>Concorsi
>Forum
>Bandi/G.U.
 
 
 
 
  Login |  Registrati 

NB: La redazione di mininterno.net non si assume alcuna responsabilità riguardo al contenuto dei messaggi.

Concorso 175 dirigenti agenzia entrate 2010
48500 messaggi, letto 2120064 volte

Registrati per aggiungere questa o altre pagine ai tuoi Preferiti su Mininterno.

Torna al forum  - Rispondi    


Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 1139, 1140, 1141, 1142, 1143, 1144, 1145, 1146, 1147, 1148, 1149, ..., 1612, 1613, 1614, 1615, 1616, 1617 - Successiva >>

Da: I loveyou soooo 1  - 04/04/2022 04:45:22
Sting ritorna nel settembre del 1999 con l'album Brand New Day, contenente Brand New Day (Top 40) e Desert Rose (Top 10), e che divenne triplo Platino nel gennaio del 2001, dopo aver vinto un Grammy Award per l'album e la title-track nel 2000. Alla cerimonia di premiazione, Sting cantò Desert Rose con Cheb Mami. Per la sua interpretazione, la Arab-American Institute Foundation gli ha assegnato il premio Khalil Gibran Spirit of Humanity. Sempre nel 1999 Muoio per te, versione italiana di Mad About You registrata a Capri insieme all'amico Zucchero Fornaciari nel 1991, viene inclusa nella raccolta Overdose d'amore/The Ballads e, nel 2004, in Zu & Co. Zucchero, con il quale l'amicizia si era consolidata da anni, fece poi da padrino di Battesimo a Coco, la figlia di Sting.

Nel 2000 Sting scrive, compone e canta la canzone My Funny Friend And Me (corrispondente all'italiano Un caro amico come te), usata per il film Disney Le follie dell'imperatore.

Nel 2001 Sting si esibì durante il Super Bowl. Aggiunse un altro Grammy alla sua collezione in febbraio. In aprile, durante un atterraggio in Italia, il suo aereo sbandò sulla pista, ma non rimase ferito. La canzone After the Rain has Fallen entrò nella Top 40. La sera dell'11 settembre tenne un concerto nel suo casale sulle colline toscane accompagnato da numerosi musicisti e di fronte a un pubblico di pochi intimi invitati per l'occasione. Il concerto avrebbe anche dovuto essere trasmesso in diretta via Internet, ma la trasmissione venne cancellata dopo l'attacco alle torri gemelle a New York, avvenuto poche ore prima. Venne trasmessa solo Fragile, la prima canzone in scaletta, preceduta da un commosso e sommesso annuncio di Sting in omaggio alle vittime dell'attentato. L'intensità di quella serata sarà poi testimoniata dal disco ...All This Time, ma soprattutto dalla più completa e coinvolgente versione video in DVD. In ...All this Time si possono ascoltare versioni riarrangiate in chiave acustica e jazz delle migliori canzoni di Sting come Roxanne e If You Love Somebody Set Them Free, con l'aiuto di musicisti quali Manu Katché, Dominic Miller e Kipper nonché, tra gli altri, Chris Botti, Christian McBride e Jason Rebello. Successivamente, Sting registrò ancora Fragile per la raccolta di fondi America: A Tribute to Heroes.

Il 2002 fu un anno ricco di premi per Sting. Vinse un Golden Globe per la canzone Until... tratta dal film Kate & Leopold e ottenne la candidatura per il suo secondo Oscar. In giugno, entrò nella Songwriters Hall of Fame.

Nel 2003 uscì Sacred Love, un album originale con ritmi vivaci ed esperimenti e collaborazioni con l'artista hip-hop Mary J. Blige e il maestro di sitar Anoushka Shankar, figlia del leggendario Ravi Shankar, artista che partecipò a diverse date dell'Human Rights Now! Tour del 1988, accompagnando Bruce Springsteen, tour che vide coinvolto lo stesso Sting. Alcune canzoni come Inside e Dead Man's Rope furono molto ascoltate, ma complessivamente i suoni soffrono di una ripetitività che porta molti a pensare che Sting abbia perso la sua vena migliore.

Non ci sono notizie certe riguardo ad alcune sue dichiarazioni in cui diceva di attraversare una fase di depressione, tuttavia, ha scritto nel 1996 una canzone intitolata Lithium Sunset, che sembra riferirsi al carbonato di litio, una cura per quel disturbo. Nel 2005 ha collaborato alla scrittura del brano Union con i Black Eyed Peas, contenuta nell'album Monkey Business nella quale presta anche la sua voce. Un'altra significativa collaborazione è stata con Il Duo Russo delle t.A.T.u. ove suona il basso in Friend or Foe, dove collaborano Dave Stewart nella scrittura del brano e Bryan Adams che ha fotografato la copertina del singolo.

Nel 2006 riscopre il liuto e a ottobre pubblica, insieme al liutista bosniaco Edin Karamazov, il disco per voce e liuto Songs from the Labyrinth, con musiche del famoso liutista John Dowland. Segue la tournée che porterà i due a esibirsi, tra l'ottobre del 2006 e il febbraio del 2009, in alcuni posti suggestivi e unici per un concerto di quel tipo, come ad esempio la chiesa di Santa Maria delle Grazie di Milano, il 13 dicembre 2006. Nello stesso anno, inoltre, Sting ha partecipato all'album Together as One di Gregg Kofi Brown, con il brano Lullaby to an Anxious Child, scritto dallo stesso Sting e interamente prodotto da Lino e Pino Nicolosi.

Il 17 febbraio 2009 Sting è entrato in studio di registrazione per lavorare sul suo nuovo album solista, a sei anni dall'ultima pubblicazione. L'album, intitolato If on a Winter's Night e dedicato a quella che il musicista definisce la sua stagione preferita, l'inverno, è uscito nel mese di ottobre. La raccolta comprende brani di musica tradizionale inglese e alcune composizioni di Sting. Il 13 luglio 2010 esce Symphonicities, un nuovo album dove Sting collabora con la Royal Philharmonic Orchestra. Nell'album sono presenti canzoni come Roxanne, Englishman in New York e Next to You, che Sting ha interpretato con il suo ex gruppo The Police, e che ha ri-arrangiato per questo nuovo album. Dopo il successo dell'ultimo tour Symphonicities dove ha toccato i paesi principali (Europa, America, Giappone) in occasione della sua ultima raccolta di successi, nel 2012 parte per un nuovo tour, "Back to The Bass", nel quale riprende a suonare il basso, in occasione dei suoi 25 anni di carriera solista.

Nell'estate 2013 viene pubblicato il singolo "Practical Arrangement", che appartiene all'album The Last Ship annunciato per il 24 settembre, a dieci anni da Sacred Love. Intanto Sting collabora con il tastierista inglese Steve Nieve prestando la voce al singolo You Lie Sweetly.[4] Il 24 settembre esce l'album The Last Ship in tre formati: standard, deluxe e super deluxe.[5]

Il 23 aprile 2014 è ospite del concerto-evento di Zucchero Fornaciari al Madison Square Garden di New York, facente parte dell'Americana Tour, seguito da 5 000 spettatori e caratterizzato dalla partecipazione di ospiti d'eccezione come Elisa, Jovanotti, Fehr dei Maná, Chris Botti, Sam Moore per citarne alcuni.[6][7][8][9][10][11][12] Sting ha duettato sulle note di Mad About You e Every Breath You Take.

57th & 9th è il suo dodicesimo album in studio, pubblicato nel 2016 che arriva in seconda posizione in Polonia, in terza in Svizzera e Germania, in quarta in Vallonia, in quinta in Francia, in sesta in Austria, Svezia ed Italia, in settima nei Paesi Bassi e Portogallo, in ottava nelle Fiandre ed in nona in Australia e nella Billboard 200.

Il 20 aprile del 2018 pubblica l'album 44/876 insieme a Shaggy, partecipando al Festival di Sanremo 2018, eseguendo il brano Muoio per te, rendendo omaggio all'amico Zucchero Fornaciari e a Luciano Pavarotti, e Don't Make Me Wait con Shaggy.[13]

Il 24 maggio 2019 pubblica il suo quattordicesimo album My Songs, il suo secondo album in studio con nuove interpretazioni di materiale precedentemente pubblicato (dopo Symphonicities del 2010).

Il 27 maggio 2019 si è esibito come ospite internazionale a RadioItaliaLive - Il concerto, concerto gratuito che dal 2012 viene organizzato da Radio Italia, a Milano in Piazza Duomo.

Il 20 novembre 2019 si è esibito al concerto benefico organizzato per i 60 anni del flautista Andrea Griminelli al Palabigi di Reggio Emilia; fra gli ospiti della serata presentata da Red Ronnie, insieme a lui si sono esibiti anche Andrea Bocelli, Zucchero, Renato Zero, Amii Stewart, Sumi Jo, Beppe Carletti e Irene Fornaciari.

Sting nel 2021 ha collaborato con il violinista australiano Ray Chen per una traccia chiamata What Could Have Been; questa collaborazione fa parte della colonna sonora di Arcane, la serie di Netflix basata sul videogioco League of Legends

Rispondi

Da: I loveyou soooo 1  - 04/04/2022 04:46:44
Sting si è talvolta avventurato nella recitazione. Debutta nel cinema con Quadrophenia (1979). Tralasciando la sua apparizione come personaggio diabolico in Le due facce del male (Brimstone and Treacle) (1982), e nel ruolo semi-romantico di Mick in Plenty (con Meryl Streep), uno dei suoi ruoli più famosi è quello di Feyd-Rautha Harkonnen nell'adattamento cinematografico di Dune (1984).

Nel 1985 ricopre il ruolo di protagonista nel film La sposa promessa (The Bride), di Franc Roddam, in cui interpreta il ruolo del dott. Frankenstein che dopo anni di ricerca, dà vita ad una creatura femminile a cui dà il nome di Eva. Nel 1987 interpreta il ruolo dell'amante di Kathleen Turner nel film Giulia e Giulia (Julia and Julia), di Peter Del Monte. Nel 1988 recita nel ruolo di Finney in Stormy Monday - Lunedì di tempesta di Mike Figgis accanto a Melanie Griffith e Tommy Lee Jones, un film ambientato nella sua Newcastle. Di lui si ricorda, inoltre, un cameo nel film Le avventure del barone di Münchausen (1988).

È anche apparso in televisione (con delle partecipazioni nei Simpson e in Ally McBeal) e in teatro ne L'opera da tre soldi di Bertolt Brecht con le musiche di Kurt Weill. Nel 1998 appare nel ruolo di JD nel film Lock & Stock - Pazzi scatenati (Lock, Stock and Two Smoking Barrels). Inoltre appare, seppur per brevissimo tempo, nel film d'animazione Bee Movie nel ruolo di sé stesso. Appare nel film commedia Zoolander 2 nel ruolo di sé stesso.

Sting è un appassionato giocatore di scacchi. Per raccogliere fondi per la Rainforest Foundation, in giugno del 2000 ha giocato in una simultanea su cinque scacchiere contro Garri Kasparov negli studi televisivi della ABC di Times Square a New York, assieme agli altri componenti della sua band, Dominic Miller, Jason Rebello, Chris Botti, e Russ Irwin. Kasparov vinse tutte le partite in 50 minuti. Il primo ad arrendersi è stato Miller, che ha abbandonato dopo sole nove mosse, mentre Sting è stato l'ultimo, dopo 45 mosse. Alla domanda di come giocasse Sting, Kasparov rispose diplomaticamente definendolo - "a dedicated player" (un giocatore che si impegna). L'evento è stato l'ultimo dei World School Chess Championships, promosso da Kasparov per diffondere l'insegnamento degli scacchi nelle scuole.[15]

Rispondi

Da: I loveyou soooo 1  - 04/04/2022 04:48:59
L'essenza e il pensiero di John Milton sono importanti sotto vari punti di vista. Innanzitutto, seppe integrare benissimo la vita da letterato e la carriera diplomatica. È stato grazie alla vittoria di Cromwell nella guerra civile che Milton poté trovare appoggi alle sue convinzioni e alle sue idee. Inoltre è stato sempre considerato il poeta più rappresentativo di questo periodo, poiché in lui sono sintetizzate tutte le qualità che devono essere presenti nel perfetto puritano.

La riflessione di Milton sul diritto del popolo oppresso a uccidere il tiranno, ha influenzato il riconoscimento che John Locke del legittimo diritto di resistenza.[3]

Influenza culturaleModifica

A Milton è intitolato il cratere Milton su Mercurio[4].

Nel film L'avvocato del diavolo, Al Pacino interpreta il ruolo di Satana, che sulla terra è proprietario di uno studio col nome di John Milton.

Rispondi

Da: I loveyou soooo 1  - 04/04/2022 04:51:53
Smith was born in Kirkcaldy, in Fife, Scotland. His father, also Adam Smith, was a Scottish Writer to the Signet (senior solicitor), advocate and prosecutor (judge advocate) and also served as comptroller of the customs in Kirkcaldy.[12] Smith's mother was born Margaret Douglas, daughter of the landed Robert Douglas of Strathendry, also in Fife; she married Smith's father in 1720. Two months before Smith was born, his father died, leaving his mother a widow.[13] The date of Smith's baptism into the Church of Scotland at Kirkcaldy was 5 June 1723[14] and this has often been treated as if it were also his date of birth,[12] which is unknown.

Although few events in Smith's early childhood are known, the Scottish journalist John Rae, Smith's biographer, recorded that Smith was abducted by Romani at the age of three and released when others went to rescue him.[b][16] Smith was close to his mother, who probably encouraged him to pursue his scholarly ambitions.[17] He attended the Burgh School of Kirkcaldyâ€"characterised by Rae as "one of the best secondary schools of Scotland at that period"[15]â€"from 1729 to 1737, he learned Latin, mathematics, history, and writing.[17]

Formal educationEdit

Smith entered the University of Glasgow when he was 14 and studied moral philosophy under Francis Hutcheson.[17] Here he developed his passion for liberty, reason, and free speech. In 1740, he was the graduate scholar presented to undertake postgraduate studies at Balliol College, Oxford, under the Snell Exhibition.[18]

Smith considered the teaching at Glasgow to be far superior to that at Oxford, which he found intellectually stifling.[19] In Book V, Chapter II of The Wealth of Nations, he wrote: "In the University of Oxford, the greater part of the public professors have, for these many years, given up altogether even the pretence of teaching." Smith is also reported to have complained to friends that Oxford officials once discovered him reading a copy of David Hume's A Treatise of Human Nature, and they subsequently confiscated his book and punished him severely for reading it.[15][20][21] According to William Robert Scott, "The Oxford of [Smith's] time gave little if any help towards what was to be his lifework."[22] Nevertheless, he took the opportunity while at Oxford to teach himself several subjects by reading many books from the shelves of the large Bodleian Library.[23] When Smith was not studying on his own, his time at Oxford was not a happy one, according to his letters.[24] Near the end of his time there, he began suffering from shaking fits, probably the symptoms of a nervous breakdown.[25] He left Oxford University in 1746, before his scholarship ended.[25][26]

In Book V of The Wealth of Nations, Smith comments on the low quality of instruction and the meager intellectual activity at English universities, when compared to their Scottish counterparts. He attributes this both to the rich endowments of the colleges at Oxford and Cambridge, which made the income of professors independent of their ability to attract students, and to the fact that distinguished men of letters could make an even more comfortable living as ministers of the Church of England.[21]

Smith's discontent at Oxford might be in part due to the absence of his beloved teacher in Glasgow, Francis Hutcheson, who was well regarded as one of the most prominent lecturers at the University of Glasgow in his day and earned the approbation of students, colleagues, and even ordinary residents with the fervor and earnestness of his orations (which he sometimes opened to the public). His lectures endeavoured not merely to teach philosophy, but also to make his students embody that philosophy in their lives, appropriately acquiring the epithet, the preacher of philosophy. Unlike Smith, Hutcheson was not a system builder; rather, his magnetic personality and method of lecturing so influenced his students and caused the greatest of those to reverentially refer to him as "the never to be forgotten Hutcheson"â€"a title that Smith in all his correspondence used to describe only two people, his good friend David Hume and influential mentor Francis Hutcheson.[27]

Portrait of Smith's mother, Margaret Douglas

Teaching careerEdit

Smith began delivering public lectures in 1748 at the University of Edinburgh,[28] sponsored by the Philosophical Society of Edinburgh under the patronage of Lord Kames.[29] His lecture topics included rhetoric and belles-lettres,[30] and later the subject of "the progress of opulence". On this latter topic, he first expounded his economic philosophy of "the obvious and simple system of natural liberty". While Smith was not adept at public speaking, his lectures met with success.[31]

In 1750, Smith met the philosopher David Hume, who was his senior by more than a decade. In their writings covering history, politics, philosophy, economics, and religion, Smith and Hume shared closer intellectual and personal bonds than with other important figures of the Scottish Enlightenment.[32]

In 1751, Smith earned a professorship at Glasgow University teaching logic courses, and in 1752, he was elected a member of the Philosophical Society of Edinburgh, having been introduced to the society by Lord Kames. When the head of Moral Philosophy in Glasgow died the next year, Smith took over the position.[31] He worked as an academic for the next 13 years, which he characterised as "by far the most useful and therefore by far the happiest and most honorable period [of his life]".[33]

Smith published The Theory of Moral Sentiments in 1759, embodying some of his Glasgow lectures. This work was concerned with how human morality depends on sympathy between agent and spectator, or the individual and other members of society. Smith defined "mutual sympathy" as the basis of moral sentiments. He based his explanation, not on a special "moral sense" as the Third Lord Shaftesbury and Hutcheson had done, nor on utility as Hume did, but on mutual sympathy, a term best captured in modern parlance by the 20th-century concept of empathy, the capacity to recognise feelings that are being experienced by another being.

François Quesnay, one of the leaders of the physiocratic school of thought

Following the publication of The Theory of Moral Sentiments, Smith became so popular that many wealthy students left their schools in other countries to enroll at Glasgow to learn under Smith.[34] After the publication of The Theory of Moral Sentiments, Smith began to give more attention to jurisprudence and economics in his lectures and less to his theories of morals.[35] For example, Smith lectured that the cause of increase in national wealth is labour, rather than the nation's quantity of gold or silver, which is the basis for mercantilism, the economic theory that dominated Western European economic policies at the time.[36]

In 1762, the University of Glasgow conferred on Smith the title of Doctor of Laws (LL.D.).[37] At the end of 1763, he obtained an offer from Charles Townshendâ€"who had been introduced to Smith by David Humeâ€"to tutor his stepson, Henry Scott, the young Duke of Buccleuch. Smith resigned from his professorship in 1764 to take the tutoring position. He subsequently attempted to return the fees he had collected from his students because he had resigned partway through the term, but his students refused.[38]

Tutoring and travelsEdit

Smith's tutoring job entailed touring Europe with Scott, during which time he educated Scott on a variety of subjects, such as etiquette and manners. He was paid £300 per year (plus expenses) along with a £300 per year pension; roughly twice his former income as a teacher.[38] Smith first travelled as a tutor to Toulouse, France, where he stayed for a year and a half. According to his own account, he found Toulouse to be somewhat boring, having written to Hume that he "had begun to write a book to pass away the time".[38] After touring the south of France, the group moved to Geneva, where Smith met with the philosopher Voltaire.[39]

David Hume was a friend and contemporary of Smith's.

From Geneva, the party moved to Paris. Here, Smith met Benjamin Franklin, and discovered the Physiocracy school founded by François Quesnay.[40] Physiocrats were opposed to mercantilism, the dominating economic theory of the time, illustrated in their motto Laissez faire et laissez passer, le monde va de lui même! (Let do and let pass, the world goes on by itself!).

The wealth of France had been virtually depleted by Louis XIV[c] and Louis XV in ruinous wars,[d] and was further exhausted in aiding the American insurgents against the British. The excessive consumption of goods and services deemed to have no economic contribution was considered a source of unproductive labour, with France's agriculture the only economic sector maintaining the wealth of the nation.[citation needed] Given that the British economy of the day yielded an income distribution that stood in contrast to that which existed in France, Smith concluded that "with all its imperfections, [the Physiocratic school] is perhaps the nearest approximation to the truth that has yet been published upon the subject of political economy."[41] The distinction between productive versus unproductive labourâ€"the physiocratic classe sterilâ€"was a predominant issue in the development and understanding of what would become classical economic theory.

Later yearsEdit

In 1766, Henry Scott's younger brother died in Paris, and Smith's tour as a tutor ended shortly thereafter.[42] Smith returned home that year to Kirkcaldy, and he devoted much of the next decade to writing his magnum opus.[43] There, he befriended Henry Moyes, a young blind man who showed precocious aptitude. Smith secured the patronage of David Hume and Thomas Reid in the young man's education.[44] In May 1773, Smith was elected fellow of the Royal Society of London,[45] and was elected a member of the Literary Club in 1775. The Wealth of Nations was published in 1776 and was an instant success, selling out its first edition in only six months.[46]

In 1778, Smith was appointed to a post as commissioner of customs in Scotland and went to live with his mother (who died in 1784)[47] in Panmure House in Edinburgh's Canongate.[48] Five years later, as a member of the Philosophical Society of Edinburgh when it received its royal charter, he automatically became one of the founding members of the Royal Society of Edinburgh.[49] From 1787 to 1789, he occupied the honorary position of Lord Rector of the University of Glasgow.[50]

DeathEdit

A commemorative plaque for Smith is located in Smith's home town of Kirkcaldy.

Smith died in the northern wing of Panmure House in Edinburgh on 17 July 1790 after a painful illness. His body was buried in the Canongate Kirkyard.[51] On his deathbed, Smith expressed disappointment that he had not achieved more.[52]

Smith's literary executors were two friends from the Scottish academic world: the physicist and chemist Joseph Black and the pioneering geologist James Hutton.[53] Smith left behind many notes and some unpublished material, but gave instructions to destroy anything that was not fit for publication.[54] He mentioned an early unpublished History of Astronomy as probably suitable, and it duly appeared in 1795, along with other material such as Essays on Philosophical Subjects.[53]

Smith's library went by his will to David Douglas, Lord Reston (son of his cousin Colonel Robert Douglas of Strathendry, Fife), who lived with Smith.[55] It was eventually divided between his two surviving children, Cecilia Margaret (Mrs. Cunningham) and David Anne (Mrs. Bannerman). On the death in 1878 of her husband, the Reverend W. B. Cunningham of Prestonpans, Mrs. Cunningham sold some of the books. The remainder passed to her son, Professor Robert Oliver Cunningham of Queen's College, Belfast, who presented a part to the library of Queen's College. After his death, the remaining books were sold. On the death of Mrs. Bannerman in 1879, her portion of the library went intact to the New College (of the Free Church) in Edinburgh and the collection was transferred to the University of Edinburgh Main Library in 1972.

Rispondi

Da: Queste trollate04/04/2022 09:31:54
non fanno altro che attirare l'attenzione su quanto scritto in precedenza e che si cerca di nascondere così goffamente
Rispondi

Da: Cartesio SW 1  - 04/04/2022 10:36:38
Cartesio, secondo il suo biografo Adrien Baillet, nacque il 31 marzo del 1596 a La Haye en Touraine,[7] in una casa «delle più nobili, delle più antiche e delle più in vista della Turenna»[8]; in realtà il titolo di Cavaliere fu concesso alla famiglia Descartes soltanto il 20 gennaio 1668.[9]

Il suo biografo Pierre Borel, credeva invece che fosse nato nella casa che i Descartes possedevano a Châtellerault,[10] nel Poitou: entrambe le case esistono ancora e del Poitou erano originari gli avi del filosofo, che non erano però nobili.

Il nonno Pierre Descartes era un medico e il figlio Joachim (1563-1640), che esercitò l'avvocatura a Parigi, nel 1585 acquistò la carica di consigliere del Parlamento di Bretagna,[11] dove si trovava quando la moglie Jeanne Brochard (1570-1597) partorì René, terzo figlio dopo le nascite di Jeanne (1590-1640) e di Pierre (1591-1660).

René fu battezzato il 3 aprile nella chiesa di Saint-Georges[12], prendendo il nome dal padrino, lo zio materno e giudice a Poitiers, René Brochard des Fontaines.

Il bambino fu subito affidato a una balia, che si prese a lungo cura di lui, gli sopravvisse e percepì dal filosofo, che prima di morire aveva chiesto ai fratelli di sostenerla, un vitalizio.

La madre morì il 13 maggio 1597, l'anno dopo la sua nascita, dando alla luce un figlio che le sopravvisse solo tre giorni.

Il vedovo Joachim Descartes si risposò intorno al 1600 con Anne Morin, una bretone conosciuta a Rennes, dalla quale ebbe due figli, Joachim (1602-1680) e Anne.

Orfano di madre e con il padre spesso assente, a prendersi cura di René furono soprattutto la nonna materna e la nutrice. Trascorse l'infanzia con i due fratelli a La Haye, ove un precettore privato gli impartì l'istruzione elementare: il costante pallore e una frequente tosse secca, che facevano pensare ai medici che non sarebbe vissuto a lungo,[13] ritardarono l'inizio dei suoi studi regolari.

Gli studiModifica

Portale del collegio di La Flèche

Solo nella ricorrenza della Pasqua del 1607[14] entrò nel collegio di La Flèche[15] - fondato da Enrico IV nel 1603 e assegnato ai gesuiti - che già godeva di alta rinomanza e dove il fratello Pierre aveva iniziato gli studi nel 1604. Nello stesso collegio studiò il teologo e scienziato Marin Mersenne, che Cartesio conoscerà probabilmente solo nel 1622 o 1623,[16] di cui fu amico per tutta la vita e che si occupò dei suoi affari in Francia quando Cartesio risiedette in Olanda.[17] Gli studenti, provenienti da ogni parte della Francia senza distinzione di classe sociale, erano tenuti al solo pagamento della pensione e i corsi prevedevano tre anni di studio della grammatica, tre anni di studi umanistici e tre anni di filosofia. Coloro che avessero voluto intraprendere la carriera ecclesiastica vi avrebbero continuato a studiare per altri cinque anni la teologia e le Scritture.

Scarso era l'insegnamento della matematica,[18] impartito per meno di un'ora al giorno ai soli studenti del secondo anno di filosofia. S'insegnava esclusivamente la filosofia aristotelica in un corso triennale ripartito nell'apprendimento della logica, basato sui manuali di Francisco Toledo e di Pedro da Fonseca,[19] della fisica[20] e della metafisica,[21] quest'ultima insieme con nozioni di filosofia morale.

«Le lezioni di filosofia duravano ogni giorno due ore il mattino e due ore la sera. Alla fine della lezione il professore si metteva a disposizione dei suoi allievi per chiarire i punti rimasti in ombra. La Logica e la Metafisica erano insegnate in latino; la Fisica e la Matematica, a partite dalla seconda metà del XVII secolo, in francese.[22]»

Cartesio si mostrerà poi deluso dell'insegnamento ricevuto: «Sono stato allevato nello studio delle lettere fin dalla fanciullezza, e poiché mi si faceva credere che con esse si poteva conseguire una conoscenza chiara e sicura di tutto ciò che è utile nella vita, avevo un estremo desiderio di apprendere. Ma non appena ebbi concluso questo intero corso di studi, al termine del quale si è di solito annoverati tra i dotti, cambiai completamente opinione: mi trovavo infatti in un tale groviglio di dubbi e di errori da avere l'impressione di non aver ricavato alcun profitto, mentre cercavo di istruirmi, se non scoprire sempre più la mia ignoranza».[23]

Sono le considerazioni del Cartesio maturo che scrive il suo Metodo e lamenta che nelle scuole non si promuova lo spirito critico degli allievi; una tale volontà di ricerca personale era già presente nel giovane René: «Da giovane, quando mi si presentava qualche scoperta ingegnosa, mi domandavo se io stesso non fossi in grado di trovarla da solo, anche senza apprenderla dai libri».[24]

Tuttavia l'anno successivo, in una lettera a un amico che gli chiedeva consigli in merito all'educazione del figlio, il giudizio di Descartes sugli studi condotti a La Flèche sarà molto più positivo:

«Ora, anche se la mia opinione è che non tutte le cose che si insegnano in filosofia siano vere come il Vangelo, tuttavia, poiché essa è la chiave di tutte le altre scienze, credo che sia utile averne studiato l'intero corso, come si insegna nelle Scuole dei Gesuiti, prima di cominciare ad elevare il proprio spirito al di sopra della pedanteria, per diventare istruito come si deve. Devo rendere questo onore ai miei maestri e dire che non vi è luogo al mondo ove ritengo la si insegni meglio che a La Flèche.[25]»

Uscì dal collegio gesuita nel settembre del 1615, conservando un affetto riconoscente nei confronti del rettore, padre Étienne Charlet, che gli fece «le veci del padre per tutto il periodo della gioventù»,[26] e per il regime di vita osservato nella scuola, durante il quale la sua salute si ristabilì completamente. Si stabilì a pensione presso un sarto di Poitiers per studiare giurisprudenza nella Università di quella città, dove il fratello Pierre si era laureato tre anni prima: il 9 novembre 1616 ottenne il baccalaureato e il giorno dopo la laurea in utroque iure.[27] Si riunì alla famiglia che, dopo il secondo matrimonio del padre, viveva a Rennes - dove anche la sorella Jeanne, sposata nel 1613 con Pierre Rogier, signore di Crévis, si era stabilita - o a Sucé, presso Nantes, dove la matrigna Anne Morin possedeva una casa.

L'incontro con Isaac BeeckmanModifica

Breda: il beghinaggio

Raggiunta la maggiore età, con una salute recuperata e il desiderio di conoscere cose nuove, ai primi del 1618 Cartesio si arruolò volontario in uno dei due reggimenti francesi di stanza a Breda, nei Paesi Bassi, sotto il comando del principe d'Orange. È un periodo di tregua della guerra che oppone le Province Unite alla Spagna: Cartesio aveva un valletto al suo servizio, ma l'ignoranza e la volgarità dei compagni, e l'ozio forzato a cui era spesso costretto non gli fecero amare l'ambiente militare. Tuttavia quel soggiorno si rivelerà importante sotto un altro aspetto: il 10 novembre conobbe casualmente il medico Isaac Beeckman, venuto da Middelburg a Breda per trovare lo zio e una ragazza da sposare ed entrambi si trovarono a cercare di risolvere un problema matematico. Il trentenne Beeckmam esercitò naturalmente una forte attrazione intellettuale su René e ne nacque un'amicizia che, pur contrastata negli anni, orienterà gli interessi di Cartesio verso le scienze matematiche.

Beeckman aveva l'abitudine di annotare osservazioni e problemi scientifici in un diario giunto fino a noi: in un problema posto da Beeckman a Cartesio - conoscendo lo spazio percorso da un grave in due ore, determinare lo spazio percorso dal medesimo in un'ora - la risposta (erronea) di Cartesio è che la velocità del grave aumenta all'aumento dello spazio percorso, anziché al tempo trascorso.[28]

Cartesio concluse il 31 dicembre 1618 un breve trattato sulla musica intitolato Compendium musicae che offrì a Beeckman come regalo per il nuovo anno: ne ricevette in cambio un'agenda, che terrà sempre con sé.[29] Due note tracciate da Beeckam sul manoscritto del Compendium indicano che l'operetta fu il risultato di scambi di idee tra i due amici se non influenzata dalle opinioni del Beeckman: «I miei pensieri gli sono piaciuti», scrive Beeckmam, ripartendo il 2 gennaio 1619 per Middelburg, e «ciò conferma non poco quanto ho scritto sui modi».[30] Nel Compendium Cartesio si dice convinto che le diverse passioni suscitate dalla musica abbiano una giustificazione nella variazione delle misure dei suoni e nei rapporti tonali: se alla base dell'effetto emotivo prodotto dalla musica sull'ascoltatore sono meri rapporti quantitativi, egli riconosce che occorrerebbe una più precisa analisi della natura dell'anima umana e dei suoi movimenti per comprendere compiutamente le emozioni indotte dalla musica.[31]

I due amici rimasero in contatto epistolare: il 26 marzo 1619 Cartesio informò Beeckman di aver inventato dei compassi grazie ai quali aveva potuto formulare nuove dimostrazioni sui problemi relativi alla divisione degli angoli in parti uguali e alle equazioni cubiche, ripromettendosi di sviluppare queste scoperte in un trattato ove egli avrebbe esposto «una scienza del tutto nuova, con la quale si possano risolvere in generale tutte le questioni proponibili in qualsiasi specie di quantità, sia continua sia discreta». È la prima testimonianza dell'intuizione della geometria analitica: «nell'oscuro caos di questa scienza ho intravisto uno spiraglio di luce».[32]

A questo proposito, sebbene egli non ne sia stato l'inventore, Cartesio è conosciuto anche per la diffusione del cosiddetto diagramma cartesiano il cui uso risale a epoche antiche.[33]

La Mirabilis ScientiaModifica

Il castello di Neuburg sul Danubio

Il 29 aprile 1619, Descartes s'imbarcò da Amsterdam per Copenaghen: contava di visitare la Danimarca, poi la Polonia e l'Ungheria per raggiungere di qui la Boemia, ma rinunciò al lungo viaggio per dirigersi alla fine di luglio a Francoforte, dove il 27 agosto assistette all'incoronazione di Ferdinando II e s'intrattenne nella città brandeburghese per tutta la durata dei festeggiamenti. Con la ripresa di quella che verrà definita la guerra dei trent'anni, sembra che Cartesio si sia arruolato nell'esercito comandato da Massimiliano di Baviera e abbia passato l'inverno a Neuburg, nel nord della Baviera, in una confortevole e ben riscaldata casa sulla riva del Danubio: qui, prese un giorno «la decisione di studiare anche in sé stesso e d'impiegare tutte le forze del suo spirito a scegliere le strade che doveva seguire».[34]

Lo studio di noi stessi ci rende consapevoli di quante nozioni abbiamo accumulato nella mente sin dall'infanzia, senza che esse siano state sottoposte a un preventivo vaglio critico: perciò, «è quasi impossibile che i nostri giudizi siano così genuini e così solidi come sarebbero stati se sin dalla nascita avessimo avuto l'uso completo della ragione e se fossimo stati sempre guidati solo dalla ragione».[35] Occorre una revisione delle opinioni acquisite e la loro sostituzione, se necessario, con quelle legittimate da un criterio di verità.

Per intanto, egli non avrebbe accolto nessuna cosa per vera se non si fosse presentata alla mente «con tale chiarezza e distinzione da non avere alcun motivo di dubitarne». Poi, ogni problema doveva essere diviso in quante più parti possibili per meglio risolverlo e, «cominciando dagli oggetti più semplici e più facili da conoscere, salire a poco a poco, per gradi, fino alla conoscenza dei più complessi». Infine, fare «enumerazioni così complete e rassegne così generali da esser sicuro di non aver omesso nulla».[36]

Johannes Faulhaber

Quelle sono parole scritte circa quindici anni dopo nel Discorso sul metodo, ma in quel novembre del 1619 Cartesio, nel registro regalatogli dal Beeckman, in una sezione che egli stesso intitolò Olympica, scrisse che il 10 novembre, «pieno di entusiasmo», stava scoprendo i «fondamenti di una scienza mirabile» e narra di sogni e di visioni che resero agitata la notte,[37] ma non sappiamo con precisione a quale scienza qui alludesse Cartesio. L'ambasciatore francese in Svezia, Pierre Chanut, che conobbe molto bene Cartesio, dettando il suo epitaffio si riferì a questo episodio: «nel riposo dell'inverno, avvicinandosi ai misteri della natura con le leggi matematiche, osò sperare di aprire i segreti dell'una e dell'altra con la stessa chiave».[38]

Probabilmente, proseguendo le sue ricerche sulle corrispondenze dell'algebra con la geometria, aveva raggiunto la convinzione che il sapere potesse essere unificato in un'unica scienza della quale le singole discipline formavano una branca particolare, come scriverà nelle Regulae ad directionem ingenii: «Tutte le scienze non sono altro che l'umana sapienza che permane sempre unica e identica per quanto differenti siano gli oggetti cui si applica [...] Tutte le scienze sono così connesse tra loro che è molto più facile apprenderle insieme piuttosto che separarne una sola dalle altre».[39] Durante quell'inverno conobbe nella vicina Ulm il matematico Johann Faulhaber, del quale potrebbe esserci qualche influenza nelle ricerche intraprese da Cartesio che portarono alla redazione dei Progymnasmata de solidorum elementis, dove tratta delle proprietà dei poliedri.

Lasciò Neuburg ai primi di marzo del 1620 e «in tutti i nove anni seguenti non fece altro che vagare qua e là per il mondo, cercando di essere spettatore piuttosto che attore in tutte le commedie che vi si rappresentavano», di acquisire conoscenze certe, scartando le dubbie, secondo i precetti del suo metodo, che egli applicava «in particolare a problemi di matematica o anche in altri che poteva assimilare ai problemi matematici, scindendoli da tutti i principi delle altre scienze che non trovava abbastanza solidi».[40]

Il ritorno in FranciaModifica

La Basilica di Loreto

Lasciato l'esercito, nel 1622 tornava presso la famiglia a Rennes e si trasferiva nei primi mesi del 1623 a Parigi, ospite di un amico del padre, Nicolas Le Vasseur, che gli presentò il matematico Didier Dounot: in questo lasso di tempo potrebbe aver conosciuto anche Claude Mydorge. In autunno partiva per un lungo viaggio in Italia: la morte del signor Sain, marito della sua madrina e commissario generale al vettovagliamento per le truppe francesi stanziate in Italia, aveva lasciato libera una carica lucrosa che Cartesio avrebbe cercato - ma invano - di farsi assegnare.[41]

Secondo i biografi Cartesio, che aveva letto in collegio un testo allora famoso, Le pèlerin de Lorette del gesuita Louis Richeome, sarebbe andato a Loreto per visitare la leggendaria Casa di Nazareth lì trasportata dagli angeli, poi a Roma, a Firenze, dove non incontrò Galileo,[42] e a Venezia. Rientrò in Francia attraverso il passo del Moncenisio ed ebbe occasione di assistere alla caduta di valanghe, un fenomeno che tratterà nel libro sulle Météores.[43] Giunse a Parigi nel maggio del 1625. Nel complesso non ricavò una buona impressione della penisola e dei suoi abitanti: «la calura del giorno è insopportabile, il fresco della sera malsano e l'oscurità della notte copre furti e omicidi».[44]

Da questo momento Cartesio adottò uno stile di vita che osserverà per sempre: avendo rinunciato alla carriera militare e a occupare qualsiasi magistratura, vivrà dei proventi dei suoi possedimenti terrieri, che gli assicuravano una condizione libera dal bisogno e gli permettevano di dedicarsi ai suoi studi. Si mantenne in corrispondenza con Beeckman ed entrò in relazione con i matematici Jean Baptiste Morin e Florimond De Beaune, con il Mydorge e con i letterati Jean de Silhon, Jacques de Sérisay, Guez de Balzac e col padre Mersenne, già autore di un trattato sull'ottica, la cui sollecitazione può averlo indotto a studiarne i problemi, giungendo a determinare la legge della costanza del rapporto dei seni degli angoli di incidenza e di rifrazione.[45] successivamente ma indipendentemente da Willebrord Snell.[46]

Nel novembre del 1627 fu invitato nella casa del nunzio pontificio Gianfrancesco Guidi di Bagno a una riunione di scienziati e filosofi. Lì, presenti anche il cardinale Bérulle e il Mersenne, si trovò a confutare le teorie filosofiche di un certo Chandoux attraverso l'esposizione del suo «metodo naturale» fondato sulle Regulae ad directionem ingenii che Cartesio stava elaborando.[47]

Per lavorarci con maggiore tranquillità, partì per la Bretagna e poi si trasferì in una sua proprietà nel Poitou: le Regulae sono costituite da 21 proposizioni, 18 delle quali, le prime, commentate; il testo è stato lasciato incompiuto; Cartesio darà lo sviluppo organico del tema del metodo della conoscenza nel successivo Discours de la méthode.[48]

L'intenzione è quella di orientare gli studi in modo che «la mente giunga a giudizi solidi e veri su tutto ciò che le si presenta».[49] Il metodo è «la via che la mente umana deve seguire per raggiungere la verità»:[50] esso consiste nell'ordinare e disporre gli oggetti sui quali s'indirizza la mente per giungere alla verità. Le proposizioni involute e oscure devono essere ridotte a proposizioni più semplici e poi, partendo dall'intuizione di queste ultime, progredire alla conoscenza di quelle più complesse.

Rispondi

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: Contratto collettivo 1  - 04/04/2022 11:06:43
Smettetela di andare off topic. Lo sapete che sta per entrare in vigore il nuovo contratto collettivo. Potrebbe essere più interessante rientrare nella quarta area che fare i dirigenti. Che ne pensate?
Rispondi

Da: Secondo.04/04/2022 11:50:50
me il cercare di deviare il discorso dal tema del forum e dagli argomenti connessi è una caratteristica di questo forum :perché non parliamo degli idonei 175 che non hanno ricevuto alcun incarico e di coloro che idonei non sono e l'incarico lo hanno?
Rispondi

Da: inflazioneportamivia 1  1  - 04/04/2022 12:01:04
https://www.zerohedge.com/markets/german-retailers-increase-food-prices-20-50-monday

Ci devono raddoppiare lo stipendio i sindacazzi mi sa
Rispondi

Da: X Tutti 1  - 04/04/2022 18:00:45
Ribadisco che con lo s.w. la produttività è scesa in modo consistente specie tra i servizi all'utenza. Chi è un fautore del lavoro da remoto non capisce nulla delle dinamiche dell'ufficio, delle dinamiche lavorative, della crescita professionale che nasce dal confronto e dalla scambio di conoscenze e competenze. Non dubito che se prevalessero i fautori dello s.w. a livello apicale la pubblica amministrazione potrebbe essere pronta per un'altra caporetto oltre a quella indotta dalla carenza di personale.  Andate a sentire il pubblico davanti agli uffici e non solo quelli di AE. Per il lavoro da casa ci sono commenti molto duri e profonda rabbia specie per la difficoltà di usufruire dei  servizi all'utenza e per la palese disuguaglianza con altri lavoratori che devono necessariamente essere in presenza. Ritornare sereni quanto prima  tutti in ufficio è la soluzione migliore come è possibile verificare specie ascoltando non solo l'utenza ma anche moltissimi impiegati. D'altra parte l'uomo è un animale sociale ed è profondamente ingiusto allontanarlo dai suoi simili.



Rispondi

Da: X  Tutti04/04/2022 18:06:31

- Messaggio eliminato -

Rispondi

Da: X su04/04/2022 18:14:57
Che lagna!
Ancora l'agile?!?
Dipende dal tipo di lavoro e dal collega.
Se possibile da remoto, se facilmente monitorabile, se il collega è affidabile, allora va bene.
Sennò niente.
Decide il capo.
Fine.
Rispondi

Da: Luis.04/04/2022 18:36:52
Sembra che ci siano possibilità di transitare al Ministero di Grazia e Giustizia per assoluta disponibilità di posti e grande necessità in tutto il Paese nonostante il mega concorso appena bandito.
Rispondi

Da: ma si perchè no04/04/2022 19:05:13
Sembra che la Nasa voglia assumere gli idonei!
Rispondi

Da: è meglio lo smart working ! 1  - 04/04/2022 21:40:08
Una volta ho avuto un attacco di diarrea e ho dovuto usare i fazzoletti per pulirmi. In certi bagni, oltre a mancare carta e sapone, c'è uno schifo, sigarette nel water, merda di altre persone, ecc... Non sarebbe stato meglio cacare a casa? Per chi è pendolare avere un attacco di diarrea sul posto di lavoro può essere una sciagura, quando sono uscito da lavoro i bagni pubblici erano chiusi e ho dovuto farmela addosso...immaginate quanto liquido arancione scorreva sui pantaloni...e la puzza?
Chi è pendolare dovrebbe avere il diritto di lavorare A DISTANZA.
Se voi abitate a pochi metri dall'ufficio e avete il bagno a portata di mano, non potete capire chi ha fatto l'esperienza di non trovare un bagno decente per buttare la cacca liquida.
Inoltre adesso i prezzi della benzina sono veramente alti, non è giusto che chi è pendolare debba prendere lo stesso stipendio di chi abita a pochi metri dall'uffico, pertanto la soluzione è lo SMART WORKING.
L'anno scorso mi sono trovato benissimo con lo S.W., molte persone con lo S.W. hanno potuto dormire di più, essere meno stanchi e non pagare l'abbonamento per l'autobus o la benzina. OPERATE CON S.W. OGNI ANNO! Soprattutto nei mesi invernali! Lo smart working è il modo migliore per impedire contagi di coronavirus in ufficio! Quanti contagi avrebbero evitato se avessero permesso ovunque lo SMART WORKING! Come potete permettere poi che i lavoratori passino ore con maskerine che potrebbero a lungo andare creare problemi respiratori quando potrebbero lavorare a distanza da casa SENZA MASKERINA?
OPERATE CON S.W.! E' MEGLIO, IN MOLTI CASI NON SERVE LAVORARE IN PRESENZA! Chi vuole lavorare in presenza forse ha altri fini, come le segretarie zoccole che vogliono fare un doppio lavoro per guadagnare di più! OPERATE CON SMART WORKING!
Rispondi

Da: Oggi è il giorno?05/04/2022 18:16:32
Ci sono novità?
Grazie
Rispondi

Da: Secondo. 1  - 05/04/2022 18:25:23
me lo scorrimento è sempre più vicino.
Rispondi

Da: i peccati possono causare sofferenze !05/04/2022 21:23:16

- Messaggio eliminato -

Rispondi

Da: Xsu05/04/2022 21:24:23

- Messaggio eliminato -

Rispondi

Da: Xsu05/04/2022 21:29:24

- Messaggio eliminato -

Rispondi

Da: Xsu05/04/2022 21:29:57

- Messaggio eliminato -

Rispondi

Da: Pentitevi !05/04/2022 21:37:49

- Messaggio eliminato -

Rispondi

Da: che sostanza usa05/04/2022 21:50:10

- Messaggio eliminato -

Rispondi

Da: X Pentitevi 1  - 05/04/2022 22:29:42
Ma se ti mando affanculo poi posso redimermi?
Rispondi

Da: Pentitevi !05/04/2022 22:39:18

- Messaggio eliminato -

Rispondi

Da: Dioscoride05/04/2022 23:29:52
Diversi studi hanno approfondito l'influenza che il lessicografo, scrittore e traduttore Giovanni Florio, noto come John Florio ha avuto sulle opere del drammaturgo inglese William Shakespeare. Diverse frasi e proverbi inizialmente scritti da Florio furono in seguito utilizzati nelle opere di Shakespeare. Tre frasi di Florio diventarono titoli di tre commedie shakespeariane. Florio ha coniato per la lingua inglese 1.149 parole e diversi neologismi creati da Florio compariranno per la prima volta nel First Folio di Shakespeare. Florio è stato proposto come redattore del First Folio da alcuni studiosi di Shakespeare, tra cui Saul Frampton e Stuart Kells. John Florio fu anche il primo traduttore in inglese dei Saggi di Montaigne, che sono stati frequentemente menzionati come fonte principale per le opere di Shakespeare, prima e dopo la pubblicazione della traduzione fatta da Florio. John Florio e Shakespeare condividevano gli stessi patroni e amici, tra cui il drammaturgo Ben Jonson, che definì Florio, in una dedica contenuta in una copia del Volpone conservata presso la British Library
, come amico, padre amorevole e aiuto delle sue Muse.
Rispondi

Da: E basta con sto spam06/04/2022 08:50:10
Mamma mia, ma che razza di sfizio ci trovate? Bah
Rispondi

Da: Siete solo dei poveretti  1  - 06/04/2022 12:28:02
https://tg24.sky.it/cronaca/2022/04/06/direttore-agenzia-entrate-isernia-arresto


Ahahahahahahahah

È quel coglione che straparla su queste pagine
Rispondi

Da: Andromeda99 06/04/2022 13:32:31
Domenico Riccio classe 1974 direttore provinciale di Isernia dal 2020 dirigente esterno
Questo è il cv
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/1936326/RICCIO+DOMENICO_cv.pdf
Le indagini faranno il loro corso. Tenuto conto dell'età e dell'elenco di titoli di studio, pubblicazioni e incarichi ricevuti e dell anzianità di servizio non superiore ai 22 anni si può dire con certezza che ha lavorato molto poco. I dipendenti comuni certe cose le possono fare col cazzo... Mastroberti insegna.
Seguirò l'evoluzione della vicenda .
Rispondi

Da: Andromeda99 06/04/2022 13:41:10
La notizia è su tutti i giornali e il fango schizza in abbondanza su tutti e le colpe di qualcuno ricadono su persone inermi che hanno necessità di lavorare vivendo di un misero stipendio devastato sempre più dall'inflazione. Ancora adesso l'elemosina del contratto non è ancora arrivata. Paese di merda.
Rispondi

Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 1139, 1140, 1141, 1142, 1143, 1144, 1145, 1146, 1147, 1148, 1149, ..., 1612, 1613, 1614, 1615, 1616, 1617 - Successiva >>


Aggiungi la tua risposta alla discussione!

Il tuo nome

Testo della risposta

Aggiungi risposta
 
Avvisami per e-mail quando qualcuno scrive altri messaggi
  (funzionalità disponibile solo per gli utenti registrati)