaria, con particolare riferimento
all'ordinamento ed ai rapporti di lavoro del personale.
Documento aggiornato al 27 settembre 2017 Pagina 2
Questa Organizzazione sindacale apprezza il tentativo di riportare nuovamente nell'ambito di un separato
comparto di contrattazione il rapporto di lavoro dei dipendenti delle agenzie fiscali, in considerazione della
peculiarità delle funzioni svolte e delle specifiche professionalità presenti nei predetti enti.
Di contro destano perplessità i mezzi e gli strumenti utilizzati per realizzare la piena autonomia gestionale,
la cui attuazione è destinata ad incidere profondamente sull'attuale assetto organizzativo.
In altri termini, nel disegno di legge esaminato, viene conferita al direttore di ciascuna agenzia fiscale ed al
relativo comitato di gestione, il potere, per la verità caratterizzato da amplissima discrezionalità, di
introdurre, anche in deroga al decreto legislativo 30 marzo 2001,n.165, innovative e radicali disposizioni in
tutta una serie di materie di fondamentale rilevanza.
Trattasi, a parere di questa Organizzazione di un esteso potere affidato al vertice amministrativo, con una
specie di norma in bianco suscettibile di essere riempita di qualsivoglia contenuto, con inevitabili potenziali
rischi di "autoreferenzialità", nonostante i propositi positivi tutti volti a disegnare una amministrazione
orientata ai risultati.
Un cenno particolare merita l'accesso alla qualifica dirigenziale, con la previsione, "di dubbia
costituzionalità", di un apposito concorso riservato al personale in servizio presso l'Agenzia che deve tener
conto, nell'esame per titoli, della valutazione conseguita negli anni precedenti.
Al riguardo, si osserva che sebbene l'entrata in vigore della nuova normativa sia stabilita a brevissimo
termine, il sistema di reclutamento così prefigurato manca del necessario raccordo con la messa in atto di
un compiuto e soprattutto efficace sistema di valutazione.
Analogo ragionamento vale per il conferimento di posizioni organizzative temporanee di livello non
dirigenziale, soggetta a valutazione annuale e attribuita previa verifica della prestazione lavorativa del
funzionario oltre che delle capacità e del merito degli interessati.
Nella proposta di legge viene confermata la centralità delle disposizioni che riguardano le posizioni
organizzative temporanee istituite all'indomani della nota sentenza 37/2015 della Corte Costituzionale al
fine di far fronte ad una situazione eccezionale per un tempo ed in un ambito delimitati.
Le posizioni organizzative temporanee sono però ben diverse da una autonoma categoria di quadri
intermedi fra funzionari e dirigenti, da tempo richiesta da questo Sindacato nella prospettiva di un reale
sviluppo di carriera idoneo a motivare il personale.
Non si concorda poi con le modifiche volte ad aumentare la percentuale degli incarichi di natura
dirigenziale, conferiti ai sensi dell'art.19, comma 6, al personale esterno, che essendo "nominato" si
distingue il più delle volte per un certo grado di affiliazione politica.
Infine, l'UGL ritiene che l'obbiettivo di modernizzare e rendere più efficiente l'amministrazione finanziaria
avrebbe potuto essere realizzato con una riforma più coraggiosa, valorizzando gli elementi distintivi della
tipicità delle complesse funzioni svolte dal personale.
Documento aggiornato al 27 settembre 2017 Pagina 3
L'istituzione di quadri intermedi e di specifici ruoli professionali quali avvocati o chimici, inseriti in separate
aree contrattuali, rappresenterebbero un investimento nelle competenze per recuperare la competitività
dell'intero sistema.
Analisi dell'articolato
Articolo Contenuto Osservazioni
Art. 1 - Finalità Le norme sono finalizzate a potenziare
l'efficienza delle agenzie fiscali con
l'obiettivo di garantire l'effettività del
gettito fiscale e di incrementare il livello di
adempimenti spontanei.
Gli obiettivi della norma sono
condivisibili; certo sul sistema fiscale
italiano pesa una iniquità di partenza (i
lavoratori dipendenti e i pensionati sono
soggetti ad una pressione
proporzionalmente maggiore rispetto ai
titolari di redditi da capitale) e l'impatto
del sommerso.
Art. 2 -
Modifiche al dlgs
30 luglio 1999, n.
300
Sono apportate le seguenti modifiche al
dlgs 300/1999 (riforma dell'organizzazione
di Governo, a norma della legge 59/1997; si
tratta della cosiddetta riforma Bassanini):
a) È aggiunto un comma all'articolo 8,
per effetto del quale le agenzie fiscali
svolgono attività a carattere tecnicooperativo
per l'Unione europea;
b) All'articolo 10, sono riconosciuti livelli
rafforzati di autonomia alle agenzie fiscali;
c) All'articolo 59, dedicato ai rapporti fra
Ministero delle finanze e
dell'amministrazione fiscale (oggi
Ministero dell'economia), si rafforzano: i
richiami agli adempimenti spontanei; alle
azioni di contrasto all'evasione fiscale, alle
frodi e agli illeciti; alla sottoscrizione di
convenzioni per la redazione di mappe di
rischio con definizione per ciascuna
agenzia fiscale degli indicatori di
produttività, qualità, tempestività,
complessiva efficacia ed efficienza
gestionale. Altresì, si riducono da tre ad
uno i capitoli che vanno a comporre l'unità
previsionale con riformulazione della
quota incentivante derivante dal gettito;
d) All'articolo 60 si riducono da 45 a 30 i
giorni per l'approvazione delle
deliberazione del comitato di gestione
delle agenzie fiscali;
e) Cambia l'articolo 61, relativo ai
principi generali che regolano l'attività
delle agenzie fiscali; esse hanno
autonomia statutaria, di bilancio,
contabile, finanziaria e patrimoniale,
regolamentare e in materia di personale.
Le agenzie fiscali sono tenute a garantire la
Le modifiche apportate producono un
sensibile cambiamento all'interno del
sistema delle agenzie fiscali, sia per
quanto attiene alla mission che nella
definizione del rapporto di lavoro del
personale. Il tentativo di rafforzare
l'autonomia delle agenzie appare
corretto, alla luce della delicatezza della
funzione svolta. Da valutare con
attenzione l'estensione della durata degli
incarichi da tre a cinque anni, così come
l'effettiva disponibilità di risorse per
poter operare al meglio.
Documento aggiornato al 27 settembre 2017 Pagina 4
massima trasparenza ed organizzano i
servizi di assistenza, consulenza e controllo
con l'obiettivo di facilitare gli adempimenti
tributari, riducendo l'invasività di controlli
ed adempimenti;
f) All'articolo 67, la durata in carica degli
organi (direttore, comitato di gestione e
collegio dei revisori) passa da tre a cinque
anni;
g) Cambia la disciplina che porta alla
nomina di un commissario straordinario, ai
sensi dell'articolo 69, in caso di mancato
raggiungimento degli obiettivi previsti in
convenzione per almeno due anni
consecutivi;
h) È inserito l'articolo 70-bis sulle regole
di finanziamento delle agenzie fiscali; si va
riferimento ad alcune percentuali sulle
entrate incassate indicate negli elenchi
allegati alla presente disposizione di legge;
è prevista anche una quota incentivante,
fra il 7,5 e il 9,5% per l'Agenzia delle
entrate e fra il 5,5 e il 7,5% per l'Agenzia
delle dogane e dei monopoli;
i) È sostituito l'articolo 71; si passa dal
vigente che fa riferimento al personale al
nuova formulazione che richiama
l'autonomia regolamentare. Il rapporto di
lavoro è regolato anche in deroga dal dlgs
165/2001 e dal contratto collettivo
nazionale nell'ambito di un comparto di
contrattazione dedicato; in ciascuna
agenzia si definisce una contrattazione
collettiva aziendale di secondo livello. Ogni
agenzia emana un proprio regolamento
con il quale: disciplina l'organizzazione e il
funzionamento dell'agenzia; detta le
norme per l'assunzione di personale, per
l'aggiornamento, per la formazione
professionale e per la valutazione dello
stesso, fissa le dotazioni organiche,
determina le regole per l'accesso alla
dirigenza, individua apposite posizioni
organizzative di livello non dirigenziale e le
regole per l'accesso, stabilisce i criteri per
la mobilità dei dirigenti e dei titolari di
posizioni organizzative non dirigenziali. Il
comma 4 detta i principi per la redazione
del regolamento di amministrazione, con
riferimento al reclutamento dei funzionari,
alla valutazione delle conoscenze
Documento aggiornato al 27 settembre 2017 Pagina
professionali e manageriali, alla
definizione delle posizioni organizzative di
livello non dirigenziale, all'individuazione
delle strutture di vertice a livello centrale e
regionale, all'accesso alla qualifica
dirigenziale;
l) Sono aggiunti gli elenchi A e B,
richiamati all'articolo 70-bis.
Art. 3 -
Modifiche al dlgs
30 marzo 2001,
n. 165
Le disposizioni del dlgs 165/2001 si
applicano anche alle agenzie fiscali, salvo
quanto previsto dal dlgs 300/1999. I limiti
nella assegnazione di incarichi di funzioni
dirigenziali (articolo 19) sono elevati fino al
20% per quelli di prima fascia e al 15% per
quelli di seconda fascia.
Le modifiche apportate con l'articolo 3
sono consequenziali a quanto disposto
con il novellato articolo 71 del dlgs
300/1999.
Art. 4 -
Modifiche
statutarie e
regolamentari
Le agenzie fiscali sono tenute ad adeguarsi
entro novanta giorni dalla data di entrata
in vigore della presente legge.
Da valutare la congruità del tempo a
disposizione per apportare tutte le
modifiche richieste agli statuti e ai
regolamenti.
Art. 5 -
Disposizioni
abrogative e di
coordinamento
Il comma 1 prevede che, a decorrere dal 1°
gennaio 2018, non si applicano le
disposizioni in materia di riversamento al
bilancio dello Stato degli avanzi di gestione
conseguiti. Il comma 2 indica i commi (da
74 a 77) dell'articolo 1 della legge
266/2005 che sono abrogati a decorrere
dal 1° gennaio 2018. Il comma 3 indica i
commi da 1 a 7 dell'articolo 1 del dlgs
157/2015 (misure per la revisione della
disciplina dell'organizzazione delle agenzie
fiscali). Per effetto del comma 4, a
decorrere dalla attività svolta dal 1°
gennaio 2018 cessano di avere
applicazione le disposizioni
sull'assegnazione di risorse (art. 12, dl
79/1997). Il comma 5 aggiunge un periodo
al comma 11 dell'articolo 1 del dlgs
157/2015, relativamente al processo di
integrazione operativa fra Agenzia delle
dogane e Azienda autonoma dei monopoli
di Stato. Il comma 6 sostituisce il comma 2
dell'articolo 70 del dlgs 300/1970, con
riferimento all'accreditamento dei
finanziamenti su apposita contabilità
speciale. Il comma 7 integra, per l'anno
2018, le risorse determinate secondo
quanto specificato dall'articolo 70-bis del
dlgs 300/1999.
Si tratta di una disposizione transitoria.
Art. 6 -
Disposizioni
transitorie e finali
Le disposizioni di cui all'articolo 70-bis del
dlgs 300/1999 si applicano a partired all'esercizio 2018.

Da: mooooo29/09/2017 20:00:04
So cazzi vostriiiiiiii!!!!!!!!!!!! Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahzhzhzhzhzzhzhhzzhzhzhhzzhzhzhhzzhzhhzhzhzzhzhhzzhzhhzzhzhhzhzhzhzhzhzhz

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Da: Capra capreeee 29/09/2017 20:00:11
Serva ce la smetti con il tuo estremismo e la tua ortodossia?!!!!

La leva fiscale (maggiore o minore tassazione/ aumento o rallentamento dei controlli) è una scelta di politica macroeconomica di cui il mef è titolare. Punto!!!!
E, nello specifico, la lotta all'evasione una scelta di politica economica (garantire la redistribuzione del reddito e l'equità sociale) scritta nella nostra costituzione di stampo socialista e di matrice cattolica di cui il governo eletto ha la piena e leggittima titolarità di azione?

Lo volete capire o no anziché fare i wahabbiti ultraortodossi del sistema fiscale?

Vogliamo rientrare ciascuno nel proprio ruolo o no?

Noi siamo dipendenti della macchina fiscale e ci viene chiesto solo di agire con correttezza buona fede trasparenza e lealtà. Punto!!!

Non siamo degli esaltati pronti a farsi saltare in aria con la promessa di 72 vergini

Da: La serva della gleba29/09/2017 20:13:20
le 72 vergini possono interessare te non me, ad ogni modo vista l'inconciliabilità delle nostre posizioni vediamo di concentrarci sul tema del forum che si è allargato già abbastanza.
Come lavoratori del fisco abbiamo diritto di prendere parte al processo di riorganizzazione in atto. Questo non è un forum politico e le divagazioni sono state eccessive. Se possibile ci confrontiamo sui contenuti della riforma.

Da: gli incarichi dirigenziali29/09/2017 20:14:01
SONO LEGITTIMI!!!!!!!

Da: gli incarichi dirigenziali29/09/2017 20:15:22
Saranno valutati come titoli preferenziali e pertanto LEGITTIMI!!!

Da: gli incarichi dirigenziali29/09/2017 20:18:16
RITORNERANNO!!!

Da: Capra capreeee 29/09/2017 20:19:15
Serva tu sei ignorante quanto una capra, non si tratta di conciliare nessuna posizione. Sconosci del tutto scienza delle finanze, politica economica ed economia politica.

Se hai imparato solo il diritto vai a fare la professione di avvocato e avrai maggiori soddisfazioni.

La tua ideologia è solo un principio di follia

Da: Xyz 29/09/2017 20:20:12
Ma gli incarichi assegnati sino al 2015 sono stati una vergogna che iGiudici hanno cancellato !

Da: Secondo 29/09/2017 20:28:35
me è sbagliato e fuorviante  introdurre  troppe divagazioni politiche in un forum che ha altre finalità tra le quali quella di indicare ai politici il pensiero di chi lavora in Agenzia e ritiene che le prospettive di riorganizzazione che sono state rese note siano del tutto inadeguate ad un reale processo di razionalizzazione della P.A. e sopratutto chiarire che la Costituzione va applicata non aggirata .

Da: gli incarichi dirigenziali29/09/2017 20:33:22
SONO LEGITTIMI!!! LA SENTENZA 37 UN INCIDENTE DI PERCORSO.....

Da: ORPO__UNICUM29/09/2017 20:36:43
La lotta per le prebende è in corso...a chi lecca di più


Si è svolto, stamane, un incontro informale fra il Presidente della VI Commissione Finanze al Senato, Senatore Marino, e il Segretario Generale della Federazione CONFSAL-SALFi, dott. Sebastiano Callipo, sulla riorganizzazione in atto, giusto ddl n. 2837.
Il Segretario Generale Callipo, in seno all'approfondimento tecnico-politico, oggetto dell'incontro di cui sopra, ha esposto al prefato Presidente l'apprezzamento del SALFi per il tentativo parlamentare di allineare il sistema agenziale, ovvero fiscale italiano, ai tempi del Paese, con la necessaria metamorfosi dei colleghi, da gabellieri a consulenti, al fine di ottimizzare il rapporto fisco-contribuenti e implementare il tasso di adeguamento spontaneo alle pretese erariali.


Per il Segretario Generale Callipo, trattasi di un disegno riformatore che necessita di diversi interventi garantisti di natura sostanziale e formale, afferenti, in particolare, la partecipazione sindacale (specie per la regolamentazione degli stilemi di incardinamento, nelle posizioni organizzative e nella dirigenza, per quanto afferisce alla valenza dei titoli nei concorsi interni, riservati al personale), il coinvolgimento motivazionale del personale, il sostegno della dirigenza interna all'Amministrazione Finanziaria, la totale comprensione della ratio del provvedimento in analisi, da partecipare ai diversi stakeholders, sì da indurne la condivisione, nonché la garanzia della conservazione della natura pubblica del sistema in rassegna ed un articolato sistema normato di garanzie, che preservi i lavoratori, su richiamati, da interventi regressivi, attinenti percorsi di carriera, sistemi di valutazione, costruzione di aree professionali et similia.
Il richiamato Segretario Generale, lungi dal condividere talune pesanti, isolate mistificazioni in corso, contro il conatus riformista in atto (es. presunta privatizzazione Agenzie, espropriazioni di diritti, messa a rischio di servizi e retribuzioni, pericoli afferenti l'attività accertativa, sanzionistica e riscossiva, presunto pericolo di creazione di un EPE, gestione troppo autonoma della leva fiscale e delle risorse umane, ecc.), ritiene, in linea con le posizioni formalizzate nei giorni scorsi dalla Segreteria Generale del SALFi, in sede di audizione presso la VI Commissione, che sia altamente strategico ripristinare, per il totale successo del processo riformista di cui sopra, un comparto di contrattazione dedicato al sistema agenziale, al fine di riconoscere meglio e tutelare altamente le professionalità tecniche necessarie a garantire quei risultati al sistema agenziale che il futuro del nostro Paese necessita.
Nel "cordiale informale incontro" di cui sopra, il Segretario Generale Callipo, accompagnato dal Vice Segretario Generale Toscano, ha sostenuto, motivatamente, l'opportunità storica di interpretare bene e applicare al meglio la "filosofia di fondo" che sorregge l'intento legislativo di cui si discorre, ovverosia il trade off, lo scambio, tra risultati e flessibilità e quindi la declinazione, ineludibile, di un inquadramento del personale particolare, pur nell'alveo della PA, ma che consenta di sfruttarne a fondo motivazioni e leve gestionali, in una cornice di garanzie pubbliche, atteso, fra l'altro, che, viene confermata, nel testo in rassegna, la separazione fra funzioni di indirizzo e controllo e gestione operativa del sistema fiscale.
In sintesi, si delinea, visto il profondo riassetto che il sistema fiscale ha subìto negli ultimi anni, con l'introduzione di sistemi accertativi avanzati, un'organizzazione fiscale e, quindi, amministrativa, modificata, fortemente potenziata, per obiettivi di massima efficienza ed efficacia, pregna di regole più flessibili di gestione delle risorse umane e finanziarie, in forza di un principio di autonomia, specie sotto il profilo organizzativo, che consentirà al sistema agenziale di modellare, con specifici atti propri interni, non solo l'articolazione degli uffici, ma anche percorsi di carriera ed opportunità professionali varie.
Il modello di amministrazione per Agenzie, ha ricordato, infine, il dott. Callipo, è ispirato, come ben chiarito dal Direttore Ruffini, al quadro internazionale di riferimento, che, tuttora, indica una generale tendenza di conferma del modello richiamato, adottato da molte Amministrazioni fiscali estere, come ben illustrato dall'OCSE in diversi periodici report, nonché dalla Commissione europea ed, infine, dal FMI, che, nel 2010, delibava un positivo giudizio sull'Organismo autonomo in rassegna.
In sintesi, il ddl 2837, di cui si discute oggi, contiene un modello di governance, che certamente per il SALFi contribuisce a sostenere la riforma in atto e a sostenere la performance delle Agenzie fiscali, in linea con il d.lgs. 300/99, in coerenza con il contesto internazionale, anche in tema di percorsi di carriera, area quadri, accesso alla dirigenza e quant'altro, tutte materie non sottraibili alla sfera di autonomia di cui sopra e funzionali, non solo allo sviluppo dell'organizzazione, ma anche alla garanzia di quei risultati demandati a strutture operative, oggi notevolmente complesse, e non riconducibili ad una logica di gestione ministeriale.
Per il Segretario Generale Callipo va apprezzata la ratio ispiratrice del ddl in rassegna, vista, in particolare, la progressiva riduzione di autonomia che il sistema fiscale ha subìto nel tempo e i ridotti spazi di autonomia residui, nonché le incursioni legislative che ne hanno minato efficienza ed efficacia (d.lgs. 173/2003, art. 54, comma 1, d.lgs. 150/2009, d.lgs. 39/2013 art. 12, nonché incorporazioni varie e riduzione di organici ed infine note sentenze di Giudici amministrativi e della Corte costituzionale nel 2015 e D.L. 78/2015, art. 4 bis, comma 2), senza sottacere l'assenza di turnover e pesanti conseguenze gestionali a tutti note.
A conclusione del suo intervento, il Segretario Generale Callipo ha espresso la condivisione della Federazione CONFSAL-SALFi sul progetto di legge di che vertesi, che tiene conto dei rapporti redatti dall'OCSE e dal FMI, in quanto, nonostante il sistema agenziale abbia incontrovertibilmente migliorato, negli ultimi anni, la performance complessiva del sistema fiscale italiano, permangono ampi spazi di ottimizzazione e riorientamento, non solo dell'attività di controllo e accertamento, ma anche per una reale semplificazione dei regimi fiscali e per la valorizzazione della cooperazione con i contribuenti, unitamente a strumenti strategici, quali dichiarazione precompilata, utilizzo coordinato dei dati fiscali nelle banche dati e l'Anagrafe immobiliare integrata, ecc.
Misure che impongono un riassetto organizzativo tarato su queste nuove esigenze, che intercetti anche una più specifica gestione delle risorse umane, obiettivo per il quale è altamente indispensabile ripristinare l'originario comparto specifico di contrattazione e rivedere l'impianto organizzativo di fondo, visto il mutato approccio, non solo alle modalità di gestione del fisco e dei rapporti con i contribuenti, ma anche con il personale.
Per il Segretario Generale Callipo, in definitiva, la necessaria, motivata, rinnovata autonomia gestionale, che solo il legislatore può concedere, consentirà un maggior orientamento delle Agenzie fiscali ai risultati di gestione, in linea con una maggiore responsabilizzazione verso l'opinione pubblica, in un rafforzato controllo ed indirizzo politico, quale contrappeso ad un'autonomia, che non è e non potrà essere anarchia ovvero privatizzazione.
Dal ultimo, il più volte richiamato Segretario Generale Callipo ha più volte sensibilizzato il Senatore Marino sulla pregnante esigenza che al personale siano ridate, con rafforzata attendibilità, prospettive celeri e gratificanti di carriera, con retribuzioni ben diverse da quelle da anni riservate ai pubblici dipendenti, attesa l'alta professionalità tecnica loro richiesta nel nuovo rapporto con il contribuente: quindi, fidelizzazione del personale per evitare sempre possibili patologie e deviazioni gestionali.
Il Presidente Marino, preso atto dei vari aspetti enucleati dal più volte citato Segretario Generale Callipo, apprezzando l'ulteriore contributo fornito dal SALFi, ha assicurato che avrebbe partecipato alla VI Commissione quanto sopra sintetizzato, motivatamente, dal Segretario Generale, il quale, sotto il profilo squisitamente politico, ha peraltro focalizzato l'esigenza che il Paese, più di ieri, necessita di un sistema fiscale che funzioni, sistema oggi a rischio, ma non per i presunti pericoli di privatizzazione, declinati pregiudizialmente e demagogicamente, da alcuni, afferenti anche presunte prospettive di allontanamento del rinnovo del contratto e peggioramento del livello retributivo, laddove le sezioni speciali previste dal comparto delle funzioni centrali sarebbero, per i richiamati "subject's lovers", la soluzione efficace per valorizzare le specificità dell'Agenzia, nel rispetto dell'accordo del 30 novembre 2016, ma per una semplice constatazione: la progressiva involuzione che il sistema subisce da anni (es. demotivazione generalizzata del personale, autogestione degli uffici periferici, assenza di una classe dirigente di riferimento).
Un cammino, un obiettivo, un'esigenza chiara, in un quadro di riferimento ben delineato dal ddl, che rispecchia il diritto dei lavoratori delle Agenzie di svolgere, oggi, la propria attività, in un clima, in un contesto organizzativo, in una prospettiva di apprezzamento sociale, coerente e in linea con le attese rimesse al più volte citato sistema fiscale.
A conclusione dell'incontro, il Segretario Generale Callipo e il Vice Segretario Toscano hanno formalmente ringraziato il Senatore Marino per l'ulteriore disponibilità fornita nell'ascoltare la voce di migliaia di colleghe e colleghi che, tramite il SALFi, invocano interventi normativi, tanto urgenti, quanto risolutivi, per porre fine al grave processo involutivo, in atto da anni nell'Amministrazione finanziaria.

Da: Comunque29/09/2017 20:59:52
Praticamente un sistema che tutela sempre di più incaricati e dirigenti per distruggere i dipendenti e funzionari, cioè gli unici che sanno veramente qualcosa! Sempre peggio! Questi odiano i concorsi e i giovani laureati! Ahahahah

Da: lambada  -banned!-29/09/2017 21:19:36

- Messaggio eliminato -

Da: La serva della gleba 29/09/2017 21:25:38
Gli idioti in questo forum abbondano, si vede dal clima da stadio di alcuni interventi che sono e restano senza argomenti, c'è solo ideologia fine a se stessa becera e di destra. Ho sbagliato a discutere su cose fuori tema, siete pieni di pregiudizi, con voi è inutile confrontarsi.
Chi deride i laureati avrà preso la laurea con i punti della spesa e qualche parente. Tutto quello che è regalato non vale niente, chi suda le cose le sa meglio e si vede la differenza.

Da: La serva della gleba 29/09/2017 21:27:58
Capra ti riconosco, basta un sovversivo che applica le leggi per ogni ufficio. Ok??

Da: per su...29/09/2017 21:33:50
un incidente di percorso??????? una sentenza della Corte???? Se si vuole chiamare chi si vuole come si vuole 2 strade:
1) si cambia la Costituzione
2) si esce dalla pa  e si diventa epne (ente pubblico non economico)

Comodo la botte piena e la moglie ubriaca.
Paga Pantalone concorsi
Non paga Pantalone fate come ve pare

Da: Capra capreeee 29/09/2017 21:40:23
Non sono dentro alle dinamiche sindacali e comunque non le comprendo. È evidentemente un mio limite dovuto alla non conoscenza della materia.

Mi chiedo però il motivo per il quale, a partire dalla fine degli anni 90, l'amministrazione finanziaria necessita sempre di continue riforme.

Prima per una ricerca dell'efficienza della macchina fiscale che, a mio avviso, era stata raggiunta prima dell'avvento delle direzioni provinciali. La macchina Aveva ormai superato il rodaggio e, seppur con qualche imperfezione, funzionava abbastanza bene.

Allora si decise di ridurre i costi creando le direzioni provinciali con il risultato di rompere l'ingranaggio. L'azione paranoide di tali direzione ha portato ad una tensione forte nei confronti dei contribuenti (striscia la Notizia e la campagna d'odio è frutto di questa tensione) e uno scollamento e una disaffezione totale del personale, costretto a ritmi di lavoro insensati e controproducenti.

E ora? Nelle intenzioni del legislatore si vuole creare un mega CAF al quale viene appaltato (la convenzione altro non è che un contratto di appalto) la gestione dei tributi o forse è meglio dire l'affannosa ricerca di risorse proprie per soddisfare l'apparato burocratico europeo.

Ecco cosa vogliono

Un CAF chiamato agenzia delle entrate
E un'agenzia di recupero crediti chiamata agenzia riscossione

Da: Capra capreeee 29/09/2017 21:43:49
X serva

Hai scritto

Capra ti riconosco, basta un sovversivo che applica le leggi per ogni ufficio. Ok??

Una frase senza senso.

Tu abusi e pure tanto di

La 3,4-metilenediossimetanfetamina, più comunemente nota come MDMA o Ecstasy (talvolta chiamata anche MD, XTC, Disco biscuits, Vitamina E, Vitamina X , Adam, Mandy, Molly o Maddalena o La Bastarda [2]) è una sostanza psicoattiva appartenente alla classe delle feniletilamine, più specificamente alle metanfetamine, dagli spiccati effetti eccitanti ed entactogeni, anche se non propriamente psichedelici.[3][4] È un composto semisintetico ottenuto comunemente a partire dal safrolo, uno degli olii essenziali presenti nel sassofrasso, nella noce moscata, nella vaniglia, nella radice di acoro, e in diverse altre spezie vegetali.

Da: per su...29/09/2017 21:43:58
errata corrige epne
epe ente pubblico economico.
la cosa giusta è che l'Agenzia resti nella PA e quindi niente procedure a chiamata diretta o cose simili

Da: La serva della gleba 29/09/2017 21:44:10
La Costituzione non cambia, se perderemo il posto sudato con il concorso da chi non vuole il concorso faremo ricorso presso giudici nominati anche loro con concorso e  i vermicetti solleveranno il pericolo del pregiudizio. Meglio ignorarli,  sono il nulla personificato.

Da: la sentenza 3729/09/2017 21:51:08
È stata CESTINATA!!!

Da: Carneade#29/09/2017 21:59:52
Ho letto con particolare attenzione le audizioni delle OO.SS.

Critici CGIL UIL UGL DIRPUBBLICA (DIRSTAT parla d'altro)

UNADIS fa una "lenzuolata" per la stabilizzazione degli ex incaricati illegittimi

Sostanzialmente favorevoli CISL (il sottosegretario Baretta è ex CISL..) e ovviamente il SALFI.

Tutto ruota attorno al novellato art. 71 del 300

Se passa così come è si profila una bomba atomica.

Valutazioni unilaterali da parte dell'AdE (senza nessun contrappeso e/o tutela), mobilità diretta da parte di altre amministrazioni..(sapete cosa vuol dire..vero?), progressioni economiche basate sulle stesse valutazioni (unilaterali) e possibilità di "carriera" sempre sulla base dell'esperienza valutazioni (unilaterali)...

Conosciamo ormai tutti le valutazioni (unilaterali) dell'AdE...vero...?

Da: lambada  -banned!-29/09/2017 22:02:48

- Messaggio eliminato -

Da: la sentenza 3729/09/2017 22:04:21
È stata definitivamente CESTINATA!!!!

Da: Capra capreeee 29/09/2017 22:13:27
Cisl e salfi si sa che sono sindacati "aziendali" (quando entrati mi dissero che per far carriera era opportuno iscriversi a uno dei due) non mi meraviglia la loro posizione.

Forse qualche sindacato ha capito che se passa sta porcheria non avrà più ragione di esistere.

Però la riforma CIELO CHIEDE LEUROPA mica il primo pinco pallino qualunque.

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