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CONCORSO MAGISTRATURA 2012
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Da: Cinzio | 12/07/2012 21:54:05 |
Concordo anche io con S. La parte generale del tema andava affrontata su tali principi(offensività concreta ed astratta e materialità), salvo poi, collegarli ai reati terroristici eversivi. Per anticipazione della tutela dobbiamo intenderci. Rispetto a quale fase dell'iter crimis? 1) secondo una prima tesi,i si ha anticipazione della tutela tutte le volte in cui il legislatore anticipa la responsabilità penale rispetto alla frantumazione del bene giuridico sotteso alle norme incriminatrici. 2) Secondo un'altra impostazione, invece, si avrebbe anticipazione della tutela ogni qualvolta la fattispecie astratta prescriva la punibilità prima ancora che l'agente commetta atti idonei ed univoci alla concretizzazione del reato. Aderendo alla prima tesi,i anticiperebbero la tutela tutti i reati cc.dd di pericolo(astratto o concreto) nonché tutti i reati tentati. Abbracciando la seconda tesi, sarebbero a tutela anticipata solo i reati associativi, in quanto, i singoli associati rispondono di tali delitti anche se non hanno compiuto atti idonei ed univoci alla concretizzazione dei cc.dd. "reati fine" ma per la mera partecipazione(con carattere di continuità) a quell'associazione che persegue fini illeciti ed è radicata stabilmente sul territorio. Trasponendo tali principi nell'ambito dei reati terroristici eversivi e abbracciando la seconda impostazione, si può concludere che, rispetto alla regola generale sancita dagli artt 59 e 115 cp, devono essere considerati reati a fattispecie anticipata i reati associativi di cui agli artt 270 e 270 bis CP nonché(secondo la tesi maggioritaria in giurisprudenza) l'ipotesi delittuosa di concorso esterno nei reati di cui ai predetti articoli. Questa è parte della mia ricostruzione dell'elaborato, ma è, come tutte le cose, opinabile all'infinito!! | |
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Da: | 12/07/2012 22:03:13 |
cinzio che bel nome! | |
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Da: parere civile x cinzio | 13/07/2012 12:19:57 |
...questo è il problema...come ambito del tema, ho preso quello in cui il giudice si pronuncia sull'efficacia del contratto, in modo che quest'ultimo sopravvive alla sua pronuncia e continua ad avere effetti tra le parti...quindi non la risoluzione etc...è un'interpretazione molto, molto, molto restrittiva e, a posteriori, direi sciagurata... | |
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Da: pippo95 | 13/07/2012 12:23:44 |
Chiedo scusa . . . si sa qualcosa dei risultati? | |
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Da: legaladrona | 13/07/2012 13:15:29 |
giudici e Pubblici ministeri eletti dal popolo | |
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Da: s. | 13/07/2012 13:31:31 |
L'unico modo che garantisce l'imparzialita' e la competenza del magistrato e' il concorso pubblico. Il concorso e' l'unico strumento, infatti, in grado di premiare la diligenza ed il sacrificio garantendo la meritocrazia. L'lezione popolare (tipica dei paesi del nord America almeno per quanto riguarda la funzione inquirente) comporterebbe l'emersione di logiche clientelari a scapito dell'imparzialita' e della preparazione tecnica del futuro magistrato. In conclusione se nel nostro paese fosse intrdotto un sistema di reclutamento basato sull'elezione popolare sorgerebbero problemi di ordine democratico. | |
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Da: x roma ladrona | 13/07/2012 13:45:59 |
invece di pagare giudici, processo in piazza e lapidazione ... famo prima senza tanti fronzoli ...che poi gli ignoranti non capiscono tanto... e sì che tra i monti di ignoranti se ne tovano... | |
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Da: si, ci manca solo | 13/07/2012 14:34:11 |
l'elezione di giudici e pm da parte del popolo e per l'italia già allo scatafascio sarà la fine. Io non ho molta fiducia nel popolo e nella sua intelligenza (o buona fede). Il popolo si lascia ammaliare da due parole dette bene, basti pensare alla gente che ci governa grazie al voto della gente (e non solo) | |
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Da: Cos com | 13/07/2012 19:56:29 |
Amici non so voi. In attesa di questi risultati la mia vita sembra come congelata. Da una parte è come non avessi fatto mai il concorso e sono ritornato alla mia vita di sempre. Da un'altra sono in fremente attesa delle correzioni per capire che ne sarà di me visto che ho consegnato e, lo confesso, spero di aver superato. Mah... | |
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Da: Cinzio | 13/07/2012 20:10:21 |
Caro Mah(cos com) siamo più o meno tutti nella tua stessa condizione. Però bisogna essere forti per superare un'eventuale sconfitta. In questo concorso, oltre alla preparazione tecnica, premiano la tenacia e la fortuna: se non ce la facciamo ora, ce la potremo fare nei prossimi concorsi ma sempre a patto che ci si creda sul serio. La tenacia nel raggiungere il nostro obiettivo, sarà l'unico strumento valido a nostra disposizione. Chi ha le palle insiste, insiste e poi ancora insiste: molti giudici della Cassazione o del CDS non ce l'hanno fatta al primo tentativo, ma non perchè non avessero le capacità o la preparazione adeguata per diventare magistrato(come la loro storia ci insegna) ma semplicemente perché il metodo selettivo a cui si informa il concorso è alquanto aleatorio e non funzionale rispetto all'obiettivo di selezionare i migliori..... | |
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Da: Cos com | 13/07/2012 20:52:14 |
Caro Cinzio le tue parole mi confortano e mi trovano pienamente d'accordo. La tenacia premierà i migliori e i coraggiosi. Solo chi ci crede e continua a crederci potrà essere premiato. Per quanto mi riguarda ti posso solo dire che io credo fermamente. | |
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Da: concordo a pieno con cinzio | 13/07/2012 21:25:48 |
purtroppo le percentuali di chi passa -20% all'ultimo concorso- sono seguite di settimana in settimana in modo sconcertante...fississimi 20 su 100....questo significa che la fortuna gioca un ruolo rilevantissimo... senza contare che un anno consegnano 3000 e passa il 10% e un anno 1700 e passa il 20%...bisogna anche capitare nell'annata giusta o cmq più favorevole | |
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Da: legaladrona | 13/07/2012 21:26:54 |
Infatti in Italia ove i giudici non vengono eletti dal popolo non si vericano casi di corruttela, nessun giudice scende in politica e si sottopone al gradimento del popolo ignorante, nessun giudice (nonostante ci siano molti show-men) strumentalizza le proprie indagini per far poi politica o ricevere favori politici, la meritocrazia è l'unico metro per far carriera ed accedere alla magistratura (a quell'ignorante di Falcone che si sentiva un super prodigio e voleva far carriera fulminante ci hanno pensato bene le correnti d'aria a sbalzarlo indietro), e dulcis in fundus nessun giudice si occupa d'altro che del proprio lavoro, che ogni processo dura la metà di quelli inglesi, cioè quanto il film 9 settimane e 1\2 facendo detenere il primato europeo di velocità processuale all'Italia. Chi afferma il contrario è un analfabeta che non vince il concorso. Se non vogliamo i giudici elettivi che facciano i concorsi a livello comunali, per evitare che tutti i terroni facciano i giudici nella padania dei polentoni. | |
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Da: concordo a pieno con cinzio | 13/07/2012 21:33:36 |
il problema è che, data l' aleatorietà, in teoria tutte e 3 le cartucce potrebbero essere giocate infruttuosamente...sarò pessimista ma sto a meno 1 possibilità...eppure sono laur con 110 e lode e studio...e le speranze francamente scemano...perchè è vero bisogna insistere...ma qui più di 3 volte non si può...e questo mi spaventa...dato che conta molto la fortuna il limite secondo me non ha senso e andrebbe eliminato...il limite mi mette ansia... | |
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Da: concordo a pieno con cinzio | 13/07/2012 21:52:01 |
il concorso andrebbe rivisto secondo me...ci vuole fortuna...e gli orali poi? fanno selezione? bocciano il 2%...almeno li togliessero gli orali, se cosi stanno le cose... | |
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Da: si, ci manca solo | 13/07/2012 22:39:19 |
x legaladrona: se già il sistema è come dici tu (che più che altro descrivi la solita mela marcia presente ovunque), con le elezioni popolari le cose potrebbero solo peggiorare. Perchè a quel punto il giudice invece di fare il giudice comincerebbe a fare ciò che gli consente di reperire voto facile: pr e sentenze che mirano a ottenere il voto. x cinzio: è apprezzabile il tuo ragionamento e la tua forza d'animo. Io personalmente, che sono sempre stata super motivata e ho fatto molte rinunce per questa carriera, dopo questo primo tentativo mi è venuta voglia di riprendere la strada di avvocato o comunque andare a lavorare. Di certo la motivazione e la tenacia servono e sono indispensabili, ma ci vuole anche molto altro: fortuna e - soprattutto - una posizione famigliare che consenta di studiare per anni, senza avere l'incubo del "dovere andare a lavorare perchè il tempo passa". | |
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Da: traccia di civile | 13/07/2012 23:07:52 |
Da una serie di interventi che ho letto mi pare che in molti non abbiano ben chiaro il discorso dell'intervento correttivo del giudice. Quello che emerge dalla lettura è solo una serie di concetti privi di funzionalità e organicità. Si dice quello che si è letto nelle sentenze o sui libri ma non si dimostra una capacità di analisi e di ricostruzione del sistema. Occorre innanzittutto chiarire che l'intervento sindacatorio sul contratto è strettamente connesso al tema della nullità. Il giudice, cioè, giammai può andare a completare quello che è e rimane sempre un atto di autonomia privata, sicchè egli può solamente sindacare (appunto dichiarando la nullità di) alcune parti o alcune clausole del contratto che si presentano sperequate e, come tali, danno luogo a squilibri economici o normativi. In questo caso l'intervento correttivo del giudice si appunta su un regolamento pattizio che non presenta profili di illiceità o di illegittimità. E' allora in questo senso che occorre richiamare i concetti di equità e di buona fede giacchè essi non attengono a profili di invalidità del contratto ma fanno riferimento ad uno schema negoziale valido e perfettamente lecito quantunque sperequato. L'equità e la buona fede consentono, cioè, al giudice di trascendere la volontà privata e verificare se lo statuto negoziale abbia rispettato il principio solidaristico ormai immanente nel tessuto connettivo dell'ordinamento. Solo in questo modo il giudice può sindacare e cioè dichiarare la nullità di clausole che, quantunque lecite, rivelino delle finalità abusive derivanti dall'asimmetria di potere che caratterizza i diversi status delle parti contrattuali. Ora è chiaro che un tale potere sindacatorio/correttivo non può che trovare nei contratti del consumatore e in quelli tra imprese il suo campo di elezione giacchè è proprio in tali contratti che emerege quella disuguaglianza normativa e economica tra le parti foriera di abusi e sproporzioni. Non già, invece, nel c.c. che è dominato dalla "signoria della volontà" e porta a ritenere sullo stesso piano le parti contrattuali: sicchè, operando in posizione paritaria, c'è la presunzione che le clausole del contratto (anche se squilibrate) siano state cmq volute dalle parti. Ciò porta, allora, a temperare un qualunque intervento sindacatorio del giudice che, infatti, nell'ambito del c.c. è ridotto a ipotesi eccezionali e tassative (come ad es. la rescissione). E' quindi solo nel rapporto tra consumatore e impresa o tra imprese che si ribalta la prospettiva: dall'uguaglianza formale si passa a quella della disuguaglianza sostanziale che consente un intervento correttivo del giudice sull'abuso. L'abuso, in definitiva, è una deroga "abusiva" al diritto dispositivo giacchè, come detto, il sindacato del giudice interviene su atti privati (completi) che, anche se leciti, determinano squilibri all'interno del contratto. | |
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Da: da "concordo a pieno con cinzio" per "si, ci manca | 13/07/2012 23:07:54 |
hai pienamente ragione...è lo stesso per me...ho l'ansia del non guadagno e a casa non navighiamo nell'oro...e il concorso è troppo aleatorio...sono studiosa, laureata bene ma non posso stare appresso al concorso per chissà quanto...a casa premono in continuazione e questo mi mette ansia...inutile dire che se si va si consegna perchè non posso perdere 1000 euro e non consegnare...inutile dire che ho i libri vecchi e non sto seguendo corsi...e poi vedere che al concorso non c'è nemmeno una parvenza di serietà mi scoraggia...forse sono io che pretendo troppo..bo..ma non pensavo ci si potesse alzare all'infinito per andare in bagno, ecc... | |
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Da: AHOOOOOOOOO | 13/07/2012 23:11:40 |
Minchia, ragazzi/e, e su con la vita, che cazzo!!!! Io sono nella vostra identica situazione, ma viva l'ottimismo! Qualcosa deve sbloccarsi. | |
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Da: Cinzio | 14/07/2012 00:19:17 |
grazie a traccia civile per il suo intervento, preciso, molto chiaro e ineccepibile. | |
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Da: indignado | 14/07/2012 00:40:36 |
sempre più amminchiulitu | |
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Da: indignado per traccia di civile | 14/07/2012 00:43:40 |
hai fatto la scoperta dell'acqua calda. Non esiste il principio di equità nel codice civile, sicché il giudice non può sostituire alla clausola iniqua quella ritenuta maggiormente equa. Né può sanzionare con la nullità. Ma su questo Gazzoni non è d'accordo | |
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Da: andate a lavurer | 14/07/2012 00:50:34 |
solo i taron parlano con tanto impeto senza mai aver lavorato. una bella zappa e tutte ste seghe mentali sparirebbero. at salut buson | |
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Da: per traccia di civile | 14/07/2012 01:02:33 |
giusto ma la nullità è solo la conseguenza di un sindacato di merito. Il punto era: quando è possibile questo sindacato di merito? non quale sanzione deriva da tale sindacato. un sindacato di merito di per sè inammissibile che si giustifica solo in un'ottica eccezionale e riguarda solo alcuni marginali aspetti. infatti non ci dimentichiamo che il codice del consumo definisce con chiarezza alcune clausole da ritenersi vessatorie. quindi non tutte le situazioni di squilibrio comportano un sindacato di merito. se è il legislatore a tipizzarle non c'è alcun sindacato di merito. La buona fede a mio avviso non c'entra perchè nel cc ha solo funzione suppletiva e non cogente, mentre nel cod cons non è il fulcro del sindacato di merito | |
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Da: legaladrona | 14/07/2012 08:56:25 |
Da: si, ci manca solo 13/07/2012 22.39.19 x legaladrona: se già il sistema è come dici tu (che più che altro descrivi la solita mela marcia presente ovunque), con le elezioni popolari le cose potrebbero solo peggiorare. Perchè a quel punto il giudice invece di fare il giudice comincerebbe a fare ciò che gli consente di reperire voto facile: pr e sentenze che mirano a ottenere il voto. SI, MENTRE ORA NON SI VERIFICANO, SENZA PREVISIONE DI RESPONSABILITA DI ALCUN TIPO, NON DICO POLITICA, MA NEMMENO CIVILE, GLI ASPETTI PIU' DELETERI DI CIO' CHE TU PAVENTI IN CASO DI INVESTITURA DEL GIUDICE DAL POPOLO SOVRANO. VUOI UN ESEMPIO: CONFERENZA MONDIALE IN ITALIA SULLA LOTTA ALLA MAFIA, E, COSA SUCCEDE (E SAPPIAMO BENISSIMO CHE QUESTO TIPO DI INDAGINI DURANO SVARIATI ANNI E UN MOMENTO MIGLIORE DI QUELLO SI SAREBBE POTUTO FACILMENTE TROVARE), MENTRE ABBIAMO L'ONORE DI FARE I PADRONI DI CASA, DI FRONTE ALLE PIU' IMPORTANTI AUTORITA' POLITICHE MONDIALI ...... VAI AD INFORMARTI E CONSIDERA IL DANNO DI IMMAGINE CHE HA AVUTO LA NOSTRA NAZIONE DI FRONTE AL MONDO INTERO IN OCCASIONE DI TALE EVENTO. VAI ANCHE AD INFORMARTI POI COME E' ANDATA A FINIRE TALE INDAGINE ANTIMAFIA. CHINNICI, BORSELLINO, FALCONE, E TUTTI QUEI MAGISTRATI CHE LAVORANO ANCHE DI NOTTE E A NATALE, CAPACI DI SCOVARE I SUPER-LATITANTI CON DEI BLITZ DURANTE LE NOZZE DEI FIGLI IN AMERICA, NON AVREBBERO MAI FATTO UNA PORCATA DEL GENERE. NEMMENO CALDEROLI SE FOSSE P.M. NON SONO CONTRO I GIUDICI, ANZI LA LORO FUNZIONE E' GARANZIA DELL'EQUILIBRIO SOCIALE, MA LA LORO FUNZIONE DI SUPPLENZA TRASBORDANTE NELLA SOVRAPPOSIZION E ALLA POLITICA (QUELLA BUONA), E' PERICOLOSA ED ANTIDEMOCRATICA. TRANNE CHE C'E' L'IDIOTA, CHE A FORZA DI ALIENARSI CON I LIBRI DI DIRITTO, PROPUGNA IL PRIMATO DEL GIURIDICO SUL POLITICO. MA QUESTO E' UN ALTRO DISCORSO. | |
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Da: si, ci manca solo x legaladrona | 14/07/2012 12:02:44 |
e quindi l'elezione popolare cosa potrebbe portare di più? anzi di meglio? In secondo luogo, non spieghi che tipo di rapporto c'è tra il concorso pubblico e il cancro di cui tu hai parlato (e non mi soffermo sul tuo esempio; più in generale, questi cancri esistono ovunque, in tutte le società e in particolare quella italiana dove, forse con un'espressione un pò provocatoria, credo sia insito nel dna dell'italiano medio il "fregar gli altri" (lo si riscontra ovunque, al mercato, nella politica, etc). Chiaramente, esiste anche la brava gente, che nel 90 per cento dei casi è la gente che nella vita si è guadagnata quello che ha e a cui non è stato regalato niente. Dunque, non c'è un rapporto diretto tra la corruzione (o quello che è)e le modalidà attuali di accesso alla magistratura. La tua mi sa di una tesi "popolare", che nasce dal sentito dire. Con l'elezione popolare cani e porci verranno eletti giudici, perchè molta gente è ignorante, nel senso che non conosce, e parla (e di conseguenza vota) per sentito dire. Con il concorso pubblico si può anche verificare che passi uno che non se lo meriti (corruzione, errore, etc) ma è un'eccezione. | |
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Da: ... | 14/07/2012 14:18:35 |
Qualche notizia piuttosto sull'andamento delle correzioni? | |
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Da: MOLTO FELICE | 14/07/2012 14:53:29 |
Ragazzi, leggervi mi da una gioia infinita. Dal livello delle vostre conversazioni(tranne rari casi come traccia civile, Cinzio o S.) ne deduco che le mie possibilità di aver superato lo scritto sono molto elevate. Vi prego non fermatevi, proseguite nel vostro interessantissimo e intelligentissimo scambio reciproco: mi tirate su il morale alla grande!! | |
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Da: legaladrona | 14/07/2012 14:56:17 |
E allora me lo spieghi invece perchè invece questa pancea del concorso pubblico non viene utilizzato per essere promossi da giudici di tribunale a giudici d'appello, o da giudici d'appello a giudice di cassazione, o il concorso pubblico non lo si utilizza per selezionare i membri del csm o i giudici costituzionali? I giudici con la scusa che sono entrati per concorso pubblico (mettiamo metà per raccomandazione e metà per proprie capacità), non vogliono essere sottoposti a nessun controllo e responsabilità, nemmeno dal punto di vista civilistico per risarcimento danni causati dai loro errori, ma anzi vogliono conservare il diritto di ingrossare i loro redditi con gli incarichi stragiudiziali, mentre l'Italia viene costantemente condannata ex legge Pinto per eccesssiva durata dei processi. E' così nel rispetto rigoroso dell'assoluta separatezza tra i poteri di origine montesquieana, i giudici si candidano al parlamento con diritto alla conservazione del posto, per poi ritornarea fare i giudici, per poi tornare nuovamente a ricandidarsi, e, questo senza far favori o sentenze politiche. seeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee | |
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Da: si, ci manca solo x legaladrona | 14/07/2012 15:40:32 |
ma cosa c'entra tutto questo???????? con tt quello che uno ha studiato per accedere alla carriera ti pare che poi possa continuare così per tutta la sua esperienza lavorativa? Prima di tutto i magistrati sn soggetti soltanto alla legge (cfr cost) e dunque a chi spetterebbe di verificare la loro perdurante preparazione? a una commissione di altri magistrati? di professori? di avvocati? Secondo, la perdurante preparazione di cui sopra (se volesse essere pari al momento in cui uno ha fatto accesso alla magistratura) richiederebbe uno studio a tempo pieno e non ci sarebbe il tempo per svolgere i processi: altro che legge Pinto. Peraltro, il concorso - come strutturato attualmente - oltre che voler verificare la reale preparazione, ha un livello di difficoltà che ha lo scopo di selezionare (alla grande, aggiungerei). Non è che concretamente per fare il magistrato devi conoscescere tutto a quel livello di approfondimento: il 90 per cento di quello che si è studiato non lo si applica (soprattutto se ti assegnano alla sezione cause civili di opposizione a decreto ingiuntivo, sfratti e esecuzioni,etc), perchè il diritto nasce dal caso concreto che quasi mai coincide con le sperequazioni mentali di alto diritto (interessantissime a livello di studio, ma poco concrete). Bisogna saper scrivere le sentenze, che peraltro io trovo sia cosa abbastanza lontana dallo scrivere un tema, visto che anche la sentenza risolve il caso concreto, da esso non può prescindere e ad esso deve essere aderente. Peraltro, la ir-ragionevole durata dei processi in Italia è dovura in gran parte al sottorganico di magistrati e alla marea di cause cazzate che la gente aziona o a quelle che gli avvocati disonesti consigliano di promuovere (visto il numero più che sproporzionato di avvocati, per lo più non all'altezza della loro qualifica). | |
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