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Abolizione esame avvocato
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Da: duracel x persemone | 31/08/2011 23:16:55 |
e poi saltano fuori gli imbecilli che dicono che sto esame-farsa non crea problemi, ma crescete, capite quali sono i reali problemi prima di scrivere cretinate! | |
Da: THEsun | 31/08/2011 23:26:11 |
Conti pubblici e liberalizzazioni L' inchiesta La prevalenza del «familismo». Lo studio della Fondazione Rodolfo Debenedetti sulle «Dinastie professionali» presentato oggi alla Bocconi Ordini e professioni, quando il merito dipende da famiglia e area geografica Peso politico Il Cup, coordinamento unitario delle libere professioni, ha dichiarato il peso della propria rappresentanza: 3 milioni 590 mila persone Commissioni e competenza Tito Boeri: «Nelle commissioni ci sono persone che hanno tutto da perderci dall' entrata di professionisti più bravi e più competenti» Nepotismo Nel confronto con i lavoratori autonomi, gli avvocati e i farmacisti, figli o nipoti di avvocati e farmacisti, sono oltre il triplo della media Esami di Stato, a Bari passa il 74% degli architetti, a Palermo il 18 I geologi hanno il 91% di chance a Napoli, solo il 36 in Puglia Aspiranti commercialisti veneziani, portate un cero alla Madonna della Salute: avete il 92% delle probabilità di essere bocciati all' esame. Aspiranti commercialisti catanesi, stappate lo spumante: sotto l' Etna non bocciano nessuno. Lo dice uno studio della Fondazione Rodolfo Debenedetti sugli Ordini professionali. Che pare dimostrare quanto scriveva Indro Montanelli: così come sono servono solo a «difendere le mafie di interessi corporativi». Un' accusa che gli Ordini respingono sdegnosamente da anni. Ma contro la quale, come dimostra la riluttanza con cui molti hanno collaborato a questo studio sul familismo, che è durato tre anni e sarà presentato oggi pomeriggio alla Bocconi col titolo «Dinastie professionali», non fanno poi molto. Basti dire che alla richiesta dei ricercatori della Fondazione (Gaetano Basso, Andrea Catania, Giovanna Labartino, Davide Malacrino e Paola Monti) coordinati da Michele Pellizzari, docente alla Bocconi, l' Ordine dei medici ha risposto di no, spiacenti ma «pur apprezzando le finalità della ricerca» l' elenco completo degli iscritti in suo possesso non lo dava: lo chiedessero uno a uno a tutti i centodieci ordini provinciali. Auguri. Che gli Ordini professionali italiani siano bloccati e debbano essere spalancati alla concorrenza l' Europa lo dice da anni. Ma la risposta è da sempre recalcitrante. Rileggiamo cosa disse, ad esempio, quando era ministro della Giustizia, l' ingegner Roberto Castelli: «La Commissione europea e l' Antitrust vorrebbero abolire gli ordini; noi invece siamo impegnati a difenderli perché pensiamo che gli ordini e tutto il ricco mondo delle professioni siano un patrimonio fondamentale della nostra società ». Opinione condivisa, nonostante i proclami thatcheriani («Gli elettori devono scegliere tra liberismo e comunismo, liberismo e statalismo»), da Silvio Berlusconi: «Pensiamo che il sistema degli albi professionali regolato per legge sia molto meglio del sistema delle libere associazioni di professionisti presenti nei Paesi anglosassoni». Questione di voti: «Rappresentiamo una massa di 3 milioni e 590.000 persone», intimò anni fa ai partiti il Cup, Coordinamento unitario delle libere professioni. Traduzione: chi ci tocca perde le elezioni. Perfino le innovazioni della legge Bersani del 2006 (via le tariffe minime e largo alla pubblicità comparativa per fare spazio ai giovani...) sono state accanitamente combattute e svuotate nonostante uno studio di Michele Pellizzari e Giovanni Pica (Università di Salerno) presentato al convegno bocconiano dimostri che prima del 2006 tra gli avvocati «la probabilità di lasciare la professione diminuiva con la produttività , ovvero lasciavano i più bravi. Dopo il 2006, questa relazione si inverte e sono i meno produttivi a lasciare la professione». Un miglioramento qualitativo che evidentemente non interessa più di tanto i consoli e proconsoli della categoria, che siedono in massa alle Camere (134 avvocati su 952 parlamentari) e monopolizzano i consigli dell' Ordine al contrario di quanto accade ad esempio in Gran Bretagna dove ai vertici stanno dei rappresentanti anche degli studenti e più ancora dei consumatori, cioè dei clienti. Una situazione che il presidente dell' Antitrust Antonio Catricalà ha più volte denunciato parlando di «ingiustificati privilegi ai professionisti» e accusando gli ordini di essere «chiusi in se stessi» e di non fare «gli interessi dei consumatori». Per capirci, è più facile staccare in salita Alberto Contador sulle rampe del Puy de Dome che aprire le professioni ai giovani se gli Ordini, come ha scritto Tito Boeri, «continuano ad inserire nelle commissioni d' esame (quelle che decidono chi si può iscrivere agli albi) persone che esercitano queste attività e che hanno tutto da perderci dall' entrata di professionisti più bravi e più competenti di loro». Questo è il quadro. Confermato dai dati dello studio presentato oggi alla presenza di Angelino Alfano e Pier Luigi Bersani, dove si dimostra come «la probabilità di superare l' esame non dipenda esclusivamente dalle qualità del candidato» ma anche da altro. La decantata valorizzazione del «merito», parola abusatissima (Mariastella Gelmini la invocò 37 volte in una proposta di legge), dipende insomma dall' area geografica: se sei un giovane architetto e fai l' esame a Bari hai 74 probabilità su 100 di passare, se lo fai a Palermo 18. Se sei un giovane geologo hai il 91% di possibilità di farcela a Napoli, il 36 a Bari. E così via. Sbalzi così clamorosi da imporre una alternativa: o tutti i geni di una determinata professione nascono in una zona e tutti somari in un' altra o i voti non dipendono dalla bravura dei candidati ma dal capriccio e dalle chiusure delle commissioni. Succedeva lo stesso, una volta, anche con l' esame degli avvocati. Col record, un anno, del 94% di bocciati a Milano e del 94% di promossi a Catanzaro. Finché, dopo lo scandalo scoppiato nel capoluogo calabrese (2.295 temi copiati su 2.301) fu deciso di far esaminare i temi di ogni distretto giudiziario alla commissione di un altro. Ed è cambiato tutto. Bene, incrociando i nomi degli iscritti agli 11 Ordini (notai, avvocati, architetti, farmacisti, commercialisti, consulenti del lavoro, giornalisti, geologi, medici, ostetriche e psicologi) dei quali i ricercatori sono riusciti a raccogliere la quasi totalità degli iscritti, salta fuori una quota altissima di familismo. Messi a confronto con i lavoratori autonomi, gli avvocati e i farmacisti figli o nipoti di avvocati e farmacisti sono oltre il triplo della media. I medici addirittura il quadruplo. Non sempre questa ereditarietà , si capisce, è negativa: talora «un bravo professionista insegna il mestiere al figlio, che diventa a sua volta un bravo professionista». Dati alla mano, è il caso delle ostetriche. E, spesso, anche dei medici. Non così di altri: nel caso dei commercialisti e dei consulenti del lavoro, si legge nel dossier, «troviamo evidenza, statisticamente significativa e robusta, di peggior qualità dei servizi professionali (..) dove il livello di familismo è più alto». Cioè? «Nelle province dove le omonimie incidono maggiormente sulle iscrizioni all' albo dei commercialisti, l' evasione fiscale è più alta». Quanto alle aree dove il familismo è più diffuso, non mancano le sorprese. I numeri dicono infatti che certo, lo spazio ai figli e ai nipoti, ai cognati e ai cugini nel Sud è nettamente maggiore rispetto al Centro e più che doppio rispetto al Nord-ovest. Ma al Nord-est, no: anzi, la «parentopoli» nelle professioni, per difendere le posizioni di rendita, è perfino più estesa che nelle regioni meridionali della fascia adriatica. Ahi ahi, la «razza Piave»... RIPRODUZIONE RISERVATA Stella Gian Antonio Pagina 11 (4 luglio 2011) - Corriere della Sera | |
Da: realista | 31/08/2011 23:28:58 |
nessuno leggerà mai questi copia e incolla...copiare e incollare da internet...che brutte abitudini avete! Io non lo farei MAI.. E con questo chiudo, troppa stanchezza addosso.. | |
Da: duracel | 31/08/2011 23:34:01 |
bell'articolo che esprime perfettamente le (mafiose ) radici del problema italiano... | |
Da: realista | 31/08/2011 23:46:39 |
che brutta abitudine è quella di generalizzare...discorsi che si reggono su frasi fatte...mah. ora vado sul serio cmq. Au | |
Da: GARANTE | 01/09/2011 09:57:30 |
si hanno notizie? dove sono finiti gli amici di amici che erano nei palazzi del potere e ci dovevano rassicurare su emendamenti vari a nostro favore? | |
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Da: Liberale | 01/09/2011 10:18:28 |
Vi posto una domanda che dovrebbe far riflettere sull'INUTILITA' dell'esame di abilitazione. Poniamo il caso che domani mattina il parlamento approvi una legge che consenta a chiunque abbia la 5° elementare di poter esercitare la professione di avvocato. Tizio accusato ingiustamente di rapina si informa al fine di poter trovare un buon professionista che lo segua in giudizio. Da chi si reca? Dal professionista conosciuto, laureato e che senza ombra di dubbio ha maturato una buona esperienza nei Tribunali ovvero all'iscritto con la 5° elementare che non è mai entrato in un'aula di Tribunale? Ancora: Se avessi paura di un neo collega laureato che apre lo studio vicino al mio che razza di avvocato sarei? Ritengo che chiunque sia contrario all'abolizione dell'esame di abilitazione abbia solo paura della concorrenza e quindi poca fiducia nelle proprie capacità professionali. LA LEGGE DEV'ESSERE CHIARA: Laurea, 2 anni di tirocinio e, previa apertura di partita IVA iscrizione all'albo degli avvocati. Una volta chi la pensava come me era considerato liberale... Oggi i cari colleghi avv. della maggioranza ci considerano Comunisti... | |
Da: *** | 01/09/2011 10:18:29 |
puoi trovare alcuni degli emendamenti presentati all'art 3 della manovra sul dito del senato. Il documento è molto corposo e contiene anche proposte a dir poco bizzarre http://www.senato.it/documenti/repository/commissioni/comm05/documenti_acquisiti/2887%20artt%203%20e%204%20integrato.pdf | |
Da: Lucro incessante X garante | 01/09/2011 10:25:03 |
Guarda che i parlamentari impegnati in questa battaglia hanno già presentato i loro emendamenti e giocoforza voteranno a favore... Purtroppo questa NON è una notizia di apertura del telegiornale. Comunque il sito del sole 24 ore è molto sensibile all'argomento e scrivendo "professioni" sullo spazio presente nell' home page appaiono tutti gli interventi e le riflessioni dei politici in merito all'argomento. | |
Da: Esame-farsa | 01/09/2011 10:26:37 |
Vero liberale; chi ha paura di un neolaureato è un imbelle..... | |
Da: Lucro incessante | 01/09/2011 10:34:31 |
Chi volesse contattare e sollecitare una senatrice FAVOREVOLE a questa battaglia (compresa quella dell'abolizione dell'esame di abilitazione) si colleghi al seguente sito: http://blog.donatellaporetti.it/ clicchi su contatti ed invii una mail Per esempio: Egregia senatrice, le chiedo, a nome di tutti i praticanti avvocato abilitati italiani che sono sottoposti alla macchine infernale e farsesca di questo assurdo ed ingiusto esame, che si basa su percentuali basse e predeterminate e in cui l'ammissione spesso avviene a caso sfavorendo proprio chi lavora e spesso ha già uno studio e clientela propria, di combattere questa battaglia di civiltà per l'abolizione di questo assurdo esame o almeno per la sua riforma in senso davvero meritocratico e senza percentuali già stabilite per impedire l'accesso e per l'abolizione del limite di 6 anni per il patrocinio che già sarebbe una gran cosa e sanerebbe in parte tale ingiustizia. La ringrazio sentitamente per la sua "battaglia" parlamentare. Con Enorme stima. Nome e Cognome. | |
Da: Lucro incessante | 01/09/2011 12:53:56 |
Chi volesse contattare e sollecitare una senatrice FAVOREVOLE a questa battaglia (compresa quella dell'abolizione dell'esame di abilitazione) si colleghi al seguente sito: http://blog.donatellaporetti.it/ clicchi su contatti ed invii una mail Per esempio: Egregia senatrice, le chiedo, a nome di tutti i praticanti avvocato abilitati italiani che sono sottoposti alla macchine infernale e farsesca di questo assurdo ed ingiusto esame, che si basa su percentuali basse e predeterminate e in cui l'ammissione spesso avviene a caso sfavorendo proprio chi lavora e spesso ha già uno studio e clientela propria, di combattere questa battaglia di civiltà per l'abolizione di questo assurdo esame o almeno per la sua riforma in senso davvero meritocratico e senza percentuali già stabilite per impedire l'accesso e per l'abolizione del limite di 6 anni per il patrocinio che già sarebbe una gran cosa e sanerebbe in parte tale ingiustizia. La ringrazio sentitamente per la sua "battaglia" parlamentare. Con Enorme stima. Nome e Cognome. | |
Da: Lucro incessante | 01/09/2011 13:10:30 |
Chi volesse contattare e sollecitare una senatrice FAVOREVOLE a questa battaglia (compresa quella dell'abolizione dell'esame di abilitazione) si colleghi al seguente sito: http://blog.donatellaporetti.it/ clicchi su contatti ed invii una mail Per esempio: Egregia senatrice, le chiedo, a nome di tutti i praticanti avvocato abilitati italiani che sono sottoposti alla macchine infernale e farsesca di questo assurdo ed ingiusto esame, che si basa su percentuali basse e predeterminate e in cui l'ammissione spesso avviene a caso sfavorendo proprio chi lavora e spesso ha già uno studio e clientela propria, di combattere questa battaglia di civiltà per l'abolizione di questo assurdo esame o almeno per la sua riforma in senso davvero meritocratico e senza percentuali già stabilite per impedire l'accesso e per l'abolizione del limite di 6 anni per il patrocinio che già sarebbe una gran cosa e sanerebbe in parte tale ingiustizia. La ringrazio sentitamente per la sua "battaglia" parlamentare. Con Enorme stima. Nome e Cognome. | |
Da: Lucro incessante | 01/09/2011 16:08:41 |
presto novità sull'abolizione limite 6 anni patrocinio... forse! :D Chi sa qualcosa la posti!!!! | |
Da: sollevante | 01/09/2011 16:18:34 |
magari gradirei notizie certe !!!!grazie | |
Da: D.m.s. | 01/09/2011 16:42:41 |
Mah! Io non capisco questo entusiasmo per l'abolizione del limite dei 6 anni, quando permane il vero problema dell'accesso farsa tramite esame..vi fate abbindolare dal classico specchietto per le allodole.. | |
Da: Lucro incessante | 01/09/2011 16:50:03 |
Al "tutto o niente" preferisco il "meglio poco che niente" | |
Da: Esame-farsa | 01/09/2011 17:18:26 |
Guarda DMS che sarebbe già una cosa ottima; ti permetterebbe di lavorare senza l'incubo del ritiro del tesserino; e poi si aspetta l'abolizione... | |
Da: sollevante | 01/09/2011 17:29:10 |
é vero esame almeno posso lavorare in attesa dell'ablitazione!ciao caro | |
Da: tech | 01/09/2011 17:30:37 |
...campa cavallo... | |
Da: duralex | 01/09/2011 17:33:32 |
Ma chi lo ritira questo tesserino? Mai sentita una cosa del genere! Ripeto... c'è gente che da anni lavora con il patrocinio scaduto! | |
Da: duralex | 01/09/2011 17:36:00 |
Ma chi lo ritira questo tesserino? Mai sentita una cosa del genere! Ripeto... c'è gente che da anni lavora con il patrocinio scaduto! | |
Da: Lucro incessante | 01/09/2011 17:38:13 |
... caro duralex fai una semplice ricerca su google per renderti conto in quanti sono andati a finire nei casini per aver lavorato col patrocinio scaduto!!! Mi permetto di chiederti dove hai la testa? | |
Da: Esame-farsa | 01/09/2011 17:42:13 |
E' vero duralex, può darsi anche che non ti scoprano, ma se ti scoprono poi son dolori; Ciao Sole, un bacio.... | |
Da: SOL LEVANTE | 01/09/2011 17:46:43 |
cIAO CARO TI RICORDI SEMPRE DI ME ALLORA GLI ESITI???UN ABBRACCIO ! | |
Da: Lucro incessante | 01/09/2011 17:46:47 |
Uomini di legge... :D :D :D Almeno cerchiamo di rispettarla :D | |
Da: D.m.s. | 01/09/2011 19:14:34 |
Si sì accontentantevi del patrocino in attesa dell'abolizione... | |
Da: Avvocato affermato e ormai milionario! | 01/09/2011 19:21:40 |
Non aboliamo proprio un bel nulla ahahahahah | |
Da: erix | 01/09/2011 20:55:02 |
verra abolito..tranquilli | |
Da: erix | 01/09/2011 21:02:22 |
Secondo Confindustria, è necessario "coniugare il rigore dei conti e l'indispensabile crescita"; bisogna quindi intervenire sul sistema pensionistico per arrivare "a un livello di vita lavorativa in linea con i paesi europei più avanzati". Confindustria chiede ancora "provvedimenti che riducano le tasse su chi produce, lavoratori e imprese, spostando il carico su tutto il resto, nulla escluso". Gli industriali chiedono poi privatizzazioni a partire dalle societa' di servizi pubblici locali, dismissioni dei patrimoni immobiliari pubblici, liberalizzazioni delle professioni e dei servizi pubblici locali più incisive rispetto a quanto previsto ora. | |
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