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DIRIGENTE TECNICO MIUR
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Da: scuole secondarie settore tun ds che ha concorso08/01/2012 20:16:18
Alcuni sono proprio uno stress!! Ora forse siamo in dirittura di arrivo, speriamo che non si innesti l'usuale meccanismo dei ricorsi: mancano solo contro quelli che avevano l'intimo inadeguato !! Insomma occorre essere seri ed aspettare le decisioni della commissione, Io se volete e decidiamo di dichiararci mi ossequio alle decisioni, purchè siano rapide ed efficaci (!) . un abbraccio a tutti
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Da: Bia. 08/01/2012 20:19:19
Si....non siamo messi bene.Penso però che coltivare l'utopia sia una necessità...un bisogno umano... le parole apparentemente non servono...in realtà sono sempre fondamentali e aiutano a fare passi in avanti...a cambiare il mondo....lentamente il mondo è cambiato...non solo per le parole...ma la forza delle parole e del pensiero ci fanno guardare lontano...sperare...non sono sufficienti ma aiutano.
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Da: .....08/01/2012 20:35:16
quello che tu dici è vero ed utile in un contesto capace di dare autentico valore alla "parola": il nostro ha snaturato molte cose, dell'uso della parola, poi, non ne parliamo.....un Paese che urla...non che parla, con tutto il vastissimo seguito di chi ci ha campato bene, per molti una vera manna....parlare, parlare....mentre la carretta la devono tirare i soliti. Ma i fatti? Quali sono? Beh è la realtà che parla....anzi urla!
E'...(sarebbe!)... il tempo dei fatti, quelli veri, responsabili, fruttuosi, delle maniche rimboccate da parte di tutti, NESSUNO ESCLUSO....di parole non se ne ha davvero più voglia ma....ci sarà concesso? No, ci sono anche le potenti lobby....della parola!!!!
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Da: Bia. 08/01/2012 20:44:55
E' difficile non concordare con il tuo ragionamento...è vero che le parole sono ormai parole al vento...è vero che oggi prevalgono le urla e la violenza in generale rispetto alla parola....ma non saprei cosa lasciare ai miei figli...e non saprei cosa dire ai miei alunni...se non di usare la parola...di ascoltare la parola...di lavorare affinchè le parole non restino solo esercizi di voce....non saprei che altro dire se non disperare mai e di credere nell'Uomo.
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Da: lepisma08/01/2012 20:47:31
(Ri)costruire un Corpo ispettivo indipendente, autorevole, efficace.

Mi sia permesso di ricordare, per aggiungere un'altra voce a questo interessante dibattito, che l'obiettivo fondamentale di ogni futuro DT che abbia prospettive concrete di contribuire al cambiamento della nostra Scuola non possa essere altro che il perseguire la costruzione di un Corpo ispettivo indipendente, autorevole, efficace.
Questo non solo nella prospettiva già evidenziata dell'apporto alla valutazione degli apprendimenti e del personale tutto, nonché del miglioramento del sistema, ma anche in funzione di una progettazione sperimentale assistita da tecnici preparati ed entusiasti, come credo che dovrebbero essere (e saranno) i futuri DT che usciranno da questo travagliatissimo concorso.
Dunque: ad maiora, per aspera ad astra, de minimis non curat praetor, quia nominor leo (e chi più ne ha, più ne metta).
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Da: .....08/01/2012 20:50:51
vero, ti condivido in pieno......ma guai a chi riceve parole non TESTIMONIATE da comportamenti conseguenti e coerenti: non solo è sfortunato ma anche indecorosamente ingannato. E' lo scenario di oggi e, purtroppo, ancor più di domani....proprio dei nostri figli!
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Da: opinione08/01/2012 20:53:34
Io ho ripreso a studiare anche se credo nelle voci di un colloquio non prima di giugno.
Penso inoltre che le ammissioni saranno vicine al 50%.
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Da: x opinione08/01/2012 21:28:02
credi nel colloquio a giugno come molti aspiranti DS? sei per caso biammesso/a?
Rispondi

Da: opinione08/01/2012 22:20:40
Non sono biammesso in quanto già DS
Rispondi

Da: x opinione08/01/2012 22:23:44
ok!
te lo chiedevo perchè gli aspiranti Ds, ammessi anche allo scritto per DT, sono convinti dell'orale in primavera e vorrebbero che le due cose non coincidessero.
Rispondi

Da: opinione08/01/2012 22:29:33
Ho l'impressione che, se non interverranno problematiche giudiziarie,  il concorso per DS precederà nei tempi quello a DT, condizionato dall'esistenza di una commissione unica.
Penso che il colloquio per DT si svolgerà a settembre/ottobre 2012.
Rispondi

Da: x Bia.08/01/2012 22:31:15
D'accordo! Coltiviamo L'utoBIA!
Rispondi

Da: h-op h-op h-op08/01/2012 22:41:51
nn si svolgerà......tutti dt d'ufficio
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Da: B.IV08/01/2012 23:17:43

Per quanto difficile possa essere la vita, c'è sempre qualcosa che è possibile fare. Guardiamo le stelle invece dei nostri piedi.


Rispondi

Da: Italiani09/01/2012 10:24:25
Mi sembra che la storia (politica, artistica, musicale, economica, culturale ecc.) dimostri invece come gli Italiani siano un grande popolo, con grandi capcaità e grandi potenzialità in ogni campo.
Meriterebbero solo anche qualche grande politico... uno statista capace di pensare alle generazioni future, non solo ai prossimi sondaggi o ad interessi di parte.

Ma credo che prima o poi riusciremo ad esprimerne qualcuno, come già successo in passato...
Rispondi

Da: ...09/01/2012 13:13:06
http://www.repubblica.it/esteri/2012/01/09/news/papa_nuove_regole-27796412/
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Da: MARCUS 09/01/2012 16:06:53
Condivido la scelta di chi, in questo periodo di incertezza, studia.
Il tempo utilizzato per studiare non è mai tempo perso, anche se, in tempi diversi, probabilmente anche le letture sarebbero differenti.

Anche se le correzioni procedono con lentezza, tutto sommato, un po' di tempo in più per lo studio non guasta.

L'importante e che non si venga a sapere di aver superato gli scritti a 20 giorni dagli orali. Ricordate cosa successe per gli scritti: dopo vari rinvii e informazioni vaghe, furono fissate le date degli scritti con soli 15 giorni di preavviso.

Saluti a tutti.
Rispondi

Da: h-op h-op h-op09/01/2012 16:39:10
....ma che straziooooooooo
Di mediocrità civile si parlava (soprattutto, eh!!!)....altro che popolo di santi, poeti e navigatori o giù di lì.....qui siamo proprio alla sagra paesana!!!

Ricordo, poi, che i politici sono espressi da un popolo....a sua immagine e somiglianzaaaaaaaaaa
Rispondi

Da: lepisma09/01/2012 16:41:03
Per Marcus
Invece credo che sarà proprio così. Se la comunicazione degli ammessi agli orali fosse fatta tramite elenco con molto anticipo sulle date di svolgimento, i candidati esaminati per ultimi sarebbero favoriti sui primi, che avrebbero meno tempo per la preparazione. Ecco perché le comunicazioni di ammissione saranno individuali e scaglionate nel tempo secondo il calendario degli orali. Almeno penso...
Rispondi

Da: h-op h-op h-op09/01/2012 16:51:18
....e pensi male!
Ad alcuni esami di abilitazione alla libera professione, ad esempio, l'elenco degli ammessi agli orali spesso esce a giugno laddove l'ultimo secondo la lettera di estrazione....sostiene gli esami a febbraio dell'anno dopo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Rispondi

Da: francesina1 09/01/2012 17:58:45
@ trevize e @ tutti coloro che intendono offrire un contributo costruttivo

A proposito dell'attuale attenzione alle competenze non condivido affatto che sia la conseguenza di una logica utilitarista ed economica che ha pervaso anche la scuola, ma di una conquistata acquisizione delle riflessioni  pedagogiche che colgono l'educazione come processo "lifelong" o meglio "lifewide". Questo implica la valorizzazione di tutte le esperienze di apprendimento, non formali informai e formali, che il soggetto realizza durante la propria vita e quindi il superamento del paradigma educazione=scuola a favore di un paradigma che coglie la persona nella pienezza della sua vita fatta di spazi e tempi diversi, che a pieno titolo fanno parte del nostro bagaglio personale. La scuola di certo non può più muoversi seguendo la via delle conoscenze e al più delle abilità, ma deve preoccuparsi di sviluppare competenze ovvero un "sapere" intenzionale e in azione il cui esercizio richede la scelta personale delle strategie migliori e delle nozioni più adeguate, in relazione alla situazione di cui ognuno risponde. In tal senso, la COMPETENZA chiama in causa l'AUTONOMIA e la RESPONSABILITA' del soggetto.
Ben venga una scuola che opera nella direzione dell'acquisizione di competenze e che risponda dei risultati a cui giunge in termini di crescita totale. Personalmente auspico la formazione di un soggetto-persona che utilizza le sue conoscenze in modo critico sapendo agire in modo responsbile.
Il ruolo del DT? Accompagnare il processo di cambiamento in atto, vigilare perchè si attui, ricercare forme sempre nuove, evitare che l'autonomia diventi indisciplina di molti DS impreparati pedagogicamente, che a seguito dei nuovi poteri prefigurati dalla riforma Brunetta scambiano la scuola, pubblica amministrazione, come un luogo di privatissima amministrazione.
Rispondi

Da: georgeone sulle competenze09/01/2012 18:23:17
Nei riferimenti contenuti negli Annali della Pubblica Istruzione si evidenzia la competenza come elemento di padroneggiamento e sviluppo delle conoscenze:
    "Le competenze si esplicano come utilizzazione e padroneggiamento delle conoscenze. Si supera in tal modo la tradizionale separazione tra sapere e saper fare: ogni acquisizione teorica contiene e stimola implicazioni pratiche e ogni abilità pratica presume e sollecita implicazioni teoriche. Le competenze si configurano altresì come strutture mentali capaci di trasferire la loro valenza in altri campi, generando così dinamicamente anche una spirale di altre conoscenze e competenze".

   
    E. Bertonelli, G. Rodano (a cura di),  Il laboratorio della riforma - autonomia, competenze e curricoli, Dossier degli annali della pubblica istruzione , Le Monnier, Firenze 1999.
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Da: Bia. 09/01/2012 18:25:57
Confesso una qualche difficoltà ad avere le idee chiare sulle fatidiche competenze.
Mi pare vi sia una grande facilità e semplicità nel declinarle ma una estrema difficoltà a renderle reali in un contesto scolastico...ovviamente dipende dall'idea di Scuola e dall'idea di alunno.
Mi permetto però insistere sula deriva tecnica in senso lato (economica scientifica ) perchè questa è in atto la società occidentale e la Scuola importa meccanicamente (ancora la Tecnica!)modelli operanti.
Il Razionalismo e il manicheismo europeo...non a caso diversi rispetto alla visione educativa dell'Unesco...ha ritenuto "tecnicizzare"l'insegnamento quasi ignorando la Storia e quasi ignorando le lezioni della Storia.Non credo che saranno le indicazioni di Lisbona a trovare un modo...diverse e nuove sensibilità servono...indicando strade ri-Essere e non dell'apparire...indicando strade solidali e non esclusive...indicando il tempo passato e il tempo futuro con le relative lezioni e le relative speranze...e non il solo tempo presente.E purtroppo attorno all'Economia...ai soldi...girano molte delle questioni umane...tempo compreso.
Rispondi

Da: trevize09/01/2012 18:42:31
@ francesina1 e @tutti coloro etc.
Apprezzo molto l'intervento, di segno dichiaratamente diverso dal mio. Vorrei però segnalare che la valorizzazione di tutte le esperienze di apprendimento in tanti la svolgevano già senza la necessità di ricorrere alla competenza, che è un termine sconosciuto alla pedagogia scientifica del Novecento ed è stato introdotto soltanto a partire dalla metà degli anni Novanta. Deriva dalle prime esperienze dell'industria militare statunitense (anni 40-50), del periodo in cui si cercava di "valutare" per esempio un pilota dal numero di bersagli colpiti; ma non è questo il punto.
Il punto è che tutte le voci che la gentile e cortese collega indica erano già presenti alla pedagogia di cui sopra e da gran tempo: dalla scuola attiva (Freinet, Ferrier etc) alle esperienze di Dewey e la faccio corta perché potreste fare citazioni a dozzine per gli stessi concetti, non è il tema del concorso, ma tutte queste esperienze a suo tempo innovative (e parliamo spesso del primo Novecento) avevano al centro non solo un soggetto che apprende, ma in primo luogo una persona che vive in una comunità, è "in potenza" cittadino, autonomo, responsabile ed in grado di interagire nel suo ambiente facendo appello ad apprendimenti formali e informali. Tanto più in quanto era necessario promuovere lo sviluppo di ampie fasce deprivate della società, facendo appello ad ogni possibilità di apprendimento sia nella scuola che fuori.
Penso che la parola "competenza" non riempia nessun vuoto pedagogico e non aggiunga nulla a quanto si faceva e spesso si continua a fare in tante scuole e in tante situazioni di apprendimento informali; penso anche, visto che nel dibattito presente le due cose spesso sono collegate, che non esistono strumenti di valutazione in grado di "misurare" le competenze e che ci sia molto fumo a nascondere l'arrosto che manca; ovviamente opinione del tutto personale.
Rispetto la visione della collega e mi riconosco nei suoi valori, molto meno nel contesto culturale in cui questa didattica sta muovendo i suoi passi; e ancor meno nelle conseguenze che il binomio competenze/valutazione delle competenze può produrre, che si allontanano moltissimo dalle buone intenzioni della collega. Peraltro ho opinioni diverse anche sul ruolo del DT ma ho già annoiato troppo e del resto, è bene che ci siano opinioni differenti e che le si possa scambiare in serenità.
Salutoni a tutti/e
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Da: Per  h-op h-op h-op09/01/2012 19:15:24
Il futuro si costruisce sempre sul passato.
Rispondi

Da: h-op h-op h-op09/01/2012 19:38:28
....eh, de sto passo....annamo bbene, annamo!
Rispondi

Da: rosso perceval 09/01/2012 20:20:26
Questo confronto sulle competenze dovevamo farlo un anno fa. Sarebbe servito a qualcosa. Ora è giusto per parlare.
Di sicuro la prospettiva cambia se si è nel primo ciclo o se, come me, si insegna al trienno finale delle superiori. Il discorso delle competenze, nella mia prospettiva, è tutt'altro che da sottovalutare.
Però, se mi è permessa una provocazione, il problema non sono le "competenze", ma la didattica. Su questo argomento le idee sono ancora più vaghe, nei più, che non capire cosa siano le competenze. Passano le stagioni, arrivano i curricoli, poi i moduli, l'autonomia, le competenze, ma alla fine i docenti fanno lezione sempre alla stessa maniera. Il problema è che è proprio la didattica, a prescindere dalle competenze, a costituire il limite maggiore. Sì, ci saranno le eccezioni, quelli più attenti e motivati, i docenti che si aggiornano perché hanno il piacere di farlo, ma i più fanno lezione come si faceva cento anni fa.
Rispondi

Da: ciaociao09/01/2012 20:58:28
Certo perchè non esiste la formazione obbligatoria in servizio.
Rispondi

Da: allora?09/01/2012 22:10:10
Cari romani, invece di fare i preziosini sulle notizie in vostro possesso perchè non ci dice se le lettere partono o no?
Grazie in anticipo
Rispondi

Da: Il futuro DT09/01/2012 22:32:54
Il futuro DT
non smania per sapere
non assilla gli altri trasmettendo ansia
non fa trapelare i propri pensieri
è sicuro
tranquillo
e soprattutto non rompe....
...il silenzio.
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