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Esame avvocato Spagna
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Da: avv x mil13/06/2010 18:13:48
Mi trovo nella seguente situazione. Sono al primo anno di pratica e ho intenzione di darmi alla avvocatura internazionale, mgari frequantando anche in futuro un master LLM nel Regno Unito. L'esame in Spagna, visto anche che parlo lo spagnolo correntemente, mi darebbe un'opportunità unica di accelerare i tempi. E' una furbata, questo è chiaro, ma c'e' da dire che l'esame al CNF è un esame a tutti gli effetti. Se poi per gli italiani avere anche una laurea in Spagna è squalificante...vabbè io non la penso così, e devo dire che neppure gli studi internazionali la pensano in questo modo, atteso che potrebbe far comodo avere un avvocato "double-qualified" (come dicono gli anglosassoni), abilitato in due giurisdizioni. 

Da: mil x avv13/06/2010 18:45:23
per me fai benissimo..
sicuramente qualcosa potresti risparmiare come tempistiche, e dedicare il tempo ad altro come il mater in uk..le correzzioni degli esami al cnf sono anche più veloci (ma non certo più alla mano di quelle tradizionali)..in bocca al lupo

Da: x mil13/06/2010 18:52:50
sei grande... correzzione... ma ovviamente è stata la fretta e/o la distrazione...............................!

Da: avv x mil13/06/2010 19:09:43
non mi aspetto che siano piu' clementi con me, sono pronto a studiare e tanto, spero solo che la mia domanda non sia respinta. Vedremo..

Da: esame13/06/2010 19:14:41

Da: espa13/06/2010 20:13:21
Informazione per avila
nel caso mancassero solo 4 materie e dato che Avila non accetta certificati di altre università, è possibile portare tutti i certificati di persona al ministero o è necessario che sia l'ultima università a doverlo fare?
grazie

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Da: onestà15/06/2010 15:47:20
negli studi internazionali (internazionali veri, non quei quattro cialtroni italiani che aprono una sede all'estero e tirano su i soldi con le entrature al ministero e prendendo a lavorare figli di ministri,m sottosegratari, nobilotti e altro pattume simile) il titolo straniero, sia esso spagnolo, inglese, newyorkese o altro, conta molto più del titolotto italiota che tutti sanno come venga conseguito nelle sedi più affollate.
il problema non si pone per la stragrande maggioranza dei laureati in legge / praticanti perchè gli studi "internazionali" veri danno lavoro a poche centinaia di profesisonisti in italia, quindi resta una realtà di nicchia.
per tutti gli altri la "via spagnola" può essere una risorsa e un "quid pluris" da buttare sul piatto quando si cercherà di inserirsi nel mercato del lavoro; certo, a meno che non si voglia fare i parafangari e o le cause del condominio scondinzolando dietro a una dominus che ha problemi a costruire una frase sintatticamente corretta, nel qual caso si dovrà sguazzare nella melma con soggetti molto ignoranti che che, non avendo nessun altro motivo di orgoglio nella loro miserevole vita "profesisonale", potrebbero far pesare ai collaboratori la non italicità del titolo originario.

Da: martire della verità15/06/2010 17:46:49
Confermo quanto sopra!

Nei settori internazionali non viene disprezzata la multicuturalità giuridica e le formazioni cosidette ibride (ovvero JD in un paese, specialità in un altro, abilitazione in uno o più paesi) sono considerati un plus ultra che fanno la differenza rispetto alla massa, perchè si è mentalmente più aperti e, avendo imparato ed operato in sistemi giuridici diversi, si è acquisita una capacità di problem solving molto elevata ed utile nella risoluzione delle problematiche legali dei propri clienti.

L'italia, anche a causa di questo governo burletta, nonchè del sistema di formazione e selezione (mi riferisco all'esame di stato) risulta essere un Paese nel quale i giuristi sono poco considerati se non del tutto esclusi... Un italiano che vuole essere apprezzato all'estero, infatti, oltre ai titoli italiani deve avere nel curriculum anche periodi di soggiorno di studio all'estero ed un titolo conseguito all'estero.

Altrimenti addio carriera ultralpina... si rischia di rimanere nella massa degli avvocatucoli che elemosinano cause al carrozziere o si ruffianano il politico di turno per assicurarsi consulenze esterne da enti pubblici...
come ha giustamente sottolineato un collega prima di me in questo forum, per percorrere la via spagnola, non basta la volontà di riuscire perchè, senza di essa, si rimarrebbe al palo, ma bisogna avere anche una forma mentis internazionalista (nel senso giuridico del termine) che ci permetta di calarci in un altro sistema simile al nostro ma diverso, in modo da poterlo comprendere e ben agguantarlo anche professionalmente. se non si ha questa capacità, andare in Spagna risulterà un'impresa fallimentare

Da: Andate a cacare... comunisti di merda15/06/2010 18:24:16
Questo è un forum per la via spagnola o un posto per i repressi dell'antiberlusconismo?

ANDATE A CACARE::: COMUNISTI DI MERDAAAAAAAA

Da: Ricchione15/06/2010 18:29:06
io sono interessato al tarello spagnolo, dove devo cercare?

Da: onestà15/06/2010 18:41:26
ma non c'è un moderatore o comunque un procedimento per impedire ai bifolchi (con tutta probabilità spettatori aficionados di maria de filippi, vista la ricchezza espressiva) di guastare discussioni decenti?
avessero almeno un minimo di intelligenza e di ironia... siamo al di sotto (e non di poco) rispetto al livello espressivo di martufello e alvaro vitali

Da: per onestà e martire15/06/2010 18:52:49
sì, è molto nobile il giurista che attinge a più ordinamenti, parla più lingue, si eleva al di sopra della teppaglia dedita ai litigi condominiali e di strada...
tuttavia
neghereste che il 97% delle persone che passano per la via spagnola vogliono solo ottenere un titolo che dopo 3, 4, 5 tentativi non son riusciti a prendere qui in Italia?
..per poi tornare battagliare italicamente davanti gdp e got, totalmente dimentichi del loro internazionale cursus honorum...

Da: in effetti15/06/2010 18:55:03
come non dare ragione all'ultimo messaggio...

Da: martire della verità15/06/2010 18:55:11
Come lo definisci un governo che in nome della legalità vara legge comiche, come quelle delle intercettazioni, la ex cirielli, prescrizioni varie, che decanta la bravura dei magistrati, finchè cacciano dentro i mafiosi, ma che urla alla congiura, quando vengono scoperti i loro misfatti... e via dicendo... senza contare l'ultima riforma della professione di avvocato che giace in senato e sarà approvata, credo, con il prossimo pacchetto giustizia, così rutti potremmo fare i delinquenti e rubare (e nessuno ci può condannare!!!)

MA VAI A CAGARE TU, KOMUNISTA, DEL KZZO (dove il sistema impediva agli organi di giustizia di indagare sui politici e si dovevano asservire ai vari "Stalin" di turno)

Quindi, TARA LE PAROLE, QUANDO INSULTI, IGNORANTE!

Da: martire della verità15/06/2010 19:10:53
x gli interlocutori del mio post

No, la penso anch'io come voi. Ma il mio discorso andava ben oltre. Non sostengo che la Spagna sia una via solo per gli internazionalisti, ma al contrario sostengo che, indipendentemente del settore in cui si vuole operare (ovvero nazionale o internazionale) per abilitarsi in un Paese straniero bisogna già avere una forma mentis "internazionale" a prescindere dei propri scopi professionali.

E' vero, tanti di noi vogliono percorrere la via spagnola per motivi di "forza maggiore" e come ultima spiaggia (visto che tanti tentano sia l'esame di stato che, in contemporanea, l'iter ispanico) per fare gli avvocati in Italia ed occuparsi di condominio. Ma la probabilità di riuscita (che, dati alla mano, risulta minima, considerati i numeri degli abilitati finali!) è maggiore per coloro che già sono predisposti mentalmente a ragionare in chiave comparatistica-internazionale e che già conoscono le fondamenta generali del sistema in cui hanno intenzione di andare a specializzarsi.

Spero di essere stato chiaro e che riusciate a cogliere ciò che voglio dire.

Da: Nello15/06/2010 19:12:42
mi correggo: ho oteenuto la Resoluction parziale, ho rinviato la documentazione e fra 2 mesi dovrei ottenere quella definitiva.
tuttavia sono incasinatissimo e pieno di dubbi uguale...

Secondo voi mi conviene buttarmi nell'avventura spagnola fermo restando che non conosco lo spagnolo o continuare e sperare con la trafila italiana dato l'inizio della pratica da 2 mesi?

infine: mi affido a qualche intermediario o continuo solo?

Anche l'idea del master che qui leggevo potrbbe essere interessante?
ma è affidabile?
Grazie a tutti, e scusate i dubbi!!!!

Da: martire della verità15/06/2010 19:25:01
Nello, credo che conosci meglio di me il vecchi adagio che dice

"chi fa da sé fa per tre"

A milan al diset anche

"fai da te, se vuoi esser servito come un re"

Insomma, a buoni intenditori poche parole bastano.

Le agenzie, alla fine fanno ciò che tu stesso puoi essere in grado di fare da solo, ovvero consultare VIA INTERNET i siti universitari, chiamare l'ambasciata spagnola ed introfularsi nei forum per carpire notizie...

Io credo che tu, in qualità di buon futuro avvocato, sarai in grado di difendere e tutelare bene i tuoi interessi.

E poi, le pratiche burocratiche sono una cagata. Il difficile è imparare lo spagnolo, studiare lo spagnolo , apprendere il diritto spagnolo e superare gli esami in spagnolo.

Da: Tom Mix15/06/2010 19:38:47
Guardate che le questioni "condominiali" possono essere più complesse di quanto crediate... non si tratta solo della signora del piano di sopra che sciorina i panni, ma ci sono delle questioni giuridiche particolarmente interessanti; me ne sono capitate alcune che hanno richiesto uno studio particolarmente approfondito non solo delle norme ma anche e soprattutto delle ultime sentenze della Cassazione. La professionalità non si vede solo da quali studi "internazionali" frequenti, ma dal saper porre correttamente (e anche con stile) le questioni giuridiche, che si tratti del giudice di pace o della Corte di Cassazione.

Da: martire della verità15/06/2010 19:41:17
errata corrige

Non studialre lo spagnolo, ma "studiare in spagnolo"

Da: martire della verità15/06/2010 19:45:25
x TOm MIX

No, non era intenzione essere snob o detrattivi. Si parlava di condominio metaforicamente per riferirsi alle cause domestiche che nulla hanno a che vedere con l'uso, post abilitazione, del diritto spagnolo.

E poi lo dici a me, che di condominio, purtroppo, sono un esperto (mi sono specializzato a genova con un corso organizzato dall'istituto casaregi) e sono bene quanto sia schifoso ed insidiosa questa materia sia per l'incertezza del diritto (per lo più giurisprudenziale) e sia per la bestialità dei clienti "conodomini".

Da: Tom Mix15/06/2010 19:52:30
Sono d'accordo con te per quello che riguarda l'infortunistica: cerco di rifuggirla (come la peste), tranne casi particolari; per il resto mi piace molto la materia del consumatore

Da: onestà15/06/2010 20:01:43
delle 5 persone che conosco io che hanno preso il titolo in spagna 2 (fra cui il sottoscritto) lavorano per studi internazionali (non studi italiani con ridicola pomposità, studi internazionali veri) in italia, uno lavora in america, uno fa l'avvocato di provincia ma tenta disperatamente di tirare su una clientela italo-spagnola e uno ha vinto un concorso pubblico e ha abbandonato la via dell'avvocatura.
di questi 5, 3 sono stati 2 O VOLTE BOCCIATI IN SPAGNA (non io, ho studiato tanto, ma veramente tanto e ho passato tutte le prove al primo tentativo dopo poco più di un anno di studio) e uno solo era stato bocciato UNA VOLTA in italia.

non parliamo per luoghi comuni, vi prego, e soprattutto non citiamo pecorecciamente le sofisticate argomentazioni portate da soggetti quali de tilla&co, esponenti della classe avvocatizia più becera, fonte di vergogna a livello internazionale per tutta la classe forense italiana per il loro provincialismo, familismo amorale e amore per la raccomandazione e la poca chiarezza.

quello che è vero è che eserciti di cialtroni con poca voglia di studiare partono per la spagna ogni anno, abbindolati da venditori di fumo e ciarlatanerie varie (ho letto anche su questo forum "dove posso comprare il titolo"? ma che, siamo al mercato del pesce?); ciò che non viene detto e che gli eserciti summenzionati finiscono male immancabilmente e solo i più seri e volenterosi ce la fanno, a parte casi eccezionali di cialtroni fortunatissimi.

Da: onestà15/06/2010 20:13:36
scusate, nel post precedente ci sono alcuni refusi.
in particolare volevo dire che dei 5 avvocati/abogados che conosco 3 sono stati bocciati in spagna 2 o più volte in varie prove e per loro la trafila è stata lunghetta (fra i due e i tre anni).
sempre dei 5 di cui sopra, due hanno sostenuto con successo la "contromologa" al cnf per ottenere quanto prima anche il titolo italiano, uno ha attesso il trascorrere dei tre anni di esercizio d'intesa con un avvocato italiano e si è iscritto poi come avvocato integrato e degli ultimi due non so, ho perso i contatti da parecchio.

non ho nessun fine propagandistico, mi limito a fornire informazioni come un paio di persone fecero con me quando intrapresi questa strada.

per il resto concordo con chi consiglia di diffidare dalle agenzie, spillano solo soldi e offrono un servizio che qualunque persona di normale intelligenza può tranquillamente snobbare. basta reperire informazioni su internet e mettersi sotto  a STUDIARE MOLTO SERIAMENTE. si parla di un master abilitante, potrebbe essere una via più semplice che richiede meno sacrificio ma non sono informato sull'argomento.

Da: martire della verità15/06/2010 20:14:37
non posso che confermare...

Ma purtroppo in certi ambienti c'è tanta arroganza. E l'arroganza è un sentimento tipico delle persone ignoranti. E il mio prof di internazionale, a lezione, ripeteva sempre che l'Italia è un popolo di arroganti (PERCHè SONO TUTTI IGNORANTI!!!)

Quindi, caro mio, con il tuo intervento sfondi una porta aperta!

Da: per martire e onestà15/06/2010 20:23:33
ok, precisiamo: la stragrande maggioranza di chi parte per la Spagna lo fa per rimediare alle difficoltà di abilitazione in Italia...poi però non si abilita neppure in Spagna.
Non dubito che esistano persone interessate alla dimensione internazionale della professione: tuttavia come tu Onestà conosci gente che ha seriamente affrontato la via spagnola, io so di persone che non hanno alcun motivo per migrare in Spagna, se non il timore di collezionare altre bocciature in Italia.
So bene comunque che, per fortuna, gli abogados sono pochi, e che non è facile superare gli esami in Spagna...soprattutto se nemmeno si parla lo spagnolo..

Da: onestà15/06/2010 20:35:56
ai miei tempi (qualche anno fa) le agenzie ancora non erano proliferate, c'era qualcuno che provava a lucrare ma si trattava di piccolezze.
già all'epoca la stragrande maggioranza degli aspiranti abogados falliva perchè in moltissimi casi si trattava di ex studenti erasmus che pensavano si trattasse di riproporre appunto il modello erasmus di molte università spagnole, i.e. esami abbordabili e ambiente amichevole.
la dura realtà era (e immagino sia ancora) molto diversa da quella immaginata. ancora ricordo quando andai a parlare del programma con il professore di diritto del lavoro dell'università spagnola che avevo scelto come sede per l'omologazione e lo sentii bofonchiare con la segretaria "cuando acabarà con los italianos"? gli italiani non sono ben visti quasi da nessuna parte perchè purtroppo ogni anno arrivano frotte di cialtroni che pensano di andare in vacanza e non fanno altro che rendere più difficile il tutto anche per gli aspiranti abogados seri, che scontano la pessima nomea guadagnatasi dai conterranei.

a tutti gli italiani seri che vanno in spagna va il mio in bocca al lupo, le difficoltà da superare saranno tante ma io sono sempre convinto che se si abbia spirito di sacrificio ne valga la pena.

Da: Stefano16/06/2010 00:55:47

- Messaggio eliminato -

Da: x stefano16/06/2010 05:12:29
No purtroppo sarà a fine novembre.
ciao

Da: ..................16/06/2010 10:19:53
a tutti coloro che con un ragionamento semplice ma ahimè geniale hanno ribadito la nullità di tutta la disposizione testamentaria dico:"andate in spagna e fate il culo a questi presunti avvocati sfornati da un classe giudicante che fa dello studio mnemonico l'unico parametro di abilità"

Da: MARY16/06/2010 11:55:46
..GRAZIEMILLE,
...COME POSSO CONTATTARTI?

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