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Preparazione al concorso referendario TAR
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Da: speranzosa2019 14/10/2020 14:38:20
@prisc io non ho ancora ricevuto l'attestazione.. speriamo bene... aspetto una settimana e poi scrivo

Da: Turnaround  7  - 14/10/2020 19:52:57
Riflessioni a margine dei 4 giorni.
Carissimi colleghi di avventura,
stasera ho pensato di condividere con voi la mia esperienza e le mie rifessioni.
Certamente questa è un'esperienza che non si dimenticherà.
Questa è stata la mia prima volta, fra mille pensieri, nel bel mezzo di una pendemia.
Nessuno si voleva contagiare e tutti avevano una bella luce negli occhi, tipica di chi sogna una vittoria.
Ciò che più ho apprezzato di queste giornate è stata la consapevolezza che ho preso: di volerne saperne sempre di più.
Voglio dire, non arriverà mai quel giorno in cui ci sente prontissimi, ma in quei giorni si ci si ritrova soli,
a svolgere una traccia che indirettamente fa leva su una sola domanda: hai studiato abbastanza per rispondere ai quesiti che ti stiamo ponendo?
Domanda che fa mi ha fatto sentire fraglie e forte allo stesso tempo.
Conosco le sorti del provvedimento? L'abuso del diritto? Il principio della immodificabilità delle offerte? Il conflitto di interesse e il parere consultivo del Consiglio di Stato sull'obbligo di astenersi? In quali ipotesi? Cosa dice la giurisprudenza e la dottrina sull'avvalimento di garanzia? E il soccorso istruttorio?
No ragazzi, allora il problema non si pone più in termini di tempo, ma in termini di qualità dello studio, ovvero non quanti anni ho studiato, ma come ho studiato in questi anni.
Ho compreso che occorre tanta chiarezza nelle idee.
Beati saranno coloro che una volta fatto la prova, non vogliono vederla, non vogliono pensarci più, di loro sarà il mondo della spensieratezza..anche se è comunque una scelta difficile, che impone un certo distacco mentale.
Poveri noi invece che siamo ancora qui a riflettere su ciò che andava o meno scritto..non riusciamo a goderci nemmeno un fimetto in tv.
Ma questi pensieri circolari passeranno..me lo sento.
Buona serata a tutti..

Da: fiamma66  1  - 14/10/2020 21:05:35
Grazie di aver voluto condividere con noi i tuoi pensieri . In bocca al lupo sei una bella persona

Da: quattrocodici  3  4  - 14/10/2020 23:05:17
Caro Turnaround,
anch'io, come fiamma, credo tu sia una bella persona. Permettimi, dunque, di condividere il mio pensiero.
Credo che alcuni di noi continuino a pensare alle prove da poco espletate, perché tengono molto a questo concorso. Come te, si interrogano sulla qualità del loro studio.
Il tempo, dal mio punto di vista, per quanto qualitativamente valorizzato, è una variabile decisiva... ed io ne ho sempre troppo poco.
Per questa ragione, alcuni di noi non vivono più in maniera canonica, secondo gli orari scanditi dall'abitudine, pur di lucrare quella frazione d'ora, quell'attimo, che ci guadagna un capitolo, un paragrafo, un nuovo concetto da conquistare all'esperienza.
Delle letture giuridiche, che dovrebbero restare nella nostra memoria, quanta parte, tuttavia, è annientata da una giornata di fatica, da una preoccupazione, dallo sconforto di un momento?
Veramente acquista senso, in questa dimensione, il detto dantesco: "ché il perder tempo a chi più sa più spiace".
Conosco davvero il valore di ciò che, sebbene in così poca misura, devo far fruttare fino al punto da renderlo sufficiente ai miei scopi?
L'abito dello studioso (che sia la veste da camera o il pigiama a fiori blu) diventa frusto, mentre è la tua pazienza a dover divenire, di necessità, inconsumabile (deve essere infinita).
Nella vita quotidiana, si dimenticano gli orpelli, i vezzi divengono inutili se non per le occasioni in cui si deve riguardo agli altri, il desinare parco, a volte frettoloso, l'incedere rapido. La borsa da viaggio contiene sempre una o due dispense e la lettura di una sentenza diventa il tuo paesaggio, l'unico che tu ti possa permettere, alternativo a quello reale, che scorre al di là del finestrino.
E insieme col paesaggio di una  bellissima sentenza, trascorre la tua vita.
Il paradosso di tutta questa inusuale panoramica di rinunce è che puoi esserne persino contento e che pochi altri sarebbero disposti a comprendere questo strano tipo di contentezza, se non fossero nati scrittori o resi, anche forse da una certa aridita' del vivere o dalla solitudine o dalla curiosità per le meraviglie del mondo reale o di quelli da altri immaginati o solo per empatia con bizzarrie, miserie e grandezze della natura umana, lettori voraci.
Vi è sempre, dopo una prova, qualcosa che corruga l'anima al dubbioso e all'amante del diritto, come un crepaccio increspato da un vento incessante, che si avvita in volute soffianti, sfiancanti: avrei potuto fare meglio?
È la domanda lacerante che si pone sempre chi ha tanto studiato.
Chi se la pone è adesso sul limitare di quel crepaccio e deve compiere un balzo della fede (alla Indiana Jones), la fede nel fatto non solo che ha effettivamente studiato tanto, ma anche che chi ci valuta ne sa tanto più noi della vita, delle illusioni, delle delusioni umane, delle sconfitte, perfino dei nostri errori come delle vittorie, e, in definitiva, del diritto.
Questo balzo della fede è necessario, perché senza di esso finiremmo per essere autoreferenziali: principio e fine di ciò che abbiamo scritto, interpretato e sviluppato. Prigionieri di questa idea, non procederemmo. Mentre bisogna procedere, e continuare a studiare, come l'uomo penitente al cospetto del mistero, come il falegname intento al suo lavoro, che fino ad ora tarda, illuminato da un fioco lume, ripialla, rileviga, rimisura, e si destreggia tra il saracco e la sgorbia, stanco, eppure lieto, per l'opera a cui è intento.
Tutti ancora ripensiamo a quei 4 giorni memorabili, che possono, in definitiva, cambiare il corso delle nostre vite.
Come Rita Levi Montalcini, credo che noi stessi non siamo importanti, ma è importante il fine che ci anima, un fine infinitamente più importante di noi stessi e perfino della nostra riuscita. È duro, per la natura umana, giungere a questa conclusione e credo, onestamente, che non sarei mai giunta a concepire questa forma di "astrazione", se non avessi nutrito ammirazione per una donna tanto unica quanto dimentica di sé.
Per me è un esempio.
Per questo mi riconosco fallibile e povera e mi induco a non sognare di bere da una coppa dorata un successo illusorio. Rimango, pertanto, con i piedi per terra.
Questa consapevolezza non sminuisce la felicità che ho provato nella redazione di alcune prove concorsuali (l'ultima, ad esempio, era davvero sfidante e se dicessi che non l'ho redatta perfino con gioia, mentirei).
E, tuttavia, non siamo principio e fine di noi stessi. Possiamo solo migliorarci.
Lo studio quotidiano è racchiuso in un'umile coppa e non è la sua capacità né la sua profondità a dare soddisfazione, non il colore o la forma del recipiente rallegrano lo spirito, ma solo la sua utilità e il suo contenuto, il distillato di una sforzo, il senso di una progressione verso qualcosa che ha richiamato l'imperativo della volontà, un esercizio di attenzione e di comprensione.
È chiaro che lo sforzo è finalizzato al concorso, ma non lo esaurisce, perché è parte consustanziale di quella vita, che non cerca vittorie, ma, molto più semplicemente, ragioni soddisfacenti per vivere.
Il diritto, insieme all'amore dei miei cari, lo è, lo è sempre stato.
Aggiunge vita ai miei giorni e adorna con l'incedere di nuovi paesaggi il tempo del mio esistere.
Buona serata a tutti.

Da: Essereononessere  4  - 15/10/2020 00:40:06
Pensate che esiste gente che pensa al tempo sottratto alla vita per studiare e che per amore per la famiglia ha dovuto rinunciare. 500 persone insieme si... 6 no

Da: quattrocodici  2  - 15/10/2020 09:25:29
Caro Essereononessere,
come sosteneva Luis Sepulveda, alcuni sogni sono irrinunciabili.
Esprimo la mia solidarietà nei confronti di chi non si è presentato al concorso, perché ha avuto mille fondati motivi per farlo. Ma questo non vuol dire che abbia gettato la spugna.
Quando una persona ha famiglia, le rinunce pesano di più e le vittorie, quando giungono, hanno un sapore più pieno. Condividerle con i figli è impagabile! Anche questa è una buona motivazione per andare avanti e per non rimpiangere il tempo dedicato allo studio (che non è mai tempo perso).
A chiunque mi legge, anche a chi, solo per questa tornata, ha passato la mano, senza rinunciare al sogno, posso solo dire: forza e coraggio!
Per ogni fine c'è un inizio o, come sostiene Alberoni, è il tempo di esercitare la virtù del "ricominciamento".

Buona giornata a tutti

Con affetto e simpatia

:) 4C

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Da: kurtz  1  1  - 15/10/2020 11:14:55
io invece la prendo molto più bassa
mi approccio allo studio con serenità, conscio di non avere problemi materiali che mi distraggono, un ottimo lavoro già acquisito con altri concorsi, ma per il gusto di mettermi alla prova e di vedere se riesco a migliorare ancora, consapevole che non sono mai stato un fenomeno e che comunque vale la pena dedicare tempo ad arricchirmi professionalmente, senza l'ossessione per il raggiungimento di un risultato a tutti i costi, certo l'obbiettivo è una carriera prestigiosissima con tutto quel che ne consegue, se non ne sarò all'altezza lo accetterò con umiltà....
comunque le ossessioni son sempre pericolose

Da: LIBRO APERTO-  1  - 15/10/2020 11:58:08
mah, io non tollero il voler mettersi alla prova. Questo e' un giudizio personale. Per fare questo concorso ci vuole passione principalmente per sognare di indossare la toga!!! ma questo e' un mio pensiero criticabile o meno

Da: lisolachenonce  7  2  - 15/10/2020 12:19:16
buongiorno. e' la prima volta che scrivo qui. ogni tanto vi leggo. 4c spesso ho avuto la fortuna di leggere te.
al concorso mi ha accompagnata mio figlio. mi ha vista particolarmente stanca e si è sentito più tranquillo così. per me è stato un balsamo rientrare dalle prove e trovare lui.
abbiamo trascorso le serate nel letto a parlare fino a tardi.
una sera mi ha detto: sono anni che ti vedo studiare, senza accorgetene mi hai insegnato tutto quello che c'è da sapere, che posso fare qualsiasi cosa se sono disposto a pagarne il prezzo, a non temere i momenti difficili, perchè il meglio viene da lì, a non fare mai meno del mio meglio...
lui stesso mi ha raccontato che michael jordan nella sua vita ha sbagliato più di novemila tiri, perso più di trecento partite e fallito tante volte. per questo alla fine ha vinto tutto.
non mi sarei mai aspettata queste parole, nè mi ero accorta di quanto lui mi stesse osservando in tutti questi anni di studio.
4c, sepulveda ha scritto anche che nessun uccello vola appena nato, ma arriva il momento in cui il richiamo dell'aria è più forte della paura di cadere.
non mi interrogo più su come ho scritto i temi, nè su come andrà.
mi basta che la mia fatica, fisica e mentale, sia servita per far spiccare il volo a mio figlio...
buona giornata e in bocca a lupo a tutti

Da: quattrocodici  1  3  - 15/10/2020 12:30:19
Caro Kurtz,
se uno lavora una media di dieci ore al giorno, il tempo da recuperare non deve ossessionarlo, ma certamente deve ingegnarsi per ricavarselo in qualche modo.
E può recuperarlo in un solo modo: con tante rinunce e tanti sacrifici.
La vera pericolosità risiede nello scambiare i sogni con le ossessioni.
I primi sono inconculcabili, e sono naturali (tutti ne siamo portatori), le seconde sono da evitare al pari dei fraintendimenti: non si possono scambiare i sogni e le naturali propensioni di qualcuno con l'ossessione, con una tecnica dal vago sapore manipolatorio, che non trova sponda, per il semplice motivo che non può esservi ossessione, dove vi è solo un elevato grado di sacrificio.
Quando frequentavo le aule di tribunale, ho visto un Presidente di Sezione fare udienza in condizioni di salute non ottimali. Mi commosse quel giorno per l'abnegazione nello svolgimento del suo mestiere. L'immagine di quel giudice mi accompagna da tanto tempo.
Aveva un alto senso del dovere e prendeva sul serio il suo compito. Non era dominato, in definitiva, da nessuna ossessione. Ma dimostrò tanto spirito di sacrificio.
In questo mio ultimo intervento, visto che la provocazione è dietro l'angolo, ho inteso manifestare solidarietà nei confronti di tutti coloro che affrontano sforzi notevoli, per la bellezza dell'impresa, senza esserne ossessionati.
Ma una buona dose di convinzione, resilienza e tenacia sono pur sempre necessarie per affrontarla.

Buona giornata a tutti

Da: quattrocodici  2  2  - 15/10/2020 12:33:39
L'isolachenonce... bellissimo intervento! Chapeau a tuo figlio! È proprio ciò che intendevo e le parole di Jordan sono emblematiche.
Approvo e sottoscrivo!

In bocca al lupo a te e al tuo ragazzo!

Da: Gusi 15/10/2020 13:25:45
Scusate, forse è stato già detto, non lo so. Vorrei sapere con certezza il metodo della correzione, come si accede alla seconda prova corretta e così via, credo di non aver capito bene. Me lo spiegate per favore. il

Da: lateladipenelope  1  - 15/10/2020 13:33:09
Il metodo detto della 'tagliola' ma meglio della 'ghigliottina' è molto semplice...consiste in questo: se il commissario ritiene che il primo compito che corregge del candidato non è sufficiente, non passa a valutare il secondo e poi il terzo e poi il quarto, ma scarta il candidato immediatamente

Da: Star08 15/10/2020 14:37:47
Scusate per una persona che non si é mai occupata nella vita di diritto tributario e che vorrebbe tentare di priovate questo concorso ...é fattibile superare la prova di tributario studiano Per la prima volta tributario sui manuali, o é bene che distolga il pensiero , perché comunque si richiede già una certa dimestichezza con la materi a?!

Da: fiamma66  1  - 15/10/2020 15:29:49
Credo sia la prova più facile . Studia tranquillamente sui manuali e leggi ( studia ) qualche sentenza della.quinta sezione della Cassazione

Da: Unmask 15/10/2020 15:35:47
Scusate...ma alla fine in quanti eravate di effettimente presenti al co corso ?

Da: quattrocodici 15/10/2020 15:38:17
Studia sui manuali. Concordo.

Da: per aspera 15/10/2020 15:45:04
Ragazzi, che lavoro fate?

Da: Star08  1  - 15/10/2020 16:45:33
Io sono un funzionato ente locale ..per questo ho sempre pensato a corte .
E' mai successo che un funzionario ente locale sia diventato referendario TAR ?!

Da: LIBRO APERTO- 15/10/2020 17:57:15
funzionario regione.

Da: Corruptissima respublica  5  1  - 15/10/2020 21:24:55
"nessun uccello vola appena nato, ma arriva il momento in cui il richiamo dell'aria è più forte della paura di cadere"

"consapevole che non sono mai stato un fenomeno e che comunque vale la pena dedicare tempo ad arricchirmi professionalmente, senza l'ossessione per il raggiungimento di un risultato a tutti i costi"

Cosa collega queste due frasi che ho letto?
il fatto che non tutti gli uccelli sono volatori.

L'umiltà che leggo nel secondo concetto sta proprio nella capacità di giungere ad una tale consapevolezza: gli uccelli non volatori potranno pure sentire quel richiamo dell'aria, ma inesorabilmente cadranno.

Per il semplice motivo che non sono fatti per volare.

A scanso di equivoci sto parlando di me. Spero di avere la lucidità per raggiungere tra poche settimane questa umiltà e tale consapevolezza.

Da: gigettorossetto  1  2  - 15/10/2020 22:39:37
Corruptissima non ci vogliono  tantissimi sforzi. Basta prendersi una mezza giornata qualsiasi ed analizzare la propria vita: quello che si e' fatto, come, dove  quando, con chi e viceversa quello che non si e' fatto e perché, a 360 gradi in tutti i settori della vita.
L errore che si fa spesso e' di pensare che il concorso sia la risultante degli ultimi 2-3-5-10 anni di studio del solo diritto e magari del solo diritto studiato ai fini della preparazione specifica a questo concorso.
Parti dall'inizio, dai primi anni di vita e vedrai che la risposta la trovi. Senza troppe difficoltà. Notte

Da: LIBRO APERTO- 16/10/2020 00:12:14
gigetto non fare il tragico.

Da: gigettorossetto  1  2  - 16/10/2020 06:23:38
Mi limito ad autoanalizzarmi infatti e ho dato un consiglio su come fare a raggiungere questa consapevolezza: partire dal contesto di nascita, dalle elementari, dalle attività extrascolastiche svolte, dalle classi frequentate con relativo compagni e docenti, dalle letture fatte e non fatte, dai lavori ed esperienze svolti o non svolti.
Insomma io non sono partito dal post laurea o peggio ancora dagli ultimi anni di studio per questo concorso.
Poi continuo tranquillamente a studiare e a leggere il diritto, ma con queste consapevolezze.
Buon lavoro a tutti noi

Da: Tappetone  2  1  - 16/10/2020 11:16:51
È vero quello che dici ma non vale in assoluto, ci sono esempi di persone nate e cresciute in famiglie modeste e non scolarizzate che hanno raggiunto obiettivi impensabili.
Credimi, lo so

Da: gimmyandara  1  1  - 16/10/2020 12:39:20
Carissimi, condivido con voi questo lavoro reperito in rete e utile a ragionare sulla prima prova del concorso appena sostenuto
L'illegittimità "comunitaria" dell'atto amministrativo
www.giustizia-amministrativa.it › intra_064121.htm

Da: LIBRO APERTO- 16/10/2020 14:51:32
e ma non era l atto anticomunitario....

Da: Nasoni  1  1  - 16/10/2020 15:06:37
Per quanto di vostro interesse, vi comunico che ho ricevuto ieri l'attestato di partecipazione al concorso, pervenuto via pec come da indicazioni fornite in sede di concorso

Da: LIBRO APERTO- 16/10/2020 17:51:39
non era atto anticomunitario ma atto in contrasto con cedu mi sembra

Da: fiamma66  1  - 16/10/2020 20:39:05
Grazie Nasoni tu sei stato gentile e hai postato per primo i testi delle prove per noi che non c' eravamo e ora ti mettono " non mi piace " !!

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