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Concorso DIRIGENTI SCOLASTICI 2017
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Da: Non credete08/09/2015 13:54:12
@ non credete
Non capisco cosa vuoi dire

Da: Ziggystardust09/09/2015 08:04:06
Scusate, due domande in vista dello studio titanico:
1.e' ipotizzabile un prova preselettiva a test?
2.quali sarebbero secondo voi le parti dello sterminato programma fa studiare per i test?
Grazie a tutti per la disponibilita' e la competenza.

Da: qualcuno09/09/2015 08:43:34
tempo fa  suggerì  di allenarsi su alcuni testi elaborati  o simili  a quelli del  SNA 
si potrebbe riavere  tale suggerimento  grazie

Da: qualcuno09/09/2015 09:30:20
scusate  della SNA

Da: Perdente 09/09/2015 10:06:10
@ qualcuno

Rispondo brevemente ai tuoi due quesiti.
1) Si tratterà sicuramente di una batteria di test, quasi certamente a risposta multipla. Il tempo sarà molto limitato; non è  prevista, a quanto si dice, alcuna pubblicazione anticipata delle risposte (come avvenne nel 2011).
2) TUTTE le parti dello sterminato programma dovrebbero essere potenzialmente oggetto di quesiti.

A margine, un consiglio: questa volta non sarà molto utile dedicare molto tempo alle simulazioni dei test, se non per prendere confidenza con il tipo di prova. Le domande possibili sono infinite ed è impensabile utilizzare un metodo mnemonico senza la preventiva pubblicazione delle batterie. Consiglio di privilegiare uno studio "tradizionale" simile a quello finalizzato alla preparazione delle prove scritte/orali. Più argomenti si conoscono, più aumentano le possibilità di individuare la risposta giusta. Prevedo che per superare la fase preselettiva occorrerà rispondere in modo corretto ad almeno il 90% dei quesiti.
In bocca al lupo per lo studio.

Da: Dunque.......09/09/2015 11:02:35
No, Perdente, credo che sia sufficiente meno del 90% per superare i quesiti: resta però una prova difficile, dove occorrono anche conoscenze che agli scritti tradizionali servono poco (esempi: storia della scuola, dettagli vari, ecc.). Le domande saranno meno cervellotiche dei quesiti (qui devono prepararne pochi e non migliaia e migliaia), però, ripeto, sarà una prova difficile.

Chi è che sta iniziando nuovamente a studiare??

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Da: Dunque.......09/09/2015 11:04:27
Scusate, intendevo scrivere: "Le domande saranno meno cervellotiche dei quesiti -pubblicati in anticipo- del test del precedente concorso (ora devono prepararne pochi e non migliaia e migliaia)".

Da: @paolo7409/09/2015 11:21:52

Da: Quore in pax09/09/2015 11:24:24
Studiare? Ma siete folli? Per far cosa?
Quanta voglia di perder tempo...
Voglio vivere così. Grazie

Da: @Quore in pax09/09/2015 13:05:07
Sono assolutamente d'accordo con te, ma è anche vero che altri possano pensarla diversamente, non credi? Io non investirei un'ora di studio in questa cosa perché ho altri pensieri e priorità, ma c'è anche gente che non avendo altri impegni possa.

Da: Mariposa.09/09/2015 14:37:02
Io, con mille impegni, mi dedico anche allo studio per la preparazione di questo concorso e non penso di perdere il mio prezioso tempo perché tutto ciò che sto studiando serve anche nella quotidianità del nostro lavoro di docenti....e sono perfettamente consapevole che si tratti di un' ardua impresa e che non è detto che diventerò Ds. Ma anche oggi in Collegio docenti ho fatto due interventi che sono serviti anche per delucidare il neo Ds del concorso 2011 che, forse, non aveva ancora chiare alcune cosette.....

Da: Sapete che09/09/2015 14:55:25
Delucidare il neo DS ?
Scusami cosa intendi?

Da: @ perdente09/09/2015 15:40:45
hai sbagliato  post  nel rispondere

Sto studiando dal lontano 2008...  concorso dirigenti tecnici passata preselettiva  - ancora contenzioso in corso

concorso D.S. 2011   punteggio 79

sono vicaria da 15 anni ...

nn voglio esercitarmi  o memorizzare i quiz  piuttosto volevo  conoscere  su quali argomenti   o come venivano impostati
Comunque da una ricerca  effettuata  è venuto  fuori anche il Formez

Da: marisella 09/09/2015 18:53:25
A Mariposa,
mi piace il tuo commento. Io non ho superato il precedente concorso ma le conoscenze acquisite nello studio matto e disperatissimo mi hanno consentito di poter parlare nei collegi docenti (e non solo) con cognizione di causa e non come fanno taluni, senza arte ne parte.

Da: A marisella09/09/2015 19:08:08
se riprovi migliora l'ortografia.

Da: marisella 09/09/2015 19:11:36
Scritto in fretta...e controlla pure la tua.

Da: Forza che ce la possiamo fare.09/09/2015 20:06:05
Abbiamo ancora venti giorni per raccogliere le firme e diffondere il messaggio referendario: chiedo a tutti coloro che si oppongono a quelle decisioni del governo - mai passate da n programma elettorale, se non forse in alcuni casi di quelli della destra - di firmare, presso i banchetti diffusi in tutta Italia, per consentire ai cittadini di poter scegliere e di tornare a votare. Anche per esprimere un parere contrario, s'intende, perché i referendum, non smetteremo mai di dirlo, sono di tutti"

Ad affermarlo Pippo Civati sul proprio blog, e rilancio la raccolta di firme la cui deadline è tra venti giorni.

150mila firme sono, secondo Civati, un buon risultato, dato che l'iniziativa non ha avuto risonanza mediatica.

Questa settimana il movimento organizzerà nuovamente mille punti riraccolta firme, da venerdì a domenica nelle principali città italiane.

Da: @Marisella e Mariposa09/09/2015 20:09:48
Certo è importante studiare per avere la possibilità di esibirsi in Collegio dei Docenti o dare delle dritte a dei ds ancora incompetenti, devo ammettere che è una grande soddisfazione personale, peccato che il vostro stipendio sia da fame, mentre quello dei ds alquanto più pingue, ma se vogliamo è solo una questione di dettagli, giusto? Aprite gli occhi: col cavolo che con il prossimo concorso vi diano il posto, se proprio lo volete cominciate a bussare alle porte che contano.

Da: Perdente 09/09/2015 21:22:38
@ qualcuno

Ti chiedo scusa; hai ragione. Il mio post, in realtà, era indirizzato a "Ziggystardust".
Anch'io sono stato vicario per una decina d'anni. Ora sono fuori da tutto (per mia scelta). Al concorso Ds del 2006 non superai la preselezione per titoli e lasciai perdere (per scoprire anni dopo che con un ricorso moltissimi erano rientrati e risultati vincitori). Nel concorso 2011 ho passato alla grande la preselezione ma uno dei miei elaborati non ha raggiunto quota 21/30.

Da: @perdente09/09/2015 21:35:37
Più che perdente direi proprio sfigato

Da: Corbellerie09/09/2015 21:39:23
Io non riesco a provare una grande soddisfazione quando anche a me capita di fare interventi più puntuale del mio DS su certi argomenti, né ne provo molto ogni qualvolta mi capita di fornire utili indicazioni di legge o di strategia per risolvere problemi.
Diciamo che mi limito a stare in pare con la mia coscienza che mi impone di far bene il mio dovere, ma in quanto a soddisfazione, non posso proprio provarne, tutt'al più provo un certo senso di fastidio nel dover constatare che il merito in Italia consiste in qualcosa di diverso da quello che il senso comune intende.

Da: @ perdente09/09/2015 22:56:34
credo che sceglierò  come nick name  qualcuno  bello vero?
come te anche io nel 2006  o nel 2004  nn superai la preselettiva per pochi punti  Quanti - con un ricorso  sono d. s.
Lasciamo perdere...
Mi sto allenando con dei quiz  ministeriali ,  non va molto bene ma  lo ritengo necessario per chiarire cavilli e note
ciao

Da: Oca selvaggia lasciva09/09/2015 23:14:43
Io avrò le domande prima, come nel 2011 ed è inutile che facciate ricorsi e denunce, perché come Campania dimostra vi abbiamo fregato alla grande...

Da: Debora senza la h10/09/2015 00:01:13
Oca selvaggia: hai le domande prima, ci hai fregato ... e non sei ancora diventato D.S. ??? ahahahahah :-P

Da: @Oca selvaggia lasciva10/09/2015 00:28:51
No, perché nell'altro ha partecipato mia sorella, Latroya, ora io che non avevo ancora i titoli e che mi devo sistemare perbene.

Da: ahahahahah10/09/2015 07:21:30
Deprimente ma è così.

Da: Scusate, ma10/09/2015 12:29:11
è stato bandito il nuovo concorso?

Da: No10/09/2015 13:15:02
NO.

Da: @ma10/09/2015 16:58:43
http://www.aetnanet.org/scuola-news-24878811.html

Da: Interessante10/09/2015 17:05:41
Più vedo all'opera i nuovi presidi, più mi rendo conto che le persone si adattano alla perfezione al loro nuovo ruolo. Sembra che la riforma della figura dirigenziale sia stata varata su misura per loro. Dalle scelte dei collaboratori e dei membri degli "staff" si desume come i nuovi DS preferiscano circondarsi di elementi a loro congeniali, che non arrechino disturbo, degli automi zelanti ed efficienti, meglio ancora se teste poco pensanti, meri esecutori di direttive calate dall'alto. Del resto, ai nuovi presidi la legge chiede di agire come dirigenti d'azienda. Essi devono organizzare e dirigere le scuole come fossero "aziende". Ormai la scuola è vista e descritta come una "azienduola".
Altro che "laboratori di saperi" o "fucine di cultura".

In base al modo in cui i nuovi presidi esplicano simili mansioni manageriali (anche se trovo assurdo tutto ciò) alla fine del ciclo triennale verranno valutati. Come, del resto, noi docenti verremo valutati in virtù delle prestazioni di supporto e collaborazione al DS. Non a caso, i presidi tengono a farlo presente e ribadirlo in occasione dei collegi docenti.
Dunque, mi chiedo: ma un insegnante che intende limitarsi ad espletare il proprio dovere in classe, vale a dire interagendo in modo brillante e proficuo con i propri allievi, facendoli diventare autonomi, menti critiche e via discorrendo, non è da considerarsi un professionista valido o "produttivo", per cui forse conviene che cambi mestiere?. Me lo domando ormai da tempo con una insistenza.

Sgombriamo il terreno da ogni eventuale equivoco. Lungi da me l'intenzione di giudicare le persone, bensì valuto il ruolo. Purtroppo, la funzione sociale di un individuo è alienante, nel senso che rischia di trasfigurarlo in un'altra persona. Lo si è visto con i nuovi presidi, che fino ad ieri erano insegnanti come noi, ma si sono presto calati nel nuovo ruolo, assai remunerativo, quanto alienante. Ma l'aspetto che non riesco ad accettare è che si pretenda di valutare e premiare la "produttività" di un docente in base al novero degli incarichi aggiuntivi e delle prestazioni di supporto alla dirigenza che egli riuscirà ad eseguire.

Non che sia contrario in termini pregiudiziali. In passato, ho svolto pure la funzione strumentale ed ho persino ricoperto l'incarico di collaboratore vicario, quando questa era una funzione elettiva e non retribuita. Dunque, in tempi non sospetti. Sono favorevole ai progetti didattici-formativi di tipo extra-curricolare, a maggior ragione se effettivamente validi e stimolanti sul versante socioculturale. Ma sono fermamente contrario ai "progettifici scolastici", alla proliferazione aziendalista di tali attività aggiuntive, premiate e privilegiate a discapito delle finalità curricolari, che dovrebbero essere prioritarie, cioè anteposte al resto.

Poi ci si lamenta che i ragazzi arrivano alle scuole medie e non sanno scrivere sotto dettatura, non sanno redigere un riassunto, non sanno rielaborare un paragrafo di storia, non conoscono a memoria le tabelline, ecc. Alla luce della mia esperienza professionale, ho avuto modo di riscontrare come i libri scolastici siano in genere (non sempre) di un tedio mortale, in quanto aridi, se non addirittura vuoti, spesso banali, convenzionali o stereotipati, per cui non agevolano affatto l'opera dell'insegnante, ma al massimo servono quali noiosi eserciziari e testi di verifica. Ne consegue che la passione per i libri e la cultura non si potrà mai accendere in seguito ad uno studio acritico, cioè meccanico e mnemonico, condotto sui testi adottati a scuola, che rischiano di sortire l'effetto esattamente contrario, ossia il disamore e la disaffezione verso lo studio, i libri e la scuola.

La ripetitività e la prevedibilità sono le più acerrime ed antitetiche avversarie della passione e dell'immaginazione creativa. Le prime provocano la morte spirituale, la cessazione del "viaggio intellettuale" che un buon libro riesce a stimolare. Viaggio inteso e vissuto come incessante avventura dello spirito e dell'immaginazione. Le seconde suscitano quegli input utili e necessari all'opera della ricerca e della scoperta del sapere, da vivere come un piacere ludico, un divertimento. Voce che, non a caso, discende dall'etimo latino "di-vertere", che sta per variare, deviare, cambiare e diversificare. Vale a dire l'esatto contrario della ripetitività, della prevedibilità e della monotonia, che generano noia ed uccidono il desiderio della conoscenza, spegnendo la fiamma che spinge ad impossessarsi del sapere e della cultura. È questo il fine primario della scuola: accompagnare i ragazzi nel viaggio "avventuroso" che li conduce alla vera mèta, ossia il piacere della scoperta e del sapere, non certo il voto scritto sulla pagella.

Gli alunni (ed i loro genitori) dovrebbero comprendere che lo studio e l'istruzione scolastica servono alla loro maturazione culturale ed al loro avvenire, e non a conseguire buoni voti, come invece accade nella stragrande maggioranza dei casi e nella migliore delle ipotesi, ben sapendo che numerosi allievi non amano affatto lo studio. In tal senso, il compito precipuo dell'insegnante meritevole, è proprio quello di saper motivare ed incentivare gli allievi allo studio, non tanto fine a se stesso, bensì per imparare a godere il piacere di apprendere, per nutrire la passione verso la cultura, intesa e vissuta come una "avventura interminabile", una ricerca incessante ed una scoperta interiore, non certo per ottenere dei voti positivi e la promozione. Il maestro meritevole, capace e brillante, dunque da premiare e valorizzare, è colui che sa "contagiare" i propri allievi attraverso il "virus" dell'amore per i libri, lo studio e la conoscenza, la vita ed il mondo.

Lucio G______o
l.g______o64@gmail.com

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