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Abolizione esame avvocato
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Da: per boh | 22/12/2011 13:19:06 |
questo ed altri forum non sono frequentati solo da legulei o da sciocchi millantatori, ma anche da parecchie persone serie. Tra esse ci sono sicuramente tanti candidati che studiano e che si prestano ad essere inquinati nei loro principi, ma ci sono anche altri soggetti, coinvolti su diversi livelli negli esami e nella professione, che leggono ed intervengono perchè sono convinti che i colleghi seri meritino ascolto e che debbano essere tutelati. Io Vi leggo non perchè non abbia altro da fare ma perchè ritengo che sia molto importante che i giovani colleghi sappiano che trucchi ed inganni non sono trampolini da cui lanciarsi nella vasca della professione -che comunque vasca non è- Io sento di dover dire ai candidati che ancora non hanno assunto atteggiamenti negativi o illeciti che le molte persone serie debbano sempre far sapere agli altri che esistono. Altrimenti vincono gli altri. E ciò è intollerabile oltre che ingiusto, non solo per chi l'esame se lo ricorda con terrore e tanta soddisfazione ma soprattutto per chi non dorme la notte al pensiero di dover fare (o aver fatto) bene l'esame che ti cambia la vita. C'è chi dice che è una sciocchezza e che, tanto, non si guadagnerà abbastanza. Bene, costui continua a non capire di che cosa, tra noi, stiamo parlando. | |
Da: SCOREGGIONE | 22/12/2011 13:27:14 |
Sbagliano tutti ed avete ragione voi, caproni, sostenendo che gli esami si fanno con i telefonini copiando i temi messi in internet? ma perchè sempre apprezzamenti poco cortesi?? Così già deprezzi le tue argomentazioni.....nessuno mi pare sostenga questo.... basterebbe allungare di due anni il corso universitario e mettere in moto la formazione e la pratica nel frattempo. lo hanno già fatto!! Si chiama sspl; se poi tutti dicono che è una cagata è un problema loro; lo stato ha fatto proprio questo: pratica più teoria; non c'è riuscito?? Allora non ci riuscirà mai, basta polemiche...; inutile anche il paragone coi sanitari: ma pensi davvero che la formazione pratica a medicina sia così eccellente?? Conosco persone laureate in medicina ed è quasi come giurisprudenza, tanta memoria, poca corsia. State lontani da questa gente, non tollerate mai le ingiustizie e continuate ad avere fiducia nelle istituzioni, denunciando e pubblicando ogni abuso. Forse non supererete l'esame subito, -purtroppo esiste la sfiga- ma quando lo superete proverete un'enorme soddisfazione perchè avrete raggiuto l'obiettivo con fatica, e non una delle molte mete comperate con i soldi di papà. mi auguro sia così; però penso che in un momento di sacrifici collettivi, qualcosa vada semplificato; non ti pare?? | |
Da: per boh | 22/12/2011 13:44:10 |
alla prima domanda: ci sono moltissime persone che prendono in giro chi studia. Io mi limito a formulare domande dalla risposta per me scontata. Non denigro chi ci crede. Combatto chi si fa beffa di loro. Medici commercialisti e sspl: è esattamente ciò che intendo io . Io mi sono limitato a provocare risposte come la tua, che condivido . senza dubbio c'è molto da modificare. e qui è ovvia la ennesima provocazione con il titolo dell forum: con la abolizione degli albi? Così vincono loro? (loro sono i telefonistie quelli che studiano come farsi beffa degli altri, con qualunque metodo) Le mie sono soloscontata- A me ribello aloro | |
Da: per boh | 22/12/2011 13:45:47 |
l'ultima riga è uno scarto di testo e dell è un errore. scusate | |
Da: per... | 22/12/2011 14:13:40 |
io ho già studiato,infattil'esame ho superato. non tutti possono dire altrettanto | |
Da: per boh | 22/12/2011 14:46:10 |
Non fa differenza. cialtroni e ciarlatani si annidano ovunque. anche tra noi | |
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Da: esame farsa, protestiamo anche noi | 22/12/2011 17:52:40 |
Prossimo intervento del Governo: LIBERALIZZAZIONI. | |
Da: nikiname3 | 22/12/2011 18:17:41 |
A chi avesse ancora i dubbi sull'abolizione dell'esame di avvocato dal settembre 2012 , che rappresenta un ostacolo maggiore , invito a leggere le disposizioni delle normative seguenti: 1) Art.10 della legge 12 novembre 2011 , n. 183 abrogativo del Regio decreto-legge 27 novembre 1933, n. 1578 e quindi dell'art. 17 che prescrive l'esame di Stato per essere iscrito nell'albo degli avvocati. 2) Art. 33 del Decreto Monti diventato legge dello Stato, avendo messo la fiducia le modifiche non erano ammesse: Riforma degli ordini professionali e societa' tra professionisti. L'avvocato diventa un imprenditore di diritto privato ( Codice civile). | |
Da: Fatti | 22/12/2011 19:52:55 |
Lettera del Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Milano agli iscritti Milano, 22 dicembre 2011 Care Colleghe, cari Colleghi, ritengo importante informarVi sulle novità in materia di professioni intervenute negli ultimi mesi, fino al recentissimo decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 (Manovra Monti) e alle relative disposizioni di modifica apportate in sede di conversione. La situazione può essere sintetizzata nel seguente modo: - nella Manovra economica dello scorso agosto (decreto legge 13 agosto 2011, n. 138) sono stati individuati i princìpi in applicazione dei quali gli ordinamenti professionali dovranno essere adeguati entro il 13 agosto 2012; - l'adeguamento degli ordinamenti professionali avverrà con decreto del Presidente della Repubblica (delegificazione); - le norme vigenti degli ordinamenti professionali in contrasto con i predetti princìpi saranno abrogate con effetto dall'entrata in vigore del summenzionato d.P.R. e, in ogni caso, dalla data del 13 agosto 2012; - il Governo, entro il 31 dicembre 2012, provvederà a raccogliere in un testo unico le norme aventi forza di legge che risulteranno non abrogate; - la Legge di stabilità 2012 (legge 12 novembre 2011, n. 183) ha disciplinato la possibilità di costituire società tra professioni, anche per l'esercizio di più attività professionali e con la partecipazione di soci non professionisti per prestazioni tecniche, o per finalità di investimento. Il quadro normativo che è stato delineato dai descritti interventi che si sono susseguiti dall'estate scorsa suscita particolare perplessità e preoccupazione: innanzitutto perché su di esso non è stata concessa alcuna consultazione delle categorie interessate le quali, certamente, avrebbero potuto indicare i veri nodi che impediscono una effettiva modernizzazione del comparto professionale. Va inoltre evidenziato che, a seguito dell'introduzione dei criteri generali cui dovrà riferirsi indistintamente l'intero comparto professionale, il disegno di legge di riforma della professione forense, approvato da oltre un anno al Senato e ora fermo in Commissione Giustizia della Camera, rischia di essere accantonato definitivamente. Occorre altresì sottolineare che l'avvenuta delegificazione della materia professionale, peraltro parziale perché riferita ai soli aspetti sui quali trovano applicazione i princìpi individuati dalla Manovra estiva, al di là di ogni considerazione sulla sua legittimità costituzionale, appare fin da oggi fonte di incertezze e difficoltà applicative. Vi è poi la novella disciplina delle società tra professionisti che, allo stato, si presenta forse come la norma di maggiore impatto per l'effetto di assimilazione delle professioni alle imprese che la stessa produce. Consentire, infatti, come sostanzialmente è previsto, che gli indirizzi strategici (politica aziendale) della società in cui operano avvocati siano decisi da soggetti non iscritti all'Albo ai quali può però ricondursi la maggioranza del capitale sociale, significa fare venire meno l'indipendenza e l'autonomia indispensabili per poter svolgere in piena libertà la professione. Oggi, perciò, sono in gioco proprio l'identità e la natura fondamentale dell'Avvocatura e l'imprescindibile funzione di tutela dei diritti che essa espleta, sia in sede giudiziale, sia in ambito stragiudiziale. Sotto altro profilo, è posto seriamente in pericolo anche il corrispondente interesse pubblico a prestazioni professionali qualificate e al corretto esercizio della professione forense che rappresenta anche il presupposto giuridico dell'esistenza degli Ordini. Il Consiglio dell'Ordine su questi fronti sta da tempo collaborando fattivamente con il Consiglio Nazionale Forense e gli altri Ordini e associazioni forensi, per sensibilizzare il legislatore sull'importanza di salvaguardare la specificità della ordinamento che discende proprio dal richiamato ruolo di tutela di diritti costituzionalmente rilevanti. Al contempo e sempre nell'ambito della suddetta cooperazione, il nostro impegno è dedicato all'elaborazione di proposte dirette al contenimento dei tempi e del contenzioso civile arretrato, attraverso il diretto coinvolgimento degli avvocati nella definizione delle cause. È nostro dovere, infatti, concorrere alla definizione e attuazione di soluzioni che contribuiscano al miglioramento del servizio Giustizia. È accaduto per il Processo Civile Telematico, la cui attuazione a Milano è stata resa possibile dall'iniziativa e dal supporto del Consiglio dell'Ordine (compresa la delicatissima fase di introduzione della Posta Elettronica Certificata che - non va dimenticato - ha rappresentato per gli avvocati un passaggio obbligato imposto dalle nuove norme tecniche ministeriali). Accadrà ogni qualvolta ci sarà consentito di mettere in campo la nostra competenza e la nostra professionalità. Assicuro a tutti Voi la vigile iniziativa del Consiglio dell'Ordine sui temi accennati e un tempestivo aggiornamento sulle novità che vi potranno essere nelle prossime settimane. Un caro saluto e un augurio di buon Natale. Paolo Giuggioli | |
Da: nikiname3 | 22/12/2011 23:40:43 |
Il professore Monti ha fatto benissimo a precisare x la data del 13 agosto 2012 non la fine delle categorie protette ma semplicemente la trasformazione della professione di avvocato in una impresa che dovrà concorrere sul mercato come tutti gli altri imprenditori. L'abrogazione degli ordini professionali è una legge del governo Berlusconi, il quale l'ha fatto essendo sicuro che non si sarebbe mai realizzato xchè il suo governo doveva durare fino al 2013 oppure si andava alle elezioni anticipate. il Presidente dell'Ordine degli avvocati di Milano fa bene a preoccuparsi x il futuro della corporazione, ma secondo me, il nuovo ordinamento che troveremo nel prossimo regolamento governativo , il dpr di attuazione, farà del bene alla professione e soprattutto ai cittadini clienti . | |
Da: nikiname3 | 22/12/2011 23:57:56 |
Asterix 34 ! 6 civilista o penalista? | |
Da: esame farsa, protestiamo anche noi | 23/12/2011 09:01:35 |
x il Presidente dei mafiosi avvocati di Milano: SPARATI. | |
Da: SCOREGGIONE | 23/12/2011 09:36:32 |
è posto seriamente in pericolo anche il corrispondente interesse pubblico a prestazioni professionali qualificate e al corretto esercizio della professione forense che rappresenta anche il presupposto giuridico dell'esistenza degli Ordini. bè ma non capisco a cosa si riferisca..... | |
Da: ... | 23/12/2011 10:06:34 |
Al cosiddetto presidente dell'ordine di milano: Se vuole guardare alla qualità degli iscritti all'albo, perchè non si fa una passeggiata il giorno degli esami di avvocato, noterebbe come nemmeno il 20% dei commissari sarebbe in grado di svolgere le allucinanti tracce che vengono assegnate ai praticanti, e se questi sono i commissari si immagini gli altri iscritti all'albo. La verità è che questo esame-farsa viene mantenuto solo al fine di garantire privilegi a una casta di persone, delle quali non ho timore a definire la maggior parte emeriti ignoranti, che hanno superato l'esame prima della riforma 2003, andando a fare l'esame in sedi fantasma (Cz-Rc-Me) con percentuali bulgare di promosse, e ora queste persone sono le stesse che non vogliono l'abolizione dell'esame, in modo da mantenere i loro privilegi. Se davvero stesse loro a cuore la professionalità dell'ordine, dovrebbero cominciare a mandare a casa tutti gli avvocati ottuagenari che ancora inquinano le aule giudiziarie (possibile che nessuno noti che questi sono gli unici ordini in cui si resta in attività fino alla morte? pure notai e magistrati vanno in pensione) e facendo selezione all'università, non impedendo l'accesso a persone laureate che, giunte ormai alla soglia dei 30, non hanno più modo di riciclarsi (Che cosa dovrebbero fare, i mugnai o i calzolai?) . Per una volta, le consiglio, faccia un passo indietro, si vergogni di difendere la casta di avvoltoi che rappresenta, e non si preoccupi della eventuale liberalizzazione: di certo non penalizzerebbe il cittadino, che avrebbe maggior possibilità di scelta, e di certo non potrebbe danneggiare i "super-avvocati" di cui difende i privilegi, viste le loro super professionalità di certo non potranno vedersi sottratto il lavoro dai praticanti "ignoranti" a cui deve essere impedito l'accesso | |
Da: dino, ingegnere | 23/12/2011 11:18:35 |
mi intrometto nella discussione pur non essendo avvocato o praticante avv., ma semplicemente un libero professionista di altro settore che ha ottenuto l'accesso al proprio ordine professionale semplicemente sostenendo un buon esame che, naturalmente, è stato valutato con un buon voto (niente di più e niente di meno). ho molti amici e parenti che, pur essendo persone studiose ed anche professionalmente affermate, non riescono a superare l'esame di avvocato in quanto, da quanto apprendo dagli esiti pubblicati ogni estate, si viaggia oramai su percentuali del 20-30% di promossi. scrivo solo perchè non riesco a capire come mai gente che ha conseguito una laurea (anche con ottimi voti ed in pochi anni in università prestigiose) e che ha fatto più di 2 anni di tirocinio presso avvocati iscritti agli stessi ordini professionali ai quali si cerca di accedere, non riescono a superare l'esame di abilitazione, anche per diversi anni di seguito. credo sia una pagliacciata!! ma soprattutto una sconfitta per le università e gli ordini stessi!!! se fossi un professorone universitario (di quelli temutissimi la cui fama si tramanda da generazioni di studenti), mi sentirei umiliato nel vedere migliaia di studenti, ai quali egli stesso ha insegnato e fatto sudare le classiche 7 camicie, non dico non riuscire a vincere un concorso di magistratura o notarile, ma semplicemente non riuscire per anni ed anni ad abilitarsi alla libera professione!! Al Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Milano dico semplicemente di vergognarsi nel rappresentare un ordine i cui iscritti non riescono, durante due anni di tirocinio, a trasmettere un minimo di insegnamento ai propri praticanti, che possa essere loro utile al conseguimento dell'abilitazione professionale!! ripeto: o è una pagliacciata che serve solo a mantenere basso il numero di iscritti, o davvero è da rottamare il sistema universitario italiano e, contestualmente, mettere in discussione le professionalità degli attuali avvocati abilitati, di tutti gli ordini. p.s. nel primo caso invito a riflettere sulle enormi cifre economiche che girano attorno a questo esame (che oramai è diventato una barzelletta tutta italiana): costosissimi corsi di preparazione, apparecchiature elettroniche a cui si affidano i pluribbocciati nella speranza che sia l'anno buono, miracoli proposti dal cepu e similari, etc. etc. | |
Da: Waiting for the sun | 23/12/2011 11:46:12 |
GRANDE DINO , INGEGNERE!!!! HAI COLTO NEL SEGNO!!! | |
Da: caprone | 23/12/2011 12:03:20 |
chi non supera l'esame di avvocato significa che non è in grado di fare l'avvocato... capito waiting?! | |
Da: SCOREGGIONE | 23/12/2011 12:11:05 |
se fossi un professorone universitario (di quelli temutissimi la cui fama si tramanda da generazioni di studenti), mi sentirei umiliato nel vedere migliaia di studenti, ai quali egli stesso ha insegnato e fatto sudare le classiche 7 camicie, non dico non riuscire a vincere un concorso di magistratura o notarile, ma semplicemente non riuscire per anni ed anni ad abilitarsi alla libera professione!! INVECE CARO AMICO, se ne fottono; anzi insegnano pure nelle sspl, salvo poi magari ostacolarle nella pratica...fregandosene degli sbocchi; purtroppo dobbiamo prendere atto che nessuno fa più le cose con etica, conta solo arraffare i soldi, e basta... | |
Da: SCOREGGIONE | 23/12/2011 12:12:38 |
chi non supera l'esame di avvocato significa che non è in grado di fare l'avvocato... capito waiting?! poi chi ha passato l'esame posta commenti così...capito dino? | |
Da: ff | 23/12/2011 12:28:38 |
NO AI MASSONI | |
Da: esame farsa, protestiamo anche noi | 23/12/2011 12:37:12 |
x il Presidente della setta degli avvocati di Milano e per tutti i presidenti delle logge massoniche forensi d'Italia: SPARATEVI, la vostra esistenza oltre ad essere inutile è pure dannosa. | |
Da: Clarence | 23/12/2011 12:38:10 |
Tagliamo la testa ai massoni!! W LA LIBERTA'! W IL PAPA! | |
Da: esame farsa, protestiamo anche noi | 23/12/2011 12:40:46 |
http://it.wikipedia.org/wiki/Ordine_professionale Gli ordini professionali hanno origine storica nelle corporazioni medioevali. | |
Da: SCOREGGIONE | 23/12/2011 13:12:33 |
Dopo le feste è atteso anche un decreto legge che renda più appetibile per i capitali privati il ricorso al project financing. Piuttosto corposo si annuncia poi il capitolo liberalizzazioni. Almeno negli annunci del Governo. nel mirino ci sono tutti i settori 'attenzionati' dall'Antitrust nei mesi scorsi. L'intenzione è di dare finalmente seguito al Ddl annuale sulla concorrenza prevista dalla legge sviluppo del 2009 con l'intenzione di recepire le segnalazione dell'Autorità per la concorrenza ma finora mai sfruttata. Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/IyKVa | |
Da: In cosa sperate ? | 23/12/2011 13:21:04 |
Liberalizzare le professioni non significa eliminare l'esame di stato, che resterà in vigore per tutte le professioni per cui è previsto. | |
Da: per... | 23/12/2011 14:03:18 |
QUELLI COME ESAME FARSA ROVINANO L'ITALIA | |
Da: a tutti voi | 23/12/2011 14:06:40 |
la laurea in giurisprudenza consente molti sbocchi. In linea di massima, chi si iscrive a medicina vuole fare il medico e chi si laurea in ingegneria farà l'ing., libero professionista o dipendente. Solo una piccola parte degli studenti di giurisprudenza si iscrive per fare l'avvocato e, soprattutto, solo un piccola parte dei laureati fa la pratica davvero, un po' per causa loro e molto di più per nostra compiacenza. E' inutile fare gli ipocriti: la pratica è anche un parcheggio dei moltissimi laureati. Pratica ed esame (o l'abilitazione legittimamente ottenuta), per troppi, non sono le uniche porte da cui accedere ad una aspirazione ma solo delle opportunità che concorrono con il concorso di commissario, funzionario pubblico, magistrato, notaio, diplomatico e di chissa quante altre. Molti praticanti hanno visto in ufficio le liquidazioni dei di e hanno pensato che con 3 di al mese si potesse pagare la quota di una locazione. Altri hanno fatto lo stesso ragionamento con i parafanghi o con i colpi di frusta . Molti, negli ultimi 10 anni, si sono buttati nella mischia. Ora sono anche loro che combattono contro la liberalizzazione perchè le società di gestione crediti o dei parafangari hanno eroso questa fetta e li hanno costretti a turnarsi, tra soci, per rispondere al telefono. Qualcuno tenta di riqualificarsi, altri no, ma sono fatti loro ed è giusto che così sia, anche se d.i. e parafanghi hanno imparato a fare nei due anni di pratica. Ogni anno ci sono migliaia di candidati che ci provano, parecchi che ce la fanno -pochi in percentuale - ma non tutti sono motivati e, molto onestamente, non tutti sono preparati a svolgere la professione che svolgeranno solo perchè sono stati bocciati all'esame di magistratura o non sono stati capaci di fare i notai. E questo è un aspetto della situazione. Ad esso si aggiungono gli evidenti limiti di una professionalità che deve essere dinamica per il mercato ma che, forse, tanto dinamica non può diventare se tutti noi, già abilitati da molto tempo, non scendiamo di un gradino, senza ovviamente eliminare la necessità di far elevare di altrettanto tutti gli altri. Voglio dire che tutti dobbiamo studiare, noi più dei praticanti. Sistema ed economia sono cambiati, le guerre non servono e gli attentati costituiscono attività demenziale. In tutto ciò si innestano le schegge impazzite che si chiamano sfiga (per i candidati che vengono bocciati anche se non se lo meritano); lazzaroni (da entrambe le parti, ovviamente); avvocati e commissari non capaci di formare e di valutare; candidati che non hanno studiato e non studiano ma che si ostinano a cercare scorciatoie adducendo il diritto ad essere più furbi degli altri;, tracce delle prove infelici (l'atto di civile non era affatto semplice -perchè forse aveva qualche cosa in più o in meno- ma consentiva al candidato di prendere una posizione netta come accade nella professione); soluzioni pubblicate durante le prove ed infine gli immancabili saccenti che difendono l'orticello. Insomma, un manicomio. Io credo che non sia corretto attribuire la causa di tutti questi problemi alla mancata liberalizzazione e che quest'ultima, per le stesse ragioni, non possa essere il rimedio. La liberalizzazione appiattirebbe tutti verso il basso; consentirebbe, forse, al cliente di spendere di meno, ma lo esporrebbe anche al rischio di essere maltrattato ancor di più. E, insisto, consentirebbe solo ai lazzaroni di perpetuare la beffa operata verso i meritevoli . Ma sono anche convinto che questa situazione non possa durare a lungo perchè anche questo tipo di percorso formativo (pratica dei non motivati ed esame di tutti con i criteri attuali) schiaccia verso il basso anzichè elevarci ed elevare la considerazione che il cittadino dovrebbe avere della Avvocatura. Soluzioni? E' una libera professione? Pare di si, quindi limitarne l'accesso probabilmente non sarebbe corretto e ripristinerebbe situazioni passate non più attualizzabili. Tuttavia i medici ci hanno provato e tengono duro. Però forse hanno capito che c'è qualche cosa che non va (forse solo la programmazione). Ora dicono che non ci sono più medici di base o di pronto soccorso. In compenso arrivano molti medici stranieri e si dice che qusto sia uno dei pregi del progresso e dell'abbattimentod elle frontiere. Probabilmente è così e chi tra noi è scandalizzato perchè viene ricevuto da un sostituto del medico di base o da una guardi amedica di altro continente può semplicemente andare a quel paese perchè è un'idiota. Però l'uomo e la sua fisiologia sono uguali in tutto il mondo e non altrettanto vale per il diritto e per le regole. Dunque va sicuramente tutelata la facoltà, per chi dimostri di essere capace, di esercitare in qualunque posto della Terra ciò che sa fare. Ma come lo dimostra ai soggetti che sono destinati a subire gli effetti della sua attività? Anche i commercialisti ci stanno ragionando e non pare che i loro praticanti siano più soddisfatti dei nostri :anche loro studiano e fanno la pratica addirittura più lunga, con percentuali di promossi ancora più ristrette Liberalizziamo e aboliamo gli Albi? potrebbe essere un'idea per risolvere i problemi dei geni o degli sfortunati che non riescono ad iscriversi facendo l'esame, ma anche per aumentare le possibilità che nei prossimi 30 anni ci sia copertura anche per le nostre pensioni.Poi saranno fatti loro. Ma questa la soluzione è idonea anche a tutelare la professione e a garantire maggiormente l'utenza rispetto alla situazione attuale? No, non può esserlo perchè il numero dei lazzaroni (che copiano con i telefonini o commettono reati in Spagna prima e/o imbrogliano i clienti o li massacrano con le parcelle poi ) non diminuirebbe ma, forse, aumenterebbe, se non altro perchè verrebbe meno il potere di intervento dei COA. Potere che, chi non fa demagogia, non può che desiderare venga, invece, esercitato in modo ancor più incisivo . In definitiva, i problemi dei praticanti che non riescono a passare questo esame (che non è facile e che presenta le criticità di tutti gli esami, amplificate dall'alto numero dei candidati in parcheggio che non sono motivati) non ha nulla a che vedere con il problema della professione che tutti noi dobbiamo essere onorati di svolgere, se ritenuti idonei a farlo sulla base di inevitabili regole. L'utente ha bisogno di regole corrette che stabiliscano i livelli di competenza e professionalità e di organismi che le facciano rispettare, non delle marocchinerie. Pubblicità, società e concorrenza sono obiettivi sicuramente pregevoli, ma la liberalizzazione che cosa c'entra con la professionalità? Lasciamo da parte le difese di posizione : davvero voi pensate che i laureati possano riceve un mandato e difendere il loro cliente? Spesso non lo sono neppure gli abilitati. Sono diversi i presupposti, sono diverse le cause e sono diversi gli ambiti di intervento.Vogliamo continuare a scontrarci con i candidati? Abbiamo già perso: sono di più e hanno ragione a protestare, solo perchè non siamo capaci di eliminare, dai nostri esami (non sono "i loro esami"..) i cialtroni e i lazzaroni. Però da qualche parte dobbiamo iniziare, e lo dobbiamo fare tutti altrimenti vincono loro. Loro sono i lazzaroni che strumentalizzano le angosce dei molti e bravi futuri colleghi e che, ottenuta la liberalizzazione, non avranno più l'ostacolo dell'esame o i Coa che li possano perseguire. Buon Natale a tutti e smettiamola di far pensare ai giovani che li stiamo combattendo, perchè non è vero e, soprattutto, non ne abbiamo interesse. | |
Da: X a tutti voi | 23/12/2011 14:17:16 |
Le belle parole lasciano il tempo che trovano, io ho fatto la pratica che dici tu, le mie mansioni andavano da fotocopiatore ad autista (eh si, dovevo accompagnare il mio dominus al tribunale con la mia auto e il cellulare, sai com'è loro sono poveri), quando mi facevano fare degli atti non me li correggevano nemmeno, se li aggiustavano loro al computer senza dirmi dove era sbagliato o meno, e per mesi ho sentito dire che non sono loro a doverci spiegare nulla perchè non ne hanno interesse, siamo noi praticanti a dover carpire il mestiere. Non ho mai conosciuto una razza peggiore di quella degli avvocati: meschini, gretti, capre (ripeto, di quelli abilitati ritengo che non oltre il 20 per cento riuscirebbe a passare l'attuale esame d'abilitazione, e mi sono tenuto largo), profittatori senza scrupoli (non solo non pagano, ma se possono scroccano pure). Io dico, NE ABBIAMO ABBASTANZA, se la pratica è questa è inutile, ed è vergognoso dovere spendere due anni senza retribuzione (anzi avendo spese non indifferenti) per essere parcheggiati: una volta avvocato le cancellerie impari a bazzicarle in meno di due mesi. P.s. sull'esame, potete dire quanto volete, ma la pratica non aiuta per nulla ai fini del passaggio delle prove, potete fare anche 20 anni di pratica, ma ditemi in quale studio legale si fanno i pareri, o atti assurdi come quello di civile (dove addirittura c'erano le sezioni unite contro) dell'esame di stato. La verità è che chi ha un minimo di privilegio non vuole mollarlo, e per questo non si va mai avanti. Lo ripeto, la soluzione è: VIA GLI 80 ENNI DALLE AULE GIUDIZIARIE E RIFORMA DEL PERCORSO UNIVERSITARIO, CHI HA 18-20 ANNI PUO' ANCORA SCEGLIERE UN'ALTRA STRADA A 30 ANNI NON MI PUOI IMPEDIRE L'ACCESSO ALLA PROFESSIONE, MALEDETTI FARABUTTI SIAMO ALLA FAME PER COLPA VOSTRA. | |
Da: Io | 23/12/2011 14:28:08 |
Comunque sembra che il massimo che sono riusciti a fare sia stato ridurre a 18 mesi la pratica legale... a cosa serve qs cambiamento? Secondo me a ben poco. | |
Da: Esame pilotato | 23/12/2011 14:38:25 |
Bravo ingegnere. Sono perfettamente d'accordo con Te!!!! | |
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