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ALLARGAMENTO DELLA FORMAZIONE
2389 messaggi, letto 88170 volte

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Da: alberto savio12/11/2010 22:49:28
sono stato ad un seminario della cgil oggi 12 novembre sul tema valorizzare il personale ata ed era presente anche il segretario nazionale della cgil santoro e, purtroppo, le notizie non sono positive. E' stato detto che, in virtù del decreto brunetta, il ministero non è propenso ad allargare la formazione ma punta ad unico concorso pubblico con una quota riservata al personale interno con il possesso il titolo previsto dal bando.
deluso ed amareggiato.
Rispondi

Da: maria13/11/2010 07:55:45
X alberto savio

Vuol dire che dovremo attendere il Concorso pubblico ? E le graduatorie della mobilità decadranno? Non ci saranno più Corsi di formazione neanche fra un biennio?

Maledetto chi ha ideato tutto questo diabolico marchingegno...
Rispondi

Da: david13/11/2010 08:41:23
facciamo in fretta a cancellarci da tutti i sindacati che non  sanno e non vogliono tutelarci perchè altrimenti come farebbero proselitismo con il prossimo concorso?
Rispondi

Da: LAZZARO13/11/2010 09:36:51
Collewghi, abbiamo fede, questo governo cadra presto!
Rispondi

Da: da delusa13/11/2010 09:47:45
nn è possibile, nn ci posso credere che nn ci sarà più la possibilità di cambiare profilo attraverso la mobilità, ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,, sono davvero amareggiata ! ! ma siete sicuri.............................................
Rispondi

Da: X1213/11/2010 10:54:58
IL FNADA ASSERISCE  IL CONTRARIO.
Rispondi

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Da: da delusa13/11/2010 15:50:52
Cosa vuol dire che Fnada asserisce il contrario? sono andata sul sito ma in merito alla mobilità nn c'è nulla !
Rispondi

Da: anonimo13/11/2010 16:32:54
purtroppo si fara' un nuovo concorso a partire da gennaio 2011 come previsto dalla legge brunetta
le graduatorie al termine del bienno perderanno validità
il problema e' che i sindacati parlano ma non agiscono.
Rispondi

Da: germini13/11/2010 16:34:22
Il ministro Gelmini convoca le Organizzazioni Sindacali per mercoledì 17 novembre
Oggetto dell'incontro: la destinazione al personale della scuola della quota del 30% delle economie realizzate con la manovra sugli organici. Come preannunciato nel corso dell'incontro della scorsa settimana al MIUR sull'"organico di fatto", tali risorse saranno utilizzate per la corresponsione degli scatti di anzianità, "congelati" dalle misure straordinarie per il risanamento economico, ed anche per sostenere interventi rivolti alla valorizzazione della professionalità.

Si profila, dunque, la possibilità di chiudere positivamente una vertenza che ha visto, in questi mesi, la CISL Scuola in prima fila nel cercare e trovare - in un confronto mirato ai risultati possibili e non alla sterile propaganda di se stessi - soluzioni atte a rimuovere una pesante e ingiusta penalizzazione della categoria, già sottoposta al blocco triennale del contratto.

Con lo stesso spirito la CISL Scuola valuterà attentamente le proposte che il Ministro avanzerà nel corso dell'incontro, convinta che per le politiche retributive del personale restino, comunque, quelle negoziali le sedi giuste e opportune, da salvaguardare e privilegiare.

Rispondi

Da: maria13/11/2010 16:36:20
Allora io ho speso 3.000 euro per niente!
Il ricorso al tar per il punteggio me lo potevo evitare...
Un grazie di cuore al Miur, ai sindacati e all'Italia che sta andando in malora
Rispondi

Da: X1213/11/2010 17:49:44
NON DEMORALIZZATEVI, UN RAPPRESENTANTE DEL FNADA MI HA DATO GARANZIE CHE CHI HA SUPERATO LA PROVA SELETTIVA ED HA I TITOLI IN REGOLA VERRA' FORMATO E RIENTRERA' NELLE GRADUATORIE FUTURE DOPO IL SUPERAMENTO DELL'ESAME.
UN ALTRO CONCORSO, COME LA STORIA CI INSEGNA, NEL BREVE, NON VERRA' BANDITO.......FORSE TRA 15 ANNI.
Rispondi

Da: da delusa13/11/2010 18:45:53
Meassaggio X12 : spero vivamente che quello che affermi sia vero, altrimenti è davvero un grande caos.........................
ma a chi dobbiamo credere ?
nei prossimi gg chi sa qualcosa in più in merito ci faccia sapere
Grazie
Rispondi

Da: lu molto delusa13/11/2010 19:43:43
mah!...chi vivrà vedrà.....certo io mi sono rotta di questa situazione!
Sono ormai ...non so più quanti anni che aspetto di passare all'area superiore, con un diploma, con una laurea (da 110 e lode) ed ancora sono son qui a fare il collaboratore scolastico...
e mi sento dire che devo essere più che contenta perchè ho il posto fisso,  e che devo contiunuare a rimanere con la testa e le orecchie basse a fare il mio lavoro e che non devo aspirare ad altro...
ma mi chiedo...come mai tanti (anche entrati insieme a me) sono riusciti ad avanzare di carriera anche senza titoli???!!!! ...e soprattutto, come mai loro a testa bassa non ci sono stati?...ma quali titoli o requisiti latenti si dovranno mai avere per sperare?
che schifo di paese è l' italia!
Rispondi

Da: mattia pascal14/11/2010 12:18:02
x chi ne sa qualcosa

Vorrei capire se la graduatoria che decade è quella permanente (coloro che hanno già svolto la formazione).
Io sono inserito nell'elenco per DSGA (non ho ancora svolto la formazione) .Posso dire addio al sogno di diventarlo un giorno?
P.s. : non ho la laurea specifica!
Rispondi

Da: alberto savio14/11/2010 16:39:53
Progressioni verticali, addio
La riforma dell'articolo 52 del d.lgs 165/2001 operata dall'attuale articolo
24 del decreto-Brunetta mette definitivamente in soffitta le progressioni
verticali.
L'articolo 5, comma 2, lettera f), della legge-delega 15/2009 è molto
chiaro nell'assegnare alla legge delegata il compito di "stabilire che le
progressioni di carriera avvengano per concorso pubblico, limitando le
aliquote da destinare al personale interno ad una quota comunque non
superiore al 50 per cento".
L'attuazione della previsione indicata sopra determinerà la soppressione
delle progressioni verticali, regolate fin qui dai contratti collettivi, ed il ripristino
dei concorsi pubblici con riserva al personale già dipendente dall'ente o
ministero procedente. Ed è proprio questo l'oggetto della disciplina contenuta
nell'articolo 24 dello schema di decreto legislativo.
In effetti, la contrattazione collettiva ha disciplinato la progressione
verticale auto attribuendosi una competenza quale fonte di regolazione di un
istituto considerato come strumento per la gestione della carriera dei
dipendenti pubblici, in modo, tuttavia, improprio ed illegittimo, come ha
confermato la Corte costituzionale con ripetuti interventi [1].
La sentenza della Corte di cassazione, Sezioni Unite, 15 ottobre 2003, n.
15403 ha accertato definitivamente che le progressioni verticali altro non sono
se una novazione del rapporto di lavoro, che comportano un accesso ad una
nuova carriera e, di conseguenza, l'attribuzione della giurisdizione al giudice
amministrativo.
La contrattazione collettiva non poteva estendere il proprio campo di
applicazione al reclutamento. Esso, in quanto sorretto dall'articolo 97, comma
3, della Costituzione, deve rimanere disciplinato esclusivamente dalla fonte
di legge. La "privatizzazione" del rapporto di lavoro pubblico non ha mai
previsto che la contrattazione collettiva potesse ingerirsi della materia del
reclutamento e della progressione di carriera. Infatti, l'articolo 2, comma 2,
lettera c), n. 4), della legge 421/1992 (la legge delega che ha avviato il
processo di "privatizzazione" del rapporto di lavoro pubblico) prevede
espressamente che "sono regolate con legge, ovvero, sulla base della
legge o nell'ambito dei princìpi dalla stessa posti, con atti normativi o
amministrativi, le seguenti materie […] 4) i procedimenti di selezione
per l'accesso al lavoro e di avviamento al lavoro".
E' rimasta un'espressa riserva di legge che presiede la materia della
selezione e l'accesso al lavoro, tale da precludere alla contrattazione qualsiasi
potere di disciplina in merito. Ed, infatti, la sentenza del Tar Lazio, Roma,
Sezione I, 4.11.2003, n. 12370 ha considerato radicalmente nulle le
progressioni verticali, nel comparto ministeri, ma con un ragionamento
convincente, tale da potersi e doversi estendere a tutti i comparti.
A tale sentenza, tuttavia, ha fatto seguito un'incomprensibile inerzia del
legislatore. Nessuno ha avuto la forza di compiere l'unica scelta possibile:
prendere atto della nullità delle progressioni verticali, disdettare il contratto e
tornare alla disciplina concorsuale, di fonte normativa.
L'articolo 24 dello schema di decreto legislativo pone rimedio alla vista
inerzia legislativa. Una volta in vigore il decreto legislativo, le norme dei
contratti collettivi che disciplinano le progressioni verticali saranno da
considerare disapplicate. Infatti, esse, per un verso, sono già in violazione della
legge 421/1992. Per altro verso, la riappropriazione della disciplina da parte
della legge, nell'ambito di una normativa che ripubblicizza largamente il
rapporto di lavoro, rende la fonte contrattuale priva di qualsiasi radicamento
nell'ordinamento giuridico e di qualsiasi legittimità: prevarrà necessariamente
la fonte normativa. La quale torna all'antico: i dipendenti che già fanno parte
dei ruoli delle amministrazioni pubbliche potranno accedere a categorie o aree
di inquadramento superiori, ma a questo scopo dovranno partecipare a
concorsi pubblici, con riserva di posti, a condizione che siano in possesso
del titolo di studio richiesto per l'accesso dall'esterno. Non vi saranno
più procedure riservate esclusivamente ai dipendenti, quali erano le
progressioni verticali, le quali di fatto consistono in concorsi interni. L'articolo
24, insomma, attua l'articolo 97, comma 3, della Costituzione, secondo il quale
il concorso è la regola per selezionare il personale da assumere nei ruoli
pubblici e il concorso deve essere pubblico e aperto a tutti.
La professionalità dei dipendenti può essere valorizzata non chiudendo le
selezioni, ma prevedendo una riserva dei posti messi a concorso, che, come
visto, non potrà comunque eccedere il 50%.
Si risolvono una serie di problemi connessi alle progressioni verticali. Se
l'ascesa nelle categorie avviene per concorso, necessariamente occorre la
programmazione triennale come presupposto. In secondo luogo, la
qualificazione delle progressioni di carriera come concorsi pubblici evidenzia
che esse sono spesa di personale, da disciplinare in applicazione delle regole
previste dalle norme, al pari delle assunzioni esterne, anche se il costo
effettivo per l'amministrazione risulti inferiore a quello di un'assunzione
dall'esterno.
Si risolve, inoltre, il problema del rapporto tra progressioni ed assunzioni.
Già la Corte costituzionale aveva evidenziato che il principio dell'adeguato
accesso dall'esterno ai ruoli pubblici mediante concorso imponesse che le
progressioni verticali non potessero andare oltre il 50% dei posti vacanti. Molte
amministrazioni, però, hanno eluso diffusamente questa chiara indicazione,
ritenendo di applicare questa ripartizione percentuale alle assunzioni previste
nella programmazione triennale, prevedendo, così di effettuare solo
progressioni verticali il primo anno del triennio e di effettuare i concorsi
pubblici negli anni successivi, dando vita di fatto a concorsi interni per il 100%
dei posti.
La previsione normativa che impone i concorsi pubblici con riserva dei
posti non consentirà più queste elusioni: solo nell'ambito di ogni singola
procedura concorsuale sarà possibile prevedere una strada più agevolata al
personale interno. Ed è evidente che la percentuale di riserva (che, si
sottolinea è nel massimo del 50%: ogni amministrazione potrà prevedere
percentuali, dunque, anche inferiori) può essere applicata solo a condizione che
il concorso miri all'assunzione di almeno 2 dipendenti. In caso contrario, la
riserva non può operare, perché altrimenti sarebbe del 100%.
Il punto dolente e contraddittorio della norma in commento consiste nella
circostanza che essa considera la progressione di carriera come uno strumento
premiale. Ma, questo può avvenire solo in via indiretta, soprattutto venendo a
mancare la selettività mirata, derivante dalla forma concorsuale interamente
riservata ai dipendenti, propria del sistema delle progressioni verticali. In
effetti si tratta di una norma che afferma e nega contemporaneamente o,
meglio, si contraddice nello stresso comma, il 2. Ove si prevede, ad un tempo,
che l'attribuzione dei posti riservati al personale è finalizzata a riconoscere e
valorizzare la competenza professionale e, contemporaneamente, allo scopo di
mettere in relazione tali opportunità con le specifiche esigenze delle
amministrazioni.
Nella realtà, il processo deve essere considerato totalmente inverso. Sono
le specifiche esigenze delle amministrazioni a dover guidarle nella
determinazione dei fabbisogni di personale e alla verifica della sussistenza,
all'interno, di professionalità potenzialmente meritevoli di un'indiretta
valorizzazione, da considerare solo eventuale visto che la riserva dei posti non
può costituire garanzia alcuna.
Oggettivamente, in un sistema nel quale la progressione di carriera è
considerato un nuovo accesso agli impieghi, non appare corretto attribuirle il
valore di strumento per premiare il merito.
La modifica dell'articolo 52 del d.lgs 165/2001 sarà immediatamente
vincolante anche per gli enti locali, come tutte le disposizioni del "decreto-
Brunetta", che a breve entreranno in vigore. Non è corretto ritenere che per le
amministrazioni locali vi sia un anno di "vacatio", per l'entrata a regime della
norma.
Ancora, l'articolo 24 dello schema di decreto deve essere letto in
combinazione con il successivo articolo 52, che novella l'articolo 40 del d.lgs
165/2001, riducendo drasticamente le materie di competenza della
contrattazione collettiva dalla contrattazione collettiva; tra esse esclude le
materie di cui all'articolo 1, comma 2, lettera c), n. 4, della legge 421/1992.
Tale disposizione contiene una riserva di legge per la disciplina degli accessi
agli impieghi, nella quale, come noto, ai sensi della giurisprudenza ormai
pacifica, rientrano le progressioni verticali.
L'entrata in vigore del decreto-Brunetta, dunque, contemporaneamente:
priva la contrattazione collettiva (che, in effetti, già nel precedente regime
normativo non avrebbe potuto regolare l'accesso agli impieghi) della
competenza a regolare modalità di assunzione, quali sono le progressioni
verticali; modifica, esercitando la competenza legislativa esclusiva, l'assetto
normativo in materia, reintroducendo i concorsi pubblici con riserva fino al
50%.
Poiché le progressioni verticali non sono disciplinate dalla legge, ma dai
contratti nazionali collettivi, l'esercizio della potestà normativa da parte della
legge che ridisegna il sistema della progressione di carriera, comporta
l'immediata disapplicazione dei contratti, perché le regole in essi contenute
contrasterebbero con norme imperative di legge.
[1] Sentenze 4 gennaio 1999, n. 1, 16 maggio 2002, n. 194, 29 maggio 2002,
n. 218 e 23 luglio 2002, n. 373.
Rispondi

Da: Aspirante X alberto savio15/11/2010 12:39:54
La tua è una notizia vecchia di quasi due anni. Non dici nulla di nuovo, ma vedo che ti piace fare il DEMORALIZZATORE. Nonostante la riforma Brunetta di cui tu parli, la Mobilità Professionale ha avuto luogo e continuerà nei prossimi anni.
E vedi di smetterla!
Rispondi

Da: x aspirante15/11/2010 13:32:52
secondo me tu sei proprio scemo.
io sono in graduatoria per passara a dsga e per soli due posti non sono passato.
Se tu fossi stato presente alla riunione della CGIL del 12 novembre a Napoli non parleresti così.
E' proprio vero che la mamma del cretino e' resta sempre incinta.
Alberto Savio
Rispondi

Da: maria15/11/2010 13:50:16
x alberto savio
Anch'io sono nella tua stessa situazione:
graduatoria DSGA non sono rientrata nella formazione per un posto!
Rispondi

Da: x  Alberto Savio15/11/2010 15:58:01
La CGIL sapeva tutte queste cose e fino a pochi giorni fa ha continuato a dire (v. sito) che avrebbe chiesto al MIUR l'allargamento della formazione? Ma allora ci prende proprio in giro!
Rispondi

Da: da PAVIA15/11/2010 16:09:49
qualcuno può dirmi chiaramente se c'è qualche speranza per chi ha superato la selezione? Possibilmente senza fare tutti questi giri di parole inutili?
Rispondi

Da: manuela verona15/11/2010 16:15:29
COMINCIAMO A CHIAMARE I NOSTRI SINDACATI
E A FARCI SENTIRE CHE SCHIFEZZE STANNO FACENDO ?
Rispondi

Da: Ata16/11/2010 12:08:43
Ma tanto si andrà a votare in primavera e se non vince Berlusca gli altri dovranno ridare TUTTI i posti tagliati agli ata e ai docenti e i soldi per il contratto  e gli scatti altrimenti sono DEI BASTARDI FALSI E IPOCRITI !  GIUSTO ?
Rispondi

Da: da PAVIA16/11/2010 19:02:02
IN QUESTO FORUM MI SEMBRA SI DICANO UN SACCO DI CAZZATE
Rispondi

Da: x  I DSGA FORMATI MA NON IMMESSI IN RUOLO16/11/2010 23:54:31
NOI DSGA FORMATI, VINCITORI DI CONCORSO MA NON IMMESSI IN RUOLO DOVREMMO ORGANIZZARCI E SCRIVERE UN DOCUMENTO COMUNE  DA INVIARE AI VARI SINDACATI, VISTO CHE IN TANTE PROVINCE CI SONO ANCORA MOLTI POSTI   VACANTI
Rispondi

Da: maria17/11/2010 08:49:51
Anche se non ci credo più, ma,  sbaglio o è oggi l'incontro dei nostri cari sindacati con il MIUR ?
Rispondi

Da: maria17/11/2010 09:20:16
Mi rispondo da sola:
dal sito della cgil
L'incontro con i sindacati, convocato dal Ministro Gelmini per mercoledì 17 novembre, su scatti di anzianità e merito si svolgerà il giorno seguente, giovedì 18 alle ore 9.30.

A breve pubblicheremo una notizia sui temi su cui ci aspettiamo che il Ministro doverosamente faccia chiarezza giovedì prossimo.

Maah!
Rispondi

Da: Marcy17/11/2010 19:15:36
DOBBIAMO COMINCIARE A ROMPERE LE SCATOLE AI SINDACATI .
COME MAI NESSUNO PARLA PIU' DI ALLARGAMENTO DELLA FORMAZIONE ???
ATTACCHIAMOCI AL TELEFONO E CANTIAMOGLIENE QUATTRO

IO COMINCIO DOMANI CON LA CGIL!!!
E DIRE CHE HO FATTO ANCHE UN'ORA DI SCIOPERO OGGI!!!
Rispondi

Da: manuela verona17/11/2010 20:55:53
bravissima  dobbiamo fare proprio cosi' LORO devono attivarsi però noi dobbiamo rompere...................
Rispondi

Da: Marcy17/11/2010 21:25:08
SCUSATE CHI MI SA DIRE PER QUANTI MESI SI MANTIENE LA TITOLARITA' PRESTANDO SERVIZIO CON ARTICOLO 59' AA
TRE ANNI COMPLESSIVI CIOE' 36 MESI?
SE UN ANNO HO FATTO SOLO 5 MESI PER PERDERE LA TITOLARITA DOVRO' INTACCARE IL QUARTO ANNO??

GRAZIE A CHI MI SA RISPONDERE
Rispondi

Da: da delusa18/11/2010 15:48:23
Nessuno sa niente dell incontro di oggi al miur? Hanno parlato come sempre solo di docenti ? mi pare  proprio di sì ! Se qualcuno sa qualcosa, lo scriva ..............x favore 
  ciao a tutti
Rispondi

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