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Istruttore servizi culturali, turistici e sportivi - 150 posti
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Da: TacciTUEL07/12/2012 12:44:47
Fate bene a postare i commenti.

Da: Nanè07/12/2012 12:45:26
Ora che Andy e ziabetta hanno dato questo popò di contributo, alleggerendo il carico, mi sento sollevata e a disposizione per qualsiasi altro commento. Chiedete e vi sarà dato. ;)

P.S. Adesso mi manca solo la 51, se qualcuno mi aiutasse... :)

Da: ziabetta07/12/2012 12:46:07
la 61 è D
Approccio costruttivista
L'apprendimento è concepito come un processo attivo e un'attività sociale e quindi avviene grazie all'offerta di diverse opportunità di apprendimento attraverso diversi stili espositivi e diversi livelli di coinvolgimento.

Da: 669907/12/2012 12:46:21
61 D .

ragazzi ho problemi con i comm 85-87-91 avete qualche link da postare?

Da: Nanè07/12/2012 12:46:41
@ ziabetta
Grazie a meeee?!?!? GRAZIE A TE!!! :)

Da: TacciTUEL07/12/2012 12:46:43
L'istruttore culturale deve essere una figura arguta, che sa districarsi nelle situazioni, elastica, dinamica. Queste doti, utilizzate per superare il concorso, sono speculari alla doti con cui gli assunti contribuiranno a far funzionare la macchina amministrativa

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Da: bettasalentu 07/12/2012 12:47:24
@nanè
La competenza del Consiglio comunale in materia di ordinamento degli uffici e dei servizi si esprime mediante l'approvazione di Criteri generali idonei ad orientare l'attività normativa riservata alla potestà della Giunta comunale.
2. Nel rispetto di quanto previsto dalla legge e dal presente Statuto il Consiglio comunale esercita, tramite detti Criteri, la funzione di evidenziare ed eventualmente selezionare quei principi organizzativi che ritenga prioritari nella regolazione di un assetto ordinamentale idoneo ad attuare i propri atti di indirizzo.
3. I Criteri generali sono stabiliti dal Consiglio comunale in apposita deliberazione ovvero in un'apposita sezione della Relazione previsionale e programmatica allegata al bilancio di previsione.

Da: Nanè07/12/2012 12:47:31
085. Risposta esatta: A
Il tema della valorizzazione dei beni culturali di proprietà privata è affrontato dall'art. 113 del Codice. Si deve ritenere che tale norma prenda in considerazione la disciplina delle attività di valorizzazione ad iniziativa privata avente ad oggetto beni culturali di appartenenza privata. In realtà, la norma pare indirizzata soprattutto, se non esclusivamente, alle caratteristiche ed al ruolo svolto dai soggetti pubblici per favorire tali iniziative. Il comma 1 prevede che le attività e le strutture di valorizzazione, ad iniziativa privata, dei beni culturali di proprietà privata possono beneficiare del sostegno pubblico da parte dello Stato, delle Regioni e degli altri enti pubblici territoriali. Il legislatore ha in realtà seguito un modus operandi che si ricollega alla volontà di finalizzare e disciplinare il sostegno all'iniziativa privata sui beni culturali di appartenenza privata, una volta che il privato abbia individuato la forma per procedere alla valorizzazione del bene. Il criterio che verrà adottato per stabilire il quantum del sostegno pubblico nei confronti dell'attività di valorizzazione privata sarà dato dalla rilevanza del bene culturale. Infatti il secondo comma dell'art. 113 pone in evidenza che l'unico criterio cui dovrà attenersi il soggetto pubblico è dato dalla rilevanza del bene culturale. Il comma successivo prevede che la determinazione della misura di sostegno costituisca momento di incontro e di accordo tra soggetto pubblico e proprietario, possessore e detentore del bene. In base a tale tipo di accordi le Regioni e gli altri enti pubblici territoriali possono anche concorrere alla valorizzazione dei beni.

Da: Nanè07/12/2012 12:49:14
@ bettasalentu
Grazieeeeeeeeeeeeeeee! :)
(Scrivo la disposizione così com'è, è sufficiente, no?)

Da: 669907/12/2012 12:50:20
grazie nanè 87 e 91?

51  definizione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del comune presso enti, aziende ed istituzioni, nonchè nomina dei rappresentanti del consiglio presso enti, aziende ed istituzioni ad esso espressamente riservata dalla legge.Il Consiglio ha il compito di fornire gli indirizzi generali dell'ordinamento degli uffici e dei servizi.

Da: bettasalentu 07/12/2012 12:51:00
per la 51 io credo che il consiglio debba solo approvare il bilancio e lo statuto, e poi sarà il dirigente a occuparsi di tutto ciò che riguarda il personale, ma prima che il dirigente possa fare qualunque cosa è necessario che il consiglio approvi bilancio e statuto in cui saranno presenti tutte le "necessità" del comune. spero di essere stata chiara.....

Da: Nanè07/12/2012 12:51:38
@ 6699
087. Risposta esatta: D
Nel 1998 con Decreto Legislativo n. 368 del 20 ottobre, viene istituito il nuovo Ministero per i Beni e le Attività Culturali, a cui sono devolute le attribuzioni spettanti al Ministero per i Beni Culturali e Ambientali alle quali si va ad aggiungere la promozione dello sport e di impiantistica sportiva e la promozione delle attività dello spettacolo in tutte le sue espressioni: dal cinema al teatro, alla danza, alla musica, agli spettacoli viaggianti.
Numerose sono le iniziative da parte del Ministero per incoraggiare e promuovere l'attività sportiva. Le direttrici di intervento riguardano le diverse fasce d'età, indirizzandosi verso l'infanzia (progetti di alfabetizzazione motoria e diffusione di corretti stili di vita), adolescenti e giovani (giochi sportivi studenteschi, promozione dello sport nelle università, sport e legalità nella scuola, sport negli istituti penitenziari per minori), persone con disabilità e categorie deboli (avviamento allo sport), anziani (prevenzione della non autosufficienza).
Una delle iniziative di maggior respiro da parte del Governo è stata quella di dare agli organismi sportivi, per sostenerli, aiutarli ed incoraggiarli a promuovere sempre di più la capacità dell'Italia a candidarsi come sede per lo svolgimento di eventi sportivi internazionali, un forte segnale di sostenimento, costituito dal Fondo per gli eventi sportivi di rilevanza internazionale, che ha come scopo la promozione e la realizzazione di interventi per gli evnti sportivi di rilevanza internazionale.

Da: bettasalentu 07/12/2012 12:53:11
@nanè sempre per la 51, guarda qui  http://books.google.it/books?id=RuKWm0r53zgC&pg=PA468&dq=competenza+consiglio+comunale+in+materia+di+personale&hl=it&sa=X&ei=o9fBUOaIKMjTtAbt8YCgBQ&redir_esc=y#v=onepage&q=competenza%20consiglio%20comunale%20in%20materia%20di%20personale&f=false

Da: Nanè07/12/2012 12:54:34
@ 6699
Ti mando anche la 91, ma non ne sono molto convinta, la devo sistemare un po'.
091. Risposta esatta: D
Il Codice dei beni culturali e paesaggistici, entrato in vigore il 1° maggio 2004, rappresenta la conclusione di un iter legislativo iniziato nel 2002 e proseguita per quasi due anni con incertezze e dubbi, in alcuni casi anche di rilievo. Una delle novità maggiormente significative del nuovo corpus di norme è rappresentata dalla previsione di una parte generale, che comprende i primi nove articoli, e che rappresenta la chiave di lettura di tutte le norme contenute in quelli successivi. Gli interventi del legislatore nel 2006 e nel 2008 hanno in parte precisato il contenuto di alcune disposizioni della parte generale, definendo meglio le linee di confine tra l'azione statale e quella regionale nell'ambito delle funzioni proprie di ciascun ente.
Il Codice dei beni culturali e del paesaggio è un Codice, ovvero un corpo organico di disposizioni, in materia di beni culturali e beni paesaggistici; è il principale riferimento normativo italiano che attribuisce al Ministero per i Beni e le Attività Culturali il compito di tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio culturale dell'Italia. Il codice dei beni culturali e del paesaggio invita alla stesura di piani paesaggistici meglio definiti come "piani urbanistico territoriali con specifica attenzione ai valori paesaggistici".
È stato emanato con decreto legislativo del 22 gennaio 2004, n. 42, e modificato poi dal d. lgs. 24 marzo 2006, n. 156, dal d. lgs. 24 marzo 2006, n. 157, dal d. lgs. 26 marzo 2008, n. 62, e dal d. lgs. 26 marzo2008, n. 63.

Da: bettasalentu 07/12/2012 12:54:39
ragazzi avete qualche link da postare sulla domanda 68? non riesco a venirne fuori...sono anche indecisa sulla risposta: B o D ?

Da: Nanè07/12/2012 12:56:24
@ bettasalentu
Il link ce l'ho, è che mi sento in difficoltà co' 'sto cavolo di Comune di Roma e non riesco ad articolare la risposta. :(
Sarà la fusione, la stanchezza o il fatto che non riesco a trovare un testo di riferimento che sia completo, ma non c'ho capito nulla del Comune di Roma. -_-

Da: 669907/12/2012 12:58:22
bettasalentu grazie mille

68 Il Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) è la rete delle biblioteche italiane promossa dal Ministero per i beni e le attività culturali con la cooperazione delle Regioni e dell'Università coordinata dall'Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU).
Realizzata sulla base di un protocollo d'intesa sottoscritto dal Ministero per i beni e le Attività culturali, dal Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica e dal Coordinamento delle Regioni con l'obiettivo di superare la frammentazione delle strutture bibliotecarie, propria della storia politico-culturale dell'Italia, la rete del SBN è oggi costituita da biblioteche statali, di enti locali, universitarie, scolastiche, di accademie ed istituzioni pubbliche e private operanti in diversi settori disciplinari.
Le biblioteche che partecipano a SBN sono raggruppate in Poli locali costituiti da un insieme più o meno numeroso di biblioteche che gestiscono tutti i loro servizi con procedure automatizzate. I Poli sono a loro volta collegati al sistema Indice SBN, nodo centrale della rete, gestito dall'ICCU, che contiene il catalogo collettivo delle pubblicazioni acquisite dalle biblioteche aderenti al Servizio Bibliotecario Nazionale.
Con le procedure SBN le biblioteche lavorano in autonomia e al tempo stesso sono integrate in un sistema cooperativo basato su una rete nazionale. La principale funzionalità che rende possibile tale integrazione è quella di catalogazione partecipata. Infatti in SBN un determinato documento viene catalogato solo dalla prima biblioteca - tra quelle aderenti alla rete - che lo acquisisce. Tutte le altre biblioteche, per catalogare il medesimo documento, ne catturano la descrizione bibliografica già presente sull'Indice aggiungendo la propria localizzazione.

Da: Nanè07/12/2012 13:00:33
@ bettasalentu
Io la 68 ce l'ho, l'ho copiata dal Simone (che è il testo peggiore che ci sia in circolazione), e quindi non posso darti il link, e un po' da Wikipedia. Va sintetizzato, eh!
Comunque te la mando, ma non sono convinta. :/
SBN è la sigla del Servizio Bibliotecario Nazionale, inteso come il più importante sistema di collegamento in rete delle principali biblioteche italiane. Promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali d'intesa con le Università e le Regioni, il servizio fa capo all'Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, che ne ha curato la progettazione e la diffusione a livello regionale. Rilevanti funzioni di coordinamento e indirizzo sono svolte anche dalle Biblioteche Nazionali centrali di Roma e Firenze, cui competono pure mansioni di gestione della cooperazione a livello internazionale. Al SBN aderiscono circa 1.700 biblioteche diffuse in tutte le regioni e raggruppate in poli locali, i quali sono a loro volta collegati all'Indice SBN, un elaboratore - gestito dall'ICCU - che costituisce il nodo centrale della rete.
Il servizio bibliotecario nazionale nasce formalmente il 30 maggio 1984 a seguito di un protocollo d'intesa tra l'allora Ministero per i Beni culturali e ambientali e le Regioni, come progetto speciale per la creazione di un servizio, articolato in sistemi regionali, capace di assicurare la diffusione della conoscenza e la circolazione del patrimonio librario del Paese, tramite una rete, fondata sulla cooperazione tra le biblioteche e su procedure automatizzate, tra gli istituti bibliotecari e tra questi e l'utente.
Il Servizio è promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, gestito mediante organi di controllo (Comitato generale di coordinamento, Comitato di gestione, Comitati regionali) e disciplinato da una serie di accordi, convenzioni e protocolli, l'ultimo dei quali risale al 1994.
Vi sono collegate biblioteche dello Stato, degli enti locali, delle Università e di accademie e istituzioni, pubbliche e private, operanti in diversi settori disciplinari. Nel rispetto dell'autonomia delle biblioteche, le funzioni di coordinamento del SBN sono espletate dall'Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU). Le singole biblioteche contribuiscono alla creazione del catalogo collettivo nazionale in linea, gestito dall'Istituto.
Le biblioteche che partecipano al SBN sono raggruppate in poli locali (i primi dei quali risalgono al 1985), costituiti ciascuno da un insieme di biblioteche che gestiscono tutti i loro servizi tramite terminali collegati ad un elaboratore comune (attivato nel 1992 e gestito direttamente dall'ICCU) denominato "Indice SBN", che rappresenta il nodo centrale della rete e contiene il catalogo collettivo delle biblioteche che fanno parte del sistema.

Da: bettasalentu 07/12/2012 13:01:21
grazie! ma la risposta alla 68 è B o D? o nessuna delle due??!!! :S

Da: Athena7 
Reputazione utente: +190
07/12/2012 13:02:29
x penso positivo : ciaoooo! si anche io sto in crisi con lo studio...imparate ( si fa x dire ) 6 domande/commento...  :.(  da stamattina!

x tinker : buondìììì: i commenti li stanno postando tutti; io personalmente alla 26 ho scritto 2 cavolate : che gestione ris. umane e alcune sanzioni disciplinari competono ai dirigenti. alla 41 : tratto dall'art 17 del regolamento del decentramento amministrativo
Ora vado a pranzo, le altre a dopo !  ;)

Da: Nanè07/12/2012 13:03:10
@ bettasalentu
Ah, già, scusa! 68: D

Da: aa07/12/2012 13:10:51
68: d
http://www.iccu.sbn.it/opencms/opencms/it/main/bd/

Da: x battesalentu07/12/2012 13:12:24
eccolo http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/1227193518692_ForumPA_08_Opuscolo.pdf

Da: Saranto 07/12/2012 13:13:10
@adelphi
anche secondo me la 45 è sbagliata!!!! che fare?

Da: ...07/12/2012 13:14:52
Ma quindi fatemi capire, visto che parlate sempre al plurale, dell'unione ecc... quando vincerà il concorso uno di voi sì e 10 di voi no, quell'uno devolverà parte del suo stipendio agli altri 10?

E voi altri 10 cosa darete da mangiare ai vostri figli? Mininterno.it?

Senza contare che probabilmente alla fine vi attaccherete tutti al tram, qui sopra, e ve lo sarete solo che meritato. Rovinatevi con le vostre mani....... arrivate tutti agli orali, e poi li vedrete che faranno passare voi, e non i raccomandati che solo agli scritti potrebbero essere fatti fuori e che voi state agevolando incredibilmente!!! Siete dei geni, senza dubbio, e il fatto che non lo capiate vi rende ancor più geniali. Ora vi lascio perché devo andare a lavoro. IO CHE CE L'HO.

Da: x saranto07/12/2012 13:18:07
ma se la 45 è di una semplicità disarmante!

Da: TacciTUEL07/12/2012 13:18:41
... mi ha convinto. è una fesseria distribuire i commenti

Da: ziabetta07/12/2012 13:19:42
per la 26: risposta esatta C

Al novellato art. 5, co. 2, D. Legs. 165/2001 il dettato normativo è chiaro nello stabilire che "nell'ambito delle leggi e degli atti organizzativi di cui all'art. 2, co. 1. le determinazioni per l'organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro sono assunte dagli organi preposti alla gestione con la capacità e i poteri del privato datore di lavoro", fatta salva la sola informazione ai sindacati ove prevista nei contratti collettivi nazionali. Sono quindi connaturati alla posizione del dirigente pubblico quale privato datore di lavoro i seguenti poteri: Gerarchico (esso designa la posizione di supremazia del datore di lavoro che si estrinseca nelle istruzioni sull'esecuzione e sulla disciplina del lavoro); conformativo (è il potere di determinare concretamente le modalità di esecuzione del lavoro); direttivo in senso stretto (riguarda l'emanazione delle regole che concernono l'organizzazione del lavoro.
Tali regole, concernenti atti di micro organizzazione, si compendiano nell'esigibilità della prestazione, nelle direttive sulle modalità di rendere l'attività lavorativa, nella determinazione dei calendari di lavoro e, simmetricamente, delle ferie, degli orari di lavoro, nella specificazione delle attività lavorative mediante ordini di servizio, nell'assegnazione della sede di lavoro, nella predisposizione degli strumenti per garantire continuità ed efficacia lavorativa, l'attività di vigilanza sulla prestazione lavorativa e l'applicazione delle sanzioni disciplinari.

Non l'ho rielaborata, ma in sostanza basta cambiare l'ordine dei fattori: in partica la competenza individuata rientra nei compiti di micro-organizzazione del lavoro spettante ai dirigenti, che dal 2001 sono configurati come datori di lavoro privati (è questa la vera novità)

Da: x taccituel07/12/2012 13:21:54
pepe pepepepeee...pepe pepepepe...pepe pepepepepepeeeeeeeee........
Festeggiamo!!

Avete capito finalmente!

Da: mi fate morir dal ridere07/12/2012 13:23:11
Siete veramente troppo ingenui

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