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Concorso DIRIGENTI SCOLASTICI 2017
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Da: Rebus... 20/10/2019 22:05:21
Vero Tuttofatto, a proposito di strane anticipazioni dal Tar


  

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Home  I lettori ci scrivono  Concorso dirigenti scolastici, quello che i media non diconoâ

I LETTORI CI SCRIVONOConcorso dirigenti scolastici, quello che i media non diconoâ

Di

 I lettori ci scrivono

 -

 04/08/2019

Sul concorso dirigenti scolastici è stata fatta vera informazione o, piuttosto, disinformazione? Se lo sono chiesto in molti a proposito di questa vicenda che da mesi è al centro dell'attenzione mediatica. Anche perché si ha l'impressione che sull'ultima selezione per dirigenti scolastici sia stata montata una campagna denigratoria, mirata più a dimostrare una tesi che ad informare il lettore.

La tesi è che il concorso è uno scandalo e la dimostrazione fa leva sulle doglianze dei candidati esclusi.

Ebbene, vorrei brevemente riepilogare, da candidata idonea e giornalista, le cose dette finora su questa vicenda. E, naturalmente, anche quelle non dette.

Premetto che mi sorprende la grande attenzione della stampa verso un concorso che, invece, nel 2011 non interessò nessuno. Né politici, né giornalisti, allora, batterono ciglio dinanzi alle proteste dei candidati che denunciavano gravi irregolarità e chiedevano di poterne esibire le prove, senza essere ascoltati da nessuno.

Oggi, invece, è tutta un'altra storia. Diversi giornali si occupano appassionatamente del concorso, ma ogni scusa è buona per sparargli addosso. Persino un post anonimo su un forum rischia di diventare indizio di reato. Tutti ricordiamo, ad esempio, la faccenda quasi farsesca della "fuga di notizie", nata proprio da un post di Mininterno, thread dedicato al concorso.

L'artefice dello scoop è L'Espresso, che si vanta, per così dire, di aver scoperchiato il vaso di Pandora, grazie ad un'inchiesta-scandalo con cui denuncia, tra altre cose, fughe di notizie dal Miur. Sul forum di Mininterno un nick, "News freschissime", si diverte a fare scherzosi pronostici sugli esiti delle prove scritte. L'Espresso grida allo scandalo. Ma non si accorge che in quei numeri c'è un vistoso controsenso algebrico. Lo fa notare, invece Aldo Domenico Ficara e la bufala si sgonfia. Il nick dice: "totale prove corrette 8967 e rimangono da correggere 500 prove". Ma i conti non tornano. Infatti, facendo la somma tra 8967 e 500 si ottiene 9467, che non coincide con il totale dei partecipanti alla prova scritta.  Dunque, la teoria della fuga non sta in piedi.

Ora, se si volesse seguire lo stesso modus operandi della giornalista Elena Testi, autrice dell'inchiesta, si dovrebbe pensare che pure dal Tar Lazio ci siano state fughe di notizie, perché, a quanto si legge su Mininterno, pare proprio che qualcuno sapesse in anticipo l'esito della sentenza.

Il 24 giugno, ore 13.57, News Freschissime scrive sul forum: "E' noto in certi ambienti che il Tar abbia già deciso, o ricorrezione di tutti gli scritti o annullamento, la scelta è tra queste due sentenze, tertium non daturâ..di sicuro c'è che a settembre non entrerà nessuno".

Corroborato da un altro nick, che scrive: "Riprendete i libri che il 2 luglio tutti a casa".

L'1 luglio, News Freschissime scrive questo post: "Nessun rinvio. Preparate la programmazione disciplinare, l'atto di indirizzo è rinviato sine die".

E il 2 luglio, ore 12, 42, mentre tutta Italia sta col fiato sospeso, il solito buontempone pubblica: "Concorso annullato! Questi giudici si sono fatti influenzare dalla stampa pro bocciatoni. Ma NOI non ci arrendiamoâ".

Stavolta ci azzecca. Ma, francamente, non credo che qualcuno abbia dato retta a quei post, sospettando del Tar.

Ormai, si sa, in questa storia ognuno si sente libero di formulare le ipotesi più bizzarre, trincerandosi dietro il diritto di informazione. Ma un giornalista non dovrebbe mai dimenticare che oltre al diritto, esiste anche il dovere di informare i lettori in modo corretto e imparziale, dando voce a tutti.

Certi media, invece, raccontano la storia solamente dal punto di vista dei bocciati. Cosa ne pensino i promossi non interessa a nessuno.

L'Espresso, in particolare, presenta ai lettori una trama noire-onirica, intrecciata di ipotesi complottiste e fantascienza informatica, a base di "commissari ubiqui, cataclismi naturali, catastrofi, preveggenza, risultati anticipati sui social, poteri paranormali, software impazziti".

"Concorso presidi: uno scandalo tutto italiano". Dopo il titolo che è tutto un programma, la giornalista sgrana un rosario di anomalie (per usare le sue stesse parole), che il lettore deve accettare per fede. Perché le presunte irregolarità sono solo le lagnanze dei ricorrenti, speranzosi nell'annullamento del concorso. Ma non vengono esibiti riscontri di alcun tipo, a parte i post di News Freschissime, ripresi in primo piano.

Una sola stranezza viene riferita in modo circostanziato, con nomi e cognomi, la cosiddetta "ubiquità" di alcuni commissari, attualmente al vaglio della Procura.

Dopodiché, la giornalista parla di software impazziti, ma non indica un luogo, una scuola, un'aula in cui si sarebbe verificato l'intoppo. E, difatti, non si è ancora capito in quali postazioni il software sia andato in tilt.

Nei giorni successivi, la Testi tira fuori i "documenti informatici corrotti", che diventano (per lei) la chiave per capire presunte irregolarità. Si legge di decine di documenti esaminati dall'Espresso, ma non se ne vede nemmeno uno che induca il lettore a pensar a male.

Poi, l'ipotesi più clamorosa, la violazione dell'anonimato. Anche su questo, tuttavia, non viene chiarito nulla, neppure un'ipotesi verosimile di come sia potuta avvenire tecnicamente questa violazione nella prova computer-based del 18 ottobre 2018.

Tanto tuonò che piovve. 2 luglio, il Tar Lazio annulla il concorso. Nuovo titolone: "Il Tar annulla le prove dopo le denunce dell'Espresso".

Ma è mezza verità. La verità vera è che il Tar annulla, si, ma non certo per le denunce dell'Espresso. Con l'annullamento del Tar l'inchiesta-scandalo non c'entra nulla, perché di tutte le anomalie denunciate il Tar non ne accoglie nessuna. Anzi, le rigetta tutte quante, giudicandole infondate. Il Tar ha annullato la correzione delle prove scritte per un solo punto: il presunto conflitto di interesse di tre commissari. Un aspetto che l'Espresso non aveva mai considerato, neanche di striscio!

Insomma, tirando le somme, in questo enorme polverone mediatico, finora, di riscontri concreti abbiamo sono due screenshot di mininterno.

Mentre, per quanto riguarda la vicenda giudiziaria, allo stato attuale, abbiamo solo due certezze: un annullamento del Tar Lazio, per un presunto vizio di forma, e una sospensiva del CdS, che fa ripartire la procedura con riserva.

E c'è pure, anche questo va detto, una lunga serie di pretesti di ricorrenti (non idonei nella preselezione e nella prova scritta) tutti rigettati, uno dopo l'altro, dal Tar Lazio. Di questi non si parla mai, perciò li riportiamo per dovere di cronaca. Ma, stavolta, il "rosario" lo diciamo con le parole del Tar Lazio.

 

Censura ricorrenti: il sessanta è voto sufficiente per passare la preselettiva.

Il Tar lo rigetta: "Nei pubblici concorsi la fissazione di un determinato punteggio minimo da assegnare alle singole prove rientra nella ampia discrezionalità, di natura tecnica, di cui gode l'Amministrazione. L'esercizio di tale discrezionalità- precisa il Tar- sfugge al sindacato di legittimità del giudice amministrativo, salvo che il suo uso non sia caratterizzato da macroscopici vizi di eccesso di potere".

Censura dei ricorrenti: non attendibilità del voto numerico alle prove scritte.

Il Tar lo rigetta: "La censura è infondata stante l'adeguatezza e l'analiticità dei criteri motivazionali a disposizione della Commissione esaminatriceâ".

Censura dei ricorrenti: esito negativo della prova condizionato per colpa del software obsoleto e mal funzionante perché era eccessivamente lunga la descrizione del quesito.

Il Tar lo rigetta: "Le censure appaiono destituite di principio di prova, non adducendo il ricorrente alcun elemento a sostegno delle riferite allegazioni difensive. La ricorrente non specifica alcun determinato difetto del sistemaâDurante lo svolgimento della prova risulta essere stato in ogni momento possibile accedere al riepilogo delle risposte. Non è poi documentata la lamentata inversione dei pulsanti rosso e bluâNon sono stati segnalati difetti di funzionamento nei verbali".

Censura dei ricorrenti: i commissari hanno proceduto illegittimamente dapprima a valutare i quesiti di lingua straniera corretti dal computer e poi i quesiti aperti, il che ha potuto incidere negativamente sull'esito della prova scritta.

Il Tar lo rigetta: "Trattasi di un modus procedendi affidato alla valutazione della commissione, che ben può procedere dapprima a correggere le prove automatiche".

Censura dei ricorrenti: la prova doveva essere svolta nello stesso giorno su tutto il territorio nazionale, in base al bando.

Il Tar lo rigetta: "Le eccezioni al principio di unicità della prova sono ammesse in casi eccezionali, tra i quali sicuramente deve farsi rientrare l'improvvisa ed imprevedibile chiusura delle scuole disposta dalle competenti autorità in SardegnaâStenta inoltre il Collegio a individuare il nesso di compromissione dell'esito della prova svolta, che viene eo ipso inammissibilmente fatto discendere dal procrastinamento della prova relativa ai candidati della regione Sardegna".

Censura dei ricorrenti: violazione principio dell'anonimato, il codice meccanografico era oggettivamente conoscibile prima dell'assegnazione alle commissioni.

Il Tar lo rigetta: "La doglianza appare priva di fondamento. Solo alla fine delle operazioni di correzione degli elaborati e al momento dello scioglimento dell'anonimato, alla presenza dei carabinieri venivano effettuate le attività di associazione dei codici anonimi identificativi della prova con i codici fiscali dei candidati e la relativa identità di ciascuno di essi".

Censura dei ricorrenti: le sotto-commissioni non hanno formalizzato la compilazione delle griglie di valutazione secondo le indicazioni dettate nel verbale del 25 gennaio 2019.

Il Tar lo rigetta: "La censura è priva di fondamento atteso cheâ non si è in grado di comprendere in che misura la lamentata irregolarità abbia codeterminato l'esito della prova da parte del ricorrente. Alcuna violazione del principio dell'anonimato è dato al Collegio cogliere nelle descritte operazioni concorsuali".

Censura dei ricorrenti: la procedura si è connotata per una disomogeneità nelle condizioni in cui i candidati hanno dovuto espletare la prova scritta, a causa di una differente vigilanza.

Il Tar lo rigetta: "Vanno ripetute le considerazioni svolte al par. 2.1, non essendo dato cogliere il grado di compromissione dell'esito della prova del ricorrente".

Censura dei ricorrenti: le condizioni organizzative differenti nelle varie sedi concorsuali hanno comportato determinazioni irragionevoli. Infatti i lavori delle sotto-commissioni si sono connotati per una differenziazione notevole circa la percentuale degli ammessi e/0 il voto medio attribuito alle prove.

Il Tar lo rigetta perché per le medesime argomentazioni di cui sopra.

Censura dei ricorrenti: l'esito della selezione concorsuale è risultato inevitabilmente compromesso a causa dell'erronea formulazione di due quesiti che non erano strutturati come domanda diretta, ma si connotavano per essere dei "casi", richiedendo quindi l'individuazione di soluzioni concrete a specifiche problematiche.

Il Tar lo rigetta: "La censura è infondata. La ricorrente propone e sollecita a questo Giudice un sindacato di merito sulla discrezionalità tecnica che in subietta materia è riservata costituzionalmente all'Amministrazione".

Censura dei ricorrenti: incompatibilità del Comitato Tecnico Scientifico. Potevano far parte di tale organismo soltanto alcune categorie di figure istituzionali, purché non avessero preso parte a corsi di formazione e/0 preparazione per il concorso de quo. Questa garanzia sarebbe violata con la nomina del dott. Luigi Martano, che figura tra i docenti i un corso a pagamento organizzato dalla Cisl.

Il rigetta lo rigetta: "Il dottor Martano non ha mai partecipato ai lavori del Comitato, essendo nominato in qualità di supplente".

Antonella Mongiardo

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Da: tuttofatto20/10/2019 22:10:57
Allora, in primis occorre vedere se gli avvocati dei ricorrenti hanno impugnato il rigetto TAR delle rimanenti dieci doglianze. Se questo è accaduto e io mi sono perso qualcosa, certamente il CDS dovrà entrare nel merito di tutto. Altrimenti no...
Il MIUR appella il TAR su quell'unico punto, poi è vero che ci sono tanti altri ricorsi su singoli aspetti che attendono marzo, ma nulla a noi accadrà.
Ad oggi ci sono centinaia di scuole ancora in reggenza, si prevedono centinaia di pensionamenti e noi siamo circa 2000. Secondo voi chi potrebbe assumersi di fronte alla società una simile responsabilità?
Rispondo: nessuno, proprio nessuno. In ballo ci sono anni di lavoro, tanti soldi, tante scuole e tanto consenso.
Tra l'altro vi avviso del fatto che stanno partendo le attività di individuazione dei nostri tutor, per l'anno di prova. Il MIUR procede, perché sa di dovere procedere. Cosi' come sanno tutto i sindacati, gli USP e gli USR.
Insomma, per me è tutto fatto!

Da: tuttofatto20/10/2019 22:11:20
Allora, in primis occorre vedere se gli avvocati dei ricorrenti hanno impugnato il rigetto TAR delle rimanenti dieci doglianze. Se questo è accaduto e io mi sono perso qualcosa, certamente il CDS dovrà entrare nel merito di tutto. Altrimenti no...
Il MIUR appella il TAR su quell'unico punto, poi è vero che ci sono tanti altri ricorsi su singoli aspetti che attendono marzo, ma nulla a noi accadrà.
Ad oggi ci sono centinaia di scuole ancora in reggenza, si prevedono centinaia di pensionamenti e noi siamo circa 2000. Secondo voi chi potrebbe assumersi di fronte alla società una simile responsabilità?
Rispondo: nessuno, proprio nessuno. In ballo ci sono anni di lavoro, tanti soldi, tante scuole e tanto consenso.
Tra l'altro vi avviso del fatto che stanno partendo le attività di individuazione dei nostri tutor, per l'anno di prova. Il MIUR procede, perché sa di dovere procedere. Cosi' come sanno tutto i sindacati, gli USP e gli USR.
Insomma, per me è tutto fatto!

Da: fbi x Tuttofatto20/10/2019 22:11:57
Ovviamente questo del ripercorrere le stesse strade da parte degli pseudodirigenti con riserva e i ricorrenti, in caso di annullamento, è una tua legittima idea. Io invece credo di più nella preparazione che nella "fortuna" e negli "auspici" e penso che se le prove scritte fossero state più oggettive, probabilmente ora non saremmo qui a scrivere.

Da: x tuttofatto20/10/2019 22:16:17
â l'annullamento era il punto da cui partire, per arrivare dove? Se il cds confermerà l'annullamento i neo ds rimarranno comunque in servizio?

Da: tuttofatto20/10/2019 22:24:15
Non credo che accadrà, però a mio avviso la risposta è si': rimarremmo ugualmente in servizio con qualche pro-forma. Mi risulta, ad esempio, che in un caso non troppo dissimile in Lombardia si sia proceduto con un orale attitudinale, oltretutto senza voto. Capirai...
Comunque, tanto la soluzione non saremo certo noi a trovarla, è corretto che ciascuno mantenga le proprie opinioni: il tempo decreterà vincitori  e vinti.

A domani sera

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Da: Dendy Warhol 20/10/2019 22:25:49
Il tutor potevano darcelo anche a giugno mica era un problema così come l'adeguamento di stipendio se vogliono anche nel 2025. Bah.

Da: x tuttofatto20/10/2019 22:28:58
comunque, ultima osservazione. Ma qui le parti non sono due, bensì TRE. PseudoDS, ricorrenti, e trombati sostenitori dell'annullamento totale.

Da: Dendy Warhol 20/10/2019 22:31:22
Troppa approssimazione. Darci un tutor dopo i primi 100 giorni di servizio e aver prodotto i principali atti è una cosa assurda.

Da: amico mio 20/10/2019 22:52:57
Ognuno esprime le proprie opinioni e la mia è identica a quella di tutto fatto. Se stessi a Forum (quello con la Dalla Chiesa) metterei  il sassolino sul suo piatto della bilancia.
Vabbè che ogni teoria è di parte e di pura convenienza, ma estate qualcosa nella vita che si chiama logica e buon senso. E ci si augura che nei tribunali ne siano rimasti. Anche Se talvolta di fa un po fatica a crederci!

Da: Kmalle 20/10/2019 23:34:03
Se cds ritiene annullare, aggiorna udienza a luglio x far finire anno scol

Da: Commissione 3020/10/2019 23:37:32
Ma come è possibile? Ripetete sempre le       
stesse cose!  E basta! Fate ridere pure i polli! Ma una vita privata l 'avete???

Da: Tre fazioni 21/10/2019 08:30:05
Le posizioni in campo, come ha già detto qualcuno nei precedenti post,  sono tre. I vincitori (compresi tutti gli idonei) i ricorrenti (veri) i ricorrenti (falsi/furbi).
Se si vuole intervenire e risolvere la questione basta fare interventi discriminanti e selettivi. State certi che la categoria di ricorrenti falsi e furbi non si faranno mai sottoporre a una prova scritta/orale. I veri ricorrenti invece avendo studiato possono benissimo sostenere una suppletiva o qualcosa di simile.
L'alternativa è fare rompere il giocattolo, ma in questo caso sono c... per tutti perché in un modo o in un altro si dovrà intervenire per aggiustare i guai combinati dai commissari del MIUR nelle varie fasi concorsuali. Intervenire in modo preventivo,Norina della sentenza. C'è il tempo necessario, un governo stabile (finché dura è fortuna) e bisognerebbe approfittare.

Da: Tre fazioni 21/10/2019 08:32:02
*Norina =prima

Da: amico mio 21/10/2019 09:59:32
Sono d' accordo. Tutelare vincitori (salvo quelli entrati con eventuali imbrogli da dimostrare) e ricorrenti meritevoli (da verificare con ùlteriore prova scritta).

Da: Fbi 21/10/2019 10:17:28
Concordo in pieno con Tre Fazioni...analisi perfetta..👍

Da: Fbi 21/10/2019 10:18:45
Ed anche con l'ultimo post di amico mio ovviamente 👍

Da: Il concorso è   nullo21/10/2019 10:20:08
C'è il tentativo di trasformare la certezza del diritto in una opinabile opinione. Vero è, però, che a sostegno della tesi avversa alla vera natura della legge, c'è la tendenza di trasformare il diritto nella politica del diritto, dove tutto può essere il contrario di tutto. Relativamente alla violazione di cui si discute si assiste al vano tentativo di farla ricadere nelle classiche violazioni formali, tralasciando e volendo affievolire gli effetti sostanziali che crea con il sistema giuridico generale, coi diritti individuali e con gli obblighi irrinunciabili della P.A.. Si parla di disinformazione. Si legge da alcune parti di violazione formale informando (formando dentro) l'opinione pubblica non della vera portata sostanziale della violazione, ma di una effimera quisquilia, Tanto si sa che solo una piccola parte della popolazione è in grado di comprendere la dirompente e scatenate violazione accertata dal TAR Lazio, su ricorso motivato degli aventi diritto.
Per comprendere la portata sostanziale della violazione bisogna sapere il suo significato e la ragione perchè viene posto il divieto di incompatibilità. Già che parliamo di divieto, si comprende che si faccia riferimento a norme prescrittive di legge, le cui violazioni comportano l'applicazioni di pesanti sanzioni. Se analizziamo nel merito l'incompatibilità, ci rendiamo conto che essa è dettata per garantire una pluralità di interessi e diritti costituzionali, non certo marginali, nell'economia degli equilibri del sistema politico giuridico italiano. In esso risiede la stessa ragione di esistere dello Stato, in quanto, garantendo  l'imparzialità dell'azione della P.A. (art. 97 C.) e l'uguaglianza formale e sostanziale (art. 3 C.), assicura il perpetuarsi della democrazia e la sopravvivenza della Repubblica. Senza volermi dilungare, si può affermare che la violazione è sostanziale e non formale ed è gravissima: comporta la nullità della procedura, che va accertata d'ufficio.

Da: Il concorso è   nullo21/10/2019 10:20:37
C'è il tentativo di trasformare la certezza del diritto in una opinabile opinione. Vero è, però, che a sostegno della tesi avversa alla vera natura della legge, c'è la tendenza di trasformare il diritto nella politica del diritto, dove tutto può essere il contrario di tutto. Relativamente alla violazione di cui si discute si assiste al vano tentativo di farla ricadere nelle classiche violazioni formali, tralasciando e volendo affievolire gli effetti sostanziali che crea con il sistema giuridico generale, coi diritti individuali e con gli obblighi irrinunciabili della P.A.. Si parla di disinformazione. Si legge da alcune parti di violazione formale informando (formando dentro) l'opinione pubblica non della vera portata sostanziale della violazione, ma di una effimera quisquilia, Tanto si sa che solo una piccola parte della popolazione è in grado di comprendere la dirompente e scatenate violazione accertata dal TAR Lazio, su ricorso motivato degli aventi diritto.
Per comprendere la portata sostanziale della violazione bisogna sapere il suo significato e la ragione perchè viene posto il divieto di incompatibilità. Già che parliamo di divieto, si comprende che si faccia riferimento a norme prescrittive di legge, le cui violazioni comportano l'applicazioni di pesanti sanzioni. Se analizziamo nel merito l'incompatibilità, ci rendiamo conto che essa è dettata per garantire una pluralità di interessi e diritti costituzionali, non certo marginali, nell'economia degli equilibri del sistema politico giuridico italiano. In esso risiede la stessa ragione di esistere dello Stato, in quanto, garantendo  l'imparzialità dell'azione della P.A. (art. 97 C.) e l'uguaglianza formale e sostanziale (art. 3 C.), assicura il perpetuarsi della democrazia e la sopravvivenza della Repubblica. Senza volermi dilungare, si può affermare che la violazione è sostanziale e non formale ed è gravissima: comporta la nullità della procedura, che va accertata d'ufficio.

Da: dds221/10/2019 10:27:09
Certo, d'accordo anch'io. Tutelare comunque  chi ha davvero studiato ma è stato penalizzato allo scritto. Nel mio caso ho svolto tutti i quesiti a risposta aperta centrando traccia e normativa ma esponendo l'argomento forse non compiutamente (tempo della prova x me tiranno e/o valutazione scorretta da parte della sottocommissione?)  ed ho totalizzato 16/20 ai quesiti di lingua. Comunque si risolva la questione del concorso, personalmente mi va bene tutto. Non ho mai smesso di studiare e di interessarmi alle "faccende" della scuola in cui lavoro.

Da: dds221/10/2019 10:57:22
Il concorso è nullo,

condivido, in linea generale, ciò che scrivi. Tuttavia  non si possono ignorare i diritti di persone che hanno davvero meritato. Si rende necessaria la giusta interpretazione di norme che, se pur prescrittive, non devono incidere negativamente su cittadini incolpevoli e sulla collettività. Giustizia SI ma equa.

Da: Il diritto particolare21/10/2019 11:26:13
non esiste dinnanzi all'interesse generale. Non c'è diritto se non quello giustissimo di partecipare ad un concorso regolare. Questo è l'unico diritto legittimamente esercitabile da chi afferma di essere stato promosso. Non ci sono altri diritti: farà di nuovo le prove.

Da: Alba 201921/10/2019 11:37:49
X il concorso e' nullo, concordo in pieno da quanto da te descritto. E' da una vita che ribadisco che il concorso e' si puo' dichiarare NULLO d'ufficio visto le incompatibilita' accertate dei commissari. Sono alcuni partecipanti di questo forum che fanno finta di non capire o si dimostrano emeriti " ignoranti"

Da: Alba 201921/10/2019 12:01:09
X il concorso e' nullo, concordo in pieno con quanto da te scritto, e' da una vita che ribadisco su questo forumum, che la nullita' per incompatibilita' di alcuni commissari e' cosi' grave, la piu' grave tra tutte le doglianze evidenziate dai ricorrenti, che giuridicamente parlando, puo' d'ufficio essere dichiarato nullo il concorso.

Da: X Alba 21/10/2019 12:25:47
Si è talmente grave che il cds ha permesso tutte le assunzioni ...Ma vai a zappare

Da: Il Cds21/10/2019 12:29:06
Non si è pronunciato sul merito .. ha sospeso senza analizzare "sommariamente", il merito Il fumus boni iuris

Da: X Alba 21/10/2019 12:29:34
Chi partecipa ad un concorso pubblico e si sottopone a tutte le prove in modo regolare va tutelato. Ci mancherebbe altro. Diversamente, farebbe scoppiare la fine del mondo.
Chi fa affermazione di Alba è  un delinquente in mala fede. Lo vedremo

Da: X Alba 21/10/2019 12:31:45
Gli avvocati ce li hanno pure i vincitori, statene certi, e farebbero tremare pure la terra se, per qualche sibisyei e assurdo motivo, venissero lesi i diritti di chi si è sottoposto ad un massacro per superare tutte me pro e concorsuali.

Da: X Alba 21/10/2019 12:32:17
Tutte le prove concorsuali

Da: Secondo me...... 21/10/2019 12:38:12
L' unica cosa da accertare è  il livello di follia di alcuni di voi, in primis concorso nullo che produce quintali di fumo pseudo-giurico per non dire nulla. NULLA.
Ma quelli così sarete puniti per la vostra disonestà. Se esiste una giustizia,  non solo umana, voi sarete puniti

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