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POER Agenzia delle Entrate
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Da: Per art. 18 & Co.16/03/2019 16:57:12
Conoscete il significato e ancor prima l'esistenza della funzione normofilattica?
Leggete le sentenze nn. 1839/2010, 12006/2015 e 18939/2018 della Corte di Cassazione e continuate a sostenere che la risposta B al quesito n. 14 del test controlli sia corretta.

Da: e vogliamo parlare anche ... 1  - 16/03/2019 17:17:02
...della funzione profilattica?

Se solo più persone la conoscessero questo forum sarebbe un posto migliore (e l'Agenzia pure)...

Da: Lady in law 1  - 16/03/2019 17:20:02
La contestazione di 6 risposte su 45 quesiti da parte di decine di partecipanti non può essere trattata con superficialità.
In molti sono intorno ai 24 punti e 6 risposte sono davveto tante.

Da: lambada  -banned!- 1  - 16/03/2019 17:36:49

- Messaggio eliminato -

Da: Appulicio16/03/2019 17:54:41
Infatti io con 25 punti sarei dentro. Quindi avanti con i ricorsi e facciamo annullare questa selezione di merda. Ci stanno prendendo per il culo e ci hanno finito di rompere i coglioni. Pure i colleghi che hanno superato i test, se sono onesti e solidali, dovrebbero spingere l' Agenzia a smetterla di umiliare i propri funzionari e a fare le cose per bene. Ne va del prestigio dell'amministrazione se ancora ne ha e se ci tiene.

Da: Funzione monoprofilattica  1  - 16/03/2019 18:18:58
Ancora con la funzione monofilattica? Genio del male, vuoi capire o no che in Italia le sentenze non sono leggi e se l'amministrazione ha una prassi contraria devi comunque applicare quest'ultima per te che sei un funzionario pagato dallo stato? Del resto non sarebbe la prima volta che la stessa Cassazione cambia idea. Sei da licenziare. Altro che Poer. Capra!

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Da: siamoallafrutta  1  - 16/03/2019 18:21:32
Premetto che non ho seguito tutte le conversazioni precedenti e che, non avendo superato la prova Poer per i controlli, non ho intenzione di fare ricorso. Tuttavia, ritengo legittimi i dubbi su alcune domande e ne vorrei porre uno sulla domanda n. 34 sulla rivalsa Iva alla luce del recente orientamento della Corte di Giustizia che mi pare non preveda la necessità del "pagamento" per l'esercizio del diritto alla detrazione. Se l'argomento è stato già trattato, mi scuso per essere ritornato sull'argomento

Da: Lady in law 1  - 16/03/2019 18:41:20
Quesiti lunghi e ridondanti, domande su applicativi a cui se non si è abilitati o non rispondi o tiri a indovinare, risposte non univoche per via dei vari orientamenti tra prassi, cassazione e corte di giustizia... sicuramente meglio delle nomine fatte nelle segrete stanza, ma adesso dovrebbero avere l'onestà intellettuale e il necessario rispetto per i partecipanti e porre rimedio alle evidenti criticità.

Da: La ricetta giusta 16/03/2019 19:10:33
Insieme ai tortelli, le chiacchiere sono uno dei dolci più tipici del Carnevale. Sono sfoglie di pasta fritte e ricoperte di zucchero al velo e hanno nomi diversi da regione a regione. Prepararle a casa è facile e veloce: occorre munirsi di una macchina per tirare la pasta e di un po' di pazienza per friggerle, ma il risultato sarà strepitoso.

Chiacchiere: un impasto, tante forme
L'impasto delle chiacchiere, per essere friabile e croccante, deve essere ben tirato in modo che la sfoglia non superi i 2 cm di spessore, altrimenti la pasta sarà troppo pesante. Una volta tirata, potrete sagomare la pasta a piacimento. Potrete, per esempio, farne delle strisce larghe 2 cm che incrocerete due a due, come se fosse un fiocco, o tagliarle a rombo e poi praticare un taglio nel mezzo, o ancora fare dei piccoli quadrotti tagliati nel mezzo, dai contorni sagomati. Il segreto sta nel praticare sempre un'apertura centrale nel caso si decida per una forma rettangolare o quadrata, in modo che la pasta non si gonfi e scoppi.

La ricetta delle chiacchiere
Ingredienti
per circa 20 chiacchiere: 250 g farina 00, 40 g zucchero, 30 g burro, 3 g lievito chimico, 1 uovo + 1 tuorlo, 15 g vino bianco, 1 pizzico di sale, zucchero a velo, olio di arachidi per friggere.

Procedimento
Su un piano setacciate la farina con il lievito, il sale e lo zucchero. Unite il burro e iniziate a impastare. A questo punto aggiungete le uova precedentemente sbattute, il vino, e continuate a lavorare il composto. Impastate per almeno 15 minuti, poi formate un panetto, avvolgetelo in una pellicola e lasciatelo riposare in frigo per 30 minuti. Trascorso il tempo, dividete l'impasto in piccole porzioni che tirerete con il tirapasta, sino a ottenere una sfoglia sottile (circa 2 mm). A questo punto prendete una rotella dentata e formate dei rettangoli 5 x 10 cm. Praticate due tagli centrali e paralleli e friggete le chiacchiere in una padella ampia in cui avrete fatto scaldare precedentemente l'olio. Lasciatele friggere qualche minuto, sino a che le vedrete dorate su entrambi i lati. Scolatele e asciugatele con della carta assorbente. Lasciatele raffreddare e prima di servirle cospargetele di zucchero a velo.

Da: x siamo alla frutta 1  - 16/03/2019 19:11:07
la circolare del 2013 dice che PRIMA PAGHI POI DETRAI.

Tutto il resto è noia. Come qualcuno ha detto appena sopra, per te che lavori per A.d.E. la prassi è VINCOLANTE - se fai avvocato tributarista invece puoi dire "non mi frega della prassi".
in ogni caso non puoi invocare la giurisprudenza sul generico diritto alla detrazione, perchè si tratta di un caso particolare quello della rivalsa. Anzi se è per questo nemmeno in Italia è previsto che detrai dopo il pagamento, salvo opzione per chesh_accaunting

poi STANDING OVATION PER INTERVENTO DI DECORO - dice cose normali (per me) che qui dentro sono cose ILLUMINANTI!

Da: Per art. 18  Co. 1  - 16/03/2019 19:13:26
Il quesito chiedeva se la definizione delle sanzioni fosse legittima; dovresti sapere che in Cassazione si arriva appunto per sole questioni di legittimità. Quindi o dimostri di non capire la questione o sei intellettualmente disonesto. Da poer che farai, darai della capra a chi argomenta motivatamente una posizione diversa dalla tua?

Da: Funzione monoprofilattica 16/03/2019 19:26:45
Certo. Se sei una capra, non perdo nemmeno tempo a motivare. Studia, e la prossima volta forse le passerai. Hai tre anni di tempo per evolvere, su. Così magari la prossima volta non ti limiterai a parlare a vanvera su un forum, dicendo cose di cui non ne afferri il senso.

Da: siamoallafrutta 16/03/2019 19:40:40
Ma infatti nella domanda l'attività di accertamento è limitata alla società zeta spa. Da come è posta la domanda, i due clienti che devono detrarre l'iva non sono soggetti ad attività di accertamento e/o eventuali segnalazioni. Quindi potrebbero benissimo, consigliati da un avvocato tributarista, detrarre l'iva uniformandosi alla giurisprudenza comunitaria assumendo il rischio di fare valere le loro ragioni in commissione. Concordo con la tua interpretazione solo se la domanda avesse specificato che i due clienti era anch'essi soggetti a controllo

Da: Per art. 18  Co. 1  - 16/03/2019 19:43:32
Povero beota, il test l'ho superato con 11,78 e questa è una delle 2 domande a cui avrei dato risposta errata. Ma qui, come ho già detto, dimostri di non capire o di essere intellettualmente disonesto ma forse, con più probabilità, entrambe le cose. Caratteristiche che dovrebbero essere estranee a chi può incidere sulla sfera patrimoniale altrui, specie se con ruoli di responsabilità.
Il fatto di essere passato non mi impedisce, fortunatamente, di ragionare lucidamente e di ammettere che chi si sta lamentando lo fa a ragion veduta.

Da: Funzione monoprofilattica  1  - 16/03/2019 19:48:20
Ahahahahahahahaha.... 11,78... Ahahahahahah! Quel punteggio lo hai fatto con le risposte davanti, riuscendone comunque a sbagliarne alcune. Grazie di avermi fatto ridere... Continui a non capire. Ma non mi stupisco. Ribadisco, non utilizzare termini e questioni di cui non ne capisci il senso giuridico.

Da: Per art. 18  Co. 1  - 16/03/2019 20:18:59
"Questioni di cui non ne capisci il senso".
In bocca al lupo per tutto!

Da: Nike01 16/03/2019 20:28:54
Invece di stare a dire cavolate,se qualcuno ritiene che la prova sia stata illegittima faccia un bel ricorso!basta che lo presentiate in più persone e anche le spese legali saranno esigue! Sempre a lamentarsi e ad aspettare che la situazione cambi dal divano di casa! Altrimenti rassegnatevi!!

Da: Funzione monoprofilattica 16/03/2019 21:00:04
Crepi, Ciccio, crepi...

Da: X domanda 34  1  - 16/03/2019 21:35:26

La Legge per tutti
Parere dell'Agenzia delle Entrate: è vincolante?


Obbligo di motivazione degli atti del fisco: illegittimo l'avviso di accertamento motivato sulla base di un parere delle Entrate.


Chi ha avuto a che fare con la burocrazia italiana o con qualsiasi pubblica amministrazione sa il peso che hanno, all'interno di questi microcosmi, le circolari. Quante volte è capitato che un dipendente dell'Inps o del Comune, pur dinanzi a una legge chiarissima nell'attribuire un diritto al cittadino, si è trincerato dietro una circolare per imporre degli oneri inesistenti. Le cose vanno peggio quando la famigerata circolare diviene la scusa, per l'Agenzia delle Entrate, per negare una detrazione o un beneficio fiscale. O quando, alla base di un accertamento fiscale c'è un parere in precedenza fornito dallo stesso ufficio delle imposte, quasi questi potesse arrogarsi il potere che, invece, spetta al legislatore. Proprio di ci si è occupata stamattina la Cassazione a cui è stato posto il seguente quesito: il parere dell'Agenzia delle Entrate è vincolante? Ecco qual è stata l'intuibile risposta fornita dai giudici supremi [1].



Circolari: sono vincolanti?
Ritornando, solo per un momento, alle "circolari" del fisco, già la stessa Cassazione ] e il Consiglio di Stato avevano avuto modo di affermare, in passato, che non si tratta di "fonti del diritto", non sono cioè legge (anche se le amministrazioni tentano spesso di spacciarle per tali); sicché il cittadino non deve rispettarle. Le circolari amministrative costituiscono solo atti interni a un pubblico ufficio, diretti agli organi di tale ufficio e ai loro dipendenti; esse vincolano solo i comportamenti degli organi operativi sottordinati dell'ufficio. In buona sostanza, si tratta di una direttiva comportamentale impartita dal vertice dell'amministrazione che vincola il personale. Ma non crea certo un diritto né può limitare il cittadino.

Ciò vale a maggior ragione per quanto riguarda l'Agenzia delle Entrate: questa non ha poteri discrezionali nella determinazione delle imposte dovute. Di fronte alle norme tributarie, amministrazione e cittadino sono sullo stesso piano, per cui la prima non può dettare al secondo una propria interpretazione. Leggi Circolari dell'Agenzia delle Entrate: non sono vincolanti.


Sempre la Suprema Corte ha detto che la circolare dell'Agenzia delle Entrate interpretativa di una norma tributaria, anche ove contenga una direttiva agli uffici gerarchicamente subordinati, esprime esclusivamente un parere, non vincolante per il contribuente (oltre che per gli uffici), per il giudice e per la stessa autorità che l'ha emanata. Ne consegue che tale atto non è neanche impugnabile né innanzi al giudice amministrativo, non essendo un atto generale di imposizione, né davanti al giudice tributario, non essendo atto di esercizio di potestà impositiva.

Da: Prova obiettiva 1  - 16/03/2019 22:57:29
Auguri a quelli che ce l'hanno fatta, siete stati bravissimi.

Da: X prova obiettiva 1  - 16/03/2019 23:38:51
Ci prendi in giro? Ahahahah

Da: Funzione monoprofilattica 17/03/2019 01:04:26
Ottimo. Ora arriva anche quello che fa il copia incolla dell'articolo trovato su un sito sconosciuto scritto da uno sconosciuto, basato su fonti sconosciute. Una cultura giuridica basata su Google e nient'altro. Sicuramente cliccate anche sui banner che promettono "enlarge your penis". Ma vi avverto che se poi non funziona, non dite che non vi avevamo avvisato... Quindi non restateci male.

Da: mic 1  - 17/03/2019 02:53:39
mamma mia... insisto che qua manca l'ABC.
la prassi dell'Agenzia non vincola nessuno. Né il contribuente, che può non condividerla, né il funzionario, che secondo la Costituzione risponde solo alla legge e la legge la intepreta:
- una legge successiva (interpretazione autentica)
- la Corte Costituzionale (interpretazione costituzionale)
- la Corte di Cassazione, in particolare se a SS.UU. (interpretazione giurisprudenziale)
- BASTA. NESSUNO PIU'.
Le interpretazioni dell'Agenzia nei documenti di prassi vincolano l'Agenzia stessa per il solo caso trattato (interpelli e risoluzioni) o, al più, sollevano il contribuente dalle sanzioni per casi analoghi.

Riproposta questa precisazione giuridica, passo al discorso etico.

E qui non saprei se molti di voi fanno ridere o fanno piangere.

Ho lavorato in più di un ufficio e tutti, ripeto tutti - senza eccezione alcuna - i funzionari e dirigenti dei controlli hanno sempre disatteso la Cassazione, o ignorandola o, peggio, sminuendola.

La canzoncina era sempre la stessa: la Cassazione può dire ciò che vuole, io ho la circolare, lavoro al controllo e seguo la circolare. Ci pensino quelli del legale alla Cassazione.

Ora invece, molti di voi si ricordano di questa Corte che nominano sempre quelli dell'ufficio legale.

Diciamoci la verità: si torna a casa, si ci ricorda più o meno delle domande, si digita su google l'argomento, si vede la circolare contraria alla nostra risposta e ci si rammarica. Però si trova la Cassazione che dice il contrario e ci si vuole appigliare pur di avere ragione.

L'unico vero errore dell'Agenzia, semmai ce  ne sia uno, è stato quello di non scrivere nella domanda: "secondo i documenti di prassi e le direttive interne".

Avreste sbagliato lo stesso, ma non avreste avuto alibi...




Da: Livith  1  1  - 17/03/2019 07:50:42
La cosa triste di tutta questa vicenda è che l'impostazione errata del test controlli - è pacifico: domande troppo lunghe per il tempo a disposizione, risposte opinabili o errate, non adeguatezza delle domande per chi lavora in uffici di piccole/medie dimensioni (ovvero la maggior parte dei partecipanti), sproporzionalità del livello di difficoltà, rispetto al test proposto per altri settori pur trattandosi di una medesima unica procedura, quotidiani rapporti di lavoro tra molti partecipanti e membri della commissione - ha fatto perdere di vista l'abnormità e i profili di dubbia legittimità della procedura.
La guerra tra poveri in atto è per un incarico triennale dato a funzionari (perché tale rimane l'inquadramento), laureati e non, non si sa bene dove (probabilmente a parecchia distanza dalla propria sede, perché sono quasi-dirigenti), che avranno responsabilità e mansioni dirigenziali, ma senza essere, né ora né mai, dirigenti.
Una posizione ad alto rischio di incostituzionalità che non rappresenta un percorso di carriera, ma un modo per ridistribuire pesanti carichi di lavoro, di profilo indubbiamente dirigenziale, su personale appartenente ad altra carriera, e che per legge e per contratto dovrebbe fare altro.
E in tutto ciò il problema principale è la risposta alla 44.
Cioè il problema è il moscerino e non la trave.

Da: Mattanzacena 1  1  - 17/03/2019 07:55:47
Pensateci bene:
Le circolari , spesso, dicono quello che la legge non dice, e, mentre vincola i funzionari, non ha effetto sui contribuenti. Ergo, quando è a favore di questi ultimi la legge è by passata mentre quando è a favore del fisco è semplicemente pleonastica.
Vi siete mai chiesti chi le scrive o meglio, chi le fa scrivere?

Da: Poerissimi 17/03/2019 08:21:06
https://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Agenzia/Amministrazione+trasparente/Bandi+di+concorso/Concorsi+non+ancora+scaduti/Avviso+del+15+marzo+2019+Disponibilita+di+incarichi+dirigenziali/?page=amministrazionetrasparente

Da: Prova audit 1  - 17/03/2019 08:54:14
Facile.it

Da: X J.P. 17/03/2019 09:02:20
Ma  Gina Lollobrigida che fine ha fatto

Da: Funzione monoprofilattica  1  - 17/03/2019 09:07:58
Incredibile, non ho mai visto tanta supponenza ed arroganza tutta insieme in un forum. È proprio vero, meno sai, più pensi di sapere.
Dato che qui, come dice Mic rivolto a se stesso, manca l'ABC, vi invito a Googlare (dato che siete bravi solo in questo) "efficacia giuridica interna prassi amministrativa" e troverete fior di scritti che confermano come la prassi vincoli i funzionari.
Se poi volete capire bene come stanno le cose, accendete le due sinapsi e fatele fare contatto, che Ve lo spiego una volta per tutte:
un conto è dire che l'atto è legittimo anche se contrario alla prassi (per cui, l'accertamento che va contro ad una direttiva contraria sarà comunque valido ed efficace). In questo senso, e solo in questo senso, i giudici affermano che la prassi non vincola l'agenzia (al massimo, vi è disapplicazione sanzioni per il contribuente). La questione si pone sotto il profilo dunque della legittimità dell'atto. È valido, dunque, un atto amministrativo contrario alla prassi? Si, è valido.

Un altro conto è dire, come dicono alcuni, "io faccio quello che voglio se c'è la Cassazione che dice di farlo ma prassi opposta": in quel caso, sappiatelo, state volando una disposizione operativa interna dell'amministrazione, cioè di quella figura che vi da la pagnotta calda sul tavolo. In quel caso, non solo siete passibili di contestazione e sanzione disciplinare, ma se arrecate anche danno (perché non è la prima volta che la Cassazione cambia idea, dato che -come spiegavo qualche post fa- non lavorate a Londra con un regime di Common Law), siete anche passibili di richiesta di risarcimento danni.

Spero di essere stato chiaro, dato che l'ho spiegato come se foste dei bambini. Il linguaggio delle capre, purtroppo, non lo conosco.

Ora hai capito perché la gente la va dicendo nei corridoi questa cosa? Ora, butta la chiavetta della macchinetta del caffè, e vai a lavorare anche tu.

Da: Livith  1  1  - 17/03/2019 09:26:09
Il peccato originale di questa procedura, sedicente oggettiva e imparziale, è aver spazzato via in un colpo solo il lavoro di anni di ottimi funzionari, capi team e capi area. Tutti uguali ai nastri di partenza.
A costo di essere impopolare, questo secondo me è stato l'errore principale. Le procedure interne per definizione devono tener conto del lavoro svolto e del profilo ricoperto, soprattutto in una amministrazione che intende lavorare per obiettivi e risultati. Chi avrà più interesse o motivazione a dare qualcosa in più, se ciò non solo sarà inutile ma anche controproducente? meglio concentrarsi sullo studio.
Non si tenuto conto della profonda differenza tra chi ha lavorato per anni, in ogni settore, in modo eccellente, reggendo questa amministrazione, e chi ha fatto ogni giorno il compitino. Da oggi in poi con quali prospettive si ricopriranno incarichi di responsabilità per poco più di per 100 euro al mese o si lavorerà per settimane su accertamenti milionari o si smaltirà il carico proprio e quello di altri uffici?
Ma se questo deve essere il modo di selezionare, allora tanto vale aprire all'esterno. Era sicuramente meglio una procedura pubblica aperta a tutti.
Scommettiamo che se la procedura fosse stata pubblica, con questi test, il numero degli interni sarebbe stato irrilevante a favore di brillanti studiosi che non hanno mai lavorato in una pa? Ma allora, se i migliori sono fuori dall'amministrazione, perché non prenderli lì?

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