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CARRIERA PREFETTIZIA 2017 - 50 POSTI
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Da: Reznikov | 09/07/2018 10:15:35 |
@topguun, la traccia era "Riconoscimento ed ampliamento nella tutela dei diritti civili dal 1948 ad oggi". Quanto alla lunghezza, il tema era... un tema, quindi svolgimento esteso. | |
Da: Ennesimo_Carlo | 13/07/2018 16:10:05 |
Ragazzi, mi consigliate due testi istituzionali per rispolverare civile e amministrativo nel caso in cui bandiscono nuovamente questo concorso nei prossimi due anni? Io ho studiato su Torrente e Casetta ma voi siete sicuramente più aggiornati di me. | |
Da: Ennesimo_Carlo | 13/07/2018 16:13:56 |
*bandiscAno | |
Da: in direzione ostinata | 1 1 - 20/07/2018 11:42:12 |
@Carlo. Secondo me va bene un qualsiasi manuale per entrambe le materie; forse di civile il Torrente andrebbe bene per un ripasso, ma sarebbe meglio un manuale tipo Fratini o Caringella. Per amministrativo il Casetta aggiornato va bene, come andrebbe bene anche il Caringella. Speriamo che si sbrighino con il concorso attualmente in itinere e che bandiscano presto il prossimo :)))) | |
Da: Ennesimo_Carlo | 20/07/2018 14:38:59 |
grazie, immagino però non si sappia ancora nulla del se e del quando del nuovo concorso, giusto? | |
Da: in direzione ostinata | 20/07/2018 18:39:41 |
Da quel che so io verrà bandito intorno alla metà del 2019. | |
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Da: Ennesimo_Carlo | 1 - 20/07/2018 23:57:22 |
grazie ancora | |
Da: tulip88 | 23/07/2018 15:58:10 |
Qualcuno ha novità sulle correzioni? Ormai saranno in ferie fino a settembre... | |
Da: Caterpie il Pokemon | 1 - 06/08/2018 23:16:46 |
Mi ero ripromesso di dimenticare le prove fino agli esiti; tuttavia, oggi, non ho NIENTE da fare (a parte dormire) e ciò mi ha condotto al lato oscuro della vana ricerca di news, soluzioni, ricostruzioni alternative, possibili errori. Ho persino lurkato la pagina degli esiti delle prove di commissario, nelle quali ho visto lo sconforto di chi pur sperava ma non è passato, il che mi è servito da doveroso promemoria a tenere i piedi per terra. Tutto ciò NON è salutare e invito tutti ad astenersene. D'altra parte, visto che siamo il forum più morto che sia mai apparso su mininterno (il che non è neanche un male), ho pensato di linkare i risultati meno inutili delle mie fatiche. (non ripropongo i titoli delle tracce perché presumo che già li conosciamo o che li possiamo ripescare con discreta rapidità ). 1. Articolo che precede di poco le nostre prove, scritto da un VICEPREFETTO e avente un titolo pressoché uguale al nostro: forse chi ha ideato la traccia l'aveva proprio in mente? link:https://www.diritto.it/accesso-agli-atti-amministrativi-rapporto-laccesso-documentale-laccesso-civico-generalizzato/ Commento personale: la traccia è scritta male o è volutamente fuorviante. Innanzitutto, la trasparenza non può ancora definirsi un istituto; in secondo luogo, come chiunque abbia studiato su un manuale del 2016 sa, gli accessi sono tre e non due, ragion per cui, pur chiedendo il rapporto tra A e B, il commissario pretendeva probabilmente il rapporto tra A, B e C e in ciò stava forse la maggior insidia. A parte questo, dopo l'introduzione più personale sull'evoluzione storica (1 facciata, nel mio caso), credo fosse una traccia abbastanza facile da impostare, in quanto i vari accessi si prestavano a essere trattati ordinatamente per analogie e differenze. | |
Da: Caterpie il Pokemon | 1 - 06/08/2018 23:30:14 |
2. terzo giorno. Questo è un link agli appunti degli studenti del prof. Benvenuti (nostro commissario); nell'anteprima gratuitamente consultabile, scorrendo pazientemente verso il basso potete vedere che tratta i diritti civili. NB: l'argomento viene affrontato in generale, per cui è poco utile ai nostri fini ma, se non altro, possiamo controllare quali siano effettivamente i diritti civili e come vengono definiti da chi ci corregge, qualora ci fosse rimasto il dubbio. link: https://www.sKuola.net/universita/appunti/istituzioni-di-diritto-pubblico-prof-benvenuti Commento personale: per quanto mi riguarda è stata la traccia più difficile (per tutte le ragioni dette nelle precedenti pagine). Non nego che la mia brutta copia fosse un tema più processualcivilistico che storico (dopotutto la traccia chiedeva della TUTELA) e che ho fatto una gran fatica a correggere il tiro nella bella, chiudendo alcuni spunti in tutta fretta, omettendone altri e inserendo democrazia cristiana e riflessioni storiche quasi a forza. Ho percepito tutta la mia deformazione professionale. Per fortuna la presidente è intervenuta specificando "mi raccomando ragazzi, è un tema di STORIA, non di costituzionale!" [e tanto meno di procedura, ho aggiunto tra me e me]. Credo mi abbia salvato. Forse. Penso che gli approcci fossero fondamentalmente due, a prescindere da ciò che si è scritto: casistico e sistematico. Per quanto mi riguarda, ho esagerato sul lato sistematico e me ne sono reso conto solo leggendo le face-discussioni: nel mio tema mancano (quasi) completamente gli esempi. Inoltre mi sono fermato agli anni '90 (quindi niente unioni civili e fecondazione assistita: temi che ho visto molto battuti): andando oltre non avrei saputo aggiungere commenti "storici" che non sembrassero "politici"/pericolosi. All'estremo opposto, mi sembra che molti si siano dedicati all'elencazione commentata di quanti più diritti civili le 8 ore permettessero. Il compito migliore è un misto di entrambi: selezione mirata di diritti, tramite cui individuare un filo conduttore e dai quali indurre un principio storico più generale. La famiglia, per esempio, si sarebbe prestata egregiamente. Buonanotte! | |
Da: Carpe diem 2018 | 07/08/2018 17:26:34 |
@Caterpie il Pokemon grazie per il tuo contributo sulla prima e sulla terza prova. Basta leggerti per capire che sei una persona molto preparata. Complimenti. Considerazioni sulla seconda prova di civile? | |
Da: lampadaverde | 07/08/2018 20:25:30 |
Caterpie il Pokemon, é stato un piacere leggere le tue considerazioni. Grazie | |
Da: Carpe diem 2018 | 08/08/2018 11:16:20 |
Caro @Caterpie il Pokemon, mi sentirei di aggiungere di non essere troppo critico con te se stesso. Quanto alle tue preoccupazioni sulla terza prova, io starei tranquillo. Non era una traccia con una sola possibile modalità di approccio. Il tuo approccio sistematico è apprezzabilissimo, a mio modo di vedere. Senz'altro preferibile alla mera elencazione dei diritti senza un filo conduttore storico. Secondo me la traccia che farà selezione sarà civile, non certo storia e me che meno amministrativo. Concordo con te nel ritenere che la traccia di amministrativo avrebbe potuto essere scritta meglio. Ma, ad ogni modo, l'oggetto della traccia era esplicito. Di civile, invece, non è stato così. L'oggetto della traccia non era esplicito. Il rischio di andare fuori strada era elevatissimo. Chissà quale parametro di giudizio utilizzerà la commissione. | |
Da: tulip88 | 09/08/2018 10:15:18 |
Sono d'accordo, la traccia di storia era talmente generica da prestarsi a più ricostruzioni (a patto di non sconfinare in un tema di costituzionale), per cui non sarà quella a fare selezione. Il tema di civile era oggettivamente il più spinoso, non tutti conoscevano l'argomento e in tanti hanno improvvisato. In ogni caso, i criteri che verranno utilizzati per la correzione sono noti a tutti e sono pubblicati sul sito del concorso, così come approvati dalla commissione. | |
Da: Carpe diem 2018 | 09/08/2018 12:33:59 |
Sì, ovviamente i criteri formali sono quelli. Altra cosa è capire cosa si aspetta di leggere il componente della commissione che ha pensato a questa traccia. | |
Da: Caterpie il Pokemon | 09/08/2018 13:32:30 |
Grazie a voi Carpe Diem e Lampadaverde per il riscontro simpatico. Sul tema di civile sono controcorrente, Carpe Diem, per questo l'avevo saltato. Di tutte le tracce, comprese quelle non estratte che ancora ricordo, è probabilmente quella che considero più adatta a valutare un candidato. Amministrativo non l'ho apprezzato perché la sua principale difficoltà stava nell'aver o meno studiato una riforma del 2016. Personalmente, non condivido la piega dei concorsi per cui conta più l'aggiornamento dell'approfondimento; e se è vero che il 2016 non è proprio argomento di ieri, non vedo perché mandare volutamente fuori strada chi, per un motivo o per l'altro, non l'ha studiata. Mi sono immedesimato nell'ipotetico candidato che legge la normativa e individua tre accessi, ma la traccia gliene indica due e, non sospettando che la commissione gli stia letteralmente facendo lo sgambetto, si conforma e pasticcia la trattazione sforzandosi di individuare un solo accesso civico. Anche quella su SCIA e autotutela conteneva un clamoroso trabocchetto. La traccia di storia per me non era generica, tutt'altro; il problema è che di storico aveva solo il contesto. La quarta era semplice e ne sono sollevato, ma non posso dire che sia stata indicativa delle mie (scarse) conoscenze. Quando è uscita ho ringraziato l'universo, sia chiaro. Del contratto unilaterale, il peggio che si possa dire è che era difficile, ma la difficoltà non è un vizio della traccia. Chi ha studiato Gazzoni, Bianca o Galgano, Buffoni (per citarne alcuni) conosceva l'argomento o, se anche l'aveva dimenticato, era almeno in grado di ricostruirlo. Inoltre l'area tematica è quella del contratto, ovvero quella che va maggiormente approfondita (dei vari volumi del trattato di Bianca, si studia il terzo; oppure il Roppo). Chi ha optato per testi meno problematici si è trovato spiazzato, ma il tentativo di un'elaborazione personale che raggiungesse (o sfiorasse) la sufficienza non era precluso. Anche "il diritto al nome" sarebbe stato spiazzante, ma a titolo puramente personale dico che preferisco temi del genere a quelli in cui devi conoscere gli ultimi articoli di rivista o le lezioni dei corsi privati sugli argomenti più "caldi/papabili/gettonati/previsti". Opinione personale, preciso ancora | |
Da: saymyname | 1 - 09/08/2018 14:27:23 |
Il contratto unilaterale, di cui io non avevo mai sentito parlare prima di quel giorno in aula, è un argomento poco noto e di carattere dottrinale. Un istituto che non trova più alcuna base normativa nell'ordinamento giuridico, ma che una parte della dottrina continua stancamente a richiamare generando solo equivoci perché induce confusione tra diversi piani che andrebbero tenuti distinti, in particolare tra quello della struttura (in cui campeggia l'accordo, senza del quale non c'è contratto) e quello degli effetti (in cui si colloca l'unilateralità ). Senza entrare nel merito dell'argomento, che oramai tutti bene o male conosciamo, penso che questa traccia secca e poco nota sul contratto si presti, ben più di altre, a saggiare non tanto la conoscenza dell'argomento specifico, quanto la capacità di porre in essere un ragionamento logico, lineare e giuridicamente sostenibile sulla base delle norme e dei principi generali afferenti il diritto dei contratti. Per quanto mi riguarda, in quella sede, non avendo ahimè trovato la norma del vecchio codice, che mi avrebbe dato quantomeno una sicura base di partenza per costruire un ragionamento giuridico "a prova di commissione", non credo di essere riuscito a scrivere un tema vincente e brillante. L'unica cosa che mi rincuora è che forse buona parte dei candidati è nella mia stessa condizione. Vedremo.. | |
Da: Carpe diem 2018 | 2 - 09/08/2018 14:31:47 |
Caterpie il Pokemon, condivido in parte il tuo pensiero. Basta googlare 'contratto unilaterale' per capire che si tratta del contratto con obbligazioni a carico del solo proponente. Eppure non tutti i manuali di diritto civile di cui si avvalgono i concorsisti, nella trattazione del contratto con obbligazioni a carico del solo proponente, parlano espressamente di contratto unilaterale. Il chè ha mandato in confusione tanti. Tra quelli che hanno intuito si trattasse del 1333, molti hanno incentrato il tema sulle modalità di conclusione del contratto, dilungandosi sul contratto in generale e limitandosi a scrivere che il 1333 deroga alla modalità ordinaria di perfezionamento del contratto. Non ci sarebbe il classico incontro proposta-accettazione ma proposta-mancato rifiuto. A mio modesto parere, si tratta di un approccio al tema molto riduttivo (che poco dice sulla preparazione di un candidato). Roba da studenti di 1 anno di università . Un approccio al tema più maturo, invece, (sempre a mio modestissimo parere) è stato quello di coloro che hanno incentrato il tema non sulle modalità di conclusione del contratto ma sull'ammissibilità di negozi unilaterali atipici, dunque di coloro che hanno dato atto della lettura innovativa del 1333. Sono d'accordo con te quando sostieni che le tracce concorsuali non devono essere incentrate sugli ultimi interventi normativi o sugli ultimi arresti giurisprudenziali, ma è pur vero che viviamo nel 2018. Il Bianca (come altri manuali storici di diritto civile) rappresentano la base dello studio. Io li consiglio fortemente ai neolaureati che si approcciano allo studio per magistratura e concorsi superiori per la prima volta...ma non bastano oggi. Occorre di più. Il diritto si evolve. Il mondo si evolve. E non si può pensare di studiare nel 2018 come si studiava negli anni 50 del 1900. Da ultimo, ritornando alla traccia di diritto civile, non sono d'accordo con te quando sostieni che si tratta di una traccia che consente di vagliare la preparazione del candidato per 'Prefettura'. È una traccia che, per come formulata, pone anzitutto un problema di interpretazione, dunque più adatta per 'Magistratura'. Non era più semplice scrivere 'tratti il candidato del contratto con obbligazioni a carico del solo proponente'? Perché porre un problema di interpretazione ad un soggetto che aspira ad entrare nella carriera prefettizia? La carriera prefettizia è deputata alla soluzione di problemi sociali, non alle interpretazioni normative e giurisprudenziali demandate ai 'Magistrati'. È cosa ben diversa dalla magistratura e, secondo me, il tipo di preparazione richiesta dovrebbe essere rapportata alla tipologia del lavoro da svolgere. Scusatemi se mi sono dilungata. | |
Da: Caterpie il Pokemon | 09/08/2018 16:04:25 |
Il contratto unilaterale non è un istituto senza fondamento contrapposto al più moderno contratto con obbligazioni del solo proponente, avente fondamento: è proprio la stessa cosa chiamata con altro nome. Concordo che l'espressione sia anacronistica (sono partito proprio dallo spiegare da dove deriva), ma ha davvero ingenerato così tanta confusione da non riuscire a individuare la norma? Credo sopravviva (a fatica) per la sua maggior sinteticità , non per altro. Chiedo: se il titolo fosse stato "contratto con obbligazioni del solo proponente", chi non è soddisfatto del proprio tema avrebbe invece individuato che il problema era quello della "configurabilità del negozio unilaterale atipico" e sarebbe stato in grado di affrontarlo? Certo, se il titolo fosse stato direttamente "il negozio unilaterale" ci avrebbe facilitati, ma contratto unilaterale vs con obbligazioni del solo proponente, cambia così tanto? Forse, avendo presenti entrambe le espressioni, ho sottovalutato il problema, in tal caso mi scuso per averlo minimizzato! Concordo sulla confusione tra diversi piani, ma mi sembra caratterizzi proprio l'argomento e non dipenda dalla formulazione. I manuali più classici parlano di contratto unilaterale in funzione descrittiva, per contrapporlo semplicemente al contratto sinallagmatico e per raggruppare alcuni contratti; la loro prima (e unica) preoccupazione è chiarire che l'unilateralità riguarda esclusivamente l'obbligazione e non la formazione, che, ad onta del nome, resta bilaterale. Per forza: è un contratto. Trabucchi è molto chiaro sul punto (e scommetto pure Torrente). Probabilmente chi ha battuto questa via è passato per l'art. 1468, quindi per la risoluzione, e si è trovato fondamentalmente spaesato e incerto su come andare avanti. Anzi, immagino che quanti dicono "si poteva dire di tutto e di più" o, all'opposto, "non c'era niente da dire", si riconoscano in queste righe. Negozio unilaterale: altro che tranquilla struttura bilaterale trabucchiana, qui si tratta di sostenere proprio l'opposto! Oppure di smentirlo. Sull'opportunità di civile per accedere alla carriera prefettizia si può discutere, ma è come per l'amministrativo per accedere alla magistratura ordinaria: una volta che c'è, puoi aspettarti il peggio | |
Da: saymyname | 09/08/2018 16:35:53 |
se l'istituto non è stato riproposto nel vigente ordinamento qualcosa vorrà pur dire... magari perché era una formula equivoca o addirittura errata? Forse. Pur non conoscendo come te tutti i testi degli autori che citi (mi sono infatti formato su testi che non trattano l'argomento in questione) sono pervenuto a trattare il 1333 e le varie teorie proposte ivi inclusa quella secondo cui si tratterebbe di una promessa unilaterale e sarebbe collocata nella parte del codice dedicata al contratto in generale per assicurare il rispetto del principio della necessaria giustificazione causale dello spostamento patrimoniale dal momento che la promessa atipica per giunta sarebbe derogatoria di questo fondamentale principio ( le promesse seguono difatti di regola un principio opposto promitto quia promitto). Non è questo il punto, il punto è che la traccia ampia e fuorviante non mi ha fatto essere incisivo come avrei voluto semplicemente perché sono sempre stato nel dubbio che qualcosa mi stesse sfuggendo. Così, per esempio, ho aggiunto con qualche forxzatura un cenno all'istituto del contratto con se stesso, comunque motivando la ragione del suo inserimento nel tema. Anche se poi ho giustamente rifiutato che si trattasse di un contratto unilaterale per la presenza di due distinti centri di interesse | |
Da: saymyname | 09/08/2018 16:40:40 |
mi scuso per gli errori ho scritto di getto senza neanche rileggermi;) | |
Da: Carpe diem 2018 | 09/08/2018 17:28:50 |
@Catetpie il Pokemon, ti assicuro che molti manuali nel trattare del 1333 non parlano espressamente di contratto unilaterale. Quindi purtroppo ci sarà gente preparata che si è trovata in difficolta. Pensa soltanto alla paura di sbagliare, di andare fuori tema. Sono elementi che non consentono di lavorare serenamente. @saymyname sei un esempio di persona che pur essendo preparata non aveva mai rinvenuto nei manuali la piena corrispondenza contratto con obbligazioni a carico del solo proponente - contratto unilaterale. Come detto da Caterpie il Pokemon, sono sinonimi. Mi viene da pensare a tutti gli ignoranti che non sanno un tubo di diritto civile e che quel giorno, grazie alla soffiata dell'amico in bagno o per sentito dire tra i banchi, sono riusciti a fare un tema dignitoso centrando l'oggetto del tema, limitandosi a raccontare la storiella dell'incontro proposta-mancato rifiuto come particolare modalità di conclusione del contratto. Mi auguro invece passi gente come voi: Caterpie il Pokemon, che nel corso dei suoi studi ha avuto modo di approfondire questo argomento, e say my name che, pur non avendo avuto la fortuna di riscontare nei manuali la corrispondenza di cui sopra, ha ricostruito il tema con argomenti frutto della farina del suo sacco. | |
Da: saymyname | 09/08/2018 18:12:52 |
@ Carpe diem ti ringrazio, auguro anche a te di passare. La traccia nel fare riferiemnto ad un concetto dottrinale e non (o meglio non più) normativo recava un'insidia aggiuntiva e secondo me non necessaria ad un tema, quello della natura dell'art. 1333, già di per sé non semplice, oltre che molto ampio se non opportunamente deliminato. Detto questo, credo che sarà apprezzato il lavoro di chi, pur non conoscendo la questione direi quasi nominalistica/terminologica sottesa alla traccia, non si è fatto spiazzare dalla stessa | |
Da: Carpe diem 2018 | 1 - 09/08/2018 20:00:22 |
Chi non aveva mai sentito parlare del 1333 in termini di contratto unilaterale e ci è arrivato per deduzione immagino si sia posto comunque molti problemi in sede concorsuale. Intuendo che il tema ruotasse attorno al 1333 era normale chiedersi: perché la traccia è stata formulata così? Perché non contratto con obbligazioni a carico del solo proponente ma contratto unilaterale? Forse la commissione vuole sentirsi dire che il 1333 lo chiama contratto ma contratto non è secondo i recenti arresti dottrinali e giurisprudenziali? Forse cioè la commissione vuole sentirsi dire che è un atto unilaterale? Forse la commissione vuole che il candidato si chieda se un atto unilaterale possa avere le stesse caratteristiche di un contratto, e segnatamente l'atipicita? Forse la commissione, quindi, più che aspettarsi una trattazione classica del 1333 vuole che il candidato non ne dia atto e si soffermi più opportunamente sulla ammissibilità di atti unilaterali atipici e quindi sul superamento del dogma della tipicità delle promesse ex 1987? Questi e molti altri sono gli interrogativi che si sarà posto chi il diritto civile lo ha studiato e, purtroppo, non ha avuto la fortuna di imbattersi nella dottrina che parla del 1333 in termini di contratto unilaterale. Ciò detto, grazie, grazie, grazie...perché il confronto è sempre costruttivo. Soprattutto quando ci si rapporta con gente preparata come voi Caterpie il Pokemon e Saymyname. | |
Da: lampadaverde | 09/08/2018 21:55:50 |
Ma siamo sicuri che un centinaio di candidati abbiano svolto tutti gli elaborati in modo impeccabile? Solo in questo caso il tema di civile avrebbe un'importanza determinante. Viceversa, la commissione dovrà necessariamente procedere ad una valutazione complessiva. | |
Da: Carpe diem 2018 | 09/08/2018 22:59:13 |
Intendi una valutazione complessiva del candidato? Purtroppo pare che in questo concorso correggano prima di tutti i temi della stessa materia e vanno avanti secondo questo schema. Quindi non possono fare una valutazione complessiva di ogni candidato. Peccato. Sarebbe stato più corretto a mio avviso tenere conto della preparazione complessiva di ognuno. Dovrebbe promuoversi 'la persona' e non 'un 'compito' La correzione del singolo tema è una modalità di correzione fredda. Per capire se un soggetto è preparato dovresti andare a fondo e considerare unitariamente tutti i suoi elaborati, ma purtroppo non funziona così. Tant'è vero che se ritengono che amministrativo non sia idoneo, la correzione dei temi di quel candidato finisce lì (e paradossalmente di civile o storia potresti aver fatto una bomba). Per questo civile è importante. Lo correggono per secondo e se non dovesse andare bene non andranno avanti nella correzione del candidato. Di storia, secondo me, saranno più elastici perché passate le prime 2 prove, la strada dovrebbe essere in discesa. | |
Da: lampadaverde | 10/08/2018 01:42:52 |
A mio parere, non si fermeranno alla seconda prova ma andranno avanti. Inoltre non penso che una volta ottenuta la sufficienza nelle prime prove segua una fase di discesa (sarebbe anche profondamente ingiusto, é di gran lunga più grave non sapere cosa siano i diritti civili rispetto al non aver fatto il capolavoro sul contratto unilaterale...argomento snobbato da molti manuali di tutto rispetto proprio perché strettamente dottrinale e a mio avviso anche poco interessante) . Se poi aggiungiamo il fatto che al precedente concorso c'é sato chi non ha superato gli scritti per un'unica insufficienza nella traduzione di inglese, crollano tutte le certezze. Ho letto le lamentele post risultati del concorso 30 posti...così tanto per farmi del male... | |
Da: Caterpie il Pokemon | 10/08/2018 11:40:27 |
Sì, è proprio una formula equivoca, forse errata. Come del resto il negozio giuridico: il legislatore del '42 ha seguito l'impronta francese, non quella tedesca; ma la nostra dottrina si era formata su autori tedeschi e ha rivitalizzato alcuni concetti, anche a costo di definire "impropri" i termini di un codice in sé coerentissimo (come ad esempio il "fatto", riqualificato "atto", ex 2043). Però mentre tutti sanno cosa sia il negozio, altrettanto non può dirsi del contratto unilaterale. Che quest'espressione non sia stata riproposta "qualcosa vorrà pur dire" ("perché la traccia è stata formulata così?", aggiunge Carpe Diem): ecco, appunto, trovarla nel titolo mi ha indotto a partire proprio da qui. Perché è cambiata? Un po' mi ha aiutato (a partire, se non altro). D'altra parte, se diversi autori non la usano (ho controllato e avete ragione: per molti non esiste proprio!), è vero che può aver più che altro confuso (seppure meno di amministrativo per chi non era aggiornato). Insomma, ora capisco di più le criticità . Ognuno comunque vede più decisiva la prova in cui è andato peggio (o pensa di essere andato peggio: non conto nemmeno più le volte in cui sono andato meglio dove mi sentivo meno preparato, e purtroppo anche viceversa). Io temo di aver fatto un brutto tema di storia e identifico in quella la prova monstre, chi è andato male (o pensa di essere andato male) in civile, è portato a pensare che tutto il concorso si giochi lì. Distorsioni prospettiche. Per me l'esito di una prova è quasi sempre imponderabile, forse perché non sono una grande penna, e se fossi bocciato proprio in civile non mi stupirei più di tanto. Infatti NON leggerò i post di cui parla lampadaverde… Sei piuttosto tu da ringraziare, Carpe diem: ogni confronto rischia sempre di diventare contrasto, ma con la tua presenza è quasi impossibile! | |
Da: Caterpie il Pokemon | 1 - 10/08/2018 11:40:28 |
Sì, è proprio una formula equivoca, forse errata. Come del resto il negozio giuridico: il legislatore del '42 ha seguito l'impronta francese, non quella tedesca; ma la nostra dottrina si era formata su autori tedeschi e ha rivitalizzato alcuni concetti, anche a costo di definire "impropri" i termini di un codice in sé coerentissimo (come ad esempio il "fatto", riqualificato "atto", ex 2043). Però mentre tutti sanno cosa sia il negozio, altrettanto non può dirsi del contratto unilaterale. Che quest'espressione non sia stata riproposta "qualcosa vorrà pur dire" ("perché la traccia è stata formulata così?", aggiunge Carpe Diem): ecco, appunto, trovarla nel titolo mi ha indotto a partire proprio da qui. Perché è cambiata? Un po' mi ha aiutato (a partire, se non altro). D'altra parte, se diversi autori non la usano (ho controllato e avete ragione: per molti non esiste proprio!), è vero che può aver più che altro confuso (seppure meno di amministrativo per chi non era aggiornato). Insomma, ora capisco di più le criticità . Ognuno comunque vede più decisiva la prova in cui è andato peggio (o pensa di essere andato peggio: non conto nemmeno più le volte in cui sono andato meglio dove mi sentivo meno preparato, e purtroppo anche viceversa). Io temo di aver fatto un brutto tema di storia e identifico in quella la prova monstre, chi è andato male (o pensa di essere andato male) in civile, è portato a pensare che tutto il concorso si giochi lì. Distorsioni prospettiche. Per me l'esito di una prova è quasi sempre imponderabile, forse perché non sono una grande penna, e se fossi bocciato proprio in civile non mi stupirei più di tanto. Infatti NON leggerò i post di cui parla lampadaverde… Sei piuttosto tu da ringraziare, Carpe diem: ogni confronto rischia sempre di diventare contrasto, ma con la tua presenza è quasi impossibile! | |
Da: Caterpie il Pokemon | 10/08/2018 11:42:19 |
Giuro che ho pigiato Aggiungi risposta solo una volta! | |
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