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concorso procuratore dello stato
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Da: Mau | 13/06/2012 14:56:11 |
Ahahah ma veramente hanno detto chi vuole fare il concorso alzi la mano? | |
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Da: ziotop | 13/06/2012 14:59:02 |
Scusate se intervengo di nuovo, ma vorrei chiarire un punto: a me pare quanto meno irresponsabile, che il presidente della commissione, in mezzo a tutto il casino che si era creato in attesa della maledetta traccia d'esame, abbia chiamato la candidata Flaminia per nome e cognome, creando così ulteriore scompiglio ed un clima non certo amichevole nei confronti della stessa; mi sorge il sospetto, confermato anche da parecchi commenti su questo borum, che si sia fatto della candidata Flaminia, il capro espiatorio di una situazione non chiara (vedi la sospetta assenza della traccia dello scritto, che credo dovesse essere invece pronta da un pezzo, unita alla mancanza delle buste chiuse sui banchi), buttandola in caciara, come si dice a Roma. Continuare a chiamare in causa la candidata in questione, è funzionale a distogliere l'attenzione da fatti credo ben più gravi che si sono verificati, quindi vi prego di non cadere nella trappola, ma di cercare di vedere le cose da un punto di vista più oggettivo e non umorale. Per rispondere a schopena, mi dispiace davvero che non sia andata come credevo, anche perchè in un tale casino, anche il comportamento di chi ha indivituato il codice incriminato, non ha certo giovato a placare gli animi. Capisco la situazione di tensione che si era creata, ma in questi casi la differenza la fa la testa: credo che si sarebbero dovuti chiamare i responsabili della commissione, facendo presente la cosa, invece di sbandierare il codice, come se si fossero rinvenuti dei versetti satanici, anche perchè a quanto mi consta, la candidata Flaminia sedeva al primo banco. Ribadisco, ferma restando la leggerezza compiuta dalla candidata, farne la sig.ra Malaussène della situazione, non giova a nessuno, se non a chi ha trovato vantaggio da tutto questo casino e credo proprio che tra tutti, il minor vantaggio sia stato proprio per la candidata Flaminia. | |
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Da: Ok | 13/06/2012 15:16:07 |
Ragazzi la finiamo di prendercela con Flaminia, quando sappiamo benissimo che un semplice codice commentato non fa un eleborato di diritto, e soffermiamoci sul vero problema e scandalo di questo concorso: " la commissione " una commissione incompetente, un insieme di " avvocati dello stato" che non sapevano difendere neanche loro stessi... | |
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Da: schopena | 13/06/2012 15:31:32 |
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/06/13/sospeso-concorso-avvocati-dello-stato-gente-copia-arrivano-carabinieri/199480/ Ho trovato questo video molto interessante, specie per il ragazzo biondo che ha parlato sul finire, con cui ho avuto modo di interagire ieri e mi è sembrato decisamente interessato a fare la prova, tanto che lui stesso nel video afferma di aver creduto fin dall'inizio alla buona fede della commissione, per cui di certo le sue lamentele non erano "facinorose". Il punto è che ci saranno anche state persone che questa prova, come davanti all'interrogazione del liceo, non volevano farla; ma la maggior parte di noi era gente ovviamente motivata a scrivere il proprio tema e che, tuttavia, davanti alla gestione surreale della procedura, ha alzato le mani. Comunque concordo anche con ziotop, quando dice che la Commissione non è stata all'altezza dell'incarico. Sono peraltro fermamente convinta che una maggior consapevolezza e maturità da parte dei commissari avrebbe evitato di raggiungere un tale degrado; la trasparenza pur all'inizio carente sarebbe potuta essere successivamente ripristinata laddove dei commissari seri, equilibrati e dal polso fermo avessero agito subito con lucidità e raziocinio. Ma, si sa, gli uomini come diceva Sciasia si dividono in cinque categorie... Infine, vorrei rivolgere un accenno a quei meravigliosi candidati che si sono dichiarati disposti a sostenere la prova anche quando ormai era del tutto impossibile svolgerla e che, a traccia dettata, provvedevano a confrontarsi con i "compagni di classe" per scrivere collettivamente il proprio elaborato. Bravi, mi avete fatto tornare con la mente all'era delle superiori... | |
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Da: lex | 13/06/2012 15:46:22 |
il problema è che i danni che ci hanno provocato non ce li paga nessuno... | |
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Da: LupoAlberto | 13/06/2012 15:55:20 |
Allora .... la ragazza con le zinne di fuori , quella che ha lanciato il reggiseno in faccia alla Commissione, era figa o un cesso? | |
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Da: presente ai fatti e sinceramente schifata | 13/06/2012 15:56:06 |
mi sembra assurdo che difendiate questa flaminia. un codice commentato non farà un elaborato di diritto ma sicuramente lo migliora! perchè lei, come sicuramente tanti altri, doveva essere avvantaggiata...e soprattutto perchè a me il giorno del controllo mi hanno fatto cancellare pure le semplici sottolineature? perchè mi hanno controllato i codici pag. per pag. avanti e indietro? cioè dove sta l'uguaglianza? perchè sta gente deve sempre farla franca? bene ha fatto il presidente a chiamarla per nome, anzi forse è stata la condotta più responsabile e cosciente tenuta ieri. ok magari non avrei vinto ma ad armi pari me la sarei giocata bene. perchè devono farci illudere, spendere centinaia di euro, alimentare le speranze dei nostri genitori se poi devono fare ste farse?! io ho studiato, ho tolto tempo a mio figlio piccolo e "schiavizzato" mia madre che è venuta dalla sicilia per tenermelo mentre studiavo. ieri mi sono sentita raggirata e profondamente offesa. | |
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Da: LM | 13/06/2012 15:59:06 |
Io sono una di quelle meravigliose candidate disposte a sostenere la prova, insieme a tante altre mie "compagne di classe"..non so chi lavora o meno, non so come gli altri hanno vissuto la giornata di ieri e non so neppure se ha un senso o no credere alla legalità nei concorsi pubblici. Però so che per essere lì ho speso oltre 500 euro, prese dal mio stesso stipendio, con due bimbi da crescere e un marito precario. L'Italia purtroppo è governata da un manipolo di balordi, la nostra reazione non era meno illogica di chi ha urlato, eravamo sulla stessa barca e nessuno sapeva bene cosa fare. Era un modo come un altro per arginare la possibilità che consegnasse solo chi doveva comunque vincere...e che vincerà la prossima volta, perchè staranno più attenti ad imbrogliare. Non va demonizzato nè colpevolizzato chi voleva darsi una possibilità , va giustamente incolpato chi non ha saputo gestire la situazione. La guerre tra poveri non hanno mai portato da nessuna parte. Se il concorso non fosse stato annullato nonostante le proteste (come successe a magistratura 2008) tu che avresti fatto? ognuno di voi cosa avrebbe fatto? io credo che tutti si sarebbero seduti a scrivere.. è inutile invocare la teoria della pecora, perchè che mancavano le buste lo si era visto già alle 8.30 e che dall'appello risultavano cognomi illustri era chiaro dalle 10.30 circa... ad ogni modo, l'esito dell'annullamento ha, come al solito, leso soprattutto chi aveva studiato onestamente e semmai aveva chiesto ferie a lavoro per essere li.Poi riguardo le violenze, esse sono insopportabili, specie se perpetrate da chi dovrebbe rappresentare le istituzioni e su questo credo siamo tutti d'accordo. | |
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Da: presente ai fatti e sinceramente schifata | 13/06/2012 16:15:39 |
per Lm non è discutibile che tu abbia provato, pur nel caos + totale, a svolgere la prova. Lo è che tu lo abbia fatto "con i compagni di classe". io pure mi son seduta con la traccia in mano, ma da sola senza parlarne con nessuno. e cmq la possibilità te la devi dare rispettando nel tuo piccolo le regole non approfittando della situazione. mi dispiace. | |
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Da: mah | 13/06/2012 16:17:11 |
nel video del fatto quotidiano, uno dei ragazzi che si fa intervistare denunciando le irregolarità del concorso, dopo la dettatura della traccia (se così si può definire) era comodamente seduto al suo banchetto a scrivere il suo tema (in collaborazione con altri). non giudico chi ha insistito per sostenere la prova (nonostante tutto), ma chi è capace di "voltare faccia" in questo modo sinceramente mi fa paura. | |
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Da: schopena | 13/06/2012 16:29:14 |
Per LM: Ciao :),credo ci sia stato un fraintendimento, anch'io volevo svolgere la prova. Tuttavia, non me la sono sentita di rispondere "Sì, eccomi" nel marasma generale, quando il Presidente ha chiesto "Chi vuole svolgere la prova?" SCHERZIAMO??? Devo davvero rispondere di sì ad una domanda del genere???? Comunque, se leggi la frase che ho scritto nella sua totalità , capirai che la mia ironia non era rivolta verso chi voleva svolgere la prova quanto nei confronti di chi voleva svolgerla e poi appena ha potuto farlo ha approfittato della situazione di disordine per confabulare sulle soluzioni con il gruppetto di amici. Com'è? Il disordine dà fastidio se volete fare la prova ma non vi dà più fastidio se vi consente di copiare? Scherziamo? L'ho ritenuto un atteggiamento da disprezzare, sembravano degli approfittatori, degli odiosi sciacalli. Ripeto, se volevano svolgere il loro tema, nonostante il clima (che non vorrai paragonare a Milano 2008, io c'ero e ieri come a Milano - dato che il mio cognome inizia per A - ero nel padiglione della Commissione, quindi ho visto bene le reazioni, e se ieri eri anche tu nel 1° settore non puoi farmi il torto di paragonare le reazioni di ieri a quelle di Milano, dove non ho contezza alcuna dell'intervento di forze di polizia) non ho nulla da obiettare, ma il tema va svolto individualmente. Si poteva attendere al proprio posto l'arrivo della guardia di finanza con la copia del compito e svolgerlo da soli. Non si può approfittare del marasma generale per fare il tema cumulativamente. Se si vuole stendere l'elaborato, anche se le condizioni sono difficili, si deve farlo secondo le regole ordinarie. Scusate se mi sono dilungata su questo aspetto, ma mi ha dato particolare fastidio. | |
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Da: LM x presente ai fatti | 13/06/2012 16:32:49 |
no, no non fraintendermi, io ero sola al mio banchetto come te, ho provato COME e non CON altri. La tristezza infinita di questa vicenda è rappresentata proprio dal fatto che adesso occorre giustificarsi per aver tenuto un comportamento piuttosto che un altro. La democrazia, non dimentichiamolo, è la base della legalità . Non potevo nè approfittare della situazione, che era ingestibile per chiunque, nè pensare di rispettare regole (?) in una situazione di totale anarchia | |
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Da: meee | 13/06/2012 16:33:06 |
CAZZATE | |
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Da: seppi | 13/06/2012 16:38:52 |
ma fatemi capire....parlare ai bagni approfittando della fila è divesro dal confabulare in uno stato di caos??vabbè...comunque...il concorso non è stato annullato perchè la gente copiava....il punto è un altro!!!!!una traccia come quella di ieri,complessa e articolata, corrispondente (forse) agli elaborati già svolti trovati prima della dettatura...è un indizio ( o prova?) che A MONTE qualcuno dovrebbe rispondere davanti alla magistratura penale e civile ed essere allontanati dall'attuale impiego di lavoro...si spera (??!!) che la magistratura indaghi e, ove dovesse risultare, che le accuse siano fondate, vi siano sanzioni appropriate.... | |
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Da: cazzone x LM | 13/06/2012 16:39:22 |
E' semplicistico dire che la democrazia è la base della legalità IIl termine democrazia significa "governo del popolo". Il concetto può pertanto assumere diverse sfumature a seconda di cosa si intenda per "governo popolare". Nell'accezione più ampia è sufficiente che il popolo abbia il diritto di eleggere i propri rappresentanti e che questi possano governare realmente il Paese; se la prima condizione è facilmente verificabile, la seconda è materia di scontro politico quando esistono poteri, più o meno forti, che si sovrappongono alla volontà popolare. L'accezione estesa porta con sé il paradosso che se la maggioranza dei cittadini desiderasse un governo antidemocratico, decreterebbe la fine della democrazia. Per evitare tale paradosso, si possono fissare dei vincoli che, di fatto, impediscono l'autoannientamento della democrazia. Infatti, in un'accezione più ristretta, la democrazia moderna deve garantire anche una serie di diritti di cittadinanza (civili, politici, economici, sociali, etici). Così facendo si introducono però altri problemi, praticamente insormontabili. Infatti molti diritti sono espressi come forme di libertà , di fatto arrivando a un errore di definizione (Vedi Migliora la tua intelligenza, Cap. 9) perché si confonde, almeno parzialmente, il concetto di libertà con quello di democrazia. I diritti sono cioè interpretati, sia in modo qualitativo sia in modo quantitativo, alla luce del proprio orientamento politico, mentre invece dovrebbero sorgere spontaneamente dalla volontà popolare attraverso le leggi. Il risultato di questa fusione fra diritti del cittadino e democrazia è semplicemente il fatto che ognuno include nel concetto di democrazia i diritti che più gli stanno a cuore, estesi nella massima forma di libertà possibile. Il concetto di democrazia viene cioè personalizzato. Per il Well-being la democrazia è la forma di governo necessaria perché l'individuo possa trarre il massimo beneficio dalle sue scelte personali. Diventa pertanto fondamentale risolvere queste difficoltà . Per il Well-being, i requisiti di una democrazia sono essenzialmente due: il popolo ha il diritto di eleggere i propri rappresentanti e questi possono governare realmente il Paese; la democrazia si basa sui diritti di cittadinanza che vengono regolati dalle leggi in modo tale che siano equivalenti per ogni cittadino, cioè non esistano discriminazioni in base alla razza, al sesso, all'età , alla religione, all'ideologia politica e ad altre caratteristiche personali non ritenute pericolose per la società e per il singolo. Democrazia: un concetto continuo Per molti la precedente definizione sarà del tutto soddisfacente; altri invece noteranno subito che alcune variabili non sono del tutto fissate. Realmente? - Nel punto 1, se la prima parte è chiara, la seconda lo è un po' meno. Cosa significa realmente? Senza un'analisi sul campo non è possibile chiarire se esistano poteri che si sovrappongano alla volontà popolare; anzi, spesso questa analisi porta a risultati completamente diversi a seconda delle preferenze politiche di chi la fa! Diritti di cittadinanza - Nel punto 2 ci si potrebbe chiedere: cosa sono i diritti di cittadinanza? I diritti di cittadinanza esprimono una serie di libertà che evolvono nel tempo. Per esempio, fra i diritti civili si possono citare la libertà di autodeterminazione, la libertà di parola, il diritto alla sicurezza personale, la libertà di culto, la libertà di stampa e di informazione, il diritto di sciopero, il diritto di manifestazione pubblica; fra i diritti politici, il diritto al voto, il diritto di elezione, il diritto di associazione partitica; fra i diritti economici, il diritto di proprietà privata, il diritto di concludere contratti, il libero mercato. Fra i diritti sociali, la solidarietà sociale, l'assistenza sanitaria universale, le pari opportunità di lavoro, il diritto all'istruzione. Fra i diritti etici, il diritto di decidere sul proprio corpo, la libertà dell'orientamento sessuale, il diritto di aborto. L'ultima citazione non è casuale: oggi, se per alcuni l'aborto è un diritto della donna per altri resta un delitto. Per il Well-being, poiché lo scopo è la felicità dell'individuo (il primo articolo della Costituzione italiana, "l'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro", dovrebbe essere sostituito con qualcosa del tipo "l'Italia è una repubblica democratica fondata sui valori che promuovono la qualità della vita"), i diritti di cittadinanza e la loro equivalenza per ogni cittadino rappresentano il grado di civiltà di un popolo. Poiché ogni diritto ha delle limitazioni, sulla esatta definizione dei diritti di cittadinanza vale il principio di flessibilità del Well-being, lasciando alla politica la discussione su come attuarli al meglio nella società corrente. Discriminazioni - Se dovrebbe essere abbastanza chiaro che una società in cui sono in atto discriminazioni a seconda della razza non è una società civile, si dovrebbe essere altrettanto certi (a dispetto del "politicamente corretto" che porta a giudicare civile ogni società !) che una società non è civile se discrimina in base al sesso (per esempio le donne), in base all'età (il potere agli anziani), in base alla religione (Stati non laici) o all'ideologia politica. Occorre poi distinguere fra discriminazioni teoriche (sono già previste nelle leggi) da discriminazioni pratiche che normalmente seguono ancora per decenni l'abolizione di una discriminazione teorica. Difesa della democrazia - L'ultima parte del punto 2 può essere oggetto di dibattito perché possono esistere caratteristiche personali che vengono in qualche modo discriminate. L'esempio più semplice è quello da tutti accettato della differenza fra minorenni e maggiorenni. Andando oltre, possono esistere divergenze su altre caratteristiche personali: per esempio, in uno Stato l'appartenenza ad associazioni potenzialmente non democratiche può essere comunque ammessa, mentre in un altro essere vietata. Come si vede, le quattro difficoltà sopraccitate rendono il concetto di democrazia una variabile continua, piuttosto che un'entità a due valori: a seconda dell'interpretazione personale delle variabili in gioco e dal loro raffronto con la situazione reale, ognuno di noi può stabilire "quanta democrazia c'è nel Paese in cui vive". Sicuramente non si può, per facile ottimismo o per cupa insofferenza, arrivare ai classici valori "c'è" o "non c'è" democrazia. Infatti ognuno è libero di proporre i diritti che preferisce, ma non può pretendere che, in virtù della democrazia, sia accettata la sua versione (tirannide democratica). Questa pretesa è quella che porta a considerare il termine democrazia a due soli valori, presenza o assenza, a seconda che i diritti che io considero fondamentali siano o meno implementati. Questo errore porta per esempio le persone più insofferenti a credere che non ci sia mai democrazia | |
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Da: LM x schopena | 13/06/2012 16:42:00 |
Sono pienamente d'accordo con te. E poi, a dirla tutta, questo singolo aspetto (chi voleva o meno fare il tema) mi appare un pericoloso e comodo stratagemma per spostare l'attenzione dal problema vero: smatphone, temi già fatti, assenza di buste, codici commentati, maltrattamenti e quant'altro... noi eravamo (e siamo) 4 poveri fessi rispetto alle macchinazioni che avvengono dietro le quinte di questi concorsi. Buone vacanze a tutti!!!! | |
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Da: Hasta la victoria siempre. Patria o muerte. | 13/06/2012 16:44:40 |
http://qn.quotidiano.net/cronaca/2012/06/12/727996-avvocatura-di-stato-concorso-sospeso-candidati.shtml | |
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Da: LM x cazzone | 13/06/2012 16:45:08 |
Carissimo cazzone, il copia e incolla è appannaggio di pochi eletti, come il concorso di ieri tendeva a dimostrare. Mi spiace che tu non abbia capito il senso delle mie parole ma NOMINA SUNT CONSEGUENTIA RERUM Buone vacanze anche a te! | |
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Da: cazzone x LM | 13/06/2012 16:47:28 |
4 poveri fessi? Non sottovalutare i fessi. Forse senza il potere della stupidità , o se preferite senza l'autorità della follia l'uomo non sarebbe neanche venuto al mondo, ed è perciò che come ben sottolinea Erasmo da Rotterdam nel suo Elogio della follia, il panorama occupato da questa divinità è universale. Seguendo lo scritto di Erasmo ci convinciamo che l'uomo, da sempre alla ricerca della felicità e del benessere, non può far altro che agire sotto il controllo della follia, perchè solo così può riuscire nel suo intento, ma tale postulato è certamente sarcastico e l'intento è ovviamente morale e satirico. Tuttavia però ne risulta una verità quasi incontrovertibile, e cioè che tutta l'umanità agisce in preda alla stupidità , e naturalmente chi può agire di più, vale a dire chi può comandare e far agire, è di conseguenza necessariamente più stupido e quindi più pericoloso per il bene comune della specie. Il mondo è dunque in mano agli stolti, come si legge nel Talmud, l'antico testo ebraico ed è anche normale che sia così, perchè è la legge della natura, vale a dire, il più grande mangia il più piccolo, il più stupido governa sul meno stupido, il più forte comanda sul più debole e questo delirio di onnipotenza, di continua ricerca del dominio conduce l'essere umano ad instupidirsi, come sosteneva appunto il nostro Nietzsche. Tutto ciò porta gli uomini a commettere bestialità atroci e sin dalle origini della nostra storia ne abbiamo prove innumerevoli. Con l'ausilio dell'inganno e della menzogna, nonchè della forza, alcuni individui hanno sottomesso alla loro schiavitù milioni di altre persone, tanto che, per citare un dato, tra il II° secolo a.C. ed il II° secolo d.C. su 60-70 milioni di abitanti dell'intero mondo mediterraneo, non più di due milioni, vale a dire il 3% della popolazione potevano considerarsi effettivamente liberi. Lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e le folli manie di grandezza dei governanti hanno lastricato il cammino umano di innumerevoli guerre. "Dal 1496 a.C. al 1861 d.C. per esempio, leggiamo in Davien, si sono avuti 227 anni di pace e 3357 anni di guerra....nei tre ultimi secoli sono state combattute in Europa ben 286 guerre. Dall'anno 1560 a.C. all'anno 1860 d.C. furono conclusi più di 8000 trattati di pace destinati a durare per sempre; la loro durata media di validità fu di due anni." Carty ed Ebling scrivono ancora : "dal 1820 al 1945 ben 59 milioni di uomini sono stati uccisi in guerre o altri conflitti mortali". e si potrebbe continuare all'infinito, citando i due conflitti mondiali del novecento, lo sterminio nei lager nazisti dove furono atrocemente eliminati più di cinque milioni di ebrei, le deportazioni nei Gulag siberiani dei dissidenti russi del periodo comunista, le guerre etniche e via dicendo, ma non è tutto. La guerra non è altro che il culmine della sofferenza umana, la quale è in ogni caso sempre ben alimentata anche nei periodi di pace dai sopprusi, dagli abusi che i potenti infliggono ai più deboli ed ai più saggi e qui basta pensare a tutte le persecuzioni religiose, alla crocefissione di Cristo, o alla condanna di Socrate, all'imprigionamento di spiriti liberi come Campanella, alle persecuzioni degli eretici e ai roghi sui quali persero la vita filosofi come Giordano Bruno, o ai processi durante i quali scienziati come Galielo Galilei furono costretti ad abiurare le proprie teorie o allo sfruttamento economico di milioni di individui in ogni parte della terra e si potrebbe non finire mai. L'evidenza dei fatti sembra innegabile, l'umanità è schiava della stupidità e la follia è la sovrana dei nostri peggiori nemici, ma a proposito di nemici, ancora una volta troviamo una tragica affermazione nelle parole di un grande illuminista come D. Diderot: "I nemici hanno abitato da sempre i templi, i palazzi e i tribunali, tre ricoveri donde sono uscite le miserie della società ." Addirittura i sovrani del passato, con tutti i loro guerrieri e cavalieri, con i loro oratori e poeti adulatori capaci di diffondere soltanto una marea di menzogne, si definivano tali niente meno che per autorità divina, e grazie a questa favola hanno continuato a perpetrare per secoli e secoli le più orrende malvagità . Nonostante tutto ciò, sin dall'antichità si è anche cercato di giustificare questo miserevole stato di cose e così vari pensatori si sono prodigati per spiegare il reale stato della nostra condizione: Eraclito per esempio arrivò a dire che la guerra è comune a tutto e la lotta è giustizia, tutte le cose nascono e muoiono attraverso la lotta. La guerra è madre di tutte le cose, di tutti re; e gli uni disvela come dei e gli altri come uomini, gli uni fa schiavi e gli altri liberi . Col passar del tempo Eraclito ha trovato dei sotenitori e si è giunti a Shakespeare che affermava: "La guerra uccide più cornuti di quanto non la pace generi uomini." o Marinetti che nel suo manifesto futurista esaltava la guerra come sola igiene del mondo o l'ideologo nazista Von Bernardi che dichiarava:" la guerra è una necessità biologica....decide in modo biologicamente giusto, poichè le sue decisioni poggiano sulla vera natura delle cose", oppure Lord Elton che nel 1942 in pieno conflitto mondiale asseriva tranquillamente: "La guerra, per quanto la possiamo odiare, è ancora il fattore supremo del progresso evolutivo." e anche l'antropologo Keith sosteneva: "La natura fa prosperare il suo frutteto sfrondando e potando, la guerra è il suo falcetto potatore; non possiamo fare a meno dei suoi servizi." Dunque sembra proprio che avessero ragione i futuristi a considerare la guerra come sola igiene del mondo, peccato però che non sia ancora riuscita ad eliminare il vero parassita della terra; l'uomo consciamente o inconsciamente continua a servirsene, dimostrando così la sua natura duale, sadica e masochistica e dando come sempre alla stupidità lo scettro assoluto del potere incontrastato. Come vedremo anche in seguito la guerra è comunque in ogni caso una sanguinosa lotta per il potere, per il dominio, è l'egoistica ricerca dell'autorità e della ricchezza, è la sete di territori e di controllo sull'operato umano dei nostri simili, è praticamente una malattia del corpo e della mente, è una patologia dello spirito che non sembra destinata a guarire, a questo proposito non si dovrebbe infatti fare troppa fatica a ricordare per esempio i conflitti medio-orientali, la guerra del Vietnam o quella della ex-Iugoslavia per non parlare dei conflitti in Ruanda, Somalia, Afghanistan, Curdistan e via dicendo. In ogni occasione vi sono dunque dei comandanti che decidono della sorte di altri uomini , delle milizie o masse informi che non esitano ad obbedire. Obbedire all'autorità è infatti la condizione necessaria affinchè il potere possa venire esercitato ed è anche la condizione indispensabile perchè la stupidità possa esercitare il suo governo o meglio ancora la sua tirannide. Mi sembra dunque impossibile non sostenere che le società di ogni tempo si sono basate sul conflitto, ed è per questo che alcuni studiosi, tra cui Marx e più tardi Dahrendorf, hanno elaborato proprio una "teoria del conflitto" che tra le altre cose ci spiega anche che la struttura sociale è basata sul dominio di alcuni gruppi da parte di altri; come vedete nulla di nuovo sotto il sole. Forse dev'essere proprio così, qualcuno deve comandare, deve condurci, il rischio però è che ci conduca allo sfacelo, alla catastrofe, e ci faccia giungere all'apocalisse tra i dolori più laceranti ed atroci. Arrivati a questo punto c'è un'osservazione di un certo rilievo che può aiutarci a capire molte cose; Federico II° di Prussia (anche i governanti talvolta sanno riconoscere la stupidità ), un potente sovrano, non c'è dubbio, una volta esclamò: "Se i miei soldati cominciassero a pensare, nessuno più rimarrebbe nelle mie file." e questa breve e sarcastica frasetta ci spiega dunque che i potenti hanno bisogno, per portare a termine i loro nefasti progetti, di gente fedele e ossequiosa che, per paura o per denaro li segua ciecamente nelle loro folli imprese di conquista e di sterminio; ma allora non sono solo i potenti che non hanno cervello, come ipotizza Hugh Freeman nel suo libro Le malattie del potere (16), ma a quanto pare sono anche i loro seguaci ad avere qualche problema. Certamente il mondo ha bisogno di azione, per progredire deve essere dinamico e a questo proposito Freeman cita John Maynard Keynes, il famoso economista, il quale dopo lunghe frequentazioni dei leader politici si era convinto che :"Il mondo non potrebbe mai essere guidato dagli scettici.....inclini a sospendere il giudizio.... l'origine dell'azione va ricercata nell'ignoranza profonda e nella follia." Tutto sembra collimare con le mie tesi iniziali ed è perciò che oggi più che mai mi appare rivelatoria la storiella dei pesciolini. In un suo celebre esperimento, Erich von Holst tolse ad un pesciolino della specie dei Cabacelli la parte anteriore del cervello, dove sono situate tutte le funzioni di gruppo. Konrad Lorenz ci racconta l'accaduto. "Il cabacello senza cervello anteriore, vede, mangia e nuota come uno normale, l'unico particolare aberrante nel comportamento è che non gliene importa niente se esce dal branco e nessuno dei compagni lo segue. Gli manca quindi l'esitante riguardo del pesce normale che, anche se desidera nuotare con tutta l'intensità in una determinata direzione, già dopo i primi movimenti si volta verso i compagni e si lascia influenzare dal fatto che alcuni lo seguano e quanti. Di tutto questo al compagno senza il cervello anteriore non gliene importa assolutamente niente; quando vedeva qualcosa da mangiare o se per qualsiasi altra ragione voleva andare da qualche parte, nuotava via con decisione, ed ecco, l'intero branco lo seguiva. L'animale senza testa era diventato appunto, per via del suo difetto, il capo indiscutibile." Se leggiamo l'esperimento come una metafora letteraria ne deduciamo che come già più volte abbiamo sostenuto la stupidità e la follia sono in massima parte presenti nei potenti, e dunque ne risulta che chi comanda praticamente risulta essere senza una parte di cervello, il guaio però è che nelle comunità umane anche chi obbedisce e segue l'autorità non sembra averne molto di più. La sicurezza del potere, come ci ricorda Leonardo Sciascia, si fonda sull'insicurezza dei cittadini, e così la loro ignoranza frammista alla loro codardaggine fa si che gli individui che hanno meno scrupoli, più malvagità e meno senso morale, praticamente i più egoisti e intraprendenti conducano i loro simili verso il baratro dell'infelicità . L'istinto di morte che pervade la nostra specie, come aveva rilevato giustamente Freud , è anch'esso associabile al dilagare della sofferenza, del masochismo e dell'imbecillità , infatti chi più ha paura di morire più cerca di soppravvivere e tale spinta all'autoconservazione non fa altro che riaffermare sempre di più la valenza mortale della specie umana. Eros contro thanatos dunque. Questa tesi è condivisa tra gli altri da Norman Brown, e da un altro grande antagonista del potere, vale a dire Elias Canetti che nella sua opera Massa e Potere sostiene che il potere significando appunto autoconservazione sia necessariamente stupido e violento, poichè non esiste istinto di conservazione che non abbia una tendenza aggressiva. D'accordo con Canetti sembra essere anche Arno Gruen che in un suo saggio afferma: "Chi si è votato al potere non avvicinerà mai i suoi simili su un piede di parità quantunque a voce dichiari il contrario: per costui, i rapporti con gli altri sono definiti soltanto in termini di potere o di debolezza, ed egli stesso deve accumulare potere il più possibile per diventare invulnerabile e dimostrarsi tale." Dunque il potere significa contemporaneamente autorità e violenza, vale a dire ancora una volta follia e stupidità . Questa tesi viene ulteriormente ribadita da Barbara Tuchman che nel suo libro sulla guerra intitolato La marcia della follia scrive: " La follia è figlia del potere (vi ricordo che per Erasmo la follia era figlia del denaro). Noi tutti sappiamo che il potere corrompe. Siamo meno coscienti del fatto che esso genera follia; che il potere di decidere spesso provoca la latitanza della riflessione | |
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Da: presente ai fatti e sinceramente schifata | 13/06/2012 16:51:26 |
PUNITI IN SEDE PENALE SE FATTI SARANNO PROVATI.....MA I FOGLI PRECOMPILATI PRIMA DELLA DETTATURA DOVE SONO? E LE BUSTE CON LE MATERIE? E I CODICI COMMENTATI COL TIMBRO???? QUALCUNO DELLE 3 FORZE DELL'ORDINE PRESENTI PER CONTROLLARE I "PERICOLOSI SOVVERSIVI" HA PER CASO FATTO UN SEQUESTRO???? NO DITEMELO PER PIACERE. | |
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Da: ... | 13/06/2012 17:41:39 |
il codice di flaminia è stato senza dubbio sequestrato. Il punto è che non sappiamo che cosa sia stato messo a verbale, dato che - a quel che so - nessuno ha visto il verbale di ieri e a chi domandava di vederlo la commissione rispondeva in modo evasivo. Io ho riportato la vicenda di flaminia solo per dire come erano andate davvero le cose, dato che ero là davanti, come altri. Ma credo anche io che non dobbiamo farci distrarre da un aspetto che - se vogliamo - è marginale, laddove ritengo, come hanno evidenziato anche altri, che il vero problema è stata l'assoluta inadeguatezza della commissione. Ma vi pare normale che il Presidente della commissione di un concorso di una tale importanza, al momento di ritirarsi per elaborare le tracce, abbia detto che avevamo il tempo di andare in bagno e "svuotarci le tasche" da materiale non consentito? Dai, nemmeno al liceo... | |
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Da: lallas | 13/06/2012 17:45:53 |
per chi non lo sapesse, al tg di raitre è stata data la notizia del concorso, con pezzi di video e inquadramento anche di post di mininterno... ciao, laura | |
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Da: vadaabordocazzo | 13/06/2012 17:57:28 |
ma poi la candidata che è stata beccata con il codice commentato (non consentito) è stata espulsa o no ? | |
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Da: CAVOLO! | 13/06/2012 18:02:33 |
E ora cosa succede? Quali sono le soluzioni possibili? | |
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Da: ... | 13/06/2012 18:04:36 |
E concordo con Schopena sul fatto che una commissione più competente avrebbe potuto ovviare/rimediare a carenze/mancanze iniziali, senza far degenerare la situazione a quel modo, fino al punto di dover giungere inevitabilmente all'annullamento della prova, come è stato. Alla luce di quanto visto, si potrebbe dire che l'unica esperienza in fatto di concorsi pubblici che quei commissari hanno avuto, è quella relativa al concorso da loro vinto, decenni fa. p.s. pare che la candidata non sia stata espulsa. | |
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Da: Melpix | 13/06/2012 18:20:47 |
scusate ma è vero che un membro della commissione ha picchiato un candiato? o è una leggenda come quella del reggiseno? | |
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Da: INFORMARE | 13/06/2012 18:28:23 |
L'importante è attivare la democrazia e le sue forme di controllo, anche con i media. Affinché ai vertici delle istituzioni possano arrivare i soli meritevoli, con beneficio di tutti. Coloro che avevano codici commentati, la dott.ssa Flaminia e altri (vi erano altri? chi erano? nomi e cognomi?), dovrebbero render conto di tali "anomalie" alla Procura della Repubblica...anche semplicemente come persona informata dei fatti, o sbaglio? L'azione penale è ancora da esercitare d'ufficio o no??? | |
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Da: Notizie sulla traccia: | 13/06/2012 18:30:17 |
Chiedo scusa per intromissione e per andare fuori tema, ma vorrei sapere se qualcuno possiede, può e vuole pubblicare, anche per relationem, il testo della traccia. Si è detto che la prova era in diritto civile....ma niente altro è stato detto. Vi ringrazio. | |
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Da: schopena | 13/06/2012 18:36:11 |
Ripeto, facciamo chiarezza. Ognuno è pregato di riferire SOLO fatti a cui ha assistito personalmente. - buste non consegnate inizialmente e non consegnate nemmeno a traccia finalmente dettata=vero - ragazzi strattonati ed identificati solo perchè parlavano =vero, io ho visto un ragazzo ricciolino che era davanti, con una polo azzurra che stava parlando ad alta voce sì, ma per farsi sentire nel delirio generale, che è stato puntato dal dirigente (ma chi era il tizio con delirio di onnipotenza? quello col megafono, per intenderci... qualcuno mi ha detto il questore...mah) e poichè il ragazzo indietreggiava è stato accerchiato e spinto più volte - codice annotato=vero. - titolare del codice non espulsa=vero, almeno fino alle 14,40 poichè ho chiesto personalmente a quell'ora al Presidente se avevano provveduto ad espellerla e mi è stato detto "la espellEREMO". - fogli con tema già scritto=questa notizia non è confermata , se qualcuno ha visto DIRETTAMENTE questi fogli, gentilmente si faccia avanti. tutto quanto ho indicato come vero, l'ho visto di persona e sono pronta a confermarlo davanti qualsiasi persona o organo. non cominiciamo con le favole e leggende varie. | |
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Da: Melpix | 13/06/2012 18:51:22 |
x schopena: allora è vero che ci sono stati candidati (il ricciolino) strattonati da soggetti che non appartenevano alle forze dell'ordine (almeno a prima vista, se si dice che potesse essere il questore...). se è così, quello che ha strattonato il ragazzo rischia in prima persona, e con circa 1000 candidati che hanno dato le generalità all'entrata, non sarà neanche difficile trovare testimoni. non ho la possibilità di confermare o smentire la notizia, ma a me avevano detto che quello con il megafono era un membro della commissione, il procuratore dello stato di cui non ricordo il nome | |
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