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Giustizia: bando mobilità per 1.031 posti personale amministrativo
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Da: alexdap99 | 22/10/2015 19:37:56 |
attenzione su giudice del lavoro o tar: è capitato che il giudice del lavoro si dichiari "incompetente" a riformare un provvedimento amministrativo e ordini semplicemente di ri-prendere il provvedimento. io questa cosa non ce la ho tanto chiara. | |
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Da: gil27 | 22/10/2015 19:49:05 |
Salve, secondo me al Ministero sono un pò in confusione....io risulto tra i vincitori, ma il ministero ha mandato una lettera al mio ente chiedendo info sui dipendenti...non c'era il mio nome e in compenso c'erano quelli di gente non vincitrice..mah | |
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Da: per dappina | 22/10/2015 21:52:38 |
Sono viadaldap...grazie per l'invito. Ho mandato mail. | |
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Da: gelindo | 22/10/2015 22:01:44 |
Quello che mi preoccupa è che nel provvedimento di approvazione delle graduatorie dicono che saremo inquadrati nella corrispondente "posizione economica" che è il termine del vecchio CCNL della giustizia quello tanto per intenderci dei vecchi ordinamenti professionali. Cosa ne pensate? | |
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Da: metro123 | 22/10/2015 22:03:41 |
Mie considerazioni: Abbiamo partecipato alla presente mobilità dopo aver letto il relativo bando, quindi si tratta di una mobilità volontaria. Come riportato nel bando: Ai sensi del comma 2 quinquies dell'art.30 del d.lgs. 165/2001, salvo diversa specifica previsione di legge, al personale trasferito si applicherà esclusivamente il trattamento giuridico ed economico, compreso quello accessorio, previsto nei CCNL vigenti presso questa amministrazione. Anche la pec ricevuta dal Ministero e secondo la quale abbiamo dato l'assenso alla mobilità riporta: "...con inquadramento nell'area, nel profilo e nella fascia economica corrispondenti a quelli già posseduti..." e in chiusura: "...al dipendente che transiterà per mobilità presso questa Amministrazione sarà corrisposto il trattamento economico fondamentale ed accessorio previsto dal vigente CCNL del comparto Ministeri previsto per l'area, il profilo e la fascia economica di appartenenza e conservata, laddove in godimento, unicamente la retribuzione individuale di anzianità ." La posizione giuridico economica è determinata dalla categoria/area e dal CCNL. Quindi la nostra posizione giuridico economico è secondo i dipendenti da b3 a b6 (giuridica b3), da c1 a c5 (giuridica c1), da d1 a d6 (giuridica d1) e da d3 a d6 (giuridica d3). Oltre al trattamento giuridico economico ci spetta il trattamento accessorio previsto dall'amministrazione di destinazione: l'indennità di amministrazione. Inoltre nella mobilità non perdiamo la nostra anzianità , per certo quella di servizio, per quella di progressione al momento non so. La piattaforma della mobilità non ha nulla a che vedere con nostro bando. Il possibile utilizzo delle tabelle di equiparazione del Dpcm citate nel bando qualora pubblicate, come poi lo sono state sul sito del Dipartimento Funzione Pubblica e sulla Gazzetta Ufficiale, possono aiutare per individuare la fascia economica di assegnazione nell'amministrazione di destinazione, altrimenti la fascia economica deve essere individuata direttamente attraverso il confronto dei tabellari, il risultato ovviamente è lo stesso visto che le tabelle sono state redatte attraverso il confronto degli stessi tabellari e comunque in quasi tutti i casi c'è una piccola perdita economica a livello di tabellare passando da ente locale al ministero. Riguardo all'indennità di amministrazione essa pare ora sia utile per la quota A del trattamento pensionistico ma non per il Tfr come invece sono le progressioni economiche. Evidenzio che l'indennità di amministrazione è parte accessoria della retribuzione. Inoltre per le mobilità volontarie non è previsto l'assegno ad personam ne riassorbibile ne non riassorbibile. Considerato tutto ciò, conguagli tra tabellare (trattamento economico giuridico) e indennità (trattamento accessorio) al fine di inquadrarci in una posizione economico giuridica diversa da quella posseduta mi sembra una forzatura illecita. Poi tutto è possibile, ma se le leggi e le regole vanno correttamente applicate ad oggi le cose stanno in questo modo. L'idea di inquadrarci in una fascia giuridico economica inferiore di una posizione rispetto a quella posseduta per non creare troppo malcontento tra i dipendenti del ministero mi sembra una assoluta bambinata, magari lo si potrà anche accettare ma rimane comunque una puerile ripicca. | |
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Da: gelindo | 22/10/2015 22:33:14 |
A volte penso che potessi tornare giovane emigrerei in Svizzera | |
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Da: cave canem | 22/10/2015 22:54:47 |
x alexdap99 e sicily ar ......tuttavia,poiché non è concepibile un diniego arbitrario,è consentito al giudice sindacare in relazione al consenso negato la rispondenza delle motivazioni a ragioni oggettive di tipo organizzativo e ai principi di correttezza e trasparente gestione del rapporto di lavoro e riconoscere quindi il diritto del dipendente a transitare alle dipendenze di altra Altra Amministrazione... E' parte del dispositivo della sentenza depositata il 21/09/2014 emessa dal TRIBUNALE-SEZIONE LAVORO-DI AGRIGENTO che accoglieva,in merito a mobilità presso il ministero dell'economia, il ricorso di un dipendente del ministero di grazia e giustizia( ricorso in materia di lavoro n.1105/2014 R.G.C.) contro il ministero della giustizia in persona del capo dipartimento dell'organizzazione giudiziaria del personale e dei servizi. Per tali controversie dal 1^luglio 1998 la competenza è del giudice ordinario i in funzione del giudice del lavoro.(art.69- comma 17- DLGS 165/2001) | |
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Da: Scettico2 | 22/10/2015 23:06:14 |
Purtroppo al Ministero della Giustizia c'è qualche vecchio burocrate che crede che persiste ancora il principio del divieto di reformatio in peius nella mibilità volontaria e pensa di inquadrarci tutti in F1 dandoci il penoso contentino dell'assegno ad personam riassorbibile peraltro decurtato dell'importo dell'indennità di amministrazione. A questa ingiustizia dovremo tutti ribellarci. | |
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Da: metro123 | 22/10/2015 23:15:00 |
X scettico2 La legge non lo permette è tale burocrate vedrà infrangersi le sue idee strampalate. Leggi quanto da me scritto, è tutto lineare e già definito. E poi l'Aran si è già più volto espresso in materia e la pec del Ministero è chiarissima. | |
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Da: gelindo | 22/10/2015 23:18:19 |
X scettico Scusa ma l'assegno ad personam non e previsto dall'art. 30 comma 2 quinquies. Quindi o applicazione delle tabelle oppure inquadramento in fascia inferiore tale però da salvaguardare lo stipendio complessivo percepito (a mio modestissimo parere questa seconda via è però in contrasto con la normativa vigente) | |
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Da: metro123 | 22/10/2015 23:22:05 |
X scettico2 La legge non lo permette e tale burocrate vedrà infrangersi le sue idee strampalate. Leggi quanto da me scritto, è tutto lineare e già definito. E poi l'Aran si è già più volte espressa in materia e la pec del Ministero è chiarissima. Comunque nel tuo intervento hai fatto confusione con la reformatio in peius e a parte ciò la nostra è una mobilità volontaria e si applica quanto previsto dalla legge. | |
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Da: ciao provincia ciao | 22/10/2015 23:35:21 |
xmetro123 Ho letto il tuo lungo intervento che condivido integralmente, complimenti hai fatto chiarezza e fugato ogni dubbio, la legge è legge. Non comprendo chi ancora propone alternative supportate da pareri di burocrati e suffragate dal nulla. La pec è chiarissima e il conguaglio tra parte accessoria con parte economico giuridica dello stipendio un assurdo. Vedo che già il tuo parere viene fatto proprio da altri. L'importante è il risultato, questo è un forum, ci si confronta ma alcune forzature le trovo realmente strampalate e mi domando quanto contorto riesca ad essere il pensiero umano. Finché si discute nessun problema ma quando comporta un danno economico per mancato rispetto della legge allora bisogna tornare seri. | |
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Da: gelindo | 22/10/2015 23:38:11 |
X metro 123 Per il termine posizione economica riportato nel provvedimento di approvazione delle graduatorie cosa ne pensi? | |
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Da: metro123 | 22/10/2015 23:41:57 |
X ciao provincia Grazie, mi fa piacere di non essere un marziano, che poi altri condividano o facciano propri i miei ragionamenti poco importa, da sempre nel lavoro sono chiamato a trovare soluzioni alle problematiche e puntualmente qualcuno se ne appropria, ci rido sopra, l'importante è il risultato! Tanto al prossimo problema sempre a me verranno a chiedere! | |
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Da: metro123 | 22/10/2015 23:44:48 |
X gelindo Se leggi il mio lungo post la posizione economica è la fascia economica di appartenenza, la terminologia è coerente anche al CCNL in vigore. | |
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Da: gelindo | 22/10/2015 23:55:06 |
X metro 123 Io faccio l'avvocato del diavolo. Avrei preferito che anche nel provvedimento di approvazione si fosse fatto riferimento alle fasce | |
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Da: cave canem | 22/10/2015 23:59:19 |
Andando sul sito( archivio pof.arturo bianco-oggi P.A.it ) si può leggere un commento molto interessante sulle tabelle di equiparazione della mobilità .Voglio precisare che il prof.Bianco non è un burocrate ministeriale ma un giurista,un professore universitario particolarmente esperto nel settore degli enti locali e della pubblica amministrazione. Il commento alle famose tabelle,agli inquadramenti ed al trattamento economico è del 1^ottobre 2015. | |
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Da: metro123 | 23/10/2015 00:15:27 |
X gelindo Io il diavolo non lo frequento, quindi se il suo avvocato vuol fare il suo lavoro per spillargli più soldi affari suoi, scherzo o forse no! X cave canem Letto l'articolo del giurista, non trovò alcuna incongruenza con quanto da me capito e precedentemente scritto. | |
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Da: Scettico2 | 23/10/2015 07:04:08 |
Ecco il testo di una nota del 03.09.2015 trasmessa dai tre sindacati confederali ai ministri Madia e Orlando. Sarebbe interessante sapere quali rassicurazioni abbiano ricevuto dai due ministri in merito al nostro futuro inquadramento. "Oggetto: procedura di mobilità volontaria esterna per la copertura di 1.031 posti a t. i. e t. p. presso il Ministero della Giustizia per la copertura dei posti vacanti degli uffici giudiziari Egregi Ministri, il Ministero della Giustizia con provvedimento del 25/11/2014, poi integrato e modificato il 18/02/2015, ha indetto una procedura di mobilità volontaria esterna per la copertura di 1.031 posti a t. i. e t. p. presso il Ministero della Giustizia per la copertura dei posti vacanti degli uffici giudiziari, con priorità riservata al passaggio del personale proveniente dalle province e città metropolitane, ai sensi dell'art. 30 commi 2.3 e comma 2 bis del D. Lgs. 165/2001, dell'art. 1 comma 425 della L. 190/2014 (Stabilità 2015) e dell'art. 3 del D. L. 101/2013. Tenuto conto che il Ministero della Giustizia in data 19/08/2015 ha emanato il provvedimento con il quale ha disposto la pubblicazione nel sito www.giustizia.it delle graduatorie provvisorie del personale ammesso alla procedura di mobilità esterna per 1.031 posti, si chiede alle SS. LL. di accordare un incontro urgente per conoscere, in relazione al personale proveniente dalle province e città metropolitane, quale inquadramento e quale salario accessorio sarà loro riconosciuto ai sensi della normativa vigente, ed in particolare in considerazione dell'art. 1 comma 96 della legge di riordino delle funzioni provinciali non fondamentali n. 56/2014 che prevede, tra l'altro, che "il personale trasferito mantiene la posizione giuridica ed economica, con riferimento alle voci del trattamento economico fondamentale e accessorio, in godimento all'atto del trasferimento, nonche' l'anzianita' di servizio maturata" e dell'emanando DPCM relativo alle tabelle di equiparazione per la mobilità del personale tra le diverse Amministrazioni della P. A.. Cordiali saluti". | |
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Da: Alex9 | 23/10/2015 07:44:05 |
X meteo 123 hai ragione e per quanto riguarda me, le bambinate vanno portate davanti al giudice. Penso tar. | |
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Da: prov1975 | 23/10/2015 08:08:14 |
Il sole 24 ore stamane parla di passaggio al ministero entro fine gennaio anche senza il nulla osta dell'ente cedente per diminuire gli esuberi di province e città metropolitane. | |
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Da: Bah | 23/10/2015 08:40:36 |
Ma vale anche x gli altri comparti? | |
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Da: metro123 | 23/10/2015 08:51:00 |
Mi pare che le domande poste ai ministri trovino chiara risposta dalle leggi vigenti: trattamento giuridico economico equivalente a quello che a abbiamo e per quello accessorio l'indennità prevista nell'amministrazione di inserimento. Più chiaro di così! Cercare di inquadrare illegittimamente peggio i nuovi arrivati con mobilità volontaria non mi pare il massimo per un sindacato, ovviamente mio modestissimo parere. | |
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Da: x prov1975 | 23/10/2015 09:04:46 |
puoi postare l'articolo o il link. Ho guardato la home page del Sole 24 ore ma non ho trovato l'articolo di cui parli... | |
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Da: mezzometro 345 | 23/10/2015 09:30:11 |
...ancora nulla?? | |
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Da: Leva78 | 23/10/2015 09:32:22 |
scusate dal mef novità ?????????? | |
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Da: prov1975 | 23/10/2015 09:35:25 |
Prima la minaccia delle sanzioni finanziarie, per le Regioni che arriveranno al 31 ottobre senza aver attuato la riforma delle Province. Poi il commissariamento, se la resistenza passiva proseguirà anche dopo gennaio 2016. In questi casi, a riorganizzare gli ordinamenti locali ci penserà un commissario di Palazzo Chigi, che sposterà in Regione tutte le funzioni «non fondamentali» di Province e Città . In ritardo La manovra interviene quindi anche ad affinare le armi per tradurre in pratica la riforma Delrio, visto che la «collaborazione istituzionale» avviata con l'accordo del settembre 2014 non ha portato molti frutti. Ancora oggi, otto Regioni su 15 a Statuto ordinario non hanno completato le leggi che ridisegnano le funzioni locali e che di conseguenza dovrebbero spostare il personale dai vecchi enti di area vasta. Ma ora, con i decreti sulla mobilità che hanno terminato il loro iter, per il Governo è tempo di accelerare, anche per evitare la diffusione dei casi di dissesto fra le Province e le Città metropolitane che hanno subito il taglio miliardario disposto dalla manovra dell'anno scorso. Nel tentativo di risolvere i problemi di bilancio è intervenuto il decreto enti locali, secondo il quale le Regioni inadempienti dovranno mettere mano al portafoglio e pagare i costi di funzioni e personale rimasti a carico delle Province proprio a causa del mancato riordino. La scadenza è fra otto giorni, ma c'è da scommettere su una forte opposizione da parte dei Governatori, già alle prese con grossi problemi di bilancio e con le incognite sul varo effettivo del salva-Regioni, il meccanismo per spalmare i disavanzi creati dagli errori di contabilizzazione delle anticipazioni di liquidità ottenute dall'Economia per pagare i fornitori. Con premesse di questo genere, è scontata l'opposizione dei Governatori a una norma non semplice da far dialogare con la loro autonomia finanziaria. La manovra gioca allora la carta del commissariamento. Il meccanismo Dove le riforme locali saranno latitanti anche dopo fine gennaio, dovrà intervenire un commissario governativo, che anche senza l'accordo con le Regioni (la norma parla di una semplice consultazione) dovrà attuare la riforma che i territori hanno lasciato a bagnomaria. Naturalmente il commissario non potrà decidere da solo come redistribuire servizi locali e dipendenti, quindi la sua "riforma" dovrà portare in Regione tutte le funzioni «non fondamentali» di Province e Città metropolitane: per quel che riguarda il personale, dovrà fare i conti con le «capacità assunzionali» dei vari enti territoriali, dal 2016 ridotte dal turn over al 25% previsto dalla manovra per tutta la Pubblica amministrazione (si veda anche Il Sole 24 Ore di ieri). Ma per sfoltire l'elenco degli "esuberi" in lunga attesa di ricollocazione la manovra arruola anche il ministero della Giustizia, prevedendo che il personale collocato in posizione utile nel bando lanciato nei mesi scorsi da Via Arenula sia inquadrato entro fine gennaio nell'organico ministeriale, cancellando l'obbligo di assenso da parte dell'ente di provenienza. Altri mille alla Giustizia In linea con i programmi già fissati dalla legge di stabilità 2015, poi, la Giustizia dovrà acquisire nei prossimi due anni un contingente di altre mille persone, sempre provenienti da Province e Città , per «supportare il processo di digitalizzazione in corso presso gli uffici giudiziari». Questa accelerazione suona come un tentativo urgente di evitare il fallimento a catena delle Province, dopo che il taglio aggiuntivo da 750 milioni in programma per l'anno prossimo è stato ridotto di soli 150 milioni, da destinare a edilizia scolastica e strade (quello da 250 milioni per le Città è stato invece azzerato). Una conferma della febbre dei bilanci, e del rischio stipendi per il personale di alcune Province, arriva dalla stessa manovra, che convoglia 100 milioni di euro per sostenere le buste paga dei dipendenti in attesa di spostamento. | |
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Da: Giudiziario Entrante | 23/10/2015 09:42:26 |
Per metro 123: laddove scrivi "inoltre nella mobilità non perdiamo la nostra anzianità , per certo quella di servizio, per quella di progressione al momento non so.", che significa? Chi come me ha nello stipendio ha una RIA (Retribuzione Individuale di Anzianità ) come voce "fissa e continuativa" (anche pensionabile) ma che di fatto è separata dal tabellare ma ad esso si aggiunge gli viene riconosciuta alla Giustizia oppure no? GRAZIE | |
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Da: dilettante_66 | 23/10/2015 09:44:34 |
@ Giudiziario Entrante La RIA è mantenuta nello stipendio al Ministero della Giustizia, come si afferma anche nella PEC inviata dal Ministero ai nostri rispettivi enti. | |
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Da: Riccardo | 23/10/2015 09:59:42 |
Che delusione. .speravo che i tempi del passaggio al Tribunale fossero più veloci e non si andasse a metà gennaio. . | |
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