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CONCORSO DS: ORALI IN CAMPANIA
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Da: Infatti:24/01/2016 18:35:49
potrebbero essere scoperte da settembre.
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Da: La direttora24/01/2016 19:02:58
procurerà una bella coperta di lana.
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Da: @ Infatti24/01/2016 19:18:06
Come potrebbero essere scoperte da settembre? Cioè senza nemmeno i reggenti? Dai non può essere, è una sciocchezza.
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Da: La coperta di lana24/01/2016 19:21:37
Da quale cilindro magico la tira fuori la direttora, me lo sai dire?
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Da: Da Cicerone24/01/2016 20:10:17
Ciò che non è onesto, non può giovare allo stato, e non dobbiamo mai preferire l'utilità alla giustizia. Il potere non ha gloria con la malvagità, le ricchezze non hanno potuto essere utile con l'infamia.

Un tempo Lucio Silla ricevette denaro dalle città dell'Asia e da un senato consulto le liberò da tutti i tributi. Dopo pochi anni il Senato, su esortazione di Lucio Filippo, impose nuovamente le tasse alle città e non restituì loro il denaro che avevano dato per la libertà. Ciò è alquanto vergognoso per il nostro potere: dunque vale più la parola dei pirati che del Senato! "Ma così le tasse sono state aumentate"; avrebbe potuto dire qualcuno- "il giudizio del Senato è stato utile". Ma il nostro potere deve porsi nella gloria dei cittadini e nella benevolenza degli alleati, non nell'odio di tutti i popoli e nell'infamia. Si comportò male anche Catone, che difendeva troppo agguerritamente l'erario e le tasse, e negava concessioni agli alleati; si comportò male anche Curione, che riteneva giusta la causa dei transpadani, ma   si opponeva ad essa, perchè la riteneva dannosa per lo stato.
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Da: LA LEGGE NATURALE24/01/2016 20:14:33
Dunque, che un uomo sottragga qualcosa ad un altro e aumenti il proprio vantaggio con lo svantaggio di un altro è contro natura più della morte, della povertà, del dolore e di tutti gli altri mali che possono accadere al corpo o ai beni esterni: ciò infatti mina alle basi la convivenza umana e la società: [se infatti saremo così disposti da spogliare o violare un altro a causa del suo guadagno, di necessità si disgrega quella che è soprattutto secondo natura, cioè il legame tra gli uomini].  Come se ciascun membro (umano) avesse una tale sensibilità, da pensare di poter star bene, coll'aver tratto a sé la salute del membro più vicino, sarebbe necessariamente indebolito e perirebbe l'intero corpo, così, se ciascuno di noi si appropriasse dei profitti degli altri e sottraesse quanto gli fosse possibile a ciascuno per il proprio guadagno, la società umana e la comunità necessariamente sarebbero sovvertite. Infatti che ciascuno preferisca acquistare per sé ciò che riguarda l'uso della vita anziché per un altro, lo si è ammesso, poiché non si oppone la natura; ma la natura non sopporta che con le spoglie degli altri aumentiamo le nostre sostanze, ricchezze e potenza.

IL DIRITTO POSITIVO

E d'altra parte questo non è stato stabilito solamente dalla natura, cioè dal diritto delle genti, ma anche dalle leggi dei popoli, sulle quali si fonda lo Stato nelle singole città, perché non sia permesso nuocere ad altri per il proprio vantaggio. A questo, infatti, mirano le leggi, questo è il loro scopo, che sia salva ed integra l'unione dei cittadini, e puniscono coloro che la rompono con la morte, l'esilio, la prigione e le multe. E questo principio è molto più un prodotto della stessa razionalità naturale, che è legge divina ed umana; colui che volesse obbedirgli (in verità dovranno obbedire tutti gli uomini che vivono secondo natura) non si renderà mai colpevole di desiderare la proprietà altrui  e di prendere per sé ciò che abbia sottratto ad altri.

LE VIRTU' SOCIALI

Infatti sono molto di più secondo natura l'elevatezza d'animo e la grandezza, ed ugualmente l'affabilità, la giustizia, la generosità, che non il piacere, la vita e le ricchezze: è proprio di un animo grande ed elevato disprezzare questi beni e ritenerli cose di nessun valore a confronto dell'utile comune. [Sottrarre, invece, ad un altro a causa del proprio vantaggio è più contro natura della stessa morte, del dolore e delle altre calamità simili.]
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Da: L''ingordigia24/01/2016 20:18:55
Amittit merito proprium qui alienum adpetit. Canis, per fluvium carnem cum ferret, natans lympharum in speculo vidit simulacrum suum, aliamque praedam ab altero ferri putans eripere voluit; verum decepta aviditas et quem tenebat ore dimisit cibum, nec quem petebat adeo potuit tangere.

Traduzione Italiana

Perde meritatamente il proprio chi aspira all'altrui (bene). Un cane, mentre portava la carne sul fiume, nuotando vide nello specchio delle acque la sua immagine, e pensando che una diversa preda fosse portata da un altro volle strapparla; ma l'avidità ingannata perse anche il cibo che teneva con la bocca, né poté così toccare quello che bramava.
Rispondi

Da: Ridici male24/01/2016 20:20:12
Errare è umano. perseverare è diabolico.
Insisti nel difendere un errorrìe gravissimo, da terza elementare.
Hai detto una sola cosa giusta: basta.
Rispondi

Da: Promemoria24/01/2016 21:47:53
Da: Non vedo, non sento e non parlo...    22/01/2016 17.58.28
Sollecitata la risposta all'interrogazione sui contenzioni pendenti
Il giorno 20 gennaio scorso, secondo quanto si legge sul sito che ne riporta l'iter (http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=43651 ), è stato presentato un sollecito all'interrogazione parlamentare a risposta scritta 4/10987 - della quale si è più volte scritto su questo forum - che riguarda i cosiddetti "contenziosi pendenti", atteso che per essa non risulta ancora pervenuta, allo stato, alcuna risposta.

Nell'interrogazione, depositata il 4 novembre dell'anno scorso, a firma del parlamentare Marco Di Lello si chiedono al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca,  alcuni chiarimenti sui cosiddetti "contenziosi pendenti". In essa, infatti, partendo dalla premessa che alcuni candidati ai concorsi per dirigenti scolastici, banditi rispettivamente negli anni 2004 e 2006, segnatamente nelle regioni della Campania e dell'Abruzzo, sono stati ammessi al corso intensivo di formazione e alla relativa prova scritta finale, ai sensi dell'articolo 1, comma 87, della legge 13 luglio 2015, n. 107 - prova superata da tutti i partecipanti al suddetto corso, con immediata nomina a dirigenti scolastici - si rilevano alcuni emblematici aspetti. In particolare, si legge nell'interrogazione: "Il Consiglio di Stato si pronuncia in via definitiva sull'appello, respingendo e confermando per l'effetto la sentenza impugnata" e, più avanti:  "Le sentenze portano tutte date antecedenti l'entrata in vigore della legge 13 luglio 2015, n. 107, e sono motivo di preclusione alla partecipazione al corso in quanto il ricorso non era più pendente ma definitivo". Al riguardo l'interrogante conclude chiedendo: "quali iniziative urgenti il Ministro interrogato abbia intenzione di assumere al fine di verificare i fatti esposti in premessa in ordine al possesso dei requisiti previsti dall'articolo 1, comma 88, della legge n. 107 del 2015;  quali iniziative urgenti abbia intenzione di assumere, qualora riscontrasse una errata interpretazione delle disposizioni previste per l'espletamento della procedura concorsuale, per verificarne la correttezza in tutte le sedi di concorso". A questo punto, dopo il sollecito di questi giorni, è auspicabile che il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, si decida finalmente a rispondere, anche in considerazione del fatto che, nonostante che nell'interrogazione si parli di "iniziative urgenti", siano trascorsi ben oltre due mesi e mezzo dalla presentazione dell'interrogazione. Nel frattempo in data 23 dicembre 2015 sul sito dell'USR Campania è stato pubblicata una nota sulla nuova ricognizione sulla situazione dei contenziosi dei concorsi dirigenti scolastici banditi con DDG 22.11.2004 e con DM 03.10.2006, dalla quale sono sortiti ulteriori nove nominativi, che si vanno ad aggiungere ai diciassette, già precedentemente individuati, con nota pubblicata sullo stesso sito in data 28 luglio 2015, per i quali ultimi, a differenza che per i primi, per i quali ovviamente le relative procedure sono state appena avviate, già sono state espletate tutte le fasi previste dalle vigenti disposizioni al riguardo, anche con la nomina a dirigente scolastico, per la maggior parte di essi, nelle regioni Lombardia e Sicilia.

Rispondi

Da: Ant...... M........24/01/2016 23:23:12
Posso dirvi la verità senza troppi fronzoli?

Mi vergogno parecchio di appartenere alla categoria dei docenti, visto che della stessa categoria fanno parte persone totalmente incapaci di ammettere i propri errori.
Un/a collega che scrive in questo forum giorni fa ha commesso un gravissimo errore linguistico usando il verbo rimanere come un verbo transitivo. Si è trattato quasi certamente di una banale distrazione, dettata dalla fretta e dalla concentrazione più sul contenuto del messaggio che sulla forma dello stesso. Errare è umano: capita a tutti, prima o poi. "Rimanere le scuole" è certamente uno strafalcione che grida vendetta, ma in un forum non si bada mai troppo agli aspetti formali. Forse si è fatto/a influenzare dal dialetto partenopeo, che ammette l'uso di quel verbo in forma transitiva ("Aggio rimaste 'e chiavi 'a casa").
Sarebbe bastato un "Oooops, ho sbagliato!" per chiudere l'incidente sul nascere.
E invece lui/lei che cosa ha fatto? Si è messo/a testardamente a difendere quell'orribile frase, appellandosi al fatto che si trattasse di una forma impersonale (sai che cambia!) e giungendo persino ad adombrare l'ignoranza di coloro che lo riprendevano. Ha anche copiato/incollato un estratto da un dizionario pensando che gli/le venisse rimproverato di aver fatto confusione col verbo restare (che, peraltro, è ugualmente intransitivo).
Possiamo noi docenti, educatori, essere a tal punto sprovvisti di autocritica? C'è un limite alla nostra autoreferenzialità?
Riflettiamo.
Specifico che questa mia presa di posizione non vuole  essere strumentale ad un discorso legato alle sorti del concorso. Non ho la minima intenzione di affermare che gli idonei o gli inidonei siano particolarmente ignoranti. Da ciò che ho letto in questo forum, pare proprio che la presunzione associata all'ignoranza siano ugualmente distribuite tra le due categorie.
Rispondi

Da: Ma pecché nun va bbuono?24/01/2016 23:26:38
"Nun se ponno rimane' 'e scole scuperte"

E' nu' bbabbà!
Rispondi

Da: X734524/01/2016 23:28:46
Legione Straniera, parla Danilo Pagliaro. Il racconto di chi si arruola nel Corpo speciale francese in un libro che esce in questi giorni per Chiarelettere: "Mai avere paura", scritto con il giornalista Andrea Sceresini.
"Nemmeno nell'Africa profonda ho trovato il livello di corruzione che c'è da noi. Siamo un popolo pervertito".

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01/23/legione-straniera-parla-danilo-pagliaro-io-volontario-in-francia-per-fuggire-dallitalia-delle-bustarelle/2399644/
Rispondi

Da: La società italiana25/01/2016 00:08:57
è corrotta e buona parte della corruzione nasce nella scuola.
Rispondi

Da: '' ngnurant25/01/2016 08:04:55
e sit pur presidi
Rispondi

Da: Ancora25/01/2016 08:18:35
insisti. Non è assolutamente giustificabile la tua posizione se non nei confronti di un'altra direzione che emerge in tutta la sua chiarezza. Fa capire la distanza e qual è il centro del tuo mondo. Consente di comprendere i margini ed i confini. Questo è chiaro.
Rispondi

Da: Conte aiutaci tu25/01/2016 09:34:20
Consiglio sindacale :abbandoniamo i sindacati che hanno aiutato gli idonei,senza aspettare la sentenza penale.Che ne pensate dell'anief?

Consiglio politico:andiamo a votare e votiamo m5s,almeno loro si tagliano gli stipendi per creare nuovi posti di lavoro.

Gli idonei onesti sono mosche bianche.
Rispondi

Da: Lo capite o no25/01/2016 09:44:39
che non si possono rimanere le scuole scoperte? Basta con le polemiche. Basta.
Rispondi

Da: @ Lo capite o no25/01/2016 11:10:02
Perché non la smetti di canzonarci? Quale gusto ci provi? Sii seria smettila!
Rispondi

Da: Perseveri25/01/2016 11:52:07
e non vuoi renderti conto che un errore va scusato e mai giustificato.
Rispondi

Da: Da Arthur Conan Doyle25/01/2016 18:58:54
Una volta escluso l'impossibile, ciò che resta, per quanto improbabile, non può che essere la verità.
Rispondi

Da: @ Ant...... M........25/01/2016 20:13:33
1)" Mi vergogno parecchio di appartenere alla categoria dei docenti, visto che della stessa categoria fanno parte persone totalmente incapaci di ammettere i propri errori."
Io non mi vergogno affatto, pur riconoscendo che, qualche volta, può succedere che si incorra in pregiudizi nascenti da convinzioni errate e dall'autoreferenzialità che qualcuno, pur non ritenendo di possedere, possiede. Non ci si rende conto che la scuola non è l'unica agenzia di formazione e non è depositaria del sapere. A maggior ragione non è depositario della verità assoluta il singolo insegnante. Chi pensa questo è autoreferente, senza alcun dubbio.

2) "Un/a collega che scrive in questo forum giorni fa ha commesso un gravissimo errore linguistico usando il verbo rimanere come un verbo transitivo. Si è trattato quasi certamente di una banale distrazione, dettata dalla fretta e dalla concentrazione più sul contenuto del messaggio che sulla forma dello stesso. Errare è umano: capita a tutti, prima o poi. "Rimanere le scuole" è certamente uno strafalcione che grida vendetta"

Questa è la tua opinione ed io ho di essa pieno rispetto, tuttavia consentimi di dirti che esprime un giudizio che si basa sulla tua conoscenza personale. Perciò a me pare, e potrei sbagliare, fortemente autoreferenziale. Addirittura affermi che lo strafalcione, così lo chiami tu, merita "vendetta". A me non verrebbe mai in mente un'espressione di questo tipo, ma se tu ritieni questa la forma giusta per non essere autoreferente e se pensi che sia idonea per aprire un confronto, rispetto pure questo.

3) " Forse si è fatto/a influenzare dal dialetto partenopeo, che ammette l'uso di quel verbo in forma transitiva ("Aggio rimaste 'e chiavi 'a casa")."

E' apprezzabile il tentativo di immedesimarti nelle ragioni linguistiche che abbiano fatto scrivere una frase che a te, basandoti sulla tua "autorevole" sapienza,  ritieni più che sbagliata: "strafalcione". Tuttavia io non mi sarei mai spinta a pensare così.

4)"E invece lui/lei che cosa ha fatto? Si è messo/a testardamente a difendere quell'orribile frase, appellandosi al fatto che si trattasse di una forma impersonale (sai che cambia!) e giungendo persino ad adombrare l'ignoranza di coloro che lo riprendevano. Ha anche copiato/incollato un estratto da un dizionario pensando che gli/le venisse rimproverato di aver fatto confusione col verbo restare (che, peraltro, è ugualmente intransitivo)."

Non ti limiti ad osservare un errore ma hai rischiato di esprimere un giudizio sulla persona. Questa non è autoreferenzialità? Da quanto ho letto altre persone sono intervenute a difendere la frase e io, da quello che hanno postato, non ho compreso quello che hai compreso tu. Tuttavia non ti dico ciò che io ho compreso per il timore di essere tacciata di autoreferenzialità. In ogni caso, ad onor del vero, non è stato postato il verbo restare, come  tu affermi, bensì il verbo rimanere e non credo che sia stato richiamato per una semplice associazione al verbo restare , pure esso intransitivo. Per non essere tacciata di autoreferenzialità, non ti dico ciò che io ho compreso. Neanche ho compreso che sia stata , così e semplicemente, richiamata la forma impersonale. No, ho compreso altra cosa, forse perchè la conoscevo già. Concordo con te che non bisogna assumere un atteggiamento autoreferenziale e non bisogna mai pensare di conoscere meglio e più degli altri qualsiasi cosa. Soprattutto non bisogna esprimere giudizi, perchè l'altro potrebbe avere ragioni che possono sfuggire ad altri. Cosa c'è di male ?
Nessuno conosce la verità assoluta, non credi? Questo mio intervento non è finalizzato a difender qualcosa o qualcuno ed esula dalle ragioni concorsuali. Pensa un po tu: potrei essere esterno al concorso.
Rispondi

Da: Un omaggio a Maria Berlingò26/01/2016 15:49:09
"Maria Berlingò- afferma il comitato- oltre che una brava insegnante, è stata anche una delle voci più critiche nell' ambito dell' ultimo concorso per dirigenti scolastici, da quattro anni nell' occhio del ciclone. Facciamo nostro l' auspicio e la speranza di giustizia che Maria ha coraggiosamente espresso in un suo scritto pubblico. Un severo testamento spirituale che, insieme alle pubblicazioni di molti altri colleghi, ha contribuito a scrivere la triste storia di questo concorso".

Suscitò a suo tempo gran clamore, nell' ambiente scolastico, la lettera aperta indirizzata al ministro dell' istruzione a firma di Maria Berlingò, pubblicata dalla rivista Tecnica della Scuola e ripresa da numerosi siti web.

"Giustizia deve essere fatta- scriveva Maria Berlingò- questo lo diciamo tutti noi ritenuti non idonei agli scritti e agli orali (abbiamo avuto modo di godere di elaborati perfetti, impeccabili e validissimi colmi di errori di forma e contenuto) perché mai si è visto più scandalo di questo!

Non è affatto vero - si legge nella missiva- che figli di nessuno dentro e i raccomandati fuori. I non raccomandati siamo fuori e i figli di qualcuno dentro! Più o meno ci conosciamo tutti e conosciamo tutti la triste verità, il merito e la qualità stanno a guardare da molto lontano, dentro, per la maggior parte, ci sono persone che non hanno parlato, che hanno riferito delle sciocchezze, che hanno confuso PON con POF… siamo veramente ridicoli! E' certo, fa comodo girare il manico del coltello dalla propria parte ma, cara collega, sappi che comunque andrà a finire non riconosceremo mai in voi la dignità, l'onestà e il ruolo di una figura apicale quale quella attribuita ad un vero dirigente scolastico. Altro che dirittura morale e rispetto della legalità!! E per concludere - affermava Maria Berlingò in risposta ad una candidata idonea- "devo sottolineare che la frustrazione non è nostra, perché sappiamo benissimo quanto abbiamo lavorato, studiato e cercato di fare del nostro meglio, semmai la frustrazione di cui tanto parli è TUA/VOSTRA perché sapete quello che avete fatto per essere dentro. Siamo tutti sotto lo stesso cielo- concludeva- vergognatevi tutti".

"Una mente critica e una professionista attenta ai cambiamenti della scuola. Un esempio per tutti noi- scrive il comitato- è stata la collega Maria Berlingò, alla quale diciamo GRAZIE per il suo coraggio e il suo insegnamento".

L'impegno e il valore educativo di Maria Berlingò, insegnante di lettere e scrittrice, sono stati al centro di un' iniziativa tenutasi di recente a Catanzaro. Nel corso dell' incontro, cui hanno preso parte docenti, dirigenti scolastici, funzionari del ministero dell' istruzione e la vicepresidente della Lega italiana per la lotta ai tumori, Concetta Stanizzi, si è parlato dei lavori realizzati da Maria Berlingò e Salvatore Borelli, "L'alto potenziale cognitivo" e "Genitore d'eccellenza", testimonianza di un intenso percorso umano e professionale, purtroppo interrotto dalla prematura scomparsa della professoressa. Vi sono contenute importanti riflessioni sui cambiamenti  e le innovazioni pedagogiche in atto nella scuola. La didattica proposta è stata validata con successo in Veneto nell' anno scolastico 2013/2014, nell' ambito del progetto "E.T. Education to Talent".
Rispondi

Da: Il ciuccio 26/01/2016 16:37:11
(o forse la ciuccia) continua nella sua insensata azione di difesa dell'indifendibile: la frase "non si possono rimanere le scuole scoperte".
Reagisce alla garbata contestazione di un/una collega giungendo al totale relativismo secondo il quale non sa cosa sia davvero giusto e cosa non lo sia.
In tale ottica è possibile difendere qualsiasi affermazione che non rispetti i meccanismi grammaticali/sintattici/lessicali che regolano la nostra lingua. Si può affermare che sia giusto scrivere "ho caduto", oppure "dobbiamo saltiamo", tanto chi può affermare che tali espressioni siano realmente errate?
Eh no! Io dico che, pur nel relativismo, esistono dei punti fermi: 2 + 2 fa 4 e chi afferma che faccia 7 sbaglia indubbiamente, come sbaglia chi pretende di usare transitivamente un verbo intransitivo.
Questa sterile polemica è durata anche troppo. Non vorrei che si ripetesse la diatriba di qualche anno fa sull'ipotetica correttezza della parola "dò", diatriba durata mesi, durante i quali l'autore (ma fosse la stessa persona?) inventò tutte le sciocchezze del mondo -relativismo compreso- per difendersi.
Rispondi

Da: penso proprio26/01/2016 16:47:12
che sia arrivato il momento di chiudere il forum....almeno fino a quando non ci saranno novità ...
siamo solo con illazioni assurde,ripetizioni compulsive ,argomentazioni di parte....niente di interessante.
Rispondi

Da: Finalmente una che ragiona26/01/2016 18:15:59
4+1 fa  cinque, come pure 1+ 4; 3+2; 2+3; 5+0; 0+5 (ammazza quante combinazioni di numeri danno cinque!), ma 5+1 è diverso da cinque, fa sei, è non c'è nulla di relativo. E' logica applicata. Chi sbaglia non può non chiedere scusa nella stessa forma che ha sbagliato. E' imprescindibile.
Rispondi

Da: @ penso proprio26/01/2016 19:17:45
io penso invece che sei stufo di frequentare questo forum, potresti anche allontanartene senza chiedere il permesso a nessuno.
Rispondi

Da: SQUALLIDI26/01/2016 19:31:37
I bocciati non sanno ammettere i propri errori e questo è di gran lunga più grave che farne. Tanto più per chi è un insegnante e ancor più per chi aspira alla dirigenza.
A casa e licenziati entro 48 ore, questo servirebbe.
Ciucci e presuntuosi!!!
Rispondi

Da: SQUALLIDI26/01/2016 19:33:21
I bocciati non sanno ammettere i propri errori e questo è di gran lunga più grave che farne. Tanto più per chi è un insegnante e ancor più per chi aspira alla dirigenza.
A casa e licenziati entro 48 ore, questo servirebbe.
Ciucci e presuntuosi!!!
Rispondi

Da: ssssssssssssssss26/01/2016 21:21:31
@ SQUALLIDI

Sei tu uno squallido/a di merda, brutto "ds" raccomandato!
Ma vai a fare in culo, st' stronzo. Come tutti gli altri hai combinato imbrogli infiniti per una poltrona e ancora stai qui a rompere, brutto pezzo di merda!
Ladro, raccomandato, lecchino schifoso!
Rispondi

Da: ssssssssssssssss26/01/2016 21:21:32
@ SQUALLIDI

Sei tu uno squallido/a di merda, brutto "ds" raccomandato!
Ma vai a fare in culo, st' stronzo. Come tutti gli altri hai combinato imbrogli infiniti per una poltrona e ancora stai qui a rompere, brutto pezzo di merda!
Ladro, raccomandato, lecchino schifoso!
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