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COME VINCERE UN CONCORSO LOCALE
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Da: Non idoneo 26/12/2022 17:30:27
Per la cronaca molti tra quelli che scrivono qui sono entrati avendo l'atto tra le prove scritte, risultando vincitori/idonei pur senza aver lavorato prima nella PA. Quindi: concordo che l'atto sia uno scazzo, ma se è previsto dal bando e si è interessati a quel concorso ci si mette l'anima in pace e ci si prepara anche su quello. Studiando prima o poi si entra (almeno in Piemonte, e presumo idem nel centro-nord, non so al sud), senza piangersi addosso perché gli interni sarebbero più esperti e facilitati.
Un qualche criterio per selezionare ci dovrà pur essere, e oggi non vedo criteri migliori e più equi dei concorsi. Poi sta al singolo ente decidere quanto essere severo nelle prove e subirne le conseguenze tra i due estremi (assumere persone inadeguate vs. non coprire i posti a bando).
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Da: epocos26/12/2022 17:43:05
si ma è una cooptazione. Punto
Rispondi

Da: epocos26/12/2022 17:44:48
.Si ma non  è un concorso ma una pseucooptazione è diverso
Rispondi

Da: epocos26/12/2022 17:45:11
pseudocooptazione
Rispondi

Da: epocos26/12/2022 17:45:28
pseudocooptazione
Rispondi

Da: epocos26/12/2022 17:45:31
pseudocooptazione
Rispondi

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Da: X sopra26/12/2022 18:29:40
Anche con gli amministrativi l'offerta supera la domanda. Facendo un giro su internet è possibile leggere tutti i dati esatti sulle carenze.

Nel 2022 il concorso non è più il miglior e più equo criterio di selezione (il concorso è nato nel 1948). Adesso non c'è più analfabetismo e inoltre abbiamo tanti altri strumenti, tra cui le università a portata di tutti.
Rispondi

Da: Test.infinito 
Reputazione utente: +42
 1  - 27/12/2022 00:20:03
Per la cronaca molti tra quelli che scrivono qui sono entrati avendo l'atto tra le prove scritte, risultando vincitori/idonei pur senza aver lavorato prima nella PA. Quindi: concordo che l'atto sia uno scazzo, ma se è previsto dal bando e si è interessati a quel concorso ci si mette l'anima in pace e ci si prepara anche su quello. Studiando prima o poi si entra (almeno in Piemonte, e presumo idem nel centro-nord, non so al sud), senza piangersi addosso perché gli interni sarebbero più esperti e facilitati.
Un qualche criterio per selezionare ci dovrà pur essere, e oggi non vedo criteri migliori e più equi dei concorsi. Poi sta al singolo ente decidere quanto essere severo nelle prove e subirne le conseguenze tra i due estremi (assumere persone inadeguate vs. non coprire i posti a bando).

Che il concorso sia necessario per selezionare il personale della PA è fuor di dubbio ed è un obbligo previsto dalla Costituzione.
Si discute su quale sia la modalità migliore dei concorsi, se solo a quiz, a quiz più orale, infine preselettive, scritti con prova pratica e orale.
Quest'ultima modalità per selezionare personale nei comunelli sperduti per me non ha senso.
E' lunga dispendiosa e non seleziona di certo i migliori (esperienza personale) ed è sprecata per assumere 3-4 persone.
Tanto vale optare per le selezioni più rapide. Ad esempio con il mega concorso CUFA i vincitori e gli idonei sono stati assunti pochi mesi dopo le prove.
Se al comunello si fanno preselettive, scritto generico, prova pratica e orali si finisce alle calende greche
Rispondi

Da: Non idoneo 27/12/2022 07:21:24
L'obiettivo è avere una graduatoria da cui l'ente possa attingere nel tempo; a livello pratico credo anche che si vogliano/debbano evitare troppi parimerito, che andrebbero poi necessariamente gestiti con criteri di priorità quali figli, età, ecc.
Imho la modalità migliore, almeno per concorsi fino a 10-20 posti, è:
1) eventuale (in base alla proporzione tra iscritti e posti a bando) preselettiva a quiz, comprensiva anche di logica, cultura generale, ecc.; le risposte errate danno piccola penalità, le non risposte no;
2) scritto a risposte aperte con 3 domande, o misto risposte aperte 2 domande + 10 quiz;
3) orale;
4) eventuale valutazione dei titoli, per i concorsi con più posti a bando.
Eviterei la prova pratica (se il concorso proprio la prevede: o non ci si iscrive o si studia, senza vittimismi).
All'ente conviene avere una graduatoria lunga, per poter sfruttare il più possibile le energie e risorse investite nel concorso, quindi la commissione deve tarare la difficoltà delle prove sulla proporzione tra iscritti e posti a bando
Rispondi

Da: ex Centrale committenza27/12/2022 08:11:12
Non idoneo

Le graduatorie hanno una scadenza, credo 2 o 3 anni, e tale dovrebbe essere, senza le innumerevoli proroghe che hanno caratterizzato gli anni passati.
Per un piccolo comune quindi non ha senso una graduatoria di 20 persone, se per es. il concorso era di 2 posti.
Rispondi

Da: T3027/12/2022 13:11:29
La prova unica al pc è la migliore sotto tutti i punti di vista. Soprattutto in ottica di trasparenza. Più passaggi ci sono più rischi ci sono. Tracce scritte, orali e pratica nei concorsi non dovrebbero mai esserci, lasciano sempre molti dubbi...
Rispondi

Da: X tutti27/12/2022 13:52:45
Per pura curiosità ho svolto i questionari estratti al concorso di Firenze e nel peggiore dei casi ne ho sbagliate 3. Con lo scorrimento della graduatoria sono stati assunti anche coloro che ne avevano sbagliate 3 e ci manca un anno alla scadenza della graduatoria. Questo per dire che chi è preparato non c'è differenza tra quiz, risposte aperte o prova pratica.
Rispondi

Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +86
27/12/2022 13:57:50
E' uscito l'elenco ammessi per il concorso amministrativo per l'ASL Roma 1: 25.000 candidati (VEN-TI-CIN-QUE-MI-LA). Alla faccia dei candidati che non si trovano e dell'offerta che supera la domanda.

(per i malpensanti: sono in pausa e col cellulare)
Rispondi

Da: ex Centrale committenza27/12/2022 14:53:13
Sandrokan

È un concorso che è in ballo da quasi 3 anni, il classico amministrativo con titolo di accesso diploma di qualsiasi tipo.
I posti da oltre 400 sono stati ridotti  a 228.
Secondo me parteciperanno meno di 5000 persone.
Rispondi

Da: IL LAVORO C''È27/12/2022 15:04:29
La PA italiana ha una carenza di 1.300.000 dipendenti (soprattutto amministrativi), e per colmare questo deficit dovrebbe assumere almeno 200.000 dipendenti l'anno per i prossimi 7 anni, fino al 2030. Mettendo assieme tutti i candidati di tutti i concorsi nazionali attuali a 200.000 neppure ci arrivano. E questo riguarderebbe solo 1 anno, figuriamoci gli altri 6 anni sempre con 200.000 assunzioni l'anno. Forse rimarrebbero pure posti vacanti. Altro che liste di graduatorie e idonei. Sarebbero TUTTI assunti subito.

Tutto dipende dalle scelte politiche. A loro piacendo in Italia ci sarebbero meno problemi di lavoro, perché c'è una gravissima carenza di impiegati pubblici.
Rispondi

Da: Ma davvero  1  - 27/12/2022 15:07:28
Si tratta infatti di un concorso bandito una vita fa, quando non c'era ancora stata l'esplosione dei concorsi in tanti enti.
Nel frattempo, molti hanno superato concorsi più prestigiosi e in altre amministrazioni e probabilmente parteciperanno poche persone.
Rispondi

Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +86
27/12/2022 16:56:36
Per pura curiosità ho svolto i questionari estratti al concorso di Firenze e nel peggiore dei casi ne ho sbagliate 3. Con lo scorrimento della graduatoria sono stati assunti anche coloro che ne avevano sbagliate 3 e ci manca un anno alla scadenza della graduatoria. Questo per dire che chi è preparato non c'è differenza tra quiz, risposte aperte o prova pratica.
=================================
Ora per raffronto tra crocette e concorsi vecchio stile prova a fare le preselettive e le prove pratiche di Firenze 2018 cat.C e Livorno 2019 cat.C (specialmente le prove pratiche, quelle del ramo pericolante e dell'aggiudicazione sopra soglia, senza sbirciare i libri o google) e dimmi se sarebbe andata meglio, peggio o piu' o meno uguale.
Rispondi

Da: Nuovi concorsi27/12/2022 17:05:53
Secondo me è sempre e soltanto questione di studio.
Se non si studia non superi nè il concorso  a crocette nè quello con le prove pratiche. Per quest'ultimo si sa che richiede uno studio più particolare e approfondito, ma ci sono mezzi e possibilità e alla fine diventa una prova come tutte le altre.
Ricordiamo che ci sono persone che hanno superato tale prova al primo concorso o tra i primi.
Rispondi

Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +86
27/12/2022 18:52:09
E' buffo che una manciata di giorni fa leggevo che era giusto stabilizzare i precari perché hanno più esperienza, sanno già fare le cose e quindi sarebbero "migliori"; adesso invece leggo l'estremo opposto, cioè che è sbagliato mettere le prove pratiche perché "avvantaggiano chi già lavora" (falso: avvantaggiano chi lavora in quello specifico settore)... ma... anche se fosse?
La P.A. non è un'associazione di carità che regala posti statali ai bisognosi ma un datore di lavoro che ha bisogno di gente produttiva. Se uno sa fare meglio la prova pratica perché lavorava in un altro ente, ben venga. La P.A. deve assumere i migliori, non i più bisognosi. Vi immaginate un meccanico che cerca un tornitore e in fase di colloquio fa fare una prova pratica al tornio e il candidato si lamenta "eh, ma io che non ho mai lavorato e il tornio a casa non ce l'ho, non ho potuto esercitarmi".... il datore di lavoro privato gli risponderebbe "ca..i tuoi, a me che  importa? io voglio uno che il tornio lo sappia usare"... perché la PA dovrebbe ragionare diversamente?
Quindi, bene così, che con la prova pratica i piu' bravi che già lavorano si spostano in enti migliori e chi non ha mai lavorato va dove non vuole andare nessuno cioè in quei mini-comunelli dove ti trovi una PO pazza isterica entrata come bidella negli anni 80 e poi diventata D3 giuridica con progressioni verticali pre-brunetta-2008 a calci in culo. Ad un certo punto i mini-comuni con turn-over altissimo di personale (dove la gente resiste meno che nel privato) si faranno qualche domanda se tutti se ne vanno... ben gli stà....

Buffo pero' anche il fatto che ognuno cerca di tirare acqua al suo mulino: chi magari è fresco di liceo scientifico vuole le prove di logica "per segare i Rain Man mnemonisti", chi ricorda bene le cose ma non sa impostare un atto vuole le crocette, e così via.

Io invece tra tutte le prove abolirei proprio l'orale, che è la prova in cui la valutazione è piu' soggettiva (in buona o mala fede) e farei concorsi centralizzati regionali ogni 3 anni che generano solo una lista di idonei. Poi quando un Comune ha bisogno pubblica un avviso di manifestazione di interesse e tra chi risponde i Comune deve chiamare in ordine di graduatoria centralizzata.

"Eh ma se boccio devo aspettare 3 anni per rifare il concorsone".... a parte che un concorsone che serve tutta una Regione intera genererà una graduatoria di migliaia di idonei quindi sarà difficile bocciare, ma in ogni caso se bocci, cavoli tuoi, vai a provare quelli nelle altre Regioni. Molti di noi hanno lavorato mesi o anni a centinaia di km da casa prima di avere il posto sotto casa. E allora i concorsi in enti centrali tipo INPS, Ade e assistenti giudiziari? Quelli se li bocci non puoi nemmeno provare altre regioni, hai buttato nel cesso mesi di studio e basta.
Rispondi

Da: Nuovi concorsi27/12/2022 19:04:50
Continuo a ripetere all'infinito, per me è solo questione di studio per qualsiasi tipo di prova. La prova pratica non potrà mai sostituire gli anni di esperienza di un precario della P.A., alcune cose si imparano solo e solamente facendole, non esistono libri, corsi, dispense etc che le insegnano.
Poi io distinguerei un precario entrato con regolare concorso seppur a t.d. e il precario entrato con altri modi.
Ma alla fine il discorso è sempre lo stesso: se si guardano le comptenze è logico che uno che lavora ne sappia di più di un concorsista ben preparato.
A chi obietta che alcuni concorsisti hanno fatto prove pratiche migliori di chi già lavora, rispondo che all'ente con quel tipo di atto fatto bene da un concorsista, non ci fa una cippa lippa.
Rispondi

Da: gianpistacchio27/12/2022 19:07:26
Le prove pratiche servono per assumere l'interno e farlo passare da b a c   o da c a d  inutile girarci intorno.
Rispondi

Da: gianpistacchio27/12/2022 19:08:49
o a stabilizzare il precario
Rispondi

Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +86
 1  - 27/12/2022 19:17:08
A chi obietta che alcuni concorsisti hanno fatto prove pratiche migliori di chi già lavora, rispondo che all'ente con quel tipo di atto fatto bene da un concorsista, non ci fa una cippa lippa.
=============================
Allora ti obietto che ci sono anche enti dove c'è gente entrata 30 anni fa abituata a fare 0,01 che se gli chiedi di fare 0,015 fa le barricate.
Poi assumono un'infornata di ragazzi giovani che fanno, da subito, dopo magari un paio di settimane di rodaggio e training on the job, 100 ciascuno.
Quindi?
Rispondi

Da: Antibiotico27/12/2022 19:18:35
aldilà della prova pratica, per la quale ho una visione intermedia rispetto a quelle che ho letto, è meglio alla fine essere in un comune piccolo o grande? perchè leggo da alcuni che finire in un comune piccolo significa sobbarcarsi di responsabilità per il poco personale, ma dall'altra parte ad esempio per i concorsi del comune di milano banditi negli ultimi anni, vedo che la gente si lamenta del fatto che ci sono troppe responsabilità, eppure milano non è certo un comune piccolo
Rispondi

Da: To change27/12/2022 19:29:19
Ma nel privato molte volte è prevista la formazione. Molte volte è assunta gente che non conosce neppure il lavoro ma viene formata dall'azienda. E come al solito l'allievo poi supera il maestro. Perché la PA non prevede percorsi del genere? Lo potrebbe fare benissimo, dov'è il problema?

Non c'è persona al mondo che non è in grado di imparare un lavoro. Anche chi già lavora deve ogni giorno aggiornarsi e imparare sempre cose nuove, è da ipocriti negarlo. All'estero il mercato del lavoro funziona meglio proprio perché c'è più flessibilità in entrata in quanto è prevista la formazione.
Rispondi

Da: Nuovi concorsi27/12/2022 19:37:31
Sandr0kan

lascia perdere chi è sulla via della pensione.
Comunque anche tra quelli entrati tanti anni fa ci sono persone valide, come ci sono persone giovani perditempo.
Alla fine conta la volontà di imparare e lavorare e il superamento di un concorso è solo 1% del tutto, qualsiasi tipo di concorso con qualsiasi tipo di prova.
Rispondi

Da: ex Centrale committenza27/12/2022 19:55:08

Quoto To change 100%
Rispondi

Da: ex Centrale committenza27/12/2022 19:55:08

Quoto To change 100%
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Da: Il futuro è rosso27/12/2022 20:52:13
Sono totalmente contrario alla questione concorsi.
I concorsi sono profondamente discriminatori perché la selezione di per sé causa discriminazione tra persone che (ricordiamolo) sono tutte uguali.
Si potrebbe introdurre un principio di rotazione nelle cariche e alternare le posizioni di vertice, tipo quelle dirigenziali.
Un altro principio da introdurre è la riduzione dell'orario di lavoro, come avviene nei Paesi avanguarsisti. Lavorare meno per lavorare tutti.
Rispondi

Da: Non idoneo 27/12/2022 23:03:59
@eCC
Nel mio piccolo (so che è una visione molto parziale) ho visto graduatorie con 10-20 idonei per concorsi da 2 posti che tra rinunce, pensionamenti, dimissioni, mobilità, ecc., sono state esaurite in nemmeno un anno, poi l'ente ha dovuto ribandire con grande scuorno dell'ufficio personale.
Anche io sono contrario a graduatorie che durino più dei canonici 2-3 anni. Peraltro chi è idoneo farebbe bene a capitalizzare lo studio provando più concorsi possibili (ne escono a raffica in questi anni), anziché appendersi a quella singola idoneità.

@Antibiotico
Nel piccolo vedi un po' di tutto senza specializzarti in nulla. Imho è ottimo per 2-3 anni di gavetta da C per avere una infarinatura generale, a patto di aver un D con PO che ti formi e faccia da parafulmine. Se invece sei D nel piccolo ottieni facilmente la PO, con pro e contro (non è ruolo per tutti, soprattutto se sei inesperto).

@Sandrokan
L'orale (che odio) ritengo sia la prova più importante. È certamente discrezionale ma pace, è l'occasione per la Commissione per vedere se sai ragionare, spaziare tra gli argomenti, ecc. Naturalmente mi riferisco agli orali in cui la domanda estratta è un punto di partenza, non finalizzata al mero concetto.
Rispondi

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