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Concorso Ds Sicilia - Il ricorso
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Da: in Campania30/09/2013 20:28:57
ci sono le Chiese e nelle chiese .... le cupole
Rispondi

Da: io penso ....30/09/2013 20:35:29
Che novità abbiamo?
Rispondi

Da: Queste01/10/2013 11:04:28
http://www.corriere.it/inchieste/reportime/
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Da: già si sapeva tutto01/10/2013 12:37:31
Nel mio paesino già si sapeva da mesi chi sarebbe stata la neo dirigente, amante della politica e con ottime amicizie. Penso sia stato lo stesso in molti altri paesi
Rispondi

Da: dirigentine01/10/2013 12:44:05
quanto sono carucce! sanno tutto, sono nati sulla poltrona, altro che fatica da studio
Rispondi

Da: Sapete che01/10/2013 12:54:47
A proposito di una di queste neo ds, mesi fa mi fu detto dalla sua preside di allora, che trattavasi di un vero monumento ai caduti. Cosa avrà voluto dire ? Sottolineo che la cosa è stata detta da quella preside con assoluta ammirazione, a seguito di un mio commento in cui esprimevo qualche perplessità circa la trasparenza di valutazione degli scritti.
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Da: Sapete che01/10/2013 12:58:23
Certo quando poi l'ho incontrata dal vivo ,per me ,era davvero decaduta. Una persona che a 40 ne dimostra più di 50 ,come la definireste? Forse per questo è un vero monumento ai caduti.
Rispondi

Da: @Sapete che01/10/2013 13:39:04
Essere un monumento ai caduti significa essere qualcuno che porta tristezza, qualcuno che non brilla per simpatia e per gioia di vivere. Cmq si sapeva chi avrebbe vinto, soprattutto nei paesi.
Rispondi

Da: Duc in altum!01/10/2013 15:05:10
Questo ero l'auspicio espresso dalla casta all'arrivo della Dea Iside in Sicilia nel 2011! Visti i risultati ottenuti altro che "Duc in altum", ma "Duc in prufudum" sarebbe state più adeguato.
Rispondi

Da: Duc in altum!01/10/2013 15:08:51
Era "Duc in profundum", excuse me!
Rispondi

Da: Quuriosità01/10/2013 15:43:09
Mi piacerebbe sapere chi è il giudice massone di cui parla l'assessore Marino, chi ne sa cosa?
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Da: sapete che01/10/2013 15:51:17
da quello che si è letto in altri post del forum, pare sia lo stesso che abbia respinto i nostri ricorsi al tar.
Rispondi

Da: sapete che01/10/2013 15:52:58
errata corrige: Che ha respinto.
scusate la stanchezza delle persone che lavorano davvero a scuola e poi a casa.
Rispondi

Da: @Sapete01/10/2013 15:55:50
Sai che ti devo dire? Non avevo dubbi che fosse lui, mi ci sarei potuto giocare le cose più preziose. Non appena lessi la notizia ricollegai immediatamente e credo anche che i nostri ricorsi non siano finiti lì per caso.
Rispondi

Da: @Sapete01/10/2013 16:00:32
Però Marino ha fatto male a lanciare il sasso, nascondendo la mano. Capisco che ha già fatto più del necessario, specie in una regione come la Sicilia, però in questo modo sono solo illazioni.
Rispondi

Da: @Sapete01/10/2013 16:06:50
Leggete questo articolo, per capire che in Sicilia è tutta una commissione di interessi, dove la casta si difende con le unghie e con i denti per mantenere i suoi privilegi. Certa gente dovrebbe andare in carcere a pane, acqua e saponette Camay, piuttosto che ricevere un lauto stipendo+mazzette e bustarelle.

http://www.giornaledisiracusa.it/index.php?option=com_content&view=article&id=19316:la-massoneria-dietro-il-ricorso-di-sai8-lo-afferma-lassessore-regionale-nicolo-marino&catid=352:in-prima-sr&Itemid=1119
Rispondi

Da: @Sapete01/10/2013 16:08:47
Questa è la mafia vera, altro che Nitto e Totò!
Rispondi

Da: X@Sapete01/10/2013 17:03:53
Nitto e Totò non reggono il confronto con certa gentaglia, anche perché hanno la scusante della loro originaria assoluta ignoranza. Uno di loro fra l'altro è un licantropo.
Rispondi

Da: Poveri illusi01/10/2013 18:30:07
Ma pensate che annullano il concorso per le indagini? Saranno tutti puliti, onesti e perbene.
Rispondi

Da: .................01/10/2013 18:32:59
I Lettori ci scrivono | Lettera aperta ai Professionisti dell'Educazione, al mondo della Scuola, alla Società civile
Lettera aperta ai Professionisti dell'Educazione, al mondo della Scuola, alla Società civile
01/10/2013
Chi  scrive è un gruppo di insegnanti della Regione Campania, in servizio presso Istituti scolastici di differente ordine e grado, candidati al Concorso per Dirigenti scolastici nella Regione Campania.
Il proprio compito, complesso e articolato, viene assolto, quotidianamente, con sacrificio e passione.
Il sacrificio nel cercare di infondere, in un tessuto sociale particolare, la dimensione della cultura della legalità, il fondamento del vivere collettivo, la grandezza della nostra storia, solo talvolta lievemente offuscata da "particolari" eventi.
La passione che ogni insegnante porta nel cuore, essendo  la prima espressione della realtà sociale con cui il giovane si confronta, esterna al nucleo familiare. A noi, questa difficile, stimolante missione: tramandare il passato, contestualizzandolo nel presente, partecipando alla creazione del futuro culturale, scientifico, economico e, in definitiva, sociale.
Questo stesso gruppo subiva un grave sopruso in occasione del Concorso per Dirigenti scolastici.
Tutti, con anzianità ed esperienze professionali differenti, accomunati dal desiderio di contribuire, con incisività, sulla crescita culturale dei giovani, dei propri figli, hanno voluto mettere in gioco il mondo che si erano costruiti come gli affetti, le scelte professionali passate, credendo nella possibilità di un contributo più completo, certo più oneroso e, proprio per questo, maggiormente esaltante: la candidatura al Concorso per Dirigente Scolastico.
Tutti  hanno superato una prova oggettiva di preselezione nazionale, registrando votazioni ben superiori al punteggio minimo di 80/100, in un contesto non semplice, attesi i più volte evidenziati errori, da parte del Ministero dell'Istruzione, nella redazione degli items e delle risposte.
La modalità della prova, pur impugnata in sede amministrativa da alcuni colleghi esclusi, ha fatto ben sperare in un concorso sano, scevro da possibili "condizionamenti", purtroppo, sempre più frequenti nella nostra amata Italia.
A seguire, l'esame scritto, articolato in due prove, il 14 e il 15 Dicembre 2011;  qui le prime sorprese: alcuni candidati, esclusi, a priori, dell'esito della prova pre-selettiva, con un espediente giuridico e con un conseguente provvedimento cautelare, ottenuto soltanto la sera prima (ma in un caso "particolare", depositato, discusso e pubblicato nella stessa giornata del 14 � primo giorno delle prove), hanno partecipato ingiustamente alle prove scritte, seppure con l'effimera dicitura "con riserva".
In tutte le Regioni d'Italia, i Tribunali amministrativi si sono dichiarati incompetenti: la competenza appartiene al Tar Lazio, essendo la prima prova a carattere nazionale; i T.A.R. hanno, di conseguenza, negato l'accesso ai candidati che non avevano superato la preselezione. Solo successivamente all'espletamento delle prove scritte, il Tar Campania si è allineato agli altri Tribunali amministrativi regionali e ha dichiarato la propria incompetenza.
Nel nostro Ordinamento giuridico, la perdita di efficacia del decreto cautelare fa sì che le parti vengano ricondotte, retroattivamente, nelle condizioni sussistenti al momento della sua adozione; viene a determinarsi, cioè, la caducazione del provvedimento emesso e, conseguentemente, l'immediata cancellazione degli effetti giuridici prodotti, medio tempore, dal decreto monocratico, come anche degli effetti prodotti dagli atti eventualmente adottati dall'Amministrazione per dare esecuzione al decreto stesso.
Pertanto, nel rispetto della legge, gli elaborati di coloro che, in virtù di tali provvedimenti provvisori, hanno partecipato con riserva alle prove scritte, a valle della citata incompetenza territoriale, avrebbero dovuto ritenersi nulli e, quindi, stralciati dall'insieme degli altri elaborati.
L'Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, invece, il 30 ottobre 2012,  pubblicava l'elenco degli ammessi alla prova orale, tra i quali risultavano ben 103 candidati con riserva: si tratta dei ricorrenti, coloro che, non presenti nell'elenco degli ammessi alle prove scritte, si presentarono, all'ultimo momento (con l'Ordinanza del T.A.R. Campania emessa alle ore 16,00 del giorno 13 Dicembre 2011 o, in un particolare caso, con Ordinanza emessa nella stessa giornata del 14 Dicembre 2011, depositata, discussa e pubblicata dopo aver già completato l'appello e, probabilmente, mentre già si stavano espletavano le prove scritte).
In nessuna Regione d'Italia i candidati che non avevano superato la preselettiva sono stati ammessi agli scritti, soprattutto non dopo che il Tribunale aveva dichiarato nullo l'atto con cui li autorizzava a partecipare a tali  prove.
La presenza di tali concorrenti nell'elenco echeggia come un'offesa ai 900 candidati che, invece, avevano superato la preselezione,  anche con punteggio altissimo e con grandi sacrifici, ma non risultavano ammessi alla prove scritte.
La correzione degli elaborati, inizialmente lentissima, presumibilmente per la necessità di dover ponderare, con la dovuta equità, testi lunghi e articolati, subiva, in un dato momento, incomprensibilmente, un'accelerazione improvvisa che terminava il 30 ottobre 2012 con la  pubblicazione dell'elenco degli ammessi alle prove orali.
Tale pubblicazione vedeva sconfitti gli scriventi i quali, consapevoli della propria preparazione e fiduciosi nella Giustizia, non accettavano tale verdetto.
Come può un docente insegnare se non ha le competenze tecnico linguistiche necessarie?
L'esito delle prove, invece, sanciva questo, attribuendo agli elaborati giudizi ingiusti, palesemente incongruenti, che pur con tanta passione (e anche "un po'" di preparazione) erano stati redatti in sede concorsuale.
Appresi i risultati, venivano presentati i ricorsi, assolutamente circostanziati, al Tribunale amministrativo di Napoli, questa volta competente nel merito, attesa la regionalizzazione della prova scritta.
In tali  ricorsi venivano eccepite lampanti incongruità, incoerenze e illiceità che non potevano essere sottaciute.
E' stato proprio in questa fase che si è  dovuta registrare la beffa, oltre il danno: in ripetute occasioni, prima della pubblicazione delle Sentenze, vertici politici del Ministero dell'Istruzione si sono rivolti a ben qualificate Assemblee, eccependo la liceità dei ricorsi, che "non sono condivisibili dal Ministero" (parole del Sottosegretario Marco Rossi Doria) affermando, inoltre, che il Ministero "sta comunque valutando tutte le eventuali misure da adottare sia nei confronti dei ricorrenti, sia nei confronti dei vincitori del concorso, qualora l'indirizzo assunto dal Giudice di Appello, non dovesse essere confermato nella decisione di merito". Cosa significa questo? Forse i ricorrenti devono avere qualcosa da temere dal Ministero solo per aver esercitato un diritto?
La strada intrapresa, comunque, come prevedibile, non ha dato i frutti attesi. Recentemente, si è appreso che il Tribunale adito non ha riconosciuto (o forse non ha voluto riconoscere) valide le ragioni dei ricorrenti, pur articolate, ampie, motivate e circostanziate.
In tale quadro, la maggiore sofferenza è relativa all'ammissione di quei concorrenti che, invece, non avevano superato il test pre-selettivo e che si erano trovati alla prova scritta, "probabilmente" in virtù di qualche cavillo, espediente o imperfezione giuridica. Quello che molti concorrenti non hanno compreso, ravvisando tempi di correzione degli elaborati molto inferiori a dieci minuti - meno di sei - (così esiguo, il tempo dedicato alla correzione di un elaborato di un aspirante Dirigente dello Stato?),  è stata la motivazione di tale frettolosa correzione.
Sono emersi, infine, palesi conflitti di interessi e incompatibilità tra componenti della Commissione giudicatrice: attività formative svolte,  Master, Corsi di formazione, relazioni con i sindacati, rapporti di lavoro e parentele con alcuni concorrenti.
È questa l'Italia che si insegna nelle nostre Scuole ?
È questa la legalità che coincide con il bene  che deve trionfare?
È questo lo spirito più profondo del vivere collettivo?
È questa la vera anima della nostra società?
A queste domande, quale deve essere la risposta che oggi, come educatori, dobbiamo dare?
Docenti così umiliati cosa dovranno insegnare ai propri alunni e ai propri figli? Dovranno insegnare loro che solo il merito, l'impegno e lo studio li renderà uomini capaci di vivere e partecipare ai valori della legalità e della convivenza democratica? O forse che il raggiro delle leggi e delle regole democratiche è la mossa vincente, per vivere in una società dove il merito, l'impegno e lo studio sono ogni giorno calpestati dalle stesse Istituzioni, che invece sono chiamate a tutelarli?
Permane, purtroppo,  un sottile tentativo di nascondere e di voler omettere tutte le illegalità e i raggiri delle regole e delle leggi.
Le Sentenze pubblicate a partire dal 24 luglio 2013 possono essere lette ed "interpretate" da tutti: i candidati ricorrenti della Regione Campania, da soli contro il "Sistema", si uniscono in un grido collettivo, invocando "AIUTO" per ottenere giustizia e ripristinare lo Stato di diritto, espressione suprema di legalità e democrazia.
Pongono, infine,  ai garanti della giustizia, il seguente quesito: per quale motivo c'è la volontà di proseguire e portare a conclusione una procedura concorsuale palesemente non trasparente e gravata da indagini penali tuttora in corso?
Rispondi

Da: @.............01/10/2013 19:00:28
per quale motivo c'è la volontà di proseguire e portare a conclusione una procedura concorsuale palesemente non trasparente e gravata da indagini penali tuttora in corso?

Per consuetudine, perché si sa che i concorsi sono tutti imbrogliati, perfino quelli per la magistratura, per cui...
Rispondi

Da: It''s just an illusion01/10/2013 20:28:51
Le indagini sono una cagata pazzesca! Anche in Calabria e Campania ci sono state le indagini: nella prima regione il concorso si è concluso regolarmente e nella seconda ci sono quasi.
Rispondi

Da: Interrogatori02/10/2013 10:56:30
Chi hanno interrogato oggi? Anche loro dunque stanno facendo le prove orali? Speriamo che gli inquirenti siano inflessibili come lo sono stati loro quando erano commistionari.
Rispondi

Da: tutankamen02/10/2013 11:53:43
XSupermegapreside. Vedremo! ...cosa succederà,intanto trovo penoso il fatto che scrivi sul forum SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per vantarti di quello che sai fare. Ciò che tutti noi  sapremmo fare al tuo posto.
Rispondi

Da: Supermegapreside02/10/2013 15:05:58
Probabilmente chiunque potrebbe fare quello che faccio io, la differenza è che IO lo posso fare e voi no! Il motivo? Non siete stati capaci di superare le prove, per quale ragione non sta a me dirlo. Io posso sapere solamente come ho fatto io a vincere il concorso: tanto studio, tanta motivazione e forse anche tanta fortuna, che non guasta mai nella vita. Cosa vuoi che succeda? Qualche documento analizzato, qualche colloquio con le persone interessate, chiusura delle indagini. Non temo niente e nessuno, so che sono solo illazioni, congetture, ipotesi. Mettiamo nella peggiore delle ipotesi che vada come volete voi, pensi che cambi qualcosa? Io e gli altri perderemmo il posto di preside, ma ce lo riprenderemmo col successivo concorso, perchè NOI, nonostante il fango che ci buttate addosso voi, siamo gli ELETTI.
Rispondi

Da: allibito.........02/10/2013 15:34:42
@Supermegapreside
ma tu si foddri!!!!!!!!!

pensi veramente quello che hai scritto o è solo una provocazione??

nel primo caso sarebbe la prova provata del danno che questo concorso
ha fatto alla scuola siciliana!!!
Rispondi

Da: Sapete che02/10/2013 15:37:08
Sfida accettata.sarei curioso di vedere quanti di voi valgono davvero senza i loro padrini alle spalle. Ritengo che forse arriverebbero alla fine del percorso non più del 10 o 15 per cento di voi.
Rispondi

Da: Supermegapreside02/10/2013 16:12:32
Cosa significa "foddri"? Da quale nobile lingua proviene una parola così strana? Chiunque potrebbe fare il preside, si sa che nella vita la pratica vince la forza, il fatto è che Io ho vinto un concorso, voi no. I concorsi sono fatti per questo, per essere vinti o persi. Avete fatto bene a fare la denuncia alla procura, almeno si dimosterà definitivamente se ciò che dite è vero o no. Io non temo, perchè faccio parte di coloro che non hanno cercato niente  e nessuno. Cosa abbiamo fatto gli altri non mi interessa. Se ci sono responsabili che paghino, non potrebbe fregarmene di meno. Sono dell'avviso che meno siamo e meglio è!
Rispondi

Da: XSupermegapreside02/10/2013 17:34:40
Ma sei proprio convinto vero? Ti serve tornare a insegnare, magari abbassi la cresta!
Rispondi

Da: Xtutti@02/10/2013 18:04:37
Ma o lavativi i mutanni...
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