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noi rosiconi ri-aspiranti dirigenti mininterno
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Da: LaCasa | 31/08/2007 12:00:13 |
Secondo la costante giurisprudenza amministrativa in materia di "fissazione dei criteri di massima di valutazione delle prove concorsuali", l'adempimento relativo alla determinazione dei criteri da utilizzare per valutare le prove scritte, puo' essere espletato dalla Commissione finanche "dopo lo svolgimento delle medesime", purchè "prima dell'inizio delle correzioni". Pertanto, i criteri medesimi potrebbero legittimamente non essere disponibili al momento in cui le prove scritte vengono espletate. | |
Da: Silvio Pellicos friend | 31/08/2007 12:29:24 |
per LaCasa: chiarissimo. | |
Da: Prospero Efisio | 31/08/2007 15:19:48 |
Prendetelo con le dovute cautele e con la ragionevole perplessità , perché mi è stato riferito. Non garantisco, ma un po' io ci credo. In un precedente concorso, proprio a quel ministero, si sono presentati due funzionari interni, marito e moglie. Lei brava brava, lui un po' meno. Lei ha fatto i temi e li ha passati anche a lui, che ha cambiato solo qualche parola e qualche giro di frasi, giusto per dissimulare la fonte coniugale. Facendola breve... lui passa gli scritti e lei no. Perché? In commissione c'era un dirigente dell'amministrazione e un magistrato della corte dei conti. Non si tratta di raccomandazioni, perché chi è amico di orazio è anche amico di clarabella, ma forse perché i due commissari si sono divisi i compiti da correggere, e di bocca buona uno e più "selettivo" l'altro. Quindi i criteri non erano così oggettivi, e il caso, che ha diviso gli elaborati quasi gemelli, ha prodotto il risultato di cui sopra. PECM | |
Da: dubbio | 31/08/2007 16:19:33 |
tutto può succedere nella vita, e non è la prima volta che ento storie del genere. Del resto sono sempre stato convinto che la linea tra il passare ed il non passare è molto sottile. Sono convinto che la percentuale di bocciati nella seduta della commissione che segue un litigio tra il presidente e la consorte fa più vittime delle sentenze additive del nostro caso. Potrebbe valere comunque anche il caso inverso. Le variabili sono talmente tante che effettivamente anche con una buona prova si può essere bocciati, o viceversa con una mediocre essere promossi. Ultima considerazione: quando un candidato va a fare un concorso mette in gioco tutto se stesso e, come minimo, mesi o anni di sacrifici. Quando un commissario presiede o fa parte di una commissone lo fa solo per prestigio o per il gettone o per aiutare amici e parenti, la dose di impegno, di speranza, e di possibilità di cambio della vita del commissario è molto minore di quella del candidato. Detto questo io continuo a ribadire che in sostanza il concorso scorso non è stato una zozzeria tra le più evidenti, e anzi mi sono reso conto che alcuni hanno passato gli scritti per una serie di circostanze che hanno giocato a loro favore. Se hanno avuto la BDC loro, perchè non potrei averla un giorno anch'io. L'ottimista dubbio vi augura un buon fine settimana. | |
Da: LaCasa | 31/08/2007 16:44:45 |
Cosa deve intendersi per "predeterminazione dei criteri di massima di valutazione di una prova concorsuale"?? Secondo la giurisprudenza amministrativa, s'intende la predefinizione degli elementi che saranno valutati nella correzione delle prove, nonchè del loro peso specifico. Una possibile classificazione degli elementi "attenzionati" potrebbe essere la seguente: a. competenza dell'argomento: 30 punti b. chiarezza espositiva: 20 punti c. capacità di cogliere i collegamenti interdisciplinari: 20 punti d. capacità si sintesi: 20 punti e. capacità di utilizzo della lingua italiana: 10 punti Il fatto di predeterminare i criteri di valutazione riduce ma non annulla la discrezionalità di giudizio che comunque permane in capo alla Commissione concorsuale. In breve, i criteri di valutazione SONO OGGETTIVI; l'atto del valutare (e quindi, di attribuire un voto/giudizio piuttosto che un altro) NON LO E'!!!!! Il giudice amministrativo annulla una procedura concorsuale quando i criteri non siano stati prefissati o siano eccessivamente generici o illogici o siano stati predeterminati successivamente all'inizio della correzione (tipiche manifestazioni di eccesso di potere) ; viceversa, rigetta i ricorsi che abbiano come oggetto IL VOTO/GIUDIZIO in se, considerando tale espressione valutativa come la manifestazione di un potere discrezionale che risiede nella sola Commissione di concorso, rispetto alla quale il giudice amministrativo non puo' intervenire, non essendo quella sui concorsi una materia di giurisdizione di merito. Circa il caso concreto sopra esposto, mi sembra di poter condividere la perplessità con la quale l'autore stesso l'ha presentato. Ritengo, infatti, che difficilmente il magistrato della Corte dei Conti disponga delle competenze e delle cognizioni teorico-pratiche, necessarie a valutare compiutamente la c.d "prova pratica", mentre il dirigente di prima fascia, forse, non ha la capacità di correggere un tema di diritto amministrativo o di contabilità pubblica. Questo, almeno, in linea di principio. Puo' essere accaduto che, scorta la similitudine tra le prove, sia stata erroneamente penalizzata la candidata che aveva il merito di aver redatto delle prove quantomeno originali. Tuttavia, è solo con la richiesta di accesso agli atti che sarebbe potuta emergere la motivazione della bocciatura. | |
Da: pippino | 31/08/2007 17:13:41 |
amici miei, mancano sette minuti al mio consueto appuntamento per la sconfitta a tennis con l'economo (non della questura, da del villaggio turistico) ma non posso fare a meno di notare che, quatto quatto, a distanza di un anno, è tornato prepotentemente alla ribalta il criterio di valutazione del concorso. non sprecate più supposizioni sull'operato della commissione di questo concorso. ve lo dice uno che ha fatto ricorso al tar pur essendo perfettamente a conoscenza delle giuste considerazioni di chi mi ha preceduto sulla discrezionalità . dopo aver letto le 22 seconde prove non potevo non farlo, ma la (ampiamente prevista) risposta è stata: vuolsi così colà (...) dove si puote, e più non dimandare (dal punto di vistà della discrezionalità , s'intende...). guardiamo avanti. | |
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Da: bho | 01/09/2007 09:53:52 |
ragazzi, scusate, possiamo parlare di cose serie? allora, cosa tentare, il concorso come commissario prefettizio? o ritentare quello da dirigenti? io la butto là | |
Da: bho | 01/09/2007 10:25:04 |
mi spiego meglio: gli interni fra i due concorsi preferiranno certamente quello da commissario prefettizio... quindi potrebbero lasciare spazi per chi non è un interno quindi il concorso da commissario prefettizio sarà iper congestionato, mentre, verosimilmente, quello da dirigente potrebbe essere meno inflazionato | |
Da: dubbio | 01/09/2007 10:47:30 |
per bho: credo che tu ti sia fatto un'idea un pò strana. A mio parere quello che differenzia i due concorsi non è quello che pensi tu. In primo luogo infatti il concorso per consigliere di prefettura (che è una cosa diversa da commissario prefettizio) richiede la sola laurea e quindi ci saranno sicuramente molte più domande di partecipazione e quindi una minore possibilità di passare la preselezione, mentre il concorso per dirigente contrattualizzato richiede requisiti di accesso più specifici, che daranno luogo a meno domande di partecipazione ma ad una competizione maggiore data l'esperienza di chi già lavora nella PA. Una volta passate le selezioni sicuramente il numero di prove da sostenere per gli aspiranti prefettizi sono di più e richiedono molte conoscenze, anche in materie come storia che, di solito non fanno parte del normale bagaglio culturale del concorsista. La difficoltà delle prove credo che sia la medesima, e chi ha fatto, come la maggior parte di chi scrive in questa discussione, lo scorso concorso per dirigente, ti potrà testimoniare che abbiamo avuto a che fae con due prove veramente toste e veramente molto selettive (22 su 203 sono passati agli orali). Quanto al discorso che gli interni preferiscano quello per prefettizio a sapito di quello per dirigente, non ci giurerei. Devi tenere presente che ci sono due tipi di formazione e due tipi di lavori svolti nelle prefetture. Chi ha una formazione economica e lavora nelle ragionerie tenderà a privilegiare quello per dirigente, mentre chi ha una formazione di tipo giuridico tenderà al concorso per consigliere di prefettura. Non ti nascondo comunque che esistono anche posizioni ibride (come me) che lavorano in ragioneria pur essendo laueati in legge, e forse esiste anche il cas contrario. Tieni inoltre presente che il ministero dell'interno fa un sacco di cose, e che quindi è molto raro trovare persone che sappiano tutto quello che accade in Prefettura o negli organismi di polizia o nel ministero. E' chiaro che chi ha una formazione con un taglio netto farà una scelta, ma qui parlaiamo di gente che abitualmente non fa concorsi, non di chi concorre per professione, sempre e ovunque. L'unica cosa che mi sento di poterti dire è che raramente chi non lavora o ha lavorato in ragioneria conosce o comunque mastica di contabilità speciale. Non so cosa consigliarti, ma ti faccio una domanda, o forse una provocazione: devi per forza farne solo uno? Per mia esperienza bisogna cercare di avere più porte aperte possibile. Già è difficile passare così, se poi le porte ce le chiudiamo da soli..... Concludo con un'ultima considerazione: entrambi i concorsi sono preceduti da preselezioni e quindi il problema di cosa fare può essere rimandato a dopo i risultati dei quiz. Io mi mporrei il problema di cosa scegliere solo dopo avere passato gli scritti di entrambi (ma questo per quanto mi riguarda è fantascienza). in bocca al lupo | |
Da: bho | 02/09/2007 09:40:35 |
per dubbio; ti comunico che anch'io ho fatto il precedente concorso come dirigente min. interno, quindi anch'io sono un rosicone, la mia posizione allo scritto è stata al 90° posto. Comunque. il problema che pongo è questo: premesso che io non ne capisco niente di contabilità speciale, constatato che non lavoro in prefettura ma ho un lavoro altrettanto qualificante all'Agenzia delle Entrate, tenuto conto che probabilmente le date dei due concorsi coincideranno o pressapoco. Tutto ciò riferito credo che bisogni sceglierne uno ed uno solo almeno relativamente a quale studiare fra i 7000 quiz per uno ed i 5000 dell'altro. Meglio dunque quello da consigliere prefettizio (ovvero maggiore concorrenza ai quiz, ma se passi i quiz, per gli scritti ha un certo valore aggiunto rispetto ai neo laureati) ovvero una passegiata per i quiz e le complicazioni agli scritti? però, dall'altro canto, credo che troverò, in termini assoluti, più interni al concorso come consigliere prefettizio. | |
Da: dubbio | 02/09/2007 11:02:14 |
non intendevo sindacare la tua preparazione, ed effettivamente se si passa la selazione per prefettizio si ha qualche vantaggio sui neo laureati, ma d'altro canto credo che passare la preselezione con decine di migliaia di domande sia un pò più difficile che con poche migliaia. Probabile che ci siano più interni al concorso per prefettizi, ma comunque io li provo entrambi. ri-in bocca al lupo | |
Da: dubbio | 03/09/2007 08:37:59 |
buongiorno rosiconi, tutti ai posti di combattimento? | |
Da: marcello | 03/09/2007 09:00:49 |
ok si torna e elucubrare....se penso a tutto quello che ho fatto partire in questi anni aspettando la nave che ho visto salpare....senza di me un anno fa. Basta ! Fulsere way. si fanno tutti poi si vede. | |
Da: Silvio Pellicos friend | 03/09/2007 09:13:52 |
buon giorno a tutti i rosicon ri-aspiranti. | |
Da: sissi | 03/09/2007 11:55:43 |
vedo che avete un sacco di energie da investre...A me la parola concorso fa venire l'orticaria, la nausea e la pecolla. Che cura posso fare? | |
Da: DUBBIO | 03/09/2007 12:53:27 |
UNA PASTIGLIA DI COLALGINA OGNI MATTINA E VEDRAI CHE PASSA TUTTO | |
Da: sissi | 03/09/2007 14:59:53 |
DUBBIO e non più dubbio... sei sempre tu (l'originale intendo)? | |
Da: dubbio | 03/09/2007 15:02:40 |
si, sono io che avevo dimenticato il blocco maiuscole. come va? ci sono notizie sulla Commissione (spero che non ci siano i magnifici tre), mi è giunta voce che uno trei tre è un "grosso frutto estivo al plurale". dopo avere risolto l'indovinello, ti risulta? | |
Da: sissi | 03/09/2007 15:41:40 |
ho capito il frutto, ma non ne sò niente...comunque spero non siano peggiori del migliori...!!! | |
Da: dubbio | 03/09/2007 16:27:44 |
e chi può dirlo... | |
Da: ........... | 04/09/2007 08:35:18 |
Non penso che ci siano dubbi che peggio di Migliori è impossibile. | |
Da: sissi | 04/09/2007 10:31:54 |
Da comunicazione sindacale, le sedi a disposizione dei 21 neo-dirigenti sono 28, di cui 9 al Ministero | |
Da: marcello | 04/09/2007 11:06:24 |
mi pare che ci siamo entrambi | |
Da: Silvio Pellicos friend | 04/09/2007 11:06:44 |
non erano 22? | |
Da: sissi | 04/09/2007 12:36:20 |
uno ha fatto karakiri........sono rimasti in 21 | |
Da: Arguto | 04/09/2007 12:45:40 |
ne rimarrà soltanto uno..l'highlander | |
Da: dubbio | 04/09/2007 13:44:05 |
e ndo' vanno? | |
Da: Silvio Pellicos friend | 04/09/2007 13:59:14 |
forse vogliano fare il prossimo? | |
Da: marco | 04/09/2007 15:06:39 |
non capisco come mai gli interni possano preferire il concorso prefettizio al dirigenziale: tenendo in conto che al prefettizio segue un corso della durata di due anni e solo poi si potrà avere lo stipendio che non credo superi quello di dirigente!!! qualche interno mi saprebbe dare una spiegazione di questo che a me sembra un controsenso? | |
Da: marco | 04/09/2007 15:14:29 |
scusate ho sbagliato forum | |
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