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Abolizione esame avvocato
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Da: Anna79 | 04/10/2011 13:22:03 |
No, mi dispiace. L'evidente "cavillosità " di alcune domande è eloquente circa la mala fede dei commissari e circa le loro intenzioni nefaste. | |
Da: Liberale | 04/10/2011 13:34:42 |
Non vorrei sembrare una mosca bianca, ma esistono tantissimi avvocati liberali in Italia. Siamo i professionisti: 1. che non vogliono "madre patria" alle costole che ci dica quello che dobbiamo fare. 2.1 che ESIGIAMO il libero mercato e il libero accesso perché 2.2 vogliamo una maggiore concorrenza che faccia sparire coloro che si credono avvocati avendo superato un semplice esame teorico (il giorno dopo difendono in appello talvolta con conseguenze giuridiche nefaste per il cliente) 2.3 vogliamo che il professionista sia costretto, nel silenzio della sua stanza, a studiare ed aggiornarsi quotidianamente per non essere sopraffatto dal mercato e da colleghi più preparati 3. per quello che concerne il parallelismo con la professione medica, è INAUDITO credere che un paziente debba dare fiducia al medico sul solo presupposto dell'esame di abilitazione: Personalmente, se avessi qualcosa di grave, più che l'esame di abilitazione andrei a guardare quante pubblicazioni in materia ha scritto il Professionista, quante persone si rivolgono a lui, in che cosa è specializzato. RIPETO: - Condizione minima: Laurea e tirocinio. - Per il mercato: Successi professionali, preceduti giocoforza da una ROBUSTA PREPARAZIONE... Mi viene la pelle d'oca se i miei clienti dovessero considerarmi un bravo avvocato per il solo fatto di aver parafrasato bene la sentenza risolutiva dei pareri. Ecco un estratto dell'articolo dell'avv. (avvocato signorina dott.ssa eh) Maurizio Perelli, foro di Rieti, patrocinante in cassazione sul suo sito: ""Liberalizzazione delle professioni" non deve essere solo uno slogan vago. Deve essere un programma di profonda azione riformatrice, esaustivo, articolato per punti precisi e previsioni normative coerenti e sistematiche. Accedere a una professione e svolgerla in sana concorrenza è, infatti, un diritto primario di libertà , non comprimibile da interessi corporativi in quanto espressione di quel diritto al lavoro che la nostra Costituzione pone a fondamento dell'Italia, quale Repubblica democratica. Liberalizzare subito e in maniera piena le professioni (come pure ci chiede la Banca Centrale Europea per riavviare la crescita economica) è doveroso, inoltre, nei confronti dei professionisti e aspiranti tali che richiedono di operare in un mercato autenticamente concorrenziale. Liberalizzare i servizi professionali è doveroso, nei loro confronti, per il valore giuridico della Carta delle libertà fondamentali dell'Unione europea, la quale al paragrafo 1 dell'art. 15, intitolato "Libertà professionale e diritto di lavorare", solennemente afferma che "Ogni individuo ha il diritto di lavorare e di esercitare una professione liberamente scelta o accettata". La liberalizzazione delle professioni deve essere realizzata al più presto, con legge ordinaria, senza superflue modifiche costituzionali, come l'introduzione del principio di concorrenza nell'art. 41 della Costituzione. Già , infatti, la Corte costituzionale ha delineato la portata precettiva del principio di concorrenza riguardo alle professioni e le competenze statali e regionali della sua promozione. Deve essere una rivoluzione copernicana condivisa anche dai diretti interessati -i professionisti- perchè evidentemente "vincenti" devono risultare i suoi argomenti. Questi, comunque, devono diventare patrimonio culturale dell'opinione pubblica generale, la quale deve finalmente voltare le spalle (con decenni di ritardo rispetto alla cancellazione teorica del corporativismo fascista) ad una organizzazione medievale delle professioni" L'ARTICOLO DI CUI SOPRA è STATO RIPRESO DAL SITO: DIRITTO DELLE PROFESSIONI (CAPITO dott.ssa? non dal sito di qualche leguleo come li chiami tu). Altro sito di interesse, dove scrivono numerosi avv.ti favorevoli alla liberalizzazione: http://ordiniprofessionali.wordpress.com/ | |
Da: Esame-farsa | 04/10/2011 13:51:11 |
Dott.ssa affoghi nel tuo infantile narcisismo e non ha contenuti; infatti alle domande non rispondi. X Liberale: grazie sempre.... | |
Da: dott.ssa | 04/10/2011 14:29:26 |
ahahahaha!!!! che poveretti!!! non sappete attaccarvi che ad errori tipo "lego".... che pochezza!!!!!! sicuramente non so scrivere "leggo"!!! credeteci pure!!! io promossa io avvocato VOI RIPETENTI fatevene una ragione, e studiate!!!! besos | |
Da: Esame-farsa | 04/10/2011 14:36:13 |
Ribadisco: narcisismo patologico: vatti a curare il tuo io ipertrofico; ammesso che tu sappia di cosa si tratta..... | |
Da: dott.ssa | 04/10/2011 14:42:53 |
forse sono narcisista, ma sempre meglio che bocciata..... anzi molto meglio! e come vorreste essere al mio posto, vero? sì sì .... scrivete pure che preferite essere ripetenti..... ci credo molto!!! | |
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Da: Lucro incessante (quoto) | 04/10/2011 14:44:47 |
Non vorrei sembrare una mosca bianca, ma esistono tantissimi avvocati liberali in Italia. Siamo i professionisti: 1. che non vogliono "madre patria" alle costole che ci dica quello che dobbiamo fare. 2.1 che ESIGIAMO il libero mercato e il libero accesso perché 2.2 vogliamo una maggiore concorrenza che faccia sparire coloro che si credono avvocati avendo superato un semplice esame teorico (il giorno dopo difendono in appello talvolta con conseguenze giuridiche nefaste per il cliente) 2.3 vogliamo che il professionista sia costretto, nel silenzio della sua stanza, a studiare ed aggiornarsi quotidianamente per non essere sopraffatto dal mercato e da colleghi più preparati 3. per quello che concerne il parallelismo con la professione medica, è INAUDITO credere che un paziente debba dare fiducia al medico sul solo presupposto dell'esame di abilitazione: Personalmente, se avessi qualcosa di grave, più che l'esame di abilitazione andrei a guardare quante pubblicazioni in materia ha scritto il Professionista, quante persone si rivolgono a lui, in che cosa è specializzato. RIPETO: - Condizione minima: Laurea e tirocinio. - Per il mercato: Successi professionali, preceduti giocoforza da una ROBUSTA PREPARAZIONE... Mi viene la pelle d'oca se i miei clienti dovessero considerarmi un bravo avvocato per il solo fatto di aver parafrasato bene la sentenza risolutiva dei pareri. Ecco un estratto dell'articolo dell'avv. (avvocato signorina dott.ssa eh) Maurizio Perelli, foro di Rieti, patrocinante in cassazione sul suo sito: ""Liberalizzazione delle professioni" non deve essere solo uno slogan vago. Deve essere un programma di profonda azione riformatrice, esaustivo, articolato per punti precisi e previsioni normative coerenti e sistematiche. Accedere a una professione e svolgerla in sana concorrenza è, infatti, un diritto primario di libertà , non comprimibile da interessi corporativi in quanto espressione di quel diritto al lavoro che la nostra Costituzione pone a fondamento dell'Italia, quale Repubblica democratica. Liberalizzare subito e in maniera piena le professioni (come pure ci chiede la Banca Centrale Europea per riavviare la crescita economica) è doveroso, inoltre, nei confronti dei professionisti e aspiranti tali che richiedono di operare in un mercato autenticamente concorrenziale. Liberalizzare i servizi professionali è doveroso, nei loro confronti, per il valore giuridico della Carta delle libertà fondamentali dell'Unione europea, la quale al paragrafo 1 dell'art. 15, intitolato "Libertà professionale e diritto di lavorare", solennemente afferma che "Ogni individuo ha il diritto di lavorare e di esercitare una professione liberamente scelta o accettata". La liberalizzazione delle professioni deve essere realizzata al più presto, con legge ordinaria, senza superflue modifiche costituzionali, come l'introduzione del principio di concorrenza nell'art. 41 della Costituzione. Già , infatti, la Corte costituzionale ha delineato la portata precettiva del principio di concorrenza riguardo alle professioni e le competenze statali e regionali della sua promozione. Deve essere una rivoluzione copernicana condivisa anche dai diretti interessati -i professionisti- perchè evidentemente "vincenti" devono risultare i suoi argomenti. Questi, comunque, devono diventare patrimonio culturale dell'opinione pubblica generale, la quale deve finalmente voltare le spalle (con decenni di ritardo rispetto alla cancellazione teorica del corporativismo fascista) ad una organizzazione medievale delle professioni" L'ARTICOLO DI CUI SOPRA è STATO RIPRESO DAL SITO: DIRITTO DELLE PROFESSIONI (CAPITO dott.ssa? non dal sito di qualche leguleo come li chiami tu). Altro sito di interesse, dove scrivono numerosi avv.ti favorevoli alla liberalizzazione: http://ordiniprofessionali.wordpress.com/ | |
Da: dott.ssa | 04/10/2011 14:55:59 |
leguleio, non leguleo!!!!!!!! mammamia ingenui! perdete tempo! studiate!!!! è l'unica speranza che avete | |
Da: dott.ssa | 04/10/2011 15:07:02 |
non sapete nemmeno cos'è un leguleio e scrivete "Leguleo"!!! ma vi rendete conto????????!!!!!!!! avete fatto uno straccio di liceo???? o fate parte di coloro che vogliono fare gli avvocati dopo avere fatto agraria?! non avete proprio capito come va il mondo.... A DICEMBREEEEEEE!!!!!!! anche se il mio più sincero consiglio è di mollare e di cambiare mestiere!! PRIMO: perchè è evidente che non avete "i numeri"; SECONDO: perchè non è interesse di nessuno, se non il vostro, aprire i cancelli dell'avvocatura a gente non competente e non idonea alla professione e alla PROFESSIONALITà in generale. ma non se ne parla nemmeno di dare la possibilità a gente che non sa nemmeno l'a b c di esercitare la professione! scordatevelo!!!!! | |
Da: SOS grammatica italiana X dott.ssa | 04/10/2011 15:08:37 |
Dott.ssa sei la più presa per il culo dal forum! Dopo che scrivi frasi sgrammaticate fai le pulci ad un avv.to! La differenza è che, se guardi il suo sito, capisci bene che non puoi competere... Non hai la dialettica dell'avv.to! Non hai la staffa dell'avv.to! Studia, perché anche tu non hai superato l'esame! | |
Da: SOS grammatica italiana X dott.ssa | 04/10/2011 15:09:25 |
Non vorrei sembrare una mosca bianca, ma esistono tantissimi avvocati liberali in Italia. Siamo i professionisti: 1. che non vogliono "madre patria" alle costole che ci dica quello che dobbiamo fare. 2.1 che ESIGIAMO il libero mercato e il libero accesso perché 2.2 vogliamo una maggiore concorrenza che faccia sparire coloro che si credono avvocati avendo superato un semplice esame teorico (il giorno dopo difendono in appello talvolta con conseguenze giuridiche nefaste per il cliente) 2.3 vogliamo che il professionista sia costretto, nel silenzio della sua stanza, a studiare ed aggiornarsi quotidianamente per non essere sopraffatto dal mercato e da colleghi più preparati 3. per quello che concerne il parallelismo con la professione medica, è INAUDITO credere che un paziente debba dare fiducia al medico sul solo presupposto dell'esame di abilitazione: Personalmente, se avessi qualcosa di grave, più che l'esame di abilitazione andrei a guardare quante pubblicazioni in materia ha scritto il Professionista, quante persone si rivolgono a lui, in che cosa è specializzato. RIPETO: - Condizione minima: Laurea e tirocinio. - Per il mercato: Successi professionali, preceduti giocoforza da una ROBUSTA PREPARAZIONE... Mi viene la pelle d'oca se i miei clienti dovessero considerarmi un bravo avvocato per il solo fatto di aver parafrasato bene la sentenza risolutiva dei pareri. Ecco un estratto dell'articolo dell'avv. (avvocato signorina dott.ssa eh) Maurizio Perelli, foro di Rieti, patrocinante in cassazione sul suo sito: ""Liberalizzazione delle professioni" non deve essere solo uno slogan vago. Deve essere un programma di profonda azione riformatrice, esaustivo, articolato per punti precisi e previsioni normative coerenti e sistematiche. Accedere a una professione e svolgerla in sana concorrenza è, infatti, un diritto primario di libertà , non comprimibile da interessi corporativi in quanto espressione di quel diritto al lavoro che la nostra Costituzione pone a fondamento dell'Italia, quale Repubblica democratica. Liberalizzare subito e in maniera piena le professioni (come pure ci chiede la Banca Centrale Europea per riavviare la crescita economica) è doveroso, inoltre, nei confronti dei professionisti e aspiranti tali che richiedono di operare in un mercato autenticamente concorrenziale. Liberalizzare i servizi professionali è doveroso, nei loro confronti, per il valore giuridico della Carta delle libertà fondamentali dell'Unione europea, la quale al paragrafo 1 dell'art. 15, intitolato "Libertà professionale e diritto di lavorare", solennemente afferma che "Ogni individuo ha il diritto di lavorare e di esercitare una professione liberamente scelta o accettata". La liberalizzazione delle professioni deve essere realizzata al più presto, con legge ordinaria, senza superflue modifiche costituzionali, come l'introduzione del principio di concorrenza nell'art. 41 della Costituzione. Già , infatti, la Corte costituzionale ha delineato la portata precettiva del principio di concorrenza riguardo alle professioni e le competenze statali e regionali della sua promozione. Deve essere una rivoluzione copernicana condivisa anche dai diretti interessati -i professionisti- perchè evidentemente "vincenti" devono risultare i suoi argomenti. Questi, comunque, devono diventare patrimonio culturale dell'opinione pubblica generale, la quale deve finalmente voltare le spalle (con decenni di ritardo rispetto alla cancellazione teorica del corporativismo fascista) ad una organizzazione medievale delle professioni" L'ARTICOLO DI CUI SOPRA è STATO RIPRESO DAL SITO: DIRITTO DELLE PROFESSIONI (CAPITO dott.ssa? non dal sito di qualche leguleo come li chiami tu). Altro sito di interesse, dove scrivono numerosi avv.ti favorevoli alla liberalizzazione: http://ordiniprofessionali.wordpress.com/ | |
Da: SOS grammatica italiana X dott.ssa | 04/10/2011 15:12:51 |
dizionario: leguleio/leguleo [le-gu-lè-io] s.m. (pl. m. -lèi; f. -lèia, pl. -lèie) spreg. Avvocato pedante e cavilloso ‖ Avvocato di scarso ingegno, di scarsa preparazione professionale | |
Da: Esame-farsa | 04/10/2011 15:20:33 |
Dott.ssa sei ridicola; può darsi che tu nella vita non abbia altre soddisfazioni che quella di aver acquisito questo titolo che acquisiscono spesso imbecilli e gente che fa altri lavori. Alle domande non hai risposto; si vede che on hai clienti e non hai il becco di un quattrino e l'avvocato non lo sai fare e ti sfido a dimostrarmelo. Prendi esempio da liberale avvocato da 10 anni serio e competente con cospicua clientela, che è contro questo ridicolo esame. Ripeto: considera la possibilità di curare il tuo io ipertrofico che nasconde un'insicurezza patologica.... | |
Da: dott.ssa | 04/10/2011 15:21:58 |
copiato da google dizionario????? tesoro, io non so chi sia colui che scrive "leguleo" , ma ti posso dire con assoluta certezza che il sostantivo latino corretto (che a quanto pare nemmeno tu conosci e che ignori) è "leguleio". fate davvero figuracce!!! sono presa per il culo da bocciati e da gente che non conosce l'italiano .... fai un pò tu!!!!! io vivevo tra gli avvocati che ancora dovevo nascere! ho passato l'esame al primo colpo (non certo come te) e al nord (dove anche l'orale non è esattamente una passeggiata) la prossima settimana farò il giuramento e lavoro in uno studio legale non proprio da ultimi arrivati.... ma capisco che per consolarti devi farti il "viaggione" che nn sia così. per me tutto questo significa abbracciare la filosofia dei perdenti, di cui, per fortuna, non faccio parte! ripassati l'italiano latino mai fatto? liceo???? mah! | |
Da: x dott.ssa | 04/10/2011 15:22:00 |
non credo che essere ripetenti sia peggio che essere narcisisti. Nel primo caso si ouò trovare rimedio rifacendo l'esame o lasciando perdere. Per il disturbo narcisistico della personalità ci vogliono anni di psicoterapia. Per la pochezza, invece, non c'è cura. Potrai essere avvocato, ma resti sempre una persona piccola. E come ti hanno fatto notare fai meglio a tacere perchè quando parli mettendoti in cattedra collezioni solo brutte figure (nonostante il tuo ego continui a non fartele notare). | |
Da: X dott.ssa | 04/10/2011 15:25:24 |
Non vorrei sembrare una mosca bianca, ma esistono tantissimi avvocati liberali in Italia. Siamo i professionisti: 1. che non vogliono "madre patria" alle costole che ci dica quello che dobbiamo fare. 2.1 che ESIGIAMO il libero mercato e il libero accesso perché 2.2 vogliamo una maggiore concorrenza che faccia sparire coloro che si credono avvocati avendo superato un semplice esame teorico (il giorno dopo difendono in appello talvolta con conseguenze giuridiche nefaste per il cliente) 2.3 vogliamo che il professionista sia costretto, nel silenzio della sua stanza, a studiare ed aggiornarsi quotidianamente per non essere sopraffatto dal mercato e da colleghi più preparati 3. per quello che concerne il parallelismo con la professione medica, è INAUDITO credere che un paziente debba dare fiducia al medico sul solo presupposto dell'esame di abilitazione: Personalmente, se avessi qualcosa di grave, più che l'esame di abilitazione andrei a guardare quante pubblicazioni in materia ha scritto il Professionista, quante persone si rivolgono a lui, in che cosa è specializzato. RIPETO: - Condizione minima: Laurea e tirocinio. - Per il mercato: Successi professionali, preceduti giocoforza da una ROBUSTA PREPARAZIONE... Mi viene la pelle d'oca se i miei clienti dovessero considerarmi un bravo avvocato per il solo fatto di aver parafrasato bene la sentenza risolutiva dei pareri. Ecco un estratto dell'articolo dell'avv. (avvocato signorina dott.ssa eh) Maurizio Perelli, foro di Rieti, patrocinante in cassazione sul suo sito: ""Liberalizzazione delle professioni" non deve essere solo uno slogan vago. Deve essere un programma di profonda azione riformatrice, esaustivo, articolato per punti precisi e previsioni normative coerenti e sistematiche. Accedere a una professione e svolgerla in sana concorrenza è, infatti, un diritto primario di libertà , non comprimibile da interessi corporativi in quanto espressione di quel diritto al lavoro che la nostra Costituzione pone a fondamento dell'Italia, quale Repubblica democratica. Liberalizzare subito e in maniera piena le professioni (come pure ci chiede la Banca Centrale Europea per riavviare la crescita economica) è doveroso, inoltre, nei confronti dei professionisti e aspiranti tali che richiedono di operare in un mercato autenticamente concorrenziale. Liberalizzare i servizi professionali è doveroso, nei loro confronti, per il valore giuridico della Carta delle libertà fondamentali dell'Unione europea, la quale al paragrafo 1 dell'art. 15, intitolato "Libertà professionale e diritto di lavorare", solennemente afferma che "Ogni individuo ha il diritto di lavorare e di esercitare una professione liberamente scelta o accettata". La liberalizzazione delle professioni deve essere realizzata al più presto, con legge ordinaria, senza superflue modifiche costituzionali, come l'introduzione del principio di concorrenza nell'art. 41 della Costituzione. Già , infatti, la Corte costituzionale ha delineato la portata precettiva del principio di concorrenza riguardo alle professioni e le competenze statali e regionali della sua promozione. Deve essere una rivoluzione copernicana condivisa anche dai diretti interessati -i professionisti- perchè evidentemente "vincenti" devono risultare i suoi argomenti. Questi, comunque, devono diventare patrimonio culturale dell'opinione pubblica generale, la quale deve finalmente voltare le spalle (con decenni di ritardo rispetto alla cancellazione teorica del corporativismo fascista) ad una organizzazione medievale delle professioni" L'ARTICOLO DI CUI SOPRA è STATO RIPRESO DAL SITO: DIRITTO DELLE PROFESSIONI (CAPITO dott.ssa? non dal sito di qualche leguleo come li chiami tu). Altro sito di interesse, dove scrivono numerosi avv.ti favorevoli alla liberalizzazione: http://ordiniprofessionali.wordpress.com/ | |
Da: X dott.ssa | 04/10/2011 15:26:40 |
fai la brava... Hai detto una stupidaggine! | |
Da: dott.ssa | 04/10/2011 15:28:07 |
ah, un'ultima cosa: soddisfazioni nella vita ne ho molte! perchè sono giovane (molto giovane), avvocato, ricca, bella e, soprattutto, ho un marito che mi adora! avete un bel da dire che non è vero ma purtroppo, e vostro malgrado, è così! faccio il lavoro che desideravo e per il quale ho studiato come una matta! invece di disprezzare chi si è fatto il culo riuscendo ad arrivare dove voi continuate a fallire, dovreste cercare di tirarvi su le maniche e lavorare sodo per raggiungere i vostri obiettivi. invece siete lì a piangervi addosso dalla mattina alla sera!!! credo che non ci sia nulla di più misero..... e di meno nobile di questo i deboli si comportano come voi.... | |
Da: X dott.ssa | 04/10/2011 15:29:10 |
fai la brava... Hai detto una stupidaggine! | |
Da: sua eccellenza Ilpalazzo | 04/10/2011 15:31:25 |
Io sono diventato avvocato di recente e sono comunque a favore della liberalizzazione. Tremo, inoltre, al pensiero di incontrare colleghi come dott.ssa. Una che viene a fare la saccente su un forum. No comment. Alla faccia del decoro della professione. | |
Da: dott.ssa | 04/10/2011 15:32:40 |
ma sono tutte parole al vento..... perle i porci come si suol dire..... scommetto che tra un anno vi ritroverò ancora qui a discutere sull'abolizione dell'esame... buon dicembre!!! e vedete di non perdere anche questa occasione. passo e chiudo. a mai più! | |
Da: sua eccellenza Ilpalazzo | 04/10/2011 15:33:51 |
ricca, bella e sposata. A maggior ragione mi fai pena perchè perdi tempo qui a litigare con persone di cui non te ne dovrebbe fregare nulla. Le persone soddisfatte non si comportano così. Forse hai qualche frustrazione inconscia. | |
Da: dott.ssa | 04/10/2011 15:35:04 |
non posso non commentare e respingere al mittente l'ultimo post: no comment rispetto ad un avvocato che chiede la liberalizzazione!!!! magari sei anche a favore dell'abolizione dei minimi tariffari vero?! ALLA FACCIA DEL DECORO DELLA PROFESSSIONE!!!!!! | |
Da: Emergenza grammatica | 04/10/2011 15:35:13 |
perle i porci = Perle ai porci | |
Da: dott.ssa | 04/10/2011 15:36:53 |
bravo "emergenza grammatica"! complimenti applausi mamma cara.... ma che pena. ma non ti fai pena davvero???? | |
Da: Lucro incessante X dott.ssa | 04/10/2011 15:37:18 |
Il decoro della professione si dimostra con la preparazione! E soprattutto scrivendo senza fare errori grammaticali! | |
Da: già | 04/10/2011 15:39:57 |
e magari sei pregata anche di non dire minchiate. Vai a lavorare già che sei bella e ricca e che tuo marito ti adora (de gustibus) e non pensare a noi poveri sfigati. Non siamo degni di leggere le tue parole. | |
Da: dott.ssa | 04/10/2011 15:40:06 |
il decoro della professione c'entra poco e niente con la preparazione!!!!!! mamma mia ma che ignoranza!!!!!! dati una letta al codice deontologico e scoprirai che cos'è il decoro!!!!!!!!! io errori di grammatica non ne faccio..... tu nei compiti sei sicuro di non averne fatti?????? di solito bocciano appena ne vedono uno.............. non v'è chi non veda che i miei non sono errori grammaticali, ma semplici refusi dovuti al pc....... ma è l'unico modo che hai per attaccarmi quindi ti perdono | |
Da: dott.ssa | 04/10/2011 15:40:52 |
dati = datti ....... | |
Da: sono le 15.40 | 04/10/2011 15:41:53 |
non è orario d'ufficio?Non vai allo studio a lavorare? Forse è del tuo papà o del tuo maritino e puoi anche stare a casa a non fare niente....capisco | |
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