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Da: D_S_14219/09/2019 10:42:17
Una commessa prende 3.000 euro al mese? Ma dove? Nel marchio di alta moda hanno dei premi, ma vi assicuro che una commessa full time in ogni caso non supera i 1.500 al mese...
Il problema sono gli stipendi da fame di tante altre categorie...

E comunque non credo che la possibilità di fare il cameriere a 1.600 euro al mese scoraggerebbe chi vuole fare il test di Medicina!
Tra l'altro, questo innalzamento degli stipendi chi lo paga? Gli imprenditori che già è assai se riescono ad assumere al minimo sindacale perché le tasse sono troppo alte e c'è gente che fa l'imprenditore lavorando 16 ore al giorno per portarsi a casa 2.000 euro al mese?
Rispondi

Da: @dove vivete19/09/2019 10:42:24
https://www.ilgiornaledivicenza.it/home/veneto/assalto-al-concorso-da-infermieri-in-6-456-per-settanta-posti-1.7636859
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Da: Cinzia..7619/09/2019 12:02:20
Non ho mai sentito parlare di commesse pagate 3000 euro al mese, forse è lo stipendio della store manager, comunque nel segmento del lusso ci sono ottimi stipendi e le commesse partono da circa 1800 euro al mese. Le selezioni sono molto dure e prediligono le fashion blogger con esperienza, solo in poche ci riescono.
Mio marito, con un piccolo negozio di ferramenta riesce comunque a portare a casa più di 2500 euro al mese, quindi credo che la soluzione sia lavorare per conto proprio. Anche un idraulico o un elettricista artigiani raggiungono e superano facilmente quelle cifre, ma non sono mestieri per tutti, ci devi saper fare.
Rispondi

Da: Cinzia..7619/09/2019 12:07:02
Ci sarebbe da aggiungere che molti giovani pensano al medico o all'infermiere per la stabilità lavorativa, non tanto per lo stipendio. Se si è disposti al precariato, possibilità di buon guadagno ce ne sono, il mestiere più meritocratico del mondo è l'agente di commercio (più vendi e più ti pagano, tutto automatico, invece del dipendente che deve inginocchiarsi davanti al capo per 10 euro di aumento sullo stipendio).
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Da: D_S_14219/09/2019 12:20:22
La gente vuole fare il medico per il prestigio. Ma è una strada dura e piena di sacrifici, a partire dalla vita privata.
Tutti i medici, me compreso, sono padri/madri assenti per necessità e non per scelta. A meno che tu non finisca a fare il dottorino sfigato della guardia medica, non avrai orari, se avrai figli non potrai dedicare loro il tempo che vuoi, avrai una moglie o un marito che dovrà farsi carico della famiglia quasi totalmente. Poi, ovviamente, porti a casa uno stipendio tale che tua moglie/marito potrà scegliere di non lavorare. Ma in ogni caso tutta la famiglia dovrà impostarsi sulla base della tua professione, e non è una bella responsabilità da avere.
Ho grande passione nel mio lavoro e lo rifarei altre 1.000 volte, ma questi ragazzotti che fanno il test e non hanno voglia di sacrificare neanche l'estate post-maturità per studiare, non capiscono che avranno davanti una vita di grandi soddisfazioni, ma anche di grandi sacrifici?
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Da: D_S_14219/09/2019 12:23:27
Ho dovuto saltare il battesimo della mia seconda figlia pochi mesi fa. Ero in sala operatoria con un'urgenza e nessuno poteva sostituirmi, il mio turno finiva alle 7 del mattino e sono uscito alle 13, a battesimo ormai fatto.
Lei è troppo piccola per capire, ma quando guarderà le foto del battesimo tra qualche anno e mi chiederà "papà, tu dov'eri?" sarà dura rispondere che non potevo esserci.

Ripeto : uno studente che finisce il liceo e si mette a studiare per il test tutto il giorno tutti i giorni da luglio a settembre entra a Medicina, a meno che non sia decerebrato. Se non sei disposto a fare ciò e vuoi andare in vacanza, il medico non è il mestiere che fa per te, perché dovrai dedicare TUTTA LA TUA VITA alla professione.
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Da: Lu_ca_M19/09/2019 14:50:21
I test di ammissione non servono ad ostacolare gli incapaci, perchè sono una passeggiata rispetto al più banale degli esami del corso. Il guaio del sistema attuale è una graduatoria poco meritocratica dove un esperto di cultura generale (come l'ubriacone che frequenta il bar sotto casa mia) potrebbe fare più punteggio rispetto ad una persona che risponde perfettamente a tutte le domande di tipo scientifico ma non ricorda il nome del Presidente della Repubblica. A questo punto sarebbe molto più meritocratico fare un test iniziale senza voto e tirare a sorte per scegliere i futuri studenti dalla lista degli idonei. Tirando a sorte è più difficile imbrogliare per far avanzare i raccomandati.
Rispondi

Da: Lu_ca_M19/09/2019 14:57:52
Comunque, i soldi per portare a 1600 euro lo stipendio minimo, in Italia già ci sono. Il problema è che oggi finiscono nelle mani di azionisti stranieri che pagano le tasse all'estero, vedasi i colossi delle vendite online o le grandi catene di supermercati. Se troviamo il modo di far pagare in Italia tutte le tasse per profitti realizzati in Italia, allora  possiamo abbassare le tasse alle imprese italiane per compensare i maggiori costi di un incremento degli stipendi. Riducendo le tasse sul reddito delle persone fisiche otterremmo altri vantaggi.
Rispondi

Da: DIRITTO ALLO STUDIO20/09/2019 00:51:17
OGNI ANNO 70.000 ASPIRANTI MEDICI SI VEDONO NEGATO IL DIRITTO ALLO STUDIO.

VIA IL NUMERO CHIUSO DALLA FACOLTA' DI MEDICINA.

TUTTI DEVONO ESSERE LIBERI DI STUDIARE CIO' CHE VOGLIONO, SEGUENDO LE PROPRIE PASSIONI E INCLINAZIONI

I TEST DI ACCESSO BASATI SU DOMANDE CHE CHIEDONO QUANTI SONO I SENATORI NON SELEZIONANO BENE I FUTURI MEDICI

UNIVERSITA' PUBBLICA, GRATUITA E APERTA A TUTTI
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Da: Luna008 20/09/2019 01:56:08
Ciao ragazzi, purtroppo è vero, ormai si laureano cani e porci ma il problema fondamentale è lo sbocco lavorativo in determinati campi come ad esempio, beni culturali.. purtroppo.
Voi che siete costantemente aggiornati, oltre alle professioni sanitarie, come la vedete una laurea di Informatica o Scienze Ambientali nel mondo lavorativo attuale? 
Rispondi

Da: @Luna00820/09/2019 16:32:52
Con informatica si trova lavoro abbastanza facilmente ma sono soprattutto lavori stressanti e sottopagati (programmatori). Scienze ambientali non saprei ma ti posso dire che gli ingegneri ambientali hanno difficoltà a trovare lavoro, quindi credo che quel settore sia carente di offerte per tutti i tipi di laurea.
Rispondi

Da: Luna008 20/09/2019 20:29:01
Grazie mille per la risposta!
Puntavo sull'informatica appunto per le opportunità lavorative, ma lo stress si trova ovunque e in qualsiasi tipo di avoro, forse dipende da quale azienda ti assume?
È veramente un peccato per chi studia nelle scienze ambientali e simili, abbiamo tanti parchi naturali e riserve..
Quindi a questo punto nemmeno puntare sui beni culturali varrebbe la pena? :(

Scusami se ti tartasso di domande..
Rispondi

Da: DIRITTO ALLO STUDIO21/09/2019 04:04:30
Nelle università pubbliche finanziate dallo stato dovrebbe esserci libertà assoluta di scelta del proprio percorso di studi, senza barriere come il numero chiuso in medicina.
Con i soldi dello stato pari diritti per l'aspirante filosofo come per l'aspirante medico.
Rispondi

Da: mabasta21/09/2019 08:15:35
certo perché un filosofo guadagna quanto un medico, ma di cosa stiamo parlando
Rispondi

Da: DIRITTO ALLO STUDIO21/09/2019 09:09:06
Quindi il diritto allo studio e la libertà di scelta di un corso di studi finanziato dallo stato deve essere condizionato dai potenziali futuri guadagni?
Ma bravo!
Rispondi

Da: xLuna00821/09/2019 12:01:52
Beni culturali in teoria dovrebbe dare moltissimo lavoro in ogni angolo d'Italia, nella realtà sono lavori relegati quasi eclusivamente agli enti pubblici e questi enti hanno poca voglia di assumere. La prima condizione per trovare lavoro è prendere una laurea spendibile soprattutto nel settore privato, non solo nel pubblico.
Rispondi

Da: mabasta21/09/2019 13:09:11
ma dove vivete sugli alberi, si studia per lavorare
Rispondi

Da: Fragolin21/09/2019 23:26:56
@luna008 e altri interessati
Beni culturali ebbe un boom di iscrizioni quando fu istituita,
tant'è che prevedeva il numero chiuso in alcune sedi (altro che diritto allo studio!). Credo molti si siano persi per strada, la maggior parte avrà trovato lavoro in tutto fuorché in beni culturali. Nel nostro Paese si riduce anche ohimè alle sole storia dell'arte/archeologia/beni librari nel pubblico impiego, se ti dovessero interessare teatro/cinema/musica nemmeno nella PA trovi una qualche speranza.

Se ti iscrivi, ti iscrivi soprattutto per passione.
Impari davvero un lavoro? No, questo perché troppo spesso non è minimamente integrata né con vere nozioni di management/economia né con marketing/comunicazione.
Quindi se dovessero cercare un manager in BC probabilmente non prenderanno un laureato in BC, se dovessero aver bisogno di un esperto in comunicazione... qui ormai vogliono che conosci tutti i social, tu abbia anni di esperienza, conoscenza dei principali programmi di grafica, Google Analytics, SEO e se ne inventano sempre di nuove.
E' una laurea che andrebbe riformata, altrimenti sei quasi costretto ad integrarla con un master e tanta pratica.
D'altra parte esiste ora anche un corso più scientifico sui beni culturali, quindi nel ramo delle lauree scientifiche.

Dipende molto cosa interessa del vasto mondo dei beni culturali, individuato quel "cosa" si può pensare al percorso universitario più idoneo sempre nell'ottica del "ho comunque un futuro altamente incerto che mi aspetta".
Rispondi

Da: Alfio78_ba22/09/2019 15:06:46
Un medico dovrebbe fare il medico solo per passione, non per soldi o prestigio. Per avere (tanti) soldi e prestigio ci sono altri lavori che non mettono a rischio l'incolumità altrui, nel mondo dello sport o in quello dello spettacolo per esempio.
Rispondi

Da: DIRITTO ALLO STUDIO25/09/2019 03:06:57
OGNI ANNO 70.000 ASPIRANTI MEDICI SI VEDONO NEGATO IL DIRITTO ALLO STUDIO.

VIA IL NUMERO CHIUSO DALLA FACOLTA' DI MEDICINA.

TUTTI DEVONO ESSERE LIBERI DI STUDIARE CIO' CHE VOGLIONO, SEGUENDO LE PROPRIE PASSIONI E INCLINAZIONI

I TEST DI ACCESSO BASATI SU DOMANDE CHE CHIEDONO QUANTI SONO I SENATORI NON SELEZIONANO BENE I FUTURI MEDICI

UNIVERSITA' PUBBLICA, GRATUITA E APERTA A TUTTI
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Da: DIRITTO ALLO STUDIO26/09/2019 06:04:58
Basta con i "concorsi malati" e la burocrazia per il reclutamento dei ricercatori nelle università italiane: servono nuove modalità ispirate a criteri di trasparenza e meritocrazia, che diano agli atenei la libertà di scegliere responsabilmente, anche con una cooptazione virtuosa. E' questa l'appello lanciato dai rettori di Università degli Studi di Milano, Milano-Bicocca e Politecnico al Museo di Storia Naturale in occasione della presentazione della due giorni di divulgazione scientifica MeetMeTonight, in programma per il 27 e 28 settembre. "Non vogliamo chiedere risorse, però non possiamo pensare di gestire le università come altre realtà della pubblica amministrazione", sottolinea Ferruccio Resta, rettore del Politecnico di Milano. "Dobbiamo ripensare e riposizionare la figura del ricercatore e fare in modo che le università per prime possano scegliere, ridefinendo le modalità di reclutamento. Bisogna che siano riconosciute le competenze specifiche. Dobbiamo abbandonare la logica del concorso e pensare al valore della scelta senza ipocrisia, ma con coraggio e responsabilità". "Così com'è, il reclutamento è malato", afferma Cristina Messa, rettore dell'Università di Milano-Bicocca. "Nei concorsi, per evitare mal comportamenti, si è arrivati al punto di non scegliere più la persona ma dei numeri, come l'H-index, l'impact factor, la produzione scientifica calcolata con algoritmi. Bisognerebbe avere il coraggio di dire che ci sono altri meccanismi per reclutare, all'estero ne usano di completamente diversi: la cooptazione seria, fatta per gestire e mandare avanti il proprio ateneo, può essere virtuosa, ma deve essere trasparente ed evidente a tutti". Sulla stessa linea anche Elio Franzini, rettore dell'Università degli Studi di Milano, che condivide l'idea di "svincolare i concorsi universitari da quelli comuni per la pubblica amministrazione per fare un sistema virtuoso di cooptazione"

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Da: universita'' bandita26/09/2019 09:01:47
"Università bandita", tra gli indagati anche un docente dell'ateneo veronese
„
Operazione "Università bandita", tra gli indagati un docente dell'ateneo veronese
Sono 66 in totale gli indagati nell'inchiesta della procura di Catania circa presunti "concorsi truccati" che sta mettendo a soqquadro gli ambienti universitari etnei e forse non solo

"

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Da: DIRITTO ALLO STUDIO27/09/2019 05:06:11
Quest'anno le domande di cultura generale sono passate da due a 12. Ed è stato lo scoglio più grande per i candidati: il 30% di loro ha trovato nell'imprevedibilità di queste domande la parte più difficile dell'intero test. Al secondo posto in quanto a complessità, le domande di chimica (secondo il 22% degli intervistati). Al terzo posto, ex aequo, matematica e fisica (19%) e biologia (19%). I quesiti di logica, con il 10% delle risposte, sono risultati i meno ardui dei quiz.

Una (dura) sorpresa
Niente da fare: i libroni di simulazioni, trucchi e consigli per ottenere un ottimo risultato ai test di medicina si sono rivelati inadeguati. Il 62% delle aspiranti matricole intervistate ha sostenuto che il test del 3 settembre è stato più ostico di qualsiasi simulazione fatta durante lo studio estivo. Per il 26% dei ragazzi, invece, l'esame di ammissione si è dimostrato in linea con le aspettative della vigilia. Solo il 12% degli intervistati lo ha trovato, invece, più semplice delle attese.

Occhio a chi copia
Il campione del sondaggio del sito specializzato in scuola e università ha dichiarato che il 68% delle commissioni che hanno vigilato sullo svolgimento del test, si sono mostrate intransigenti. Il 24% dei candidati, invece, ha constatato un'attenzione altalenante nelle commissioni. L'8% ha confessato di aver trovato commissari distratti. Ma il dato cozza con un 15% di ragazzi che ha ammesso di aver copiato alcune risposte. E le fonti non sono soltanto i vicini di banco: c'è chi ha dichiarato nel questionario di essere riuscito a leggere le risposte esatte dagli smartphone e da fogli di appunti portati da casa.

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Da: Klos27/09/2019 09:42:32
ma in Italia con la laurea non si trova lavoro bisogna andare all'estero
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Da: Che pagliacciata i test!27/09/2019 09:47:39
12 domande di cultura generale, fatte apposta per chi non ha voglia di studiare e guarda la televisione 8 ore al giorno!
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Da: x tutti27/09/2019 11:15:42
Rispetto all'anno accademico 2010-11 gli immatricolati in Legge sono calati del 35%. È andata peggio soltanto ad Architettura che ha visto un crollo delle immatricolazioni del 50%, riflettiamo gente riflettiamo su queste cose
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Da: x tutti27/09/2019 15:47:55
Le immatricolazioni all'università sono cresciute del 10% negli ultimi 4 anni.
Quali sono le facoltà preferite dagli studenti in Italia
„
Diamo ora uno sguardo al mercato del lavoro con le classifiche di Almalaurea sul tasso di occupazione e retribuzione netta media a cinque anni dalla laurea per i laureati magistrali del 2013.

I più pagati sono gli ingegneri con quasi 1.800 euro al mese ed un tasso di occupazione del 92%, seguiti da coloro che vantano un titolo in Economia e statistica pagati 1.580 euro al mese.

Infine in terza posizione i laureati in ambito medico/sanitario con una paga di 1.500 euro ed un tasso di occupazione dell'89%.

"

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Da: DIRITTO ALLO STUDIO27/09/2019 21:18:03
SI AL NUMERO CHIUSO DELLA FACOLTA' DI MEDICINA

Si ALLA MERITOCRAZIA E ALLA PROFESSIONALITA

NO A LAUREATI DI MASSA DISOCCUPATI
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Da: DIRITTO ALLO STUDIO30/09/2019 06:33:59
Per il mio clone.
La stampa dice che entro il 2025 mancheranno più di 120.000 tra medici di famiglia e quelli ospedalieri, tanto che si pensa a reclutare medici dall'estero.
Ogni anno il numero chiuso in medicina, preclude l'accesso all'università a  60.000 aspiranti medici.
Di questi, coloro che potranno spendere almeno 2000 euro al mese, in barba agli IDIOTI COME TE STRENUI DIFENSORI DEL NUMERO CHIUSO IN MEDICINA, si iscriveranno al primo anno di medicina in Romania, Bulgaria, Albania, Spagna.
E' questa la meritocrazia che si realizza con il numero chiuso in medicina.
Chi ha soldi aggira il numero chiuso all'università iscrivendosi all'estero.
Non era meglio fare un percorso  triennale di base a numero aperto, per le lauree in medicina, odontoiatria, farmacia, biologia, medicina veterinaria e ingegneria biomedica, per poi selezionare in base al curriculum chi è adatto a fare il medico, senza precludere, come il sistema attuale del numero chiuso in medicina, il diritto allo studio a nessuno e senza creare facili scappatoie per chi ha i soldi?
Rispondi

Da: D_S_14230/09/2019 11:38:14
Sì, poi con la laurea rumena o bulgara quando devono superare un concorso in Italia gli si ride in faccia...
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