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Concorso Dirigenti scolastici 2011
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Da: Questa potrebbe essere la realtà30/10/2016 11:25:51
"La mia azienda chiude: grazie Renzi!

Lettera Numero: 107
La mia azienda chiude. Il sogno di mio padre svanisce. L'avidità dello Stato e la miopia di governanti inetti ha vinto. La qualità non ha pagato. Essere rimasti onesti non è servito. Altre persone senza stipendio. In Italia non c'è futuro. Non è giusto.
Mentre non riesco a trattenere le lacrime, sono queste le frasi che mi rimbalzano nella testa e me la spaccano in mille pezzi.
Voglio raccontare che cosa si prova quando un giovane vede svanire il sogno imprenditoriale, il sogno di creare posti di lavoro, il sogno di portare avanti i sacrifici di un padre. Il sogno di essere attori del ben-essere di un territorio. Ed è ciò che sto vivendo.
Quando tre anni fa ho accettato di prendere in mano le redini dell'azienda la situazione non era facile e sapevo che il rischio di perdere la sfida era alto. Ma fissati gli obiettivi e definite le tappe per raggiungerli in poco tempo sono riuscito ad ottenere molto di più di quanto mi aspettassi e stavo per uscire da una fase di riassetto aziendale ad una fase di sviluppo che seguisse precise direttrici: politica commerciale, internazionalizzazione, innovazione, eco-sostenibilità. Ma non avevo fatto i conti con un fattore esterno che ha lanciato la sua scure sulla nostra testa: lo Stato.
La pressione fiscale al 64% è ormai un dato acquisito, l'insensatezza degli studi di settore pure ed è inutile che mi dilunghi sul peso della burocrazia in Italia. Ciò che però ha determinato mortalmente il proseguo del sogno imprenditoriale è stata l'inettitudine di politicanti-burattini che a livello centrale hanno accettato i capricci di Usa, UE, Francia e Germania in materia di politica estera. Tutto ha avuto inizio con le tensioni ucraino-russe in Crimea, il cui apice è stato raggiunto con le stupide sanzioni imposte a Mosca, la svalutazione del 30% del rublo e il conseguente contro- embargo che la Russia ha fatto su settori strategici per il made in Italy e il basso veronese come arredamento, ortofrutta, latticini. Quando nell'estate 2014 abbiamo avuto notizia di queste decisioni a livello europeo, a mio papà ho detto che dovevamo prepararci a tempi duri e cercare di prendere le necessarie contromisure in tempo. Game over. Una piccola impresa come la nostra non aveva la forza né le risorse per cambiare repentinamente mercati di riferimento così come fanno i grandi gruppi industriali. E il fatturato inizia a scendere, prima del 25% nel 2015, poi del 50% nel 2016, e del 65% negli ultimi mesi fino a che per ottobre ci siamo trovati a non avere alcun ordine di lavoro. Zero.
Non sono serviti gli interventi di risparmio energetico, il controllo serrato dei costi, e i licenziamenti in quattro mesi della metà dei dipendenti. Si chiude.
E allora si apre la voragine della depressione, della frustrazione, del senso di fallimento che logora la mente e stringe il petto come per la morte di una persona cara. Otto persone che nel giro di un anno hanno perso il lavoro. Otto famiglie che hanno perso una fonte di reddito. E ciò che fa ancora più male è sapere che chi ha cinquant'anni con una licenza media e per tutta una vita ha lavorato nel mondo del mobile, oggi completamente in crisi, difficilmente troverà nuova occupazione. La povertà è dietro l'angolo.
E allora si apre la pericolosa porta della rabbia e dei cattivi pensieri per cui si è tentati a gesti estremi se non fosse che si è attorniati da persone che fanno da cuscinetto, se non da sfogatoio.
La mia azienda chiude perché ha sempre lavorato di qualità, come sanno fare i cultori del made in Italy. La mia azienda chiude perché ha sempre pagato le tasse mentre committenti della Sicilia si presentavano in ufficio per dire che loro "lavorano per il 99% con il nero". La mia azienda chiude perché non ha voluto cedere alla guerra del prezzo, altrimenti detta guerra tra poveri che ammazza i poveri ed ingrassa i soliti ricchi.
La mia azienda chiude perché lo Stato, oltre a fare la parte del socio occulto di maggioranza, si è permesso il lusso di penalizzare settori strategici per le economie dei nostri territori strutturate per distretti produttivi sanzionando partners strategici come la Russia. E quando un distretto muore, un territorio sta morendo.
Per questo aver visto Renzi a Treviso che elogiava le imprese in una delle terre con il maggior numero di suicidi tra imprenditori, e aver sentito Benetton che voterà sì al referendum mi fa una gran pena. Perché a pagare il prezzo della stupidità politica sono tante, troppe aziende come la mia.
Né Renzi, né Boschi né i leccaculo di questo governo si sono mai dimostrati realmente interessati a togliere le sanzioni alla Russia, diminuire la pressione fiscale infame, migliorare i servizi da terzo mondo e garantire un'effettiva libertà d'impresa.
Infatti i nostri giovani sono costretti ad emigrare al ritmo di 100mila l'anno mentre ci riempiono l'Italia di "risorse", e chi rimane ha la prospettiva di un lavoro ormai senza tutele con stipendi da fame.
Le leccate reciproche tra il Benetton di turno e il ducetto fiorentino stridono maggiormente quando la Caritas denuncia l'aumento della povertà in Italia, e la Camera di Commercio di Verona segnala l'aumento di imprese straniere a fronte di una costante diminuzione di quelle italiane. Ma ricordiamoci sempre che siamo noi i razzisti.
Lo Stato ha dichiarato guerra ai piccoli imprenditori, alle famiglie, ai giovani, ai bambini, agli anziani. E' lo Stato anti-sociale contro il quale bisogna unirsi e ribellarsi, prima che sia troppo tardi."
Rispondi

Da: xpost precedente 30/10/2016 11:54:50
È già troppo tardi.
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Da: Quello che non è assolutamente condivisibile 30/10/2016 12:08:08
è questa sorta di maldestra applicazione dell'arcaica legge del taglione. Ho subito un'ingiustizia ma invece di combatterla nelle sedi opportune con tutti gli strumenti democratici, ne metto in atto un'altra nel tentativo di pareggiare la partita. Ribadisco: inaccettabile! La riprova sta nel dato che le centinaia di ricorsi, che avrebbero poi indotto i presunti contenziosi pendenti, non erano per nulla fondati sulla denuncia di quanto d'illeggittino fosse accaduto nel relativo concorso ma su questioni, perlopiù, di lana caprina, al punto che furono respinti in massa, già in primo grado, in quanto infondati o insussistenti. Poi va precisato, una volta e per tutte, che le vicende della presumibile conoscenza anticipata della batteria dei quiz e di quella che oramai passa alla storia per la presunta correzione delle prove scritte di un concorrente per ammetterlo alla fase successiva riguardano entrambe esclusivamente il concorso del 2011 e non certo quelli m del 2004 e del 2006, ai quali unicamente si riferisce l'applicazione dei commi 87 e 88 dell'art. 1 della legge 107/2015. Da questo punto di vista sarebbe stato più equo, iperbolicamente, sanare i contenziosi pendenti del concorso del 2011, cosa che non è stata fatta, rispetto ai presunti contenziosi pendenti dei concorsi del 2004 e del riservato del 2006, concorsi che invece hanno fruito delle norme succitate, e per i quali non risulta che si siano verificate situazioni analoghe a quelle, invece note, del successivo concorso del 2011.
Rispondi

Da: @Quello che30/10/2016 12:35:47
Pienamente condivisibile quel che scrivi, soprattutto la seconda parte. Che il governo voglia o no, bisognerà fare un corso intensivo anche per i pendenti 2011 che sarà fatto non tanto per sanare le eventuali ingiustizie, discriminazioni, disparità di trattamento o illogicità della Legge 107/15 art. 1 commi 87/88, quanto perchè altrimenti nel 2017 non avrebbero ds da immettere in ruolo per coprire, seppur parzialmente, le presidenze vacanti che per allora saranno almeno 1300 (fra l'altro quasi tutte al nord, dove sarà piena emergenza), senza considerare le sedi sottodimensionate. Del resto come potrebbe mai concluderdi entro agosto 2017 il presunto nuovo concorso che ancora è ben lungi dall'essere bandito? Considerato che siamo praticamente a novembre, anche se uscisse oggi stesso non partirebbe prima di gennaio 2017. Naturalmente quest'ultimo è un periodo ipotetico dell'irrealtà.
Rispondi

Da: @Quello che30/10/2016 12:40:02
E aggiungo che quel che finora hanno voluto negare per cecità politica fra non molto lo dovranno fare per necessità e convenienza loro. Magari faranno credere ai pendenti del 2011 che gli stanno facendo un favore, mentre il favore lo faranno a se stessi, visto che la stragrande maggioranza degli eventuali corsisti vincitori dovrà andare a coprire le emergenze al nord, quindi prevalentemente fuori regione. Si sa infatti che la maggior parte dei pendenti del 2011 è del sud e delle isole, dove posti quasi non ce n'è...
Rispondi

Da: Caspita. Pure gli studenti30/10/2016 14:32:45
e basta !!!

"REFERENDUM COSTITUZIONALERoma, gli studenti contro Renzi: "Riporta il Paese indietro di 2.000 anni""
Rispondi

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Da: Il Signor Pendente 30/10/2016 15:47:34
Ritengo di aver presentato un giusto ricorso, non sapevo quello che sarebbe accaduto ben dieci anni dopo. ...non mi sento in colpa, tantomeno ho intenzione di dimettermi da Dirigente.Dormo sonni tranquilli e non temo nulla. La corruzione c'è stata nei concorsi regionali ordinari e prova evidente è l'alto numero dei ricorsi. Quando i concorsi erano nazionali il contenzioso non era Così alto.
Rispondi

Da: Anche in nome della trasparenza 30/10/2016 16:55:59
perché non le pubblichiamo le ragioni addotte nel "giusto ricorso" e anche gli estremi del ruolo così che, attraverso una ricerca sul sito della giustizia amministrativa, chiunque possa verificare che il ricorso fosse ancora pendente e che non ci fosse una sentenza definitiva all'atto dell'entrata in vigore della legge 107/2015? Aggiungo che l'alto numero di ricorsi è notoriamente dipeso dalla facilità con la quale si è potuto accedere a questo istituto,  addirittura nella fase preselettiva, con l'ammissione alle prove dei cosiddetti riservisti, e non ha perciò alcun nesso o relazione con una corruzione, nella vicenda, tutta ancora da dimostrare, se non per abusati stereotipi e cliché, funzionali solo al tentativo di sedare i rigurgiti di sopite coscienze e di giustificare comportamenti, a dir poco, non ortodossi.
Rispondi

Da: Come si brava.30/10/2016 17:05:51
sei troppo brava. Oserei dire troppo bravissima. Accidenti. Non si può dire!

C'è materiale da poter scrivere un'enciclopedia.
Rispondi

Da: X @ quella della 30/10/2016 19:19:41
Siamo seri, e diciamo apertamente senza infingimenti come stanno veramente le cose. Il concorso 2011 in Campania non è stato per niente un concorso regolare, e questo lo capimmo già allora, agli inizi del 2013, allorquando la Procura della Repubblica di Napoli fu costretta a sequestrare in forma cautelativa gli atti concorsuali in seguito a specifiche indagini penali svolte dalla Guardia di Finanza di Torre Annuziata compendiate in sintesi in alcune intercettazioni telefoniche, che furono poi parzialmente pubblicate sui giornali, e che produssero 23 o 24 avvisi di garanzia a carico di alcuni concorrenti, del presidente della commissione d'esame, di vari commissari d'esame, di un sindacalista e se ricordo bene di alcuni alti dirigenti di cui un ex Direttore USR in pensione. Peraltro, ció che era accaduto in Campania fu anche oggetto di un successivo parere dato dal CdS al PDR, in cui erano stati riscontrati chiari elementi per un potenziale possibile annullamento del concorso in Campania, ma stranamente ignorati in un misterioso e insolito secondo parere dello stesso CdS. Pertanto, se non siamo ipocriti dobbiamo riconoscere che ci sono tutte le ragioni per sostenere che al di là delle semplici apparenze di comodo, questo concorso fu molto mal governato, avendo lasciato ampi varchi di azione a faccendieri e a corruttori di professione, che mediante manovre sotto banco, hanno palesemente alterato le regole del gioco e della meritocrazia piegandole al proprio illecito interesse, al punto di oltraggiare  il merito di molti concorrenti per fare spazio ad altrettanti concorrenti notoriamente capre incompetenti. Allora, di fronte al precedente sconquasso maior, le eventuali finte pendenze seppure in continuità con gli illeciti precedenti, altresí condannabili, appaiono solo pallide quisquilie.
Rispondi

Da: Si continua a fare riferimento 30/10/2016 19:56:21
Alle vicende del concorso del 2011, che non è stato oggetto di alcun intervento legislativo per quanto riguarda i contenziosi pendenti, intervento che ha riguardato solo e unicamente le presunte pendenze del 2004 e del 2006, concorsi per i quali non risulta si siano verificate le stesse situazioni evidenziate per il concorso del 2011. La commistione di due concorsi, peraltro svoltisi a distanza di oltre un lustro, è fuorviante e, dunque, sbagliata e può risultare utile solo a chi vuole "mischiare le carte" per evidenti finalità. Inoltre gli illeciti non rappresentano mai quisquilie ma vanno perseguiti sempre, graduando  la pena in base alla loro gravità, in applicazione alle leggi dello Stato.
Rispondi

Da: Il Signor Pendente 30/10/2016 21:19:34
Non devo dimostrare nulla se non nelle opportune Sedi...ci sono Pendenti onesti e altri che forse non avevano i Documenti in regola, tutto da dimostrare. Fare di tutta l'erba un fascio non è opportuno.   Per il post precedente è opportuno dire che il concorso 2004 non fu da meno di ciò che è accaduto nel 2011 in alcune regioni. Tra l'altro il concorso 2004 fu il primo a carattere regionale e se ora si torna indietro ossia al concorso nazionale un motivo ci sarà.
Rispondi

Da: X @ quella della 30/10/2016 21:35:09
Non c'è nessuna volontà di mescolare i due concorsi che hanno storie molto diverse fra loro e tanto meno mischiare le carte: quali carte si possano poi mischiare peraltro proprio non lo capisco. Il mio riferimento alle finte pendenze era solo per sottolineare che nell'eventualità esse fossero accertate, sarebbero anch'esse inquadrabili in un illecito in continuità, nel metodo o tipologia, a quelli esperiti nel concorso 2011, altresí perseguibili, ma avente un volume complessivo
Rispondi

Da: X @ quella della 30/10/2016 21:36:51
di gran lunga inferiore.
Rispondi

Da: X @ quella della 30/10/2016 21:53:23
Ma é anche il caso di precisare che in entrambe le situazioni sarà ovviamente la Magistratura a pronunciarsi e da ció che dirà prenderemo atto se le nostre umili opinioni hanno colto nel segno o invece bisognerà archiviarle nella nostra mente come improvvide congetture.
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Da: Lunico reale motivo 30/10/2016 22:42:21
per il quale si torna al concorso nazionale è legato unicamente al dato che anche gli ultimi due concorsi sono stati solo sulla carta a carattere regionale perché poi si è dovuti ricorrere, con apposito decreto, all'interregionalità per poter coprire i posti in quelle regioni dove i vincitori erano risultati in numero inferiore alle reali esigenze rispetto ad altre dove coloro che erano inseriti nelle graduatorie di merito, divenute nel frattempo permanenti, erano in numero superiore, e anche di molto, ai posti messi a concorso. L'unica continuità che si può intravedere tra le vicende, già oggetto d'indagini della magistratura, relative al concorso del 2011 e quelle relative ai contenziosi pendenti del concorso del 2004, è che, una volta che fossero appurati eventuali reati, in entrambi i casi si potrebbe procedere a comminare le sanzioni del caso anche con la perdita delle posizioni illecitamente conseguite.
Rispondi

Da: Per Xpost precedenti 30/10/2016 23:06:18
Posso anche comprendere che questa storia sia per te indigesta, ma potresti anche manifestare il tuo disgusto in modo civile.
Rispondi

Da: Che dure.. 31/10/2016 16:41:49
I concorsi organizzati a livello regionale sono stati molto  discutibili...
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Da: @che dire 31/10/2016 18:08:47
Uno schifo a 360 gradi anzi a 90 gradi
Rispondi

Da: Sput-nick01/11/2016 14:23:49
http://www.soveratoweb.com/situazione-sconcertante-per-ledilizia-scolastica-in-calabria/


senza parole
Rispondi

Da: @Che dure...01/11/2016 14:28:09
Al prossimo concorso ci vorranno raccomandazioni di ferro, altro che quelle dei concorsi regionali, quando bastava una mezza calzetta ben ammanicata...
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Da: @@che dire 01/11/2016 16:56:28
Appunto ci saranno meno raccomandati....
Rispondi

Da: È prevedibile 01/11/2016 18:44:11
Invece che ci siano più ricorsi. Tanto si è compreso che alla presenza di un ricorso pendente, seppur "rigenerato" per l'occasione, si può attingere al risultato desiderato benché somaramente bocciati nelle prove prescritte nel bando. Alcuni precedenti ne son palese testimonianza.
Rispondi

Da: Ho deciso02/11/2016 07:04:00
Al referendum voterò NO!
Rispondi

Da: @e prevedibile 02/11/2016 14:57:34
Ma che vai dicendo zozzona
Rispondi

Da: Che pena03/11/2016 10:54:13
che pena questo forum dove si sparla solo dei DS con ricorso pendente!!! tutta invidia DA PARTE DI GENTE MESCHINA CHE FALSIFICHEREBBE LE CARTE PER RIENTRARE IN QUEL COMMA.
Rispondi

Da: VATICINIO03/11/2016 13:56:27
È quel comma, falsificando la realtà, che ha escluso in modo ingiusto colleghi che si trovavano in una situazione uguale rispetto a quelli del 2004. Ad esser precisi, anzi, i sanati da quel comma non hanno partecipato neanche a una comunque dura preselettiva come nel 2011. GIova ricordare come invece nel 2004 si accedeva alle prove scritte? Si rilegga il vecchio bando.
Rispondi

Da: I riservisti pendenti 03/11/2016 15:03:05
Fu una vergogna. Si accedeva alle prove in base a una preselezione basata sul punteggio per titoli ma molti degli esclusi fecero ricorso contro questa modalità selettiva e furono aggiunti come "riservisti" ma poi con un comma introdotto da una norma di legge i riservisti che avevano superato le prove furono nominati al pari dei "pleno iure", andando in alcune regioni a incrementare il numero di posti che era stato assegnato a ciascuna regione nel bando, anche oltre il doppio, come in Campania. Se non fosse bastato, più di recente, si sono poi aggiunti anche i pendenti non escludendo che  alcuni di essi  potrebbero essere stati anche riservisti. Dunque sarebbero stati sanati due volte da leggi dello Stato. Un vero e proprio record che potrebbe aver creato una nuova categoria di nominati, quella dei "riservisti pendenti".
Rispondi

Da: @I riservisti pendenti03/11/2016 15:30:59
Sappiamo, eccome. Chissà chi intercesse per fargli concedere l'ammissione con riserva, perchè anche in questo caso serviva l'amicizia...
Rispondi

Da: Corsi e ricorsi storici03/11/2016 18:57:09
riporto un articolo pubblicato sul sito http://www.gildanapoli.it/oldsite/news/2006/tarallucci.htm
nel corso dell'approvazione della legge finanziaria 2007. Si parla dei cosiddetti riservisti. Se sostituite a riservisti la parola pendenti, mutatis mutandis, la storia si ripete, come nei corsi e ricorsi di vichiana memoria. Sono "i furbetti del quartierino" che si danno da fare ma c'è sempre qualcuno, all'interno delle istituzioni, che si prodiga per la soluzione dei loro problemi. Anche in quell'occasione con un emendamento a una legge dello stato, inserito nel corso della discussione.

Concorso per dirigenti: finale da "tarallucci e vino"
Sulla Finanziaria se ne sono visti di tutti i colori, ogni 5 ore nascono novità e piovono emendamenti e anche per quanto riguarda la scuola pare una tela di Penelope: si disfa di notte ciò che si fa di giorno.
Alla fine il governo ha deciso di presentare un maxiemendamento al Senato e porre la fiducia.
Per chi come me, avente pieno diritto nella graduatoria di merito per il corso-concorso per dirigente scolastico, aspetta l'approvazione della Finanziaria con ansia, è una buona notizia, nel senso che essa correggeva una stortura di questo corso-concorso di cui si è avveduto lo stesso ministro della Pubblica Istruzione: è un corso-concorso farraginoso,che dura da tre anni a quattro anni, tra emanazione del bando (1994) e conclusione del corso di formazione che avverrà a marzo 2007, con esami che non finivano mai, con prove di selezione per partecipare al corso di formazione e finali. L'emendamento presentato nella Finanziaria elimina giustamente gli esami finali, anche perché non ha senso fare una selezione quando molti posti a dirigente scolastico sono scoperti. Sarebbe da parte dello Stato uno spreco economico formare dei futuri dirigenti e poi non utilizzarli.
La sorpresa, però, è un'altra: pare che che nel maxiemendamento al Senato sia stato inserito un emendamento a firma Soliani,Capelli,Giambrone,Negri e Pellegatta che recita così:
"In attesa dell'emananazione del regolamento di cui al comma 274 (leggi il nuovo regolamento sulla procedura concorsuale per il reclutamento dei dirigenti scolastici) si procede alla nomina sui posti previsti dal bando di concorso …e ,ove non sufficienti, sui posti vacanti e disponibili relativi agli anni 2007-2008 e 2008-2009 dei candidati del citato concorso, compresi i candidati , in possesso dei prescritti requisiti, ammessi con riserva a seguito di provvedimento cautelare in sede giurisdizionale o amministrativa."
Se questa notizia fosse confermata, è molto grave!
I candidati riservisti sono in questo caso coloro che, non avendone i requisiti, sono stati ammessi a partecipare con riserva agli scritti e agli orali del corso-concorso ed essendo in posizione utile nelle graduatorie di merito, hanno partecipato con riserva finora anche al corso di formazione. Dopo il giudizio negativo del TAR sulla non ammissibilità, si doveva pronunciare a gennaio 2007 il Consiglio di Stato per una sentenza definitiva.
Ma ecco che "i furbetti del quartierino" hanno fatto inserire nel maxiemendamento la postilla riportata. Vorrei sapere a quale partito politico appartengono i senatori che hanno presentato l'emendamento e se hanno figli candidati riservisti. Non credo, infatti, che il loro emendamento miri a tutelare interessi generali.
Li chiamo furbetti del quartierino questi riservisti perché hanno avuto la faccia tosta di presentarsi lo stesso agli esami, anche non avendone diritto, e sapevano anche che il finale sarebbe stato da tarallucci e vino: "Vedrai- dicevano- ci sarà alla fine una leggina di sanatoria per tutti e …saremo tutti felici e contenti". Chissà da chi avranno avuto la dritta!
Ma io non ci sto perché credo ancora nella giustizia, nella legge, nella legalità, nelle regole, nella morale, tutte cose che con questo emendamento sono state spazzate via.
Innanzitutto è immorale che, per rispetto delle regole, uno non ha partecipato al bando perché non ne aveva diritto e un altro,invece, fidando nella furbizia italica e nei tempi atavici della giustizia, vi ha partecipato lo stesso.
Certo il bando era da cambiare, ma tu Stato non puoi stabilire delle regole e poi dire: abbiamo scherzato!
Morale: io avente diritto mi ritrovo in coda preceduto da questi riservisti,dopo tanti sacrifici fatti nel ricoprire ruoli (vicepreside, funzione strumentale,ecc.) che valevano come titoli per l'ammissione al corso-concorso. Non lo trovo giusto: perlomeno,se proprio si vuole dare il posto a tutti, dovrebbero stare loro in coda dopo di noi. In ogni concorso pubblico che si rispetti, i titoli alla fine devono valere, non possono essere annullati, così come avviene con l'emendamento. Se si può fare ricorso, io lo farò, perché comunque si viene penalizzati: scegliere dopo di loro significa o non avere la sede per l'anno prossimo o avere una sede più disagiata. E' inutile che i sindacati confederali , lo SNALS, l'ANP dicano: siate contenti, non farete più l'esame finale, la fetta di torta verrà data a tutti! O minaccino:" State attenti, se fate ricorso,salta tutto! E addio sanatoria."
Guarda caso sono gli stessi sindacati che hanno perorato la causa dei presidi incaricati premendo per un concorso subito:altro scandalo all'italiana! Si diventa dirigenti solo per aver fatto il vicepreside per tanti anni e non per aver superato un vero concorso di selezione. Il loro concorso, infatti, è molto facilitato e non ha sbarramento iniziale. Lo chiamano "il pieno riconoscimento dell'esperienza e dei crediti professionali acquisiti dai presidi incaricati in anni di impegno nelle scuole." (sic,citazione presa dal sito dell'ANP).
Per come si sono svolti gli esami, per come si sta svolgendo in toto tutta la procedura concorsuale per il reclutamento dei dirigenti, per la scarsa qualità dello stesso corso di formazione, non sembra che il merito sia il criterio generale che è stato tenuto presente.
Forse sono un visionario, un utopista, ma credo ancora nei valori del merito e della giustizia, non mi va che vincano ancora una volta i furbetti del quartierino. Forse se l'Italia va male, è anche per colpa loro.
So che la Gilda accoglierà coraggiosamente questa mia lamentazione, seppure in forma anonima.
Non firmo questa denuncia perché sono partecipante al corso di formazione e temo le rappresaglie delle autorità. Ma questo già la dice lunga sulla condizione di libertà in cui versiamo. Esagero?
Ai posteri l'ardua sentenza.
Lettera non firmata
14 dicembre 2006

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