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Abolizione esame avvocato
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Da: the Luigi03/07/2012 10:10:59
ragazzi secondo me è un esame da togliere o comunque da modificare in meglio.
Ad esempio, sempre secondo me, sarebbe giusto che gli scritti andati bene fossero tenuti buoni e che sia data la possibilità di ridare l'orale e basta se quest'ultimo non fosse andato bene, altrimenti è un esame da togliere.

Da: Maitre Chocolatier03/07/2012 11:09:16
No. Non ho nulla da fare, al contrario di voi servi della gleba.

Da: espedito7603/07/2012 11:17:30
the Luigi,se gli scriti vanno bene concordo con te Luigi,la prova idonea dovrebbe restare come tale,e se per malaugurata ipotesi l'orale dovesse andare male allora giustamente "salvare" ,utilizzo termine da word office,l'idoneità acquisita parzialmente.Te lo dico perchè gira voce che nella Capitale qualche ragazzo è stato bocciato all'orale,e la domanda d'esame che la commissione gli ha rivolto da nokout era del tenore :lei ha già un lavoro a cosa le serve l'abilitazione alla professione forense?non si dolga torni la prossima volta! amen!

Da: espedito7603/07/2012 11:26:57
Maitre Chocolatier,ti ho avvisato io non scherzo ,ti consiglio di andare a fare il servo del potere,anzi meglio fatti nominare commissario alla prossima sessione,sai dalle mie parti si rifiutano le nomine per incompatibilità con il parentato,bloccando lla nomina del terzo commissario,uno come te andrebbe benissimo a questo esame non dalla parte dei praticanti ma da quella di chi commissario esce dalle stanze e siccome si rompe le palle di dettare la traccia di Amministrativo dice a voce bassa ma udibile:"altrimenti questi morti di fame di praticanti ,fanno ricorso al Tar!

Da: Maitre Chocolatier03/07/2012 11:31:52
Mai lette tante corbellerie in una sola volta. Non sprecare il tuo tempo con me.

Per tua info, io sono una delle poche persone che conosce cosa significhi la meritocrazia e che lavori e si guadagni da vivere senza l'aiuto di nessuno.

Il riferimento ai "servi della gleba" è naturalmente riferito alla mentalità zotica ed arretrata e ottusa di alcuni di voi.

Da: Voce03/07/2012 11:38:10
Abbi un pò di rispetto per colui che è venuto a morire anche per te sulla croce per i tuoi peccati, e lo ha fatto gratuitamente per te

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Da: Maitre Chocolatier03/07/2012 11:44:34
E' sempre molto proficuo parlare con gente che non sa stare minimamente al mondo e che pensa di risolvere i problemi (i) fuggendo in spagna con i soldi di paparino acquistandosi il "titolo" o, ancor peggio, (ii) si illuda ingenuamente che 5000 firme siano sufficienti per poter abolire un esame di stato costituzionalmente sancito.

E' veramente inacettabile al giorno d'oggi una mentalità così miope e provinciale.

Guardatevi intorno, il mondo non è fatto solo di parafangari arroganti e vittimisti. Ci sono molti colleghi che hanno una retribuzione dignitosa e non sono figli di nessuno, vi assicuro.

Da: Presunto colpevole03/07/2012 12:21:59
Io concordo con te, mi sembri una persona dotata di buon senso, tutto sommato.

Da: espedito7603/07/2012 14:29:58
Maitre Chocolatuno che si firma presunto colpevoleier,forse non ci siamo chiariti abbastanza,tu hai problemi seri fatti curare da chi ti puo' compatire,e levati dalle balle,l'oggetto del forum è chiaro,entri segui e firmi ,altrimenti di devo dire  alla thomas Milian a sai a strada pe anna' a........... ecco vacci dritto dritto!la mentalità miope ce l'hai tu e quell'altro Presunto colpevole anonimamente che si firma,qui se si è arrivati a chiedere l'abolizione è proprio perchè non c'e un fico secco di presunto ma ci sono prove e fatti alla mano chiaro? e il colpevole già condannato se arrivano 5000 firme è proprio il tuo sistema meritocratico e ipocrita,che sbeffeggi come una ghigliottina che non fa paura proprio a nessuno dei firmatari te lo garantisco!

Da: espedito7603/07/2012 14:44:06
http://www.facebook.com/pages/Abolizione-esame-avvocato/272837042751329

Da: espedito7603/07/2012 14:48:30
GLI ORDINI PROFESSIONALI  NELL'ITALIA CORPORATIVA


Si è parlato di recente di abolire tutti gli ordini professionali, nella prospettiva di porre fine a residui corporativi che ostacolano un necessario processo di modernizzazione. Per impedire questa tanto tardiva quanto opportuna riforma si invoca l'esigenza, nell'interesse dei cittadini, di un pubblico controllo per l'esercizio di determinate attività professionali, cioè un esame di Stato. Ma qui, non so se per ingenuità o per malafede, si confondono cose del tutto diverse. Si può facilmente convenire che per esercitare professioni le quali richiedono specifiche conoscenze tecniche (non è certo il caso della professione giornalistica) sia opportuno un esame di Stato, volto a garantire che chi offre un servizio sia in grado di esercitarlo con la dovuta competenza. Ma una volta superato questo vaglio, non si vede perché si debba obbligatoriamente entrare a far parte di un ordine in grado di controllare l'esercizio di quella professione a cui siamo stati abilitati. Negli Stati Uniti, per ricorrere a un esempio che mi è familiare, per l'esercizio della professione legale occorre un esame di Stato, ma una volta superato questo esame non è affatto necessario per fare l'avvocato essere iscritto alla Bar Association, che rimane una libera associazione. Confondere l'esame di Stato con l'obbligo di arruolarsi in un organo corporativo, a me sembra del tutto pretestuoso. Lei cosa ne pensa?

Lettera di Roberto Vivarelli, Firenze

Risposta di Sergio Romano:

Caro Vivarelli, uno dei fenomeni meno constatati della storia italiana è la sopravvivenza delle istituzioni fasciste nell'Italia democratica. Il fascismo fu considerato la causa di tutti i mali della nazione e l'antifascismo divenne il necessario preambolo di qualsiasi dichiarazione pubblica. Ma una parte delle istituzioni e delle leggi concepite e scritte durante il regime vennero adottate dalla Repubblica. Il caso del corporativismo è particolarmente interessante. Lo Stato corporativo, che Mussolini aveva cercato d'instaurare soprattutto dopo la crisi del 1929, rimase in buona parte nella mente di Bottai e dei «corporativisti impazienti» (come Giovanni Gentile definì i suoi allievi comunisti nel 1943). Ma piaceva ai cattolici, sembrava la migliore risposta alla «lotta di classe» e appariva a molti come un ritorno alle società di mestiere che avevano assicurato all'Italia, nel Medio Evo, una sorta di leadership economica europea. Agli ordini professionali esistenti o creati dal fascismo (come quello dei giornalisti) si sono aggiunti così, negli ultimi sessant'anni, tutti quelli creati dalla Repubblica. Quasi tutte le professioni hanno ormai un «ordine», vale a dire una corporazione che detta le loro regole deontologiche, controlla gli accessi, stabilisce la soglia minima delle tariffe professionali e siede al tavolo delle trattative ogniqualvolta il governo «pretende » di mettere bocca nelle loro faccende. Le intenzioni e le giustificazioni sono nobili: assicurare correttezza e professionalità, evitare l'inquinamento degli azzeccagarbugli, dei guaritori, dei venditori di fumo, dei dilettanti. Ma nella realtà questi ordini diventano molto spesso cittadelle che difendono, insieme alle nomenklature che li governano, i privilegi dei soci. Le ricadute negative sono numerose. Le corporazioni frenano la modernizzazione dei mestieri perché ogni cambiamento turba i sonni di tutti coloro che temono di essere scavalcati dai tempi. Riducono drasticamente la competizione e penalizzano i giovani. Rallentano i progressi dell'Italia rispetto ai suoi partner europei.

L'articolo completo su Corriere.it

Da: espedito7603/07/2012 14:57:16
Ferma restando la linea politica dell'attuale ministro della giustizia su gli ordini ed esami di stato ,qualcuno puo' illuminarmi su una semplice questione di conflitto di interessi?se gli esami li fanno attraverso gli avvocati i candidati non sono potenziali concorrenti una volta diventati tali ?meditate gente meditate

Da: espedito7603/07/2012 15:09:26
BREVE SUNTO PER I NUOVI ISCRITTI

ABOLIZIONE ESAME AVVOCATO E' PROMOTORE DEL DDL. S.2994 (PERDUCA PORETTI). STIAMO SOLLECITANDO QUOTIDIANEMENTE I MEMBRI DEL GOVERNO AD ATTUARNE IL CONTENUTO (CON DECRETO), PRIMA ANCORA CHE IL DISEGNO DI LEGGE VENGA DISCUSSO (CHISSA' QUANDO) DALLE CAMERE.

Detto ddl. in pratica abilita alla professione forense lo specializzato in professioni legali e rende perpetuo il il patrocinio (con tutti i suoi limiti escluso OVVIAMENTE quello temporale di 6 anni).
Senza minimamente scalfire l'art.33 della Costituzione i vantaggi sarebbero:
1) Doppia possibilità annuale per abilitarsi (esame "dicembrino" e/o test SSPL).
2) Possibilità per il giovane praticante avvocato di affrancarsi dallo studio del dominus dopo aver terminato il tirocinio senza l'assillo di perdere l'abilitazione dopo 6 anni.
Riteniamo che questa sia la strada più realistica che attualmente si possa perseguire per cominciare a liberalizzare la professione forense e, soprattutto, per rispondere a tanti giovani che quotidianamente bussano alla porta del mondo del lavoro.
NON CHIEDIAMO DI FARCI VINCERE UN CONCORSO STATALE PER OCCUPARE UNA DELLE TANTE SCRIVANIE PUBBLICHE… CHIEDIAMO AL CONTRARIO DI LASCIARCI LAVORARE E FAR DECIDERE AL MERCATO SE SIAMO IN GRADO DI ESSERE BUONI PROFESSIONISTI.
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Ddlpres&leg=16&id=619602
OVVIAMENTE SIAMO SEMPRE VIGILI (NEL FRATTEMPO) SULL'ITER DEL DDL LAURO (per la modifica dell'art. 33 della costituzione ed il libero accesso a tutte le professioni
Legislatura 16º - Disegno di legge N. 2994
www.senato.it

Da: espedito7603/07/2012 15:14:21
Maitre Chocolatier,allora sono solo le firme oppure forse qualcuno scomodo ti sta chiarendo le idee sul sistema mafioso-meritocratico che ci vieni a sbeffeggiare,il pane io me lo guadagno ogni giorno...e se qualcuno per stronzaggine me lo leva,io lavo anche i cessi ma non chino la testa come hai fatto tu e qualche altro.... ricordati che non si fa di tutta una erba un fascio!

Da: @ TUTTOVERO03/07/2012 15:34:43
Guarda che io concordo con l'analisi di S. Romano.

In ogni caso ritengo che il vero tema riguardi l'accesso alla professione, ossia la sua riforma. Ad esempio in questo modo:

(i)  Si potrebbe sottrarre il potere assoluto di decidere chi diventerà professionista ai professionisti stessi - chiaro caso di conflitto di interessi. I problemi dell'esame dipendono soprattutto da un conflitto di interessi tra esaminatori ed esaminati. In Gran Bretagna, ai vertici dell'Ordine stanno anche studenti e, soprattutto, consumatori. In Italia ci sono quelli che hanno tutto l'interesse ad escludere concorrenti più giovani e più bravi dal mercato.
(ii) Si potrebbero affiancare nelle commissioni esaminatrici agli appartenenti agli Ordini anche rappresentanti del mondo accademico e dei consumatori.
(iii) Si potrebbero mantenere gli Ordini ma non rendere vincolante l'appartenenza ad uno di essi per esercitare la professione (in questo caso essere iscritti all'Ordine sarebbe solo una "certificazione di qualità").

Proponete soluzioni, invece di propinarci articoli di giornale con un cut and paste violento.
Molte sono le misure possibili, sarebbe bene se si cominciasse a discuterne.

Da: Presunto colpevole03/07/2012 15:39:36
Un'altra volta leggo cose che stanno in piedi.

E' facile schiaffare articoli scopiazzando dai giornali...!

Da: devid matin03/07/2012 18:39:43
nnon so se qualcuno ha già pubblicato questo, ma guardate qua che roba è DA PAZZI
Rush finale per la riforma forense: forse legge prima della pausa estiva dei lavori parlamentari.  Dopo  la prima lettura in Senato, terminata alla fine del 2010, il passaggio e il voto in commissione giustizia alla Camera, la riforma dell'ordinamento forense è approdata lunedi 11 giugno nell'Aula di Montecitorio. Il testo all'esame dell'Assemblea non si discosta molto da quello che ha superato il vaglio di Palazzo Madama,  per questo quando il Ddl tornerà al Senato in seconda lettura dovrebbe ottenere in tempi brevi il via libera definitivo. Anche perché il Governo, secondo quanto annunciato alcuni giorni fa dal ministro della Giustizia Paola Severino, ha intenzione di esercitare la delega sulla riforma delle professioni, che gli è stata affidata la scorsa estate dalla manovra finanziaria, soprattutto per evitare che le norme in vigore sugli ordinamenti professionali siano abrogate dalla data del 13 agosto 2012. Dopo mesi e mesi di discussioni e modiche la riforma sembra dunque tagliare il traguardo, ma se governo e forze politiche si dimostrano soddisfatti parte della categoria è ancora sul piede di guerra.
L'iter del Ddl e novità - L'attuale disciplina della materia è in gran parte contenuta nel Rdl 1578/1933 (Ordinamento delle professioni di avvocato e procuratore), e nel relativo provvedimento attuativo (Rd 37/1934). L'iter delle proposte di legge confluite in un testo unificato approvato in prima lettura dal Senato il 23 novembre 2010 ha avuto inizio il 4 febbraio 2009. Alla Camera, presso la seconda commissione, il progetto  ha iniziato l'esame il 26 gennaio 2011 e si è concluso lo scorso 7 giugno.
Le novità principali rispetto alla "vecchia" normativa consistono in:  inserimento tra le attività riservate in esclusiva agli avvocati delle attività di consulenza legale e assistenza legale stragiudiziale; nuova disciplina delle società tra avvocati e delle società multidisciplinari; nasce la figura dell'avvocato specialista; formazione continua obbligatoria; obbligo di assicurazione per la responsabilità civile; vincolatività dei minimi tariffari e ripristino del divieto del patto di quota lite; obbligo di esercizio effettivo, continuativo, abituale e prevalente della professione, pena cancellazione dall'albo; tirocinio professionale più rigoroso e inserimento del regime di incompatibilità per il praticante; modifiche alla disciplina del procedimento disciplinare, anche sotto il profilo degli organi competenti.
I recenti interventi normativi sulle professioni  -  Dalla scorsa estate, il Governo, attraverso  provvedimenti d'urgenza emanati in seguito alla crisi economica, ha affrontato il tema delle professioni con l'obiettivo di liberalizzare e valorizzare la concorrenza in questo settore.
Con il decreto-legge n. 138/2011 (convertito dalla legge n. 148/2011) sono state previste disposizioni che puntano a favorire la liberalizzazione del settore delle professioni. Ad esempio,  resta confermato l'esame di Stato, ma gli ordinamenti professionali devono garantire che l'esercizio dell'attività risponda senza eccezioni ai principi di libera concorrenza, alla presenza diffusa dei professionisti su tutto il territorio nazionale, alla differenziazione e pluralità di offerta che garantisca l'effettiva possibilità di scelta degli utenti nell'ambito della più ampia informazione sui servizi offerti. Inoltre, l'articolo 3, comma 5, del Dl detta una serie di principi cui deve essere indirizzata la prossima riforma degli ordinamenti professionali, come la libertà dell'accesso alla professione, e l'impossibilità, in forza di una disposizione di legge, di istituire "numeri chiusi", salvo ragioni di interesse pubblico; la priorità di un aggiornamento professionale continuo; la pattuizione del compenso al momento del conferimento dell'incarico; la possibilità di utilizzare pubblicità informativa su specializzazione, struttura dello studio e compensi richiesti per le prestazioni.
A tutto questo si è aggiunta la legge di stabilità 2012 (legge n. 183 del 2011), che all'articolo 10 ha stabilito che i suddetti principi dovranno orientare il governo nell'opera di delegificazione degli ordinamenti professionali entro il 14 agosto 2012 e comporterà - dal momento dell'emanazione dei regolamenti di delegificazione - l'abrogazione delle leggi professionali vigenti. La stessa disposizione regolamenta l'esercizio delle professioni in forma societaria, abrogando la legge sulle associazioni professionali.
Infine, il decreto-legge 1/2012 (convertito dalla legge 27/2012) con l'articolo 9 è tornato a disciplinare le professioni regolamentate prevedendo: l'abrogazione delle tariffe professionali (il ministero della Giustizia dovrà fissare parametri per orientare la liquidazione del professionista in caso di ricorso all'autorità giudiziaria); la pattuizione del compenso al momento del conferimento dell'incarico; la predisposizione di "un preventivo di massima" che anticipi al cliente la misura delle spese; l'obbligo per il professionista di stipulare un'assicurazione per la responsabilità civile;  tirocinio da svolgersi massimo in 18 mesi, con un rimborso forfetario che scatterà dopo i primi sei mesi.
   Il testo all'esame dell'Aula -   Il disegno di legge sulla riforma forense, dopo le correzioni e gli emendamenti approvati, è oggi,  secondo il relatore, il senatore Pdl Roberto Cassinelli, un testo equilibrato che tra i suoi punti  centrali mette l'attribuzione all'avvocatura di una forma di esclusiva sulla consulenza stragiudiziale, salvando allo stesso tempo l'attività dei giuristi d'impresa e delle associazioni di categoria. Prevista anche una delega per la disciplina delle società tra avvocati, che tenga conto del "segreto professionale", un elemento qualificante, a forte rischio per una presenza troppo invasiva dei soci di capitale. Le tariffe si chiameranno parametri, ed è confermata la predisposizione di un preventivo da parte dell'avvocato. Il tirocinio durerà 18 mesi e non 24 e sei di questi potranno essere svolti presso le università. Previste specializzazioni e la possibilità di acquisire titoli per effetto di esperienze nel settore, riconosciute da determinate condizioni che dovranno essere fissate dal Cnf. Il lavoro dei giovani praticanti sarà ricompensato con un "mini stipendio" di 400/500 euro, comunque non inferiore al 30% dei contratti di apprendistato. Stabilita poi l'istituzione di consigli distrettuali di disciplina dei quali sono chiamati a fare parte gli avvocati del distretto e non quelli dell'Ordine locale. Nasce infine uno sportello obbligatorio presso ogni Ordine aperto ai cittadini che potranno fare domande su costi e durata delle cause.
Reazioni Oua - ''Questa riforma nasce già vecchia, inutile, inadeguata e mortifica la professione di avvocato''. Così il parere dell'Organismo unitario dell'Avvocatura. Secondo Maurizio de Tilla, è una legge inutile  e dannosa  che oltre a eliminare le tariffe e i minimi dei compensi consente ai soci di capitale di entrare nelle società professionali tra avvocati.  Il giudizio dell'Oua è totalmente negativo tanto da chiamare gli Ordini e le associazioni forensi a un'assemblea nazionale a Roma i prossimi 15 e 16 giugno ''per valutare la possibilità di proclamare una prolungata astensione dalle udienze in segno di protesta''.






Da: DAVID MARTIN03/07/2012 18:50:53
Riforma forense ko
Mercoledì 27 Giugno 2012

Dall'Antitrust l'altolà al dl approdato alla Camera Passo indietro nelle liberalizzazioni La riforma forense costituisce un passo indietro rispetto alle liberalizzazioni. Il nuovo altolà al disegno di legge appena approdato in Aula alla Camera, dopo quello del governo, è arrivato dal presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, Giovanni Pitruzzella, nel corso della presentazione della relazione annuale dell'Antitrust. In particolare, il Garante ha sottolineato che «bisogna evitare che vi siano passi indietro per effetto del prevalere di interessi corporativi», riferendosi al «dibattito che si è aperto in questi giorni sulla riforma dell'ordine degli avvocati», che «crea serie preoccupazioni in seno all'Autorità, che auspica da tempo una profonda riforma del sistema ordinistico». «Le limitazioni all'apertura dei mercati e al pieno dispiegarsi della concorrenza nel settore dei servizi professionali», ha evidenziato ancora Pitruzzella, «potranno avvenire esclusivamente nella misura strettamente necessaria alla tutela di altri interessi pubblici e particolarmente per rimediare alle asimmetrie informative tra il professionista e il cliente». Ricordiamo che la riforma forense è al momento all'esame dell'Aula della Camera, dopo l'approvazione da parte del Senato e l'esame in Commissione giustizia di Montecitorio. Un testo, però, che per il momento piace solo al Parlamento, dato che anche il ministro della giustizia, Paola Severino, intervenuta in II Commissione, ha evidenziato che il disegno di legge presenta numerosi profili di contrasto con i principi dettati dal governo in materia di professioni nel dl n. 138/2011 e nel dl n. 1/2012 (si veda ItaliaOggi del 7 giugno scorso). Si annuncia quindi sempre più difficile il cammino del progetto di riordino dell'avvocatura. Dalla categoria è arrivata la reazione di Ester Perifano, confermata segretario dell'Associazione nazionale forense per il prossimo triennio. «O si cambia davvero o la professione di avvocato verrà travolta dalla crisi economica e dall'inerzia della politica», ha detto. «Molte perplessità, per esempio, suscita il ddl di riforma forense all'esame del Parlamento. Non a caso è arrivato l'ennesimo richiamo dell'Antitrust». Il Garante si è poi soffermato sul tema delle libere professioni e in particolare sull'eliminazione delle tariffe vincolanti, evidenziando «l'introduzione, anche questa auspicata dall'Autorità, di una piena liberalizzazione delle tariffe delle professioni regolamentate nel sistema ordinistico». «L'ipotizzabile abbassamento delle tariffe per tali servizi che deriverà dall'applicazione della norma», ha spiegato Pitruzzella, «renderà il sistema economico più competitivo considerato che il corrispettivo per l'acquisto di servizi professionali costituisce una delle principali voci di costo delle imprese».


Da: Maitre Chocolatier03/07/2012 18:56:11
SAPETE SOLO SCOPIAZZARE ARTICOLETTI DI GIORNALE ?

Da: X TUTTI03/07/2012 19:04:18
Bisognerebe spingere e pressare per la reintroduzione della figura del procuratore legale con tutti i limiti oggi previsti escluso naturalmente quello temporale. Mi auguro che si arrivi quantomeno a questa soluzione mediana però bisogna farsi sentire e fare pressioni attraverso chi rappresenta i praticanti.     

Da: DAVID MARTIN03/07/2012 19:04:45
INFORMAVO TUTTI solo questo non è una gara di bravura

Da: x tutti03/07/2012 20:06:59
con l'approvazione della spending review cessa l'attività parlamentare e governativa. Si entra nel semestre bianco e non si muoverà più una foglia prima delle elezioni.
La riforma forense è morta e sepolta, e ovviamente non si toccheranno né gli ordini né l'esame.
Buone vacanze a tutti!!!

Da: dimsum03/07/2012 20:24:37

In my humble opinion I think you are right!

Da: x tutti03/07/2012 20:34:51
Se qualche moderatore dovesse per caso leggermi lo pregherei:

1) di chiudere questo forum per "impossibilità dell'oggetto"

o, in subordine,

2) di bandire ogni intervento proveniente da Oltralpe, con particolare riferimento ai Paesi con la guida a sinistra, che ce ne abbiamo le scatole piene.

Grazie

Da: espedito7603/07/2012 21:38:41
mi sbaglio o nel semestre bianco x tutti,gli strumenti di democrazia diretta come una petizione restano efficaci e proponibili successivamente? sai io diritto costituzionale l' hosostenuto del lintano 1996...certe cose svaniscono....poi chiudere per impossibilità dell'oggetto...una petizione con raccolta di firme non è un contratto civile...ripeto è uno strumento di democrazia diretta in quanto se aspettiamo una legge con tutti gli interessi delle corporazioni ci facciamo vecchi (io già lo sono)e con i capelli bianchi!poi relativamente al bandire interventi d'oltralpe siamo su internet tesoi miei vi leggono anche nel più disperso angolo del mondo se uno vuole...per fortuna!

Da: espedito7603/07/2012 21:44:45
http://www.firmiamo.it/abolizione-esame-avvocato/

Da: espedito7603/07/2012 21:55:18
wiva la mia libertà http://sempredubbioso.blogspot.it/2012/01/ecco-i-3-emendamenti-con-relative.html

Da: Che vergogna!!!03/07/2012 21:56:19
Sono stato bocciato per la 4a volta.
Sono una delusione per i miei genitori.

Da: x tutti03/07/2012 22:05:42
certo che sono proponibili tutte le petizioni popolari di questo mondo, ci mancherebbe!! Il c.d. semestre bianco non ha nulla di giuridico, è solo un'espressione che indica che, DI FATTO, le Camere non si occupano più di nulla perché i parlamentari vanno in campagna elettorale "anticipata".
Mettiamola così: se prima di un semestre bianco la probabilità che le camere prendano in seria considerazione una petizione popolare è pari a quella che un elefante nano riesca a passare per la cruna d'un ago, durante il semestre bianco la probabilità è quella che un'elefantessa incinta riesca nella medesima prodezza.
Trattandosi poi dell'abolizione dell'esame di avvocato, beh, diciamo che è probabile vengano e cercare uno per uno i firmatari per internarli in manicomio.

Saluti da vostro affezionatissimo!!!

Da: espedito7603/07/2012 22:10:54
bhe certo è tutto certificato con firma elettronica e poi gli ip sono individuabili con facilità per chi controlla,sul manicomio ho il "ragionevole dubbio" di scegliere tra essere internato in OPG oppure internato all'interno delle aule di esame,sono esperienze entrambe fatte personalmente e le consiglio a chi non le ha fatte...provare per credere ...saluti cordiali...giuridici!!!

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