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Concorso INAIL, 404 posti
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Da: ihiihiaybaifbisub i22/09/2013 13:57:07


mica è vero che il lavoro non c'è. c'è quello che non si vuol più fare, altrimenti 5 milioni di immigrati non si sa che ci stiano a fare(mica delinquono tutti.. trovatemi un muratore italiano o una donna delle pulizie italiana) oppure non c'è in qualche scalcagnata regione meridionale....in altre realtà c'è ancora la disoccupazione fisiologica, si entra in fabbrica a 18 anni....certo che se uno vuol fare solo il manager.....
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Da: 22/09/2013 14:10:32
ma stai scherzando vero?
vieni nella mia città e ti faccio conoscere muratori italiani e donne delle pulizie italiane
nella mia città gli stranieri per lo più chiedono le elemosine per strada e stanno agli angoli del semaforo, vendono oggettini per strada e non voglio dire altro
e che ne diciamo degli stranieri che spacciano e si prostituiscono?
comunque se nella tua città è diverso incomincia tu a fare ciò che dici anziché stare qui  a pontificare
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Da: ojojojojojoj22/09/2013 14:13:03
Saldatori, cuochi, infermieri, esperti di marketing, falegnami, ingegneri, commercialisti, fabbri. Sono alcuni dei mestieri introvabili, di cui le aziende vanno a caccia, e che però faticano non poco a reperire sul mercato, nonostante la penuria di posti e l'esercito di disoccupati sempre più numeroso. L'annuale classifica del 2011 è stata redatta dal rapporto Excelsior di Unioncamere-Ministero del Lavoro. Si tratta di quasi 100mila posti di lavoro: 31.790 nelle grandi imprese e ben 61.720 nelle Pmi.

Dal rapporto si evince una domanda delle imprese che fatica sempre più a essere soddisfatta, mentre nel 2012 Unioncamere indica in 130mila i posti di lavoro che andranno persi, a causa della recessione. Imprese grandi e piccole sono alla caccia di almeno 25 categorie professionali. Tra queste, le Pmi (fino a 100 dipenxdenti) hanno bisogno di 1.530 operai addetti ai macchinari, 960 alle macchine movimento terra, 810 operai tessili e dell'abbigliamento, 3.330 riparatori di impianti, 1.820 fabbri, 7.460 operai edili specializzati, 2460 saldatori e carpentieri, 1.840 tecnici ingegneri, 1.100 chimici e fisici, 880 tecnici matematici, 820 falegnami, 500 ingegneri. Le grandi imprese (oltre 100 dipendenti) cercano soprattutto 1.380 ingegneri, 1.840 manager gestionali, 1.640 esperti di marketing, 1.920 tra matematici e fisici, 1.140 commercialisti e specialisti bancari, 1.740 infermieri e paramedici, 1.640 cuochi e addetti alla ristorazione, 880 autisti, 1.310 montatori e riparatori impianti ma anche 520 saldatori, 330 operai specializzati.

Le professionalità che si fatica di più a trovare coprono una fetta del 20,6% del totale delle assunzioni programmate dalla grandi aziende; poco meno per le Pmi (19,9%). Sbagliato però pensare che la laurea non serve o serve a poco per trovare lavoro. In entrambe le tipologia di imprese, il rapporto Unioncamere evidenzia che «disporre di un livello di istruzione universitario permette di accedere non solo a professioni maggiormente qualificate ma anche a retribuzioni più elevate». Nelle piccole imprese chi ha una laurea viene assunto a un livello retributivo maggiore del 16% rispetto a un diplomato e del 18% rispetto a livelli di formazione inferiore. Nelle grandi imprese il gap è ancora più ampio: il laureato fa ingresso con una busta paga più pesante del 25% rispetto a un diplomato e del 37% rispetto a chi ha un titolo scolastico inferiore. 
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Da: seeeee22/09/2013 14:18:29
mica scherzo, la mia citta è una delle più ricche d'italia, abbiam rating da baviera, esportiamo più di grecia ed argentina insieme con due sole città,  siamo noi la locomotiva, quelli che han sempre tirato,se non fossimo zavorrati da altri,staremmo tutti benissimo
spiace altra mentalità. meno mediterranea. irraggiungibile per altri
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Da: see222/09/2013 14:22:30
Mille posti disponibili ma nessuno li vuole
 
MOGLIANO. Ci sono 1.500 posti di lavoro disponibili in Veneto, le imprese allertano i giovani disoccupati ma molti non li vogliono «perché troppo faticosi». Il dato è emerso ieri pomeriggio a villa...





















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MOGLIANO. Ci sono 1.500 posti di lavoro disponibili in Veneto, le imprese allertano i giovani disoccupati ma molti non li vogliono «perché troppo faticosi». Il dato è emerso ieri pomeriggio a villa Braida di Mogliano Veneto durante il convegno "La formazione per contrastare la crisi e vincere le nuove sfide produttive" organizzato da Fondimpresa, fondo interprofessionale per la formazione continua che finanzia i corsi secondo le esigenze di ogni singola azienda. La crisi ha investito pesantemente il Veneto, eppure oltre mille posti non trovano lavoratori. «Abbiamo osservato che ci sono migliaia di posti di lavoro liberi in Veneto» dice Giampaolo Pedron, presidente Obr (Organismo bilaterale regionale) Veneto. «Una delle cause è il mancato orientamento professionale nelle scuole e la scelta sbagliata del percorso formativo da parte degli studenti. Inoltre i ragazzi aspettano il lavoro dei sogni e non accettano più lavori umili». Ma quali sono i posti liberi? Al primo posto ci sono gli operai metalmeccanici seguiti da sarti, falegnami e panettieri. Non solo: le imprese venete cercano anche ciabattini e mulettisti che sembrano introvabili. E mancano anche gli infermieri. «L'infermiere è un lavoro sottovalutato da molti veneti perché spesso si considera un lavoro di ripiego» dice Franca Porto, segretario generale Cisl Veneto. «Così come gli operai tessili e i panettieri solo perché lavorano di notte. Alcuni giovani non vogliono fare un certo tipo di lavoro ma molti non sono nemmeno informati sulle possibilità che ci sono al giorno d'oggi». I motivi di migliaia di posti di lavoro disponibili in Veneto? «In primis l'elemento culturale: i giovani scelgono in massa i licei e l'università a discapito delle scuole professionali» continua la Porto. «Inoltre il sistema non premia il merito e non c'è mobilità sociale. Infine le agenzie del lavoro in Veneto sono fallimentari e non funzionano». Ieri durante il convegno sono stati presentati i risultati della ricerca Fondimpresa Veneto: 48mila sono i lavoratori delle 10.132 aziende venete che hanno aderito a Fondimpresa; il 57% sono attività manifatturiere e il 15% sono imprese edili. Il 49% delle imprese sono piccole e medie e si trovano in maggioranza a Padova (23%), seguite da Verona e Treviso. «Fondimpresa nasce con l'obiettivo di rendere competitive le aziende e i lavoratori» dice Pedron. «Inoltre formiamo i lavoratori in cassa integrazione in modo tale da ricollocarli in aziende che hanno bisogno di una specifica figura professionale».

Elisa Adamo
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Da: Vaiiiii22/09/2013 14:52:06
Ecco uno della padania fate tutto voi,siete tutti bravi voi, allora che ci fai qui?!
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Da: 22/09/2013 15:05:53
1100 chimici e fisici? ma se è pieno di laureati in chimica e fisica che non fanno altro che mandare i curriculum alle aziende e non vengono mai chiamati? non ci capisco più niente
meno male che un lavoro ce l'ho già
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Da: 22/09/2013 15:19:05
e non parliamo degli ingegneri disoccupati
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Da: Saranno tutti idonei22/09/2013 15:24:22
Che asoettano il posto pubblico e nel mentre rifiutano ogni lavoro?!
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Da: Saranno tutti idonei22/09/2013 15:24:37
Che aspettano il posto pubblico e nel mentre rifiutano ogni lavoro?!
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Da: 22/09/2013 17:32:50
x saranno tutti idonei
io lavoro
tu invece che lavoro fai oltre a giudicare le azioni del tuo prossimo e a scrivere su un forum di un concorso che non hai vinto?
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Da: Per quello sopra22/09/2013 17:43:46
Quando?
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Da: poi22/09/2013 19:20:03
poi scopri che a mazara del vallo che non è esattamente padania, metà della marineria ossia di quelli che stan sui pescherecci son tunisini (come dimostra anche l'ultimo peschereccio sequestrato).qualcosa vorrà dire. forse qualcuno si sente troppo fighetto per fare lavori che faceva suo padre e suo nonno.

come rosarno. dove han bisogno di schiavi per raccogliere le arance.
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Da: idonei22/09/2013 19:41:24
l'idoneo non ha alcun diritto.stop
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Da: neanche22/09/2013 19:59:19
questi vincitori tipo se se, che gente e che menti strampalate.....
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Da: neanche22/09/2013 20:04:03
20.09.2013 - PRECARI PUBBLICI STOP AL CAOS: GOVERNO E PARLAMENTO INTERVENGANO!
Sezione: Categoria: 2013 E-mail     Stampa     PDF
Comunicato stampa dei segretari generali Dettori, Faverin, Torluccio e Attili:

"E' intollerabile che il destino di oltre 110mila lavoratori sia appeso agli umori delle forze politiche. Sul tema dei precari della Pubblica Amministrazione ci aspettiamo che il Governo Letta e il Parlamento facciano chiarezza e in tempi celeri". Questo il contenuto di una nota congiunta di Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili - rispettivamente segretari generali di Fp-Cgil, Fp-Cisl, Uil-Fpl e Uil-Pa - in merito al parere espresso ieri in Commissione Lavoro del Senato sul cosiddetto decreto legge "salva precari". "Quanto al rischio di una sanatoria generalizzata, tranquillizziamo i detrattori del testo: il decreto è semmai troppo debole, restringe la platea degli aventi diritto e non tiene conto delle difficili condizioni degli enti pubblici, rischiando di produrre risultati molto deludenti. Andrebbero invece allentati i vincoli di bilancio per quanto riguarda le assunzioni e rivisto il patto di stabilità per garantire l'occupazione e i servizi offerti ai cittadini. Anche perché - concludono i quattro sindacalisti - va ribadito che si tratta di lavoratori giovani, motivati e che garantiscono al sistema dei servizi competenze e professionalità altamente qualificate".
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Da: 22/09/2013 20:13:18
che problema hanno i precari? se in Italia c'è lavoro possono andare a fare i lavori che oggi fanno gli stranieri e gli italiani non vogliono fare
non hanno bisogno della stabilizzazione dato che c'è lavoro
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Da: x sopra22/09/2013 21:05:41
appunto.

invece abbiamo 20 mila operai forestali in calabria. più di tutto il canada che è immenso.

a palermo centinaia di lsu a contare i tombini.ma per piacere...

ultimamente hanno scoperto in campania che per il meteo regionale hanno assunto 600 persone.

poi si lamentano che il debito pubblico lievita
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Da: un esempio precari22/09/2013 21:13:07

Chissà l'annuncio cosa diceva: "cercasi personale qualificato per contare tutti i tombini della città di Palermo. Rigorosamente raccomandato". Nel capoluogo siciliano hanno assunto alcuni precari a tempo indeterminato, senza far loro alcun concorso. Una cosa piuttosto strana. La mansione da fare è ancora più strana: fare il "conta-tombini". Sono stati assunti nove mesi fa dalla "Palermo Ambiente", un'azienda della provincia e dei comuni di Palermo e Ustica, che si occupa della gestione dei rifiuti. 50 dei dipendenti assunti dovranno passare le loro giornate a contare i tombini.








Una domanda sorge spontanea: ma il comune non sa quanti tombini sono presenti sul suolo palermitano? Cinquanta conteranno tombini e feritoie dei marciapiedi per lo scarico delle acque piovane. Altre 20 persone assunte controlleranno le presenze dei primi. E qui ci sarebbe da ridire: perchè bisogna assumere delle persone per controllarne altre? La risposta ci arriva da questa constatazione: coloro che sono addetti al conteggio sono tutti parenti di politici.

Questa storia di sprechi arriva direttamente dalle pagine di Repubblica: i 70 dipendenti, formati con i fondi della Comunità Europea, dopo sette anni di precariato, sono stati assunti come ispettori ambientali. Queste persone, insieme a tante altre, sono state chiamate in modo diretto, senza passare da alcun concorso: non vi sembra un po' strano per un'azienda pubblica?


il gioco lo si conosce. basta mettere una zampa dentro .poi sindacati, difensori dell'indifendibile avvocaticchi, politicanti, comitati di disoccupati organizzati (senza lavoro ma la domenica tutti allo  stadio, qualche blocco stradale, qualche tafferuglio,  e tutti a dire "i lavoratori" ," la difesa del lavoro"..e cose simili...fanno prima a dire assistenza e beneficenza più che diritto al lavoro)
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Da: 22/09/2013 21:26:40
sono d'accordo
occorre bandire i concorsi per i posti strettamente necessari
ma se un ente bandisce un concorso e la funzione pubblica lo autorizza, si presume che i posti siano necessari e ci sia carenza
altrimenti che lo bandisce a fare?
Rispondi

Da: Guarda il caso dell''ultimo22/09/2013 22:23:09
Concorsone della scuola, i posti disponibili sono inferiori rispetto a quelli messi a bando...
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Da: il migliore22/09/2013 23:20:53
dice: non capite niente, nè dell'Inail, nè della vita e di come vanno le cose in Italia, siete solo dei bamboccioni.....
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Da: Rosika, Pastore!23/09/2013 00:00:48
Non capite niente di pastorizia!
:-D
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Da: kiarac23/09/2013 00:09:39
Visto che molti mi sembrano ben informati, avete idea di quando cominceranno a chiamare almeno i vincitori?
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Da: x rosika, pastore23/09/2013 08:54:54
ma statte zitto burino che non hai vinto nemmeno questo concorso, vinto dal fior fiore dell'intellighenza avvocati figli di avvocati e poi si accontentano di nemmeno 1600 euro

bho
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Da: x sopra23/09/2013 10:02:56
e chi ti ha detto che mi accontento?....quelli sono solo per cominciare
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Da: x sopra23/09/2013 11:54:12
Oggi come oggi 1600 euro e un lavoro a tempo indeterminato sono tanta roba. I laureati in giurisprudenza economia e commercio e simili sanno benissimo che il mercato è saturo e che la pubblica amministrazione è un'ottima soluzione per cominciare e avere poi la possibilità di avanzare (con gli anni senza fretta) verso livelli e retribuzioni migliori.
Tu pastore se sei interno guadagni a fine carriera meno di quanto prenderemo noi come neoassunti. Questo ti rode e parecchio.
Pace e bene.
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Da: mi conosci?23/09/2013 13:43:21
!!!!!!!
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Da: x mi conosci?23/09/2013 14:24:13
Per mia somma fortuna NO!
E spero, in vita mia, di non avere mai a che fare con un essere di cotanta ignoranza da non essere nemmeno riuscito ad accaparrarsi una laurea che gli avrebbe permesso, nel caso in specie con esiti infausti, di partecipare a questo concorso.
Come avrebbe mai potuto, tale rosikone, confrontarsi con noi?
Soltanto sottostando ai nostri (imminenti) ordini codesto essere potrà essere raddrizzato a dovere!
Rispondi

Da: mha23/09/2013 15:53:10
mi sembri poco furbo in base a quello che scrivi e consentimi un pò scemetto....come fai a dire che chichessia abbia o non abbia una laurea....ma che ne sai mi sembri proprio sciocco
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