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Concorso Ds Sicilia - Il ricorso
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Da: @arancine23/03/2016 19:03:38
Ma perchè costui c'ha pure le tette oltre al resto?
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Da: No quali tette23/03/2016 19:36:42
al massimo potrebbe avere oltre alle tette le ciliegie che talvolta giungono a destinazione serenamente con il piacere dell'ortolano e del fruttivendolo. Ma sopratutto di chi le mangia.
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Da: La domanda delle cento pistole24/03/2016 01:22:42
Ma, limitando l'indagine agli ultimi due concorsi, escludendo quelli entrati con un contenzioso pendente, quelli che "sperano" d'entrare con un contenzioso pendente, quelli entrati come riservisti e poi sanati con un emendamento, quelli entrati con l'introduzione dell'interregionalità, successiva all'emanazione del bando, quelli entrati con commissioni il cui presidente, e anche alcuni componenti, sotto finiti sotto inchiesta - e mi sarò pure dimenticato qualche "categoria" - quanti dirigenti scolastici, effettivi vincitori di un concorso, saranno rimasti in Italia?
Ma quando s'incontrano ai corsi o ai convegni, si mischiano tutti insieme o vengono distinti, per esempio, con i berretti colorati, come si fa con le scolaresche in gita? Bianco per i vincitori puri (pochi), verde per i "pendenti" del 2004 ( hanno avuto il lasciapassare dalla "buona scuola"), giallo per i "pendenti" del 2011 ( per il travaso di bile perché non sono ancora entrati ), a righe per quelli sortiti dalle commissioni sotto inchiesta, rosso per i riservisti ( in ricordo del famigerato comma 620 ), grigio ( che sta bene con tutto) per quelli che hanno fruito dell'interregionalità..e chi più ne ha più ne metta.

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Da: X post precedente24/03/2016 10:02:41
Hai perfettamente ragione in ciò che dici. Purtroppo l'errore insanabile è stato commesso in Sicilia con la 202 del 2010. Poiché dopo l'annullamento del concorso , questo sì sarebbe dovuto espletare ex novo come in effetti sembrava poiché avevamo anche ricevuto i telegrammi della nuova convocazione. Poi si resero conto che molti protetti sarebbero stati eliminati poiché  assolutamente inadeguati a svolgere il ruolo di DS e riperpetrarono l'ennesima truffa per i concorrenti onesti. Per farla breve hanno innestato un giro talmente vizioso dal quale non si verrà fuori se non eliminando i contenziosi pendenti e studiando un regolamento a prova di bomba, altrimenti anche il prossimo si rivelerà un fallimento e soprattutto uno spreco di fondi pubblici .
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Da: Separiamo il grano dalloglio25/03/2016 16:04:57
Per sgomberare il campo dagli equivoci e capire fino in fondo di cosa stiamo parlando in tema di sanatorie, propongo quanto segue.
Perché, espungendo dai provvedimenti i dati identificativi, in modo da garantire la protezione dei dati personali, non pubblichiamo le sentenze emesse dalla giustizia amministrativa in relazione ai cosiddetti contenziosi pendenti, che tali in diversi casi non sarebbero? Con specifico riferimento, al momento, al bando di concorso del 2004, che attraverso le norme della buona scuola, ha già sanato tanti di questi contenziosi, fino alla nomina dei neodirigenti scolastici. Il tutto, dopo averle scaricate con ricerche effettuate attraverso l'apposito motore della Giustizia amministrativa, presente al seguente link: https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/Ricerca/index.html%3FtipoRicerca%3DProvvedimenti%26showadv%3Dtrue 
Che dite: iniziamo dal concorrente che, bocciato la prima volta alle prove scritte, ottiene attraverso il ricorso al TAR, una nuova correzione degli elaborati con una diversa commissione e che, dopo una nuova bocciatura da parte della seconda commissione, ricorre ancora - tale secondo ricorso però viene bocciato dal TAR ma impugnato presso il Consiglio di Stato e, pertanto, dopo circa dieci anni, il candidato in questione si ritrova con un contenzioso pendente; oppure si principia dal concorrente che chiedeva di partecipare al bando di concorso del 2006, anch'esso sanato dalle legge sulla buona scuola - concorso che, come ricorderete, era riservato solo a coloro che avevano svolto, almeno per un anno  la funzione di preside incaricato, laddove invece il concorrente in questione non aveva svolto neppure un giorno in tale veste, e, ciò non pertanto, pretendeva comunque di parteciparvi. Intanto il TAR, per dichiarare tale ricorso "improcedibile" con sentenza, impiegava quasi due lustri e, pertanto, all'atto dell'entrata in vigore della L. 107/2015, il contenzioso risultava ancora pendente presso il Consiglio di Stato?
Se riterrete, dopo la lettura di questi due casi, estratti da altri analoghi - e ce ne sono tantissimi -, che essi avrebbero potuto sortire una sentenza definitiva favorevole ai ricorrenti, allora si sarà sancito che la norma richiamata abbia effettivamente raggiunto l'obiettivo di "tutelare le esigenze di economicità dell'azione amministrativa e di prevenire le ripercussioni sul sistema scolastico dei possibili esiti del contenzioso pendente relativo ai concorsi per dirigente scolastico", come recita il comma 88 dell'art. 1 della legge succitata. In caso contrario si sarà trattato di un grave vulnus alla Giustizia, con la G maiuscola - per non dire altro - che ha consentito, a persone pluribocciate o che non avevano neppure i prerequisiti prescritti nel bando, di diventare dirigenti scolastici al pari di coloro che regolarmente vi hanno partecipato sostenendo le prove  e superandole, risultando infine inclusi, a giusta ragione, nelle graduatorie dei vincitori.
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Da: Ma da chi mai prenderanno esempio?26/03/2016 12:12:40
Disonestà scolastica
Tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La disonestà scolastica (o, in un diverso contesto, la disonestà accademica) è una condotta fraudolenta messa in atto da scolari, allievi, e studenti, a vari livelli del percorso di istruzione, soprattutto in occasione di momenti di snodo di particolare importanza, come l'esecuzione di compiti in classe, la partecipazione a prove d'esame e a concorsi, la redazione di elaborati scolastici, tesi di laurea e tesine. Tra gli effetti di una pratica di diffusa disonestà, vi sono la distorsione delle logiche meritocratiche e la perdita di valore e di prestigio dei titoli scolastici e accademici, con conseguenze di lungo termine anche sull'economia.
La disonestà scolastica, intesa sia come pratica individuale, sia come fenomeno collettivo, interessa vari gradi del percorso educativo, dall'istruzione elementare fino all'alta formazione universitaria e accademica (diplomi accademici, diplomi di laurea nei vari livelli, dottorati, concorsi pubblici per l'accesso all'insegnamento e al pubblico impiego, ecc.). La disonestà nelle prove d'esame può riguardare anche il superamento di vari tipi di selezioni, come quelle per l'ammissione alla frequenza di corsi d'istruzione, per l'assunzione al lavoro, per l'accesso a funzioni pubbliche e amministrative tramite concorso pubblico, ecc.
In Italia, il fenomeno della disonestà scolastica e accademica è molto esteso ed endemico. Nonostante questo, risulta molto attenuata la percezione della gravità del fenomeno e della necessità di interventi nel sistema scolastico. Nella società italiana, ad esempio, il problema della corruzione dei valori etici che si realizza nell'esperienza scolastica quotidiana non è neppure percepito come problema politico, o a qualunque altro livello, una situazione che è stata espressa, in modo amaro e icastico, dalle parole del politico democristiano Nino Andreatta, che, in controtendenza, annetteva al problema un'importanza fondamentale:
"Nessuno ha mai voluto aggredire la vera struttura corruttiva della società italiana, la classe scolastica. Questi ragazzini che vengono addestrati, nei comportamenti quotidiani, a sviluppare una mentalità mafiosa, fatta di complicità contro le istituzioni (...) una solidarietà omertosa, in cui l'obiettivo comune è dato dall'ingannare chi è in cattedra (...) e dove gli individui, anziché perseguire il loro scopo, cioè primeggiare per merito, si coalizzano per lucrare il massimo risultato con il minimo sforzo (...) tradendo ogni principio etico individuale, la trasparenza dei comportamenti, la franchezza, l'onestà, il libero confronto, l'assunzione delle responsabilità."
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Da: Quelli del 200426/03/2016 13:10:45
Vogliono ancora sanatorie, come se i 600 posti okkupati a fronte dei 200 che gli spettavano non bastassero...
Rispondi

Da: X post precedente30/03/2016 22:39:08
siciliani svegliatevi!!!!
Rispondi

Da: Dal WEB31/03/2016 06:58:55
http://www.attivotv.it/ritrovato-un-fascicolo-paolo-borsellino-emergono-nomi-pesanti/
Rispondi

Da: Contenziosi pendenti:domande in attesa di risposte03/04/2016 13:17:57
L'11 aprile prossimo, a meno di nuovi rinvii dell'ultima ora, visto che ancora una volta per non meglio precisate "ulteriori sopravvenute esigenze organizzative" è stato formalizzato un secondo slittamento, per i concorrenti della regione Campania,  inizierà un secondo corso intensivo di formazione, ai sensi del D.M. n. 499 del 20.07.2015, in applicazione dell'art. 1, comma 87, della L. 13.07.2015, n. 107. Quanti saranno i nuovi partecipanti? Al momento se ne contano già quattordici, due più nove più gli ultimi tre, indicati con tre distinti provvedimenti. Ma questo numero, anche alla luce dei precedenti, potrebbe ulteriormente crescere. Ci si domandava come mai c'è stata la necessità d'istituire per la Campania, che anche in quest'occasione si distingue dalle altre regioni, un nuovo corso intensivo di formazione per contenziosi pendenti, visto che il primo, per 17 partecipanti sempre campani, già si era tenuto nell'agosto scorso. Tanto anche in considerazione del fatto che il comma 1 dell'art. 4 del DM 499/2015 recita: "Gli Uffici Scolastici Regionali individuano i soggetti di cui all'articolo 1, comma 88, lettere a) e b), della Legge, e ne trasmettono i nominativi entro il 24 luglio 2015, in elenchi separati, alla Direzione generale per il personale scolastico." Ma come? Dal 24 luglio sono trascorsi ben oltre otto mesi e si stanno ancora "individuando" i soggetti con contenzioso pendente? E questo rappresenta già un elemento che deve fare accendere i riflettori a chi di dovere. Ma andiamo oltre e domandiamoci: come mai tanta disparità di trattamento nella Regione Campania?  Già perché i primi diciassette campani con contenzioso dichiarato pendente hanno subito partecipato al corso intensivo, sono stati promossi alla prova scritta e, in base ai posti reperiti con apposito decreto, quelli che hanno accettato l'incarico o in Sicilia o in Lombardia, sono stati anche nominati dirigenti scolastici con decorrenza giuridica dall'1 settembre 2015, quelli che invece parteciperanno a questo secondo corso intensivo evidentemente non potranno essere nominati prima del prossimo anno scolastico, presumibilmente in coda alla graduatoria di merito del concorso bandito nel 2011.  È qui si accendono altri riflettori. Insomma perché in Campania, come in altre regioni, non si è fatta una sola ricognizione con un solo corso intensivo per tutti gli interessati in modo da evitare un incomprensibile quanto inaccettabile disparità di trattamento? Il fatto resta al momento inspiegabile e solleva altri dubbi. Vero è che  i  diciassette partecipanti al corso intensivo estivo facevano parte di uno stesso gruppo. In passato si era anche formato una sorta di comitato di ricorrenti, attraverso il quale si era cercato, in più occasioni, senza riuscire nell'intento,  a far passare l'emendamento  poi inserito e approvato con la legge della cosiddetta buona scuola. Sarà un caso ma sono loro, e solo loro per la Campania, che nei giorni immediatamente seguenti alla pubblicazione del DM 499/2015 dichiarano tutti insieme di avere un contenzioso pendente e nell'arco di poche settimane, nel periodo feriale tra agosto e settembre, completano l'iter burocratico e, a metà ottobre 2015, quelli di loro che accettano l'incarico fuori regione, vengono anche nominati dirigenti scolastici. Una celerità che, in ambito scolastico, anche per la ben nota complessità burocratica delle varie procedure, difficilmente si era vista. E così seguono, nei mesi seguenti, con tre provvedimenti distinti, le nuove complessive quattordici "ricognizioni" di contenziosi pendenti, solo quattro dei quali, si badi bene, scaturiscono da un provvedimento della giustizia amministrativa. Dunque gli altri dieci contenziosi pendenti  già sicuramente esistevano alla scadenza del 24 luglio. A questo punto sorge la domanda: come  mai questi dieci contenziosi pendenti non sono stati "individuati" dall' USR della Campania, insieme agli altri diciassette, facendo partecipare tutti i 27 soggetti interessati a un solo corso intensivo? Troppe domande che, al momento, non trovano risposte plausibili sulla vicende in questa regione, domande che  si potrebbero nel prosieguo ampliarsi a nuovi aspetti e sui quali s'impone, a questo punto, anche in nome della tanto declamata trasparenza, che si faccia piena luce da parte degli uffici a tanto preposti. Solo le opportune indagini, sulla scorta di tutta la documentazione prodotta e in atti, potranno chiarire le tante questioni sollevate relativamente a tutto ciò che sta emergendo per i contenziosi pendenti della Campania. Regione che, per altro, di recente è nuovamente tornata alla ribalta delle cronache per le note vicende giudiziarie relative al concorso per dirigenti scolastici bandito nel 2011.

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Da: Una cosa  è chiara17/04/2016 16:40:31
Che c'è gente che per truccare i concorsi pubblici prende tra i 120.000 e i 150.000 euri annui...
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Da: La storia dei contenziosi pendenti17/04/2016 19:50:58
Nel disegno di legge n. 2994,  sulla riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti, presentato in data 27 marzo 2015 non c'era nessuna previsione sui contenziosi pendenti. In altre parole non se ne parlava proprio dal momento che non si era valutata una simile soluzione. Ma, mentre tale disegno di legge era in discussione, in data 5 maggio 2015, fu presentato l'emendamento 7.01000. Emendamento che più volte era stato presentato in passato, seppure con formulazione diversa ma era stato sempre bocciato. Questa volta invece sarebbe stato approvato con le conseguenze che ben conosciamo.

Rispondi

Da: Si conferma che22/04/2016 00:28:04
il nuovo bando di concorso per dirigenti scolastici è molto lontano dall'essere emanato, come più volte si è scritto anche su questo forum.
Alla fine dei conti, allo stato, l'unico risultato che si è ottenuto con la legge sulla cosiddetta "Buona Scuola", per la dirigenza scolastica, è stata la sanatoria di tutti coloro che, dopo essere stati bocciati anche più volte nelle procedure concorsuali, alcuni non avendo neppure i requisiti per superare la preselezione relativa al bando del 2004, ma ammessi con riserva alle prove scritte, sono stati nominati dirigenti scolastici, molti dei quali stanno già effettuando l'anno di prova, dopo un corso di ottanta ore in dieci giorni e una prova scritta, superata da tutti i partecipanti al corso, se si esclude la regione Sicilia, dove ci sono stati diversi bocciati.
Se questa è una "Buona Scuola", allora io sono "Babbo Natale"!

Rispondi

Da: @ma!23/04/2016 23:09:15
forse erano solo meno raccomandati dei dirigenti che hanno superato gli ultimi due concorsi regionali...

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Da: Campania la nuova puntata dei ricorsi pendenti24/04/2016 23:25:36
Svolgimento corso intensivo di formazione, ai sensi del D.M. n. 499 del 20.07.2015, in applicazione dell'art. 1, comma 87, della L. 13.07.2015, n. 107.
L'ultima nota su questa eterna telenovella pubblicata sul sito dell'USR Campania, in data  22 aprile 2016: "inserimenti con riserva-esclusione".
Intanto i campani che parteciparono al corso intensivo svoltosi l'estate scorsa, senza alcuna selezione pre e post, stanno completando l'anno di prova e tra poco saranno dirigenti scolastici a tutti gli effetti, benché bocciati nelle prove del concorso svoltosi nel 2004.
Alla meritocrazia é subentrata la ricorsocrazia!
"Italia, popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori e trasmigratori". Questa scritta oggi andrebbe integrata con "Italia popolo di ricorsisti e di furbacchioni".

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Da: Non mi preoccupo25/04/2016 08:10:13
dei ricorsi. Essi sono atti di tutela esperiti da chi ritiene di essere stato danneggiato. Per fortuna  esistono tali rimedi, altrimenti la democrazia che tanto festeggiamo e della quale tanto ci vantiamo di aver conquistato se ne va a friggere.

Preoccupa tanto che l'Italia  "popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori e trasmigratori" possa diventare il paese dei corrotti e dei corruttori. A tal proposito  è bene ricordare e prendere atto che "Nel rapporto Transparency 2015, la classifica mondiale sui paesi più corrotti nel settore pubblico che ogni anno viene stilata dall'organizzazione non governativa Transparency International, l'Italia si colloca al 61esimo posto nel mondo e penultima in Europa. La posizione all'interno della classifica viene assegnata da Transparency in base al grado di corruzione percepito nel settore pubblico del paese oggetto di interesse.

Per quanto riguarda l'Italia la corruzione percepita è dovuta soprattutto agli scandali e agli arresti avvenuti nel corso dell'ultimo anno che hanno contribuito a creare una cattiva reputazione del Belpaese nel mondo e a diminuire la fiducia dei cittadini nella propria società e nella politica.

Questo, oltre a farci pensare e riflettere, non può non rappresentare un presupposto per l'impegno degli organi deputati a censurare le attività criminose per dare la giusta dignità al popolo del bel paese.
Rispondi

Da: @non mi preoccupa25/04/2016 22:15:31
Spesso gli organi deputati sono assimilabili a ciò che dovrebbero censurare
Rispondi

Da: @ Non mi preoccupo25/04/2016 23:38:43
Infatti la questione non è legata al ricorso in sé, un istituto nato a tutela di tutti i cittadini, ma sulla "pendenza" e, in particolare, su come sia stato possibile mantenere un ricorso pendente per circa dieci anni, senza che la magistratura si sia pronunciata con una sentenza definitiva, e, va sottolineato, solo per una parte, peraltro minima, del notevole contenzioso generato dal concorso dal concorso per dirigente scolastico del 2004. Ma non è che questi ricorsi siano stati "richiamati" in epoca più recente o che ci si sia limitati a dichiararli tali? Sono stati effettuati i necessari riscontri e controlli? Come mai, però, nella regione Sicilia c'è stato un grosso taglio all'atto della presentazione delle istanze per partecipare al corso intensivo, con 36 non ammessi alla prova scritta per "mancanza del ricorso pendente", e un'altra notevole selezione all'atto della correzione di tale prova, che ha decimato buona parte dei concorrenti, mentre in Campania, come in alcune altre regioni, tali tagli non si sono registrati ma tutti quelli che hanno chiesto di partecipare al corso intensivo sono stati ammessi, superando poi, tutti indistintamente, la successiva prova scritta? Sono queste disparità che creano perplessità e dubbi, per dirimere i quali si auspica da tempo l'intervento della Magistratura.
Rispondi

Da: VATICINIO29/04/2016 19:46:45
Quando quella andrà in pensione quello diventerà direttore generale, alla facciazza dei ricorsisti
Rispondi

Da: TXT29/04/2016 19:55:42
I got a plan we can do it
Just when you want it baby,baby,baby
As long as you want it
Come with me we can do it
Baby, baby, baby

Get it get it, get it get it (WHOOOA)
Get it get it, get it get it (WHOOOOOA)
Get it get it, get it get it (OOOHHHH)
Rispondi

Da: Qual è ?29/04/2016 20:21:27
Rispondi

Da: Fiat lux sui contenziosi pendenti30/04/2016 15:01:07
Soprattutto la Campania, sempre la Campania in prima linea. Dunque i docenti provenienti da questa regione che furono ammessi, parteciparono tra la fine di agosto e gli inizi di settembre al corso intensivo organizzato, con provvedimento dell'USR  per  l'Abruzzo, prot. n. 5518 del 07.08.2015. Dopo tutta la procedura, con la nota prot. 6521 del 22.09.2015 dell'USR dell'Abruzzo si inviavano all'USR della Campania gli atti relativi alla prova scritta del corso intensivo  per la parte relativa ai candidati di tale ultima regione Dunque il corso in questione non fu istituito dall'USR della Campania, che non nominò neppure la commissione ma tutta la procedura si svolse presso l'USR dell'Abruzzo. Perché? E qui il primo giallo anche alla luce del dato che i concorrenti provenienti dalla Campania erano in numero superiore a quelli dell'Abruzzo. Circa poi le modalità con le quali avvenne in Campania la ricognizione dei ricorsi pendenti, va precisato che dalla documentazione risulta che l'USR della Campania ricevette richieste di partecipazione a tale corso dal gruppo di docenti in questione,  i quali avevano dichiarato di avere una serie di ricorsi pendenti, registrati per la gran parte negli anni dal 2013 al 2015, alcuni dei quali instaurati in modo collettivo. Va rimarcato dunque che i docenti campani ammessi al corso intensivo dichiararono loro di avere dei ricorsi pendenti. Allora sorge la domanda: ma sono stati fatti tutti i necessari e opportuni riscontri e controlli su queste dichiarazioni e con quali modalità operative e risultati? A questa domanda a tutt'oggi non v'è riscontro. vestiamoci dei panni dell'avvocato del diavolo. E se invece di cogliere l'opportunità, quest'ultima fosse stata, diciamo così, impostata alla bisogna? Osservando gli anni di presentazione dei ricorsi in questione non sfugge il dato che la maggior parte di essi, sono stati incardinati negli anni dal 2013 al 2015, laddove notoriamente il concorso risale al 2004 laddove le graduatorie definitive furono pubblicate nel 2006. Come mai i ricorsi risultano prodotti solo in anni recenti e l'ultimo addirittura nel 2015, mentre in Parlamento era già in discussione il decreto sulla buona scuola?  Come affermava un noto personaggio politico: "A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca". Lo vogliamo sciogliere, una volta e per sempre, questo nodo gordiano, facendo sortire le carte anche in nome della tanta declamata, a parole, trasparenza? E se queste carte non escono spontaneamente vogliamo invitare ancora una volta la magistratura inquirente a occuparsi del caso? In fin dei conti chi ha la coscienza pulita e linda, che cosa potrebbe mai temere, mente se ci sono scheletri nell'armadio...Dunque fiat lux! E presto, per cortesia: che più passa il tempo e più il buio diventa pesto!
Rispondi

Da: @Fiat Lux01/05/2016 20:15:35
Tanti ne fa la Campania, tanti ne disfa la Sicilia! Complimenti al direttore megagalattico & Co.
Rispondi

Da: Qualcuno... 25/05/2016 19:48:31
Potrebbe darmi notizie sul ricorso, al tar del Lazio, dei siciliani "bocciati" al corso della 499/2015. Qual e' il numero del ricorso? Grazie
Rispondi

Da: I furbetti del ricorsino26/05/2016 20:30:47
stanno pensando di ritornare già "a casa", dopo un anno "in esilio". E per superare il vincolo della permanenza per tre anni nella regione assegnata, si starebbero dando molto da fare. Forse pensavo che la loro vicenda sia finita nel dimenticatoio, ma non è così. Ci potrebbero essere degli sviluppi inaspettati quanto auspicabili, anche a distanza di un anno.
Rispondi

Da: tar15/06/2016 12:33:36

Ma quanto ci mette il Tar?
Rispondi

Da: DM 49915/06/2016 12:39:49
I ricorrenti 2011 interessati possono contattare questo indirizzo email
per costituire un coordinamento nazionale:
coordnazionaleds2011@libero.it
Rispondi

Da: Posti riservati18/06/2016 22:29:01
Poverini...
Rispondi

Da: @Posti riservati18/06/2016 22:43:54
Eh sì, proprio poverini, invece tu sarai ricco, di sarcasmo sicuramente...
Rispondi

Da: Considerazione 201620/06/2016 14:18:14
Bella figura marrone che ha fatto il pd alle amministrative in Sicilia, praticamente ha perso dappertutto. Penso che buona parte del merito vada al pupillo, a colui che promette, non mantiene e anzi affossa le sue stesse promesse. Bravo, continua così!
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