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DIRIGENTE TECNICO MIUR
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Da: 45enne07/01/2012 15:24:53
poveri noi semidementi.......
Rispondi

Da: biammessa07/01/2012 17:55:36
@trevize
ci troviamo quindi d'accordo sulla terza traccia settore 01.
Aggiungo che nella seconda parte dovevano essere indicate esperienze nazionali (attuali) e percorsi didattici (attuali) per niente scontati ma sicuramente "trattabili" da parte di chi ha un po' di esperienza sul campo.
Rispondi

Da: Corradino di Svevia07/01/2012 18:47:57
Beati voi, che avete ancora voglia di discutere di tracce e contenuti trattati!
Rispondi

Da: Corradino di Svevia07/01/2012 18:48:02
Beati voi, che avete ancora voglia di discutere di tracce e contenuti trattati!
Rispondi

Da: biammessa07/01/2012 18:52:31
grazie, mi sento beata!
Rispondi

Da: trevize07/01/2012 19:45:18
Io beato un po' meno, i miei saggi hanno un mucchio di difetti. Ma finché non certificheranno che sono una schifezza, parlarne un po' li tiene in vita e lascia aperta la possibilità che siano in fondo meno fetenti di come li si ricorda. Spes ultima dea?
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Da: biammessa07/01/2012 19:53:26
era un commento ironico, ovvio!
Certezze e speranze ne ho meno di voi... però perchè non parlarne?
Rispondi

Da: DS207/01/2012 20:57:55
Trevize, art.64 c.5 CCNL 29/11/2007; permessi che comportano il legittimo ricorso alla supplenza retribuita e perciò non determinano il rischio di danno erariale a carico del dirigente.

Un'indiscrezione, se puoi/vuoi rispondere: hai presentato i tuoi auguri di buon anno al Prof.Israel?

Per la terza prova; che devo dire? le mie colleghe devono essere un po' bestione!
Rispondi

Da: x Corradino di Svevia07/01/2012 21:09:25
....che mito che sei! Davvero dico
Rispondi

Da: Corradino di Svevia07/01/2012 22:16:57
Lo so... lo so... Me lo dice anche mammina.
Rispondi

Da: x Corradino07/01/2012 22:27:31
che tempi hai?....fine gennaio?
Rispondi

Da: Corradino di Svevia07/01/2012 22:53:55
Chi o cosa ti fa pensare che io abbia .... un tempo?
Rispondi

Da: rosso perceval 08/01/2012 10:21:20
C'è un tempo per tutto.
Ecclesiaste, 3,1
Rispondi

Da: francesina1 08/01/2012 10:24:28
C'è qualcuno tra i partecipanti del forum che risiedendo a Roma possa informarsi presso l'URP circa l'andamento delle correzioni?
Rispondi

Da: francesina1 08/01/2012 10:34:57
Per quanto riguarda la terza prova della primaria penso che i commissari abbiano voluto spiazzare tutti coloro che erano carichi di cartuccelle da copiare e che quindi con una traccia assolutamente inaspettata si sono trovati nella condizione di alzarsi e andar via o di scrivere realmente quello che conoscevano sull'argomento.S i spera che la commissione nella correzione, anche comparando i tre saggi, sappia individuare capacità critiche e produzione creativa e personale.
Rispondi

Da: trevize08/01/2012 12:12:31
@ds2
So di avere il diritto alla sostituzione. Ma mi sento responsabile dello stato dei conti della mia ISA e vorrei partecipare al seminario spostando qualche ora di servizio, se le mie colleghe possono agevolarmi.
E per gli auguri: sì, li ho postati.
@francesina1
Sono d'accordo solo in parte. Credo che oltre a quanto segnali tu, uno degli obiettivi fosse quello di tagliare fuori i plurisettoriati che con la primaria non hanno nulla a che vedere, riducendo il campo agli "specialisti": non è detto infatti che gli insegnanti di scuola primaria si siano trovati del tutto a proprio agio. Inoltre era possibile dare un taglio originale alla proposta, proprio per questo "pericoloso" per i candidati. Io credo che la commissione sia in grado di individuare capacità critiche etc ma a mio avviso sarebbe necessario leggere tutti e tre i saggi di seguito.
Rispondi

Da: triammessa08/01/2012 16:48:29
la commissione sta leggendo i saggi di seguito. Se ben ricordate sono stati abbinati 
Rispondi

Da: rosso perceval 08/01/2012 17:13:19
Per la verità è la legge che lo prevede. Ma molti pensano che non debba essere così, chissà per quali oscuri desideri.
La storia di questo concorso è tutta scritta su questo forum, solo che bisogna avere la capacità critica di selezionare i post degni di credito da quelli che non lo sono. Nei mesi scorsi ci sono stati interventi di grosso calibro, ma forse non tutti erano attenti per accorgersene.
Il concorso è nato male per un equivoco di fondo che non aveva ragion d'essere: che il ruolo dei DT fosse unico, così come quello dei DS che, dopo il 2001, possono dirigere qualsiasi scuola (mentre prima non era così) indipendentemente dal proprio percorso di docente.
Per i DT è ancora necessaria (per alcune funzioni non secondarie) la specificità disciplinare. Per questo il concorso ha avuto i travagli che sappiamo (non certo per i ricorsi, tanto quelli ci sarebbero stati comunque). Il problema è che, con quel tipo di bando, si rischiava di avere DT con ampie competenze giuridiche ma non con quelle specifiche del settore di assegnazione, per l'eccessiva presenza di plurisettoriati, e si è corso ai ripari con una terza prova secca, dove era impossibile barare.
Appare evidente che, al di là di quanto previsto dal DPR del 94, la commissione sicuramente ha tutto l'interesse a leggere gli elaborati dei concorrenti in maniera unitaria.
Ciò non toglie che, in ogni caso, il concorso, nei suoi esiti ultimi, è più legato all'evoluzione del quadro generale che non al mero problema valutativo dei concorrenti.
Rispondi

Da: Corradino di Svevia08/01/2012 17:33:52
Giusto rosso!
"(...) il concorso, nei suoi esiti ultimi, è più legato all'evoluzione del quadro generale che non al mero problema valutativo dei concorrenti".
Credo che tu abbia visto bene, e che le "talune difficoltà" incontrate dalla Commissione "nella valutazione delle prove" di cui, qualche tempo fa si parlava in qualche post, siano da leggere proprio in questa direzione.
Rispondi

Da: Bia. 08/01/2012 17:39:08
Penso....non essendo solo a farlo...che il modello di Scuola per il futuro sia ancora da immaginare e tentare di realizzare.Già questa esigenza era chiara prima della crisi finanziaria mondiale...oggi...anzi domani...il modello sociale nuovo che lentamente e quasi invisibilmente inizierà ad imporsi all'occidente...comprese le problematiche...non solo italiane...dei federalismi e dell'Europa politica...forse porterà i decisori politici ad una riflessione sul ruolo e sul modello di Scuola nuova in una Società nuova.Necessariamente dovranno cambiare i paradigmi epistemologici del cosa....a chi...come...a chi...perchè...insegnare...in questa nuova visione del futuro...che cambia velocemente...nessuno sa bene che professionista potrà servire...le stesse discipline sono profondamente in crisi nell'impatto con le giovani generazioni....allora presumibilmente il concorso DT nasce in un contesto normativo e sociale diverso rispetto già a quello odierno e ancora più diverso rispetto a quello del futuro anche prossimo.
A mio parere il problema non sono tanto le modalità di selezione quanto il posto della Scuola nella società di oggi e in quella del futuro  e il modello che essa dovrà avere.
Siamo consapevoli che la chiave di volta poteva essere l'autonomia ma questa per varie ragioni è rimasta...tranne rare eccezioni...una parola cult e niente altro.
Il Mondo cambia in continuazione la Scuola è sempre uguale a se stessa.I DT poco potranno fare...il problema è strutturale e valoriale ed è strettamente legato al modello di società e al modello di scuola che la Società stessa pretende.Qualcosa nel prossimo futuro sarà necessario fare.
Rispondi

Da: Corradino di Svevia08/01/2012 18:22:55
Quando leggo interventi del tipo di quelli di rosso e bia, lo spirito ne esce rinfrancato. Mancano altri all'appello. Andrea Palermo, Ds iniziale, DT 2010, ..... so che ci siete. Intervenite a dare il vostro contributo.
Rispondi

Da: trevize08/01/2012 18:50:08
Il modello di scuola nuova si sta delineando con chiarezza, per la verità, a partire dalla "Strategia di Lisbona". Ricorderete tutti che l'Europa intendeva diventare "l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo", e fin da allora mi è parsa una lettura "economicista" della società che indirizza fortemente la scuola. Personalmente ne do' una lettura molto critica e credo che molti guasti attuali vengano da quella proposizione e da quelle intenzioni: la didattica per competenze, per esempio, che sta facendo danni gravissimi a partire dalle scuole primarie (del resto, anch'essa viene dal mondo dell'economia e per giunta militare); oppure un concetto fortemente "utilitarista" della conoscenza che conduce ad una evidente compressione delle discipline umanistiche a vantaggio di quelle tecniche (la dicotomia psiche/tecne è stata esplorata da molti autori, da Galimberti a Nussbaum); oppure il legame forte tra valutazione e test di valutazione, con le distorsioni che comporta nei processi di insegnamento apprendimento e nelle ipotesi di valutazione dell'operato dei docenti. Vedete bene qual è il modello di società che si prefigura, su quali valori si fonda/potrebbe fondarsi e vi lascio alla vostra opinione sul punto. Penso che converrete che il rischio di una società poco attenta alla dimensione umana stia dietro l'angolo, se dovessero prevalere alcuni valori insiti in questo modello possibile di società.
A me pare che in questo contesto si delinei anche il ruolo dei DT, sia pure nelle caratteristiche più generali; mi auguro si possa contare su professionisti che veicolino altri modelli, altri valori ed altre possibilità di sviluppo delle scuole e in tal senso la commissione soggiace ad un compito gravoso.
Rispondi

Da: già rossa....08/01/2012 18:53:26
se insieme dobbiamo aspettare gli esiti di questa lunga storia infinita, ebbene che ci siano almeno  spessore culturale, riflessioni , scambi di idee degni di ipotetici dt....
grazie a chi, come bia e rosso percival ( con i quali già nell'estate del 2010 amenamente discorrevamo), vorrà apportare a questo altalenante forum un po' di novità!
Rispondi

Da: Bia. 08/01/2012 19:22:30
Probabilmente la Strategia di Lisbona è in crisi così come lo è l'idea dell'Europa solo economica...forse il grande ideale dell'Europa Unita si è scontrato nel tempo con i Mercanti europei e forse l'attuale crisi finanziaria è il segnale forte della tendenza suicida della supremazia della tecnica economica sugli Uomini.Del resto la colta europa non è nuova ai massacri in nome della propria presunta supremazia.
L'Economia e il denaro sono non più un mezzo ma un fine...con gli intuibili circoli viziosi che tale logica genera anche nella scuola dove il sapere il conoscere ha "valore" se economicamente "vale".
Questo modello pare essere ormai in crisi se il modello madre....l'Europa economica...è in crisi.La questione è :quale modello?Lucidi analisti hanno negli ultimi anni....ancora prima della crisi finanziaria che è anche crisi di un modello di sviluppo...messo in guardia rispetto alla supremazia della tecnica e all'inglobamento dell'Uomo nella macchina occidentale.La Scuola potrebbe essere anche un centro di elaborazione di nuove ipotesi di sviluppo e cambiamento utilizzando le risorse normative esistenti...le reti...innescando logiche comunitarie basate su valori condivisi e aderenti ai territori con visione ampia sui valori fondamentali e antichi della cultura occidentale.E' tempo di cambiamento.La crisi è un'occasione...può essere utilizzata male a farci arretrare o può essere occasione di riflessione e di ri-scoperte.
Rispondi

Da: osservazione08/01/2012 19:30:09
Parlano di correzioni ancora alla prima prova,  alla metà circa
Altri parlano di una correzione delle 3 prove di seguito.
Dov'è la verità?
Rispondi

Da: .....08/01/2012 19:31:44
La società e dunque la scuola "svolterà" solo quando avrà il coraggio........o la stretta necessità???......di ritornare..."all'antico" cioè all'essenzialità nel metodo e nel merito: i contenuti, poi, oggi sono accessibilissimi in ben altri luoghi e contesti, più che nella scuola. E' questa, secondo me, la vera modernità che urge. Ben oltre i vari progettifici, le mode, contromode e, soprattutto, pseudomode pedagogico-didattiche e psicologiche che tante macerie lasciano nella scuola (sul già precario stato degli....edifici scolastici!) a vantaggio dei vari posti al sole che negli anni sono stati "creati" a vantaggio di singoli (si veda, per tutti, la straordinaria mediocrità di certi ambienti accademici, politici e sindacali)!!! Pensate che, davvero, il DT sia messo nelle condizioni - posto che ne abbia le dovute capacità - di fare l'intellettuale raffinato o l'abile ingegnere di architetture davvero sensate?
Rispondi

Da: Bia. 08/01/2012 19:48:28
@ .....
Mah...io credo che il dt potrà fare quello che le singole scuole vorranno fare....cambiare o non cambiare...se il contesto sarà propositivo volitivo visionario...contesto sociale complessivo del territorio...si potranno immaginare architetture sensate seppur da verificare....diversamente no...sarà ancora burocrazia a danno delle fasce più deboli a danno delle aree più deboli.La scommessa presumo inizierà dopo le nuove elezioni quando cominceranno a essere più chiari i modelli istituzionali sia nazionali che internazionali(federalismi vari e Europa politica).
Perchè a mio parere il problema è per le fasce deboli che una tendenza internazionale di brasilianizzazione tende ad allargare e a spingere verso il basso.Una Scuola democratica deve ragionare su queste cose.
Rispondi

Da: trevize08/01/2012 20:05:49
Il fatto che Lisbona e un certo modello di sviluppo economico stiano andando in crisi non vuol dire che siano state abbandonate certe tendenze: le competenze, la cultura utilitarista, credo siano ben presenti nella esperienza professionale di ognuno e non mi pare vi siano segnali di resipiscenza. Leggo in tal senso i primi interventi del Ministro Profumo. Non sono ottimista su questi argomenti se non per il fatto che in tante scuole è possibile organizzarsi su altre metodologie, altri valori, altri modelli di insegnamento apprendimento; non tante, ma alcune scuole lo fanno.
Invece mi preoccupa la questione "fasce deboli", su cui si misura "il valore aggiunto" di ogni ISA; e mi preoccupa ancora di più su questo fronte la medicalizzazione strisciante delle difficoltà di apprendimento, che in trippe situazioni diventano DSA oppure certificazioni, con la rinuncia degli insegnanti e delle scuole di farsi carico di un sovrappiù di cure, attenzioni individuali, buone pratiche didattiche ed educative che potrebbero adeguatamente supportare i bambini in difficoltà prima di trasformarli in bambini "fuori dalla norma".
Credo che il DT abbia la possibilità di stimolare le ISA ad altre riflessioni, a un rinnovato impegno, a presentare altre opportunità di cui i buoni professionisti che nelle scuole ci sono, potrebbero usufruire proprio per intervenire sulle fasce deboli della popolazione. Non credo che occorra essere intellettuali raffinati o ingegneri di architetture istituzionali: occorrono competenza, professionalità, fiducia nel fattore umano, passione. Non so se si possono vedere nei saggi ma credo che tanti di noi siano in grado di praticare questo lavoro "dal basso".
Rispondi

Da: trevize08/01/2012 20:07:59
Le "trippe situazioni" erano ovviamente trOppe situazioni: sconto un deficit di passione sull'argomento e il correttore ortografico me l'ha fatto pagare.
Rispondi

Da: .....08/01/2012 20:12:27
@bia
...parole, parole, parole....!
Non dimenticare che gli italiani sono un popolo mediocre che tale vuole rimanere, purtroppo. E negli ultimi decenni la spinta alla mediocrità civile, innanzitutto, è stata sempre più accelerata. E la politica, di ogni epoca, di ogni stagione, di ogni colore questo lo sa molto bene. Non c'è Europa che tenga, purtroppo....come ben si è visto nella singolarità della condizione tutta italiana che, negli ultimi anni, ben è emersa sulla scena internazionale.
La scuola nulla può....veramente!!!....con questo atavico, pesante fardello. E' una questione di scelte....sempre e solo di scelte. E l'Italia, e la scuola italiana, mutatis mutandis, ha preferito vivere sempre di mezzucci! L'Europa, Lisbona, la scuola scandinava....ma mi dici te che c'entriamo noi, purtroppo???????
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