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INPS, 35 posti di DIRIGENTE
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Da: x aspirante dirigente01/01/2010 14:25:34
molti sono i concorsi andati a buon fine persino lo scandalo alle dogane solo questo è stato cassato
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Da: aspirante dirigente01/01/2010 14:36:48
quali sono questi  concorsi?
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Da: gentile01/01/2010 15:49:12
Ma Paladino chi? quello della CIDA?
Allora mi iscrivo subito!
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Da: 01/01/2010 15:52:53
fatto sta che benchè noi siamo consapevoli del nostro valore e orgogliosi di aver raggiunto il nostro risultato senza macchia,siamo fuori dall'amministrazione abbiamo perso due anni di vita e non so quanti soldi per non avere nulla 

mentre tutti i peggiori si stanno già preparando per il nuovo bando e sedersi sulle nostre poltrone
Rispondi

Da: 01/01/2010 15:57:41
Brunetta ma dove sei
giustiziere dei miei stivali
è su questo che dovresti intervenire
vuoi una PA efficiente ? allora non puoi permetterti di lasciare a casa questi 121 selezionati senza inganni
se questo concorso non passa avrai fallito la tua missione e dimostrerai che come sempre si chiacchiera tanto per non cambiare nulla 
Rispondi

Da: fabregas01/01/2010 16:38:45
Un solo commento è doveroso: mi dispiace veramente per voi ragazzi! Non mollate e cercate sempre di lottare per la giustizia che in Italia è soltanto una parola purtroppo.
Un carissimo saluto a Condor ed al mio grande amico Frantz.
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Da: riflessione 201001/01/2010 18:07:26
Se giustizia c'era, doveva essere un licenziamento in tronco per il presidente di commissione, con relativi addebiti per danni, per la pochezza dimostrata e per l'ignoranza delle più elementari regole di gestione di un concorso. I livelli dirigenziali cui appartiene non possono minimamente consentire che ci sia una tale infima ignoranza delle regole concorsuali.
E' troppo semplice da parte della "giustizia amministrativa" scaricare sulla parte più debole le responsabilità di un presidente a dir poco inetto.
Rifare il concorso? e per quale motivo? tutti quelli che lo hanno fatto, nella sempre presente (per qualcuno scriviamo presunta) buona fede, deve valere il concorso espletato.
A rigore, andrebbe fatto a l t r o concorso per i ricorrenti e per chiunque altro volesse partecipare, idonei o vincitori con voglia di scalare posizioni in graduatoria. I posti vacanti non mancano.
A tutti buon 2010
Rispondi

Da: .01/01/2010 18:08:14
Rispondi

Da: quoto01/01/2010 18:53:43
riflessione 2010.
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Da: KID CREOLE01/01/2010 18:59:23
Non debbo difendere certo il presidente di commissione ma non è bello neanche leggere sciocchezze.
Di quale pochezza stiamo parlando se dei giudici del tar lazio hanno appena sancito questo?

Tuttavia, affinché sia operativo il divieto previsto nella norma in esame, occorre che venga provato un qualche elemento di possibile incidenza od interferenza tra l’attività di chi ricopre cariche sindacali e l’attività dell’ente che ha indetto il concorso (cnfr. Cons Stato, sent. 6527/03).

Inoltre la stessa giurisprudenza ha chiarito che la norma in esame intende colpire quelle situazioni in cui il commissario, che sia anche rappresentante sindacale, sia stato scelto non per meriti professionali, non esistendo un’incompatibilità assoluta tra l’incarico sindacale e l’incarico di commissario di esame (cnfr. Cons. Stato, Sez. V, n. 5572 del 23.10.2007).

Nel caso in esame, pur essendo vero che due commissari â€" l’Ing. Michele Branca e l’Ing. Roberta De Robertis â€" sono stati membri del Consiglio Nazionale di un’organizzazione sindacale dei dirigenti pubblici del comparto, non è stato dimostrato l’influenza tra tale attività sindacale e l’ente che ha indetto il concorso, con la conseguenza che tale motivo non può essere accolto.
Rispondi

Da: KID CREOLE01/01/2010 19:04:54
A me pare che il Dr. Porrari fu nominato presidente di commissione dal cda Inps in qualità di dirigente di I fascia non certo perchè iscritto alla cisl e se dei giudici hanno sancito che non vi è incompatibilità assoluta tra l'incarico sindacale e l'incarico di commissario d'esame non vedo come l'essere stato in seguito designato dalla cisl come membro del civ inpdap possa aver generato l'incompatibilità incriminata.
Rispondi

Da: 01/01/2010 20:00:34
appunto l'incompatibilità non esiste
sebbene l'Istituto non avrebbe dovuto generare neppure il dubbio

Rispondi

Da: x riflessione 201001/01/2010 20:11:27
per quale motivo ti accanisci contro il presidente della commissione del concorso? I motivi possonoessere due: o sei un/a fottuto/a ignorante, e allora studia su quanto ha scritto trasperentemente KID CREOLE E IMPARA: oppure sei in malafede e sputi quel veleno che ti ha intossicato/a. Alla tua intelligenza (?) la scelta, , ma non dire altre cazzate !
Rispondi

Da: riflessione 201001/01/2010 21:35:55
Andatelo a raccontare al Tar, branco di beceri ignoranti!!! E mi sembra del tutto inutile citare sentenze e massime arcinote che, tuttavia, non hanno impedito il g.a. di riscontrare l'incompatibilità che, al momento e fino a decisione contraria, ci ha inopinatamente appiedati.
Rispondi

Da: riflessione 201001/01/2010 21:37:44
"al g.a". Correggo prima che provveda quell'idiota che non ha nemmeno il coraggio di firmarsi con un nick degno di questo nome.
Rispondi

Da: KID CREOLE01/01/2010 21:44:00
beh non tanto arcinote visto che la sentenza che ho citato è del 24/12 e poi non mi pare d'averti offeso/a, puoi credere ciò che vuoi tuttavia se sei convinto/a che vi fosse incompatibilità allora non ha senso neanche che tu ti difenda in appello.
Poi il perchè che la sezione 3q abbia deciso come ha deciso quello si è arcinoto. 
Rispondi

Da: quoto01/01/2010 21:45:45
ancora una volta riflessione 2010. Su questo thread continuano ad alternarsi dei palloni gonfiati che ragionano (si fa per dire!!!) come se il Tar non si fosse ancora espresso!
Rispondi

Da: Per chi scambia i propri desideri con la realtà02/01/2010 11:11:42
Mi pare di cogliere sostanziali differenze  fra le due discusse sentenze di Tar Lazio. Il non vederle si traduce in un sostanziale svuotamento della norma che si presume violata che, in definitiva, si presterebbe ad essere attaccata con successo sempre e in ogni caso in rapporto a varabili di volta in volta dettate da ogni possibile ed immaginabile desiderata.
Comunque sia una ponuncia esiste e sulla scorta della stessa, le alternative sono due:
o viene accolto dal CdS l'eventuale appello o, in caso contrario, le procedure concorsulali devono ripartire dagli scritti.
La sentenza Tar non ha infatti annullato l'intero procedimento ma solo gli atti illegittimi successivi al 4 luglio 2008.
L'annullamento del concorso dovrebbe essere suppotato da motivate esigenze di interesse pubblico ce in atto, oggettivamente, non si scorgono.
La partita, dunque, è solo aperta,in doppia possibilità, per i "121" e come unica chance, per i restanti ammessi alla prova scritta a seguito di supermento dei quiz preselettivi.
Rassegnatevi.
Rispondi

Da: Condor02/01/2010 12:43:32
Ricambio affettuosamente gli auguri, caro Fabregas.
Se ti va di contattarmi personalmente per 2 chiacchiere, mi farà piacere
Rispondi

Da: x quoto02/01/2010 13:26:24
qua di palloni gonfiati ce n'è solo uno ossia tu povero deficiente
Rispondi

Da: ah02/01/2010 13:29:20
poveri masochisti, continuate a prendervela col presidente di commisione fate solo il gioco di chi ha fatto ricorso
Rispondi

Da: x Per chi scambia i propri desideri con la realtà02/01/2010 13:30:48
Lapalisse ti fa una pippa così come Catalano di arboriana memoria, profondo e arguto come pochi
Rispondi

Da: Perplesso02/01/2010 18:43:58
con tutto il rispetto per la giurisprudenza citata da KID CREOLE, le sentenze in questione mi sembrano estremamente "politiche": chiedere ai ricorrenti di provare eventuali forme d'incidenza o interferenza tra l'attività di chi ricopre cariche sindacali e l'attività dell'ente, mi sembra una probatio diabolica del tutto fuori luogo.

Così come sembra davvero creativa l'ipotesi di una incompetenza relativa.

La norma prevede un'incompatibilità tout court, non distingue (né potrebbe mai farlo) tra un'incompatibilità di serie A ed una di serie B, così come non impone (né potrebbe mai farlo) di provare interna corporis nel senso di accollare ai ricorrenti l'onere di dimostrare influenze o interferenze tra sindacati e designati.

Credo che si possa tranquillamente dire che la norma dispone l'incompatibilità proprio perché riconosce la possibilità di una particolare "sensibilità" del designato nei confronti del sindacato designante.

E dove sarebbe lo scandalo della norma e - di conseguenza - della sentenza?
Rispondi

Da: c''è da dire...02/01/2010 18:56:35
.che effettivamente il tar ha "scaricato" sulla parte più debole, ossia i vincitori ed idonei del concorso, il peso dell'errore, sia esso stato fatto o no in buona fede....non c'è prova di altro, compiti copiati, commissari corrotti, no, niente di tutto questo. solo un errore di un presidente di commissione, che il tar ha purtruppo e per motivi che non stiamo qui ad approfondire, riconosciuto. e noi, vincitori e idonei? il nostro affidamento nella correttezza della procedura? come vedete "riflessione 2010" non ha poi tutti i torti. a certi livelli le responsabilità sono alte e molto ben retribuite. gli errori, non possono essere ammessi, soprattutto se dietro ci sono soldi spesi per un concorso, e aspettative di vita di persone. non semplici nominativi, persone, con le loro vite e le loro storie.
buon anno a tutti.
Rispondi

Da: riflessione 201002/01/2010 20:02:46
riflessione 2010 continua
Abbiamo detto Presidente inetto (non si prende in considerazione la mala fede)
Nella stessa categoria, però un gradino più su, vanno inseriti i Dirigenti che tale Presidente hanno designato. Non si salvano, ovviamente, i responsabili Inpdap che non potevano non sapere dove il soggetto era impegnato.
Ora, cosa c'entra quel singolo dei "35" che in piena coscienza, con serietà, sacrificando ore alla famiglia e a se stesso, ha con fiducia partecipato e vinto il concorso attraversando tutte le forche caudine? e ancora cosa c'entra in tutto questo il singolo dei restanti sino al "121" che ha fatto onestamente il percorso sopra descritto?
Va bene tutta la giurisprudenza citata. OK.
Non è però questione di giurisprudenza, è, ripeto, questione che a pagare devono essere i signori che l'errore hanno commesso.
Pagare ovviamente in termini di carriera, prestigio e qunt'altro.
Per i singoli, il concorso deve essere salvo, a meno che non si provi un colossale imbroglio.
Per i ricorrenti, per gli idonei e per chi ne dovesse avere voglia, altro concorso. Ciao a tutti.    
Rispondi

Da: .02/01/2010 20:03:31
Rispondi

Da: x Perplesso02/01/2010 20:38:05
Rispettabilissime le tue opinioni che tuttavia non ritengo condivisibili e, pare neanche il Consiglio di Stato le condivide, in quanto, ex adverso, si arriverebbe all'assurdo che il commissario "scomodo" potrebbe tranquillamente essere fatto fuori proprio da un sindacato compiacente col candidato potente di turno con una semplice designazione in un qualsivglia organismo dello stesso comparto dell'ente che ha bandito il concorso.
Comunque le discussioni lasciano il tempo che trovano saranno i giudici d'appello a decidere, certo se si mettesse un punto fermo sull'interpretazione della norma male non sarebbe.
Rispondi

Da: anche Perplesso02/01/2010 20:46:11
fa degna concorrenza a Lapalisse scoprendo che le sentenze dei giudici amministrativi sono poltiche...Comunque, per ponderata che sia, la tua interpretazione fa un pò acqua da tutte le parti, mi sembra di ricordare che sempre alcuni giudici amministrativi hanno enunciato il principio che la libertà di associazione, anche sindacale, non possa essere limitata, per cui, per quanto diabolico ti possa sembrare, occorre provare che il sindacalista, in senso lato inteso, sia stato scelto come commissario in quanto tale e quindi astrattamente in grado di rendere il concorso imparziale e non come esperto.
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Da: Magnanimo03/01/2010 00:20:10
Piccoli Soloni saputelli quanta pena mi fate !!!
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Da: x Magnanimo03/01/2010 12:43:08
tu neanche quella fai, solo indefferenza per il più scontato degli interventi
Rispondi

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