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MEF - Passaggio a C1 - I corsi e poi le prove.
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Da:  02/06/2015 22:35:37



















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Da: si parla03/06/2015 08:34:43
di nuove progressioni economiche....ma nuovi passaggi d'area?? Continuiamo a radicarci all'interno delle aree
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Da: Il fatto05/06/2015 21:21:35
importante e urgente è RINNOVARE I CONTRATTI di chi ha uno stipendio basso. HA più urgenza di rinnovare il contratto chi percepisce 1000 - 1200 euro mensili di chi percepisce uno stipendio di 1800 - 2000 euro mensili. Nella pubblica amministrazione, nello stato attuale, servono due sole tipologie di stipendio 1) 1700 euro mensili e  2) 2300 euro mensili per chi ha moglie e figli a carico.
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Da: L''IMU07/06/2015 20:17:39
è la tassa più INGIUSTA che sia mai stata pensata. Ce la fanno pagare anche se  l'inquilino non riesce a pagare il canone di locazione (perché ad esempio  ha perso il posto di lavoro) o il proprietario non riesce ad affittare l'immobile vista la crisi imperante
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Da: Il sistema economico finanziario23/06/2015 12:18:25
italiano è troppo sbilanciato sulla riscossione delle tasse ( Imu SAldo e acconto Tasi tari 730 saldo e acconto addizionali bollo auto bollo moto canone Rai che azzerano il potere di acquisto degli stipendi ibloccati Il cittadino è soffocato dalle tasse in costante crescita che non riesce più a pagare
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Da: Cosa aspettiamo02/07/2015 16:15:43
a irrobustire gli stipendi bassi dopo 6 anni di blocco ci sono da pagare tasse e bollette di ogni tipo.
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Da: W la Grecia03/07/2015 20:59:26
W l'Europa; popoli del mondo aiutatevi, collaborate per il bene comune e non combattete mai gli uni contro gli altri.
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Da: STIPENDIO  UNICO o quasi19/07/2015 16:26:45
nella pubblica amministrazione NOn ci deve essere chi soffre con soli 1000 1200 mensili bloccati e chi arriva anche a 4/5 mila euro mensili e vive più che discretamente.
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Da: LA RIF15/09/2015 10:40:10
orma delle PENSIONI con flessibilità in USCITA che molti impiegati attendono è cosa buona e giusta  SI DEVE FARE e si FARA'.
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Da: O C c O r r E30/09/2015 00:19:40
aumentare il potere di acquisto degli stipendi bassi (quelli da 1200 euro mensili specialmente di chi ha coniuge e figli a carico) e bloccare gli stipendi alti ( da 3000 4000 5000 e oltre euro mensili)
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Da: aumentare il28/12/2015 22:04:44
potere di acquisto reale degli stipendi bassi nel 2 0 1 6.
ripensare, rivedere  modificare e rendere più flessibile il sistema pensionistico introdotto con la legge fornero.
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Da: NON SPENDETE18/02/2016 10:34:05
i soldi per fare e appaltare i corsi di formazione e-learning, che innescano contenzioso e ricorsi a non finire, e con la somma di denaro risparmiata fare passare il maggior numero possibile di impiegati all'interno dell'area.
Rispondi

Da: ma con l''istituzione28/02/2016 12:43:26
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Da: ma con l'' istituzione28/02/2016 12:48:06
delle posizioni organizzative si danno più soldi (2000 euro) a chi ha lo stipendio medio alto e si continua ad ignorare chi ha lo stipendio BASSO.
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Da: 1 7 0 0  euro08/03/2016 20:47:50
lo stipendio BASE per tutti gli impiegati deve essere di EURO 1700 che ci vogliono per vivere (pagare le tasse, le bollette, spese sanitarie, assicurazioni, mantenimento della famiglia,affitti da pagare,....)
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Da: pensate08/03/2016 21:45:22
a chi non ha neanche i 1200 al mese....e uno statale in genere non fa altro che scaldare la sedia o il cerchio del water.
Rispondi

Da: Si  d e v o n o11/03/2016 07:40:16
rinnovare al più presto i contratti del pubblico impiego. Gli impiegati con lo stipendio basso hanno perso il potere di acquisto (non possono acquistare, comperare, consumare spendere nulla)
Rispondi

Da: in sette11/03/2016 19:26:08
anni di blocchi contrattuali nel pubblico impiego è stato azzerato il potere di acquisto degli stipendi bassi.
Rispondi

Da: nell'' a r c o  di19/03/2016 08:15:26
2 anni ( 2016 - 2017) tutto il personale del MEF, nessuno escluso, deve passare alla fascia superiore all'interno dell'area di appartenenza.
Rispondi

Da: Per velocizzare05/04/2016 08:04:43
le progressioni di fascia e, per risparmiare, si potrebbero utilizzare le graduatorie degli idonei ai quiz, per le preselezioni svolte per i passaggi alla qualifica C1.
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Da: FLESSIBILITA''13/04/2016 07:52:01
in uscita e modifica della legge Fornero anche per chi con + di 30 anni di contributi previdenziali è rimasto solo per  perdita del coniuge, di fratelli, sorelle, genitori.
Rispondi

Da: Anche per27/04/2016 09:01:47
gli impiegati del MEF occorre che siano applicati e introdotti gli automatismi  stipendiali (dopo 8 - 15- 21- 28 ..... anni di servizio) come sono già  previsti per  gli addetti del  settore scuola, per evitare ritardi e appesantimenti a sfinimento per ottenere qualche beneficio economico dopo anni di lodevole servizio prestato presso la pubblica amministrazione.
Rispondi

Da: qualità pessima dei dipendenti pubbldirigenti05/05/2016 17:53:36
Sono andato a cercare il decalogo ironico sugli impiegati pubblici  di Alfonso Celotto  e scopro che, come i vari Brunetta qualsiasi della politica propagandistica e vuota, non ce l'ha con il dipendente-pubblico-dirigente o con i nominati politici, e invece scopro che come al solito si rivolge "contro" gli impiegati (cioè non politici, non dirigenti, non nominati da politici e simili)!  D' altra parte lo scrittore in questione è un  "Alto funzionario"!  Boh. A questo punto corre l'obbligo, traendo spunto dal suo decalogo (visto che noi non siamo degli scrittori) di elencare le caratteristiche degli impiegati-dirigenti.



Il decalogo del dipendente pubblico con la qualifica di dirigente (di nomina politica, dirigenti da concorso o da nomina raccomandatizia, ovviamente celata dietro il clichè "solo lui/lei sa fare quel lavoro quindi devo nominarlo/a per forza, poi casualmente è anche mio figlio/fratello/amico/fidanzato/mignotto ecc, ma è soltanto un caso!)



1)      SI È SEMPRE FATTO COSÃŒ: sarebbe il caso di innovare determinate procedure, sarebbe il caso di concertare con l' ufficio X per velocizzare queste operazioni, bisognerebbe  riorganizzare l'ufficio in quanto nessun 'dipendente-pubblico-dirigente' è stato mai in grado di farlo. E il dipendente pubblico con qualifica di alto funzionario/dirigente bofonchia "ehhhh, no, ma sì è sempre fatto così, chè devo riorganizzare o velocizzare. Basta che il lavoro venga fatto e io metto la firma sotto così compare a chi deve comparire che ho raggiunto gli obiettivi. Chè mi importa di riorganizzare il personale, verificare chi fa che cosa,  mettere mano allo scempio organizzativo perpetuatosi per anni prima di me, che ci pensi chi mi subentrerà dopo. Questo è l'ingranaggio. A me basta che  quattro persone mi portino le cose da firmare in modo che io firmo e�ho raggiunto gli obiettivi" !

Ma visto che il lavoro lo fanno gli impiegati delle varie qualifiche non dirigenziali che producono quotidianamente, a maggior ragione il dirigente, che ci mette sotto la firma, almeno assolva il proprio compito di organizzare l'ufficio, di migliorare determinate procedure . "NO, si è sempre fatto così".


2)      RIFIUTATI DI GESTIRE IL PERSONALE. Tanto poi quando il personale mal gestito in uffici mal gestiti, si organizza da sé e magari scappa dall'ufficio per non dover vomitare sui dirigenti-pezzenti (nel senso di carenti in competenza, leadership, merito, capacità organizzative, preparazione, ma non certo pezzenti di stipendio!), la colpa viene data dai politici (altrettanto pezzenti nella medesima accezione) e dai mass-media, alle cattive abitudini dei dipendenti pubblici, ai furbetti del cartellino e al fannullonismo degli "impiegati pubblici", di cui loro magicamente stabiliscono di non fare parte, anche se i contribuenti, ovvio, non sono affatto d'accordo visto il tecnicismo di enorme peso fiscale (e quindi pubblico!) da cui escono fuori tutti i loro  stipendi.


3)      APPLICA CON RIGORE IL MANSIONARIO:  valorizzazione delle competenze? Valorizzazione dell'alta formazione per una vera professionalità dei pubblici dipendenti? NO, applica pedissequamente il  mansionario.  


4)      SPALMA LE COLPE SU TUTTI INDIFFERENTEMENTE:  in modo da non punire mai i singoli colpevoli di determinate nefandezze (ad es:  non punire chi fa in modo da risultare al lavoro e invece è fuori a fare i fatti propri , ma imponi i tornelli e l'uso di badge per tutti, mettendo in gabbia tutti, in modo da non licenziare coloro che non stanno in ufficio a lavorare ma da cospargere fango su tutta la categoria dei lavoratori pubblici a beneficio propagandistico di politici inutili e mass-media affamati del solito polverone inconsistente ) perché "poi i sindacati chi li sente, il disonesto è proprio iscritto al sindacato Y, e poi la politica fa le leggi a favore dei disonesti in Italia (ladri assassini, mafiosi, ecc. figuriamoci l'assenteista che non ha nemmeno ucciso nessuno, e poi  la politica è clientelare mica risolve i problemi); non ci fai niente contro questo sistema marcio, è meglio non fare nulla contro la singola persona colpevole, quindi è meglio lasciare le mele marce nell'intero cesto e far risultare a tutto il mondo che in Italia "tutti gli impiegati pubblici sono assenteisti e fannulloni", qualche politico ci farà poi sopra la propria propaganda e, con una leggina propagandistica, guadagnerà altro consenso dagli elettori beoti.

5)      LE PRATICHE PIÙ COMPLESSE NON VANNO LAVORATE:  "non mi si devono rompere le scatole a me dirigente con cose troppo complicate, se ne occuperà l'impiegato (di qualsiasi qualifica, delle aree non dirigenziali)  che nell'ufficio lavora quelle cose da anni, se la sbroglierà quando qualcuno dovesse chiedere spiegazioni dall'esterno o da uffici preposti a controllare, oppure il dirigente che mi subentrerà. Se telefonano in proposito non passategli il dirigente! E dite qualsiasi cosa pur di non fare arrivare a me dirigente la telefonata, che tanto non so cosa rispondere, non ci capisco niente". Di siffatti dirigenti è pieno ma al massimo li spostano da uffici 'core' a uffici  'back' ma di certo non li licenzieranno e di certo nessun giornalistino-megafono-del-nulla saprà mai fare un' inchiesta su questo. Se stai in un ufficio dove ci sono troppi problemi che non sei in grado di affrontare o devi prendere decisioni importanti, e in cui dovresti stare fino a tarda sera anziché scappare via alle sei e mezza o giù di lì per  cenare a casetta tua,  e ti stanchi troppo,  allora fatti spostare a dirigere un altro ufficio in cui l'attività è calma e piatta.


6)      NON ASSUMERTI MAI NESSUNA RESPONSABILITÀ: anche se sei pagato di più rispetto agli altri dipendenti non perché sei più bello,  né, spesso, perché hai studiato di più rispetto agli altri, meno che mai perché conosca meglio il lavoro, ma  proprio perché tu, dirigente, sei "responsabile". Tieni sempre bene in mente che in Italia non esiste l'etica della responsabilità e che nessun responsabile è mai  in realtà responsabile di nulla, tranne che di percepire uno stipendio più lauto. Perciò quando le cose vanno bene allora il merito è tuo e infatti sei colui che ha firmato la produzione. Se invece c'è  qualche intoppo allora la colpa è di coloro che hanno materialmente eseguito l'attività, tu hai 'solo'' messo  la firma.


7)      CIRCONDATI DI LECCA PIEDI E LACCHÈ: meno istruiti sono e meglio è, poiché sanno leccare meglio e fanno il lavoro a mò di catena di montaggio; quelli bravi possono rompere gli schemi (e le scatole), hanno teste pensanti, non è detto che dicano sempre sì e che "facciano sempre come si è sempre fatto". Non importa migliorare o correggere corbellerie, se hanno sempre "funzionato" (al raggiungimento dei soliti obiettivi!). Quindi circondarsi di leccapiedi  a cui asservirsi a propria volta come dirigente leccapiedi ligio al solito modo di fare; un leccaggio  reciproco  in modo che il cerchio si chiuda perfettamente non facendo mai attecchire alcun anelito di cambiamento/miglioramento.  Il dirigente avrà i suoi obiettivi (magari finti, magari di facciata!) e non si affaticherà altro che a mettere firme senza inasprirsi la bile e il disturbo da vigliaccheria cronica e incompetenza sistemica. I politici (che, ahinoi, rientrano nel medesimo schema) avranno sempre  tornaconto pecoronale (=elettrorale).


8)      USA LA GERARCHIA COME UNO SPAURACCHIO O PER PERDERE TEMPO: la gerarchia nella P.A. è solo funzionale e non formale (come dicono le leggi), ma non tutti lo sanno. A partire dai dirigenti, che spesso (troppo) non hanno studiato bene. Quindi, dirigente P.A., usa la gerarchia in modo formale: sfoga le frustrazioni (che spesso ti porti da casa!), la maleducazione e le insicurezze da incompetenza gridando contro gli altri. Gli zerbini, tu già lo sai perché te li scegli sapientemente, non si ribelleranno ma sopporteranno, anche perché il "leccaggio tra di voi è reciproco".  O urli o lecchi, queste sono le alternative, e questa è l'unico straccio di (pseudo)organizzazione che sai fare. Così puoi schivare problematiche che ti mandano in panico e ti destano dal torpore tapino e ben pagato in cui lo stato ti mantiene. "Oibò, perché si permettono di prospettarmi i problemi questi lavoratori invece di portarmeli già risolti come per magìa?". Urlare e/o leccare  attiene al tuo dovere intrinseco di non prendersi le responsabilità connesse con la tua funzione. In alternativa serpeggia e striscia come un verme,  perchè così fai pienamente il "dirigente pubblico"!.


9)      NON PRENDERE DECISIONI:  perdi tempo,  tergiversa, rimanda, trova scuse, inganna (e ingannati!), dì le cose mezze mezze (la mezza calzetta la sai fare benissimo), oppure dille intere ma senza integrità e sincerità e dimenticatene anche se altri ci contano, magari poi cambi ufficio e lasci tutti con un palmo di naso a ricominciare con il subentrante (pseudo)dirigente. Serpeggia e striscia, prendi in giro (gli altri e te stesso/a!), fai poco e quel poco che fai fallo fare agli altri, che poi tu firmi. Le coordinate della tua attività siano: metodica procrastinazione, ripetute dimenticanze, ostinata inefficienza, firma. Tanto Pantalone ti paga lo stesso e non ti licenzia né ti demansiona. Non sta certo a te risolvere i problemi, neanche chi stava prima di te li aveva affrontati. E figuriamoci chi verrà dopo. L'unica cosa che si fa è mettere la firma sotto la solita produzione di altri dipendenti.


10)   Più o meno 9.00 - 11.00 - 14.00 - 15.00 - 19.00: caffè- cappuccino e cornetto - pranzo - ricaffè - finalmente si esce.



Eh sì, chiunque ha o ha avuto osservazione diretta sul campo, in P.A. e/o, direttamente o indirettamente in politica, ha imparato cosa significa la vulgata "il pesce puzza dalla testa". E che puzza.
Rispondi

Da: qualità pessima dei pubblici dirigenti05/05/2016 17:55:31
Sono andato a cercare il decalogo ironico sugli impiegati pubblici  di Alfonso Celotto  e scopro che, come i vari Brunetta qualsiasi della politica propagandistica e vuota, non ce l'ha con il dipendente-pubblico-dirigente o con i nominati politici, e invece scopro che come al solito si rivolge "contro" gli impiegati (cioè non politici, non dirigenti, non nominati da politici e simili)!  D' altra parte lo scrittore in questione è un  "Alto funzionario"!  Boh. A questo punto corre l'obbligo, traendo spunto dal suo decalogo (visto che noi non siamo degli scrittori) di elencare le caratteristiche degli impiegati-dirigenti.



Il decalogo del dipendente pubblico con la qualifica di dirigente (di nomina politica, dirigenti da concorso o da nomina raccomandatizia, ovviamente celata dietro il clichè "solo lui/lei sa fare quel lavoro quindi devo nominarlo/a per forza, poi casualmente è anche mio figlio/fratello/amico/fidanzato/mignotto ecc, ma è soltanto un caso!)



1)      SI È SEMPRE FATTO COSÃŒ: sarebbe il caso di innovare determinate procedure, sarebbe il caso di concertare con l' ufficio X per velocizzare queste operazioni, bisognerebbe  riorganizzare l'ufficio in quanto nessun 'dipendente-pubblico-dirigente' è stato mai in grado di farlo. E il dipendente pubblico con qualifica di alto funzionario/dirigente bofonchia "ehhhh, no, ma sì è sempre fatto così, chè devo riorganizzare o velocizzare. Basta che il lavoro venga fatto e io metto la firma sotto così compare a chi deve comparire che ho raggiunto gli obiettivi. Chè mi importa di riorganizzare il personale, verificare chi fa che cosa,  mettere mano allo scempio organizzativo perpetuatosi per anni prima di me, che ci pensi chi mi subentrerà dopo. Questo è l'ingranaggio. A me basta che  quattro persone mi portino le cose da firmare in modo che io firmo eâï¿�ï¿�ho raggiunto gli obiettivi" !

Ma visto che il lavoro lo fanno gli impiegati delle varie qualifiche non dirigenziali che producono quotidianamente, a maggior ragione il dirigente, che ci mette sotto la firma, almeno assolva il proprio compito di organizzare l'ufficio, di migliorare determinate procedure . "NO, si è sempre fatto così".


2)      RIFIUTATI DI GESTIRE IL PERSONALE. Tanto poi quando il personale mal gestito in uffici mal gestiti, si organizza da sé e magari scappa dall'ufficio per non dover vomitare sui dirigenti-pezzenti (nel senso di carenti in competenza, leadership, merito, capacità organizzative, preparazione, ma non certo pezzenti di stipendio!), la colpa viene data dai politici (altrettanto pezzenti nella medesima accezione) e dai mass-media, alle cattive abitudini dei dipendenti pubblici, ai furbetti del cartellino e al fannullonismo degli "impiegati pubblici", di cui loro magicamente stabiliscono di non fare parte, anche se i contribuenti, ovvio, non sono affatto d'accordo visto il tecnicismo di enorme peso fiscale (e quindi pubblico!) da cui escono fuori tutti i loro  stipendi.


3)      APPLICA CON RIGORE IL MANSIONARIO:  valorizzazione delle competenze? Valorizzazione dell'alta formazione per una vera professionalità dei pubblici dipendenti? NO, applica pedissequamente il  mansionario.  


4)      SPALMA LE COLPE SU TUTTI INDIFFERENTEMENTE:  in modo da non punire mai i singoli colpevoli di determinate nefandezze (ad es:  non punire chi fa in modo da risultare al lavoro e invece è fuori a fare i fatti propri , ma imponi i tornelli e l'uso di badge per tutti, mettendo in gabbia tutti, in modo da non licenziare coloro che non stanno in ufficio a lavorare ma da cospargere fango su tutta la categoria dei lavoratori pubblici a beneficio propagandistico di politici inutili e mass-media affamati del solito polverone inconsistente ) perché "poi i sindacati chi li sente, il disonesto è proprio iscritto al sindacato Y, e poi la politica fa le leggi a favore dei disonesti in Italia (ladri assassini, mafiosi, ecc. figuriamoci l'assenteista che non ha nemmeno ucciso nessuno, e poi  la politica è clientelare mica risolve i problemi); non ci fai niente contro questo sistema marcio, è meglio non fare nulla contro la singola persona colpevole, quindi è meglio lasciare le mele marce nell'intero cesto e far risultare a tutto il mondo che in Italia "tutti gli impiegati pubblici sono assenteisti e fannulloni", qualche politico ci farà poi sopra la propria propaganda e, con una leggina propagandistica, guadagnerà altro consenso dagli elettori beoti.

5)      LE PRATICHE PIÙ COMPLESSE NON VANNO LAVORATE:  "non mi si devono rompere le scatole a me dirigente con cose troppo complicate, se ne occuperà l'impiegato (di qualsiasi qualifica, delle aree non dirigenziali)  che nell'ufficio lavora quelle cose da anni, se la sbroglierà quando qualcuno dovesse chiedere spiegazioni dall'esterno o da uffici preposti a controllare, oppure il dirigente che mi subentrerà. Se telefonano in proposito non passategli il dirigente! E dite qualsiasi cosa pur di non fare arrivare a me dirigente la telefonata, che tanto non so cosa rispondere, non ci capisco niente". Di siffatti dirigenti è pieno ma al massimo li spostano da uffici 'core' a uffici  'back' ma di certo non li licenzieranno e di certo nessun giornalistino-megafono-del-nulla saprà mai fare un' inchiesta su questo. Se stai in un ufficio dove ci sono troppi problemi che non sei in grado di affrontare o devi prendere decisioni importanti, e in cui dovresti stare fino a tarda sera anziché scappare via alle sei e mezza o giù di lì per  cenare a casetta tua,  e ti stanchi troppo,  allora fatti spostare a dirigere un altro ufficio in cui l'attività è calma e piatta.


6)      NON ASSUMERTI MAI NESSUNA RESPONSABILITÀ: anche se sei pagato di più rispetto agli altri dipendenti non perché sei più bello,  né, spesso, perché hai studiato di più rispetto agli altri, meno che mai perché conosca meglio il lavoro, ma  proprio perché tu, dirigente, sei "responsabile". Tieni sempre bene in mente che in Italia non esiste l'etica della responsabilità e che nessun responsabile è mai  in realtà responsabile di nulla, tranne che di percepire uno stipendio più lauto. Perciò quando le cose vanno bene allora il merito è tuo e infatti sei colui che ha firmato la produzione. Se invece c'è  qualche intoppo allora la colpa è di coloro che hanno materialmente eseguito l'attività, tu hai 'solo'' messo  la firma.


7)      CIRCONDATI DI LECCA PIEDI E LACCHÈ: meno istruiti sono e meglio è, poiché sanno leccare meglio e fanno il lavoro a mò di catena di montaggio; quelli bravi possono rompere gli schemi (e le scatole), hanno teste pensanti, non è detto che dicano sempre sì e che "facciano sempre come si è sempre fatto". Non importa migliorare o correggere corbellerie, se hanno sempre "funzionato" (al raggiungimento dei soliti obiettivi!). Quindi circondarsi di leccapiedi  a cui asservirsi a propria volta come dirigente leccapiedi ligio al solito modo di fare; un leccaggio  reciproco  in modo che il cerchio si chiuda perfettamente non facendo mai attecchire alcun anelito di cambiamento/miglioramento.  Il dirigente avrà i suoi obiettivi (magari finti, magari di facciata!) e non si affaticherà altro che a mettere firme senza inasprirsi la bile e il disturbo da vigliaccheria cronica e incompetenza sistemica. I politici (che, ahinoi, rientrano nel medesimo schema) avranno sempre  tornaconto pecoronale (=elettrorale).


8)      USA LA GERARCHIA COME UNO SPAURACCHIO O PER PERDERE TEMPO: la gerarchia nella P.A. è solo funzionale e non formale (come dicono le leggi), ma non tutti lo sanno. A partire dai dirigenti, che spesso (troppo) non hanno studiato bene. Quindi, dirigente P.A., usa la gerarchia in modo formale: sfoga le frustrazioni (che spesso ti porti da casa!), la maleducazione e le insicurezze da incompetenza gridando contro gli altri. Gli zerbini, tu già lo sai perché te li scegli sapientemente, non si ribelleranno ma sopporteranno, anche perché il "leccaggio tra di voi è reciproco".  O urli o lecchi, queste sono le alternative, e questa è l'unico straccio di (pseudo)organizzazione che sai fare. Così puoi schivare problematiche che ti mandano in panico e ti destano dal torpore tapino e ben pagato in cui lo stato ti mantiene. "Oibò, perché si permettono di prospettarmi i problemi questi lavoratori invece di portarmeli già risolti come per magìa?". Urlare e/o leccare  attiene al tuo dovere intrinseco di non prendersi le responsabilità connesse con la tua funzione. In alternativa serpeggia e striscia come un verme,  perchè così fai pienamente il "dirigente pubblico"!.


9)      NON PRENDERE DECISIONI:  perdi tempo,  tergiversa, rimanda, trova scuse, inganna (e ingannati!), dì le cose mezze mezze (la mezza calzetta la sai fare benissimo), oppure dille intere ma senza integrità e sincerità e dimenticatene anche se altri ci contano, magari poi cambi ufficio e lasci tutti con un palmo di naso a ricominciare con il subentrante (pseudo)dirigente. Serpeggia e striscia, prendi in giro (gli altri e te stesso/a!), fai poco e quel poco che fai fallo fare agli altri, che poi tu firmi. Le coordinate della tua attività siano: metodica procrastinazione, ripetute dimenticanze, ostinata inefficienza, firma. Tanto Pantalone ti paga lo stesso e non ti licenzia né ti demansiona. Non sta certo a te risolvere i problemi, neanche chi stava prima di te li aveva affrontati. E figuriamoci chi verrà dopo. L'unica cosa che si fa è mettere la firma sotto la solita produzione di altri dipendenti.


10)   Più o meno 9.00 - 11.00 - 14.00 - 15.00 - 19.00: caffè- cappuccino e cornetto - pranzo - ricaffè - finalmente si esce.



Eh sì, chiunque ha o ha avuto osservazione diretta sul campo, in P.A. e/o, direttamente o indirettamente in politica, ha imparato cosa significa la vulgata "il pesce puzza dalla testa". E che puzza.
Rispondi

Da: qualit pessima dei pubblici dirigenti05/05/2016 17:56:12
Sono andato a cercare il decalogo ironico sugli impiegati pubblici  di Alfonso Celotto  e scopro che, come i vari Brunetta qualsiasi della politica propagandistica e vuota, non ce l'ha con il dipendente-pubblico-dirigente o con i nominati politici, e invece scopro che come al solito si rivolge "contro" gli impiegati (cioè non politici, non dirigenti, non nominati da politici e simili)!  D' altra parte lo scrittore in questione è un  "Alto funzionario"!  Boh. A questo punto corre l'obbligo, traendo spunto dal suo decalogo (visto che noi non siamo degli scrittori) di elencare le caratteristiche degli impiegati-dirigenti.



Il decalogo del dipendente pubblico con la qualifica di dirigente (di nomina politica, dirigenti da concorso o da nomina raccomandatizia, ovviamente celata dietro il clichè "solo lui/lei sa fare quel lavoro quindi devo nominarlo/a per forza, poi casualmente è anche mio figlio/fratello/amico/fidanzato/mignotto ecc, ma è soltanto un caso!)



1)      SI È SEMPRE FATTO COSÃŒ: sarebbe il caso di innovare determinate procedure, sarebbe il caso di concertare con l' ufficio X per velocizzare queste operazioni, bisognerebbe  riorganizzare l'ufficio in quanto nessun 'dipendente-pubblico-dirigente' è stato mai in grado di farlo. E il dipendente pubblico con qualifica di alto funzionario/dirigente bofonchia "ehhhh, no, ma sì è sempre fatto così, chè devo riorganizzare o velocizzare. Basta che il lavoro venga fatto e io metto la firma sotto così compare a chi deve comparire che ho raggiunto gli obiettivi. Chè mi importa di riorganizzare il personale, verificare chi fa che cosa,  mettere mano allo scempio organizzativo perpetuatosi per anni prima di me, che ci pensi chi mi subentrerà dopo. Questo è l'ingranaggio. A me basta che  quattro persone mi portino le cose da firmare in modo che io firmo eâï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ho raggiunto gli obiettivi" !

Ma visto che il lavoro lo fanno gli impiegati delle varie qualifiche non dirigenziali che producono quotidianamente, a maggior ragione il dirigente, che ci mette sotto la firma, almeno assolva il proprio compito di organizzare l'ufficio, di migliorare determinate procedure . "NO, si è sempre fatto così".


2)      RIFIUTATI DI GESTIRE IL PERSONALE. Tanto poi quando il personale mal gestito in uffici mal gestiti, si organizza da sé e magari scappa dall'ufficio per non dover vomitare sui dirigenti-pezzenti (nel senso di carenti in competenza, leadership, merito, capacità organizzative, preparazione, ma non certo pezzenti di stipendio!), la colpa viene data dai politici (altrettanto pezzenti nella medesima accezione) e dai mass-media, alle cattive abitudini dei dipendenti pubblici, ai furbetti del cartellino e al fannullonismo degli "impiegati pubblici", di cui loro magicamente stabiliscono di non fare parte, anche se i contribuenti, ovvio, non sono affatto d'accordo visto il tecnicismo di enorme peso fiscale (e quindi pubblico!) da cui escono fuori tutti i loro  stipendi.


3)      APPLICA CON RIGORE IL MANSIONARIO:  valorizzazione delle competenze? Valorizzazione dell'alta formazione per una vera professionalità dei pubblici dipendenti? NO, applica pedissequamente il  mansionario.  


4)      SPALMA LE COLPE SU TUTTI INDIFFERENTEMENTE:  in modo da non punire mai i singoli colpevoli di determinate nefandezze (ad es:  non punire chi fa in modo da risultare al lavoro e invece è fuori a fare i fatti propri , ma imponi i tornelli e l'uso di badge per tutti, mettendo in gabbia tutti, in modo da non licenziare coloro che non stanno in ufficio a lavorare ma da cospargere fango su tutta la categoria dei lavoratori pubblici a beneficio propagandistico di politici inutili e mass-media affamati del solito polverone inconsistente ) perché "poi i sindacati chi li sente, il disonesto è proprio iscritto al sindacato Y, e poi la politica fa le leggi a favore dei disonesti in Italia (ladri assassini, mafiosi, ecc. figuriamoci l'assenteista che non ha nemmeno ucciso nessuno, e poi  la politica è clientelare mica risolve i problemi); non ci fai niente contro questo sistema marcio, è meglio non fare nulla contro la singola persona colpevole, quindi è meglio lasciare le mele marce nell'intero cesto e far risultare a tutto il mondo che in Italia "tutti gli impiegati pubblici sono assenteisti e fannulloni", qualche politico ci farà poi sopra la propria propaganda e, con una leggina propagandistica, guadagnerà altro consenso dagli elettori beoti.

5)      LE PRATICHE PIÙ COMPLESSE NON VANNO LAVORATE:  "non mi si devono rompere le scatole a me dirigente con cose troppo complicate, se ne occuperà l'impiegato (di qualsiasi qualifica, delle aree non dirigenziali)  che nell'ufficio lavora quelle cose da anni, se la sbroglierà quando qualcuno dovesse chiedere spiegazioni dall'esterno o da uffici preposti a controllare, oppure il dirigente che mi subentrerà. Se telefonano in proposito non passategli il dirigente! E dite qualsiasi cosa pur di non fare arrivare a me dirigente la telefonata, che tanto non so cosa rispondere, non ci capisco niente". Di siffatti dirigenti è pieno ma al massimo li spostano da uffici 'core' a uffici  'back' ma di certo non li licenzieranno e di certo nessun giornalistino-megafono-del-nulla saprà mai fare un' inchiesta su questo. Se stai in un ufficio dove ci sono troppi problemi che non sei in grado di affrontare o devi prendere decisioni importanti, e in cui dovresti stare fino a tarda sera anziché scappare via alle sei e mezza o giù di lì per  cenare a casetta tua,  e ti stanchi troppo,  allora fatti spostare a dirigere un altro ufficio in cui l'attività è calma e piatta.


6)      NON ASSUMERTI MAI NESSUNA RESPONSABILITÀ: anche se sei pagato di più rispetto agli altri dipendenti non perché sei più bello,  né, spesso, perché hai studiato di più rispetto agli altri, meno che mai perché conosca meglio il lavoro, ma  proprio perché tu, dirigente, sei "responsabile". Tieni sempre bene in mente che in Italia non esiste l'etica della responsabilità e che nessun responsabile è mai  in realtà responsabile di nulla, tranne che di percepire uno stipendio più lauto. Perciò quando le cose vanno bene allora il merito è tuo e infatti sei colui che ha firmato la produzione. Se invece c'è  qualche intoppo allora la colpa è di coloro che hanno materialmente eseguito l'attività, tu hai 'solo'' messo  la firma.


7)      CIRCONDATI DI LECCA PIEDI E LACCHÈ: meno istruiti sono e meglio è, poiché sanno leccare meglio e fanno il lavoro a mò di catena di montaggio; quelli bravi possono rompere gli schemi (e le scatole), hanno teste pensanti, non è detto che dicano sempre sì e che "facciano sempre come si è sempre fatto". Non importa migliorare o correggere corbellerie, se hanno sempre "funzionato" (al raggiungimento dei soliti obiettivi!). Quindi circondarsi di leccapiedi  a cui asservirsi a propria volta come dirigente leccapiedi ligio al solito modo di fare; un leccaggio  reciproco  in modo che il cerchio si chiuda perfettamente non facendo mai attecchire alcun anelito di cambiamento/miglioramento.  Il dirigente avrà i suoi obiettivi (magari finti, magari di facciata!) e non si affaticherà altro che a mettere firme senza inasprirsi la bile e il disturbo da vigliaccheria cronica e incompetenza sistemica. I politici (che, ahinoi, rientrano nel medesimo schema) avranno sempre  tornaconto pecoronale (=elettrorale).


8)      USA LA GERARCHIA COME UNO SPAURACCHIO O PER PERDERE TEMPO: la gerarchia nella P.A. è solo funzionale e non formale (come dicono le leggi), ma non tutti lo sanno. A partire dai dirigenti, che spesso (troppo) non hanno studiato bene. Quindi, dirigente P.A., usa la gerarchia in modo formale: sfoga le frustrazioni (che spesso ti porti da casa!), la maleducazione e le insicurezze da incompetenza gridando contro gli altri. Gli zerbini, tu già lo sai perché te li scegli sapientemente, non si ribelleranno ma sopporteranno, anche perché il "leccaggio tra di voi è reciproco".  O urli o lecchi, queste sono le alternative, e questa è l'unico straccio di (pseudo)organizzazione che sai fare. Così puoi schivare problematiche che ti mandano in panico e ti destano dal torpore tapino e ben pagato in cui lo stato ti mantiene. "Oibò, perché si permettono di prospettarmi i problemi questi lavoratori invece di portarmeli già risolti come per magìa?". Urlare e/o leccare  attiene al tuo dovere intrinseco di non prendersi le responsabilità connesse con la tua funzione. In alternativa serpeggia e striscia come un verme,  perchè così fai pienamente il "dirigente pubblico"!.


9)      NON PRENDERE DECISIONI:  perdi tempo,  tergiversa, rimanda, trova scuse, inganna (e ingannati!), dì le cose mezze mezze (la mezza calzetta la sai fare benissimo), oppure dille intere ma senza integrità e sincerità e dimenticatene anche se altri ci contano, magari poi cambi ufficio e lasci tutti con un palmo di naso a ricominciare con il subentrante (pseudo)dirigente. Serpeggia e striscia, prendi in giro (gli altri e te stesso/a!), fai poco e quel poco che fai fallo fare agli altri, che poi tu firmi. Le coordinate della tua attività siano: metodica procrastinazione, ripetute dimenticanze, ostinata inefficienza, firma. Tanto Pantalone ti paga lo stesso e non ti licenzia né ti demansiona. Non sta certo a te risolvere i problemi, neanche chi stava prima di te li aveva affrontati. E figuriamoci chi verrà dopo. L'unica cosa che si fa è mettere la firma sotto la solita produzione di altri dipendenti.


10)   Più o meno 9.00 - 11.00 - 14.00 - 15.00 - 19.00: caffè- cappuccino e cornetto - pranzo - ricaffè - finalmente si esce.



Eh sì, chiunque ha o ha avuto osservazione diretta sul campo, in P.A. e/o, direttamente o indirettamente in politica, ha imparato cosa significa la vulgata "il pesce puzza dalla testa". E che puzza.
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Da: qualita pessima dei pubblici dirigenti05/05/2016 17:58:59
Sono andato a cercare il decalogo ironico sugli impiegati pubblici  di Alfonso Celotto  e scopro che, come i vari Brunetta qualsiasi della politica propagandistica e vuota, non ce l'ha con il dipendente-pubblico-dirigente o con i nominati politici, e invece scopro che come al solito si rivolge "contro" gli impiegati (cioè non politici, non dirigenti, non nominati da politici e simili)!  D' altra parte lo scrittore in questione è un  "Alto funzionario"!  Boh. A questo punto corre l'obbligo, traendo spunto dal suo decalogo (visto che noi non siamo degli scrittori) di elencare le caratteristiche degli impiegati-dirigenti.



Il decalogo del dipendente pubblico con la qualifica di dirigente (di nomina politica, dirigenti da concorso o da nomina raccomandatizia, ovviamente celata dietro il clichè "solo lui/lei sa fare quel lavoro quindi devo nominarlo/a per forza, poi casualmente è anche mio figlio/fratello/amico/fidanzato/mignotto ecc, ma è soltanto un caso!)



1)      SI È SEMPRE FATTO COSÃŒ: sarebbe il caso di innovare determinate procedure, sarebbe il caso di concertare con l' ufficio X per velocizzare queste operazioni, bisognerebbe  riorganizzare l'ufficio in quanto nessun 'dipendente-pubblico-dirigente' è stato mai in grado di farlo. E il dipendente pubblico con qualifica di alto funzionario/dirigente bofonchia "ehhhh, no, ma sì è sempre fatto così, chè devo riorganizzare o velocizzare. Basta che il lavoro venga fatto e io metto la firma sotto così compare a chi deve comparire che ho raggiunto gli obiettivi. Chè mi importa di riorganizzare il personale, verificare chi fa che cosa,  mettere mano allo scempio organizzativo perpetuatosi per anni prima di me, che ci pensi chi mi subentrerà dopo. Questo è l'ingranaggio. A me basta che  quattro persone mi portino le cose da firmare in modo che io firmo eâïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ho raggiunto gli obiettivi" !

Ma visto che il lavoro lo fanno gli impiegati delle varie qualifiche non dirigenziali che producono quotidianamente, a maggior ragione il dirigente, che ci mette sotto la firma, almeno assolva il proprio compito di organizzare l'ufficio, di migliorare determinate procedure . "NO, si è sempre fatto così".


2)      RIFIUTATI DI GESTIRE IL PERSONALE. Tanto poi quando il personale mal gestito in uffici mal gestiti, si organizza da sé e magari scappa dall'ufficio per non dover vomitare sui dirigenti-pezzenti (nel senso di carenti in competenza, leadership, merito, capacità organizzative, preparazione, ma non certo pezzenti di stipendio!), la colpa viene data dai politici (altrettanto pezzenti nella medesima accezione) e dai mass-media, alle cattive abitudini dei dipendenti pubblici, ai furbetti del cartellino e al fannullonismo degli "impiegati pubblici", di cui loro magicamente stabiliscono di non fare parte, anche se i contribuenti, ovvio, non sono affatto d'accordo visto il tecnicismo di enorme peso fiscale (e quindi pubblico!) da cui escono fuori tutti i loro  stipendi.


3)      APPLICA CON RIGORE IL MANSIONARIO:  valorizzazione delle competenze? Valorizzazione dell'alta formazione per una vera professionalità dei pubblici dipendenti? NO, applica pedissequamente il  mansionario.  


4)      SPALMA LE COLPE SU TUTTI INDIFFERENTEMENTE:  in modo da non punire mai i singoli colpevoli di determinate nefandezze (ad es:  non punire chi fa in modo da risultare al lavoro e invece è fuori a fare i fatti propri , ma imponi i tornelli e l'uso di badge per tutti, mettendo in gabbia tutti, in modo da non licenziare coloro che non stanno in ufficio a lavorare ma da cospargere fango su tutta la categoria dei lavoratori pubblici a beneficio propagandistico di politici inutili e mass-media affamati del solito polverone inconsistente ) perché "poi i sindacati chi li sente, il disonesto è proprio iscritto al sindacato Y, e poi la politica fa le leggi a favore dei disonesti in Italia (ladri assassini, mafiosi, ecc. figuriamoci l'assenteista che non ha nemmeno ucciso nessuno, e poi  la politica è clientelare mica risolve i problemi); non ci fai niente contro questo sistema marcio, è meglio non fare nulla contro la singola persona colpevole, quindi è meglio lasciare le mele marce nell'intero cesto e far risultare a tutto il mondo che in Italia "tutti gli impiegati pubblici sono assenteisti e fannulloni", qualche politico ci farà poi sopra la propria propaganda e, con una leggina propagandistica, guadagnerà altro consenso dagli elettori beoti.

5)      LE PRATICHE PIÙ COMPLESSE NON VANNO LAVORATE:  "non mi si devono rompere le scatole a me dirigente con cose troppo complicate, se ne occuperà l'impiegato (di qualsiasi qualifica, delle aree non dirigenziali)  che nell'ufficio lavora quelle cose da anni, se la sbroglierà quando qualcuno dovesse chiedere spiegazioni dall'esterno o da uffici preposti a controllare, oppure il dirigente che mi subentrerà. Se telefonano in proposito non passategli il dirigente! E dite qualsiasi cosa pur di non fare arrivare a me dirigente la telefonata, che tanto non so cosa rispondere, non ci capisco niente". Di siffatti dirigenti è pieno ma al massimo li spostano da uffici 'core' a uffici  'back' ma di certo non li licenzieranno e di certo nessun giornalistino-megafono-del-nulla saprà mai fare un' inchiesta su questo. Se stai in un ufficio dove ci sono troppi problemi che non sei in grado di affrontare o devi prendere decisioni importanti, e in cui dovresti stare fino a tarda sera anziché scappare via alle sei e mezza o giù di lì per  cenare a casetta tua,  e ti stanchi troppo,  allora fatti spostare a dirigere un altro ufficio in cui l'attività è calma e piatta.


6)      NON ASSUMERTI MAI NESSUNA RESPONSABILITÀ: anche se sei pagato di più rispetto agli altri dipendenti non perché sei più bello,  né, spesso, perché hai studiato di più rispetto agli altri, meno che mai perché conosca meglio il lavoro, ma  proprio perché tu, dirigente, sei "responsabile". Tieni sempre bene in mente che in Italia non esiste l'etica della responsabilità e che nessun responsabile è mai  in realtà responsabile di nulla, tranne che di percepire uno stipendio più lauto. Perciò quando le cose vanno bene allora il merito è tuo e infatti sei colui che ha firmato la produzione. Se invece c'è  qualche intoppo allora la colpa è di coloro che hanno materialmente eseguito l'attività, tu hai 'solo'' messo  la firma.


7)      CIRCONDATI DI LECCA PIEDI E LACCHÈ: meno istruiti sono e meglio è, poiché sanno leccare meglio e fanno il lavoro a mò di catena di montaggio; quelli bravi possono rompere gli schemi (e le scatole), hanno teste pensanti, non è detto che dicano sempre sì e che "facciano sempre come si è sempre fatto". Non importa migliorare o correggere corbellerie, se hanno sempre "funzionato" (al raggiungimento dei soliti obiettivi!). Quindi circondarsi di leccapiedi  a cui asservirsi a propria volta come dirigente leccapiedi ligio al solito modo di fare; un leccaggio  reciproco  in modo che il cerchio si chiuda perfettamente non facendo mai attecchire alcun anelito di cambiamento/miglioramento.  Il dirigente avrà i suoi obiettivi (magari finti, magari di facciata!) e non si affaticherà altro che a mettere firme senza inasprirsi la bile e il disturbo da vigliaccheria cronica e incompetenza sistemica. I politici (che, ahinoi, rientrano nel medesimo schema) avranno sempre  tornaconto pecoronale (=elettrorale).


8)      USA LA GERARCHIA COME UNO SPAURACCHIO O PER PERDERE TEMPO: la gerarchia nella P.A. è solo funzionale e non formale (come dicono le leggi), ma non tutti lo sanno. A partire dai dirigenti, che spesso (troppo) non hanno studiato bene. Quindi, dirigente P.A., usa la gerarchia in modo formale: sfoga le frustrazioni (che spesso ti porti da casa!), la maleducazione e le insicurezze da incompetenza gridando contro gli altri. Gli zerbini, tu già lo sai perché te li scegli sapientemente, non si ribelleranno ma sopporteranno, anche perché il "leccaggio tra di voi è reciproco".  O urli o lecchi, queste sono le alternative, e questa è l'unico straccio di (pseudo)organizzazione che sai fare. Così puoi schivare problematiche che ti mandano in panico e ti destano dal torpore tapino e ben pagato in cui lo stato ti mantiene. "Oibò, perché si permettono di prospettarmi i problemi questi lavoratori invece di portarmeli già risolti come per magìa?". Urlare e/o leccare  attiene al tuo dovere intrinseco di non prendersi le responsabilità connesse con la tua funzione. In alternativa serpeggia e striscia come un verme,  perchè così fai pienamente il "dirigente pubblico"!.


9)      NON PRENDERE DECISIONI:  perdi tempo,  tergiversa, rimanda, trova scuse, inganna (e ingannati!), dì le cose mezze mezze (la mezza calzetta la sai fare benissimo), oppure dille intere ma senza integrità e sincerità e dimenticatene anche se altri ci contano, magari poi cambi ufficio e lasci tutti con un palmo di naso a ricominciare con il subentrante (pseudo)dirigente. Serpeggia e striscia, prendi in giro (gli altri e te stesso/a!), fai poco e quel poco che fai fallo fare agli altri, che poi tu firmi. Le coordinate della tua attività siano: metodica procrastinazione, ripetute dimenticanze, ostinata inefficienza, firma. Tanto Pantalone ti paga lo stesso e non ti licenzia né ti demansiona. Non sta certo a te risolvere i problemi, neanche chi stava prima di te li aveva affrontati. E figuriamoci chi verrà dopo. L'unica cosa che si fa è mettere la firma sotto la solita produzione di altri dipendenti.


10)   Più o meno 9.00 - 11.00 - 14.00 - 15.00 - 19.00: caffè- cappuccino e cornetto - pranzo - ricaffè - finalmente si esce.



Eh sì, chiunque ha o ha avuto osservazione diretta sul campo, in P.A. e/o, direttamente o indirettamente in politica, ha imparato cosa significa la vulgata "il pesce puzza dalla testa". E che puzza.
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Da: ma basta06/05/2016 10:52:37
alla faccia del dono della sintesi!! tutto ciò è illegibile, scusami chiunque tu sia.
Rispondi

Da: è, potrebbe18/05/2016 09:49:05
essere un buon punto di partenza, è già qualcosa rinnovare subito i contratti degli impiegati con gli stipendi bassi, anche per vedere cosa offre il governo. Non è una ipotesi da scartare a priori.
Rispondi

Da: ma dopo tutti24/05/2016 16:46:33
questi anni, ci sara' un'altra progressione tra le aree?
Rispondi

Da: L a  legge07/07/2016 09:25:08
dell'equo canone (specialmente per i negozi) è da cambiare non più durata di 12 anni (6+6) ma vista la crisi imperante contratti leggeri da rinnovare anno per anno e da semplificare per le aperture e le chiusure continue
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