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Concorso dirigenti scolastici - Preparazione agli SCRITTI
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Da: boh boh16/12/2011 12:54:21
A Mariadda
Ti ringrazio della risposta. Io non credo sia possibile sapere i nomi perchè dovrebbero essere dati coperti da privacy.
Staremo a vedere.. Magari quando verranno fuori i nomi degli ammessi e non, potrebbe essere specificato accanto ai nomi l'eventuale condizione di espulsi...
Ma credo che sia abbastanza improbabile..
Tu che ne pensi?
Rispondi

Da: marimadda altro pc16/12/2011 12:57:20
boh
boh, nel senso che non so ;D
cmq se questo qui è tanto borioso, già è una bella lezione non superarlo, magari si ravvede e abbassa le arie no?
anche se ti capisco, essere sorpresi a copiare è una grande umiliazione e potrebbe indurre una persona a cambiare ancora più velocemente, e a chi ha subito la soddisfazione di vedere giustizia fatta!
Rispondi

Da: verdesandra2 16/12/2011 13:00:23
Per astra01
Io sono partita con un comprensivi dicendo che dopo il tentivo Berlinguer non vi
Sono stati grossi cambiamenti ordinamentali. Autonomia e ruolo del ds con le relazioni territorio. COsa fa il ds. Temo
Di non passare perché hO sorvolato troppo su enti locali. È scritto bene leggibile ma sbilanciato. Il secondo mi è venuto bene. Spero siano un po' larghi di manica perché tutti quelli che ho sentito non sono soddisfatti e perché eravamo pochi
Rispondi

Da: verdesandra2 16/12/2011 13:02:04
Per non ho svolto gli ordinamenti.
Come vuoi dire? Lo hai fatto sul comprensivo
Rispondi

Da: flos 16/12/2011 13:08:09
Sono "confortata" dal fatto che non solo in Calabria ci siano docenti indecenti, indegni di essere educatori e ancor più futuri dirigenti...
Spero solo che le commissioni siano intelligenti e riconoscano chi ha scopiazzato a tutto spiano e chi ha prodotto qualcosa di originale, imperfetto magari, ma personale... altrimenti, che passino tutti agli orali e che si dia in quella sede l'opportunità di dimostrare la propria preparazione!
Forse un ds non si vede dai pallini, ma - per come sono andate le cose - nemmeno dagli scritti... mostreremo di avere le palle agli orali... sperando di arrivarci!  
Rispondi

Da: bas1116/12/2011 13:11:31
In basilicata prima traccia: commento art. 1 comma 2 del DPR 275/99 con riferimento; seconda traccia: Ipotesi di conflitto fra la componente genitori in seno al CdI e DS e tra genitori e docenti nei CdC. Tracce belle che ci hanno permesso di lavorare in tranquillità. Vigilanza seria ma serena, nessun caso di espulsione.
Rispondi

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Da: bipbip 16/12/2011 13:24:52
marimadda
proposta allettante.
accetto.
allora ciclo performance per un'azienda pulizie. caf, masi in itinere, vediamo... anche un po' d'europa. come si puliscono i pavimenti in galles? quali stracci sono ammessi dall'ofsted?
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-16/12/2011 13:31:52
Tracce delle prove scritte al concorso per dirigenti
Share | di Associazione docenti italiani
16/12/2011
TRACCE DELLE PROVE SCRITTE AL CONCORSO PER DIRIGENTI SCOLASTICI

PIEMONTE

1^PROVA
Alla fine degli anni '60 nel nostro Paese, sulla spinta della contestazione studentesca, si avvia un processo di revisione e di rinnovamento degli ordinamenti scolastici, che a distanza di oltre quarant'anni non può dirsi ancora del tutto concluso. Dagli ordinamenti centralistici della scuola e dell'amministrazione, che restano comunque ancora immutati per un primo lungo periodo anche dopo l'avvio delle riforme, si passa alle regole della partecipazione democratica al governo della scuola e, nell'ultimo decennio, all'autonomia didattica e organizzativa delle singole istituzioni scolastiche. Il candidato, dopo aver esposto in forma sintetica, quelle che a suo giudizio sono state le ragioni e le fasi salienti di questo processo di cambiamento, nonchè le fondamentali tappe normative attraverso le quali esso si è andato realizzando, illustri il parallelo processo di cambiamento, nelle relazioni interne ed esterne della scuola, del ruolo e delle funzioni direttive: dal capo di istituto, al direttore didattico-preside, al dirigente scolastico.
2^ PROVA
Nella scuola x è prevista la definizione o pluriennale del piano di aggiornamento/formazione del personale. le iniziative sono organizzate sulla base della rilevazione dei bisogni, effettuata tramite la somministrazione di un apposito questinario a cura del docente funzione strumentale al POf.
Nonostantre i corsi siano congruenti con le esigenze segnalate, solo il 40% del personale si iscrive e inoltre il 10% non frequenta pur esendosi iscritto. Il candidato, facendo riferimento ad un ordine e grado di scuola, descriva:
·                               quali ulteriori dati, in relazione alla scarsa partecipazione, possono essere utili al dirigente scolastico e quali obiettivi concreti possa porti per affrontare il caso;
·                               quali sono le azioni da porre in atto, gli strumenti utlizzabili, gli attori interni ed esterni da coinvolgere ed il loro ruolo per il ragigungimento degli obiettivi individuati;
·                               quali difficoltà sono da considerarsi prevedibili e le possibili strategie per superarle;
·                               quali ricadute positive possono derivare all'istituto dal ragigungimento degli obiettivi in rapporto al miglioramento dell'organizzazione di lavoro e alla qualità del servizio erogato, sia in generale, sia rispetto a ciascuna figura professionale operante nella scuola.
·                               
LIGURIA

1^PROVA
Dopo aver richiamato i principi costituzionali della rappresentanza democratica e della libertà di insegnamento, il candidato illustri la figura del Dirigente Scolastico in relazione al Consiglio di Circolo/Istituto e al Collegio dei Docenti.
Si soffermi altresì sulla distinzione tra poteri di indirizzo e poteri di gestione.
2^ PROVA
Generica sul bullismo

LOMBARDIA

1^PROVA
Il candidato, dopo aver eseguito una disamina dei documenti europei degli ultimi anni e aver stabilito un collegamento con le normative inerenti le riforme del sistema scolastico italiano, scelga un grado e ordine di scuola più confacente alle proprie esperienze ed elabori un Offerta Formativa operando tutte le necessarie ipotesi legislative, amministrative, organizzative, gestionali, sindacali ecc. e quelle relative al contesto territoriale in cui la scuola si trova.
2^PROVA
Durante lo svolgimento di una verifica nella classe 1 a di un istituto professionale, l'insegnante di lettere si accorge che Alessandro ha la testa appoggiata sul banco e si rifiuta di svolgere il compito. L'insegnante lo chiama alla cattedra e si accorge che ha alcune bruciature circolari sulla mano, chiede delucidazioni senza ottenerle, mentre due compagni dal posto, guardandolo minacciosamente, commentano ad alta voce deridendolo. L'insegnante fa chiamare il Dirigente.
Negli ultimi mesi nella cittadina sede dell'istituto professionale si sono verificati diversi atti di bullissimo ed il Sindaco ha contattato più volte l'istituto per chiedere di far fronte al problema. Negli incontri ha sempre sottolineato la responsabilità della scuola che ha il preciso dovere di attivarsi per svolgere al meglio il suo mandato istituzionale in tema di educazione e formazione.
Il candidato analizzi il caso proposto e individui possibili strategie di interventi e affronti soluzioni che il Dirigente può adottare, motivando e argomentando le ragioni delle scelte

VENETO

1^PROVA
Dopo aver presentato il ruolo, le funzioni, … le forme di responsabilità del DS, il candidato esponga alla luce della normativa previgente la responsabilità disciplinare così come modificata dal D. Lgs 150/09 …  si faccia riferimento al rapporto che il DS instaura con il contesto territoriale locale.
2^PROVA
In una scuola secondaria di primo grado del comune capoluogo di una della province del Veneto si sono verificati gravi episodi di bullismo nei confronti di alunni e alunne frequentanti la classe terza di una scuola secondaria di primo grado.
in particolare, sono stati commessi, da parte di alcuni studenti, atti di sopraffazione e violenza, anche a sfondo sessuale. Il ripetersi del fenomeno, a causa della frequenza di analoghi accadimenti, ha molto preoccupato i genitori ed anche componenti esterne alla scuola. Per questo, da più parti, si chiede al dirigente della scuola di farsi promotore di iniziative finalizzate ad impedire il ripetersi di simili incresciose azioni.
Per tutti gli episodi segnalati sono stati individuati i responsabili.
Ciò premesso, spieghi il candidato:
1.                             la procedura disciplinare da instaurare nei confronti degli alunni autori delle azioni riprovevoli, specificando quali sanzioni  possono essere inflitte;
2.                             se, nelle more dell'emissione dei provvedimenti disciplinari, possano assumersi misure urgenti interinali e, in caso affermativo, da parte di quale organo;
3.                             quali rimedi amministrativi possono essere esperiti dagli interessati e a quale organo vanno indirizzati;
4.                             se ritiene opportuno proporre iniziative di tipo educativo e formativo, indicando i contenuti e gli organi competenti in materia, compresi gli eventuali apporti professionali esterni;
5.                             come raccorderebbe tale azione formativa con il tema dell'educazione alla Costituzione e legalità.
6.                             
FRIULI VENEZIA GIULIA

1^PROVA
Il disagio dovuto a svantaggi sociali, culturali, linguistici, la disabilità e i DSA. Strumenti normativi, azioni organizzative e strategie del DS
2^PROVA
Far di più con meno in un periodo di risorse decrescenti; con quali passaggi procedurali e con quali criteri, anche alla luce delle esigenze della comunità servita come emerse negli organi collegiali e segnalate dalle istituzioni territoriali, il dirigente scolastico può proporre soluzioni condivise nell'adozione dei progetti finanziabili.

EMILIA ROMAGNA

1^PROVA
Integrazione degli alunni stranieri. Partendo  dal contesto socio-economico, articolare il ruolo, le funzioni e le responsabilità del DS sia nella scuola primaria che secondaria, con riferimenti normativi e di tipo organizzativo-gestionale. Infine, esemplificare attraverso una situazione professionale tratta dall'esperienza personale.
2^PROVA
Un docente usa linguaggio violento e provocatorio nei confronti degli studenti. I genitori minacciano di denunciare il docente e di far sapere tutto ai giornali. Come si comporta il DS, azioni di tipo disciplinare, organizzativo e gestionale.
·                               analisi del contesto (da inventare)
·                               elementi nodali su cui il DS deve ricercare informazioni
·                               riferimenti normativi
·                               atti e decisioni del DS di tipo gestionale, organizzativo, relazionale-comunicativo
·                               documentazione e comunicazione delle azioni intraprese e delle decisioni assunte.
·                               
TOSCANA

1^PROVA
Gli ultimi dieci anni del sistema italiano di Istruzione e Formazione sono stati caratterizzati da profondi cambiamenti. Il candidato evidenzi il ruolo, le funzioni e le responsabilità che il DS esercita nell'applicazione dei nuovi assetti ordinamentali in un Istituto Comprensivo o Istituto Superiore analizzando specifici aspetti organizzativi e didattici e con particolare riferimento ai rapporti con gli EE.LL.
2^PROVA
Istituto scolastico i cui studenti provengono da diversi comuni, di varia estrazione socio-culturale. Si sono registrati scarsi risultati negli apprendimenti, specialmente in ambito scientifico-matematico.
Il corpo docente si caratterizza per una forte pendolarità ed una età medio-alta. Il DS è di nuova nomina e subentra dopo la reggenza di un collega.
Fondo d'istituto utilizzato solo per il 70%.
Descrivere le strategie del ds per rilanciare l'azione didattica e formativa, specificando i soggetti coinvolti, ed i risultati verificabili.

MARCHE

1^PROVA
Il Dirigente scolastico, oltre alle funzioni giuridico-amministrative e gestionali sempre più rilevanti, riveste, come carattere primario, il ruolo di educatore, esperto nelle strategie organizzative, maturo nell' interpretare l'Istituzione Scolastica come sistema dinamico che dialoga con il territorio, capace di stimolare e di valorizzare risorse e competenze, affinché ogni alunno possa esprimere in massimo grado tutte le potenzialità di cui è portatore.
Dica il candidato quale tipo di formazione e di esperienza culturale ritenga più idonea alla costruzione di una tale figura.
2^PROVA
Costruire un "piano strategico" sulla realtà di una scuola che forse sarebbe stato meglio … chiudere! Istituto Professionale, problemi di disciplina, di apprendimento, di rendimento; insegnanti demotivati, retrogradi…; famiglie problematiche e chi più ne ha più ne metta

LAZIO

1^PROVA
La scuola che vuole rendicontare ha chiaro la responsabilità del suo mandato. In questa prospettiva il candidato delinei compiti e funzioni del dirigente scolastico.
2^PROVA
Un dirigente scolastico, recentemente assegnato ad un Istituto, deve affrontare il problema rappresentato dal crescente numero di iscrizioni da parte di alunni provenienti da contesti migratori. Alcuni docenti, non particolarmente formati ai processi di inclusione sociale e/o lavorativa e all'innovazione, faticano a trovare strategie che consentano il conseguimento di esiti formativi efficaci. Il candidato descriva le azioni professionali promosse dal dirigente per la realizzazione del mandato istituzionale.

UMBRIA

1^PROVA
Dal libro bianco a Maastricht, da conoscenze a competenze … l'ordinamento italiano comparato ad altri sistemi europei
2^PROVA
Da qualche anno, l'istituto sta registrando un evidente calo di iscrizioni, il quale si accompagna con situazioni ed episodi di criticità nella vita della scuola, che trovano cassa di risonanza anche nei mezzi di comunicazione locali.
I problemi non sono riconducibili a un ambito specifico, ma riguardano vari aspetti: rapporti tra famiglie e scuola talora piuttosto conflittuali, comportamenti degli studenti caratterizzati da episodi di bullismo, esiti scolastici non di rado contestati e oggetto di ricorsi, prese di posizione molto critiche da parte di alcuni docenti nei confronti di decisioni assunte dal Consiglio di Istituto.
Il dirigente si trova, dunque, nella necessità di mettere concretamente mano ad un'azione di risanamento e di ricomposizione della critica situazione.
Il candidato definisca un'ipotesi di percorso di miglioramento che il dirigente scolastico dovrebbe attuare, con particolare riferimento al comportamento degli studenti e ai rapporti fra la scuola e la famiglia, illustrando alla luce delle disposizioni normative, da indicare opportunamente, le strategie, le motivazioni, gli obiettivi, le fasi, le possibili azioni di monitoraggio e di verifica della propria azione."

ABRUZZO

1^PROVA
La valutazione degli alunni e la didattica per competenze. Il candidato era tenuto ad illustrare : il dibattito europeo, le novità legislative e didattiche, le azioni del Ds.
2^PROVA
Le prove Invalsi rilevano dati al di sotto della media regionale e nazionale. Cosa fa il DS.

PUGLIA

1^PROVA
Il miglioramento della qualità del sistema pubblico di istruzione e di formazione trova il suo snodo fondamentale nella valutazione degli apprendimenti e della stessa istituzione scolastica. Il candidato evidenzi le dimensioni pedagogiche, istituzionali e organizzative di tale affermazione e si soffermi in particolare sulle modalità di utilizzo degli strumenti di valutazione addottati dall'Invalsi al fine di programmare le strategie di miglioramento della scuola nella quale si svolge la funzione di dirigente scolastico.
2^PROVA
In una scuola non periferica di una grande città uno studente dopo reiterati episodi di molestie, ferisce gravemente con una pietra un alunno dell'Istituto, durante l'intervallo delle lezioni, in uno spazio di pertinenza della scuola.
Il candidato, in qualità di dirigente scolastico, nell'affrontare questo caso, si soffermi a delineare:
·                               le azioni che avrebbero potuto essere promosse in via preventiva
·                               i provvedimenti e le possibili sanzioni disciplinari che riterrebbe opportuno attivare
·                               gli strumenti e gli organi di garanzia cui fare riferimento
·                               le azioni di accertamento ed i relativi provvedimenti per eventuali responsabilità del personale scolastico.
·                               
BASILICATA

1^PROVA
Dopo aver riportato integralmente il comma 2, art. 1 del DPR n.275/99, nella citazione è chiaramente indicata la filosofia stessa del POF.
Il candidato, nella sua funzione di DS, commenti puntualmente quanto sopra. In particolare si soffermi su:
·                                autonomia come responsabilità e garanzia del conseguimento dei risultati attesi;
·                               libertà di insegnamento e finalità fondamentali della scuola;
·                               condizioni per un efficace processo di apprendimento.
2^PROVA
Il Presidente e la componente genitori di un Consiglio di Istituto contestano al DS alcune procedure relative all'adozione del POF ed alla gestione finanziaria. Inoltre la tensione si diffonde anche all'interno dei diversi consigli di classe, dove i genitori sono accusati, da parte dei docenti, di disinteressarsi delle problematiche e del successo formativo dei figli. A loro volta i genitori esprimono notevoli critiche nei confronti dei docenti, in particolare la modesta attenzione, rivolta alle esigenze degli alunni ed una inappropriata distribuzione dei carichi di lavoro da svolgere a casa. Anche di tale quadro conflittuale il presidente del Consiglio di istituto si fa portavoce dei genitori.
Il DS, dopo una prima fase molto tesa di rapporti, si rende conto che si sta concretizzando nei genitori una convinzione errata sui ruoli, competenze e potere dei docenti, degli organi collegiali e di quello monocratico. Di conseguenza ritiene che vadano adottate iniziative concrete per svolgere una adeguata attività di informazione, ripristinare un clima di normalità nei rapporti tra docenti e genitori, recuperare la piena efficienza del CVonsiglio d'Istituto e stabilire una leale e positiva collaborazione con il Presidente dell'organo.
Quali azioni e procedure deve mettere in campo il DS, per dare risposte alle problematiche emerse?

CALABRIA

1^PROVA
L'art. 25 del Dls 165/2001 prevede che il Ds responsabile della gestione unitaria dell'istituzione sia coadiuvato dal responsabile amministrativo operi nel rispetto delle competenze degli organi collegiali e possa, nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative  avvalersi di docenti da lui individuati ai quali possono essere delegati specifici compiti, il candidato tratti criticamente il tema della governance delle istituzioni scolastiche, definendo preliminarmente, e in modo sintetico, le competenze specifiche dei vari attori e delineando poi le migliori strategie di direzione per prevenire relazioni di tipo conflittuale tra i medesimi, anche in considerazione dei processi di dimensionamento.

SICILIA

1^PROVA
Titolo V, territorio e azioni del Ds
2^PROVA
Un dirigente scolastico di un istituto comprensivo rileva che i risultati delle prove INVALSI all'esame di terza media sono al di sotto delle aspettative nelle quattro terze dell'istituto e soprattutto quelli di una di queste classi al di sotto della media regionale.
Il candidato esponga le azioni che il DS dovrebbe avviare per evitare il ripetersi di questi risultati.

SARDEGNA

1^PROVA
Valutazione, autovalutazione, quali azioni quali strumenti deve compiere il dirigente per promuovere e premiare il merito
2^PROVA
I risultati delle prove INVALSI sono negativi solo in alcune classi dove invece le valutazioni negli scrutini sono in linea con il resto della scuola.
I docenti si lamentano che il precedente dirigente non ha dato chiari indirizzi circa criteri e modalità di  valutazione.
Che fare per migliorare i risultati di apprendimento?

Rispondi

Da: O Tosco16/12/2011 13:35:13
@ Verdesandra

Anche io ho sorvolato molto sugli Enti Locali.
Non so veramente cosa avrei potuto dire di dettagliato, se non un mare di stupidaggini. Io, tuttavia, ho scritto 11 cartelle per il primo e 9 per il secondo.
Rispondi

Da: bobis16/12/2011 13:37:11
uff io toscana ma male male male la prima prova
la seocnda l ho fatta stile carlini...boh
Rispondi

Da: bobis16/12/2011 13:39:05
io per EELL ho parlato in riferimento all ist comprensivo del comune e delle funzione  ad esso delegate dal 139 dlgs 112 2008...boh
Rispondi

Da: O Tosco16/12/2011 13:45:03
Il bello di molti candidati della Toscana è che, parole a vuoto a parte, non avete nemmeno capito il contenuto della I traccia !
Dove sta scritto di trattare gli Ordinamenti ?
Rispondi

Da: philovance16/12/2011 13:45:38
@ flos
credo che copiare non serva a niente. penso proprio che, visto l'andazzo degli scritti, la commissione sarà certamente attenta a riconoscere gli scopiazzamenti.
i commissari per la campania erano insediati nella scuola in cui io ho fatto il compito e da noi hanno fatto finta di non vedere parte degli scopiazzamenti. alla fine dei due scritti, però, a me e a quelli che nella mia aula non hanno copiato neppure un rigo è stato dato dai commissari stessi un attestato di stima.
secondo me di tutto questo all'orale non se ne perderà facilmente memoria
a
Rispondi

Da: O Tosco16/12/2011 13:49:00
@ I TOSCANI

TOSCANA

1^PROVA
Gli ultimi dieci anni del sistema italiano di Istruzione e Formazione sono stati caratterizzati da profondi cambiamenti. Il candidato evidenzi il ruolo, le funzioni e le responsabilità che il DS esercita nell'applicazione dei nuovi assetti ordinamentali in un Istituto Comprensivo o Istituto Superiore analizzando specifici aspetti organizzativi e didattici e con particolare riferimento ai rapporti con gli EE.LL.

Dove sta scritto di trattare degli Ordinamenti ?????????
Rispondi

Da: W la commissione del Lazio16/12/2011 13:55:04
La commissione del Lazio ha dato le due tracce più "semplici" e "aperte" possibili, limitando i tecnicismi e dimostrando intelligenza e buon senso.
Rispondi

Da: francyvvvvv16/12/2011 13:56:07
ma è vero che in Lombardia avviseranno x email che non si è passati??????? a me viene il panico così!!!

è vero che correggono solo la prima prova? e se avessi preso 20 e magari 25 nella seconda? manco la leggono? non faranno un  quadro di insieme tra le due prove? qs solo in lombardia o le indicazioni sono nazionali? e poi la correzione non dovrebbe essere anonima  epoi abbinano gli elaborati?

cho è stato espulso ha potuto terminare la prova o è stato cacciato?
Rispondi

Da: O Tosco16/12/2011 13:56:56
@ I TOSCANI

Avremmo dovuto trattare di questo ?
---
LA RIFORMA DEGLI ORDINAMENTI SCOLASTICI

LA RIFORMA degli ORDINAMENTI SCOLASTICI





1.    SISTEMI SCOLASTICI EUROPEI (alcuni dati)


2.    SISTEMA SCOLASTICO IN VIGORE in ITALIA
    fino al 2003/04 (modificato nel primo ciclo dall'a.s. 2004/05 dalla
    Riforma Moratti)


3.    LA RIFORMA BERLINGUER (30.02.2000) - abrogata nel 2001


4.     LA RIFORMA MORATTI (28.03.2003)


5.    LE MODIFICHE FIORONI (2006/07)

IL SISTEMA SCOLASTICO NEI PAESIEUROPEI

Sono stati considerati 18 Paesi: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Germania, Grecia, Gran Bretagna, Finlandia, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Scozia, Spagna, Svezia

                    Inizio 0 anni        3 Paesi
Scuola prescolare:        Inizio 1 anno        2 Paesi
                    Inizio 2 anni        3 Paesi
                    Inizio 2,5 anni        1 Paese
                    Inizio 3 anni        6 Paesi
                        Inizio 3,5 anni        1 Paese
                        Inizio 4 anni        2 Paesi

Inizio dell'obbligo scolastico

Inizio 4 anni        3 Paesi
Inizio 5 anni        3 Paesi
Inizio 5,5 anni        1 Paese
Inizio 6 anni        9 Paesi
Inizio 7 anni        2 Paesi

Durata dell'obbligo scolastico

8 anni            1 Paese
9 anni            3 Paesi
10 anni            8 Paesi
11 anni            4 Paesi
12 anni            2 Paesi

Età di conclusione degli studi secondari (max)

18 anni            9 Paesi
18/19 anni            2 Paesi
19 anni            6 Paesi
19/20 anni            1 Paese

IL SISTEMA SCOLASTICO VIGENTE in ITALIA
fino all'a.s. 2004
Scuola materna + tre cicli


ISTRUZIONE SECONDARIA
      DI 2° GRADO
    14 -19 anni

1. LICEO CLASSICO
   5 anni

2. LICEO SCIENTIFICO
   5 anni

3. LICEO LINGUISTICO
   (non statale o sperimentale)
   5 anni
  SCUOLA        SCUOLA        SCUOLA
MATERNA    ELEMENT.     MEDIA        4. ISTITUTO TECNICO
     3  anni           5 anni         3 anni               5 anni
                                 
Esame di           Esame di        5. ISTITUTO PROFESS.
   Stato          Stato           3 anni     +    2 anni
(qualifica)

6. LICEO ARTISTICO
     4 anni + 1 anno

7.ISTITUTO d'ARTE
     3 anni     +    2 anni
(qualifica)
        
Esame di Stato          
    
    Università
RIFORMA BERLINGUER
LEGGE n. 30/2000 abrogata nel 2001


Scuola dell'infanzia (non obbligatoria - 3 anni)    

I CICLO
(Istruzione obbligatoria - 7 anni)



Scuola di base          Si conclude con I Esame di Stato

II CICLO

Istruzione obbligatoria (2 anni - 8 licei) 

1)    Istruzione(3 anni) â†'IIEsame di Statoâ†'

2)    Formazione (3 anni) â†'

* Istruzione e Formazione Tecnica Superiore


RIFORMA BERLINGUER
LEGGE n. 30/2000 abrogata nel 2001

-    Il sistema scolastico si articola in:
1.    SCUOLA dell'INFANZIA (3 anni)
2.    Ciclo PRIMARIO, denominato Scuola di Base (7 anni)
3.    Ciclo SECONDARIO (5 anni)

-    L'OBBLIGO di ISTRUZIONE ha la durata di 9 anni: inizia a 6 anni e termina a 15 anni: Ciclo Primario  (7 anni)+ primo biennio secondario (2 anni).  Si conclude con una Certificazione

-    L'OBBLIGO di ISTRUZIONE o FORMAZIONE PROFESSIONALE ha la durata di 12 anni (9 di istruzione obbligatoria per tutti + un altro triennio)

-    L'ULTIMO TRIENNIO (15-18 anni) si realizza attraverso:
    1. un percorso di Istruzione ( 8 licei)
        oppure
    2. un percorso obbligatorio di attività formative che può essere   
        svolto in:        a) formazione regionale professionale
                b) apprendistato

-    Il CICLO PRIMARIO si conclude  a 13 anni con il I ESAME DI STATO (con indicazioni orientative)

-    Il triennio di ISTRUZIONE (Licei) si conclude a 18 anni con il II ESAME DI STATO (Diploma e Certificazione) e consente l'accesso all'UNIVERSITA'

-    Il triennio di FORMAZIONE PROFESSIONALE (Formazione regionale professionale o Apprendistato) si conclude a 18 anni con una Certificazione

-    Sono previste modalità di passaggio dal Sistema di Istruzione professionale al Sistema dei Licei (e viceversa)






RIFORMA MORATTI
LEGGE n. 53/03

Delega al Governo  per la definizione delle norme generali
sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale
28 marzo 2003


I DECRETO LEGISLATIVO n. 59/04

Norme generali relative alla Scuola dell'Infanzia e al Primo ciclo
19 febbraio 2004



II DECRETO LEGISLATIVO n. 226/05

Norme generali relative al Secondo ciclo d'Istruzione
17 ottobre 2005







DURATA  dei CICLI

SCUOLA dell'INFANZIA
(non obbligatoria)

Durata            Inizio                       Conclusione
3 anni            2,5-3  anni                    6 anni
                     (inizio a 3 anni per modifica Fioroni)

I CICLO (8 anni)
Scuola primaria (5 anni)+scuola secondaria di I grado (3 anni)

            Durata    Inizio        Conclusione
Scuola primaria             5 anni    5,5-6 anni         10,5-11 anni
                            (obbligatorio a 6 anni)

Scuola second. di I grado          3 anni                  13,5-14 anni
   
I Esame di Stato

II CICLO

                        Durata                Conclusione
1)    Sistema di Istruzione         5 anni               II Esame di Stato
(8 licei)                                        (Diploma)
18-19 anni
    Accessi â†'    

2)    Sistema di Istruzione e    formazione professionale
Durata: 3 o 4 anni    Conclusione: Qualifica
 
Accessi â†'         

ARTICOLAZIONE DEL SISTEMA SCOLASTICO
Riforma Moratti

Il sistema scolastico si articola in:

SCUOLA dell'INFANZIA (3 anni)

Primo CICLO (8 anni): scuola primaria  e scuola secondaria di I grado

Secondo CICLO che prevede due sistemi:
- il sistema dei licei (5 anni)
- il sistema dell'istruzione e formazione professionale
  (durata variabile 3-4 anni)


-    E' assicurato a tutti il diritto-dovere all'istruzione e formazione per 12 anni in uno dei due sistemi. Il percorso d'istruzione è di 13 anni.

-    Il primo ciclo si conclude con il I ESAME di STATO
(con funzione anche di orientamento per la successiva scelta di istruzione o formazione)

-    Il sistema dei LICEI si conclude con il II ESAME di STATO (Diploma) e consente l'accesso all'Università

-    Il sistema dell'Istruzione e Formazione Professionale ha differenti livelli e si conclude con il conseguimento di una Qualifica, valevole in tutto il territorio nazionale se risponde a determinati requisiti. In caso di durata almeno quadriennale, previa frequenza di un ulteriore anno, è consentito sostenere il II esame di Stato (oppure come privatisti, senza tale frequenza) ed accedere all'Università.

ASPETTI GENERALI

1) E' istituita la figura del TUTOR.
Il tutor cura i rapporti con le famiglie, consiglia famiglie e allievi in
ordine alla scelta delle attività opzionali, coordina l'equipe
pedagogica, compila il Portfolio delle competenze in collaborazione
con i docenti della classe. Nella Scuola Primaria insegna da 18 a 21 ore. Norma non applicata nel I ciclo.


2) E' istituito il PORTFOLIO della competenze individuali.
     Norma non applicata nel I ciclo.


3)    Il curricolo prevede un Piano di studi personalizzato. I Piani di studio sono costituii, nel rispetto dell'autonomia scolastica, in un nucleo fondamentale omogeneo su base nazionale (curricolo nazionale) e una quota riservata alle Regioni (curricolo locale - in realtà riservata agli istituti).

4) Entrambi i cicli sono strutturati in periodi didattici
4)    La valutazione avviene ogni anno, ma solo al termine dei  periodi didattici è previsto il passaggio o meno al periodo successivo.

5)    E' ripristinata la valutazione del "comportamento".

6)    Per la valutazione annuale è richiesto l'obbligo di frequenza di 3/4 dell'orario annuale personalizzato.



ATTUAZIONE della RIFORMA

Scuola Primaria 
                a.s.    2004/05      I e II classe    
2005/06     III, IV e V classe


Scuola Secondaria di I grado
                            a.s.    2004/05       I classe
                                2005/06      II classe
                                                    2006/07     III classe


Secondo Ciclo
Previsto per:                            a.s.    2007/08

Rinviato (Legge n.228-luglio 2006) a    :        a.s.    2008/09

Ulteriore rinvio (Legge n. 40-aprile 2007) :    a.s.       2009/10


PRIMO CICLO

                                Periodi didattici
                                I classe
1) Scuola primaria                          II e III classe (I biennio)
                                IV e V classe  (II biennio)

2) Scuola secondaria di I grado            I e II classe (biennio)
                                III classe

-  La L. 53/03 prevede in particolare che:
dal primo anno della scuola primaria l'introduzione dell'inglese e dell'alfabetizzazione nelle tecnologie informatiche.

dal primo anno della scuola secondaria di I grado l'introduzione di una seconda lingua straniera dell'Unione Europea e l'approfondimento delle tecnologie informatiche.

- Il D.L. n. 59/04 stabilisce le norme di attuazione, i piani orari, i curricoli

Orario di Matematica-Scienze-Tecnologia
Sono accorpate con orario settimanale complessivo di 7,4 ore così suddiviso:
Matematica     3,8
Scienze    3,6 di cui un'ora riservata alla Tecnologia
Il Decreto n. 40/2007, la cui attuazione è stata rinviata, prevede per l'area Mat.-Scienze-Tecn. L' aumento di un'ora destinata alla Tecnologia

Modifiche FIORONI
- Sono previsti dall'a.s. 2007/08 nuovi curricoli (D.M. 31.07.07-Direttiva 03.08.07
- E' previsto il giudizio di ammissione o non ammissione al I esame di Stato  (L. n. 176 del 26.10.07)
2) E' introdotta nel I Esame di Stato una quarta prova nazionale volta a verificare i livelli di apprendimento (prova scelta dal Ministro su proposte dell'Invalsi)

SECONDO CICLO


Sono previsti due sistemi:
1) ISTRUZIONE  (LICEI)
2) ISTRUZIONE E FORMAZIONE

1) CARATTERI COMUNI
a) DIRITTO-DOVERE d'istruzione o di istruzione e formazione fino al 18° anno di età

b)Medesimo profilo educativo nei due sistemi e possibilità di passaggio da un sistema all'altro

Alternanza scuola-lavoro per entrambi i sistemi dopo i 15 anni

Raccordo in entrata con il primo ciclo e in uscita con i successivi gradi.

Modifiche FIORONI

-    Il D.L. n. 226 del 17.10.05 detta le norme di applicazione, i piani orario e i curricoli. L'attuazione del Decreto è rinviata all'a.s. 2008/09 (L. 228/06) e, successivamente, all'a.s. 2009/10 (L.40/77)
-    La L. 40/77 sopprime il Liceo Economico e il Liceo Tecnologico ed istituisce e ripristina gli Istituti Tecnici e Professionali.

2) SISTEMA DI ISTRUZIONE
a) Finalità: propedeutici alla prosecuzione degli studi.

b) Conclusione: esame di Stato e conseguimento di Diploma.

c)Durata                         5 anni
       
d) Periodi didattici                I e II anno
                        III e IV anno
                            V anno

e) Articolazione in 8 licei:
a)    artistico (3 indirizzi)
b)    classico
c)    economico (2 indirizzi) * (prevista l'abrogazione)
d)    linguistico
e)    musicale e coreutico
f)    scientifico
g)    tecnologico (8 indirizzi)* (prevista l'abrogazione)
h)    delle scienze umane

f) Il V anno del sistema dei licei è finalizzato a completare il percorso disciplinare, ad approfondire il profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi, all'approfondimento delle conoscenze e abilità richieste per l'accesso ai vari successivi corsi di studi.

g) Quadri orari
Prevedono:        - Quota obbligatoria uguale per tutti gli studenti                - Quota obbligatoria opzionale
- Quota facoltativa opzionale

Specificazione dell'asse culturale di ciascun liceo

Personalizzazione dei percorsi

g) Valutazione: è richiesta la frequenza obbligatoria di 3/4 dell'orario annuale ai fini della validità dell'anno. E' prevista la non ammissione al periodo didattico successivo (al terzo e al quinto anno). La non ammissione dal primo al secondo e dal terzo al quarto anno può avvenire con provvedimento motivato

h) E' reintrodotta la valutazione del comportamento

i) E' istituito il Portfolio delle competenze con le stesse caratteristiche del primo ciclo di scuola

l) E' prevista la figura del docente coordinatore-tutor per ciascuna classe, cui compete la compilazione del Portfolio.

l) Esame di Stato: prove nazionali e d'istituto.


2) SISTEMA d'ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE

a) La formazione e istruzione professionale è di competenza delle Regioni

b) Durata            Percorsi triennali e quadriennali

c) Conclusione
Al termine di una percorso triennale si consegue il certificato di qualifica professionale; al termine di una percorso quadriennale si consegue il diploma professionale

d)    Prosecuzione degli studi: per il percorso quadriennale, con l'anno integrativo, accesso all'esame di Stato e Università o accesso all'IFTS 

e) Percorsi formativi da definire nella Conferenza Unificata Regionale

f) Orario minimo annuale: 990 ore (30 ore settimanali) con 3/4 di                      frequenza obbligatoria

Standard minimi su competenze linguistiche, scientifiche, tecnologiche, storico-sociali, economiche, motorie, religione cattolica

Requisiti dei docenti: abilitati all'insegnamento o esperti con 5 anni di esperienza



PIANO ORARIO
per i licei CLASSICO, SCIENTIFICO, LINGUISTICO,
SCIENZE UMANE

Orario medio settimanale
    I biennio    II biennio    V anno
Obbligat.
per tutti      28    28    29    29    26
Opzionaliobbligat.     3*    3*    2*    2*    3**
Tot.    31    31    31    31    29
OpzionaliFacoltat.     1    2    2    2    1

Opzionalità obbligatoria
*Nei primi 4 anni a scelta tra:
-    Diritto ed Economia,
-    Lingua comunitaria 2,
-    Musica,
-    Approfondimenti nelle discipline obbligatorie

**Nel 5° anno:
Approfondimenti ed orientamenti per le successive scelte universitarie

Orario della MATEMATICA e della FISICA

Liceo Classico            Mat.*        3    2    2    2    2
                    Fisica        2    2    2
Liceo Scientifico        Mat.*        4    4    4    4    3
                    Fisica        2    2    3    3    3
Liceo Linguistico    Mat.*e Fisica**    2    2    4    4    2

Liceo delle Sc. umane    Mat.*        3    2    2    2    3
                      Fisica            2    2    2

* Comprende Elementi di Informatica dal 1° al 4° anno
** Fisica dal 2° al 4° anno

FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI
Art. 5 della Legge n. 53/03
D.L. n. 227 del 17.10.05

a) La formazione iniziale richiesta è di pari dignità per tutti i livelli:
     scuola dell'infanzia, del I ciclo (primaria e secondaria di I grado),
     dei II ciclo.

b)    Si svolge all'Università presso i corsi di laurea magistrale per l'insegnamento (LMI), con accesso programmato in base ai posti effettivamente disponibili in ciascuna Regione.

Possono accedere i laureati con laurea triennale, in possesso di idonei requisiti curricolari (crediti) e di adeguata preparazione, accertata attraverso un esame-concorso.

Con appositi decreti saranno individuate le classi dei corsi di LMI (classi di concorso)

Il corso di LMI ha durata biennale e si conclude con un esame di Stato il cui superamento determina il conseguimento, oltre che della laurea magistrale, dell'abilitazione all'insegnamento e l'iscrizione, sulla base del voto conseguito, in un apposito Albo regionale.

L'iter si conclude con un anno di insegnamento (anno di applicazione), regolarmente retribuito, sotto la supervisione di un tutor e con la discussione di fronte al Comitato di valutazione della scuola sulle esperienze maturate. Anche per questa fase è previsto il conseguimento di un punteggio.

Al ruolo si accede attraverso un esame concorso riservato ai docenti abilitati con LMI che abbiano superato positivamente l'anno di applicazione, bandito dal Ministro dell'Istruzione con cadenza almeno triennale.





Modifiche FIORONI

1. La Legge n. 228/06, rinvia l'attuazione  del D.L. n. 227/05

Le disposizioni correttive e integrative al Decreto n. 227/05 (previste dalla Legge n. 53/03 entro un anno dall'emanazione) possono essere adottate entro 36 mesi dalla loro entrata in vigore (entro ottobre 2008).

2. La Legge n. 296/dicembre 2006 (Legge Finanziaria 2007) Art.65/c      sopprime le graduatorie permanenti degli abilitati

Le graduatorie permanenti sono trasformate in graduatorie ad esaurimento, fatti salvi gli inserimenti nelle predette graduatorie, da effettuare entro il 2007-08, dei docenti in possesso di abilitazione e per quanti frequentano corsi che si concludono con l'abilitazione.
Con decreto del Ministro della P.I. è disciplinata la valutazione dei titoli e dei servizi dei docenti inclusi nelle predette graduatorie ai fini della partecipazione ai futuri concorsi per esami e titoli.
Contestualmente è prevista un'attività di monitoraggio al fine di individuare nuove modalità di formazione e di abilitazione.

La medesima legge prevede la definizione di un piano triennale per l'assunzione a tempo indeterminato dei docenti (anni 2007-2009), per complessive 150.000 unità. Ciò al fine di dare adeguata soluzione al fenomeno del precariato. La concreta fattibilità del piano di assunzioni va verificato annualmente d'intesa con il Ministro dell'Economia.

3.La Legge Finanziaria 2008 (27.12.07) abolisce l'art. 5 della L. n.53/03 e il D.L. n. 227/05 sulla formazione e reclutamento dei docenti sono abrogati. Si prevede la definizione di una nuova disciplina.

Rispondi

Da: Regina teodolinda16/12/2011 14:05:17
Ma sara' vero che correggono solo una prova? E se le competenze mancanti nell' una si completassero nell' altra? Che senso ha fare due prove e correggerne una sola? Non sono convinta che si possa fare
Rispondi

Da: francesca de16/12/2011 14:05:52
una bella pazzia! che esaurimento! un tema così e vengono a prenderti perchè sei un soggetto pericoloso! ti portano subito alla neuro
Rispondi

Da: O Tosco16/12/2011 14:06:34
Io so di aver svolto due prove buone.
La Commissione di esperti (quali?) ha libertà di valutare.
Lo Stato li paga per questo.
Se non passerò, significherà che la Scuola Italiana NON ha bisogno di persone serie alla sua guida.
Salute a tutti.
Rispondi

Da: francesca de16/12/2011 14:10:14
non credo sia vero, anche perchè dovresti avere le valutazioni in entrambe le prove, 21/30 per ciascuna, non sarebbe giusto che nella prima passi e leggono la seconda, mentre se non passi la prima non leggono più niente. non è equo! a quanto ho capito le due buste sono insieme così trattano un concorrente alla volta
Rispondi

Da: O Tosco16/12/2011 14:10:31
@ francesca de

Appunto, infatti !
Ho messo quel post perché c'era qualcuno che ipotizzava la possibilità che quella fosse la richiesta della traccia !

Follia!
Rispondi

Da: O Tosco16/12/2011 14:14:56
@ francesca de

E' proprio così. Credo che la valutazione sia "compensativa".
Dal confronto fra le due prove nascerà la valutazione per entrambe.
Esempio:

I prova, ok.
II prova, ok.
(Alta graduatoria).
---
I prova, ko.
II prova, ko.
(fuori).
---
I prova, ok.
II prova, ko.
(compensazione).
---
I prova, ko.
II prova, ok.
(compensazione).
---
... Che è quello che fanno tutti i docenti NORMALI nella loro NORMALE attività didattica !
Rispondi

Da: bobis16/12/2011 14:15:18
a me ordinamenti orrdinamenti no mi importa un fico secco...però nella traccia dice assetti ordinamentali...
Rispondi

Da: O Tosco16/12/2011 14:18:33
@ bobis

Ciao ! :-)

In che classe eri al Leonardo da Vinci ?
Rispondi

Da: Lo16/12/2011 14:23:17
@ riccardina in realtà i titoli, almeno in Emilia, non erano così riduttivi. Il senso è quello, ma le tracce erano meglio declinate e lunghissime. Non ci sarebbe modo di avere i titoli esatti? L'USR Emilia Romagna non li ha ancora pubblicati, qualcuno, per caso ne è in possesso?
Rispondi

Da: fiocchina16/12/2011 14:26:25
x PUGLIESE

PUGLIA

1^PROVA
Il miglioramento della qualità del sistema pubblico di istruzione e di formazione trova il suo snodo fondamentale nella valutazione degli apprendimenti e della stessa istituzione scolastica. Il candidato evidenzi le dimensioni pedagogiche, istituzionali e organizzative di tale affermazione e si soffermi in particolare sulle modalità di utilizzo degli strumenti di valutazione addottati dall'Invalsi al fine di programmare le strategie di miglioramento della scuola nella quale si svolge la funzione di dirigente scolastico.
Rispondi

Da: Lo16/12/2011 14:27:18
@ riccardina
dimenticavo, la traccia che ha pubblicato il sito adi sugli stranieri (Emilia) è molto imprecisa, occorreva anche parlare della situazione regionale... e ribadisco che la seconda manca di molti aspetti
Rispondi

Da: bobis16/12/2011 14:37:27
ah boh e chi l'ha vista l'aula...ero al primo piano all'inizio
Rispondi

Da: non ho svolto gli ordinamenti16/12/2011 14:38:41
boo
sono depressa...
Rispondi

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