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Preparazione al concorso referendario TAR
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Da: molu | 21/08/2012 15:46:38 |
nessuno studia per corte conti? | |
Da: ... | 21/08/2012 19:47:44 |
x dixt... Effettivamente nel 1942 al potere c'erano i liberali. E l'art. 1322 è appunto una norma a tutela della volontà individuale. Complimenti per l'accuratezza dell'analisi... | |
Da: dixit | 21/08/2012 20:57:52 |
Non c'erano i liberali, pare di no, ma nonostante questo l'impianto della disciplina relativa all'autonomia negoziale viene, peraltro anche autorevolemente, riportato alla cultura liberale. Del resto il Regime, per quanto notoriamente occhiuto, era in quel tempo più occupato a spezzare le reni all'Albania, alla Grecia, al Montenegro, all'Unione Sovietica, agli Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada e Australia. Questo compito lo assorbiva assai e quindi non ha granché potuto buttare l'occhio sulla compilazione del CC da parte dei legulei ministeriali. I quali a loro volta, sempre secondo quando ancora riportano autorevoli fonti e commentatori, videro prevalere nel loro seno gli istinti e la cultura liberale malgrado il formale omaggio al Regime in questione. Può anche darsi che non sia così, ma se così non fosse l'art. 1322 non avrebbe probabilmente assunto questo tenore: "le parti possono liberamente determinare il contenuto del contratto nei limiti imposti dalla legge é [e dalle norme corporative- inciso quindi abrogato]", bensì quest'altro : "le parti determineranno il contenuto del contratto con vigore littorio e in osservanza dell norme coroprative tutte". Quindi lo si sarebbe dovuto rriformulare ex novo e non soltanto purgare dell'appendice ormai pendula di cui sopra. Ad avvenuto cambio di regime. Grazie per i complimenti. Complimenti anche a te per il garbo e l'acutezza dei tuoi rilievi. | |
Da: dixit | 21/08/2012 21:17:12 |
Tuttavia... questo lo trovi un po' ovunque con comodo e senza neanche sfogliare polverosi tomi: "Le vicende relative all'elaborazione del codice civile del 1942 sono state ricostruite solo in anni recenti. Grazie soprattutto agli archivi di F. Vassalli e di Asquini, è stato possibile rintracciare i nomi dei giuristi che, pur non avendo preso parte alla redazione delle singole norme, furono chiamati a esprimere pareri spesso recepiti nella formulazione finale (ad esempio Piero Calamandrei). È stata fatta anche chiarezza su alcuni aspetti finora rimasti oscuri, come i ripetuti tentativi di fascistizzare il codice, in gran parte andati a vuoto". Cordialità | |
Da: alla mitica leandra | 22/08/2012 18:32:40 |
scusa leandra, che tu sappia le correzioni le hanno già iniziate? | |
Da: VERCINGETORIGE | 23/08/2012 11:26:05 |
IO VORREI STUDIARE PER CDC. QUALCUNO PUO' CONSIGLIARMI UN TESTO DI CONTABILITA' PUBBLICA? GRAZIE | |
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Da: Un passante Reputazione utente: +166 | 23/08/2012 12:31:08 |
Gentile Vercingetorige, a seconda del tempo, la voglia e le tue conoscenze precedenti potresti forse usare, fermo restando che ci sono anche altri ottimi testi, o Contabilità pubblica ed economica e scienza delle finanze della Simone del 2012, o il Compendio di contabilità di stato di Monorchio e Mottura, V edizione, casa editrice Cacucci, 2011, o Contabilità di stato, Pelino Santoro, 2012. L'ideale, ovviamente, sarebbero tutti e tre, ma si sa, l'ottimo è nemico del bene... Ti ricordo inoltre che esistono ottimi testi n materia scritti dai consiglieri Orefice e Raeli. Buono studio, in bocca al lupo e Saluti Un passante, (che non è stato travolto da un'auto, come spiritosamente malignava qualcuno in un messaggio precedente, ma semplicemente cerca di scrivere solo se e quando ha qualcosa da dire, e passa il tempo a cercare di vincere il suo complesso di procrastinazione, senza per altro minimamente riuscirci...) P.S. per quelli troppo pigri per cercare su google cosa sia, si tratta semplicemente della paura di non riuscire a fare qualcosa che sia per te enormemente importante. Tale è la paura che ci si crea un alibi preventivo al proprio fallimento, nel mio caso non studiando. In questo modo quando si fallirà si potrà dire agli altri e, soprattutto, a se stessi, che è successo non perchè non si è all'altezza, ma perchè non ci si è preparati adeguatamente e si è procrastinato il momento di iniziare a studiare fino a che non fosse abbondantemente troppo tardi ... E in questo modo la faccia è salva - e il concorso fottuto - ma tanto sarebbe andata male lo stesso, è questa la triste verità che non si vuole affrontare... Per la cronaca, l'effetto è quello edipico predittivo, o della c.d. "profezia autoavverante" (se non avessero detto al padre di edipo che il filgio lo avrebbe ucciso, Edipo non lo avrebbe ucciso... Se prevedo che non passerò mai un esame, non studierò, e se non studio non lo passo davvero...). Bene, dopo questa triste riflessione torno ad inventare altri modi per sprecare il tempo che mi resta... Col cavolo che studio ! P.P.S. Per perdere altro tempo ho fatto io una ricerchetta in materia. Vi posto qua un paio di articoli interessanti in materia, così almeno voi non avete scuse per perdere tempo... ;-) :-) :-) :-) http://www.nienteansia.it/articoli-di-psicologia/atri-argomenti/procrastinare-la-perduta-arte-dellattesa-2/254/ http://stopprocrastinazione.bloog.it/procrastinazione-universitaria-e-disorientamento-personale-2.html | |
Da: Una Passante | 23/08/2012 13:14:04 |
Caro Passante, leggo silenziosamente da settimane disparate e disperate discussioni giuridiche e non.....ma sinceramente nessuno mi delizia quanto te...scrivi molto bene e indubbiamente lo sai, noto una certa sicurezza nei propri mezzi tipica di un magistrato.. | |
Da: Fragile | 23/08/2012 16:32:44 |
Hai ragione un passante potrebbe essere un magistrato di quelli che ha superato al primo colpo con raccomandazione dell'antimafia | |
Da: lulu'' | 23/08/2012 16:43:11 |
Ciao "PAssante" ma vieni a dare CDC ? Ti ho conosciuto al TAR e sarebbe un peccato non vederti di nuovo...A meno che non abbia valide ragioni...che ti auguro..... Ciao | |
Da: abc | 23/08/2012 16:52:38 |
Visto quanto precede, proporrei che un titolo sul quale riflettere potrebbe essere questo: 'Autonomia negoziale e tutela del consumatore con riguardo all'attività della PA'. Per chi volesse fornire qualche spunto, si potrebbero individuare alcune linee guida e quindi formulare una sorta di traccia riepilogativa (anche in modo da evitare che chi già avesse qualche idea in proposito la svolga in proprio col rischio di gravarsi troppo e vedersi, probabilmente, ascrivere tentazioni di egemonia. Si riuscisse invece a farla a più mani potrebbe essere più utile e stimolante). Saluti PS Giusto perché non è inutile collocare in una corretta prospettiva storica esperienze ed istituti anche al fine di meglio coglierne le linee di evoluzione, a maggior ragione quando l'ordinamento si muove in più direzioni non sempre tra loro coerenti… Per quanto riguarda il codice civile non è tanto questione di data d'entrata in vigore, quanto piuttosto di aver presente i riferimenti culturali (nonché ideologici) che ne hanno determinato e condizionato la stesura; in particolare rispetto agli istituti di carattere patrimoniale ritenuti più significativi (proprietà , successioni, contratti). Da questo punto di vista l'impronta liberale è netta, anche considerato che il codice ha subito inevitabilmente l'influsso del BGB e del codice Napoleon (concordano gli storici sul punto; maggiori riferimenti in Lezioni di storia delle codificazioni e delle costituzioni, Giappichelli, 2008, a cura di M. Ascheri). Va da sé che la parte relativa ai contratti si applica anche alla PA con gli opportuni adattamenti; ed è per questo che non pare inutile chiedersi in che misura un' espressione di autonomia (art. 1322 c. c.) ora comunemente ricondotta ai principi di libertà (art. 3 Cost.), possa riportarsi all'attività paritetica della PA, la quale attività , essendo funzionalizzata, è soggetta ad un limite intrinseco derivante dalla natura (pubblica) del contraente (la stessa PA). (Mi rendo conto che l'argomento proposto è un po' più greve del genere socialtweet, ma considerato il titolo del forum inviterei gli interessati ad intervenire; ed i disinteressati ad essere clementi quanto a frizzi e lazzi assortiti. Mi è grata infine l'occasione per porgere a mia volta i saluti a Un Passante: ragazzo mio, anche tu hai del talento: quindi al remo…) | |
Da: Una passante x abc.. | 23/08/2012 17:16:55 |
Che vuol dire"ragazzo mio anche tu hai del talento" che tu pensi di averne ?! A mio sommesso parere no... non basta postare inutili digressioni estrapolate da prefazioni di manuali... credimi per convincere la platea | |
Da: abc | 23/08/2012 17:52:33 |
tranquillo, io sono consapevole dei miei limiti, dicevo tu come altri qui, per il talento, ma lo penso davvero, la materia è piena di asperità ma è di conforto trovare un posto dove ci sono delle buone opinioni. Io faccio quello che posso ma non estrapolo, alcune cose le ricordo, altre meno. Me ne occupo abbastanza, della materia, come posso e riesco, anche con un circolo di amici e referenti appassionati di studi storici. Tutto qui. Per il resto non ambisco a convincere nessuno. Cordialità | |
Da: alla mitica leandra | 23/08/2012 18:32:22 |
leandra, smettila per un attimo di cuocerti al sole e per favore dicci se le correzioni sono già iniziate o devono ancora iniziare. thank you! | |
Da: abc | 23/08/2012 23:48:27 |
Sono stato più sopra interpretato in senso non conforme alle mie reali intenzioni quanto al termine 'anche' che, riferito al talento, era ad esempio rivolto a Jupiter, che mi è capitato più spesso di leggere con particolare attenzione ed interesse, nonché ad altri ed altre che pure ho letto più spesso con analogo interesse ed i cui nomi, meno evocativi del primo, ora mi sfuggono. Me ne scuso. Non me lo estendevo, l'anche, nonostante così si sia ritenuto, non foss'altro perché non partecipo a questo concorso né rientra tra i miei propositi farlo, dal momento che mi occupo di altro. E se ho scritto una boutade a proposito del talento, prima, nemmeno è stato per pretendere di compilare chissà quali graduatorie di merito tra chi ne ha e chi ne avrebbe meno, o affatto. Ma piuttosto perché in qualche misura mi considero tributario, per alcuni aspetti, di un giurista del passato, insigne processualista, S. Satta, il quale parlava del suo proprio 'talento' per la disciplina che ha insegnato e lo faceva senza arroganza: auspicando che averlo impiegato, quel medesimo talento, nello studio del processo, e dunque del giudizio, valesse a rendere meno severo su di lui il giudizio nel 'giorno del giudizio' (che è anche il titolo di un bel libro che ha scritto). Sosteneva inoltre che il giudizio sarebbe un'attività sovraumana o quasi. E che gli uomini, quelli deputati a renderlo in terra, dovrebbero esercitarlo con la saggezza e l'equilibrio dato da questa consapevolezza, poiché per giudicare il talento soltanto non basta, non è sufficiente. 'Abyssus abyssum invocat' è scritto nei Salmi; il talento da solo non mette al riparo dall'errore. Potrebbe anche valere, come guida, per coloro che aspirano a giudicare. Il talento però è come una pianta. Si coltiva e si può migliorare. Anche se talvolta può essere faticoso. Ed il diritto come terreno è spesso arido e impervio. Anche da qui la possibilità dell'errore. Per quanto mi riguarda piuttosto che rendere giudizi terreni o aspirare a farlo, provo talvolta ad ottenerne di favorevoli. E qualora non accada insisto (impugno quelli sfavorevoli). E comunque, in fondo, non può destare eccessiva meraviglia se impiegando il proprio tempo in questo genere di attività , qualcosa o più di qualcosa si ricordi; forse talvolta anche di meno consueto e corrente, senza dover tuttavia per ciò stesso necessariamente procedere a botte di copia e incolla; o saccheggiando chissà quali testi per riportare e riversare qualcosa che possa suscitare meraviglia; o produrre consenso. Anche perché in questi casi è più facile e prevedibile innescare dissensi, come accade, direi umanamente, da parte di chi si potrebbe indispettire ritenendo si tratti di un'esibizione vana e gratuita di conoscenze. O di chi comunque propende per affermare primogeniture e primazie; anche di carattere territoriale. Ci sono altri modi e migliori per ottenere il consenso. Il diritto, con quello che gli ruota intorno, è lotta: ritualizzata quanto ti pare ma lotta. Spesso scontro feroce d'interessi anche piccoli. Quando poi gl'interessi sono maggiori la lotta è ancora più feroce. (Prova ad impugnare delle disposizioni in materia urbanistica ed ambientale, che vedi. Il resto è di contorno. Belle comunque le pagine di Orestano sulla ritualizzazione della lotta e la nascita del processo nell'antica Roma. Formative. Si ricordano con interesse a distanza di tempo. Come pure quelle di Cordero sull'ordalia. Istruttive anche oggi). Gratuita, per la verità , lo è o lo sarebbe, nel caso, dal momento, che contrariamente a quanto accade in altre circostanze e contesti, non si paga; né tanto meno si è pagati per farlo fosse, eventualmente, anche oggetto d'insegnamento in qualche sede per chi ne scrive. Vana, ancora, potrebbe esserlo perché forse poco utile. Ma esibizione no; perché in ogni caso comporta impegni argomentativi non compensati dai vantaggi, scarsi o assenti. A chi prosegue gli studi auguro i migliori esiti, in particolare a chi avesse più incertezze e meno tempo a disposizione per scioglierle. | |
Da: juppiter | 24/08/2012 00:30:46 |
Ti ringrazio per la considerazione ma, credimi, non ho talento per il diritto, mi riconosco solo uno studio costante e critico. In ogni caso, mi lusinga che tu possa pensarlo. | |
Da: abc | 24/08/2012 01:23:39 |
no juppiter (con 2 pp, azz !), checché possano taluni sostenere, ho qualche esperienza al riguardo ed avrei pure fatto studi pesanti, per così dire; e magari me ne occupo didatticamente -ma sorvoliamo. Uno studio costante e critico come tu dici, ti permette intanto di avere lucidità , visione d'insieme e spunti interessanti. Continua a coltivarlo in questo modo, lo studio, e coglierai buoni frutti, vedrai. Per quanto mi riguarda non credo che frequenterò ancora questo forum, perché il cazzeggio fine a sé stesso francamente m'interessa meno; mentre cercare di dare qualche apporto, peraltro senza particolari ritorni o interessi diretti che non siano un civile colloquio sull'oggetto specifico , finisce a queste condizioni per essere inutilmente impegnativo, almeno per me. Buona comunque la traccia di sentenza che hai messo più sopra (mi pare sia stato tu), per un paio di sfumature non mi persuade del tutto ma è solida. Interessante anche il resto. :-)) | |
Da: abc | 24/08/2012 13:39:24 |
juppiter, ho indicato il tuo nome in maniera inesatta più sopra e, credo, pure qualche altra volta. Si è trattato di un lapsus. Sorry. Confermo il resto. | |
Da: solare 33 | 24/08/2012 13:48:09 |
..Buone vacanze a Leandra e' la cosa migliore da fare... brava.. ci sentiamo appena rientri. | |
Da: x abc | 24/08/2012 16:17:38 |
Quand'è che la smetti di corteggiare Juppiter?!? Capisco che la sua smisurata cultura giuridica e la sua socratica saggezza lo rendono terribilmente affascinante. Ma ormai lui è promesso a me! Mollalo! | |
Da: non sono d''accordo | 25/08/2012 01:35:47 |
continuo ad usare questo nick soltanto per continuità (anche se non sempre risulta appropriato). Per abc: ringrazio abc sia per gli auguri che mi aveva rivolto qualche pagina addietro, sia per gli interessantissimi spunti scritti in questa pagina (244). Condivido tutto. Soltanto studiando tutte le branche del diritto (per favore le branchie no....... non riesco a respirare...... sono un pesce fuor d'acqua) più o meno contemporaneamente, si riesce ad avere una visione di insieme e ci si rende conto che il diritto, anche se articolato in varie discipline, è un unico, un tutto tondo. Il percorso per avere una visione di insieme completa è lungo, perchè bisogna assimilare, approfondire, aggiornarsi continuamente. Per i soliti del forum che sanno solo criticare: bisogna comprendere e si capisce anche attraverso l'ascolto delle opinioni altrui, anche quando non ne condividiamo i contenuti. Il diritto è lotta, tuttavia chi aspira a diventare magistrato dovrebbe essere al di fuori della lotta, perchè super partes. Pertanto sono ancora una volta fuori luogo gli attacchi di critica diretta e senza alcuna motivazione, a chi esprime le proprie opinioni, perchè provengono da chi afferma essere aspirante referendario. Per un (simpaticissimo) Passante: anche a me piace procrastinare, soprattutto nel lavoro (sono avvocato) di solito mi trascino fino all'ultimo giorno prima di mettere giù la comparsa conclusionale o l'atto di turno, dopo avere pensato e rimeditato su cosa scrivere ed a volte mi capita di dovere lavorare anche di notte; in genere così viene meglio, si rende di più: credo che sia l'adrenalina che si sprigiona quando sai di avere i minuti contati. Purtroppo, però, un tale metodo non può funzionare per questo concorso. Dal bando alle prove scritte abbiamo avuto un anno e mezzo per studiare; anche io ho avuto mille problemi (o mille scuse) per rimandare al giorno successivo quello che avrei potuto studiare prima; poi le prove scritte sono arrivate come la vigilia di natale quando devi fare ancora tutti i regali; il concorso è stato fatto ed ora non resta che aspettare. Non ti scoraggiare, non è detta l'ultima parola, d'altra parte conta anche l'esperienza e le conoscenze stratificate nel tempo. D'altronde, considerato che non ce l'ha prescritto il dottore di fare il concorso, non possiamo neanche studiare controvoglia!! | |
Da: Un passante Reputazione utente: +166 | 25/08/2012 21:00:03 |
Caro "Non sono d'accordo" (ma quand'è che tu e tanti altri vi decidete a farvi un nick fisso ? Se avete paura dello spam fatevi una mail dedicata, e risolvete... ci vogliono 5 minuti e si toglie spazio ai cretini...), ti ringrazio per le tue gentili parole. Leggendo le belle discussioni seguite alla prova ho capito di non avere speranze per stavolta, ma so che, a cominciare dall'imminente Corte dei conti per cui sto NON studiando con particolare intensità , avrò tante altre occasioni per farmi ribocciare che certamente non mi farò sfuggire... Sì, ho centomila scuse per non studiare, io come tutti, ma il problema è la mia testa. Vedrò se ce la faccio a cambiarmela, se così non fosse pazienza, hai ragione tu, non si può studiare contro voglia e, parafrasando una celebre frase, "me ne farò una ragione"... In bocca al lupo per il tuo lavoro e i tuoi concorsi e Saluti Un passante che le cose piacevoli come rispondere ad un gentile messaggio non le procrastina mai... | |
Da: Sails | 25/08/2012 21:37:09 |
..n.b. io ho un nick fisso è non ho mai ricevuto spam... per cdc indiscrezioni sulle date? il 31 prossimo dovrebbe uscire la comunicazione in gazzetta | |
Da: Fragile | 26/08/2012 00:33:44 |
Scusate l'0ra, avete scritto nella sentenza che la nullita' Dell atto di convocazione del consiglio poteva al piu' essere motivo di illegittimita' visto che le nullita' in diritto amministrativo sono ipotesi tassative? | |
Da: leandra | 26/08/2012 09:11:42 |
certo. | |
Da: leandra | 26/08/2012 09:13:49 |
sono ancora in vacanza con la testa . non ho notizie sulle correzioni : non ho chiamato nessuno e i corsi sono chiusi . appena avro' notizie le posto. buono studio a tutti . | |
Da: non sono d''accordo | 26/08/2012 15:58:36 |
Carissimo Un passante, grazie, per la cortese e celere risposta. Hai ragione quanto al nick; in questo caso mi frena la pigrizia, vedrò di risolvere al più presto, ma dovrò cambiare nick, perchè è antipatico. Accettare i propri limiti significa già farsene una ragione; per quanto mi riguarda, al contrario di Te, penso di aver svolto correttamente solo la sentenza, perchè sui temi sono stata molto stringata (ho quasi paura di scrivere troppo e poi avevo già una vescica sul dito medio, solo per aver scritto otto facciate circa a tema). Pazienza era la prima volta. Alla Cdc non partecipo e non ho fatto domanda, non avendo, da bando, i requisiti e, comunque, non mi piace. Sul punto che non possiamo studiare contro voglia aggiungo, per specificare il mio pensiero, che arrivati ad una certa età, con un lavoro avviato alle spalle, studiare per cambiare lavoro dovrebbe essere piacevole; in altre parole, poichè nessuno ci costringe a farlo (se non forse l'ambizione o l'aspirazione di fare qualcosa che riteniamo confacente alla nostra personalità) o lo facciamo volentieri o, altrimenti, non se parla proprio. Si tratta, infatti, di sacrificare vacanze, domeniche e feste comandate, per cui è veramente un grosso impegno; vedremo se ne sarà valsa la pena; in ogni caso come ho già scritto, occorre perseverare: non ci si può arrendere e lasciare perdere al primo risultato negativo, ma occorre continuare a lavorare, cercando di migliorare quanto già fatto (è un lavoro di lima, di dettaglio). Se hai deciso di chiamarti Un passante, non deve essere soltanto perchè sei uno che si fa sentire nel forum una tantum o casualmente, passando di lì, ma anche perchè sei una persona determinata "a passare" tutti gli esami e le prove che affronti. In bocca al lupo! | |
Da: un trombante x non sono d''accordo | 26/08/2012 17:10:28 |
Caro non sono d'accordo se il passante ha deciso di chiamarsi così perchè intenzionato a passare io ho deciso di chiamarmi un trombante perchè intenzionato a trombare una grossa gnocca stasera..poi ti saprò dire | |
Da: Fragile | 26/08/2012 18:20:21 |
Le andrà sei in gamba | |
Da: Fragile | 26/08/2012 18:21:07 |
Scusa volevo scrivere Leandra | |
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