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MEF - Passaggio a C1 - I corsi e poi le prove.
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Da: per x che bello10/08/2012 11:23:48
lo sai che devi essere proprio un bel tipo per darmi dell'imbecille senza conoscermi. Io invece vorrei conoscerti personalmente, così, se lo ritieni opportuno e te ne assumi la responsabilità, potresti dirmelo in faccia.   
Rispondi

Da: mammaepapa.it10/08/2012 12:00:22
In caso di vomito e diarrea è fondamentale che il bambino nelle prime ore beva a volontà: bisogna somministrargli per bocca, e per tutta la durata dei sintomi una soluzione glucosalina.


CondividiChe cosa sono?
Si parla di diarrea quando il bambino presenta numerose scariche di feci liquide o semi solide e mucose. Il vomito, invece, è caratterizzato dall'emissione forzata dalla bocca di contenuto gastrico o gastrointestinale. Spesso questi sintomi sono associati anche a mal di pancia, irritabilità e febbre. Diarrea e vomito dipendono quasi sempre da infezioni sostenute da microbi (virus, batteri, parassiti), che arrivano nell'organismo attraverso la bocca.

Quando preoccuparsi?
Qualunque sia il motivo a determinare diarrea e vomito, l'aspetto che più preoccupa è la perdita di acqua che può disidratare il bambino. La cosa più importante, in questi casi, è valutare se c'è perdita di peso. Occorre, perciò, pesare giornalmente il bambino affetto da diarrea e vomito e bisogna consultare il proprio pediatra in caso di calo di peso. La presenza di bocca secca e la produzione di poca pipì nella giornata vanno considerati come segnali d'allarme.

Che fare?
È fondamentale che il bambino nelle prime 4-6 ore beva a volontà: bisogna somministrargli per bocca, e per tutta la durata dei sintomi una soluzione glucosalina (ne esistono diverse in commercio) per ripristinare le perdite di sali minerali dovute al vomito e alla diarrea. Altri liquidi come tè deteinato, camomilla, acqua, tisane, succhi di frutta, etc. sono ritenuti poco adatti alla reidratazione orale a causa di un non corretto bilanciamento delle sostanze che li compongono.
Potranno essere usati, come alternativa, nei casi meno gravi, qualora il bambino rifiutasse la soluzione glucosalina.
Se c'è vomito le bevande devono essere somministrate a temperatura ambiente o meglio fresche e a piccoli sorsi.L'allattamento al seno non va sospeso. Se il bambino è svezzato, dopo le prime 6 ore bisognerà cercare di tornare alla sua dieta normale, assecondandone i gusti. Altri tipi d'intervento saranno consigliati dal pediatra curante.

E per evitare il contagio?
La diarrea è molto contagiosa: la trasmissione della malattia avviene di solito tramite le mani, se contaminate con le feci e poi portate alla bocca.
Per prevenire il contagio è utile:
• lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone prima e dopo di accudire il bambino e cambiato il pannolino.
• predisporre asciugamani personali per il bambino con diarrea, da cambiare frequentemente.
• disinfettare il water e il bidet con candeggina
• lavarsi regolarmente le mani, con acqua e sapone, prima di cucinare o di mettersi a tavola
• gettare al più presto il pannolino sporco di feci, dopo averlo ben chiuso
• se usate quelli di stoffa cambiateli spesso e lavateli con acqua molto calda

Si debbono usare medicine? Usate solo i farmaci prescritti dal vostro Pediatra.
Ricordate che:
• in caso di abbondante diarrea sono consigliate le soluzioni reidratanti gluco-saline (bevande a base di sali minerali e di zuccheri).
• se è presente vomito ripetuto, si potranno usare farmaci antivomito, sempre dietro prescrizione medica.
• se il sederino si arrossa, cambiate il pannolino frequentemente e spalmate sulla parte irritata delle creme a base di ossido di zinco a ogni cambio: spesso l'arrossamento rimane per tutto il tempo in cui il bambino soffre di diarrea.

Quando chiamare subito il pediatra?
Se:

•il bambino ha meno di 3 mesi
•è presente vomito ripetuto che impedisce al bambino di bere
•il bambino appare disidratato (ha perso peso, urina poco o nulla, ha la bocca asciutta, è prostrato)
•continua ad avere scariche liquide, dolori alla pancia e non riesce a prendere né cibo, né medicine
•siete molto preoccupate per la salute di vostro figlio
Rispondi

Da: x che bello10/08/2012 12:40:02
come lo chiameresti uno che sa benissimo che è stato fatto un errore di battitura ma si focalizza proprio su quelklo? Pioi magari quando qualcuno scrive strafalcioni  veri dovuti a ignoramnza (seria e irreversibile) della grammatica, manco te ne sai accorgere!!!!

Rispondi

Da: Una splendida abbronzatura in un solo weekend10/08/2012 13:11:36
Per proteggere la pelle e attivare questa sostanza, bisogna scegliere cibi che contengano:

carotene: si trova in carote, albicocche, spinaci, lattuga, radicchio e rucola. Mantiene liscia e morbida la pelle;
vitamina E: protegge la cellule dall'invecchiamento ed è presente in oli vegetali (olio d'oliva, germe di grano, di sesamo, di lino);
selenio: svolge un'azione antios*******nte e anti-invecchiamento. E' presente nel lievito di birra, nel tonno, nei funghi, nei cereali integrali, nei pomodori e nei broccoli.
Due settimane prima dell'esposizione al sole:

a colazione, bevi mezzo bicchiere di centrifugato di carote;
a pranzo aggiungi all'insalata due pomodori ben maturi;
a cena, come frutta mangia tre albicocche o una pesca.
Queste due settimane sono fondamentali, in quanto i melanociti (le cellule che producono la melanina) hanno bisogno di tre giorni per attivare il pigmento che regola l'abbronzatura.

Le prime volte che ti esponi ai raggi solari, per evitare brutte e pericolose scottature, non esporti nelle ore più calde della giornata e per lungo tempo: il colore va preso gradualmente. Inoltre, soprattuto se hai la pelle chiara, a pranzo e a cena mangia tanta frutta e verdura di stagione.

Nei giorni dell'esposizione mangia 20 ciliegie al giorno che, grazie all'antocianina, svolgono un'azione antinfiammatoria e protettiva sulla pelle; ottime anche le albicocche che intensificano l'abbronzatura e riducono i danni dell'invecchiamento provocato dall'eccessiva esposizione ai raggi solari.
Rispondi

Da: Cura delle emorroidi10/08/2012 13:13:55


Spesso quando si parla di emorroidi, l'alimentazione curata e uno stile di vita sano non bastano, soprattutto se si arriva ad una malattia emorroidaria di II°-III° e IV° grado, ovvero con prolasso più o meno facilmente riducibile.
In questo caso bisogna spesso ricorrere ad un intervento, sempre su consiglio dal medico proctologo, per curare le emorroidi.
Purtroppo il metodo tradizionale per la rimozione chirurgica delle emorroidi ha una brutta fama: si tratta di un intervento chirurgico con un decorso post-operatorio lungo e decisamente doloroso. Si chiama Emorroidectomia secondo Milligan e Morgan, è ancora attualmente la tecnica più usata al mondo e comporta la legatura e l'asportazione chirurgica delle emorroidi. L'intervento viene eseguito in anestesia generale o loco-regionale e dura dai 20 ai 40 minuti.
I veri problemi provocati da questa tipologia di intervento si manifestano durante il decorso post-operatorio: nella zona perianale restano infatti tre ferite aperte che provocano dolori forti durante l'evacuazione, al momento del passaggio delle feci.
Ecco perché anche i tempi di recupero sono lunghi, si parla tendenzialmente di tre - sei settimane di attesa prima di riprendere le normali attività lavorative. Durante questo periodo il dolore può persistere, anche forte.

Negli ultimi anni c'è stata però una marcata tendenza ad abbandonare l'emorroidectomia a favore di metodi di trattamento più conservativi per curare le emorroidi, grazie anche allo sviluppo di nuove tecniche meno invasive come il metodo THD o dearterializzazione emorroidaria transanale. Si tratta di un metodo diffuso che viene considerata la tecnica chirurgica meno invasiva per il trattamento delle emorroidi.
Il metodo THD consiste nella legatura dei rami terminali che portano sangue alle emorroidi: l'intervento viene eseguito attraverso un apposito proctoscopio e una sonda Doppler che permettono di individuare con estrema precisione il punto in cui procedere alla legatura delle arterie, legatura che avviene al di sopra della "linea dentata" ovvero in una zona scarsamente sensibile al dolore.
Il metodo THD è mini-invasivo e non comporta dolore perché non avviene alcuna asportazione di tessuto e quindi non ci sono ferite aperte: la legatura precisa dei rami terminali delle arterie va a ridurre l'afflusso di sangue e di conseguenza elimina i sanguinamenti.
In casi di prolasso la mucosa anale viene risistemata in sede con una plicatura del prolasso.
Non c'è bisogno di alcun ricovero ospedaliero, l'intervento con metodo THD viene eseguito in Day Surgery e già nel giro di 24-48 ore si possono riprendere le normali attività quotidiane.
Nei giorni successivi all'intervento si può percepire un senso di pesantezza e disagio che diminuisce gradualmente e potrebbe verificarsi un leggero sanguinamento, solitamente dovuto ai punti di sutura, che si risolve da solo in poche ore.


Rispondi

Da: vincitore in attesa...10/08/2012 13:18:49
Ma sti schifosi che parlano di emorroidi e cavolate varie...e hanno tutto sto tempo da sprecare qui sopra ... percepiscono uno stipendio?
Rispondi

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Da: attendi attendi10/08/2012 13:49:19
che ti sta' per arrivare una bella inc...altro che emorroidi...ahahahah
Rispondi

Da: vincitore in attesa...10/08/2012 14:34:57
attendi tu ... il mio arrivo PIU' CHE CERTO, non ti preoccupare per noi, preoccupati per te (semianalfabeta da scacciare per qualificare la PA italiana rispetto all'Europa, che adesso, per colpa vostra, ci dobbiamo vergognare)!
Rispondi

Da: conco13/08/2012 08:55:59
annu
Rispondi

Da: massa di13/08/2012 11:47:38
di sfaticati..a lavurà
Rispondi

Da: per te che sai...14/08/2012 12:19:42
...e se mi fossi innamorata di te?
Rispondi

Da: io che so ...14/08/2012 12:51:46
... ma chi tte se 'ncula... per me ti puoi pure dare fuoco... non sprecherei l'estintore e ti lascerei "all'abbraccio" delle fiamme !
Rispondi

Da: sssa17/08/2012 12:45:28
Quanto avete riscosso dallo scioglimento della cassa sovvenzioni del Mef?
700 800 1000 euro?
Rispondi

Da: gente beffa19/08/2012 10:44:10
nata dal concorso beffa
Rispondi

Da: chiunque senza20/08/2012 11:26:30
laurea sia nell'area terza è uno sporco usurpatore di lavoro ai giovani laureati e disoccupati ! 
Sindacati: merdaccia.
Rispondi

Da: dall''esterno20/08/2012 11:38:24
Guardando il ruolo unico non si capisce chi sono laureati e chi no! Hanno pubblicato senza trasparenza sui titoli.
E' da fare una bella seganlazione ... intanto al garante privacy  e poi a chi del mef si occupa di "trasparenza" così male interpretata...
E ancora una volta i sindacati ....lasciamo perdere!
Rispondi

Da: ferragosto20/08/2012 12:58:10
tutto langue sotto la frusta degli anticicloni!
Annibale, Scipione, Caronte, Minosse, Nerone, Caligola, Lucifero...
dopo quasi tre mesi d'inferno...una bella secchiata d'acqua gelida per svegliare qualcuno dal letargo!
Rispondi

Da: la commedia20/08/2012 23:29:40
concorsuale ha sfornato i suoi bei buffoncelli..il tutto con il benestare del mef merda e dei sindacati merda e stramerda.
Che l' anticiclone africano "FOTTO"possa bruciare il sudicio presente al mef!
Rispondi

Da: Criminalità, in Italia tornano a crescere i reati:21/08/2012 09:08:20
Nel 2011 tornano a crescere i reati, un aumento che sembra legato anche alla crisi economica visto il forte incremento di furti, scippi e rapine. Lo afferma il Sole-24Ore sulla base degli ultimi dati del ministero dell'Interno sui delitti denunciati all'autorità giudiziaria. Nel 2011, dopo tre anni di flessioni, c'è stata un'inversione di tendenza dei reati, con un +5,4% rispetto al 2010.

Più furti - I furti nelle case sono aumentati del 21%, arrivando a quota 205mila, mentre le rapine sono cresciute del 20,1%, superando la soglia di 40mila, "con i negozi che hanno sostituito le banche come bersaglio". I borseggi (134mila) e gli scippi (quasi 18mila) sono aumentati rispettivamente del 16% e del 24%.

Le città - Milano - sottolinea il quotidiano economico - ha l'incidenza più alta di reati in rapporto alla popolazione (7.360 ogni 100mila abitanti), seguita da Rimini (7.001), Bologna (6.914), Torino (6.763) e Roma (6.138). Milano è prima anche per il numero totale dei reati denunciati (quasi 295mila), seguita da Roma (257.434), Torino (155.701) e Napoli (133.153
Rispondi

Da: ferragosto21/08/2012 12:49:29
qualcuno conosce la cura per l'ipomelanosi guttata idiopatica?
Rispondi

Da: Fine21/08/2012 17:57:15
...credo il garante della privacy conosca la cura per tale malattia... ma preferisca portarsi il segreto nella tomba, piuttosto che divulgarlo... lol!
Rispondi

Da: x Fine21/08/2012 18:17:33
NO imbecille: se ne occupa il garante del "divieto di imbecillità nella PA" che però E' MORTO da tempo!
Rispondi

Da: ferragosto22/08/2012 11:57:22
il garante non e' morto!
passa le sue giornate su facebook...come gli impiegati...LOL
e' piuttosto un fan di shitface
Rispondi

Da: tutti22/08/2012 14:59:24
sorvegliano tutti ! E sorveglian e son sorvegliati e in cor s'allegran.
Rispondi

Da: Batman de noantri23/08/2012 08:16:00
Buona la prima!
Rispondi

Da: il forum28/08/2012 12:55:58
è in ferie?
Rispondi

Da: x il forum29/08/2012 12:15:05
da mo'
Rispondi

Da: Batman de noantri29/08/2012 13:43:32
ammazza oh! ma che ho fatto na' strage?
Rispondi

Da: Poppea31/08/2012 08:06:23
vediamo se a novembre si rianima la situazione!
per ora, accontentatevi di me!
Rispondi

Da: poppami31/08/2012 16:58:51
poppea
Rispondi

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