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COME VINCERE UN CONCORSO LOCALE
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Da: Ma davvero 1 3 - 07/04/2023 22:11:43
Bono l'abbacchio, a me piace :)
Rispondi

Da: Inconscio. 1 2 - 08/04/2023 08:51:06
Che noia i discorsi sui poveri animali indifesiâ��
Ognuno è libero di mangiare ciò che vuole
Rispondi

Da: Sandr0kan
Reputazione utente: +85 3 3 - 08/04/2023 11:00:18
Quando lavoravo nella città capoluogo della mia Regione:
uscita di casa alle 5.40 (abito dalla parte opposta della stazione), arrivo in stazione alle 6.00 compreso cercare parcheggio, treno che partiva alle 6.12; arrivo in stazione destinataria alle 7.30 circa, arrivo alla macchinetta timbratrice a piedi alle 7.50 - 7.55
Ritorno nei giorni corti: uscita al timbro alle 14; treno alle 14.35, arrivo nella mia città col treno praticamente alle 16.00 ; arrivo a casa praticamente alle 16.30 o pochi minuti prima
Giornata lunga: timbratura alle 17.30, il treno delle 17.38 è ovviamente impossibile da prendere, quello successivo è alle 18.28 pieno zeppo da stare in piedi con arrivo nella mia città circa alle 20.00, arrivo a casa poco prima delle 20.30, cena doccia e a dormire che la mattina dopo la sveglia sarebbe stata alle 5.40.
E, sul treno, i pomeriggi dei giorni corti dopo le 16.30 e nei week end, a studiare per il concorso della mia città.
Fatto per un annetto, e il periodo peggiore è quando il treno lo prendi a notte fonda e arrrivi alla stazione destinazione che il sole sta per sorgere e vedi l'alba laggiu'.
E la gente sul treno dorme ma io dovevo studiare (o, quando proprio non ce la facevo, guardavo un film).
Rispondi

Da: Ma davvero 08/04/2023 16:05:14
Così è un massacro fisico, non è lavoro.
Capisco le situazioni personali e la necessità di lavorare ma la tranquillità non ha prezzo. E' molto meglio cercare altro, il lavoro pubblico e il posto fisso non devono andare a discapito della tranquillità e serenità personale.
Rispondi

Da: Sandr0kan
Reputazione utente: +85 1 3 - 08/04/2023 16:13:29
Quando lavoravo in un Comune della Lombardia venne nel nostro ente un consulente informatico di una società esterna.
A pranzo ci racconto' che lui vive a Genova e tutti i giorni fa il pendolare Genova-Milano in treno e poi dalla sede di lavoro a loro volta lo mandano a fare il consulente in città varie della Lombardia.
E non era nemmeno uno statale, ma un privato.
Rispondi

Da: Van Clark 08/04/2023 18:30:18
Però i consulenti informatici prendono uno stipendio molto alto
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Da: Ma davvero 08/04/2023 18:42:47
Puoi trovare qualcuno che scali una montagna a piedi nudi. Non vuol dire che tutti lo debbano o possano fare.
Io pure sono pendolare ma, al netto di possibilità e condizioni soggettive che possono essere le più varie, viaggiare per più di 100 km al giorno per un posto statale non ha senso.
Rispondi

Da: Sandr0kan
Reputazione utente: +85 1 2 - 09/04/2023 08:25:47
Non vuol dire che tutti lo debbano o possano fare.
===============================
Certo, basta non lamentarsi.
Nella P.A. è pieno di gente che dal centro-sud è andata a lavorare al nord e/o che tutt'ora vive fuori sede e lontano da casa.
Poi con calma tutti si avvicinano e si sistemano.

Pretendere da subito il posticino pubblico sotto casa è un po' eccessivo, a mio parere. Altrimenti quelli che per rimanere sotto casa vanno nel privato a fare lavoretti da 1000 euro, che sono, tutti stupidi?
Rispondi

Da: Ma davvero 09/04/2023 08:37:37
Nella P.A. è pieno di gente che dal centro-sud è andata a lavorare al nord e/o che tutt'ora vive fuori sede e lontano da casa.
Poi con calma tutti si avvicinano e si sistemano.
................................

Vero ma quanti anni hanno? Sono tutti over 50 entrati nell'ammistrazione in altri tempi.
Ora è tutto diverso, quasi nessuno del sud è disposto a trasferirsi al nord ed infatti ci sono regioni che hanno croniche difficoltà nel coprire i posti.
Basta vedere cosa è successo al Ripam concorso unico funzionari, INL, INAIL, INPS (precedente concorso).
Ha anche più senso scegliere i concorsi in base alla città dove si vuole vivere invece che occupare il posto e frignare per volersi spostare al più presto.
Almeno per me fare il pendolare ha un senso, soprattutto se abiti in provincia e vuoi lavorare in Regione o in un ente nazionale con sede nel capoluogo. Però la distanza prima o poi ti distrugge
Rispondi

Da: ex Central Committenza 09/04/2023 09:48:55
Da: Sandr0kan
Reputazione utente: +89 2 1 - 08/04/2023 11:00:18
Quando lavoravo nella città capoluogo della mia Regione:
uscita di casa alle 5.40 (abito dalla parte opposta della stazione), arrivo in stazione alle 6.00 compreso cercare parcheggio, treno che partiva alle 6.12; arrivo in stazione destinataria alle 7.30 circa, arrivo alla macchinetta timbratrice a piedi alle 7.50 - 7.55
Ritorno nei giorni corti: uscita al timbro alle 14; treno alle 14.35, arrivo nella mia città col treno praticamente alle 16.00 ; arrivo a casa praticamente alle 16.30 o pochi minuti prima
Giornata lunga: timbratura alle 17.30, il treno delle 17.38 è ovviamente impossibile da prendere, quello successivo è alle 18.28 pieno zeppo da stare in piedi con arrivo nella mia città circa alle 20.00, arrivo a casa poco prima delle 20.30, cena doccia e a dormire che la mattina dopo la sveglia sarebbe stata alle 5.40.
E, sul treno, i pomeriggi dei giorni corti dopo le 16.30 e nei week end, a studiare per il concorso della mia città.
Fatto per un annetto, e il periodo peggiore è quando il treno lo prendi a notte fonda e arrrivi alla stazione destinazione che il sole sta per sorgere e vedi l'alba laggiu'.
E la gente sul treno dorme ma io dovevo studiare (o, quando proprio non ce la facevo, guardavo un film).
-------------------------------------------------------------------
Ricorda me quando andavo a scuola, avevo 14 anni....Uscivo di casa verso le 06.30 percorrendo circa un KM a piedi per recarmi alla fermata del bus, poi prendevo una corriera, arrivavo in un paese vicino, aspettavo un pò di minuti per poi prendere un'altra corriera, all'arrivo dovevo camminare ancora per circa 10 minuti fino a scuola. Idem per il ritorno. Come già detto uscivo di casa alle 06.30 e tornavo alle 15.00, così per cinque anni. Poi il resto del pomeriggio era dedicato allo studio. Tutto questo per un percorso che tra andata e ritorno era "solo" di circa 60 - 70 Km.
A volte non ci sono alternative se hai un obiettivo da raggiungere.
Rispondi

Da: Ma davvero 1 1 - 09/04/2023 12:24:04
Tutti abbiamo fatto sacrifici ma così si va fuori tema.
La domanda era, ha senso fare 200 km/giorno per un posto da B3?
Per me la risposta è no, a meno che non si ha nessuna alternativa e nemmeno all'orizzonte.
Rispondi

Da: ex Centrale committenza 1 - 09/04/2023 12:56:16
Ma davvero

Esatto, se non ci sono alternative ci si adatta e non solo nel lavoro
Rispondi

Da: Rick 09/04/2023 15:13:46
Riguardo la flessibilità si possono fare giorni meno di 6 ore e poi recuperare nei giorni lunghi?
Rispondi

Da: Sandr0kan
Reputazione utente: +85 1 - 09/04/2023 17:22:59
in linea di massima sì ma la flessibilità dipende da ente a ente
Rispondi

Da: Sandr0kan
Reputazione utente: +85 1 1 - 09/04/2023 17:37:12
La domanda era, ha senso fare 200 km/giorno per un posto da B3?
Per me la risposta è no, a meno che non si ha nessuna alternativa e nemmeno all'orizzonte.
==================================
Dipende.
Se si è in altre 10 graduatorie, ci si puo' permettere di attendere.
Se si è passato un unico concorso per il rotto della cuffia e si è over 30 disoccupati senza esperienza, il B3 lo prenderei anche al polo nord, potrebbe essere l'ultima possibilità.
Rispondi

Da: Non idoneo 09/04/2023 18:13:12
@ Sandro
Ci ha chiesto un parere. Fatte salve situazioni che non lasciano opportunità di scelta (ma allora perché chiedere qui un parere?) e con il massimo rispetto per il tuo anno da pendolare con sbattimento improponibile benché la tua scelta fosse comprensibile, ma se si ha possibilità di scelta un pendolarismo da 200 km/giorno manco per sogno, almeno qui al nordovest dove i concorsi nei comuni hanno pochi idonei in più dei posti a bando. E cmq, imho e potendo scegliere, meglio trasferirsi che farsi 200 km/giorno.
Rispondi

Da: Sandr0kan
Reputazione utente: +85 1 1 - 09/04/2023 18:17:35
Ci ha chiesto un parere.
===============
E io l'ho dato. Facoltativo e non vincolante.
Quale è il problema?
Rispondi

Da: Non idoneo 09/04/2023 18:24:22
Nessun problema ;-)
Rispondi

Da: Ma davvero 09/04/2023 18:33:38
Da: Sandr0kan
Reputazione utente: +88 1 - 09/04/2023 17:37:12
La domanda era, ha senso fare 200 km/giorno per un posto da B3?
Per me la risposta è no, a meno che non si ha nessuna alternativa e nemmeno all'orizzonte.
==================================
Dipende.
Se si è in altre 10 graduatorie, ci si puo' permettere di attendere.
Se si è passato un unico concorso per il rotto della cuffia e si è over 30 disoccupati senza esperienza, il B3 lo prenderei anche al polo nord, potrebbe essere l'ultima possibilità.

........................

Se un B3 comunale a 200 km da casa è l'ultima possibilità della vita, vuol dire essere alla frutta.
C'è una carenza enorme di personale nella PA e usciranno ancora decine e decine di concorsi
Rispondi

Da: Sandr0kan
Reputazione utente: +85 1 1 - 09/04/2023 18:43:44
per chi magari ha perso il lavoro in tarda età e non ha piu' la mente fresca per studiare, il B3 a 200 km (in realtà sono 100+100, dire 200 sembra 200+200) potrebbe essere l'unica possibilità
Rispondi

Da: Ma davvero 09/04/2023 19:06:03
Hai l'incubo di arrivare ad una certa età e perdere il lavoro.
La maggior parte di chi si trova in quella situazione, cerca un altro lavoro nel privato, in aziende omologhe.
Magari ci sarà qualcuno che vuol fare il grande salto nel pubblico ma tanto vale provare concorsi più prestigiosi, quanto meno da D oppure in enti nazionali oppure se proprio si vuole provare un B3, almeno lo si cerca vicino casa.
Se poi si tratta di tecnici, anche senza laurea, nel pubblico verrebbero assunti in un nano secondo, vista la quasi totale assenza di queste figure
Rispondi

Da: ex Centrale committenza 09/04/2023 21:12:53
Ma davvero

Cerchiamo di fare la differenza tra t.i e t.d. Attualmente ci sono tanti concorsi a t.d oppure part time. Quelli per il PNRR ne vedo abbastanza a t.d. ecco perché si valuta caso per caso e situazione personale.
Nella mia provincia di residenza hanno pubblicato un concorso B3 part time t.i. nonostante abbia davvero bisogno di avvicinarmi a casa mia, non so se parteciperò.
Certo da disoccupata o precaria nel privato lo avrei fatto senza alcun dubbio
Rispondi

Da: Tortone Cremo 09/04/2023 22:12:00
in realtà per quanto riguarda la carenza di personale nella PA, sento spesso questa affermazione. Tuttavia non è supportata dai fatti: leggendo i PIAO dei vari ministeri non risultano queste grandi richieste di personale (mi riferisco a profili amministrativi) nonostante poi ci sia una effettiva carenza negli organici. Non so se questo è dovuto all'assenza di soldi, oppure ad altro...fatto sta che comunque diventare dipendente pubblico non è mai facile anche in un periodo in apparenza florido come questa. Se si ha l'opportunità di entrare come B3, C, D, E,F,G (naturalmente sono ironico negli ultimi 3) bisogna farlo e basta
Rispondi

Da: Ma davvero 09/04/2023 23:00:34
Cosa c'entrano i piao?
Ci sono enti totalmente sguarniti di personale e probabilmente di questo passo lo saranno per i prossimi 20 anni.
Nei concorsi nazionali, le sedi periferiche in regioni come Veneto, Friuli e Lombardia sono quasi al collasso. Avete visto i tassi di rifiuti ad esempio all'INL? Nei comuni manca talmente tanto personale, da mettere a rischio i fondi europei e del PNRR.
Chi ancora si è reso conto della situazione o è un boomer della prim'ora o vive sul cucuzzolo della montagna
Rispondi

Da: Sandr0kan
Reputazione utente: +85 1 1 - 10/04/2023 08:54:01
Hai l'incubo di arrivare ad una certa età e perdere il lavoro.
La maggior parte di chi si trova in quella situazione, cerca un altro lavoro nel privato, in aziende omologhe.
======================================
sie la fai facile
Rispondi

Da: è in Italia 10/04/2023 09:52:25
che è difficile, a 35 40 anni si è già vecchi per lavorare. Negli altri paesi Europei ed extra UE neanche si deve mettere la data di nascita quando si invia un CV.
Rispondi

Da: Ma davvero 10/04/2023 11:02:12
che è difficile, a 35 40 anni si è già vecchi per lavorare. Negli altri paesi Europei ed extra UE neanche si deve mettere la data di nascita quando si invia un CV.

Che vuol dire si è vecchi per lavorare?
Bisogna sgomberare il campo dai soliti pregiudizi e luoghi comuni.
Nel mio caso e per i concorsi che ho fatto (davvero tanti) l'età media dei neo assunti si è elevata considerevolmente. Non potete capire quanto.

Hai l'incubo di arrivare ad una certa età e perdere il lavoro.
La maggior parte di chi si trova in quella situazione, cerca un altro lavoro nel privato, in aziende omologhe.
======================================
sie la fai facile

Se poi vogliamo fare un discorso di categorie, per alcune non si trova assolutamente personale che voglia lavorare nel pubblico.
Piccolo esempio, il comune di Milano ha bandito un concorso B3 per idraulici. Chi volete mai che vada a lavorare in comune? Nel privato guadagnano almeno 4-5 volte di più. Potrei fare mille altri esempi
Rispondi

Da: in Italia 10/04/2023 11:07:57
Da: Ma davvero 10/04/2023 11:02:12

Che vuol dire si è vecchi per lavorare?
Bisogna sgomberare il campo dai soliti pregiudizi e luoghi comuni.
Nel mio caso e per i concorsi che ho fatto (davvero tanti) l'età media dei neo assunti si è elevata considerevolmente. Non potete capire quanto.

Anche nei concorsi a volte c'è un limite di età.
Prendiamo in considerazione il lavoro privato, ecco lì il limite di età c'è piuttosto spesso.
Rispondi

Da: Ma davvero 10/04/2023 11:14:40
Il limite di età nei concorsi contrasta con la normativa europea. C'è solo in alcuni casi, come nelle forze armate, prefettura, personale non contrattualizzato ma anche lì ci sono dubbi sulla legittimità
Rispondi

Da: In Italia 10/04/2023 13:23:02
Io parlavo soprattutto del lavoro privato. Non è facile trovare dopo i 40 anni un lavoro in un'azienda privata
Rispondi

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Da: Ma davvero	1 3 - 07/04/2023 22:11:43
Bono l'abbacchio, a me piace :)
Rispondi

Da: Inconscio.	1 2 - 08/04/2023 08:51:06
Che noia i discorsi sui poveri animali indifesiâ�� Ognuno è libero di mangiare ciò che vuole
Rispondi

Da: Sandr0kan Reputazione utente: +85	3 3 - 08/04/2023 11:00:18
Quando lavoravo nella città capoluogo della mia Regione: uscita di casa alle 5.40 (abito dalla parte opposta della stazione), arrivo in stazione alle 6.00 compreso cercare parcheggio, treno che partiva alle 6.12; arrivo in stazione destinataria alle 7.30 circa, arrivo alla macchinetta timbratrice a piedi alle 7.50 - 7.55 Ritorno nei giorni corti: uscita al timbro alle 14; treno alle 14.35, arrivo nella mia città col treno praticamente alle 16.00 ; arrivo a casa praticamente alle 16.30 o pochi minuti prima Giornata lunga: timbratura alle 17.30, il treno delle 17.38 è ovviamente impossibile da prendere, quello successivo è alle 18.28 pieno zeppo da stare in piedi con arrivo nella mia città circa alle 20.00, arrivo a casa poco prima delle 20.30, cena doccia e a dormire che la mattina dopo la sveglia sarebbe stata alle 5.40. E, sul treno, i pomeriggi dei giorni corti dopo le 16.30 e nei week end, a studiare per il concorso della mia città. Fatto per un annetto, e il periodo peggiore è quando il treno lo prendi a notte fonda e arrrivi alla stazione destinazione che il sole sta per sorgere e vedi l'alba laggiu'. E la gente sul treno dorme ma io dovevo studiare (o, quando proprio non ce la facevo, guardavo un film).
Rispondi

Da: Ma davvero	08/04/2023 16:05:14
Così è un massacro fisico, non è lavoro. Capisco le situazioni personali e la necessità di lavorare ma la tranquillità non ha prezzo. E' molto meglio cercare altro, il lavoro pubblico e il posto fisso non devono andare a discapito della tranquillità e serenità personale.
Rispondi

Da: Sandr0kan Reputazione utente: +85	1 3 - 08/04/2023 16:13:29
Quando lavoravo in un Comune della Lombardia venne nel nostro ente un consulente informatico di una società esterna. A pranzo ci racconto' che lui vive a Genova e tutti i giorni fa il pendolare Genova-Milano in treno e poi dalla sede di lavoro a loro volta lo mandano a fare il consulente in città varie della Lombardia. E non era nemmeno uno statale, ma un privato.
Rispondi

Da: Van Clark	08/04/2023 18:30:18
Però i consulenti informatici prendono uno stipendio molto alto
Rispondi

Da: Ma davvero	08/04/2023 18:42:47
Puoi trovare qualcuno che scali una montagna a piedi nudi. Non vuol dire che tutti lo debbano o possano fare. Io pure sono pendolare ma, al netto di possibilità e condizioni soggettive che possono essere le più varie, viaggiare per più di 100 km al giorno per un posto statale non ha senso.
Rispondi

Da: Sandr0kan Reputazione utente: +85	1 2 - 09/04/2023 08:25:47
Non vuol dire che tutti lo debbano o possano fare. =============================== Certo, basta non lamentarsi. Nella P.A. è pieno di gente che dal centro-sud è andata a lavorare al nord e/o che tutt'ora vive fuori sede e lontano da casa. Poi con calma tutti si avvicinano e si sistemano. Pretendere da subito il posticino pubblico sotto casa è un po' eccessivo, a mio parere. Altrimenti quelli che per rimanere sotto casa vanno nel privato a fare lavoretti da 1000 euro, che sono, tutti stupidi?
Rispondi

Da: Ma davvero	09/04/2023 08:37:37
Nella P.A. è pieno di gente che dal centro-sud è andata a lavorare al nord e/o che tutt'ora vive fuori sede e lontano da casa. Poi con calma tutti si avvicinano e si sistemano. ................................ Vero ma quanti anni hanno? Sono tutti over 50 entrati nell'ammistrazione in altri tempi. Ora è tutto diverso, quasi nessuno del sud è disposto a trasferirsi al nord ed infatti ci sono regioni che hanno croniche difficoltà nel coprire i posti. Basta vedere cosa è successo al Ripam concorso unico funzionari, INL, INAIL, INPS (precedente concorso). Ha anche più senso scegliere i concorsi in base alla città dove si vuole vivere invece che occupare il posto e frignare per volersi spostare al più presto. Almeno per me fare il pendolare ha un senso, soprattutto se abiti in provincia e vuoi lavorare in Regione o in un ente nazionale con sede nel capoluogo. Però la distanza prima o poi ti distrugge
Rispondi

Da: ex Central Committenza	09/04/2023 09:48:55
Da: Sandr0kan Reputazione utente: +89 2 1 - 08/04/2023 11:00:18 Quando lavoravo nella città capoluogo della mia Regione: uscita di casa alle 5.40 (abito dalla parte opposta della stazione), arrivo in stazione alle 6.00 compreso cercare parcheggio, treno che partiva alle 6.12; arrivo in stazione destinataria alle 7.30 circa, arrivo alla macchinetta timbratrice a piedi alle 7.50 - 7.55 Ritorno nei giorni corti: uscita al timbro alle 14; treno alle 14.35, arrivo nella mia città col treno praticamente alle 16.00 ; arrivo a casa praticamente alle 16.30 o pochi minuti prima Giornata lunga: timbratura alle 17.30, il treno delle 17.38 è ovviamente impossibile da prendere, quello successivo è alle 18.28 pieno zeppo da stare in piedi con arrivo nella mia città circa alle 20.00, arrivo a casa poco prima delle 20.30, cena doccia e a dormire che la mattina dopo la sveglia sarebbe stata alle 5.40. E, sul treno, i pomeriggi dei giorni corti dopo le 16.30 e nei week end, a studiare per il concorso della mia città. Fatto per un annetto, e il periodo peggiore è quando il treno lo prendi a notte fonda e arrrivi alla stazione destinazione che il sole sta per sorgere e vedi l'alba laggiu'. E la gente sul treno dorme ma io dovevo studiare (o, quando proprio non ce la facevo, guardavo un film). ------------------------------------------------------------------- Ricorda me quando andavo a scuola, avevo 14 anni....Uscivo di casa verso le 06.30 percorrendo circa un KM a piedi per recarmi alla fermata del bus, poi prendevo una corriera, arrivavo in un paese vicino, aspettavo un pò di minuti per poi prendere un'altra corriera, all'arrivo dovevo camminare ancora per circa 10 minuti fino a scuola. Idem per il ritorno. Come già detto uscivo di casa alle 06.30 e tornavo alle 15.00, così per cinque anni. Poi il resto del pomeriggio era dedicato allo studio. Tutto questo per un percorso che tra andata e ritorno era "solo" di circa 60 - 70 Km. A volte non ci sono alternative se hai un obiettivo da raggiungere.
Rispondi

Da: Ma davvero	1 1 - 09/04/2023 12:24:04
Tutti abbiamo fatto sacrifici ma così si va fuori tema. La domanda era, ha senso fare 200 km/giorno per un posto da B3? Per me la risposta è no, a meno che non si ha nessuna alternativa e nemmeno all'orizzonte.
Rispondi

Da: ex Centrale committenza	1 - 09/04/2023 12:56:16
Ma davvero Esatto, se non ci sono alternative ci si adatta e non solo nel lavoro
Rispondi

Da: Rick	09/04/2023 15:13:46
Riguardo la flessibilità si possono fare giorni meno di 6 ore e poi recuperare nei giorni lunghi?
Rispondi

Da: Sandr0kan Reputazione utente: +85	1 - 09/04/2023 17:22:59
in linea di massima sì ma la flessibilità dipende da ente a ente
Rispondi

Da: Sandr0kan Reputazione utente: +85	1 1 - 09/04/2023 17:37:12
La domanda era, ha senso fare 200 km/giorno per un posto da B3? Per me la risposta è no, a meno che non si ha nessuna alternativa e nemmeno all'orizzonte. ================================== Dipende. Se si è in altre 10 graduatorie, ci si puo' permettere di attendere. Se si è passato un unico concorso per il rotto della cuffia e si è over 30 disoccupati senza esperienza, il B3 lo prenderei anche al polo nord, potrebbe essere l'ultima possibilità.
Rispondi

Da: Non idoneo	09/04/2023 18:13:12
@ Sandro Ci ha chiesto un parere. Fatte salve situazioni che non lasciano opportunità di scelta (ma allora perché chiedere qui un parere?) e con il massimo rispetto per il tuo anno da pendolare con sbattimento improponibile benché la tua scelta fosse comprensibile, ma se si ha possibilità di scelta un pendolarismo da 200 km/giorno manco per sogno, almeno qui al nordovest dove i concorsi nei comuni hanno pochi idonei in più dei posti a bando. E cmq, imho e potendo scegliere, meglio trasferirsi che farsi 200 km/giorno.
Rispondi

Da: Sandr0kan Reputazione utente: +85	1 1 - 09/04/2023 18:17:35
Ci ha chiesto un parere. =============== E io l'ho dato. Facoltativo e non vincolante. Quale è il problema?
Rispondi

Da: Non idoneo	09/04/2023 18:24:22
Nessun problema ;-)
Rispondi

Da: Ma davvero	09/04/2023 18:33:38
Da: Sandr0kan Reputazione utente: +88 1 - 09/04/2023 17:37:12 La domanda era, ha senso fare 200 km/giorno per un posto da B3? Per me la risposta è no, a meno che non si ha nessuna alternativa e nemmeno all'orizzonte. ================================== Dipende. Se si è in altre 10 graduatorie, ci si puo' permettere di attendere. Se si è passato un unico concorso per il rotto della cuffia e si è over 30 disoccupati senza esperienza, il B3 lo prenderei anche al polo nord, potrebbe essere l'ultima possibilità. ........................ Se un B3 comunale a 200 km da casa è l'ultima possibilità della vita, vuol dire essere alla frutta. C'è una carenza enorme di personale nella PA e usciranno ancora decine e decine di concorsi
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Da: Sandr0kan Reputazione utente: +85	1 1 - 09/04/2023 18:43:44
per chi magari ha perso il lavoro in tarda età e non ha piu' la mente fresca per studiare, il B3 a 200 km (in realtà sono 100+100, dire 200 sembra 200+200) potrebbe essere l'unica possibilità
Rispondi

Da: Ma davvero	09/04/2023 19:06:03
Hai l'incubo di arrivare ad una certa età e perdere il lavoro. La maggior parte di chi si trova in quella situazione, cerca un altro lavoro nel privato, in aziende omologhe. Magari ci sarà qualcuno che vuol fare il grande salto nel pubblico ma tanto vale provare concorsi più prestigiosi, quanto meno da D oppure in enti nazionali oppure se proprio si vuole provare un B3, almeno lo si cerca vicino casa. Se poi si tratta di tecnici, anche senza laurea, nel pubblico verrebbero assunti in un nano secondo, vista la quasi totale assenza di queste figure
Rispondi

Da: ex Centrale committenza	09/04/2023 21:12:53
Ma davvero Cerchiamo di fare la differenza tra t.i e t.d. Attualmente ci sono tanti concorsi a t.d oppure part time. Quelli per il PNRR ne vedo abbastanza a t.d. ecco perché si valuta caso per caso e situazione personale. Nella mia provincia di residenza hanno pubblicato un concorso B3 part time t.i. nonostante abbia davvero bisogno di avvicinarmi a casa mia, non so se parteciperò. Certo da disoccupata o precaria nel privato lo avrei fatto senza alcun dubbio
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Da: Tortone Cremo	09/04/2023 22:12:00
in realtà per quanto riguarda la carenza di personale nella PA, sento spesso questa affermazione. Tuttavia non è supportata dai fatti: leggendo i PIAO dei vari ministeri non risultano queste grandi richieste di personale (mi riferisco a profili amministrativi) nonostante poi ci sia una effettiva carenza negli organici. Non so se questo è dovuto all'assenza di soldi, oppure ad altro...fatto sta che comunque diventare dipendente pubblico non è mai facile anche in un periodo in apparenza florido come questa. Se si ha l'opportunità di entrare come B3, C, D, E,F,G (naturalmente sono ironico negli ultimi 3) bisogna farlo e basta
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Da: Ma davvero	09/04/2023 23:00:34
Cosa c'entrano i piao? Ci sono enti totalmente sguarniti di personale e probabilmente di questo passo lo saranno per i prossimi 20 anni. Nei concorsi nazionali, le sedi periferiche in regioni come Veneto, Friuli e Lombardia sono quasi al collasso. Avete visto i tassi di rifiuti ad esempio all'INL? Nei comuni manca talmente tanto personale, da mettere a rischio i fondi europei e del PNRR. Chi ancora si è reso conto della situazione o è un boomer della prim'ora o vive sul cucuzzolo della montagna
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Da: Sandr0kan Reputazione utente: +85	1 1 - 10/04/2023 08:54:01
Hai l'incubo di arrivare ad una certa età e perdere il lavoro. La maggior parte di chi si trova in quella situazione, cerca un altro lavoro nel privato, in aziende omologhe. ====================================== sie la fai facile
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Da: è in Italia	10/04/2023 09:52:25
che è difficile, a 35 40 anni si è già vecchi per lavorare. Negli altri paesi Europei ed extra UE neanche si deve mettere la data di nascita quando si invia un CV.
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Da: Ma davvero	10/04/2023 11:02:12
che è difficile, a 35 40 anni si è già vecchi per lavorare. Negli altri paesi Europei ed extra UE neanche si deve mettere la data di nascita quando si invia un CV. Che vuol dire si è vecchi per lavorare? Bisogna sgomberare il campo dai soliti pregiudizi e luoghi comuni. Nel mio caso e per i concorsi che ho fatto (davvero tanti) l'età media dei neo assunti si è elevata considerevolmente. Non potete capire quanto. Hai l'incubo di arrivare ad una certa età e perdere il lavoro. La maggior parte di chi si trova in quella situazione, cerca un altro lavoro nel privato, in aziende omologhe. ====================================== sie la fai facile Se poi vogliamo fare un discorso di categorie, per alcune non si trova assolutamente personale che voglia lavorare nel pubblico. Piccolo esempio, il comune di Milano ha bandito un concorso B3 per idraulici. Chi volete mai che vada a lavorare in comune? Nel privato guadagnano almeno 4-5 volte di più. Potrei fare mille altri esempi
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Da: in Italia	10/04/2023 11:07:57
Da: Ma davvero 10/04/2023 11:02:12 Che vuol dire si è vecchi per lavorare? Bisogna sgomberare il campo dai soliti pregiudizi e luoghi comuni. Nel mio caso e per i concorsi che ho fatto (davvero tanti) l'età media dei neo assunti si è elevata considerevolmente. Non potete capire quanto. Anche nei concorsi a volte c'è un limite di età. Prendiamo in considerazione il lavoro privato, ecco lì il limite di età c'è piuttosto spesso.
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Da: Ma davvero	10/04/2023 11:14:40
Il limite di età nei concorsi contrasta con la normativa europea. C'è solo in alcuni casi, come nelle forze armate, prefettura, personale non contrattualizzato ma anche lì ci sono dubbi sulla legittimità
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Da: In Italia	10/04/2023 13:23:02
Io parlavo soprattutto del lavoro privato. Non è facile trovare dopo i 40 anni un lavoro in un'azienda privata
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