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Quanti di voi sono avvocati ma hanno lasciato per un concorso pubblico?
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Da: xper12/08/2017 14:04:35
Dimenticavo di dire, e questa sì che è una questione politica-etico- culturale, che ad affossare ancor di più l'avvocatura hanno contribuito le scelte politiche dell'ultimo decennio, che considerano un problema il numero dei processi e non invece il numero degli avvocati.
Abolizione tariffe minime, introduzione di mediazione obbligatoria e negoziazione assistita, aumento contributo unificato, marche da bollo e spese di notifica, diminuiscono il numero di processi, che fanno diminuire all'interno dell'avvocatura coloro che sfruttano gli schiavetti di studio e fanno  aumentare di numero quest'ultimi.
In little italy unico vantaggio è iscriverti e laurearti quasi gratis in un'università pubblica, o senza studiare in un'università telematica, ma poi o prendi le valige per l'estero o ti fai mantenere dai genitori se rimani in little italy.
Rispondi

Da: ....................12/08/2017 14:08:34
università telematiche, tasto dolente...
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Da: xperò12/08/2017 14:49:43
Università pubbliche fucina di futuri disoccupati.
Rispondi

Da: .............12/08/2017 18:22:33
soldi e tempo perso..
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Da: spoterdes12/08/2017 18:46:45
mettici pure la salute......
Rispondi

Da: xpero12/08/2017 22:24:13
La salute che si compromette quando dopo tanta fatica e tempo hai un titolo di studio che è carta straccia.
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Da: più avvocati che tifosi della nazionale13/08/2017 08:20:46
Italia popolazione 60.655.551  == 5,1 avvocati ogni mille abitanti,
Germania 80.636.124 =2,00 avv ogni 1000 abitanti = 40% Di Italia
Francia 64.938.715  == 0,92 avv ogni 1000 ab= 16% di Italia
Polonia 38,563,573 == 0,94 avv ogni 1000 ab= 18% di Italia
Portogallo 10,264,797 ==2,84 avv ogni 1000 ab= 60% Di Italia
Romania  1,23 avv ogni 1000 ab = 26% Di Italia=
Grecia 10,892,931 = 2 avv ogni 1000 abitanti= 40% di Italia
Belgio 11,443,830 = 1,5 ogni 1000 abitanti= 28% di Italia
Paesi Passi 17,032,845= 1 ogni 1000 abitanti= 20% DI Italia
Norvegia  5,330,800= 2,6 ogni 1000 abitanti= 52% di Italia
Bulgaria 7,045,258 = 1,7 ogni 1000 abitanti= 33% Di Italia
Repubblica Ceca 10,555,130 = 0,8 ogni 1000 abit = 15% Di Italia
Danimarca 5,711,836 = 1,02= 20% di avvocati presenti in Italia
Austria 8,592,400 = 0,6= 12% di avvocati presenti in Italia
Svezia 9,920,624 = 0,5 = un 10% di avvocati italici
Croazia 4,209,815= 0,9= 18% di avvocati  italici
Irlanda 4,749,153 = 0,4= 8% di avvocati presenti in Italia
Slovenia =2,071,252=  0,7 = 12% di avvocati presenti in italia
Islanda 334,303= 3,1= 60% di avvocati presenti italia
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Da: XDn    31/07/2017 09.33.41
notai                    reddito medio 217.800 euro
farmacisti              reddito medio 116.000 euro
medici                  reddito medio   65.000 euro
dottori commercialisti reddito medio 58.600 euro
odontoiatri            reddito medio   50.400 euro
ragioneri commercialisti  e consulenti lavoro    49.000 euro
eccellenze avvocatichie reddito medio 38.000 euro
Rispondi

Da: pi avvocati che badanti13/08/2017 14:34:25
In Italia per ogni magistrato ci sono 27 legali, in Francia 7, nel Regno Unito 3.
Al primo posto della classifica per maggior numero di avvocati si piazza la Spagna con 253.190 avvocati, seguita dall'Italia con 246.786;
al terzo posto il Regno Unito con 188.263.

Segue la Germania con 163.690.
Staccate la Francia con 60.223 avvocati
e la Polonia            con 36.582.
A seguire Portogallo (29.240),
Romania                  (23.784),
Grecia                    (21.439),
Belgio                     (18.174),
Paesi Passi              (17.486),
Norvegia                 (14.081),
Bulgaria                  (12.629),
Repubblica Ceca     (12.015),
Danimarca                (5.989),
Austria                    (5.940),
Svezia                      (5.618),
Croazia                     (4.483),
Irlanda                     (2.243),
Slovenia                     (1.611)
e Islanda                    (1.057).
Rispondi

Da: Andiam andiam 13/08/2017 15:57:06
Andiamo in islanda allora.....:DD
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Da: andat andat13/08/2017 17:09:34
Sciat tutt affanculllll!!!!!!!!!!!!
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Da: islandesa13/08/2017 18:31:18
Che fatica trovare una  parrucchiera.
Tutte tarchette si chiamano studi legali.
Cosa essere?
Rispondi

Da: cervello in fuga14/08/2017 00:05:41
E oggi, a guardarsi indietro, la sua scelta di vita Giovanna la sostiene senza incertezze. "Il prezzo della sicurezza economica è alto, si lasciano indietro tante cose, gli affetti, le abitudini, i luoghi cari. Ma non sorprende che tanti italiani decidano di andare via, giovani e meno giovani: da un lato l'Italia sponsorizza lauree e dottorati di cui non sa cosa farsi, e dall'altro, finiti gli studi, cosa c'è? Una situazione economica e politica stagnante, un costo del lavoro esagerato e la conseguente paura delle aziende di investire".

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/08/07/ingegnere-a-londra-avrei-voluto-restare-in-italia-ma-ho-vissuto-solo-il-girotondo-di-contratti-a-termine/3779216/
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Da: Pitstopped 14/08/2017 11:06:13
Il problema non è solo degli avvocati, ma di tutte le categorie. In italia manca il lavoro, a prescindere da ciò che si fa......Perché abbiamo avuto la peggiore politica negli ultimi 20 anni gente avrebbe dovuto fare altro, invece si sono candidati in politica.
Rispondi

Da: laurea in legge carta igienica14/08/2017 13:53:52
Il problema degli avvocati, come numero in rapporto alla popolazione e al sistema economico, è un vero e proprio record mondiale ed europeo, in negativo però.
Notai, farmacisti e medici se la passano molto ma molto meglio rispetto agli avvocati.
Gli ingegneri e le altre figure tecniche possono spendere la loro professionilità universitaria all'estero.
Ma gli avvocati non possono fuggire all'estero perchè il diritto italiano è diverso da quello inglese o francese o tedesco.
Rispondi

Da: .................17/08/2017 06:34:44
Solo i migliori possono fare gli avvocati.
Gli altri si dedichino ai concorsini  per laureati falliti.
Rispondi

Da: esubero eccellenze forate17/08/2017 13:22:28
http://www.studiocataldi.it/articoli/24261-avvocati-redditi-sempre-piu-bassi-e-allarme.asp

Il quotidiano Veneto lancia l'allarme: tanti, troppi professionisti forensi in molti casi sottopagati "perchè l'offerta supera di gran lunga la domanda". Difficoltà tali da aver fatto registrare ritardi nel pagamento, nei tempi previsti, delle quote di iscrizione all'albo, con il rischio della sospensione.

Il problema è che al boom di avvocati non è seguita una contestuale crescita della domanda di servizi che, invece, è rimasta invariata o addirittura è diminuita stante la concentrazione di grandi gruppi bancari o commerciali e della circostanza, sottolineata da Francesco Rossi, presidente dell'Orine di Padova, che i clienti si rivolgono sempre di più alle agenzie infortunistiche, ai commercialisti, ai notai. Persino i geometri hanno rosicchiato spazi di mercato.

Un calo dovuto anche all'elevato numero dei legali italiani che sono 269 ogni 100mila abitanti, una cifra superata in Europa solo dalla Spagna (277). In Germania, invece, gli avvocati ogni 100mila abitanti sono 191, in Francia invece 84
Secondo dati del Cresme e dell'Ordine di Torino, relativi al 2014, tra gli iscritti all'ordine il tasso di disoccupazione è del 30%, il reddito di ingresso non raggiunge sempre gli 800 euro e dopo cinque anni di professione gli emolumenti si aggirano sui 1.500 euro.
Rispondi

Da: OdoacreGianl17/08/2017 21:46:28
Eh, il punto é propio quello: sono troppi, troppi, troppi!
É un pò un problemma!
Rispondi

Da: fj34 17/08/2017 22:14:37
stipendio b1 enti locali?
Rispondi

Da: xpero17/08/2017 23:51:41
L'offerta supera di molto assai troppo la domanda.
Rispondi

Da: carenza ingegneri18/08/2017 08:24:52
Se la ricerca di un lavoro per molti non è semplici, in alcuni casi la ricerca di lavoratori può essere altrettanto difficile. Lo sa bene Francesco Celante, titolare e fondatore della Rotas Group Srl di Treviso che, per cercare ingegneri, periti e stampatori, ha tappezzato uno di viali della città di cartelli cartacei per segnalare la ricerca di lavoratori. A raccontare la vicenda è La Tribuna di Treviso. «Cerchiamo i nostri addetti in tutto il mondo e con tutti i mezzi disponibili», ha spiegato il titolare, «il nostro è un grande campus, diamo ai nuovi arrivati il tempo di ambientarsi, certo non è facile trovare certe posizioni perché il mercato del lavoro è molto cambiato. Sia per le aziende, che per chi cerca lavoro».
Rispondi

Da: esubero eccellenze avvocaticchie18/08/2017 11:48:29
http://www.secoloditalia.it/2017/03/davigo-dito-nellocchio-degli-avvocati-troppi-va-ridotto-numero/


Davigo, dito nell'occhio degli avvocati: sono troppi, va ridotto il numero
Una cosa che si può dire di Davigo, presidente dell'Associazione Nazionale magistrati, è che non te le manda a dire. E che si va cercando i nemici senza troppi complimenti. Ora, per l'ennesima volta, se la prende con gli avvocati, attaccati a testa bassa dall'ex-magistrato di Mani Pulite. Che chiede di ridurne il numero: «un terzo degli avvocati dell'Unione Europea sono italiani, ne traggano loro le conclusioni prima che lo faccia l'Unione Europea», dice Davigo spiazzando l'avvocatura. E aprendo un nuovo fronte di polemiche.

L'attacco arriva  a Torino, nel corso di un'iniziativa promossa da "Autonomia e Indipendenza" è tornato a ribadire la necessità di introdurre il numero chiuso a Giurisprudenza.

«In Italia gli avvocati sono 250 mila contro i 50 mila della Francia e i 25 mila del Giappone - ha ricordato - è necessario mettere il numero chiuso a Giurisprudenza, ci vorranno cinquant'anni ma almeno sarebbe un inizio, perché altrimenti non sarà possibile risolvere la domanda di giustizia che in Italia è patologica. Non si riduce il numero dei processi se non si riduce il numero degli avvocati».

Rispondi

Da: Val bakuenjin  18/08/2017 22:43:16
Quoto valeav
Rispondi

Da: ubriacatura avvoccatizzia19/08/2017 09:31:44
http://www.lanuovasardegna.it/regione/2017/08/17/news/ubriaca-al-posto-di-blocco-chiama-l-avvocato-via-la-patente-a-entrambi-1.15742249

La donna viene invitata a scendere dall'auto e, alcoltest a parte, non sembra proprio molto ferma sulle gambe. Con pazienza e comprensione gli uomini della pattuglia le chiedono di chiamare qualcuno. Un familiare o un amico per recuperare l'auto e accompagnarla a casa, perché lei non potrà guidare. E anche per un bel po'. Infatti, nel frattempo è già a verbale il ritiro della patente. Ma alla donna questo non va giù. Anzi, infastidita, dice ai carabinieri: «Chiamo il mio avvocato». «Faccia pure», le rispondono i militari. La chiamata, a dire il vero, si rivela piuttosto laboriosa perché nel comporre i numeri sul telefonino la donna ha qualche inciampo. Ma alla fine riesce nell'impresa.

Trascorre ancora qualche decina di minuti, siamo intorno alle 4 del mattino, quando improvvisamente la donna vede il suo avvocato che parcheggia l'auto a circa 200 di metri dal posto di blocco. «Finalmente - dice rassicurata dalla vista del suo legale - ma non capisco perché ha lasciato la sua auto così distante». Maresciallo e appuntato si guardano, neanche una parola. Il legale arriva da una festa con amici a cui la donna l'ha strappato, e ad accoglierlo c'è l'etilometro che gli porge uno dei due carabinieri. Lui protesta: «Scusate, sono arrivato a piedi, che bisogno c'è di fare l'alcoltest». Il motivo glielo spiega, sempre con tanta pazienza, il maresciallo: «Avvocato, lei è arrivato in macchina, quella laggiù». Dall'etilometro escono risultati sconfortanti, quasi il triplo del consentito. Altro verbale e un'altra patente prende il volo. Ora la cliente e il suo legale sono tutti e due a piedi.
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Da: laurea in legge carta igienica19/08/2017 12:31:01
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-08-16/-statistica-chimica-lauree-che-danno-lavoro-9-studenti-10-131340.shtml?rlabs=1

Il paradosso: solo 4 studenti su 100 scelgono le lauree che danno più lavoro
Nel dettaglio, secondo dati Miur, si parla di un totale di 1.087 matricole a statistica, 2.810 a matematica, 3.842 a fisica e 4.175 a chimica. Un totale di 11.914 studenti, il 4,2% sui 283mila neoiscritti dell'anno accademico 2016-2017. Il paradosso è che si parla di uno zoccolo di discipline che registra tassi di occupazione vicini al 100% già dopo il triennio. Secondo dati Almalaurea, il solo segmento dei corsi scientifici "sforna" una quota di occupati del 93% a cinque anni dal titolo dal primo livello, sopra anche agli standard di ingegneria (92%) e dell'area medico-sanitaria (90,2%). La marcia in più si conferma nelle retribuzioni conseguite allo step successivo, la laurea magistrale.
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Da: daccrile19/08/2017 14:26:37
Molti giurisprudelli si nascondono dalla vergogna di dire che non fanno una mazza...disoccupano!!!!
Rispondi

Da: Pintopanto 19/08/2017 15:45:13
È molto più onoroso essere laureati in giurisprudenza, che lavorare grazie alla raccomandazione di mammina.
E molti vincono concorsi con le proprie forze e non grazie all'amico dell'amico.
Con la raccomandazione siamo tutti bravi....ehehehe
Rispondi

Da: laurea in legge carta igienica19/08/2017 17:00:05
Nel 2009, in uno studio sulla «lunghezza della transizione scuola-lavoro», Eurostat aveva provato a quantificare il periodo medio di attesa tra fine degli studi e primo impiego. I fanalini di coda? Grecia, Cipro e Italia: tutti e tre con un tempo medio di assunzione sopra i 10 mesi, contro la media Ue di 6,5 mesi. Nel 2016 l'agenzia ha pubblicato una classifica simile, stilata però sul tasso di occupazione di diplomati e laureati. E in fondo alla classifica compaiono ancora Grecia, Cipro e soprattutto Italia: tasso di occupazione dei laureati più qualificati del 61,3%, contro una media europea dell'82,8%.
Uno dei paradossi che incombe sul mercato del lavoro italiano è quello dei cosiddetti profili over-skilled: la difficoltà di inserire risorse con competenze troppo specialistiche o teoriche rispetto alle esigenze delle imprese. Con il rischio di creare una "corsa al ribasso" dove le qualifiche diventano più un handicap che un valore aggiunto in fase di assunzione. Un freno che si aggiunge a quelli già noti, dalla zavorra del costo del lavoro (con cuneo fiscale al 49%) alle rigidità burocratiche che rendono sempre più ostico il ricambio generazionale. A svantaggio, appunto, dei giovani.

Un ultimo handicap è quello della "altra faccia" del mismatch: anche tra i profili più qualificati, c'è una carenza di figure focalizzate sui settori con più offerta da parte delle aziende. Un report di Gidp, gruppo intersettoriale direttori del personale, ha evidenziato che il 40,5% delle imprese ha trovato difficoltà nel reclutare ingegneri, in particolare gestionali (37,5%). «Insomma, non bastano le qualifiche: dipenda anche dal tipo di qualifiche - spiega Paolo Citterio, presidente Gidp - Se ti laurei in certi ambiti, puoi ricevere offerte anche prima di laurearti».

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Da: Gino caldarrosta19/08/2017 18:07:57
Bene ma non benissimo
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Da: laurea in legge carta igienica20/08/2017 09:39:57
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/11/04/piercamillo-davigo-le-spiego-quali-sono-i-mali-dellavvocatura-e-della-giustizia/3165267/

La prima cosa da fare per far funzionare meglio la giustizia in Italia? Il numero chiuso nelle facoltà di Giurisprudenza. Serve una massiccia depenalizzazione, ma bisogna disincentivare chi fa girare a vuoto la macchina della giustizia. Se dimezzassimo il numero dei processi, si dimezzerebbe anche l'onorario degli avvocati: la politica non è riuscita ad avere ragione della lobby dei tassisti, figuriamoci con gli avvocati. Un terzo degli avvocati dell'Unione Europea sono italiani e oggi il 92% dei laureati in giurisprudenza, visto che la pubblica amministrazione non assume da venti anni e che nelle aziende private ci sono sempre meno sbocchi per i giuristi, diventano avvocati. Gli esseri umani agiscono in base alle loro convenienze e in Italia rispettare la legge non conviene. È vero che all'estero si rispettano di più le regole perché le persone sono più educate. Ma forse lo sono perché sono state educate a forza di sberle".
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Da: carenza ingegneri20/08/2017 14:22:30
Nel Regno Unito, una ricerca condotta da EngineeringUK ha riscontrato che entro il 2025 si renderanno necessari altri 1,8 milioni di ingegneri e personale tecnico qualificato. Inoltre, attualmente si sta registrando una carenza di 20.000 laureati in ingegneria all'anno.
Non va meglio in Italia: continua a crescere la domanda di ingegneri da parte delle imprese italiane. Emerge dalle elaborazioni effettuate dal Centro Studi CNI sui dati del Sistema Informativo Excelsior. Nel primo trimestre del 2017 il fabbisogno di ingegneri espresso dai principali comparti industriali e del terziario è pari a 3.900 unità, in aumento del 22% rispetto all'ultimo trimestre del 2016. Si conferma, pertanto, un trend espansivo della domanda di laureati in ingegneria iniziato già alla fine del 2016. Tra le professioni scientifiche ad alta specializzazione, la domanda di ingegneri è di poco inferiore a quella degli specialisti in scienze matematiche, informatiche, fisiche e naturali. Negli Stati Uniti, inoltre, da qui al 2025 si dovranno occupare circa 3,5 milioni di posti di lavoro nella produzione (sebbene si preveda che 2 milioni continueranno ad essere mancanti).

È riconosciuto che non ci sono persone sufficienti, in possesso delle giuste competenze, per il mondo odierno centrato sulla tecnologia. Questo non è un problema isolato che riguarda unicamente il settore automotive. Alcuni produttori, infatti, faranno fatica a trovare operai specializzati in grado di utilizzare la tecnologia di produzione avanzata che sta dietro all'IoT, alla robotica, alla stampa 3D e alla realtà virtuale/aumentata.

Perché ci troviamo in questa situazione? Ci sono alcuni motivi. I tecnici qualificati abbandonano frequentemente la loro specializzazione, spesso per quello che essi considerano come carriere più redditizie in settori quali quello finanziario. Coloro che invece rimangono fedeli al loro campo di competenza, possono scegliere di lavorare al di fuori dell'industria automobilistica.
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