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150 educatori di asilo nido: preparazione alla prova orale
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Da: per grazie02/03/2009 11:14:45
...per inserire il pasticciamento nelle tre sezioni bisogna partire dai diversi interessi che caratterizzano le tre età diverse..es nei piccolini il sentire e il conoscere fisicamente i singoli materiali(intell. sensomotoria)...

Da: ops...orale giovedì02/03/2009 11:26:05
ieri dopo tutto il giorno passato a studiare ero in tilt...stanotte mentre non dormivo ho avuto l'illuminazione....naturalmente lo sviluppo dell'immagine di sè è legato alle relazioni:lo sviluppo affettivo è alla base dello sviluppo dell'identità ed è centrato sulla relazione d'attaccamento!!!!
scusate di nuovo la domanda banale!!!!
MA CAPITA ANCHE A VOI DI AVERE QUESTI VUOTI MENTALI?????

Da: Francesca02/03/2009 11:40:57
per ops... si e' normale ... soprattutto nei giorni prima dell'esame... e' come se tutto cio' che si e' studiato sparisse ... come per magia... per poi riemergere... sempre per magia.... davanti agli esaminatori...

Da: XXI02/03/2009 12:19:24
manco dall'elenco katiuscia piovanelli 7, 9e20 tot. 16,20 ne mancano altre del 18 febbraio

Da: dubbio02/03/2009 12:56:50
ma secondo voi quante persone mancano da interrogare fino al 30 aprile? Sono sempre all'incirca 20- 25 il mercoledi e il giovedi? In questo caso considerando i nomi mancanti e i nuovi da inserire dopo le interrogazioni la graduatoria subirebbe notevoli cambiamenti. Ad ogni modo Angela te lo chiediamo perfavore tienila aggiornata. Grazie.

Da: per i medi e i grandi?02/03/2009 15:19:38
il pasticciamento?ma corrisponde alle attività di manipolazione?c'è un libro in cui posso approfondire questo argomento?grazie

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Da: Elj02/03/2009 18:24:00
cioa a tutte!
ho visto solo oggi il vostro forum!

io ho l'orale il 25 marzo CA qualcuna di voi mi sa dire in cosa consiste la prova di lingua e quali sono le domande più frequente sullo statuto e sulla costituzione
Grazie!!!

Da: Angela C.02/03/2009 18:57:36
Per Elj,
se ti guardi in giro a questo forum , c'è un elenco delle domande che sono state fatte.

Da: per i medi e i grandi02/03/2009 20:14:03
il pasticciamento?ma corrisponde alle attività di manipolazione?c'è un libro in cui posso approfondire questo argomento?grazie

Da: cerco aiuto02/03/2009 20:28:39
rileggendo le domande uscite,ho visto che nn saprei risp a queste 2 domande...o cmq a dare risp esaurienti...potete aiutarmi?le dom sono:
intervenire in un gruppo di bambini di età eterogenea
perchè le regole

Da: ..02/03/2009 20:43:58
la domanda era relativamente alle sezioni omogenee, eterogenee l'avevano detto x sviare

Da: grazie ma02/03/2009 21:03:00
allora è ancora piu' generica...cm si deve comportare l'educatore in una classe omogenea?in rapporto a chi?ai bambini?in rapporto al gioco che stanno facendo?è un po' generica!

Da: ..03/03/2009 10:04:03
sì era in rapporto ai bambini, la domanda secondo me voleva dire perchè nn si mettono insieme bambini di 1 anno e 3 anni (ad esempio)

Da: orale giovedì03/03/2009 10:27:24
Le regole sono importanti innanzitutto per la civile convivenza....per il rispetto dei compagni degli ambienti e dei materiali...su come insegnarle innanzitutto agendo noi come esempio(il b. apprende per imitazione)
Qualcuno sa ampliare la domanda sui travestimenti?si lega al gioco d'imitazione e poi?

Da: Angela C.03/03/2009 10:38:05
x cerco aiuto
perchè le regole:

Perche le buone regole aiutano aiutano a crescere

Lâobiettivo principale del nostro progetto educativo è quello di creare situazioni che portano al complessivo benessere del bambino, il quale entrando al Nido troverà un ambiente nuovo, che inizialmente gli creerà ansia per lâallontanamento dalla madre,
perla presenza di spazi, persone e ritmi di vita diversi da quelli abituali.
Si ritiene , pertanto molto significativo che noi educatrici assumiamo nei confronti dei bambini un comportamento di
disponibilità, serenità, ascolto in modo da creare un clima rassicurante e ricco di opportunità.
Riteniamo fondamentale, a tal proposito, per il raggiungimento
di un pieno benessere del bambino iniziare a dare
alcune regole, che siano CERTE, CHIARE e ADEGUATE ALLâETAâ, perché i bambini hanno la necessità di un LIMITE,di un CONTENIMENTO che solo gli adulti gli possono dare.
Nella società attuale, dove si diventa genitori più tardi e quasi sempre di un solo figlio, si tende ad accontentarlo sempre o quasi sempre, ritenendo che far rispettare le regole o dire semplicemente No possa arrecare dispiacere o addirittura far sorgere traumi nel bambino. Al contrario le regole non sono altro che âArgini rassicuranti entro i quali crescereâ.

LE REGOLE COME VALORE RASSICURANTE

Le regole rappresentano degli atti dâamore che danno sicurezza e senso di appartenenza ai bambini. Per i bambini necessario avere degli adulti CONTENITIVI Molti adulti credono, sbagliando, che i bambini non siano capaci di capire le regole.
Non esiste un particolare periodo in cui si insegnano le regole
perché queste si apprendono con PAZIENZA e LENTEZZA: basta pensare a quando i bambini aspettano con impazienza la pappa : REGOLA DELLâATTESA.

LE REGOLE DEVONO ESSERE POCHE, CERTE, CHIARE, ADEGUATE ALLâETÁ.

QUALI REGOLE?

Il Nido è il luogo dove nascono le prime relazioni tra pari: la vita di gruppo può essere difficile per il bambino che non si sente più al centro dellâattenzione, ma deve imparare a condividere adulti, spazi, giocattoli e deve adeguarsi alle regole del vivere insieme. Questa esperienza per il bambino è importante e necessaria perché lo aiuta a ridimensionare il senso di onnipotenza che gli è proprio a questâetà.

Le prime regole di vita al Nido sono date da noi educatrici attraverso le âroutinesâ: momenti costanti e ricorrenti che scandiscono la giornata , legate al soddisfacimento dei bisogni fisiologici del bambino.
Per quanto riguarda i ânon si puòâ più importanti allâinterno del nostro Nido si evidenziano alcune regole:
- Non si possono aggredire i compagni.
- Non ci si può appropriare di un gioco che sta utilizzando un altro bambino.
- Non si possono rompere i giochi o gli oggetti del Nido di altri bambini.

Per quanto riguarda le regole sulle quali abbiamo lavorato durante lâanno sono :
- La regola dellâattesa.
- La regola dellâuso degli oggetti e degli spazi.

IL LIMITE

Il concetto di LIMITE appartiene al genere umano e non riguarda soltanto chi svolge funzioni educative (come genitori, educatoriâ.) ma anche in campo economico, politico, scientifico si fa richiamo ad una MODERAZIONE riguardante il problema del limite.

UTILITÁ DEI LIMITI:

Dal punto di vista dei bambini possono rappresentare delle restrizioni ma sono in vece âdei cancelli che li proteggono e li fanno sentire al sicuroâ1.

PERCHÉ PORRE DEI LIMITI:
- Per salvaguardare lâincolumità fisica dei bambini.
Es. non si usano i coltelli, non si toccano le prese della corrente.
- I limiti in numerose occasioni quotidiane aiutano il bambino ad acquisire maggiore sicurezza , imparano lentamente che vengono posti perché si ritiene che sia giusto così per il benessere del
bambino.

I LIMITI hanno due obiettivi:
â dare sicurezza al bambino.
â sviluppare lâautonomia del bambino: se riesce sempre ad ottenere ciò che vuole sarà privato dellâopportunità di sviluppare tutti quei meccanismi utili per far fronte alle difficoltà.

SAPER DIRE DI NO

I bambini piccoli, quando sono agitati, tendono a comunicare con il comportamento. Lâadulto deve restare calmo, non deve farsi sopraffare dalle emozioni del bambino, non deve lasciarsi trascinare.
Si deve prendere atto che il bambino è sofferente e ha bisogno di essere tranquillizzato e contenuto.
Alcuni bambini hanno necessità di un contenimento fisico, ad altri basta la voce, o la nostra presenza, o semplicemente che li lasciamo sfogare limitandoci ad essere presenti.

GESTIRE IL CONFLITTO: DAI FATTI ALLE PAROLE.

I comportamenti conflittuali più diffusi riguardano la condivisione del giocattolo che viene trattenuto e difeso dal bambino con tutto il corpo. Da qui nascono gli atteggiamenti aggressivi dei bambini che ancora non riescono a comunicare verbalmente. Via via che il
bambino migliora la propria capacità di verbalizzare riuscirà a controllare i propri impulsi aggressivi e le parole iniziano a prendere il posto dellâazione,

RUOLO DELLâADULTO NEL CONFLITTO:
- osservare il bambino, comprendere i suoi bisogni, gestire in modo attento e mediato le regole.
- Dare contenimento e sicurezza.
- Nel far rispettare le regole occorre essere coerenti e fermi.

Non va dimenticato che ciascun bambino ha la propria personalità. Câè caso e caso e non ci sono ricette o prescrizioni valide per tutti.

PROGETTAZIONE DEGLI SPAZI E DEI TEMPICOE  RAFFORZAMENTO DELLE REGOLE.

SPAZI :

Lâorganizzazione degli spazi al Nido è tale da permettere al bambino di muoversi, giocare, sperimentare, fare con sicurezza e indirizzata al
graduale raggiungimento dellâautonomia del bambino.
È necessario che gli spazi abbiano caratteristiche di funzionalità specifica con arredi, oggetti, e materiali dâuso che siano di facile identificazione per il bambino che intende utilizzarli.

QUALI SPAZI?

- angolo della cucina,
- angolo della lettura,
- angolo delle attività manuali e manipolative,
- angolo dei travestimenti.

QUALI REGOLE?

In un contesto così organizzato, dove si afferma la Regola DâUSO di oggetti, materiali, spazi, che comporta lâesplorazione, la scoperta, la
manipolazione, lâadulto accompagnerà il bambino, lo ascolterà, lo sosterrà allâinterno del gruppo, valorizzando ciascun bambino.

RUOLO DELLâADULTO:
- dare sicurezza affettiva al bambino, essere vicino
alla sua esperienza emotiva ;
- garantire un CONTESTO adeguato, accompagnare lâazione del singolo bambino e del gruppo;
- dare sicurezza, regole rispetto agli spazi ai tempie materiali.

TEMPO:

Il tempo allâAsilo è scandito da due modalità diverse:
- le routines,
- lâattesa.

Routines : tempo scandito da diversi rituali (entrata, uscita, cambio, pranzo, nanna) che per il bambino hanno due tipi di significato :
- favorisce la graduale percezione di un âprimaâe di
un âdopoâ,
- dà sicurezza al bambino che a questâetà ha bisogno di punti stabili, inoltre svolge una funzione sociale in quanto investe tutti i bambini
contemporaneamente che si ritrovano ad es. a mangiare insieme e a stare seduti fino alla fine del pranzo,

Lâattesa ha due valenze fondamentali:

- cognitiva: favorisce la rappresentazione di ciò che sarà,
- sociale : riconoscimento dellâaltro, dei suoi bisogni, attraverso lâalternanza dei turni es. aspettare che lâaltro abbia finito, dare tempo allâaltro.

I bambini interiorizzano le regole che noi poniamo loro ma AL LORO RITMO. IMPARARE A RISPETTARE LE REGOLE RICHIEDE TEMPO E UN ARDUO LAVORO.

Aspettare costa fatica: i bambini piccoli vogliono gratificazioni istantanee, in questo senso lâesperienza dellâattesa, ripetuta più volte e con una giusta durata abitua il bambino che in questo modo
acquisisce fiducia nelle proprie capacità.
âRispettare le regole senza schiacciare il suo senso di sé : equilibrio fra ciò che riteniamo giusto e ciò che il bambinoni grado di fare.â

CONCLUSIONI

Il bambino abituato alle regole è sicuramente un bambino più sicuro, autonomo e sereno. Una carenza di regole o regole discontinue generano altro che uno stato di confusione nei bambini così come negli adulti.
Stare bene con noi stessi serve anche come modello perché il bambino veda ed impari come si vive, spesso si comunica di più con lâesempio che con le parole.

Spero di essere stata esauriente

Da: orale gioved03/03/2009 10:44:41
...altrochè...io avevo dato un piccolo imput...te invece...mi aiuti con i travestimenti?
ma sei la Angela dei corsi di laif?

Da: Due03/03/2009 10:46:57
Angela C. ..... complimenti!
Quando sosterrai l'orale?
Ciao

Da: Angela C.03/03/2009 10:56:49
non lo so ancora

Da: Angela C.03/03/2009 10:57:47
x orale giovedì
si cara sono io.

Da: orale gioved03/03/2009 10:59:56
avevo immaginato dalla precisione degli appunti.....sono Marcella sempre seduta davanti a te...

Da: orale gioved03/03/2009 11:09:58
io sto facendo il punto della situazione:alcune volte mi sento sicura ,altre mi sembra di non sapere nulla,o meglio di non riuscire ad esprimere in modo corretto quello che so....spero solo di riuscire a mantenere la calma,e di non giocarmi tutto perchè presa dal panico!!!

Da: Angela C.03/03/2009 11:14:48
x i medi e per i grandi
Il pasticciamento , secondo me corrispode alla manipolazione.

LA MANIPOLAZIONE AL NIDO: le mani come strumento di comunicazione.

Le mani sono uno strumento fondamentale del bambino per entrare nel mondo, per esplorarlo e per raccontarlo. Le mani, infatti, possono parlare, comunicare, esprimere e manifestare pensieri, emozioni, ma anche cose inventate, create, costruite ex novo.

Le mani ci âaccompagnanoâ, quando ci sentiamo soli, alla conquista di qualcosa di morbido con cui consolarci; ci avvicinano ad un amico caro; ci allontanano dalle cose spiacevoli; ci sollevano (se portate alla bocca) da piccole sofferenze (i dentini).

Ma le mani sono dei bambini e così le descrivono:
Le mani fanno musica
Le mani ti riempiono di colore
Le mani ti sporcano, ma â è troppo divertente
Le mani dicono: >
Le mani ti fanno alzare e poi cadere
Le mani dicono no, si, vieni ho voglia di giocare
Le mani quando sono grandi ti abbracciano
Le mani sono mie â brave le manine!

Questo strumento così prezioso, allâinterno del Nido trova attraente un particolare tipo di materiale: quello naturale, oggetti piccolissimi e grandissimi che fanno parte della vita di ogni giorno. Ecco perché utilizzare in modo nuovo queste piccole cose (biglie, spaghi, bottoni, stoffe, foglie, rametti, fiorellini, bottiglie, tappi, buste di plastica, conchiglie, gusci, ecc.) non diverte solo i bambini ma li rendere autonomi, capaci di manipolare da sé il mondo, astrarsi e trasformarsi, scoprire e ragionare, inventare magie e diventare geni. Li rende liberi di esprimersi.

     LABORATORIO MANIPOLATIVO
     sezione medi

Obiettivi:

consolidare le capacità di equilibrio e di coordinazione oculo - manuale; stimolare, esplorare e toccare materiali diversi; sperimentare il piacere di sporcarsi e pasticciare;

Attività:

riempire, travasare, manipolare, impastare, infilare, trasformare;

Materiale:

farina, pasta di sale, plastilina, didò, carta, frutta, legumi,  contenitori grandi e piccoli.

Da: x orale gioved.03/03/2009 15:18:18
COME TI CAPISCO! IO  VADO DOMANI . Ho studiato abbastanza ma ti assicuro, non ricordo niente !!!!!!!!Cosi' sembra! Odio gli orali . Sono molto emotiva,pur essendo una secchiona che all'unversità ha preso anche 30 e lode, al concorso della materna sono stata bocciata.Mi son impappinata non riuscivo ad articolare le parole.La commissione con Barbetta non mi ha aiutato per niente!Quindi grande delusione. Domani ho paura di fare la stessa fine....................  PENELOPE

Da: Angela C.03/03/2009 15:39:58
Dai Penelope coraggio, vedrai che andra bene.

Da: Penelope03/03/2009 16:12:22
GRAZIE ANGELA. MA  IL GIOCO PER SKINNER?  AIUTOooooo

Da: ..03/03/2009 16:32:11
scusa angela la tua risposta sulla manipolazione è molto bella ma è un pò difficile da argomentare verbalmente a mio modesto parere..scusate ma è uscito pure il gioco x skinner????

Da: Angela C.03/03/2009 16:45:39
se trovi di meglio sono molto felice , magari condividilo con noi, senza offesa.
Baci Angela C.

Da: aiuto...03/03/2009 16:54:40
anch'io ho l'esame domani...gli argomenti sono davvero troppi...esagerati...
ma volevo chiedervi, rispetto allo sviluppo dell' immagine di sé, quali sono i punti da argomentare....?ho un pò di confusione....
bisogna parlare del riconoscimento dell'immagine allo specchio?
sul gioco per skinner che dire...non lo so, ma chiedono di tutto questi....tutto...!mi arrendo!

Da: Penelope03/03/2009 18:05:20
Per aiuto:a me vrrebbe voglia di non pesentarmi se penso allo Statuto, alla differenza tra Giunta e Consiglio,le funzioni del Sindaco non mi entrano propio in TESTA !!! ORA SONO NELLA FASE DELLA SATURAZIONE.  Tu se hai la parlantina non preoccuparti..........

Da: orale giovedì03/03/2009 18:08:36
Skinner non credo abbia parlato del gioco...all'interno del nido è inseribile per la teoria del rinforzo:detto molto semplicemente rinforzare i comp. che si desiderano mantenere...
Per quanto riguarda l'immagine di sè non credo si riferiscano all'immagine allo specchio ma all'importanza che hanno le relazioni positive nello sviluppo del sè,all'importanza che un attaccamento di tipo sicuro(il B. ha fiducia in sè e negli altri).E' fatto molto bene nel libro della Bosi
E' tutto argomentato in modo semplicistico,chiaramente discorsi che poi devono essere ampliati...
PER PENELOPE:un grandissimo in bocca al lupo...hai pienamente descritto le mie paure...ti sono molto vicina...mi sono riproposta di andare pensando a tuti i sacrifici che ho fatto e che ho fatto fare alla mia famiglia...a tutte le volte che ho lasciato mio figlio solo davanti alla televisione e alle volte che ho ripetuto a mia figlia di 9 mesi le funzioni della giunta....per questo ce la devo fare...lo devo a loro!!!!
DI NUOVO IN BOCCA AL LUPO!!!!e facci sapere

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