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Dirigenti scolastici - Discussione generale fino al 2012
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Da: cum laboro04/02/2012 18:50:51
i collaboratori sono borderline

Da: i collaboratori04/02/2012 18:53:09
Il giorno dopo la nomina già si sono dimenticati di essere dei docenti e fanno i prepotenti con quelli che fino al giorno prima erano semplici colleghi. Se dovessi diventare ds vorrei come collaboratore la prof più bona della scuola.

Da: cum laboro04/02/2012 18:54:54
il quella più sfigata

Da: cum laboro04/02/2012 18:55:15
io

Da: evakant04/02/2012 18:57:47
Wow!!! Dodipetto sei un grande! Farò tesoro delle tue dritte e da domani mi metto sotto...tanto qui nevica e le scuole resteranno chiuse anche lunedì. Un bacio.

Da: dirip 04/02/2012 18:59:36
Ma se all'orale ti chiedono
mi parli di Dewey e di Bruner?

Io credo che un pò di conoscenze tradizionali servano

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Da: dodipetto 04/02/2012 19:00:53
Noi niente neve...
:(

Ok, se riesci a riannodare i fili poi mi fai leggere, ciao
:)

Da: primus inter pares04/02/2012 19:02:24

@dodipetto,

premettendo che non sono ferratissima,ma i riferimenti ai setting d'aula si riferiscono alla scuola primaria?
a parte l'ascolto empatico che rinvia a Carl Rogers penso ( chiedo conferma a Groviera che è pedagogista!) , gli altri non li ho mai sentiti.....:-( qui c'è sempre qualcosa di nuovo,che sconforto!

in ogni caso,fra tutta questa "meravigliosa" e "stimolante" teoria e la pratica quotidiana c'è un abisso...quelli sono solo i paroloni che utilizziamo nelle programmazioni, diciamo la verità,il contingente e gli imprevisti ti costringono spesso a recitare " a soggetto" e adattarti al contesto...da qui la difficoltà di definire una metodologia ottimale e universale.

da quello che sto riguardando in questi giorni,di sicuro l'approccio più in auge è l'apprendimento cooperativo in tutte le sue varianti che consente sia il raggiungimento di competenze sociali e cognitive.

Da: cum laboro04/02/2012 19:03:51
i collaboratori sono come i virus.... anche quando non li vedi senti i loro effetti

Da: dodipetto 04/02/2012 19:04:23
@ dirip

Certo, potrebbero anche farlo, soprattutto se in commissione c'è qualche pedagogista che sa solo quello...

Comunque questo non è il concorso a cattedra per maestra,
e non credo che sia priorità di un dirigente conoscere la biografia di Bruner.

Da: pedagogia04/02/2012 19:07:42
Essendo una scienza inesatta...chiederanno poco o nulla.

Da: tra poco o nulla04/02/2012 19:08:47
Speriamo nulla!

Da: dirip 04/02/2012 19:09:51
@dodipetto

La nostra priorità per ora è superare il concorso,
e più che la biografia occorre sapere argomentare almeno con le idee principali delle correnti più note.
In lombardia nel POF di una commissaria del concorso si cita più volte Bruner .... a buon intenditor

Poi magari sbaglio io, ma preferisco coprire tutte le aree possibili del concorso, almeno saper rispondere qualcosa

Da: Collaboratori e collaboratori...04/02/2012 19:10:35
Se ne sono avvicendati di collaboratori, nel mio istituto ma, da quando ne è arrivato uno, dell'0altra sponda e tra l'altro giovane, siamo proprio arrivati alla frutta!!!
Questo ridicolo si è ritagliato un ufficio, fa delle figure meschine perchè dice che il dirigente ha detto, senza che costui ne sappia assolutamente nulla....
Però da quando ha saputo che sono idoneo, vuole a tutti i costi darmi il culo!!!
Scusate la volgarità ma spero di aver reso l'idea.
E pensare al penultimo vicario, prima di costui: quello si che era uno con le palle!

Da: dodipetto 04/02/2012 19:12:46
primus

quegli aspetti del clima d'aula li ho trovati in un libercolo dal taglio pratico scritto da un insegnante di scuola media inferiore.

Io insegno alle superiori, infatti spesso mi chiedo se sia il caso di usarli o meno...

comadi nascosti, yes set, e ricalco pare che derivino dagli studi di Erickson, mentre l'ascolto empatico a Covey

Da: i collaboratori04/02/2012 19:13:10
Li sceglie il ds...prenditela con lui se il frocetto esagera!

Da: dodipetto 04/02/2012 19:18:40
@ dirip

Si, dipende dalla commissione.
Anche nella mia dovrebbe esserci una pedagogista.

Parlo al condizionale perchè il formatore del corso che ho seguito non lo sà, e pare non sia in grado di saperlo...

D'altra parte lei non ha pubblicato il suo c.v. sul sito della scuola che dirige, contravvenedo a quanto disposto dall'operazione trasparenza...

:)

Sul forum qualcuno dice pedagogista, ma non mi torna molto che una pedagogista vada a dirigere due istituti tecnici...

:)

Da: primus inter pares04/02/2012 19:33:36

@dodipetto,

idem per me, alle superiori questi yes set e compagnia bella mi suonano come lingua straniera,appunto visto che non sono il nostro pane quotidiano sarà il caso di evitare per non incartarci?:-))

Da: dodipetto 04/02/2012 19:36:56
primus,

si va bene,
ma mica possiamo dire che non facciamo nulla in tal senso

:)))

Anche perche vedrai che la "continutà" degli istituti comprensivi sarà presto estesa alle superiori, e non possiamo escludere presto anche alle lauree triennali...

:)))

Da: non vorrei....04/02/2012 19:53:30
che l'orale, se ci si arriva, seguisse questo schema, che è usato in parecchi concorsi :
si sorteggiano domande per ogni ambito e si risponde in un tempo definito.
Vi pare una cosa improbabile? Io spero tanto che lo sia....per nulla probabile.

Da: dodipetto 04/02/2012 19:54:58
yes set, ricalco, comandi nascosti sono delle tecniche (un pò subdole) per fargli fare quello che vogliamo senza urtarne la suscettibilità (ammesso che funzionino).

Ora ti racconto, però non ridere...
:)

Come la pedagogia insegna...
gli alunni non devono sentirsi "comandati" , nemmeno al rispetto delle basilari regole di convivenza civile, perchè altrimenti te li fai nemici.

Ad esempio yes set consisterebbe nel fare agli alunni una serie di domande, anche del più e del meno,  alle quali necessariamente risponderanno si; in questo modo il loro inconscio è abituato a dire si e quando gli chiedi di rispettare una regola sarà più facile che ti ascolti.

:)

Ricalco significa imitare la postura di un interlocutore, il tono di voce, il linguaggio, gli aggettivi usati, etc per guadagnarne la fiducia.
(se però conosce questa tecnica e se ne accorge che lo vuoi fregare così, può essere controproducente...)


Comandi nascosti.
Evitare di usare l'imperativo.
Esempio:
aprite la finestra (sbagliato);
non so se è il caso di aprire la finestra (giusto).

Oltre ad esprimere una certa forma di cortesia agirebbe sul fatto che parrebbe che la mente umana non riconosca la negazione e dunque lo intenda come: " so che è il caso di aprire la finestra"

:)))))

Da: Groviera04/02/2012 19:57:04
Educazione in:

Dewey

Educazione-esperienxza-vita. Il processo educativo è strettamente collegato e in teragisce con l'esperienza. Il criterio di verifica dell'educazione è la vita: la scuola deve anticipare la vita sociale e insegnare a vivere meglio. Educazione come vita: socializzazione, collaborazione, democratizzazione. La società è fattore e fine dell'educazione.

Claparede

Al centro del processo educativo deve esserci il bisogno-interesse del bambino.

Ferriere

Il processo educativo è fondato sull'attività spontanea, personale e produttiva del bambino, che si manifesta attraverso il lavoro manuale. Educazione alla libertà, nel rispetto della pscicologia del bambino.

Kilpatrick

Una strategia educativa efficace deve lavorare constantemente su basi interdisciplinari, avvalendosi delle scienze sperimentali, poiché ogni personalità interagisce con un contesto storico-sociale-culturale.
La scienza applicata all'educazione consente lo svuluppo della democrazia, del dialogo, della tolleranza, della libertà responsabile. Evitare modelli pedagogici predefiniti e l'anarchia assoluta.

Washburne

L'educazione scolastica è funzionale alla vita. L'apprendimento va personalizzato per lascire esprimere al amassimo le potenzialità dell'alunno. Il docente deve svolgere un doppio programma: uno comune (Dewey), uno individuale (Piano Dalton). Fini principali dell'educazione sono coscienza comprensiva e fede democratica.

Cousinet

L'educazione è un processo che si attiva attraverso il lavoro libero per gruppi, evitando gli interventi esterni, autoritari, e repressivi da parte dei docenti-educatori. Dinamiche interazionali spontanee (Rousseau) e socializzazione dell'apprendimento (Durkheim).

Freinet

L'educazione popolare è rivolta a tutti, si basa sul metodo naturale, ossia la vita e l'attività dei fanciulli. Lavoro cooperativo, democratizzazione e socializzazione. Senso pratico.

Montessori

Educare in libertà e alla libertà. Creazione di un ambiente a misura di bambino per stimolare l'attività sensoriale, evitando gli interventi degli adulti che impediscono la spontaneità del bambino.

Decroly

Educazione come preparazione alla vita, mediante la vita stessa, utilizzando metodi razionali e scientifici. Soddisfazione dei bisogni principali della persona.

R. e C. Agazzi

L'educazione attraverso attività di stimolo sensoriale deve basarsi sulla libertà e spontaneità del bambino, accompagnata dalla presenza costante e dialogante dell'insegnante, che promuove la capacità di porre in relazione le cose. Importanza della collaborazione della famiglia nel processo educativo.

Binet

Il processo educativo si fonda sulla psicometria, che nasce dalla unione della psicologia con la pedagogia nello studio dei bambini diversamente abili.

Parkhurst

L'educazione si basa sulla libertà responsabile assunta da parte di ogni studente, mediante un contratto con l'istituzione scolastica.

Bruner

L'educazione deve tenere conto dello sviluppo psico-cognitivo (Piaget) di ogni alunno, che attraversa diverse fasi, nel rispetto della conformazione dell'intelligenza e della personalità totale. Pedagogia e scuola devono fornire strumenti metodologici e capacità critiche per consentire sviluppo autonomo e capacità di padroneggiare l'ambiente.

Bloom

L'educazione deve rispettare i reali tempi di apprendimento e di sviluppo di ogni alunno, individualizzando e programmando gli interventi didattici. La tassonomia indica i vari gradi degli obiettivi educativi.

Gagnè

Il processo educativo deve rispettare la crescita individuale (programmata geneticamente) e deve essere programmato considerando le variabili soggettive.

Gardner

La società contemporanea è multiculturale pertanto esige un'educazione interculturale, nel rispetto delle diverse inclinazioni bio-psicologiche e dei diversi contesti culturali. Dagli studi sull'intelligenza artificiale si trae la base scientifica della pedagogia.

Morin

il processo educativo non può essere razionalmente programmato (Cartesio) nei minimi dettagli, poiché susistono elementi di casualità, disordine, e complicazione che rendono imprevedibili gli effetti degli interventi educativi. Il pensiero pluralista, complesso considera le diversità e favorisce la democrazia.

Bateson

L'educazione deve tenere conto del collegamento tra i diversi campi comunicativi, ciascuno con le sue leggi generali, che consentono l'unità tra natura e mente e quindi della persona.

Rogers

Il docente-facilitatore deve creare e favorire un clima adeguato alla maturazione dell'esperienza individuale e collettiva del gruppo-classe, facendo leva sulle motivazioni, sul raggiungimento degli obiettivi, sulla codivizione e partecipazione personale, sulla consapevolezza dei propri limiti.

Richmond

L'educazione deve essere permanente, per tutta la vita longlife. La scuola non risponde più alle attese formative dell'attuale società, soggetta alla rivoluzione dell'informazione. Educazione ed apprendimento non coincidono più. Ogni persona deve poter attingere alle fondi di informazione, scolastiche ed extrascolastiche.

Milani

L'educazione deve avvenire all'interno di un sistema di valori che favorisca relazioni paritarie tra gli studenti, nel rispetto di riferimenti essenziali (pace, giustizia). La scuola deve rendere tutti uguali, senza creare emarginazioni attraverso rigide selezioni.


Inoltre si possono associare Bloom, Gagnè e Guilford al mastery learning, mentre Bandura all'autoefficacia.


Da: Barbara von Heidenberg 04/02/2012 20:01:27
Ma siete tutti fuori di testa?Apologia dell'evasione fiscale,commenti pesanti e fuori luogo sui gay,sproloqui di tale Canguro leader delle maestrine (o professorine) sprovvedute,la pedagogia questa sconosciuta,per non parlare dei vari emuli di Alvaro Vitali dei giorni scorsi...Io vi boccerei tutti.Comunque ,tanti posti (più al massimo 10-15 candidati in più ) tanti ammessi agli orali ...

Da: Groviera04/02/2012 20:07:06
Oltre alla didattica modulare c'è anche quella multi e pluri
disciplinare, che dovrebbe addirittura condurre al transdisciplinare...

In età adulta,  ho fatto l'esperienza sia della didattica modulare che di quella multidisciplinare, in qualità di discente.

Propendo per quella multidisciplinare, assolutamente.



Da: dodipetto 04/02/2012 20:10:57
groviera,
ho letto che la didattica modulare si fa risalire a gardner, ti risulta?

Da: ma voi davvero....04/02/2012 20:18:26
pensate che l'orale si svolga come un esame all'università?
Io non ne sarei così sicura, non dimentichiamo che gli aspetti tecnico-gestionali sono competenza precipua del ds.

Da: primus inter pares04/02/2012 20:21:53

@Barbara,

non tutti sono specialisti e laureati come Groviera,da qui a dire che si sappia nulla ce ne corre! tu invece conosci tutta la pedagogia dalla a alla z? eh buon per te!

concordo sui toni fuori luogo, la volgarità gratuita e l'apologia dell'evasione, ma anche tu non mi pare sia meno offensiva facendo un calderone e mettendoci tutto dentro!

visto che sei tanto brava e onnisciente non avrai problemi a superare gli scritti, noialtri dubbiosi invece necessitiamo di un confronto,io non sono così saccente da considerarmi esperta in tutto...e se non so qualcosa chiedo,ma non permetto che mi si dica che sono ignorante,nè lo dico ad altri che non conoscono magari la mia di disciplina!

questi sparasentenze sotutto io che ogni tanto spuntano danno davvero ai nervi....

Da: dodipetto 04/02/2012 20:25:48
@ PRIMUS

Barbara è talmente brava in pedagogia (ma spero non solo in quello) che ora risponderà a tutte le domande che vorrai farle e dissiperà tutti i dubbi rimasti irrisolti...

Vero Barbara?

Da: Groviera04/02/2012 20:34:23
dodipetto

devo controllare, ma non è improbabile.
Considera che la competenza ha inizio con Chomsky che è conosciuto per gli studi sul linguaggio...

Inoltre,  il cooperative learning è presente in fase embrionale negli studi di Adolf Adler che  ha contribuito a scrivere la storia della psicoanalisi e della medicina sociale...
Adler non era  consapevole di dare inizio a questo metodo, ma se leggessi i suoi esperimenti in campo di medicina socilae, lo ritrovi. Certo non è composto dalle diverse fasi, ma siamo lì.

Per quanto riguarda la pedagogia io credo che chiederanno come intendiamo indirizzare, motivare i docenti affinché gli alunni raggiungano il successo formativo tanto auspicato in tutti i documenti. Se il DS non conosce le teorie pedagogiche, nelle linee generali ,non potrà trasformare la vision in mission. Ma non chiederanno cosa afferma Bruner. Ciò che conta è inquadrare le problematiche dell'educazione nel post-moderno. Il libro della De Nicolò è davvero interessante, al riguardo.

Io, per esempio, me la giocherò sulla metacognizione, Bandura e il francese Ardoino nonostante faccia sorridere  qualcuno. La metacognizione, altro non è che mettere l'alunno al centro del proprio apprendimento utilizzando come leva la motivazione.
Un'intelligenza senza motivazione ad apprendere non va da nessuna parte...

Da: primus inter pares04/02/2012 20:35:54
@dodipetto,

io non amo chi si mette su un piedistallo considerandosi sempre una spanna sopra tutti gli altri...colleghi di questo tipo a scuola ne ho qualcuno e sono relazionalmente pessimi,appesantiscono l'ambiente,ma mi tocca tollerarli per quieto vivere!

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