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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: Agente 003 23/08/2017 06:54:53
Ho controllato le scadenze degli incarichi  su internet dove sono pubblicate. Non ci sono scadenze al 30/9 anzi la maggior parte scade nel 2018. Se volevano cambiare i vertici in quelle regioni dovevano farlo subito.
Però un mega giro di poltrone lo vedrei molto bene come segnale.

Da: erPeccurino23/08/2017 08:49:25

- Messaggio eliminato -

Da: cantautoro23/08/2017 08:52:29

- Messaggio eliminato -

Da: per i servi della gleba 23/08/2017 09:37:39
Concordo ancora con l'analisi di Carneade, il conflitto non è generazionale ma è sostanziale,  sfruttamento massimo, responsabilità crescenti e assenza di adeguare coperture e retribuzioni. Gli scandali della Liguria e del Veneto hanno tolto l'ultimo velo al carattere e pisodico della corruzione, di caso ce ne sono altri recenti in altre regioni. La tecnica è quella dell'oblio ma non si può ignorare se a rubare sono i dirigenti strapagati, oltre la rotazione di chi non è stato i  grado di vigilare andrebbero annullate le nomine fatte da questi signori evidentemente viziate. È vero che in molti casi i capi soprattutto quelli da due soldi si limitano a controllare quello che fanno i colleghi senza dare nessun valore aggiunto e senza lavorare pratiche.

Da: ORPO__UNICUM23/08/2017 10:08:27
Dove sono pubblicate...purtroppo non dappertutto. Ci sono stati giri di valzer ed interim a iosa non pubblicati. Alcune regioni più omertose di altre.
Quanto deliberato dall'ultimo comitato avrà efficacia credo al 1 di settembre.
Messe Aldo è dato in partenza, la Bandettini resisterà chi lo sa? Il 28 si riuniscono i sindacati e l'Aran. Ovvio che sono voci a bar, ma esperienza insegna che non c'è nulla di meglio di un bel giro di valzer: promoveatur ut...etc
Che poi il manager non sia un tecnico è la cagata più grande, gi le norme sono incasinate, che a si fida?


Da: Yomar Prabesh Akakamangiarh23/08/2017 11:24:00

- Messaggio eliminato -

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Da: per i servi della gleba 23/08/2017 11:36:38
La pubblicazione non è un optional è un obbligo di legge. In alcuni casi pubblicano in altri no, non si capisce.

Da: per i servi della gleba 23/08/2017 12:17:05
News dell'ultim'ora ..Orlandi fatta fuori fonte La Verità di oggi

Da: The public manager 23/08/2017 12:41:22
Il management piu' che una tecnica e' un'arte.

Da: ORPO__UNICUM23/08/2017 12:55:18
Per fare cappelle ne fanno, ma non assomigliano a quella di Michelangiolo

Da: grano23/08/2017 12:58:24
E' proprio vero!! Se siamo nella merda è grazie a questi soggetti

Mercoledì ore 12:53
23 Agosto 2017  Cerca    Abbonamenti    Login   News apri menu Il giornale

ItaliaOggi Numero 197  pag. 6 del 23/08/2017 | Indietro
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Mentre viene rigettato, con grave imbarazzo, da coloro che ne avevano fatto la loro bandiera
Il comunismo resta solo cattolico
Questa utopia si incontra in chiese, conventi e patronati
di Gianfranco Morra

Nella nostra Prima repubblica avevamo il più numeroso partito comunista del mondo occidentale. Ma come era possibile? Eravamo un paese ultracattolico e poi Pio XII non aveva scomunicato i comunisti? Certo, un partito Cattolico Comunista già esisteva dal 1942, col suo giornale clandestino «Pugno chiuso». Esso crebbe negli anni della Resistenza. Il comunismo scomunicato, diranno poi Ossicini e Rodano, La Pira, De Rosa e Balbo, è quello «ateo», ma un comunismo «religioso» altro non sarebbe che puro cattolicesimo. Basterà attendere che si liberi del marxismo. Forse che i primi cristiani non erano comunisti?

Idee che maturarono nella Dc di sinistra, soprattutto per opera di Dossetti, pel quale due soltanto erano le tendenze politiche progressive e complementari: cattolici e comunisti, diversi non nelle finalità, ma nei mezzi per raggiungerle. Il dualismo tra Usa e Urss mantenne l'Italia nel blocco occidentale, ma, morto Stalin, a partire dagli anni Sessanta, grazie alle «aperture» di papa Giovanni XXIII e del Concilio Vaticano II, le tendenze di sinistra ebbero la prevalenza nella Dc, non sempre nei governi, ma sempre nella linea politica, ormai dettata dai miti della sinistra.

Trionfava la linea del «compromesso storico» tra Moro e Berlinguer. Il Pci appoggiò indirettamente solo un governo di Andreotti, ma famiglia e scuola, lavoro e informazione, magistratura e associazionismo erano ormai succubi della sinistra cattocomunista. Solo la caduta del comunismo europeo e i processi di Tangentopoli fecero sparire i due principali protagonisti: il Pci cambiò nome e mise in soffitta Marx, la Dc fu costretta a chiudere la bottega. Tutto il sinistrismo cattolico prima si alleò con il partito «democratico», poi vi entrò direttamente.

La crisi economica del 2007, l'invasione dei migranti, il terrorismo islamico spostarono l'epicentro della politica verso il centro-destra. L'elettorato europeo rifiutava ormai le utopie non solo comuniste, ma anche socialiste. E dovunque nascevano partiti che proponevano il recupero della nazione, mentre si opponevano al predominio dell'Europa e della sua moneta. Dunque il comunismo, in Europa, è ormai solo un ricordo?

Da noi non è così. Un comunismo di sostanza è ancora presente nei gruppuscoli della sinistra radicale, circa una dozzina, alcuni dei quali hanno ancora nel titolo la parola «comunista». Diverso il Pd. Esso continua ad essere comunista nella organizzazione e nella gestione, dove il centralismo leaderistico è ancora la linea prevalente. La stessa «rottamazione», anche se vuole gettare via il vecchio gramscismo, rimane tuttavia centralista. Per quanto riguarda il contenuto politico, non v'è dubbio che la gestione Renzi è riuscita a liberarsi di non pochi residui leninisti, del tipo D'Alema e Bersani. Purtroppo il Pd soffre per un non insignificante abbandono degli iscritti e anche dell'elettorato. Ma certo è in atto una trasformazione del corredo ideologico verso una sintesi di socialismo democratico e radicalismo antropologico, col pericolo di farlo divenire un partito radicale di massa.

Di marxismo se ne vede davvero poco. Non così nella componente cattolica. Dove per non poche ragioni ne stanno riemergendo elementi. Nella Chiesa le simpatie per il comunismo erano state frenate da due papi moderati e conservatori come Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Essendo papi culturalmente preparati conoscevano bene le differenze tra comunismo e cattolicesimo. E ancor più il pericolo di un loro compromesso.

Tutti gli studiosi hanno mostrato che il comunismo è una «eresia cristiana» (Maritain), che predica la «fine del mondo» (Eliade) e il «paradiso in terra» (Bloch), esso costituisce, dopo ebraismo, cristianesimo e islamismo, la quarta «religione biblica» (Toynbee). Ora per qualunque religione, se dimentica la salvezza dell'uomo nell'aldilà e punta tutto sulla giustizia sociale nell'aldiquà, il comunismo può divenire un annuncio sostitutivo di salvezza.

Inevitabile che eserciti ancora una suggestione su preti, suore e filantropi. Per trovare nostalgie comuniste dobbiamo recarci nei conventi e nelle parrocchie, nelle chiese e nei patronati. Basterebbe pensare al tema dei migranti. Alcuni politici postcomunisti hanno capito bene la gravità dell'invasione: Renzi ha detto: «meglio assisterli a casa loro» (ora purtroppo per motivi di alleanza elettorale, riscopre lo Ius soli); e Minniti è stato il primo ministro del Pd a fare, purtroppo così tardi, qualcosa per frenarla.

Ma un altro ministro, il postdemocristiano Delrio, autentico cattolico integralista («giunto a 9 figli ho detto basta»), si è subito opposto: «Non possiamo venir meno agli obblighi umanitari». È la tesi del papa attuale, che continua, col suo invadente temporalismo populista, a chiederci di ospitare tutti i migranti, anzi di portarceli a casa con le nostre navi. E che proprio il giorno dopo la strage terroristica di Barcellona ha rivolto un invito pressante ai governanti: «Occorre assicurare a tutti i migranti un ingresso sicuro e proteggere i corridoi umanitari. È un dovere dar loro non solo lo Ius soli, ma anche lo Ius culturae».

Ma sappiamo che la sua cultura riprende, attraverso la teologia delle liberazione, proprio vecchi slogan comunisti: il danaro è peccato, i ricchi corrotti, il mercato egoismo, i poveri buoni, i deboli onesti, l'Europa colpevole. Sembra buonismo, ma forse è solo clericalismo aggiornato. Ma almeno sappiamo dove cercare i residui della peggiore utopia del secolo scorso.

© Riproduzione riservata

Da: DonMatteo23/08/2017 13:50:06

- Messaggio eliminato -

Da: ANNUNGIO RICECCO LAVORRO SONO STRACOMUTINARIO SERI23/08/2017 13:51:43

- Messaggio eliminato -

Da: Zx 23/08/2017 14:01:38
Sono entrato in ae tre anni fa. Sapete che vi dico. In attesa di maturare l'anzianità di cinque anni per partecipare al prossimo concorso della sna, sto preparando il concorso per prefettura. Sicuramente non perderò tempo a fare concorsi interni da dirigenti in ae

Da: X zx23/08/2017 14:22:35
e dove studi? a casa o in ufficio?

Da: Per Zz 23/08/2017 14:23:02
Ottima idea

Da: Zx 23/08/2017 14:30:53
@X zx
Ovviamente studio a casa. In ufficio si lavora...

Da: per i servi della gleba 23/08/2017 15:26:50
I concorsi interni da dirigente non esistono, i concorsi sono aperti a tutti e sono difficile. Se ce la fai a vincere in prefettura buon per te, sennò i nvecchierai alle entrate alienandoti come il 99 per cento dei dipendenti che vivono in funzione della timbratura d'uscita.
Bel modo di essere manager! Ormai questa gente non la sopporta più nessuno.

Da: Zx 23/08/2017 15:40:33
@per i servi della gleba
Intendevo i concorsi da dirigenti come quello annullato e quello in essere. È ovvio che, pur essendo aperti a tutti, sarà un modo mascherato per sanare la posizione degli ex incaricati, ora pos e pot... inutile perdere tempo a fare questi concorsi e meglio puntare a posizioni più elevate altrove, avendo da poco superato i trenta anni

Da: per i servi della gleba 23/08/2017 15:47:05
Intendo il concorso per esami della scuola superiore della pa ora scuola nazionale. In questo forum quelli annullati non vengono chiamati concorsi ma sanatorie e finora tutti i tentativi anche di stabilizzazione non hanno avuto alcun successo.  Quindi concorso qui sta per esami niente altro.

Da: Zx 23/08/2017 16:02:06
@per i servi della gleba
Ora ho capito. Comunque attualmente il concorso per la sna richiede il dottorato per gli esterni pa e la specialistica più cinque anni anzianità per gli interni pa. Non avendo il dottorato devo aspettare i cinque anni

Da: per i servi della gleba 23/08/2017 16:51:58
Ti consiglio vivamente di impegnarti per la prefettura  . Qui si già come finirà.

Da: ma quale sna? 23/08/2017 17:00:50
sna non fa un concorso da anni...

Da: per i servi della gleba 23/08/2017 17:36:19
Lo sna non ha mai fatto concorsi da quando è nato, l'ultimo è quello della sspa. La riforma Madia prevede il concorso unico per tutti i dirigenti pa ma è stata stoppata da una sentenza della Corte cost di una questione di parere delle regioni in materia di personale, non mi addentro anche se può tornare utile vedersela. Questo potrebbe comportare il vecchio modulo dei concorsi per settori della pa , in caso contrario bisognerà aspettare il bando unico ma a quel punto AE non esisterà più.

Da: Zx 23/08/2017 18:16:38
@per i servi della gleba
Ovviamente intendevo il corso concorso della sspa. So bene che la delega della riforma Madia per la dirigenza è scaduta senza essere stata esercitata. Quindi vale la vecchia disciplina del corso concorso sna. Per il concorso unico bisogna modificare la normativa...

Da: per i servi della gleba 23/08/2017 18:53:29
Si vede che studi.

Da: Zx 23/08/2017 19:10:59
@ per i servi della gleba
Cosa studio? Mi sembra normale attualità... in verità oltre al concorso per prefettura sto cercando di prepararmi per gli scritti previsti per settembre di un ulteriore concorso di livello dirigenziale...

Da: Capra capreeee 23/08/2017 19:19:51
Zx.. La vedi l'immensità del cazzo che ce ne frega cosa stai preparando? Studia se vuoi studiare ma non venire a dirlo qui che mi sai di fanfarone

Da: x zx23/08/2017 20:17:37
Studiati sto cazzo, che presto ti entrerà dritto nel culo, senza vaselina!!!!!!!!! Se te becco in ufficio a studia' te apro come un melone!!!!!

Da: x la zzzxxxyyy23/08/2017 20:31:58
Ci manca pure che un pivellino come te vinca un concorso da dirigente...... ma mi facci il piacere........ trmon!!!!!!!!

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