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Da: abolizione numero chiuso medicina07/08/2022 16:08:30
Carenza di medici, i cittadini di Villa Cortese andranno in altri Comuni
I più fortunati sono riusciti ad iscriversi dall'unico medico di Villa Cortese con ancora posti liberi, gli altri dovranno cercare un medico nei comuni limitrofi

i villacortesini si sono trovati a dover correre in cerca di un medico. I più fortunati sono riusciti ad iscriversi dall'unico medico di Villa Cortese con ancora posti liberi. Tutti gli altri dovranno scegliere un nuovo medico tra i comuni di Busto Garolfo, Dairago, San Giorgio su Legnano e Canegrate.

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Da: CASTA A NUMERO CHIUSO09/08/2022 19:13:51
La crisi di Governo ha lasciato nel limbo diverse questioni inerenti la sanità. Dalla riforma dei medici di famiglia alla carenza di personale, allo stanziamento di risorse, i nodi da sciogliere per l'Esecutivo che si insedierà tra meno di due mesi sono tanti e senza immediata soluzione. "Ci auguriamo che il nuovo Governo, qualunque esso sia, metta al primo punto dell'agenda, per quanto riguarda la sanità, il problema della carenza di organico. Ci stiamo ormai rendendo conto, infatti, che senza il personale la sanità non c'è". A sottolinearlo è il presidente dell'Omceo Roma, Antonio Magi, riflettendo sulle prossime elezioni politiche.

"Speriamo innanzitutto che si formi un Governo stabile, senza situazioni di precarietà che creano difficoltà nell'esecuzione delle scelte- continua Magi- Ci auguriamo che vengano elette persone con capacità operativa, che conoscano gli strumenti e gli argomenti della sanità. Ci auguriamo di trovarci davanti a interlocutori che ascoltino i professionisti che lavorano nella sanità, che risolvano insieme a noi i problemi e soprattutto- rimarca il presidente Omceo Roma- che vengano investiti soldi nel personale perché per evitare che i nostri medici se ne vadano dall'Italia è necessario offrire loro un lavoro stabile, tutelato e ben retribuito".

CON LA CRISI BLOCCATA FASE CONSULTAZIONI SU UTILIZZO DEI FONDI PNRR
"La crisi di governo ha improvvisamente interrotto anticipatamente il percorso che stavamo facendo con le istituzioni per cercare di far sì che i fondi del Pnrr venissero in qualche modo ben utilizzati e portassero dei frutti- continua Magi- per com'è in questo momento la situazione, infatti, i finanziamenti che arriveranno dall'Europa sono legati esclusivamente alle strutture, ai macchinari e alla telemedicina ma non agli operatori sanitari. Ma ai macchinari e dentro alle strutture ci devono essere le persone, i professionisti, i medici- sottolinea il presidente dei camici bianchi capitolini- perché senza professionisti e senza medici la sanità non si fa. Purtroppo la crisi ha bloccato tutta la fase di consultazioni che stavamo affrontando e che pensavamo di poter portare avanti almeno fino alla scadenza naturale del governo".

"Ora- continua Magi- ci troviamo davanti a tempi difficili in cui il problema della carenza di personale non potrà essere risolto, perché nell'immediato si potranno fare solo dei decreti che cercheranno dei palliativi. Ad esempio- elenca Magi- allungare l'età pensionabile per la medicina generale perché non si trovano medici disposti a prendere le zone carenti, oppure aumentare l'età per gli specialisti ambulatoriali o quella di andata in pensione dei dipendenti, oppure addirittura richiamare qualcuno che sarebbe disponibile a rientrare, giusto per supplire alle carenze ormai gravi del servizio sanitario. Qualunque altro provvedimento venisse messo in campo, infatti, avrebbe bisogno di tempo per andare avanti e dunque ne vedremmo i frutti solo tra molti anni. Purtroppo per avere davvero dei cambiamenti è necessario che le azioni vengano programmate prima, senza aspettare l'esplosione del problema".

Le questioni personale e contratti "sono impellenti- dice ancora Magi- abbiamo Pronto soccorso in crisi, medici che non vogliono lavorare nel Servizio sanitario nazionale, colleghi che preferiscono andare all'estero e medici stranieri che preferiscono lavorare altrove e non in Italia. Sono problematiche importanti, sia per quanto riguarda la nostra categoria sia per il servizio sanitario in generale".

PERSONALE NECESSARIO PER AFFRONTARE VECCHIE E NUOVE EMERGENZE
Problematiche che emergono con ancora maggior evidenza in un'estate segnata da vecchie e nuove emergenze: dal Covid al vaiolo delle scimmie, alla febbre West Nile. "E sarà sempre peggio- sottolinea Magi- perché sappiamo, e diciamo ormai da tempo, che le prossime malattie saranno proprio quelle virali ed infettive in genere, e quindi il Servizio sanitario deve essere pronto e in grado di contenere le situazioni che si presenteranno, a partire proprio dalla disponibilità di personale", conclude il presidente dell'Omceo Roma.
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Da: CASTA A NUMERO CHIUSO10/08/2022 14:45:19

Sono scese a 146 le zone della provincia di Verona parzialmente scoperte o del tutto prive di un medico di base. Un numero alto, come è alto il numero delle zone carenti di medici di medicina generale in Veneto: circa 700. Un problema che non è sorto all'improvviso e che il Partito Democratico del Veneto addossa alla Regione. «Il caso di Verona è eloquente: la carenza dei medici di medicina generale sul territorio è lo specchio del fallimento regionale», hanno dichiarato i consiglieri regionali Anna Maria Bigon e Andrea Zanoni.

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Da: CASTANUMEROCHIUS13/08/2022 21:21:54
Basta numero chiuso alle facoltà di Medicina, "se non si trovano medici significa che il sistema formativo non funziona e mortifica centinaia di giovani che non riescono ad accedere". A tornare sul tema, da sempre dibattuto, è oggi l'assessore regionale alla sanità del Lazio Alessio D'Amato ma da tempo molti governatori - Toti, Musumeci, Zaia, l'assessore alla Sanità Luca Coletto in Umbria per citarne solo alcuni - chiedono con insistenza l'abolizione del numero chiuso.
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Da: CASTANUMEROCHIUS14/08/2022 21:24:41
Carenza di medici, Zaia: «Stop a numero chiuso per entrare a Medicina»
Ipotesi abolizione al centro di polemiche e dibattiti nelle ultime ore. Il presidente della Regione Veneto interviene così: «La selezione degli studenti deve avvenire sul campo e non con una serie di test»
«Non possiamo continuare a selezionare i nuovi medici pensando che dei ragazzi di 18 anni siano scelti e valutati con dei test. Bisogna che i ragazzi abbiano invece la possibilità di iniziare il loro percorso di studi, capire cosa significhi lavorare in corsia e in una sala operatoria e quali siano le implicazioni di affrontare l'attività professionale nel suo contesto».

Luca Zaia interviene con queste parole nel dibattito sempre più acceso sulle modalità di ammissione alla Facoltà di Medicina. Numerose le prese di posizione a riguardo tra le quali quella del presidente Crui. «Da tempo - conclude Zaia - sostengo l'abolizione del numero chiuso. La selezione deve avvenire sul campo e non con una serie di test, effettuati in maniera asettica e per nulla obiettiva» conclude il Governatore.

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Da: GUMINA10  -banned!-15/08/2022 03:52:30

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Da: CASTANUMEROCHIUS15/08/2022 20:43:00
Trentasette zone carenti e 13mila anziani a rischio "assistenza". La penuria di medici di base nel territorio bellunese può trasformarsi in un vero e proprio incubo per i tanti cittadini, soprattutto ultra 65enni, che vedono in questi professionisti un punto di riferimento.

A lanciare l'allarme è il sindacato dei pensionati (Spi) della Cgil che ha monitorato il contesto veneto rilevando una situazione drammatica: «Il quadro - spiegano - è figlio dell'infelice programmazione da parte di Palazzo Balbi risalente al periodo pre-covid».

«Siamo molto preoccupati soprattutto per i nostri anziani - conferma Maria Rita Gentilin, segretaria generale dello Spi-Cgil di Belluno - anche se nel Veneto altre province, come Verona, contano una carenza di medici di base ancora più marcata, non si può negare che il nostro territorio risenta molto più degli altri di questo disservizio, visto che ci sono comuni con un numero di abitanti limitato, che quando perdono anche un solo medico restano del tutto scoperti e ci sono zone difficilmente raggiungibili in particolare per le persone anziane che fanno dunque difficoltà a spostarsi per trovare un nuovo medico di famiglia».

Per quanto riguarda il numero di professionisti in servizio nel Bellunese, è calato di anno in anno, passando dai 133 del 2019 al 119 del 2022. «Un numero - dicono ancora dallo Spi - che non garantisce una assistenza adeguata ai circa 180mila assistiti residenti in provincia i quali avrebbero bisogno di una ventina di medici in più. Per ora, visto che nel Veneto nei prossimi sette anni usciranno dal servizio, soprattutto a causa dei pensionamenti, 1.878 medici e ne entreranno, da programma, solo 595.

In tale contesto, risulta preoccupante anche la penuria di pediatri. Nel territorio se ne contano 19 ma per seguire il bacino di circa 20.750 bambini ne servirebbero 26, sette in più.

«Non si doveva arrivare a questo punto - conclude Gentilin - la programmazione doveva contemplare una quantità di borse di studio nettamente superiore a quella effettivamente finanziato. Quando un anziano perde il suo medico di base, non ne troverà facilmente un altro a cui rivolgersi proprio per le difficoltà di spostamento in un territorio complesso e a volte ostico come quello dolomitico. Insomma, bisogna correre ai ripari aumentando le borse di studio. In ogni caso, il ritardo resta perché ci vogliono alcuni anni prima che uno specializzando possa prendere in carico i pazienti
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Da: CASTANUMEROCHIUS19/08/2022 07:13:38
Per tutelare la casta non si abolisce il numero chiuso ed ecco una delle soluzioni più efficaci.
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Da: CASTANUMEROCHIUS19/08/2022 07:17:09
Roma, 18 agosto 2022 - Il problema della carenza di medici in Calabria si risolve importando camici bianchi da Cuba: questa la trovata agostana del presidente della Regione Roberto Occhiuto. Una scelta fortemente contestata dal segretario nazionale della Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti-Fismu, Francesco Esposito che la definisce: "Una operazione di dubbia legittimità che penalizza le professionalità italiane e che parte da premesse sbagliate".

"Per colpa di scelte politiche attuali, e passate - spiega Esposito - la sanità calabrese è stata precarizzata e impoverita in tutti i settori: i servizi ospedalieri e territoriali, il pronto soccorso, la medicina di famiglia e il 118, la medicina penitenziaria o la guardia medica. Un vero e proprio smantellamento della nostra sanità pubblica sul piano delle risorse, del personale e delle strutture, purtroppo anche a favore del privato. Da un lato i pazienti vanno al nord per farsi curare, dall'altro i medici calabresi fuggono, vittime di un sistema clientelare e carente, basato su contratti precari e sottopagati".

"E arriva la 'trovata' agostana di Occhiuto - continua il segretario nazionale Fismu - che invece di rivolvere i problemi, quelli che abbiamo sopra elencato e che rimangono irrisolti, guarda al modello Cuba e firma un protocollo per importare medici dall'isola dei Caraibi".



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Da: CASTANUMEROCHIUS19/08/2022 15:39:08
Carenza di medici in ospedale, l'appello delle Regioni: "Stop al numero chiuso a Medicina"

Basta numero chiuso alle facoltà di Medicina, "se non si trovano medici significa che il sistema formativo non funziona e mortifica centinaia di giovani che non riescono ad accedere".

A tornare sul tema, da sempre dibattuto, è oggi l'assessore regionale alla sanità del Lazio Alessio D'Amato ma da tempo molti governatori - Toti, Musumeci, Zaia, l'assessore alla Sanità Luca Coletto in Umbria per citarne solo alcuni - chiedono con insistenza l'abolizione del numero chiuso.

Per il presidente della Crui, Ferruccio Resta, "non è un problema di numero chiuso ma serve il coraggio della pianificazione e delle priorità su cui investire".

"Il modello va ripensato - dice d'Amato all'ANSA - è ora di abolire il numero chiuso alla facoltà di Medicina. È necessario rivedere le modalità di accesso alla facoltà alzando l'asticella al secondo anno per gli studenti meritevoli, così come accade in altri Paesi europei".

Per l'assessore "Il governo in carica ha fatto uno sforzo importante per l'aumento delle borse di specializzazione ma ora occorre uno scatto in avanti, per non limitare le chances di migliaia di giovani che ogni anno tentano di entrare a Medicina. Cosa ci facciamo degli alti standard di frequenza di cui disponiamo se poi i medici non si trovano e quelli che ci sono vengono pagati meno del resto d'Europa? Il tema è avere un sistema formativo europeo omogeneo; non capisco perché quello che si fa in Francia non può essere fatto in Italia. Così finiamo per mortificare l' aspirazione di migliaia di giovani che finiscono per andare a studiare all'estero e al tempo stesso non abbiamo il numero necessario di dottori: ci perdiamo tutti".

Nei giorni scorsi anche il senatore Udc Antonio De Poli ha sostenuto che è "indispensabile rivedere il sistema della formazione cancellando il numero chiuso delle facoltà di Medicina. Solo così eliminando il collo di bottiglia riusciremo a sciogliere il nodo della formazione e a farlo con una programmazione seria che risponda alle necessità dei territori".
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Da: CASTANUMEROCHIUS20/08/2022 07:48:53
Israele ha preso la sua decisione. Il governo del presidente Isaac Herzog e del primo ministro Yair Lapid non permetterà più agli studenti americani e canadesi della facoltà di medicina di studiare nelle università di Tel Aviv. Il provvedimento del Council for higher education (Che) e dei ministeri della salute e delle finanze è stato adottato in seguito a un dossier del 2018 secondo il quale numerosi giovani israeliani si trasferiscono in Europa per diventare medici perché non sono ammessi nelle facoltà locali, già occupate dai laureandi stranieri, in gran parte provenienti dagli Stati Uniti e dal Canada. Quella del paese mediorientale è una scelta drastica per impedire che i cervelli col camice fuggano altrove.

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Da: CASTANUMEROCHIUS21/08/2022 21:22:20
Cosa comporta la mancanza di medici nella gestione di una pandemia come quella di covid-19?
Qualsiasi tipo di assistenza deve essere effettuata con un numero adeguato di medici e di personale sanitario per evitare un rischio clinico, un rischio di errore, di non avere il tempo necessario per pensare bene a quello che si deve fare. Le drammatiche immagini registrate tra marzo e aprile negli ospedali di Cremona, Piacenza, Parma, Bergamo, Lodi mostrano come i medici e gli infermieri facessero turni massacranti che talvolta superavano le 24 ore. Questo significa contare solo sulla passione, sul senso di abnegazione, ma la stanchezza determina un abbassamento dei livelli di qualità e di assistenza. Pensiamo, ad esempio, agli infermieri che devono essere pronti ad assistere malati che si sentono soli senza la possibilità di colloquiare con qualcuno. Credo che al termine della pandemia dovremmo fare tutti insieme una grande riflessione per dire che forse risparmiare in sanità significa compromettere la nostra salute e che un'organizzazione così frammentata tra Regioni non garantisce quel diritto all'uguaglianza che la Costituzione prevede.

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Da: CASTANUMEROCHIUS22/08/2022 15:50:26
"Sulle disfunzioni generate dalla gestione inadeguata e dal cosiddetto "risanamento dei conti" - proseguono dal sindacato - il Commissario Procopio tace.

Cosa pensa del reparto di medicina Covid senza medici, delle condizioni lavorative del Pronto Soccorso e di altri reparti come la Geriatria, dove la carenza di medici mette a rischio perfino la turnazione e lo svolgimento dell'attività ambulatoriale?

Indubbiamente, il "risanamento" del bilancio ha prodotto difficoltà nel garantire le prestazioni ai cittadini, condizioni di lavoro al limite con organici insufficienti, difficoltà negli approvvigionamenti.

In una Azienda Ospedaliera, che ha come obiettivo garantire la tutela della salute come diritto fondamentale dell'individuo, si può risparmiare non acquistando per esempio il cotone o i fili di sutura o altro materiale necessario per le attività chirurgiche?"

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Da: Diritto studio x tutti24/08/2022 14:00:51
Basta num chiuso nelle università.
Bisogna dare a tutti la possibilità di studiare.
Spesso molti entrano e poi dopo 1/2 lasciano e hanno tolto la possibilità ad altri di entrare e studiare.
Poi è tutto un magna magna. Paghi 5/6 milaeuro  per farti passare un cavolo di test.
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Da: Non perdere tempo24/08/2022 19:13:10

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Da: Poveri illusi!!!!!24/08/2022 23:33:10

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Da: abolizione numero chiuso medicina28/08/2022 06:46:26
L'Asp nissena, dove il presidio ospedaliero Longo di Mussomeli è in grave affanno per l'assenza di medici e personale sanitario, pensa di reclutare medici argentini.

"E' noto da vent'anni che il fabbisogno di medici e sanitari sia inadeguato - ha detto il presidente dell'ordine dei medici di Palermo Toti Amato, consigliere della Fnomceo - e siamo consapevoli che in uno stato d'emergenza servono misure urgenti per garantire salute ai cittadini. Ma non è accettabile che questo possa avvenire senza nessuna interlocuzione e un piano straordinario concordato tra Regione e istituzioni ordinistiche, pienamente coinvolte nel processo di certificazione necessaria ai colleghi esteri per esercitare la professione in Italia". Per i nove presidenti degli ordini provinciali "la chiamata alle armi di medici stranieri che diverse istituzioni pubbliche e private sembra stiano esaminando è una soluzione a tempo, la durata di un contratto che rinvia un problema grave senza guardare in casa nostra e scavalcando ogni regola ordinaria e straordinaria in tema di assunzioni in sanità".

Le stesse misure amministrative eccezionali con cui la Calabria ha assunto medici cubani per sostenere i suoi ospedali, secondo Amato "possono essere applicate ai nostri specializzandi, pensionati o medici in formazione per la medicina generale, oltre che ai colleghi migrati all'estero per mancanza di lavoro o di un contratto dignitoso".

Grazie a una deroga temporanea che sposta il riconoscimento dei titoli conseguiti in Paesi stranieri dal Ministero alle Regioni, conclude il presidente dei medici "chiamare in soccorso personale medico estero significa derogare dalle garanzie di quella qualità assistenziale richiesta in Italia ai nostri professionisti dopo un lungo percorso formativo certificato, mortificandoli con contratti di tre mesi, spesso anche in libera professione, a differenza dei tre anni dei loro colleghi cubani ridotti in schiavitù dal regime".

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Da: abolizione numero chiuso medicina29/08/2022 13:30:01
Dopo i 500 operatori sanitari assunti dalla Calabria per fronteggiare la carenza di personale e le interlocuzioni avviate in Puglia per reclutare medici dall'Albania, la Sicilia guarda all'Argentina. E' il caso dell'Asp nissena, dove il presidio ospedaliero Longo di Mussomeli è in grave affanno per la scarsità di medici e personale sanitario.

"È noto da vent'anni che il fabbisogno di medici e sanitari sia inadeguato - ha detto il presidente dell'ordine dei medici di Palermo Toti Amato, consigliere della FNOMCeO - e siamo consapevoli che in uno stato d'emergenza servono misure urgenti per garantire salute ai cittadini.
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Da: abolizione numero chiuso medicina30/08/2022 07:15:27
Reggio Calabria, 29 ago. (askanews) -

La proposta della Lega - che verrà presentata mercoledì davanti alla Facoltà di Medicina all'Università statale di Milano - per risolvere il problema della carenza di medici "copiamo la Francia e cancelliamo il numero chiuso per accedere alla Facoltà di medicina al primo anno.

Lasciamo libero accesso al primo anno della Facoltà di medicina a tutti i ragazzi e le ragazze che ne fanno domanda e la selezione la si fa in base ai voti il secondo anno, non con il quiz modello ruota della fortuna.

Costo per lo Stato: zero".

Lo ha detto il leader del partito, Matteo Salvini, durante un comizio a Reggio Calabria.
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Da: Comunque30/08/2022 09:38:51

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Da: abolizione numero chiuso medicina31/08/2022 08:54:23
In Sicilia manca personale negli ospedali e verranno assunti nuovi medici provenienti dall'estero. Le dure parole della UGL Salute Sicilia condannano il numero chiuso a Medicina.

"Il nostro pensiero va a tutti gli studenti che nel tempo hanno dovuto cambiare progetti di vita perché respinti e scoraggiati da una norma, come quella dei posti centellinati, che noi abbiamo ritenuto sempre assurda, così come paradossale è stata l'esiguità di fondi per le borse di studio in favore degli specializzandi.
Non avendo programmato adeguatamente ora ci troviamo senza lavoratori pronti ad essere assunti e siamo costretti a chiedere medici dall'altra parte del mondo.

Per decenni abbiamo mortificato la nostra formazione, non formando i giovani, per andarci a prendere personale sicuramente rispettabile, i cui standard di specializzazione però non sono così tanto chiari.
Bisogna subito eliminare ogni barriera numerica per le facoltà di medicina e delle professioni sanitarie, lasciare al libero mercato le opportunità di formazione e aumentare i posti di specializzazione. Siamo consapevoli che si tratta di azioni che potranno portare benefici tra qualche anno, ma se non iniziamo subito corriamo il rischio di avere sempre più necessità di ricorrere alla ricerca di medici e sanitari in ogni parte del pianeta.

Dopo aver mortificato almeno due generazioni di potenziali medici, nonostante le reiterate prese di posizione di tanti a partire dal nostro sindacato, adesso è giunto il momento di correre per cercare di recuperare almeno qualche scampolo di tempo perduto.
C'è da progettare un futuro in cui i nostri giovani non devono rimanere disoccupati e guardare gli stranieri lavorare nelle nostre corsie d'ospedale.

La politica non ha più attenuanti, principalmente oggi che si trova davanti ad un danno abnorme ed ha l'obbligo di intervenire urgentemente, se non vuole far saltare per aria un sistema sanitario regionale e nazionale già in notevole difficoltà".
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Da: CASTANUMEROCHIUS01/09/2022 16:50:26
Tanto per farci un'idea:

Numero dei posti disponibili per le immatricolazioni:

Medicina e Chirurgia sede di Bari
- n. 297 per candidati comunitari e non comunitari residenti in Italia
- n. 6 per candidati non comunitari e non soggiornanti in Italia di cui 3 riservati a studenti della Repubblica Popolare Cinese partecipanti al Progetto "Marco Polo"
Medicina e Chirurgia sede di Taranto
- n. 60 per candidati comunitari e non comunitari residenti in Italia
Odontoiatria e Protesi dentaria
- n. 30 per candidati comunitari e non comunitari residenti in Italia
- n. 2 per candidati non comunitari e non soggiornanti in Italia di cui 1 riservato a studenti della Repubblica Popolare Cinese partecipanti al Progetto "Marco Polo"
Domande di partecipazione pervenute: 2.766

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Da: CASTANUMEROCHIUS02/09/2022 08:32:51
La Lega ha proposto di cancellare il limite per gli accessi all'università, seguendo la strada della Francia, così da consentire a tutti di mettersi alla prova».

A dirlo è Matteo Salvini, a proposito del numero chiuso a Medicina.
Il leader della Lega aveva avanzato già nei giorni scorsi la proposta «per sopperire alla carenza di medici».
Il modello di riferimento sarebbe quello francese, in cui vige il «libero accesso per studentesse e studenti che fanno domanda» per entrare alla facoltà.

Rispondi

Da: CASTANUMEROCHIUS03/09/2022 08:26:45
Secondo quanto diffuso dal portale specializzato Skuola.net - sulla base dei dati forniti direttamente dal Ministero dell'Università e della Ricerca - a contendersi una delle 16.070 matricole
messe a bando - 14.740 per Medicina, 1.330 per Odontoiatria - per l'anno accademico 2022/2023 saranno ben 65.378 ragazze e ragazzi.
Rispondi

Da: Semplicemente lavorare03/09/2022 10:25:36
Non solo con i medici, ma anche con gli amministrativi nella PA si stanno riscontrando gravissime carenze. Si stima che nella PA ci sia una carenza di 1.3 milioni di dipendenti pubblici e le assunzioni rimangono bloccate. Perciò il problema principale è che in questo Paese non riescono ad assumere personale, perché il lavoro c'è e c'è anche il personale. Ma ormai è palese, i lavori pubblici rimangono tutti bloccati anche a causa dei concorsi. Infatti anche i medici riscontrano poi lo stesso problema del lavoro in Italia una volta laureati. Per questo motivo bisogna cambiare urgentemente le modalità concorsuali. In questo Paese ci vorrebbero concorsi più semplificati, più innovativi e più semplici, in modo da velocizzare con le assunzioni e dare più opportunità ai propri cittadini.
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Da: Per Tutti03/09/2022 11:58:04
Giustissimo rivedere il numero chiuso in medicina, ma il vero problema sono i concorsi. Infatti molti laureati in medicina preferiscono andare all'estero perché in Italia è impossibile lavorare. Anche per questo motivo c'è carenza, nonostante ci sia personale laureato.
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Da: abolizione numero chiuso medicina03/09/2022 18:55:38
Molti medici abbandonano il pubblico per lucrare sulla salute dei pazienti nel privato creando una sanita' di serie B per i poveri.
Quindi ben venga l'abolizione del numero chiuso in medicina, con conseguente aumento della concorrenza nel privato in modo che molti camici bianchi non siano affascinati di lauti guadagni svuotando gli ospedali pubblici.
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Da: Paradossi03/09/2022 19:15:59
Però c'è da ricordare che tra pubblico e privato ci sono modi differenti di assumere. Se nel pubblico ci fosse più facilità nelle assunzioni sicuramente ci sarebbe anche più personale ed almeno si evitasse che molti giovani laureati in medicina vadano all'estero.
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Da: abolizione numero chiuso medicina03/09/2022 19:23:36
Abolizione numero chiuso in medicina.
I pronto soccorso e gli ospedali sono in uno stato pietoso.
C'è carenza di medici che bisogna importare non solo dalla Romania o dall'Albania, ma anche  da Cuba o dall'Argentina.
Rispondi

Da: X sopra03/09/2022 19:50:39
L'abolizione del numero chiuso deve andare di pari passo con assunzioni più facilitate nel pubblico, altrimenti non si risolve mai il problema.
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