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Esame avvocato Spagna
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Da: per martire della verità21/09/2011 16:20:29
ecco lo posto io l'articolo. ma siamo sicuri che è stato veramente fatto dalla commissione... dimostralo attraverso una pagina web ufficiale... magari quella della commissione UE, intanto ecco la pagina da te postata per chi la volesse leggere:

Abogados - La Commissione Europea ritiene che la "stretta sulle iscrizioni all'albo" sia contraria all'art. 3 della direttiva 98/5/CE

Come già ampiamente descritto in un articolo precedentemente pubblicato e facilmente reperibile sui principali siti d'interesse giuridico, al quale rinvio ( "Sentenza Koller C-118/09: non c'è trucco non c'è inganno ma soprattutto non c'è abuso, la via Spagnola è legittima" ) l'omologazione del titolo italiano di laurea in giurisprudenza al corrispondente spagnolo di licenciado en derecho, contrariamente a quanto deciso dalla Corte di Giustizia nel caso C-311/06 e conformemente a quanto deciso nel caso C-118/09, se subordinata al previo superamento di esami integrativi nell'ambito del sistema d'istruzione spagnolo, consente la registrazione ad un ilustre colegio de abogados spagnolo nonchè, ai sensi dell'art. 3 della direttiva 98/5 di esercitare la professione con il titolo di "abogado" in ogni Stato Membro dell'Unione Europea, ciò previa iscrizione presso l'ordine degli avvocati dello Stato Membro nel quale l'abogado internda stabilirsi, che dovrebbe aver luogo dietro presentazione del solo requisito normativamente previsto, cioè il certificato d'iscrizione ad un ilustre colegio de abogados ( art. 3 direttiva 98/5 )

A partire dal 2010, complice il Consiglio Nazionale Forense, gli Ordini degli Avvocati italiani, iniziarono ad ostacolare l'esercizio del legittimo diritto di stabilimento degli avvocati, subordinando l'accoglimento della domanda d'iscrizione a requisiti non previsti dalla normativa applicabile ( es: al previo superamento di test sulla lingua o sul diritto spagnolo o alla previa produzione di atti, pareri o altri documenti attestanti l'esercizio della professione in Spagna ).

Di conseguenza, negli ultimi mesi, i servizi della Commissione Europea, messi al corrente ed opportunamente sollecitati dai diretti interessati, si sono mossi.

Dapprima grazie ai numerosi reclami giunti all'attenzione del SOLVIT spagnolo, organismo di risoluzione stragiudiziale di vertenze sorte a causa dell'erronea interpretazione ed applicazione del diritto comunitario, che contattò le istituzioni forensi italiane per tentare una risoluzione amichevole della questione ma senza successo.

Di conseguenza, la questione passò ad un più alto livello istituzionale, ed è attualmente trattata dai servizi della Commissione Europea nell'ambito del programma "EU PILOT", ultimo tentativo di risoluzione stragiudiziale del problema, esaurito senza successo il quale la Commissione adotterà ulteriori provvedimenti, tra cui l'eventuale apertura di una procedura d'infrazione contro l'Italia.

Il pensiero della Commissione riguardo le condotte tenute a partire dal 2010 dai rappresentanti della classe forense, è ben riassunto nelle risposte recentemente date a due interrogazioni, presentate da due rappresentanti italiani al parlamento Europeo.

La prima interrogazione ( P 2260/2011 ) fu presentata da Oreste Rossi il 7 marzo 2011 ed ottenne risposta l'8 aprile 2011.

Ripristino diritto di stabilimento per gli avvocati: "A partire dalla seconda parte del 2010, taluni ordini degli avvocati italiani, a seguito del parere n. 17 del 25 giugno 2009 della Commissione consultiva del Consiglio nazionale forense, basato su un'interpretazione della sentenza della Corte di giustizia nella causa C-311/06, hanno sospeso l'accettazione delle domande di iscrizione, a norma delle direttive 89/48/CEE (oggi 2005/36/CE) e 98/5/CE, di avvocati provenienti da Stati membri, ignorando peraltro la successiva sentenza nella causa C-118/09. Gli ordini hanno addotto a motivo della sospensione l'esigenza di eseguire istruttorie approfondite; poiché il tempo di esecuzione di tali istruttorie si protrae sino ad oggi, ritiene la Commissione di attivarsi perché entro un ragionevole tempo la sospensione abbia a cessare e sia ripristinato il diritto di stabilimento previsto dalle norme dell'Unione?"

Risposta di Michel Barnier a nome della Commissione: La Commissione è a conoscenza delle pratiche - che sembrano essere in contrasto con il diritto dell'Unione europea - adottate da alcuni ordini degli avvocati italiani e contro le quali sono già pervenuti tramite Solvit diversi reclami. Il Centro Solvit si è attivamente impegnato con tutte le parti in causa, compresi il Consiglio Nazionale Forense e il Ministero italiano della Giustizia, per giungere a una composizione soddisfacente dei singoli casi. Prima di proporre soluzioni, il Centro Solvit ha chiesto ulteriori quattro settimane di tempo per organizzare altre riunioni. I servizi della Commissione seguono da vicino l'evolversi della situazione e, in assenza di una soluzione soddisfacente entro i termini concordati, la Commissione intraprenderà senza indugio i passi necessari.

La seconda interrogazione ( P 6732/2011 ) fu invece presentata da Clemente Mastella il 6 luglio 2011 ed ottenne risposta l'8 agosto 2011:

Presunta violazione italiana della Direttiva europea sulla «libertà di stabilimento» nel caso degli avvocati comunitari: La Direttiva 98/5/CE, tra le altre disposizioni, «è volta a facilitare l'esercizio permanente della professione di avvocato in uno Stato membro diverso da quello in cui è stata acquistata la qualifica» e, all'art. 3, stabilisce che «l'autorità competente dello Stato membro ospitante procede all'iscrizione dell'avvocato su presentazione del documento attestante l'iscrizione di questi presso la corrispondente autorità competente dello Stato membro di origine». In Italia, dove la direttiva in questione è stata recepita con il decreto Legislativo n. 96/2001, sono state evidenziate alcune problematiche in merito alla sua applicazione. Diversi Consigli dell'Ordine degli Avvocati stanno, di fatto, impedendo l'iscrizione degli avvocati «comunitari», ponendo in essere alcune azioni discriminatorie culminate in illegittime richieste di integrazione di documentazione e in molteplici provvedimenti di diniego, fondati sulla presunta inadeguatezza della documentazione comprovante l'esercizio effettivo dell'attività professionale nel paese di provenienza. Lo stesso decreto legislativo non fornisce tutela adeguata, in quanto prevede, in caso di rigetto della domanda di iscrizione, la possibilità di ricorrere al Consiglio Nazionale Forense, organo non giurisdizionale e, certo, non imparziale visto che è formato da avvocati (su questo punto la Corte di Giustizia UE si è già pronunciata nella Causa C-193/05). L'interrogante chiede, pertanto, alla Commissione: di verificare se i provvedimenti sopra citati non costituiscano una palese violazione della direttiva in oggetto e non finiscano per prevedere delle situazioni ingiustificatamente discriminatorie nei confronti degli avvocati provenienti da altri Stati membri; di indicare se tutte le ulteriori formalità imposte non costituiscano dei provvedimenti amministrativi sproporzionati rispetto all'obiettivo da seguire e, quindi, ingiustificati rispetto alla direttiva 98/5; di indicare se, del caso, quali azioni intende intraprendere per porre termine alle disparità ed agli ostacoli che ne derivano, al fine di dare, in tutti gli Stati membri, le medesime possibilità agli avvocati, cioè poter circolare liberamente e esercitare la propria attività lavorativa (tutela della libertà di circolazione e di prestazioni di servizi).

Risposta di Michel Barnier a nome della Commissione: Come indicato nella risposta all'interrogazione P-002260/2011, la Commissione è a conoscenza delle pratiche di alcuni consigli dell'Ordine degli avvocati che appaiono contrarie al diritto dell'Unione e in particolare all'articolo 3 della direttiva 98/5/CE volta a facilitare l'esercizio permanente della professione di avvocato in uno Stato membro diverso da quello in cui è stata acquistata la qualifica. Diverse denunce contro tali pratiche sono già pervenute tramite Solvit. Tuttavia, tali casi non si sono risolti in modo soddisfacente per i denuncianti. La Commissione intende entrare in contatto con le autorità italiane attraverso il sistema EU Pilot (preinfrazione) per manifestare la propria preoccupazione al riguardo e chiedere l'adozione di misure vincolanti per garantire che tutti i consigli dell'Ordine degli avvocati in Italia ottemperino alla direttiva. In assenza di una risposta soddisfacente, la Commissione prenderà ulteriori opportuni provvedimenti per garantire il rispetto della direttiva da parte dei consigli dell'Ordine in tutta Italia.


Abogado Luca Cortese

Ilustre Colegio de Abogados de Madrid

Da: avv. nostrano21/09/2011 16:21:06
che ti serve, fammi capire. Vuoi venire in Puglia?

Da: fai da te21/09/2011 16:25:26
x Maritire della verita, fu Sforzi.
Non sapevo se andare a chi l'ha visto o che altro.
Che fine avevi fatto. Devo raccontarti un mare di cose. Chiamami !!!!!

Da: abogado collegiado21/09/2011 16:26:10
x avv. nostrano

mi serve sicuramente esercitare per i tre anni da stabilto con il famoso avvocato d'intesa al fine di dimostrare come si deve l'esercizio della professione. Mi puoi aiutare? Nel tuo COA iscrivono?

Da: common law21/09/2011 16:29:31
@per x martire della verità
...ma questa notizia è oramai datata..!.. L'articolo di Cortese dice il vero e puoi trovare le risposte sul sito dell'Unione Europea.
Trovi il commento a queste decisioni anche sul sito di un consigliere del Coa di Roma che ha pubblicato il verbale dell'ultima seduta romana (settembre). Il coa romano, preso atto della preoccupazione della Commissione, ha deciso di non chiedere documentazione ultronea ed iscrive.

Da: avvocato nostrano21/09/2011 16:32:03
Guarda, non vorrei illuderti. Facciamo così. Io per fine settimana inzio prossima vedo il presidente o chi per lui. Gli parlo. Credo che alla fine grossi porblemi non ci saranno. Poi, ci conosciamo e, da cosa nasce cosa.
Facciamo così. Ora devo andare, se tu scrivi spesso qui, io al massimo per metà prossima settimana scrivo qui. Chiedo di Collegiado. Ok?

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Da: avvocato nostrano21/09/2011 16:32:20
Guarda, non vorrei illuderti. Facciamo così. Io per fine settimana inzio prossima vedo il presidente o chi per lui. Gli parlo. Credo che alla fine grossi problemi non ci saranno. Poi, ci conosciamo e, da cosa nasce cosa.
Facciamo così. Ora devo andare, se tu scrivi spesso qui, io al massimo per metà prossima settimana scrivo qui. Chiedo di Collegiado. Ok?

Da: zen world21/09/2011 16:33:34
x common law

ma questo abogado Cortese vedo che si muove molto mi pare bravo mi puoi dire qualcosa al riguardo?

Da: xMartire della verita''21/09/2011 16:34:32
inultile illudere gli Abogados fatevi un giro in lungo ed in largo e vedrete cosa richiedono per iscrivervi!
Uscite dal forum che altrimenti smarrite la realta!!!!

Da: abogado collegiado21/09/2011 16:35:57
x avv. nostrano
grazie 1000!! Ok chiedi di me ciao!!

Da: per xMartire della verita''''21/09/2011 16:39:51
si ma le informazioni sui vari COA che hai a quando risalgono? magari a prima... calcola che a Roma c'è la famosa delibera dell'8 settembre che si uniforma... mica è fantascienza!!!

Da: per olleeee21/09/2011 16:43:15
dicci la tua non ti sentiamo più...se ci sei esprimiti!!! Un saludo

Da: COA di ROMA21/09/2011 16:45:51
Comunicazioni dei Consiglieri
- Il Consigliere Barbantini, presa visione dell'interrogazione, con richiesta di risposta scritta,
presentata dall'On. Clemente Mastella al Parlamento Europeo ed esaminata la risposta del
Commissario Michel Barnier a nome della Commissione; considerato che nella stessa è, quanto meno,
censurata la pratica di alcuni Consigli dell'Ordine degli Avvocati, che appare contraria alle norme di
cui alla Direttiva 98/5/CE e, segnatamente, all'art. 3 della stessa ("l'autorità competente dello Stato
Membro ospitante procede all'iscrizione dell'avvocato su presentazione del documento attestante
l'iscrizione di questi presso la corrispondente Autorità competente dello Stato Membro di origine");
che, inoltre, sono pervenute alla Commissione Europea, tramite Solvit, diverse denunce contro tali
pratiche e che è intendimento della Commissione stessa di ricorrere al sistema della pre-infrazione e
chiedere l'adozione di misure vincolanti per garantire che tutti i Consigli dell'Ordine degli Avvocati
in Italia ottemperino alla Direttiva e che, in caso di esito insoddisfacente, la Commissione prenderà gli
ulteriori opportuni provvedimenti (procedura di infrazione), per garantire il rispetto della Direttiva da
parte di tutti i Consigli dell'Ordine d'Italia; considerato, altresì, che la richiesta di integrazione di
documentazione deliberata da questo Consiglio appare in contrasto con la normativa europea; ciò
premesso e considerato, il Consigliere Barbantini ritiene che non sia possibile subordinare l'iscrizione
dell'avvocato che abbia conseguito la qualifica in uno Stato Membro diverso da quello italiano ad
altra documentazione che non sia esclusivamente il documento attestante la sua iscrizione presso la
corrispondente Autorità competente di quello Stato Membro, senza altra integrazione.
Il Consiglio invita il Consigliere delegato alle Iscrizioni a convocare i prossimi presentatori di
istanze.

http://www.ordineavvocati.roma.it/Documenti/8%20settembre%202011%20n.%2037.pdf

Da: XXX21/09/2011 16:52:00
grazie a chi ha postato il verbale della riunione del coa di Roma...e quindi?

Da: XTodos21/09/2011 16:58:56
si vabbe'Barbantini o non Barbantini hanno convocato persino me che ho lavorato in Spagna per due mesi(giudiziale,stragiudiziale).Ma di cosa parlate?Ma li frequentate i Coa o vivete solo qui?

Da: per COA DI ROMA21/09/2011 16:59:57
quindi fanno le convocazioni? ma non si diceva che le facevano a campione... e poi per dire cosa? Mica possono fare un esame di diritto come agli orali dell'esame da avvocato in Itala o all'università? Quale norma prevede un potere del COA di interrogare?

Da: X xTodos21/09/2011 17:04:52
ma a te cosa ti hanno chiesto? Colloquio in lingua? Diritto spagnolo? Diritto italiano? Oppure ti hanno chiesto cosa hai fatto in spagna?

Da: Il punto21/09/2011 17:06:17
Gli economisti hanno commentato gli ultimi dati:
in Europa ci sono 32 grandi banche che nel corso degli anni hanno acquistato un mare di titoli italiani. Il problema è che hanno acquistato a 100 e ora grazie al vigore della nostra economia, tali titoli, valgono qualche centesimo in piu' di 70 euro. Questo non è un giudizio discrezionale di S@P ma deriva da algoritmi basati sui dati economici. Per capirci, insistono gli economisti, l'Italia ora è allo stesso punto della Grecia di due anni fa. Anche l'Inghilterra che ha un'economia piu' in affanno della nostra ha venduto parecchi titoli negli ultimi anni, con la differenza che i loro acquistati a 100, ora valgono 120. Quindi se non si provvede immediatamente con misure di tagli (province, auto blu, stipendi parlamentari e loro numero..ecc.) e di riforme (abolizioni ordini e caste: pensate ai notai, tassisti, farmacie, avvocatura, ecc.) saranno prestissimo cavoli amari. E il bello, insistono gli economisti, l'italia è l'unico paese al mondo in cui questi tagli si possono fare senza incidere ad es. su sanità ed istruzione. Il default dell'italia preoccupa (basta guardare le borse). Il nostro peso economico (con tutto il rispetto) è un po' diverso da quello della grecia. Il default dell'italia significa il default dell'europa. Avete visto cosa hanno imposto alla grecia: tagliare 150 mila dipendenti pubblici. In termine di paragone è come se chiedessero a noi di tagliare 700 mila dipendenti pubblici. Quindi il monito è quello di intervenire subito ed in tempo con misure indolore, con tagli e liberalizzazioni dove tutti oramai sappiamo.

Da: X xTodos21/09/2011 17:12:34
rispondi please

Da: Convocato I Settimana Ottobre21/09/2011 17:12:42
il verbale di notifica riporta testualmente:la S.v.in relazione alla sua domanda di iscrizione,e'invitata a documentare l'incremento della propria formazione accademica con l'indicazione del percorso formativo  (svolgimento attivita'professionale,redazione di atti,frequenza di studi legali in Spagna e Italia,partecipazione a corsi di materie giuridiche.etc.etc)salvo verifica del Consiglio dell'Ordine ai sensi della legge 445/2000 entro e non oltre il termine di quindici giorni dal ricevimento della presente.
Con i migliori saluti

Da: By OLLLLLLLLLEEEEE W LA SCUOLA GUIDA21/09/2011 17:16:33
x per ollleeee (alias Monte Conero): su cosa ti devo dire la mia???

Da: fai da te21/09/2011 17:17:01
non per creare facili illusioni, ma a Roma stanno iscrivendo tanquillamente. Ti convocano solo per conoscerti, come ho fatto io quando ho chiesto l'iscrizione come ordinario. Mi sono presentato al presidente, tutto qui. Un mio amico ha fatto domanda, l'hanno covocato, un colloquio di quattro chiacchiere al coa capitolino, l'8 l'hanno iscritto.
Pensate ad entrare, che una volta dentro non vi caccia nessuno!!!
Certo che qui c'è chi tira la sfiga......

Da: X  Convocato I Settimana Ottobre21/09/2011 17:18:20
QUESTO A ROMA? MA BARBANTINI NON AVEVA DETTO NO A DOCUMENTI AGGIUNTIVI? Ma i corsi in materie giuridiche accreditati non si devono fare dopo che uno è iscritto all'albo? Nessuno ci andrebbe prima, non ha senso?

Da: fai da te21/09/2011 17:21:52
a Roma non chiedono nulla, sei tu che puoi liberamente aggiungere altro. Ma, comuqnue ti iscrivono.

Da: X  Convocato I Settimana Ottobre21/09/2011 17:22:13
ma a te quando ti hanno mandato la convocazione? Prima o dopo la delibera capitolina dell'8 settembre?

Da: Convocato I Settimana Ottobre21/09/2011 17:27:08
dopo...!:-(

Da: X  Convocato I Settimana Ottobre21/09/2011 17:30:59
ma tu hai fatto la pratica solo in spagna o anche in italia?

Da: lillovero21/09/2011 17:31:41
ma cosa dici, amico "il punto"!

non lo sai che il numero chiuso delle farmacie, con i titolari che vanno al bar o a prostitute mentre i loro dipendenti (con la stessa laurea, magari con 110 e lode mentre il titolare si è laureato con 80) a 1300 euro al mese mantengono la baracca, è il cardine a tutela del cittttttatino? lo ha detto il presidente dei titolari di farmacia, se lo dice lui, con la esperienza generazionale che ha... saranno una 30ina, 40 ina di generazioni che la sua nobile casata vive con la farmacia di famiglia.
e gli avvocati? vogliamo "squalificare" la professione permettendo di esercitare in reale autonomia queste orde di giovincelli che magari parlano 5 o 6 lingue, si sono laureati con lode in italia e magari hanno anche studiato all'estero? e la tutela del dialetto con cui si esprimono i vecchi signori del foro dove la mettiamo? vogliamo vendere così le nostre radici culturali? vogliamo svenderci agli stranieri che danno 10 o 20 MILA euro al mese (NON ALL'ANNO) ai giovani promettenti avvocati? e dove finirà l'umiltà? i giovani avvocati devono lavorare gratis per i vecchi, se no i vecchi chi li mantiene? e poi, se si liberano i giovani avvocati, come fanno i vecchi ad estorcere favori sessuali alle praticanti e alle giovani donzelle? non dovremmo tutelare la terza età? e i rampolli dei vecchi suddetti? vorremmo buttarli nella mischia con tutti gli altri? vi rendete conto della crudeltà? chi volete che se li pigli quei bamboccetti che girano in porche mentre gli schiavi... pardon, collaboratori dei loro padri lavorano duramente per pagare i loro giustissimi sollazzi?
volete davvero distruggere in modo così lancinante gli italici tessuti sociali? riflettete bene...

Da: XAdvocat Fai da te21/09/2011 17:39:07
fai da te forse ti e'andata bene perche'essendo fondatore dell'aias nonche'advocat hanno avuto un occhio di riguardo..

Da: common law21/09/2011 17:44:41
@ zen world
Io trovo che Cortese è una persona preparatissima e non solo per quanto riguarda "lo strano caso degli abogados". Collabora a molte riviste giuridiche, insegna, etc.. riguardo a quel che qui interessa è estremamente attivo. Ha pure adito la procura di Brescia, senza esito. Ma si era in "regime" ante Koller.
Ora le cose cambiano

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