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DIRIGENTE TECNICO MIUR
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Da: x riforma tecnci08/09/2010 23:36:27
cliccare in google USR misure di accompagnamento riforma.
Se le ore di alcune prime riformate sono superiori alle 32 (es Artistici) e sono rigorosamente di 60 minuti, per analogia vanno trattate le ore delle quinte anche se non sfiorate dalla riforma.
Una doppia velocità delle campanelle, oltre ai buchi naturali, crea buchi innaturali per lo scarto di minuti.
Le agenzie di trasporto urbano ed extraurbano stanno partecipando ai tavoli tecnici con gli assesorati competenti per delineare una tempistca omogenea.
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Da: x riforma tecnci - corretto08/09/2010 23:38:00
cercare in google USR misure di accompagnamento riforma.
Se le ore di alcune prime riformate sono superiori alle 32 (es Artistici 34 e L. MISICALI 40) e sono rigorosamente di 60 minuti, per analogia vanno trattate le ore delle quinte anche se non sfiorate dalla riforma.
Una doppia velocità delle campanelle, oltre ai buchi naturali, crea buchi innaturali per lo scarto di minuti.
Le agenzie di trasporto urbano ed extraurbano stanno partecipando ai tavoli tecnici con gli assesorati competenti per delineare una tempistca omogenea.
Rispondi

Da: x riforma tecnci - corretto08/09/2010 23:42:00
mi correggo: assessorati
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Da: miur208/09/2010 23:44:42
LâOcse: la scuola italiana, un moloch mangiasoldi che dimentica gli studenti   di Luisa Ribolzi
La prima edizione di Education at a glance (âUno sguardo sullâeducazioneâ) fu pubblicata nel settembre del 1993, e comprendeva 38 indicatori per un totale 259 pagine: lâedizione del 2009, lâultimo che ho sotto gli occhi, è di 469 pagine, e comprende 25 aree, ciascuna delle quali suddivisa in più indicatori. Uno sguardo sullâeducazione è stato indicato come la priorità numero uno dai membri del consiglio di amministrazione dellâOCSE CERI, di cui assorbe, insieme a PISA, la maggior parte delle risorse umane e finanziarie (nel 2008 fu finanziato per due anni su di una base minima di 800.000 euro lâanno).

Lâedizione del 2010 comprende 38 paesi e include indicatori del tutto nuovi, ad esempio sulla scelta e la partecipazione dei genitori, sullâimpatto a lungo termine dellâeducazione, sulla partecipazione allâeducazione permanente, e un ampliamento degli aspetti finanziari. Il fatto che i dati siano relativi al 2008, e in alcuni casi al 2007, suggerisce una certa cautela nel leggerli come legati alla crisi economica, che in quellâanno era ancora non percepita, e ancora meno lo era nellâanno in cui le decisioni erano prese, di norma lâanno precedente.

I primi commenti parlano, quasi inutile dirlo, di una scuola italiana âbocciataâ da tutti i punti di vista. Alle molte ore di scuola non corrisponde un eguale livello di apprendimento: allâetà di 15 anni, quando secondo i dati PISA lâItalia si colloca a bassi livelli di apprendimento, lâorario medio dei paesi OCSE è di 921 ore, e quello italiano di 1089, e alle medie, i bambini italiani passano a scuola 1001 ore contro una media di 892.

I livelli di istruzione non sono male: i tassi di diploma in Italia coincidono con la media europea, 85%, e il tasso di passaggio allâuniversità è del 53%, solo due punti in meno, e in entrambi i casi le femmine sono più numerose dei maschi. I dati sugli abbandoni universitari segnano un miglioramento, ma temo che scontino lâeffetto di recupero esercitato dallâintroduzione della laurea triennale, effetto che sta lentamente svanendo e riportandoci ai vecchi e pesanti livelli di abbandono. Pur concordando sul fatto che lâefficacia della scuola italiana è bassa, e certamente migliorabile, vorrei ricordare che è importante fare riferimento agli andamenti: in dieci anni la quota di italiani fra 25 e 64 anni in possesso del solo obbligo è diminuita di undici punti, quella di diplomati è aumentata di sette punti e quella di laureti di nove, con un aumento annuo del 5,2% che è il più alto fra i paesi europei dopo Polonia (+6,4%) e Portogallo (+6,2%).
Rispondi

Da: miur208/09/2010 23:46:12
...........continua    I dati finanziari sono da sempre la nota dolente, ma anche qui vediamo se è possibile uscire da unâottica masochista. Per quanto riguarda la spesa, si conferma che lâItalia sta in coda, e spende in istruzione il 4,5% del Pil, contro una media OCSE del 5,7%, e la spesa per lâistruzione è pari al 9% della spesa pubblica totale, contro il 13,3% della media OCSE. Senza voler giustificare il basso livello della spesa in istruzione, sulla cui importanza lâunica cosa che si spende sono i fiumi di parole, credo che sarebbe opportuno tenere presenti i fattori demografici, con una popolazione più vecchia della media europea e dei paesi dellâOCSE, per cui il peso dellâassistenza e delle pensioni sulla spesa pubblica è molto maggiore. Trovo grave, piuttosto, che la quota maggiore della spesa, oltre lâ80%, vada per le retribuzioni, confermando lâidea che la scuola italiana (ma forse anche i servizi sociali) sono pensati innanzitutto per gli operatori e non per gli utenti. Noto anche che il 92,3% dei fondi per lâistruzione vengono dal pubblico, il 6,0% dalle famiglie e solo lâ1,7% dai privati, ma questo dato richiederebbe un lungo commento che qui non ho lo spazio per fare.

I proporzionalmente pochi soldi per la scuola vengono però spesi prodigalmente, visto che il costo pro capite degli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado è superiore alla media OCSE, mentre è inferiore nella scuola superiore e soprattutto nellâistruzione di terzo livello, e il costo cumulativo per portare uno studente dalla prima elementare al diploma è di 101mila dollari contro 94.500 di media. Gli autori stessi, nelle avvertenze metodologiche, segnalano che si tratta di un indicatore impreciso, con valore orientativo, e bisogna tenere conto che il dato italiano è relativo a 13 anni, e quello medio a 12,4 anni, per cui il costo annuo è abbastanza simile, 7.769 dollari per lâItalia contro 7.620 per la media OCSE: piuttosto, lo spreco è dato dal fatto che si tenga conto di tutti gli studenti, anche quelli che abbandonano, che in Italia sono particolarmente numerosi.

La componente maggiore della spesa è la retribuzione dei docenti, su cui si tende a dire che si spende molto, eppure i docenti sono poco pagati (la conseguenza logica, cioè che si possono pagare bene poche persone o male tante persone, ma non bene tante persone, viene ignorata). I dati su cui bisognerebbe fare i confronti sono numerosi: il principale è il numero di ore/studente erogate. Per chiarire: il mitico insegnante tedesco della scuola secondaria di primo grado dopo 15 anni di carriera prende sì 57.978 euro lâanno, contro i miseri 32.859 del suo collega italiano, però ha una media di 14,9 studenti contro 10,2, e sta in classe per 758 ore contro 601.

Ne consegue che lâinsegnante italiano eroga 6.130 ore/studente ogni anno, e il suo collega tedesco ne eroga 11.294, quasi il doppio (lâ84% in più), per uno stipendio che è superiore del 76%. Questo significa che se valessero gli stessi parametri, la scuola di base italiana potrebbe funzionare con circa il 60% degli insegnanti che ha adesso, che potrebbero quindi essere pagati molto meglioâ ma temo che non sia un discorso molto popolare, in questo momento. Lâinsegnante tedesco, infine, percepisce 76 euro per ogni ora di presenza in classe, contro i 55 dellâinsegnante italiano, ma resta in scuola 1750 ore lâanno, mentre in Italia questo tempo non è previsto, o non indicato.

Mi scuso per questo commento così schematico, e mi rendo conto che più che i dati ho commentato i commenti, ma penso che sarebbe necessaria una seria riflessione, finalizzata non a stracciarsi le vesti per poi non cambiare nulla, ma a identificare le priorità su cui intervenire, individuando i soggetti coinvolti e i tempi necessari per agire sui punti deboli. Questo è il motivo per cui era nato Uno sguardo sullâeducazione, che si proponeva di fornire ai ricercatori e ai politici uno strumento di comparazione fra le nazioni per valutare lo stato di salute dei sistemi formativi (scuola, università, formazione professionale, formazione permanente): oggi sembra prevalere lâaspetto mediatico, e passato lo scalpore degli annunci tutto resta come prima
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Da: Cristoforo09/09/2010 07:57:40
x miur2 grazie per la precisa e chiara interpretazione dei dati.
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Da: tonia09/09/2010 08:30:00
sono sempre più confusa
chissà se telefonando al miur si potrà ottenre qualche informazione

non so quante terze prove potrò sostenre

il 12/2 risultavo ammessa in un solo settoe
ma se è vero quello che scrive l'avv. fiorentino dovrei adesso sostenerne due

qualcuno è meglio informato???
Rispondi

Da: Io09/09/2010 08:52:10
Questo uso improprio di statistiche internazionali è disgustoso; qualsiasi serio esperto di pedagogia comparata sa che tali raffronti bruti, senza analisi di contesto, sono puerili. Il guaio è che interi sistemi scolastici, compreso quello italiano, si lasciano ormai  guidare da queste mosche cocchiere. Ed i candidati ai vari concorsi devono ingurgitare e rivomitare tali intrugli ideologici. Come diceva Jannacci, se non è per soldi è per denaro......
Rispondi

Da: incertezze09/09/2010 09:55:54
Ammissioni, ammissioni con riseva, successive esclusioni, modalità di svolgimento di terze prove e colloqui, nuovi ricorsi rendono incerto lo sviluppo del concorso, anche se risulta difficile pensare in un annullamento.
Rispondi

Da: Virgilius o Vergilius09/09/2010 10:05:55
Per chi ci sta è anche un gioco.....di pazienza.
Rispondi

Da: blue eyes09/09/2010 10:09:07
Proibito gufare.
Il concorso si farà.
La procedura è iniziata e il Miur come spiegherebbe ai cittadini l'annullamento di un concorso che è già costato parecchio alla collettività?
I ricorsi ci sono sempre stati ma non hanno mai determinato l'annullamento delle prove (eccezione concorso ds Sicilia).
Rispondi

Da: categorie09/09/2010 10:11:46
1.ammessi pleno iure
2.ammessi con riserva
3.ricorrenti non ammessi
4.non ricorrenti ammessi (e alcuni di loro non lo sanno ancora!!!)
5.ricorrenti non ammessi di nuovo ricorrenti
6.ricorrenti non ammessi rinunciatari
7.esclusi GUFANTI

Rispondi

Da: categorie09/09/2010 10:12:52
dimenticavo la categoria più intrigante:
8.ammessi del 12/2 e ora ripescati in altri settori (come me)

Rispondi

Da: categorie09/09/2010 10:13:48
e infine
9.concorrenti, ammessi o esclusi, che adesso ci provano con il concorso ds, tanto ormai ...
Rispondi

Da: categorie09/09/2010 10:14:15
e giulia a quale categoria appartiene?
Rispondi

Da: x un ds iniziale09/09/2010 10:15:44
mi manchi
torna tra noi
Rispondi

Da: riforma tecnici09/09/2010 10:50:52
grazie per le informazioni.
Rispondi

Da: categorie09/09/2010 10:51:05
10.  concorrenti ammessi il 12/02 che ora non si ritrovano nella graduatoria rifatta dal miur .
Dopo i ricorsi dei ricorrenti non ammessi forse tale ennesima pasticciata graduatoria verrà rifatta ma per ora cosa faranno gli esclusi già ammessi in prima battuta ?
La faccenda è solo all'inizio e il miur pare lo faccia apposta ad alimentare un contenzioso che si allarga a macchia d'olio....possibile che i suoi ESPERTI diano consigli simili ? O forse si delega al contenzioso infinito , ad arte alimentato , l'onere di dichiarare nei fatti la fine di un concorso partito male , condotto anche peggio e che rischia/merita di finire nel bidone dei rifiuti ?
Rispondi

Da: x categorie09/09/2010 11:22:21
non vedo volontà di alimentare il contenzioso. Noto però che nessuno vuole riconoscere errori gravi compiuti ed avvallati dai sindacati.
Rischia/merita di finire nel bidone dei rifiuti.
Per il bene di tutti. E non vuol dire gufare ma rispettare chi da anni studia.
Rispondi

Da: STEFANO 109/09/2010 11:26:17
IO CREDO CHE ESISTANO SOLO QUESTE CATEGORIE:
1 AMMESSI A FEBBRAIO
2 AMMESSI ORA CON RISERVA
3 RICORRENTI NON AMMESSI (MOLTI DI LORO RICORRERANNO, CREDO, PERO', CHE, IN CASO DI LORO AMMISSIONE CON RISERVA, VENGANO AMMESSI TUTTI)
4 NON AMMESSI.
CIAO
STEFANO
Rispondi

Da: buone nuove09/09/2010 12:07:24
anchesecondo me stefano
ma le categorie 3 e 4 non hanno  più speranze
Rispondi

Da: rosso perceval09/09/2010 14:24:05
quando ci sei avvertimi, che ti posto il link per scaricare il documento
Rispondi

Da: incertezze09/09/2010 15:10:29
Ma questo Coccimiglio quando si decide?
Non è il caso di provare a decidere?
Ad assumersi delle responsabilità?
Per quale motivo uno diventa Dirigente generale se non per questo?
Non gli sembra poco dignitosa anche per lui questa situazione, oltre che per l'intero Miur?
E' un'amministrazione che vuole o no recuperare un minimo di dignitosa credibilità?
Rispondi

Da: x incertezze09/09/2010 15:18:35
Cosa intendi?
Continuare non preoccupandosi dei ricorsi?
Fissare date certe?
Sai di incertezze in tal senso?
Rispondi

Da: lucia 109/09/2010 15:21:27
Ritorno un attimo alla riforma dei Tecnici.
Nella mia scuola:
sei ore di 60' per tre giorni
cinque ore di 60' per due giorni
quattro ore di 60' il sabato
(intervallo: dalle 11.00 alle 11.10)

Una terza articolata arriva a 34 studenti e alcune prime a 29: è inutile chiedersi quale rispetto abbiamo avuto i legislatori nei confronti della qualità del lavoro... o meglio, della dignità delle persone
Rispondi

Da: incertezze09/09/2010 15:46:11
intendo che dovrebbe fissare le date e concludere la procedura!
anche con il concorso ds ci sono stati i ricorsi ma non venne spostato nulla
i ricorrenti in possesso di provvedimento sospensivo vennero ammessi e gli altri vennero esclusi
fine dei giochi
qualcuno si assunse anche allora delle responsabilità..
perchè ora questa politica ondivaga ed attendista?

Rispondi

Da: giusta analisi09/09/2010 16:08:49
attendismo dite ?
A me pare che in pentola ci sia ben altro , dal tanfo che arriva...
Rispondi

Da: Vito09/09/2010 16:17:19
Allora furono i politici ad assumersi la responsabilità delle decisioni, giuste o sbagliate che furono, non i dirigenti del MIUR.
Per non smentirsi, questi ultimi sono stati ancora inapaci di far tesoro di tutta l'esperienza di tre concorsi!
Per esempio nella bozza di bando per DS ci sono ancora carenze che portarono a molto contenzioso e che anche oggi non partono con la dovuta chiarezza:
a) i 5 anni di ruolo sono in possesso di lurea, o questa poteva essere acquisita anche durante o alla fine dei 5 anni?
b) tra le lauree equiparate c'è il titolo ISEF triennale? e il titolo teologico per insegnare religione ?
Basterebbe inserire semplici noticine esplicative per evitare tanto contenzioso, ma forse ... non ci arrivano proprio!
Rispondi

Da: credo anch''io09/09/2010 16:21:45
questo concorso non è nel bidone dei rifiuti , è già oltre , nel termovalorizzatore e tra poco svanirà nell'aria , inquinandola come tutte le cose tossiche , e non se ne parlerà più ...avranno altro a cui pensare nelle alte sfere ...a come restare a galla dopo la caduta del governo e ,soprattutto, a come arrampicarsi sul carro del vincitore senza scendere dalla giostra , dalle comode e ricche poltrone...the show must go on !
Rispondi

Da: Virgilius o Vergilius09/09/2010 16:40:26
vai pure
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