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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: anti-antares x per i servi 30/08/2017 14:48:05
Da cio' che scrivi si inferisce adamantinamente che sei in pieno delirio di -sedicentemente pretesa- onnipotenza...Anch'io ho ( anche ) la laurea in giurisprudenza...Vedi te un po'...p.s: Hai anche lapalissiani problemi di articolazione di frasi/periodi...( spero sia perche' scrivi da cell ).

Da: per i servi della gleba 30/08/2017 15:17:32
Rileggi il post è offensivo e minaccioso, concorso di reati o semplice diffamazione?  Se poi vuoi fare querela esercitiun diritto e non minacci nessuno.
Scrivo da cell

Da: anti-antares x per i servi 30/08/2017 15:43:04
Quale post dovrei rileggere?Indica i passi secondo te penalmente rilevanti ( il delirio di onnipotenza e' facilmente rinvenibile ...idem la difficolta', palesata, ad articolare concetti per iscritto in alcuni post )...Se minacci qualcuno di querela mancando requisiti strutturali del reato ( elemento oggettivo, soggettivo, danneggiato  ecc ) stai MINACCIANDO...Non e' esercizio di un diritto...La tua versione collide con l'oggettivita' dei fatti...

Da: anti-antares x per i servi 30/08/2017 15:48:59
E in ogni caso, tu hai scritto che "non capiamo"...( e diverse altre cosette...)...E sia io che Capra non siamo dei minus habens ( se non erro, lui e' anche dottore di ricerca )...Accedendo alla tua tesi ( bislacca ) anche questa sarebbe configurabile come diffamazione...Vedi te un po'...

Da: Capra capreeee 30/08/2017 15:51:40
La diffamazione è un reato previsto e punito dall'art. 595 c.p. e che consiste nell'offesa all'altrui reputazione fatta comunicando con più persone.


Altrui reputazione.

Un nickname ha una reputazione?

Ma la laurea dove l'hai presa??

I casi sono due o te l'hanno regalata oppure minacci probabili azioni legali per intimorire l'interlocutore.

Io propendo per la minaccia anche perché le lauree oramai le danno a chiunque

Da: Capra capreeee 30/08/2017 15:53:48
Dottorato concluso ahimè. Si percorrono adesso strade impervie :-)

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Da: anti-antares x per i servi 30/08/2017 15:59:20
E poi, chi ha cominciato a trascendere sei stata te...Vatti a rileggere il post in cui mi hai augurato razzi autarchici e definito populista, di destra ecc ecc...La provocazione ha una sua rilevanza penale qualora non lo sapessi...( quantomeno come attenuante...).Pensi di aver a che fare con pavidi fessacchiotti?I tuoi patetici complimenti tienili per te.Passo e chiudo.

Da: per i servi della gleba 30/08/2017 16:03:02
Costringere a fare cosa? A non offendere più.??Dottore di ricerca in ae, l'elemento soggettivo la volontà  di apostrofare con espressioni sessiste una donna per il solo fatto di rappresentare il proprio pensiero, l'elemento oggettivo la volgarità delle espressioni usate zit. E sfondarti con le gonadi, il danno all'immagine che è diretta conseguenza e il danno morale per l'umiliazione subita 
Le espressioni che ho usato irappresentano un giudizio e non un'offesa. Esprimere le proprie idee non autorizza ad offendere e minacciare. OK?

Da: Capra capreeee 30/08/2017 16:10:22
Per i servi non so se sei donna come dici oppure no. Ma se lo sei mi sai tanto di zitella acida che odia gli uomini perché nessuno ha il coraggio di farsi torturare le gonadi con le tue stronzate.

Ho scritto questo nel messaggio precedente.

Torturare le gonadi equicale

Da: anti-antares x per i servi 30/08/2017 16:13:29
Dove sarebbero queste espressioni sessiste?( tu, piuttosto, ne hai utilizzate diverse nei nostri confronti...).Fino ad un certo punto neanche sapevamo fossi donna ( se lo sei...).Rilevo, poi, che le delicate espressioni "idee di merda" ecc non sono promanate da noi...Ricapitolando, per il sol fatto di esser donna ti si deve accordare ragione e riverenza ( quando tu manchi di rispetto sul piano umano agli altri interlocutori)?Ma pensi davvero di esser nel giusto?Giusto per capire oltremodo...

Da: anti-antares x per i servi 30/08/2017 16:14:59
Ok per la continenza.Ma deve valere per tutti.Te compresa.

Da: Capra capreeee 30/08/2017 16:16:03
Per i servi non so se sei donna come dici oppure no. Ma se lo sei mi sai tanto di zitella acida che odia gli uomini perché nessuno ha il coraggio di farsi torturare le gonadi con le tue stronzate.

Ho scritto questo nel messaggio precedente.

Torturare le gonadi equivale all espressione gergale rompere le palle cioè annoiare e stressare.

Cmq che tu sia una donna non è dato sapere, puoi millantare la qualunque dietro l'anonimato.

Detto questo ho espresso una ipotesi in base al tuo modo di argomentare.

Ora rispondi

Sei donna?
Sei sposata o fidanzata? In caso contrario sei zitella termine previsto dalla lingua italiana e di certo non sessista. Altrimenti tutte le single d Italia e del mondo dovrebbero querelare andrà vitali per il suo libro un amore di zitella
Hai detto una stronzata in merito alla moneta?

Rispondi e dopo querela pure.

Da: ancora..30/08/2017 16:19:48
ma come si fa a querelare un nick name?
Immagino la scena sono Servi della Gleba e sono stato offeso/a da Capra Capraee. Siamo seri

Da: anti-antares x tutti 30/08/2017 16:27:32
Questo e' il tipico esempio ( penso inconsapevole ) di discriminazione al contrario...Le cc.dd. "minoranze" che cercano di tacitare gli altri dandogli -a prescindere- del razzista/sessista...Sono dinamiche ben note ai giuristi usa...( e non solo ).Anche cio' e' tipico dei tempi che viviamo...Tempi in cui si cerca di zittire l'altro non confutando nel merito le sue tesi ma buttandola in caciara, "di pancia", usando i predetti carichi ( carte con punti alti per la briscola ).

Da: ORPO__UNICUM30/08/2017 16:34:33
E non darLe/Gli corda, lo sai che i visiting troll si sprecano in questo forum.

Da: anti-antares x orpo 30/08/2017 16:44:19
Concordo.Mea culpa:-).Ciao, Orpo.

Da: anti-antares x i servi 30/08/2017 17:07:51
Soggiungo solo che:
1) l'elemento soggettivo e' molto difficilmente dimostrabile...( dovresti riuscire nell'impresa di convincere il giudice, mediante il pm, che Tizio volesse effettivamente diffamarti/ingiuriarti utilizzando termini - da te definiti - "sessisti"...);
2) l'elemento oggettivo e' rappresentato, nel caso di specie, da qualche termine di uso comune senza alcuna offesa/insinuazione circostanziata a te direttamente riferibile...;
3) il preteso "danneggiato" e' un anonimo nickname, il cui intestatario non e' conosciuto...
Il danno all'immagine e morale cadono automaticamente a causa dell'inconsistenza, soprattutto, del punto 3...
Morale della favola, se vuoi rispetto assicuralo parimenti.

Da: Capra capreeee 30/08/2017 17:29:49
Si è dileguato/a.

Responso: è un troll.

Nei messaggi precedenti ha scritto di essere donna perché ha articolato il suo ragionamento con ciò sottolineando l'incapacità per un uomo di sapere articolare un discorso e quindi ha dato degli scemi agli uomini (frase sessista e di una Violenza morale inaudita esprimendo con essa una presunta superiorità del genere femminile su quello maschile).

Servi Della gleba lei mi ha diffamato in quanto appartengo al genere maschile dandomi del soggetto infermo colpito da disartria.

Da: x tutti i pirla del forum30/08/2017 19:01:03
Leggendo i vostri interventi mi rendo sempre più conto che in AE lavorano na' massa di coglioni!!!!! Pensate a lavorare, caproni!!!!!!!!

Da: Capra capreeee 30/08/2017 19:08:19
Ci lavori pure tu coglionazzo. Sei in buona compagnia

Da: Vyssia 30/08/2017 19:16:20
Tra un troll ,un mitomane ,un purista e molti dotti si può sapere cosa Ruffini intende fare sulla questione dirigenti? Durante gli incontri nellle DR da lui visitate ha lasciato trapelare qualche pensiero ,qualche indicazione ?

Da: Capra capreeee 30/08/2017 19:28:45
Aspetta indicazioni dall'alto.
Si parla di un concorso a 40 posti per dirigente.
Al di là di quello che pensa Ruffini la strada è già segnata.

Posizioni dirigenziali solo per le DP e per determinati ruoli in DR E DC e tutto il resto declassamento a POS.

Se risparmiano nsacco di sordi e i POSSISTI avranno sempre l'ansia di non essere riconfermati.



Da: ORPO__UNICUM30/08/2017 19:36:08
Mi  sa di si... tra l'altro l'ultimo giro di valzer del comitatone è parziale. C'è solo il comunicato stampa, nulla pubblicato in amministrazione trasparente

Da: secondo me........30/08/2017 20:56:59
Il nuovo direttore non farà un emerito CAZZO!!!!!! POT prorogate ad oltranza e altre Pos per amici e parenti!!!!! Iamm bell!!!!!!!

Da: anti-antares x secondo me 30/08/2017 22:06:36
E mi sa che hai ragione...Renzi e quegli altri so' la stessa cosa...Anche se fanno finta di farsi la guerra...

Da: ma 30/08/2017 22:30:49
40 posti e che risolve? Allora una volta lo scorrimento poi il concorso poi gli esterni...Ma quando finisce sta tiritera. ? QUESTO MESSO DA RENZI e che cavolo deve fare.

Da: AB31/08/2017 07:36:40
X Capra e Anti: avete proseguito nella polemica? Lasciate perdere anche se torna.

Da: X AB 31/08/2017 09:08:00
ma fatti i cazzi tuoi coglione

Da: ORPO__UNICUM31/08/2017 09:11:17
Statali, duello su aumenti e bonus

Con lo scatto contrattuale molti rischiano di perdere gli 80 euro

Antonio SignoriniMar, 29/08/2017 - 08:30
Roma - Sulla carta il rinnovo del contratto c'è. Nella realtà mancano le risorse e i nodi da sciogliere restano tanti.




Ieri è ripresa la trattativa tra lo Stato (o meglio l'Aran) e i sindacati del pubblico impiego. Tra i nodi che sono subito riemersi quello degli 80 euro. Gli statali, stando all'accordo siglato a novembre, dovranno avere aumenti non inferiori a 85 euro, così molti (chi si trova nelle classi di retribuzione che vanno dai 23 e i 26 mila euro annui) rischiano di superare la soglia di reddito oltre la quale non viene attribuito il bonus Renzi.

Anche dopo la riunione di ieri, tra i sindacati resta il timore che il governo voglia limitarsi a salvare gli 80 euro, conteggiandoli nell'aumento. «Gli 85 euro medi mensili rappresentano solo l'aumento contrattuale, non siamo disponibili ad altre soluzioni» come lo stanziamento per salvare il bonus fiscale di 80 euro, ha protestato il segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo. Servono «risorse aggiuntive» rispetto a quelle stanziate, aggiunge il segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli. L'Aran (l'Angezia del governo che cura le relazioni industriali per lo stato) assicura che le risorse saranno trovate, anche perché la cifra è bassa.

Il dubbio è che servano più degli 1,9 miliardi messi a bilancio per il 2017. La cifra già impegnata per il 2018 è di 2,6 miliardi. Un onere importante per una sessione di bilancio che si annuncia difficile. Tante le aspettative, pochi gli spazi di manovra.

Tra le buone notizie, da mettere in conto la ripresa della fiducia registrata ieri dall'Istat. Ad agosto l'istituto di statistica ha registrato un aumento sia per le famiglie sia per le imprese.

Se per i consumatori i 110,8 punti raggiunti, dai 106,9 di luglio, indicano un rafforzamento dei segnali di miglioramento già emersi nei mesi precedenti, per le aziende l'approdo a quota 107 segna addirittura un riallineamento con i valori medi del 2007, quelli cioè dell'ultimo anno prima della crisi.

Dati «molto positivi» che «incoraggiano a proseguire strada intrapresa e a rendere strutturale la ripresa», ha commentato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Confcommercio parla di un «segnale importante che sembra rafforzare i dati sulla ripresa che erano già emersi nei giorni scorsi dal lato della produzione industriale e del Pil». I commercianti mettono comunque in guardia rispetto al fatto che gli «andamenti più recenti non debbono indurre a facili entusiasmi in quanto siamo ancora lontani da quel 2% di crescita che permetterebbe un significativo riassorbimento della disoccupazione ed una riduzione dell'area della povertà assoluta».

Da: ORPO__UNICUM31/08/2017 09:18:43
Nella mattinata odierna si è svolta presso la sede dell'Aran l'ennesima riunione fra l'Agenzia e tutte le Confederazioni maggiormente rappresentative nell'ambito del Pubblico Impiego. E' stata una nuova occasione per mettere al centro del confronto i temi caldi legati ai rinnovi contrattuali di quasi tre milioni di lavoratori pubblici dopo la pausa estiva e le uscite sulla stampa di esponenti di parte pubblica che, da un lato hanno espresso sicurezza sul percorso legato ai rinnovi (bontà loro) e dall'altro hanno provato a dettare l'agenda di un percorso a nostro avviso ancora molto, molto accidentato.
Ma lo svolgimento del negoziato invece, sta dimostrando tutte le crepe del preaccordo elettorale del 30 novembre 2016, sottoscritto frettolosamente da CGIL, CISL e UIL, che non può costituire in alcun modo il parametro di riferimento di tutto il sindacato per i rinnovi contrattuali. Vediamo quali sono i problemi sul tappeto che il Presidente Gasparrini ha declinato nella sua introduzione:
- Ovviamente ha confermato non essere ancora disponibile tutta la cifra completa per il rinnovo del triennio poiché la maggioranza della stessa, oltre 45 euro degli 85 previsti, non è ancora stata confermata per il 2018 e comunque, dice il Presidente Aran, da tale somma complessiva o parziale che sia, andranno tolte le coperture per mantenere gli 80 euro a quella parte di lavoratori pubblici che, conti alla mano, con il seppur misero aumento contrattuale, a regime vedrebbero altrimenti "saltare" il Bonus Renzi; in particolare il dato fornito dall'Aran, assolutamente sottostimato perché relativo solo alla parte fiscale e non contributiva, e che non tiene conto del reddito complessivo, ma solo della parte stipendiale, prevede un utilizzo di almeno 200 milioni di euro per coprire il gap Bonus; se consideriamo che al momento la cifra effettivamente stanziata dal Governo per il rinnovo non supera il miliardo di euro possiamo dire, senza tema di smentita, che circa il 20% dello stanziamento si è già volatilizzato.
- Inoltre se pure volessimo considerare congrua la cifra dei famosi 85 euro previsti nell'accordo (e non lo sono assolutamente considerati gli anni di forzoso blocco contrattuale) la restante parte non solo non è ancora materialmente disponibile, ma molto probabilmente verrebbe stanziata per produrre i suoi effetti alla fine della decorrenza contrattuale prevista - 31.12.2018 - con il risultato che se tutto va bene qualche euro i lavoratori lo vedranno in busta paga solo ai primi mesi del 2019...
- Altra questione posta è stata quella del welfare contrattuale, ripreso dall'atto d'indirizzo e che, ha confermato il Presidente Aran, non può che essere a totale carico del "nostro" aumento contrattuale; se pensiamo a quello che succede nel resto del mondo del lavoro italiano e non solo, non certo fermo sul fronte contrattuale come quello pubblico, i commenti rischiano di diventare offensivi;
- Sempre il Presidente Gasparrini ha ribadito che Il "recinto" entro il quale deve essere disegnato tutto il percorso, è quello indicato negli atti d'indirizzo, ora quello delle funzioni centrali, domani quello della sanità, poi quello della scuola ed infine quello delle autonomie locali. Queste ultime, però, a nostro avviso sembrano avere maggiori margini di manovra legati ai diversi limiti della finanza pubblica o forse alle diverse esigenze di ordine politico con il rischio di disegnare un rinnovo contrattuale asfittico e pure strabico.
Il giro di tavolo che è seguito all'introduzione del Presidente Aran, è stato caratterizzato da una evidente difesa d'ufficio dei sottoscrittori dell'accordo del 30 novembre 2016 che hanno richiesto il rispetto degli impegni presi e allo stato non mantenuti da parte del Governo e in primis da parte della Ministra Madia; qualcuno ha chiesto anche allo stesso Gasparrini di farsi portavoce della richiesta d'incontro con la Ministra, al quale ovviamente noi non ci sottrarremo ben sapendo però i risultati che nel tempo hanno caratterizzato questi incontri politici.
Oltre a quest'argomento, le parti sociali hanno affrontato altri argomenti anche in previsione dell'incontro dl 31 p.v. sul rinnovo contrattuale del Comparto Funzioni Centrali. In particolare nel suo intervento la nostra Confederazione ha confermato con forza la richiesta di stanziamenti idonei a poter discutere seriamente di un "vero" rinnovo contrattuale e ha dichiarato il proprio fermo dissenso a qualsiasi ipotesi connesse al taglio del Bonus di 80 euro.
Così come CSE ha dichiarato con fermezza che non si sentirà vincolata dal "recinto" dell'atto d'indirizzo ma forte della propria piattaforma contrattuale, rivendicherà con altrettanta fermezza la scelta di un contratto che dia segnali tangibili (e non tolga) oltre che sul fronte economico anche su quello della riforma della PA e della crescita professionale dei lavoratori pubblici. Quanto sopra, collegando il tema delle relazioni sindacali e della partecipazione del Sindacato ai necessari mutamenti organizzativi per rendere la macchina amministrativa dello Stato più funzionale e più vicina alle esigenze dei cittadini.
LA SEGRETERIA GENERALE

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