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Quanti di voi sono avvocati ma hanno lasciato per un concorso pubblico?
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Da: laureato al norde | 1 - 26/03/2018 12:11:07 |
laurea al sud è il passaporto per la disoccupazione!!!! Tutti escono con 110 e lode , master , dottorati ,abilitati , aspiranti magistrati e notai !!! Poi vengono al nord e e non sanno una mazza , parlano solo in dialetto stretto non conoscendo bene l'italiano, alcuni molto arroganti. Una piccolissima parte è meritevole e vince i concorsi , gli altri sono da buttare!!!! Soluzione : chiudere tutte le facoltà da Roma in giù ! | |
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Da: Barka | 26/03/2018 12:40:31 |
Io chiuderei anche quelle da Roma in su. Andiamo all'estero! | |
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Da: Lotopozsum | 26/03/2018 13:46:04 |
Ma perché dite fesserie e dipingete un quadro a tinte così fosche? Ci sono realtà italiane in cui gli avvocati di 35-40 anni non navigano dell'oro, ma se la passano benino. Io conosco avvocati di quell'età che in città come Firenze e Torino fatturano sui 25000 euro netti all'anno (quindi spese, tasse e contributi esclusi). Non sarà uno stipendio da dirigente o da magistrato ma è uno stipendio comunque accettabile. | |
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Da: eccellenza notarizia | 26/03/2018 16:07:43 |
Quelli che fatturano 25000 euro netti al mese miei pari | |
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Da: ........................ | 26/03/2018 16:17:04 |
- Messaggio eliminato - | |
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Da: nel forum dsga | 26/03/2018 17:07:50 |
ci sono gli avvocati che ci stanno a provà ... ahahahaha | |
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Da: fine degli schiavetti di studio??? | 26/03/2018 19:44:01 |
Avvocati sans papier, la proposta di legge Da questo assunto si muove la proposta di legge da parte della Consulta delle professioni della Cgil (unitamente all'Associazione nazionale forense e alla Mobilitazione generale degli avvocati) per abrogare l'incompatibilità tra qualsiasi attività di lavoro subordinato, anche se con orario limitato, e la professione di avvocato. La pdl punta alla modifica dell'art. 19 della legge n. 247/2012 in materia di incompatibilità dell'esercizio della professione forense e avrebbe anche la forza di razionalizzare «le modalità organizzative della professione forense, ponendo fine alla costrizione, che grava su chiunque voglia svolgere la professione, di dover aprire una microimpresa spesso costosa e inefficiente» Incompatibilità tra professione forense e lavoro dipendente (parasubordinato) Il fine ultimo sarebbe «portare tanti lavoratori nella sfera della contrattazione collettiva, inserendo la loro professione nel contratto nazionale che già esiste e garantisce ottimi livelli di tutela dei diritti e delle retribuzioni a moltissimi lavoratori impiegati in studi professionali». Perché non vi sia incompatibilità è necessario che sussistano delle condizioni: intanto un congruo termine di durata e disciplinato il recesso; un equo compenso; gli oneri previdenziali posti a carico del committente; e infine la possibilità di poter avere clientela propria usufruendo delle strutture dello studio ospitante. | |
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Da: laureato al norde | 1 - 26/03/2018 23:22:08 |
laurea al sud è il passaporto per la disoccupazione!!!! Tutti escono con 110 e lode , master , dottorati ,abilitati , aspiranti magistrati e notai !!! Poi vengono al nord e e non sanno una mazza , parlano solo in dialetto stretto non conoscendo bene l'italiano, alcuni molto arroganti. Una piccolissima parte è meritevole e vince i concorsi , gli altri sono da buttare!!!! Soluzione : chiudere tutte le facoltà da Roma in giù ! | |
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Da: X laureato al norde | 1 - 27/03/2018 00:38:41 |
Ma quante stronzate che hai scritto!Come se le facoltà da Roma in su fossero meglio!Ma vai a quel paese!! | |
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Da: x laureato al nord2 | 1 1 - 27/03/2018 04:08:44 |
Però devi obbiettivamente ammettere che i laureifici nei settori umanistici, con giurisprudenza in testa, si riscontrano esclusivamente nel meridione. Le giovani aspiranti matricole sono informate. Infatti i flussi migratori per conseguire una buona laurea vanno dal sud verso il nord. Sempre si sente dire di calabresi o campani, come pugliesi, che si trasferiscono a Roma o a Milano per conseguire una laurea in giurisprudenza alla Luiss o alla Bocconi. Ma di flusso inverso, cioè di milanesi o romani che scendono giù per conseguire una laurea in giurisprudenza nei laureifici del meridione, non se ne sente parlare. | |
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Da: ConteMascetti | 1 - 27/03/2018 09:43:53 |
Molti del sud vanno a studiare al nord (non tutti, solo chi se lo può permettere), perché alcune università del nord sono migliori, sia a livello di docenti che di servizi per lo studente (non a caso hai citato due università private che fanno storia a sé nel panorama universitario italiano). Ma tutto ciò cosa c'entra con la preparazione degli studenti? Io mi sono laureato al sud e non ho nulla da invidiare ad un qualsiasi collega laureatosi in una università del nord. Purtroppo la verità è che ormai al sud siamo penalizzati da un sistema socio economico arretrato e da una classe politica nel migliore dei casi incapace, nel peggiore, anche corrotta. | |
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Da: pressione fiscale non male non male | 27/03/2018 09:53:29 |
Per la categoria degli avvocati ad esempio come riportato dal Sole24Ore, Il volume d'affari medio dichiarato ai fini Iva, invece, è di 58.435 euro, contro gli 85.418 del 2007 per 70mila avvocati invece il volume d'affare medio ai fini IVA è di 8mila euro. Nel 2017 il reddito medio Irpef rivalutato ammontava a 38.437 euro per gli iscritti alla Cassa. Sempre nel 2007 il reddito medio ammontava invece a 57.942 euro. Nel dettaglio è stato poi rilevato che nelle zone dove il numero degli autonomi iscritti all'albo professionale è più alto, specialmente nel Sud Italia, ci sono più pratiche sebbene i compensi sono più bassi. C'è più concorrenza e ciò fa scattare la corsa al ribasso dei compensi. I redditi di una volta sono un miraggio e i più penalizzati sono i giovani e chi è titolare di un proprio studio. Gli under 30, ad esempio dichiarano di incassare circa 10mila euro l'anno. Sempre per la categoria degli avvocati e dei commercialisti c'è differenza tra Nord e Sud. L'autonomo al nord dichiara 55mila euro, al centro dichiara 41.500, al sud dichiara 22mila euro . Il loro stipendio non è quindi più ricco come quello di una volta, a differenza dei paesi europei. In Francia si guada indipendentemente dall'età in media 33mila euro. In Spagna, la retribuzione annua media è di circa 30mila euro. Oltreoceano negli Usa la retribuzione ammonta a 92.700 mila dollari l'anno. Quante tasse devono pagare i lavoratori autonomi? A differenza di quanto si pensi non è il lavoratore dipendente a dover pagar più tasse, ma il lavoratore autonomo. L'associazione degli artigiani e delle piccole imprese di Mestre (Cgia) esaminandole dichiarazioni dei redditi del 2016, ha sentenziato che a versare più Irpef (imposta sulle persone fisiche) sono proprio gli avvocati, i commercialisti gli architetti ecc. Ecco un po' di cifre per capirci: 4.700 euro di Irpef all'anno a fronte dei 4.000 euro cui sono onerati i lavoratori dipendenti. I pensionati sono invece i meno tartassati dovendo pagare circa 2.900 euro di Irpef. Gli autonomi, sono circa 4.660.000 lavoratori, pari all'11,4 % del totale dei contribuenti Irpef. Al fisco versano quasi 22,5 miliardi di euro, ovvero il 14,5 % del totale Irpef. I pensionati ed i lavoratori dipendenti [VIDEO] ammontano ad oltre 35.650.000 e subiscono un prelievo di circa 127 miliardi di euro all'anno (pari all'81,9 % del totale Irpef). Non è vero quindi che le tasse in questo Paese vengono pagate di più da coloro che subiscono il prelievo alla fonte. Urge quindi da parte del nuovo governo un intervento che miri ad alleggerire la pressione fiscale su tutti i liberi professionisti. | |
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Da: X laureato al norde | 1 - 27/03/2018 10:55:28 |
Condivido ciò che scritto @ConteMascetti!Per il resto ci tengo a precisare che sono intervenuto nella discussione perché mi hanno infastidito alcune cose che ha scritto l'utente laureato al norde, e cioè "tutti escono con 110 e lode,master,dottorati..." "gli altri sono da buttare" "chiudere tutte le facoltà da Roma in giù"! Ma dove vivi??????Forse i 110 li regalano alla Luiss o alla Bocconi (dove è compreso nelle tasse)di cui una è a Roma e l'altra a Milano!Quindi di cosa stiamo parlando!!!!!!Vieni alla Federico II ...vediamo se li prendi i 30...se non ti fai il mazzo a tarallo,il 30 non lo vedi neanche per il binocolo! Buona giornata! | |
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Da: ........................... | 27/03/2018 11:17:46 |
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Da: ................................. | 27/03/2018 15:04:51 |
- Messaggio eliminato - | |
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Da: Eccellenza netturbizia | 27/03/2018 15:08:19 |
solo i migliori possono pulire le strade e spazzare per terra..... ricordatelo....gli altri studino giurisprudenza per diventare dottori di sta minchia..... ricordatelo....solo i migliori. | |
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Da: fine concorsi purtroppo | 27/03/2018 15:16:02 |
per voi rimane solo l'agricoltura e l'edilizia | |
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Da: laureifici per zappatori | 1 - 27/03/2018 16:29:28 |
Cantone: "In Campania sono troppe 6 facoltà di Giurisprudenza" Il presidente Anac punta il dito anche contro gli atenei telematici. I presidi di Federico II, Vanvitelli, Suor Orsola: "Non è vero" Il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, lancia un nuovo guanto di sfida contro il mondo accademico italiano. «Alcune università andrebbero forse proprio chiuse. C'è uno iato enorme tra quelle del Sud e del Nord, amplificato ancora di più dalla logica di dare i contributi a chi lavora meglio e rendere così zavorre alcune università ». E se la prende, in particolare, con i dipartimenti di Giurisprudenza della Campania: «Se in una regione come la mia ci sono sei facoltà di Giurisprudenza, c'è qualcosa che non quadra». E continua: «E non prendo nemmeno in considerazione il tema delle università telematiche su cui andrebbe fatta una riflessione che porterebbe a mettere in discussione un tabù, e lo dico come provocazione, quello del valore legale del titolo di studio». E a Giurisprudenza si iscrive circa il 15 per cento della popolazione universitaria: alla Vanvitelli sono oltre 2.800 gli iscritti a Giurisprudenza, alla Federico II sono 10 mila, 1.600 alla Parthenope, tanto per fornire qualche dato. «Numeri ridimensionati negli ultimi anni - spiega Lucio De Giovanni, preside di Giurisprudenza alla Federico II - perché con il crollo dei concorsi nella pubblica amministrazione sono diminuiti gli sbocchi occupazionali. Ma il problema non può essere ridotto alla quantità di dipartimenti, semmai bisogna valutarne la qualità . E lascio ad altri il compito». | |
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Da: ....................... | 27/03/2018 17:22:14 |
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Da: ........................ | 27/03/2018 17:36:04 |
- Messaggio eliminato - | |
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Da: solo i migliori ...... | 27/03/2018 18:44:50 |
possono zappare la terra.... | |
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Da: Bartolodasassoferrato | 28/03/2018 01:11:37 |
La verità è che con la riforma Berlinguer sono affluite all'esame di avvocato torme di semi-analfabeti, che hanno superato esami che un tempo erano dei signor esami (almeno nelle facoltà più serie) trasformati in esamini da Bignami, crediti formativi e prof ....addomesticati. Ciliegina sulla torta, hanno anche poi ridotto gli anni di pratica obbligatoria. Risultato: un quarto degli iscritti all'albo a reddito zero, gli albi strapieni di somari che si arrabattano, legali anche validi che stanno cancellandosi o lo hanno ahimè, già fatto. | |
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Da: nababbo | 28/03/2018 06:49:46 |
Se sono effettivamente validi giuristi, che hanno a cuore lo studio e l'approfondimento, facciano i notai che 30.000 euro al mese nessuno glieli toglie. | |
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Da: laureato al norde | 1 - 28/03/2018 10:38:28 |
laurea al sud è il passaporto per la disoccupazione!!!! Tutti escono con 110 e lode , master , dottorati ,abilitati , aspiranti magistrati e notai !!! Poi vengono al nord e e non sanno una mazza , parlano solo in dialetto stretto non conoscendo bene l'italiano, alcuni molto arroganti. Una piccolissima parte è meritevole e vince i concorsi , gli altri sono da buttare!!!! Soluzione : chiudere tutte le facoltà da Roma in giù ! | |
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Da: fine concorsi purtroppo | 28/03/2018 11:34:18 |
per voi rimane solo l'agricoltura e l'edilizia | |
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Da: ...e direi anche.. | 28/03/2018 13:04:57 |
...la pastorizia. | |
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Da: laureato fallito | 28/03/2018 13:24:26 |
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Da: Eccellenza casearia | 28/03/2018 13:43:53 |
solo i migliori possono fare le caciotte che vengono esportate in tutto il mondo....ricordatelo.....gli altri si prendano quella cagata di laurea..... solo i migliori ricordatelo......ricordatelo | |
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Da: ........... | 28/03/2018 15:59:40 |
solo i migliori.... ricordatelo | |
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Da: x laureato fallito | 28/03/2018 16:07:17 |
purtroppo i concorsi innanzitutto si devono vincere; in secondo luogo, si rischia di finire a lavorare per anni, se non per tutta la vita, in qualche posto sperduto del Nord o del Sud o delle Isole, il che può andare bene se fai il dirigente o il magistrato con relativo stipendio, ma non il funzionario o l'assistente. A questo punto allora è forse meglio, sebbene si rischi di guadagnare poco, fare l'avvocato possibilmente a casa propria o in un posto più raggiungibile. | |
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