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Istruttore servizi culturali, turistici e sportivi - 150 posti
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Da: andy73 07/12/2012 10:28:27
Buon giorno!!! allora qui sono ancora in alto mare...mi mancano una trentina di commenti.
Pensavo di postare tutti i commenti che ho fatto finora (partendo da 100) così possiamo confrontarci.

100.L'intesa del 1996 tra il Mibac e la Cei è frutto di una lunga trattativa il cui scopo era precisare le forme di collaborazione tra lo Stato e la Chiesa per meglio proteggere conservare e garantire la fruizione dei beni culturali di proprietà ecclesiastica. Questi beni sono infatti caratterizzati dalla duplice valenza, culturale e religiosa che comporta quindi anche il duplice concorso di competenze. Il nucleo centrale dell'Intesa è proprio l'impegno ad armonizzare l'applicazione della legge dello stato con le esigenze di carattere religioso. Gli organi competente delle due parti concorderanno opportune disposizioni per la salvaguardia, la valorizzazione e il godimento dei beni culturali d'interesse religioso appartenti ad enti ed istituzioni ecclesiastiche. Vengono delineate le possibili forme di collaborazione, a cominciare dalla comunicazione e dal confronto, in apposite riunioni, dei rispettivi programmi. In particolare si assicura ampia informazione sui programmi di intervento che entrambe le parti intendono realizzare. Prevede inoltre l'istituzione di un Osservatorio centrale, composto da rappresentanti delle due parti, con lo scopo di verificare l'applicazione di quanto stabilito nell'Intesa e suggerire orientamenti futuri.

99. 1. La Direzione generale per l'organizzazione, gli affari generali, il bilancio e il personale (DG ) svolge funzioni e compiti in materia di bilancio e programmazione delle risorse finanziarie, nonché di qualità e di standardizzazione delle procedure; cura la gestione efficiente, unitaria e coordinata dell'organizzazione, degli affari generali, del bilancio e del personale e dei servizi comuni, anche mediante strumenti di innovazione tecnologica; è competente in materia di stato giuridico e trattamento economico del personale, di relazioni sindacali, di concorsi, assunzioni, assegnazioni, mobilità nazionale e formazione del personale nonché in materia di politiche del personale per le pari opportunità. La Direzione generale, inoltre, è competente per l'attuazione delle direttive del Ministro in ordine alle politiche del personale e alla
contrattazione collettiva e per l'emanazione di indirizzi ai direttori regionali ai ï ni dell'applicazione dei contratti collettivi e della stipula di accordi decentrati; elabora proposte per la definizione di una strategia unitaria per la modernizzazione dell'amministrazione, anche attraverso le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, e traduce in progetti coordinati e piani d'azione il conseguente disegno strategico assicurandone il monitoraggio e verificandone l'attuazione.
2. La Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale  svolge funzioni e compiti nei settori della promozione della conoscenza, della fruizione pubblica e della valorizzazione del patrimonio culturale, con riguardo a tutti gli istituti e luoghi della cultura che siano di pertinenza dello Stato o costituiti dallo Stato.
3. La direzione generale per l'antichità svolge compiti e funzioni non attribuiti ai direttori regionali e ai soprintendenti per la tutela delle aree e dei beni archeologici, anche subacquei.
svolge, in particolare, anche una funzione di coordinamento ed indirizzo nei confronti degli istituti periferici del Ministero che afferiscono alla materia archeologica
La Direzione esercita anche la vigilanza sulla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma e sulla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, istituti dotati di speciale autonomia
4. La Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanee svolge le funzioni e i compiti, non attribuiti alle direzioni regionali ed ai soprintendenti di settore ai sensi delle disposizioni in materia, relativi alla tutela dei beni architettonici, alla qualità ed alla tutela del paesaggio, alla tutela dei beni storici, artistici ed etnoantropologici, ivi compresi i dipinti murali e gli apparati decorativi, alla qualità architettonica ed urbanistica ed alla promozione dell'arte contemporanea.
5. Direzione Generale per gli archivi svolge le funzioni e i compiti, non attribuiti alle direzioni regionali o ai soprintendenti di settore ai sensi delle disposizioni in materia, relativi alla tutela dei beni archivistici; svolge le funzioni di coordinamento e di vigilanza sull'Archivio centrale dello Stato e sull'Istituto centrale per gli archivi; elabora e coordina le metodologie archivistiche relative all'attività di ordinamento e di inventariazione, esercita il coordinamento dei sistemi informativi archivistici sul territorio nazionale, studia ed applica sistemi di conservazione permanente degli archivi digitali, promuove l'applicazione di metodologie e parametri, anche attraverso iniziative di formazione e aggiornamento.
6. Direzione Generale per le biblioteche, gli istituti culturali ed il diritto d'autore
La Direzione generale per le biblioteche, gli istituti culturali ed il diritto d'autore svolge funzioni e compiti non attribuiti alle direzioni regionali e ai soprintendenti di settore ai sensi delle disposizioni in materia, relativi alle biblioteche pubbliche statali, ai servizi bibliografici e bibliotecari nazionali, agli istituti culturali, alla promozione del libro e della lettura ed alla proprieta' letteraria e diritto d'autore
7. la direzione generale per il cinema svolge funzioni e compiti in materia di attività cinematografiche.
8. La Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo svolge funzioni e compiti in materia di attivita' di spettacolo dal vivo, con riferimento alla musica, alla danza, al teatro, ai circhi e allo spettacolo viaggiante

98. La stessa pena è prevista per chi contraffà, altera o riproduce un'opera di pittura, scultura o grafica, ovvero un oggetto di antichità o di interesse storico od archeologico, per chi pone in commercio, o detiene per farne commercio, o introduce a questo fine nel territorio dello Stato, o comunque pone in circolazione, come autentici, esemplari contraffatti, alterati o riprodotti di opere di pittura, scultura, grafica o di oggetti di antichità, o di oggetti di interesse storico od archeologico, e per chi, mediante altre dichiarazioni, perizie, pubblicazioni, apposizione di timbri od etichette o con qualsiasi altro mezzo accredita o contribuisce ad accreditare, conoscendone la falsità, come autentici opere od oggetti contraffatti, alterati o riprodotti.

97. MI MANCA DI FARE TIPOLOGIA
I musei di Stato sono: la Galleria Borghese, museo che ospita la raccolta, poi ampliata, del cardinale Scipione Borghese; la Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini, che ospita la collezione Torlonia, Chigi, Hertz, Monte di Pietà ed altre; la Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Corsini, la Galleria Spada, il Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo, il Museo Nazionale del Palazzo di Venezia, e il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali.

96. La denuncia, presentata al competente soprintendente del luogo ove si trovano i beni, deve contenere i dati identificativi delle parti e la sottoscrizione delle medesime o dei loro rappresentanti legali, i dati identificativi dei beni, l'indicazione del luogo ove si trovano i beni, l'indicazione della natura e delle condizioni dell'atto di trasferimento e l'indicazione del domicilio in Italia delle parti ai fini delle eventuali comunicazioni. deve essere presentata dall'alienante o dal cedente la detenzione (in caso di alienazione a titolo oneroso o gratuito o di trasferimento della detenzione),  dall'acquirente (in caso di trasferimento avvenuto nell'ambito di procedure di vendita forzata o fallimentare ovvero in forza di sentenza che produca gli effetti di un contratto di alienazione non concluso) o dall'erede.

95. CON INCERTEZZA SU RISPOSTA A O B
Il Dipartimento lavora da gennaio 2007 all'attuazione delle politiche per i giovani e lo sport secondo le linee programmatiche definite dal Ministro.
Il Dipartimento gestisce il Fondo per le politiche giovanili e cura gli aspetti organizzativi, giuridici e amministrativi delle attività che promuovono i diritti dei giovani alla cultura e alla partecipazione alla vita pubblica e favoriscono l'accesso alla casa, all'innovazione tecnologica, all'imprenditoria giovanile ai programmi internazionali e comunitari.
In tema di sport, il Dipartimento esercita l'attività di indirizzo e vigilanza sul Coni e sul Comitato paraolimpico, promuove l'attività fisica e sportiva come strumento per migliorare la qualità della vita e la salute e come mezzo di coesione sociale, contrasta le manifestazioni di inciviltà, scorrettezza, razzismo e violenza nello sport.
Il Dipartimento inoltre rappresenta il Governo negli organismi internazionali e comunitari istituiti in materia di politiche giovanili e sport e partecipa ai progetti internazionali e comunitari per le politiche giovanili e lo sport.

96. Lo Stato può entrare in possesso di un immobile a scopo di pubblica utilità e a fini di tutela, fruizione pubblica e ricerca, corrispondendo un'indennità al proprietario.
La proposta di espropriazione è elaborata dalla Soprintendenza competente; la Direzione Generale competente la esamina dal punto di vista tecnico-scientifico e la accoglie, compatibilmente con le dotazioni di bilancio. La Direzione Generale incarica la Soprintendenza di predisporre gli avvisi di avvio del procedimento. In questa fase il proprietario interessato dal procedimento ha la facoltà di produrre osservazioni entro il termine perentorio di 30 giorni. Segue l'emanazione del decreto del Direttore Generale di dichiarazione della pubblica utilità dell'espropriazione. L'atto, previo controllo preventivo e registrazione della Corte dei Conti, viene notificato agli interessati. Divenuto efficace l'atto che dichiara la pubblica utilità, l'amministrazione notifica a norma di legge la misura dell'indennità di espropriazione. Nei 30 giorni successivi alla notificazione, il proprietario comunica con dichiarazione irrevocabile l'accettazione dell'indennità di espropriazione. Nei successivi 60 giorni la Direzione Generale provvede al pagamento dell'indennità e degli eventuali incentivi. Il passaggio di proprietà al Demanio dello Stato è determinato in questo caso da un atto di cessione volontaria o dal decreto definitivo di esproprio. Nell'ipotesi in cui l'indennità non venga condivisa dall'espropriando, la somma corrispondente viene depositata presso la Direzione Territoriale dell'Economia e delle Finanze competente per territorio. Il proprietario ha la facoltà di designare un tecnico di propria fiducia il quale, in collaborazione con il tecnico nominato dall'amministrazione ed eventualmente un terzo nominato dal tribunale competente, provvede alla determinazione definitiva dell'indennità di espropriazione. L'amministrazione può altresì chiedere la determinazione definitiva dell'indennità non accettata alla competente commissione provinciale per gli espropri. ffettuato il deposito, l'amministrazione può emettere ed eseguire il decreto di esproprio. Ai sensi dell'art. 95 del Codice dei Beni Culturali, il Ministero può autorizzare a richiesta le Regioni, gli altri Enti pubblici territoriali, nonché ogni altro Ente pubblico ad effettuare l'espropriazione di beni culturali immobili e mobili. In tal caso dichiara la pubblica utilità ai fini dell'esproprio e rimette gli atti all'Ente interessato per la prosecuzione del procedimento. Il Ministero può anche disporre l'espropriazione a favore di persone giuridiche private senza fine di lucro, curandone direttamente il procedimento. Gli atti emessi dall'Amministrazione possono essere impugnati attraverso ricorso giurisdizionale avanti il T.A.R. competente per territorio, secondo le modalità di cui alla Legge 6.12.1971, n. 1034, o attraverso ricorso straordinario al Capo dello Stato, ai sensi del D.P.R. 24.11.1971, n. 1199, rispettivamente entro 60 o 120 giorni dalla data di notificazione dell'atto.

93. L'Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ex Istituto Centrale per il Restauro) istituito con Decreto del Presidente della Repubblica del 26 novembre 2007, n. 233, capo III, Art. 15, comma 3, lettera g, è un organo tecnico dotato di autonomia speciale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed è specializzato nel campo del restauro e della conservazione del patrimonio culturale.
L'Istituto è stato fondato nel 1939, su progetto di Giulio Carlo Argan e Cesare Brandi per rispondere all'esigenza di impostare l'attività di restauro su basi scientifiche e di unificare le metodologie di intervento sulle opere d'arte e i reperti archeologici. Il suo primo direttore è stato Cesare Brandi. Presso l'Istituto è attiva una Scuola di Alta Formazione per l'insegnamento del restauro (D.Lgs. 156/2006, art.29, comma 9).

92. mi manca di inserire novit° su paesaggiO!!!
la principale distinzione tra i due provvedimenti risiede nel loro impianto, compilativo quello del Testo Unico e innovativo quello del Codice e che il legislatore è intervenuto ex novo nella materia, anziché procedere ad una revisione del precedente testo per la necessità di adeguare la normativa dei beni culturali alla riforma del titolo V della Costituzione che ha, come detto, attribuito la tutela a livello centrale e la valorizzazione di essi a livello periferico. un intento di razionalizzazione unito a qualche novità.  Fra esse merita ricordare, ad esempio, l'introduzione delle definizioni fondamentali per la materia contenute, in specie, negli artt. 2, 3, 6 del Codice relativi, rispettivamente, ai concetti di "patrimonio culturale", "tutela del patrimonio culturale" e "valorizzazione del patrimonio culturale". Altra indicazione innovativa è l'avere sancito in capo ai privati un obbligo di conservazione dei beni culturali, mediante un intervento in prima persona, ricevendone contributi dello Stato e sgravi fiscali (si vedano gli artt. 30 e ss.); e ancora la previsione della possibilità, da parte dei privati, di dare in comodato beni culturali di cui siano proprietari a strutture museali statali per una durata non inferiore ai cinque anni e con la conseguenza di trasferire gli oneri economici dovuti alla conservazione in capo al Ministero (art. 44); la possibilità di esternalizzare le attività di valorizzazione dei beni culturali prevedendo forme di gestione in forma indiretta  mediante affidamento a terzi previa valutazione, in termini di efficienza ed efficacia, degli obiettivi che si intendono perseguire e al fine di assicurarne un adeguato livello di valorizzazione (art. 115). Altra novità di rilievo, dal punto di vista procedurale questa, è costituita dal ricorso amministrativo avverso la dichiarazione che accerta la sussistenza dell'interesse culturale in un bene, ricorso da proporsi, per motivi di legittimità e di merito, al Ministero e con effetti sospensivi del provvedimento impugnato.

PER LA 91 COME SOPRA,

90. Il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo è la prima istituzione nazionale dedicata alla creatività contemporanea pensata come un grande campus per la cultura.
essere non solo luogo di conservazione ed esposizione del patrimonio ma anche, e soprattutto, un laboratorio di sperimentazione e innovazione culturale, di studio, ricerca e produzione di contenuti estetici del nostro tempo.
Il Museo svolge attività scientifiche e divulgative; tra queste le esposizioni temporanee che offrono ai visitatori opportunità sempre diverse di fruizione e approfondimento
promuovere le espressioni della creatività di oggi in un Paese, come l'Italia, caratterizzato da secoli e secoli di primato nel campo artistico e architettonico
promozione dell'arte giovane e alla valorizzazione di  quelli che possiamo considerare i suoi maestri

vedete se sono ok e confrontiamoci oppure non ne usciamo più
a breve altre 10

Da: marty_b15 07/12/2012 10:30:14
Grazie annalisa :)

Da: Krisla07/12/2012 10:30:47
Ma come si fa a ridurre in 10 righe un commento tipo quello della domanda 62...!!!!????!!!! Vabbè che il dono della sintesi non è prorio un mio pregio ma è assurdo pensare di sintetizzare la storia sullo studio del pubblico...

C'è un link molto interessante x questo commento:

http://www.fizz.it/home/sites/default/files/allegati/articoli/pdf_articoli_completi/2007-solima.pdf

Da: FDRC 07/12/2012 10:32:44
Bgiorno a tutti.

io vi seguo a tratti, e aiuto come posso
cmq sieti dei treni! bravi!

domanda, stupida forse...
ma la 70 che è C....
il commento ....
si riferisce alle attività di valorizzazione dei beni culturali di appartenenza pubblica?
quindi art 112 42/2004
poi modificato ect ect

o più generico alle attività di valorizzazione dell'art 111?
già confusa di prima mattina

grazie

Da: Domanda 10 X MARTUZZA10007/12/2012 10:33:16
ma l'art 114 che citi tu è per le aziende speciali e le istituzioni titolo V del tuel "servizi ed interventi pubblici locali",l'art. 3 del tuel e il 117 della costituzione fanno riferimento all'autonomia degli enti locali.....perdonami ma nn c'è nessuna attinenza,anche su questo forum per la domanda 10 ognuno mette una risposta diversa!!!

Da: andy73 07/12/2012 10:34:35
89. devo ancora farlo

88. Le soprintendenze sono organi periferici del  ministero. Le loro competenze sono:  l'unificazione e l'aggiornamento delle funzioni  di  catalogo  e tutela nell'ambito  della  regione  di  competenza; l' autorizzazione dell'esecuzione di opere e lavori di qualunque genere sui beni culturali; la disposizione del l'occupazione   temporanea   di   immobili   per l'esecuzione   di  ricerche  archeologiche  o  di  opere  dirette  al ritrovamento di beni culturali; l'acquisto di beni e servizi in economia; la  partecipazione  nelle conferenze di servizi; l' amministrano e controllano beni dati in consegna; curano  l'istruttoria  finalizzata  alla  stipula di accordi e convenzioni con i proprietari di beni culturali oggetto di interventi conservativi  alla  cui  spesa ha contribuito il Ministero al fine di stabilire  le  modalita'  per l'accesso ai beni medesimi da parte del
pubblico; istruiscono   e   propongono   i   provvedimenti  di  verifica dell'interesse culturale; svolgono  le  istruttorie  e  propongono al direttore generale centrale  competente  i  provvedimenti  relativi a beni di proprieta' privata; esprimono   pareri   sulle   alienazioni,   le  permute,  le costituzioni  di  ipoteca  e di pegno ed ogni altro negozio giuridico che  comporti  il  trasferimento  a  titolo oneroso di beni culturali
appartenenti a soggetti pubblici come identificati dal Codice; istruiscono    i    procedimenti   concernenti   le   sanzioni ripristinatorie e pecuniarie previste dal Codice; istruiscono  e  propongono  alla  direzione  generale centrale competente l'esercizio del diritto di prelazione; esercitano  i  compiti  in  materia di tutela del paesaggio ad esse affidati in base al Codice; esercitano  ogni  altra competenza ad esse affidata in base al
Codice.

87. che ci scriviamo????

86. Gli uffici di diretta collaborazione esercitano le competenze di supporto dell'organo di direzione politica e di raccordo tra questo e l'amministrazione. Sono l'Ufficio di Gabinetto, la Segreteria del Ministro; l'Ufficio legislativo; l'Ufficio per la stampa e la comunicazione; le Segreterie dei Sottosegretari di Stato

85. devo farlo

84. Il Consiglio superiore per i beni culturali e paesaggistici è un organo consultivo del Ministero a carattere tecnico-scientifico in materia di beni culturali e paesaggistici, che esprime pareri, su richiesta del direttore generale centrale competente  sui programmi nazionali per i beni culturali e paesaggistici e sui relativi piani di spesa annuali e pluriennali
predisposti dall'amministrazione; sugli schemi di accordi internazionali in materia di beni culturali; sui piani strategici di sviluppo culturale e sui programmi di valorizzazione dei beni culturali;  sui piani paesaggistici elaborati congiuntamente con le regioni;  sugli schemi di atti normativi e amministrativi generali afferenti la materia dei beni culturali e paesaggistici e l'organizzazione del Ministero; su questioni di carattere generale di particolare rilievo concernenti la materia dei beni culturali e paesaggistici;  su questioni in materia di beni culturali e paesaggistici formulate da altre amministrazioni statali, regionali, locali, nonché da Stati esteri. Il Consiglio superiore può inoltre avanzare proposte al Ministro su ogni questione di carattere generale di particolare rilievo afferente la materia dei beni culturali e paesaggistici.

83. Le prime forme di intervento furono norme, più o meno organiche, sulla tutela delle antichità, delle opere d'arte e dei beni archeologici.. Il primo provvedimento organico si ebbe con l'editto del cardinale Pacca (1820), , che divenne il testo legislativo più innovativo e moderno e fu il modello alla quale si ispirò sia la legislazione coeva che quella futura. L'Editto Pacca, affrontava la tutela, estesa a molte tipologie di beni, regolamentava gli scavi archeologici, regolamentava le esportazioni, stabiliva il principio della catalogazione, si prevedevano vincoli anche sui beni privati, si istituirono precisi organi di controllo.
Dopo il 1860 lo Stato italiano, continua a far riferimento all'Editto Pacca, ma soprattutto per regolamentare il mercato dell'arte
Tuttavia la nascita del nuovo stato avviene in un regime liberale che poca attenzione pone al problema della tutela del patrimonio artistico. I primi tentativi di legislazione di tutela sono del 1872, ma bisogna attendere al 1902 per avere una prima legge, la n. 185/1902.
Tuttavia solo nel 1909, con la leggeRosadi, n. 364/1909, si ha per la prima volta una legge organica di tutela dei beni culturali. I punti fondamentali della legge Rosadi sono i seguenti: La inalienabilità dei beni demaniali e del patrimonio pubblico,  Il regime vincolistico per la proprietà privata, attuata attraverso lo strumento della notifica,  L'istituzione del diritto di prelazione dello Stato nel caso di alienazione dei beni dei privati, L'istituzione delle Soprintendenze come uffici periferici dello Stato di controllo sul territorio.

82. L'Opificio delle Pietre Dure (noto anche con la sigla OPD) è un Istituto Centrale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e afferisce al Segretariato generale. La sua attività operativa e di ricerca si esplica nel campo del restauro delle opere d'arte.
L'Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze nasce come istituto a competenza nazionale nel 1975 dall'unione di due diverse realtà attive da tempo nel campo della produzione artistica e della conservazione delle opere d'arte a Firenze: l'antico e rinomato Opificio delle Pietre Dure, nato nel 1588 come manifattura di corte e trasformato in istituto di restauro nei decenni che hanno seguito l'Unità d'Italia e il Laboratorio di restauro, sorto all'interno della Soprintendenza nel 1932, grandemente poi sviluppatosi nella nuova sede della Fortezza da Basso in seguito all'alluvione di Firenze del 1966.
Tre sono oggi i campi di attività dell'Opificio che rimane sostanzialmente caratterizzato dalla propria capacità operativa: la conservazione propriamente detta, eseguita in forma diretta tramite gli 11 settori specialistici di restauro, o indiretta cioè con consulenze, progettazioni e direzioni dei lavori; la ricerca, sia pura sia soprattutto applicata ai casi in corso di restauro; la didattica tramite la Scuola di Alta Formazione e di Studio e un'intensa attività di stage in rapporto con analoghi istituti italiani e internazionali.

81. Le norme contenute nel presente regolamento disciplinano le misure tecniche necessarie per il rilascio del certificato di prevenzione incendi in relazione agli edifici pubblici e privati, di interesse artistico e storico destinati a contenere, musei, gallerie, collezioni, oggetti di interesse culturale o manifestazioni culturali
Sono indicate le misure precauzionali per lo sfollamento delle persone in caso di emergenza, le disposizioni relative allo svolgimento di attività negli edifici, le caratteristiche dei depositi, le norme da adottare nelle aree a rischio specifico, le norme per gli impianti elettrici, i mezzi antincendio da adottare, le prescrizioni per la gestione della sicurezza, i piani di emergenza e istruzioni di sicurezza e le disposizioni in materia di conservazione del materiale esposto.

80. Il ricavo della vendita dei biglietti d'ingresso agli istituti ed ai luoghi appartenenti o in consegna allo Stato sono destinati alla realizzazione di interventi per la sicurezza e la conservazione dei luoghi medesimi, e all'espropriazione e all'acquisto di beni culturali, anche mediante esercizio della prelazione.
I proventi derivanti dalla vendita dei biglietti d'ingresso agli istituti ed ai luoghi appartenenti o in consegna ad altri soggetti pubblici sono destinati all'incremento ed alla valorizzazione del patrimonio culturale.

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Da: Bibby07/12/2012 10:37:06
Mi potete aiutare con il commento della 59? Quali sono le due classificazioni di eventi culturali...MICE e???

Da: penso positivo07/12/2012 10:38:54
annalisa: ho dimenticato "privata"..attività privata :-)
prego....

Da: Bibby07/12/2012 10:39:06
Sorry...non datemi della pigra...ho letto ora il link citato da Annalisa....grazie

Da: penso positivo07/12/2012 10:42:28
andy 73per la tipologia vedi qui

http://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/MenuPrincipale/LuoghiDellaCultura/Musei-in-evidenza/index.html?pagename=&id=557&special=&categoriaComunicato=&mycategory=&tipologia=&hid_mese=&luogo=Lazio%7CRM%7CRoma&cmdconferma=Ricerca

Da: Athena7 
Reputazione utente: +190
07/12/2012 10:42:41
buondì ! oggi sono ko ... ho finito anche gli ultimi commenti che mi mancavano, ora si passa allo studio mnemonico.. :.(  in attesa dei responsi del mio pool di avvocati per le domande su cui nutro dei dubbi!!

X andy : ho scritto commenti simili ai tuoi, un pò più sintetici magari....
x la 97, ho avuto un pò di problemi sulla tipologia, perchè alcuni di questi musei rientrano in più di una categoria ... ad es castel s.angelo...

Da: urge consiglio07/12/2012 10:49:42
Un consiglio... io ho messo
10-c
16-a
17-a
21-b
25-b
28-a

vi ci trovate? grazie

Da: Yaya76 07/12/2012 10:50:02
Il link di Penso Positivo è risolutivo! grazie!

Da: Gabinetto del Presidente Opificio Pietre Dure07/12/2012 10:51:30
vedete un po' voi le ho fatte mentre rispondevo sono da ricontrollare. Vi mando un saluto! Siete bravissimi

1)Abilitazioni Provvedimento permissivo al cui rilascio è condizionato l'esercizio di alcuni diritti del richiedente.
Il rilascio della (â") è subordinato ad un riscontro di carattere tecnico, da parte della P.A. competente, circa la sussistenza dei requisiti di idoneità richiesti dalla legge.
Le (â") possono essere:
â" ad personam, come le (â") all'esercizio di una professione;
â" ad rem, come la carta di circolazione degli autoveicoli.
Le abilitazioni sono procedimenti di tipo permissivo nei quali viene in rilievo l'esercizio di discrezionalità tecnica. Le abilitazioni possono essere ad personam tra le quali le più evidenti sono le abilitazioni professinali disciplinate dalla legge dell'8 dicembre 1956 Esami di Stato abilitazioni all'esercizio delle preofessioni, oppure l'abilitazione ad rem per esempio l'abilitazione alla carta di circolazione

2)La legge prevede nelle Province, città metropolitane, comuni con non meno di 15.000 abitanti tre revisori scelti uno nel registro dei revisori e gli altri due nell'albo dei commercialisti e dei ragionieri, in quelli con meno di 15.00 abitanti uno a scelta tra i vari albi. Il comma 25 dell'articolo 16 del D.l 138/2011 convertito dalla L.148/2011 i revisori dei conti sono scelti mediante estrazione da un elenco in cui possono essere inseriti su richiesta i soggetti iscritti a livello regionale nele registro e negli albi di riferimento
Funzioni di controllo vigilanza sulla regolarità contabile, referto al consiglio su gravi irregolarità di gestione, verifiche di cassa, controllo sulla compatibilità dei costi della contrattazione collettiva decentrata integrativa con i vincoli di bilancio, con relativa certificazione. Controllo sugli atti con cui l'ente locale decide di procedere ad acquisti di beni o servizi autonomamente, non aderendo alle convenzioni della Consip Spa AI SENSI DELL'ARTICOLO 26 DELLa legge 488/1999 e dell'articolo 59 della legge 388/2000 verificando che la somma a base d'asta al ribasso non sia superiore al prezzo di aggiudicazione di cui alla conevenzione della consip spa, accertamento che i documenti di programmazione  del fabbisogno di personale siano improntati al rispetto del principio di riduzione complessiva della spesa di cui all'articolo 39 legge 4999/1977, verificando anche che eventuali deroghe a detto principio siano analiticamente motivate,
la verifica del rsipetto degli obiettivi di cui al patto di stabilità interno anche attraverso periodiche verifiche trimestrali con l'obbligo di comunicazione dell'eventuale inadempimento dell'ente locale ai ministeri dell'interno e dell'economia, la valutazione in ordine alla conformità delle previsioni di legge degli incarichi di studio ricerca e consulenza conferiti a soggetti esterni, l'obbligo di acquisire se richieste informazioni per conto del ministero dell'economia in particolare sulla condotta dell'ente locale relativamente alle afattispecie sub e) e g).
Si possono ricondurre i pareri su proposta di bilancio di previsione e su variazione di bilancio. Pag 253 enti locali.
3)Presupposto di ammissibilità del ricorso amministrativo: In quest'ottica, si può affermare che per essere legittimato ad ottenere la decisione (requisito da non confondere con l'interesse all'impugnazione, che va considerato un presupposto di ricevibilità) il ricorrente non solo deve essere effettivamente titolare di un interesse sostanziale (interesse legittimo o, nel caso di giurisdizione esclusiva, anche diritto soggettivo), ma tale interesse deve anche avere subìto una lesione da parte dell'atto amministrativo impugnato. L'interesse al ricorso deve cioè superare la cosiddetta prova di resistenza, occorrendo valutare in concreto, per ritenere ammissibile il ricorso, se l'accoglimento di quest'ultimo sia in grado di produrre una certa utilità, anche solo potenziale, in favore del ricorrente.Come infatti è stato sottolineato, è anche condizione di ammissibilità del ricorso avanti il Consiglio di Stato...la lesione di un interesse attuale e concreto, per cui non ricorrono tali condizioni nel caso di impugnativa contro la graduatoria di un concorso, in quanto essa è provvedimento preparatorio, da impugnarsi soltanto in occasione della nomina del vincitore del concorso stesso, che è appunto il momento nel quale si verifica la concreta lesione di interesse  http://www.diritto.it/articoli/amministrativo/trebastoni1.html

Da: Athena7 
Reputazione utente: +190
07/12/2012 10:51:49
x penso positivo: ciaoooo! :) ho dato un'occchiata al tuolink x la tipologia musei; io credevo si riferisse a un altro tipo di tipologia, ad es : museo d'arte, pinacoteca, museo specializzato ecc..insomma le varie tipologie del museo ...  quelle segnalate sono molto generiche... a questo punto non so che metterci....

x andy: alla 87 , che cmq spero eliminino,io ho riciclato le risposte della 95...tanto più o meno i discorsi sullo sport sono quelli!

Da: Gabinetto del Presidente Opificio Pietre Dure07/12/2012 10:54:13

9)Caratteristiche dell'inopportunità come vizio del merito L'inopportunità è intesa come vizio del merito: è tutto il merito che viene ad essere invalidato; inoltre l'inopportunità riassume ogni possibile stato invalidante il merito, non esistendo altri vizi di merito. Sarebbe opportuno tutto ciò che corrisponde alle regole di buona amministrazione.
Il provvedimento è opportuno quando l'amministrazione agente individua per la cura dell'interesse pubblico primario la soluzione ottimale: cioè la più conveniente perché la meno costosa e la più efficiente. In ogni provvedimento amm. sarà sempre possibile determinare, applicando i criteri della economicità e della efficienza, non un regolamento degli interessi opportuno, ma quel regolamento in assoluto il più opportuno, in quanto coincidente con l'opzione ottimale.
A parità di costi economici la soluzione più efficiente risulterà la scelta più opportuna. A parità di grado di efficienza sarà la soluzione meno costosa ad imporsi come conveniente. Infine con costi differenziati e decrescente grado di efficienza, la soluzione più opportuna sarà quella che proporzionalmente ottiene il più elevato quoziente di efficienza con il minor costo sostenibile.
Il responsabile del procedimento deve, per contro, individuare non una soluzione sufficientemente opportuna, ma la soluzione più opportuna e non altra, se vuole evitare che il provvedimento finale non sia valido nel merito, cioè inopportuno!
È inopportuno l'atto quando il suo merito, cioè l'opportunità, individua una soluzione meno opportuna rispetto la scelta ottimale: è inopportuno quel provvedimento con cui si adotta una soluzione meno opportuna rispetto la soluzione più opportuna!
Ecco perché al fine di evitare lo stato viziante il merito, l'amm. agente ha sempre una ed una sola soluzione opportuna possibile, valida da perseguire.
L'inopportunità quale stato viziato del merito, invalida il provvedimento nella sua interezza: le misure reattive contro il provvedimento inopportuno portano all'annullamento, alla revoca,m talvolta alla riforma del medesimo. Si tratta di una gamma sanzionatoria più ampia dell'annullabilità, che si collega all'illegittimità, considerata la forma classica dell'invalidità di un provvedimento amministrativo.
L'inopportunità non è un male minore rispetto l'illegittimità: è meglio adottare un provvedimento illegittimo ma opportuno piuttosto che un provvedimento formalmente legittimo ma inopportuno.

E' esatto affermare che l'eccesso di potere si presti facilmente ad occupare territori di confine tra le due categorie della legittimità e del merito.
È approvato dalla dottrina che i sintomi dell'eccesso di potere offrano elementi sufficienti per far presumere l'inopportunità del provvedimento: questo basterebbe a dedurne la sua illegittimità. Ma è pacifico che un provvedimento viziato da eccesso di potere non necessariamente risulti poi anche inopportuno: es. lo sviamento di potere, che non va a toccare il merito. Vi può essere una coincidenza tra legittimità e merito, né tanto meno una necessitata successione tra i corrispondenti stati viziati.
Le scelte di merito, coincidendo con l'attività discrezionale dell'amministrazione, risulterebbero più facilmente verificabili in sede di legittimità, mediante strumenti sindacatori di tipo oggettivo.
La ponderazione è la metodologia con cui si ricerca la soluzione ottimale, cioè la più opportuna. Il vizio nella e della ponderazione non si traduce automaticamente, in una scelta inopportuna. E vale anche viceversa: la soluzione viziata nel merito può essere adottata a seguito di un giusto procedimento gestito puntualmente da un responsabile, senza incorrere in alcuno dei vizi di legittimità, ivi compreso l'eccesso di potere. Il provvedimento dimostra di essere frutto di un'accorta ponderazione, che non ha impedito all'amministrazione procedente di scegliere male, cioè di adottare una soluzione meno conveniente di quella più opportuna.
10)Autonomia dei comuni e delle province.articolo 3 tuel 1. Le comunità locali, ordinate in comuni e province, sono autonome. 2. Il comune è l'ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo. 3. La provincia, ente locale intermedio tra comune e Regione, rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi, ne promuove e ne coordina lo sviluppo. 4. I comuni e le province hanno autonomia statutaria, normativa, organizzativa e amministrativa, nonché autonomia impositiva e finanziaria nell'àmbito dei propri statuti e regolamenti e delle leggi di coordinamento della finanza pubblica. 5. I comuni e le province sono titolari di funzioni proprie e di quelle conferite loro con legge dello Stato e della Regione, secondo il principio di sussidiarietà. I comuni e le province svolgono le loro funzioni anche attraverso le attività che possono essere adeguatamente esercitate dalla autonoma iniziativa dei cittadini e delle loro formazioni sociali. I regolamenti disciplinano l'organizzazione degli enti locali e devono riferirsi alle norme statutarie

Da: Athena7 
Reputazione utente: +190
07/12/2012 10:56:52
x urge consiglio : si io le ho messe uguali

Da: vera8807/12/2012 10:57:17
buongiorno,
ma qualcuno di voi sa il tempo e il numero di domande che sono state date nelle prove scritte degli altri concorsi?
è poi confermato che abbiamo circa 10 righe per il commento?

Da: Manu 7607/12/2012 10:57:25
Per Andy73: ciao! Potresti, x favore, quando puoi, scrivermi i commenti delle seguenti domande...10-32-41-51-56-57-59-60-67-91?! Mi mancano solo queste....nn riesco a farle!!!
Grazie e se ti serve qualcosa sulle altre, chiedi senza problemi!!!

Da: MARTUZZA100 07/12/2012 10:57:49
Buongiorno a tutti!

A chi mi chiedeva la motivazione della mia risposta alla domanda 10 sulle Istituzioni, dico che hai ragione, non c'è molta attinenza tra la traccia per il commento e la mia fonte, infatti io, non sapendo fare di meglio, nel commento mi attengo alla traccia e non faccio riferimento alle Istituzioni, però resto convinta della risposta che ho dato e non posso aiutarti di più...
Tre le altre cose, andando a rivedere le domande fatte, ce n'è una sul contenuto facoltativo dello Statuto, contenuto che comprende anche la disciplina sull'ordinamento e funzionamento delle Istituzioni, proprio perché facoltativo, se ne può dedurre che qui entra in gioco con maggiore evidenza l'autonomia dell'ente.
Non ti sto suggerendo che la mia risposta è esatta, mi sto solo arrampicando sugli specchi, quindi forse ti conviene seguire il tuo istinto o qualcuno che è più preparato di me che sicuro trovi anche qui nel forum!

Da: Desperate Student07/12/2012 11:02:20
x ANTITRUST

circa la 77.. di che articolo??

Da: angae07/12/2012 11:09:27
X Annalisa

Non so se hai ancora problemi con la 7.

la risp é C.
Ti servono fonti x ok commenti?

Da: Antitrust 07/12/2012 11:09:28
x desperate student art 142 del codice dei beni culturali

Da: Domanda 10 X MARTUZZA10007/12/2012 11:09:41
Non volevo metterti ulteriormente sotto pressione è solo che sei l'unica che mi ha risposto, e non riuscendo a capire bene cercavo delucidazioni,che tra l'altro mi hai dato in modo impeccabile...cmq se dovessi avere da fonte certa una risposta differente,te lo farò sapere tempestivamente ;D grazie di tutto e buono studio!!!

Da: scemi col botto07/12/2012 11:09:49
Ma qui sopra siete proprio scemi... addirittura non solo le crocette, I COMMENTI COMPLETI dati in pasto a chicchessia,che magari senza bisogno di fare minimamente fatica vi passerà avanti.

Ma pensate che vi danno il lavoro a tutti? I posti sempre quelli sono, sareste in competizione, non tanto tra voi che scrivete, ma con quelli che leggono e non scrivono nulla... i commenti completi, cioè, l'idiozia non ha mai fine.

Da: Nanè07/12/2012 11:10:10
Buondì, bellagente!
Io ho quasi finito, mi mancano le domande da 43 a 55, sono in difficoltà co' 'sto cappero di Comune di Roma ('sti fanatici) e poi mi tocca risistemare un po' il tutto in quanto mi manca il dono della sintesi e quindi ho dato tutte risposte chilometriche.
Qualcuno per caso ha già fatto i commenti di queste domande (43-55)?
Prego qualcuno di buona volontà a tendermi una mano.. :(

Da: 669907/12/2012 11:10:16
buon giorno... scriviamo magari 10 alla volta le risp cosi le confrontiamo x 'ultima volta
1c
2c
3b
4d
5b
6c
7c
8c
9d
10c
11b
12d
13a
14a
15b
16a
17a
18b
19a
20d

le prime 20?ok?

Da: Desperate Student07/12/2012 11:11:20
x ANTUTRUST:     Grazie

Da: AnnalisaR 07/12/2012 11:14:24
x angae

grazie! mi ha aiutata vito angelo
:-)

Da: MARTUZZA100 07/12/2012 11:16:25
@6699

io le ho fatte così come te, ma sulla 3 ancora non sono convinta se è a o b. non ho letto tutti i post vecchi dove se ne parla, quindi non so se qualcuno ha trovato una soluzione definitiva

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