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Polizia di Stato, 1400 VICE ISPETTORI (concorso interno)
53139 messaggi, letto 1864551 volte
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Da: Concorsista2 10/01/2017 18:22:57
Tecnicamente  sono entrambi interessi legittimi. NE' PIU' NE' MENO.

Da: annullamentomadech10/01/2017 18:24:43
Ottimo. Quindi, come sostenuto da tempo, non annulleranno un bel niente. L'annullamento comporterebbe, di certo, denunce alla Procura della Repubblica per la verifica di un eventuale abuso d'ufficio da parte degli "annullatori".

Da: pizzarro ne10/01/2017 18:27:11
Concordo a pieno con moderatore 1 una seria e attenta analisi senza personalismi.... io invece ribadisco che si generalizza troppo ...... la COMMISSIONE ha operato male e il risultato è questo!! È un dato oggettivo e non può essere giustificato nessuno..... Sindacati, colleghi sono solo parte del sistema. La COMMISSIONE aveva doveri e responsabilità ... non si può dare la colpa ad altri e ammesso che si siano prestati a giochi di ruolo e di potere ricade sempre su di loro la responsabilità di tutto..... in una partita è l'arbitro che giudica e decide influenzando il risultato di una partita i giocatori giocano come meglio possono!! Le supposizioni o i liberi pensieri se pur rispettabilissimi non provano responsabilità alcuna come le chiacchiere di corridoio o radio anfibio.... il nocciolo della questione è tutta là la BENEDETTA COMMISSIONE... io la penso così sarei curioso di sapere cosa ne penso il professore di diritto penale sulla svista di non poco conto relativo all'elemento soggettivo

Da: puma79 10/01/2017 18:40:31
Una commissione che, dopo avere rivisto piu' volte gli elaborati, promuove orrori di diritto penale e compiti pieni di cancellature o ancora meglio non ricopiati in bella e' legittima?

Da: Concorsista2 10/01/2017 18:43:59
Mettiamola cosi' vi rusultano responsabita' acclarate sul 559?

Da: Verifico e le faccio sapere10/01/2017 18:46:57
No, ma di questo passo non si potrà mai più portare a termine un concorso.

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: Verifico e le faccio sapere10/01/2017 18:47:38
Unica soluzione annullamento ed all-in sul riordino.
Chi vuol fare ricorso lo faccia.

Da: Concorsista2 10/01/2017 18:48:12
1995 ritorna di moda

Da: Concorsista2 10/01/2017 18:51:12
Ci sono tanti, troppi elementi( vedasi ultim'ora) che fanno pensare che annullamento sara'!

Da: Verifico e le faccio sapere10/01/2017 18:51:45
Corsi e ricorsi storici, lo vedo un discreto appiattimento per l'amministrazione e meno male che dovevano trionfare il merito e le capacità.

Da: Concorsista2 10/01/2017 18:52:40
Sui siti dei sindacati non si capisce piu un k4zzo

Da: Concorsista2 10/01/2017 18:53:19
Ron rinfrescaci

Da: Concorsista2 10/01/2017 18:54:53
Verifico elfs vedrai che sforneranno un concorsone alla VS

Da: Verifico e le faccio sapere10/01/2017 18:54:56
Gira voce che il Capo il 12 p.v. comunicherà ai sindacati di aver deciso l'annullamento, per questo stanno cercando di correre ai ripari con l'incontro con il Ministro. Mah?

Da: Verifico e le faccio sapere10/01/2017 18:56:10
Penso anch'io, ma da povero assistente che sono se non mi regalano 10 punti per l'idoneità di questo non diventerò mai Sov

Da: Concorsista2 10/01/2017 18:56:28
E cosa ti aspettavi?

Da: Verifico e le faccio sapere10/01/2017 18:58:02
hai ragione anche tu, cosa mi aspettavo...

Da: Il vero moralizzatore 10/01/2017 19:09:51
@pizzarone.....vero quello che dici, peccato che qualcuno, molte decin edi pagine dietro, qualcuno ora " scomparso" da tempo , ne lodava le gesta e " minacciava" i culle'  di denunzie di diffamazioni ect.....qualche interesse personale? Eh eh 😈😈

Da: Ron 10/01/2017 19:39:50
Roma 10 gennaio 2017

Al Signor Ministro dell'Interno
Sen. Marco Minniti
Sig. Ministro,
attesa la delicatezza e l'urgenza che la questione riveste, avvertiamo la necessità di un confronto immediato con
la S.V. per alcune tematiche che attengono la salvaguardia della dignità delle donne e degli uomini della Polizia
di Stato che, nonostante l'atteggiamento del Dipartimento, continuano con totale spirito di abnegazione a garan-
tire la sicurezza al nostro Paese, pur tra le mille deficienze e criticità.
Ne è ultima testimonianza l'episodio accorso al collega artificiere di Firenze, al quale esprimiamo ancora una
volta vicinanza e sostegno concreto.
Ci riferiamo, in particolare, alle modalità con le quali il Dipartimento sta gestendo le delicate procedure riguar-
danti le politiche concorsuali e le problematiche afferenti il sistema delle tutele relative alle malattie professio-
nali che ad oggi ancora non sono state declinate.
Premettiamo e riconfermiamo che le scriventi OO.SS. sono da sempre convinte assertrici e sostenitrici della tra-
sparenza, condannando qualunque scorciatoia che metta in discussione la regolarità delle procedure e la liceità
dei provvedimenti amministrativi. Nondimeno, non possiamo che condannare, oltre l'atavico ritardo ormai di
circa venti anni delle procedure per i concorsi interni riservati agli appartenenti alla Polizia di Stato, anche l'in-
capacità del Dipartimento della P.S. nell'effettuare procedure concorsuali che, a differenza delle altre Forze di
Polizia, ove si concludono massimo entro sei mesi, hanno raggiunto tempi biblici di oltre tre anni.
Ma le cosa più grave, motivazione per cui chiediamo un incontro urgente con la S.V. prima di assumere qualun-
que iniziativa, come da Lei suggerito nel nostro incontro, è il livello di inaridimento e stravolgimento delle cor-
rette relazioni sindacali che stiamo registrando nell'ultimo periodo che può incidere fortemente sulla motivazio-
ne del personale e l'efficacia dei servizi.
Infatti, negli ultimi mesi, le relazioni sindacali e, quindi, la tutela del personale, sono intese dal Dipartimento
come momento di mera comunicazione da parte dell'Amministrazione di decisioni già assunte, quasi sempre
comunicate prima in luoghi e momenti anche non istituzionali, e rispetto alle quali non c'è possibilità di con-
fronto per il Sindacato. Ne è riprova la risposta del Dipartimento che, ad una specifica "richiesta di incontro
chiarificatore" delle scriventi OO.SS., ha fatto seguire una lettera con cui convoca per il giorno 12 p.v. tutte le
OO.SS. per "comunicazioni", lasciando chiaramente intendere l'insussistenza di qualsivoglia possibilità di con-
fronto e, quindi, di chiarimento che potesse portare alla salvaguardia di tutti quei dipendenti che, con sacrifici,
hanno onestamente sostenuto le prove concorsuali.
Egregio Sig. Ministro,
alla luce della Sua apprezzata disponibilità verso le OO.SS. e della manifesta sensibilità da Lei dimostrata verso
il personale delle Forze di Polizia, Le chiediamo cortesemente di trovare uno spazio nella Sua agenda per il ri-
chiesto incontro prima della convocazione fissata dal Dipartimento della P.S..
Restiamo comunque disponibili ad una diversa soluzione che la S.V. vorrà individuare nella consapevolezza che
essa salverà il merito ed il metodo della questione da noi evidenziata.
Con senso di rinnovata ed elevata stima, cordiali saluti.
Siulp Siap Ugl Polizia di Stato Silp Cgil Consap Fed.ne Uil Polizia
Romano Tiani Mazzetti Tissone Innocenzi Cosi

Da: Ron 10/01/2017 19:41:38
La Consap, insieme alle altre OO.SS, è stata convocata dal Capo della Polizia per comunicazioni in ordine al concorso interno per 1400 vice ispettori. Il cartello dei sindacati aveva chiesto una cosa ben diversa: un incontro per avviare un confronto finalizzato a salvaguardare gli idonei meritevoli e coloro che sono stati ingiustamente penalizzati. Per tali motivi si è ritenuto d'investire della questione il Ministro dell'Interno.

Da: Ron 10/01/2017 19:42:22
oraCONCORSO 1400 V.ISPETTORI- IL SIAP CHIEDE INCONTRO CON IL MINISTRO DELL'INTERNOIl Siap e le altre OO.SS. del cartello chiedono di incontrare il Signor Ministro per un confronto sul concorso per 1400 posti Vice Ispettori

Da: Ron 10/01/2017 19:43:21
http://www.uglpoliziadistato.it/index.php?option=com_content&view=article&id=6633:lettera-al-ministro-dell-interno-sen-marco-minniti&catid=1:ultime&Itemid=50

Da: Ron 10/01/2017 19:44:19
Concorsi, il Silp Cgil chiede di incontrare il Ministro dell'Interno
Concorsi interni, il Silp Cgil e altre OO.SS. chiedono di incontrare il Ministro Marco Minniti

Da: Ron 10/01/2017 19:45:37
http://www.uilpolizia.it/NewsCN.asp?ID_News=455

Da: Ron 10/01/2017 19:51:06
La certezza del diritto
di Vincenzo Annunziata
"Parlare di morte dovrebbe essere meno difficile per noi poliziotti, rotti alle esperienze più tristi ed amare. La morte stessa circola tra noi ogni giorno, ogni minuto, durante i nostri servizi dinanzi alle banche, alle ambasciate, sulle Volanti, in ordine pubblico. Entrando in Polizia sapevamo questo e lo abbiamo accettato. Ma ora, da troppo tempo, questa tragica eventualità è divenuta consuetudine".
Era la sera di sabato 25 ottobre 1975, alle ore 20.30 nella chiesa romana del Gesù, messa in suffragio dei colleghi Mussi, Femiano e Lombardi, caduti a Querceta, nei pressi di Viareggio, in un conflitto a fuoco, per la cattura di due pericolosi pregiudicati per gravi reati.
Ho aperto il "baule dei ricordi" e quel foglio con quelle parole mi ha fatto rivivere quei momenti; credo sia doveroso ricordare chi è caduto nell'adempimento del dovere, ed io appunto con quelle parole iniziai, prima della messa a ricordo dei caduti.
La messa fu voluta dal Comitato di Coordinamento per l'abrogazione del d.l.l. 24-4-1945 n. 205 e del R.d.l. 31-7-1943 n. 687 e per la promozione del Sindacato di Polizia.
Tale organismo era formato dalle Guardie di P. S. Francesco Mandia e Fortunato Fedele, dal commissario Ennio Di Francesco, dal capitano Angelo Giacobelli, dai brigadieri Antonio Sannino e Vincenzo Tortorella, dal vice brigadiere Stanislao Cicatiello, dall'appuntato Enzo Giordani e dallo scrivente, da Franco Fedeli e da tre sindacalisti di Cgil-Cisl-Uil.
La scelta di quella chiesa a Roma non fu casuale: in piazza del Gesù, di fronte al tempio, c'era la sede della Democrazia Cristiana, partito di maggioranza, al quale noi annettevamo grande importanza per la formulazione di una legge di Riforma.
Occorre ricordare che alle nostre riunioni avevano sempre partecipato, a nostra esplicita richiesta, parlamentari del Pri, Psi, Pci, Pli, nonché della Dc, ma non tutti con lo stesso entusiasmo. Perciò quella sera, ancora una volta, civilmente e silenziosamente facemmo sentire la nostra presenza, ricordando che era sempre più urgente approntare un disegno di legge di Riforma.
Siamo nel 1975, c'è ancora molto da soffrire e soprattutto un prezzo da pagare, resistere alle minacce di alcuni Vertici, ai procedimenti disciplinari e anche penali, infatti il Comitato di Coordinamento, nato nell'assemblea dell'Hilton la sera del 21 dicembre 1974, era stato denunciato al completo, al tribunale militare. Ma non ci lasciammo intimidire. La certezza del diritto e la fede nella democrazia erano incrollabili.
A volte penso che siamo stati fortunati, ma è anche vero che la fortuna consiste nel farsi trovare al posto giusto nel momento giusto; il che significa saper cogliere il segno dei tempi.
Noi a quel tempo eravamo staccati dal mondo della politica e dalle organizzazioni sindacali e, forse, non saremmo mai riusciti ad ottenere una vera legge di Riforma, ma una persona ci colmò questa lacuna, perfezionando la ricetta, aiutandoci a conoscere e ottenere il consenso di parlamentari dei vari partiti e di esponenti di Cgil-Cisl-Uil.
Quando ho detto che bisognava pagare e soffrire, ho evitato di fare i nomi di quanti pagarono duramente per questo impegno, nel timore di dimenticare qualcuno, ma un nome non posso dimenticare, ed al quale va il mio pensiero riconoscente: quello del compianto Franco Fedeli, allora direttore di "Ordine Pubblico".
Molto dobbiamo a lui, se il nostro sogno di è realizzato.
Occorre ricordare che già in passato, dai primi anni del Novecento e più volte, nella P. S. c'erano stati tentativi per un riordino dell'Istituzione, ma sempre malamente falliti. Questo conferma la bontà della nostra ricetta: coraggio e cervello.
Non è possibile qui ricordare tutti gli avvenimenti degli anni dal 1975 fino a quel radioso 21 aprile 1981, giorno dell'approvazione della legge di Riforma, la 121/81 appunto.
Quest'anno ricorre il ventennale e noi lo dobbiamo ricordare, anzi celebrare, affermando che abbiamo promosso la più importante Riforma istituzionale dal dopoguerra ad oggi, senza temere di essere smentiti.
Il bilancio è nettamente positivo per tutti, per gli appartenenti alla Polizia di Stato e per il Paese; sono migliorate le condizioni di vita e di servizio, migliori sono le condizioni economiche e la professionalità e anche l'efficienza del Corpo, offrendo così un migliore servizio alla collettività. Ma soprattutto è cambiata l'immagine del poliziotto, ci siamo liberati di quel retaggio, che non meritavamo: non più sbirro ma un operatore al servizio dei cittadini, in difesa di tutti.
Se ancora ci fosse qualcuno ad avanzare dei dubbi sulla necessità della Riforma, sono a disposizione (e non solo io, ne sono certo) per un democratico confronto.
Con il nuovo assetto, gli appartenenti alla Polizia di Stato hanno lo strumento per continuare a migliorare l'Istituzione di Polizia e soprattutto sono diventati autori del loro destino.
Con l'occazione saluto tutti i colleghi della "cordata" e tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato. Con tanta nostalgia ed affetto il vostro
Vincenzo Annunziata
Isp. Capo in congedo - Roma

Da: Ron 10/01/2017 19:52:29
Roma 10 gennaio 2017

Al Signor Ministro dell'Interno
Sen. Marco Minniti
Sig. Ministro,
attesa la delicatezza e l'urgenza che la questione riveste, avvertiamo la necessità di un confronto immediato con
la S.V. per alcune tematiche che attengono la salvaguardia della dignità delle donne e degli uomini della Polizia
di Stato che, nonostante l'atteggiamento del Dipartimento, continuano con totale spirito di abnegazione a garan-
tire la sicurezza al nostro Paese, pur tra le mille deficienze e criticità.
Ne è ultima testimonianza l'episodio accorso al collega artificiere di Firenze, al quale esprimiamo ancora una
volta vicinanza e sostegno concreto.
Ci riferiamo, in particolare, alle modalità con le quali il Dipartimento sta gestendo le delicate procedure riguar-
danti le politiche concorsuali e le problematiche afferenti il sistema delle tutele relative alle malattie professio-
nali che ad oggi ancora non sono state declinate.
Premettiamo e riconfermiamo che le scriventi OO.SS. sono da sempre convinte assertrici e sostenitrici della tra-
sparenza, condannando qualunque scorciatoia che metta in discussione la regolarità delle procedure e la liceità
dei provvedimenti amministrativi. Nondimeno, non possiamo che condannare, oltre l'atavico ritardo ormai di
circa venti anni delle procedure per i concorsi interni riservati agli appartenenti alla Polizia di Stato, anche l'in-
capacità del Dipartimento della P.S. nell'effettuare procedure concorsuali che, a differenza delle altre Forze di
Polizia, ove si concludono massimo entro sei mesi, hanno raggiunto tempi biblici di oltre tre anni.
Ma le cosa più grave, motivazione per cui chiediamo un incontro urgente con la S.V. prima di assumere qualun-
que iniziativa, come da Lei suggerito nel nostro incontro, è il livello di inaridimento e stravolgimento delle cor-
rette relazioni sindacali che stiamo registrando nell'ultimo periodo che può incidere fortemente sulla motivazio-
ne del personale e l'efficacia dei servizi.
Infatti, negli ultimi mesi, le relazioni sindacali e, quindi, la tutela del personale, sono intese dal Dipartimento
come momento di mera comunicazione da parte dell'Amministrazione di decisioni già assunte, quasi sempre
comunicate prima in luoghi e momenti anche non istituzionali, e rispetto alle quali non c'è possibilità di con-
fronto per il Sindacato. Ne è riprova la risposta del Dipartimento che, ad una specifica "richiesta di incontro
chiarificatore" delle scriventi OO.SS., ha fatto seguire una lettera con cui convoca per il giorno 12 p.v. tutte le
OO.SS. per "comunicazioni", lasciando chiaramente intendere l'insussistenza di qualsivoglia possibilità di con-
fronto e, quindi, di chiarimento che potesse portare alla salvaguardia di tutti quei dipendenti che, con sacrifici,
hanno onestamente sostenuto le prove concorsuali.
Egregio Sig. Ministro,
alla luce della Sua apprezzata disponibilità verso le OO.SS. e della manifesta sensibilità da Lei dimostrata verso
il personale delle Forze di Polizia, Le chiediamo cortesemente di trovare uno spazio nella Sua agenda per il ri-
chiesto incontro prima della convocazione fissata dal Dipartimento della P.S..
Restiamo comunque disponibili ad una diversa soluzione che la S.V. vorrà individuare nella consapevolezza che
essa salverà il merito ed il metodo della questione da noi evidenziata.
Con senso di rinnovata ed elevata stima, cordiali saluti.
Siulp Siap Ugl Polizia di Stato Silp Cgil Consap Fed.ne Uil Polizia
Romano Tiani Mazzetti Tissone Innocenzi Cosi

Da: Ron 10/01/2017 19:54:58
https://mpnazionale.it/29105/concorso-1400-ispettori-giorno-12-gennaio-2017-incontro-capo-della-polizia.html

Da: Gianni70Stradale  10/01/2017 19:57:06
Aggiungo a quanto espresso da moderatore 1 che, per chi non se ne fosse accorto, quanto sta accadendo è anche frutto della guerra che i sindacati (uno in particolare) avevano deciso di muovere all'amministrazione: il capo ha chiaramente detto, dopo aver lanciato una serie di frecciate satiriche sul 31 ottobre e 31 dicembre, che questo deve cambiare.
Oggi ha convocato l'incontro, non richiesto da un solo sindacato, dicendo che avrebbe dato "comunicazioni": insomma, niente ricatti o mezzucci.

È vero che in entrambi i casi si tratti di interessi legittimi (diritti soggettivi solo per i vincitori), ma l'idoneità finale è una situazione giuridica soggettiva più solida perché espone l'Amministrazione al problema del danno della less aspettativa (non mi viene il termine esatto) e della perdita di chance per chi non ha partecipato al successivo concorso esterno confidando nell'idoneità finale.
Poi c'è il colpevole ritardo nell'Amministrazione che, dopo aver ufficialmente detto che tutto andasse bene, ritorna sui suoi passi (danno solo per gli idonei).
L'unico danno che non spetta mon essendo maturato lo status di vincitore è il lucro cessante.

Da: Capitan arloc 10/01/2017 19:59:36
Moderatore 1, ottima analisi sul punto amministrativo. Ma il punto dolente é la ricorrezione, ovvero entrare nel merito con altra Commissione non legittimata che mal si concilia con le procedure del bando.

Da: Ron 10/01/2017 20:01:37
Roma 10 gennaio 2017

Al Signor Ministro dell'Interno
Sen. Marco Minniti
Sig. Ministro,
attesa la delicatezza e l'urgenza che la questione riveste, avvertiamo la necessità di un confronto immediato con
la S.V. per alcune tematiche che attengono la salvaguardia della dignità delle donne e degli uomini della Polizia
di Stato che, nonostante l'atteggiamento del Dipartimento, continuano con totale spirito di abnegazione a garan-
tire la sicurezza al nostro Paese, pur tra le mille deficienze e criticità.
Ne è ultima testimonianza l'episodio accorso al collega artificiere di Firenze, al quale esprimiamo ancora una
volta vicinanza e sostegno concreto.
Ci riferiamo, in particolare, alle modalità con le quali il Dipartimento sta gestendo le delicate procedure riguar-
danti le politiche concorsuali e le problematiche afferenti il sistema delle tutele relative alle malattie professio-
nali che ad oggi ancora non sono state declinate.
Premettiamo e riconfermiamo che le scriventi OO.SS. sono da sempre convinte assertrici e sostenitrici della tra-
sparenza, condannando qualunque scorciatoia che metta in discussione la regolarità delle procedure e la liceità
dei provvedimenti amministrativi. Nondimeno, non possiamo che condannare, oltre l'atavico ritardo ormai di
circa venti anni delle procedure per i concorsi interni riservati agli appartenenti alla Polizia di Stato, anche l'in-
capacità del Dipartimento della P.S. nell'effettuare procedure concorsuali che, a differenza delle altre Forze di
Polizia, ove si concludono massimo entro sei mesi, hanno raggiunto tempi biblici di oltre tre anni.
Ma le cosa più grave, motivazione per cui chiediamo un incontro urgente con la S.V. prima di assumere qualun-
que iniziativa, come da Lei suggerito nel nostro incontro, è il livello di inaridimento e stravolgimento delle cor-
rette relazioni sindacali che stiamo registrando nell'ultimo periodo che può incidere fortemente sulla motivazio-
ne del personale e l'efficacia dei servizi.
Infatti, negli ultimi mesi, le relazioni sindacali e, quindi, la tutela del personale, sono intese dal Dipartimento
come momento di mera comunicazione da parte dell'Amministrazione di decisioni già assunte, quasi sempre
comunicate prima in luoghi e momenti anche non istituzionali, e rispetto alle quali non c'è possibilità di con-
fronto per il Sindacato. Ne è riprova la risposta del Dipartimento che, ad una specifica "richiesta di incontro
chiarificatore" delle scriventi OO.SS., ha fatto seguire una lettera con cui convoca per il giorno 12 p.v. tutte le
OO.SS. per "comunicazioni", lasciando chiaramente intendere l'insussistenza di qualsivoglia possibilità di con-
fronto e, quindi, di chiarimento che potesse portare alla salvaguardia di tutti quei dipendenti che, con sacrifici,
hanno onestamente sostenuto le prove concorsuali.
Egregio Sig. Ministro,
alla luce della Sua apprezzata disponibilità verso le OO.SS. e della manifesta sensibilità da Lei dimostrata verso
il personale delle Forze di Polizia, Le chiediamo cortesemente di trovare uno spazio nella Sua agenda per il ri-
chiesto incontro prima della convocazione fissata dal Dipartimento della P.S..
Restiamo comunque disponibili ad una diversa soluzione che la S.V. vorrà individuare nella consapevolezza che
essa salverà il merito ed il metodo della questione da noi evidenziata.
Con senso di rinnovata ed elevata stima, cordiali saluti.
Siulp Siap Ugl Polizia di Stato Silp Cgil Consap Fed.ne Uil Polizia
Romano Tiani Mazzetti Tissone Innocenzi Cosi

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